Solto Collina (BG)
265 Voci
035 980303
PARROCCHIE DI ESMATE, RIVA DI SOLTO, SOL...

defunto Cesarino

La salma è composta (chiusa) presso la chiesa del Crocifisso. Domani lo saluteremo presso il nostro cimitero di Solto alle ore 16.00 in forma strattamente privata. Non manchi la nostra preghiera e la nostra solidarietà ai familiari attraverso la tecnologia che ci aiuta a stare loro vicini.

requiem

preghiamo per il defunto Luigi Marinini di Zorzino; venerdì mattina alle ore 9.00 in forma privata lo porteremo al cimitero di Zorzino.

requiem

preghiamo per il defunto Cesarino Spelgatti della parrocchia di Solto. Comunicazioni circa la salma e la sepoltura verranno date più avanti.

Rosario

Preghiamo con il rosario come ci ha chiesto il nostro vescovo Francesco

santa Messa quotidiana

A partire da oggi riprendo la celebrazione eucaristica che avevo sospeso a
ausa del mio malessere. Ogni giorno feriale , alle ore 17.30 suonano le campane dei nostri campanili per annunciare che inizio la santa Messa per tutti voi. Io vi penso, anche se non posso incontrarvi e vedrvi.... stiamo uniti così e vogliamoci bene.... passeranno anche questi giorni..,.. non disperiamo.... se volete telefonate, mandate un messaggio, ricevo volentieri e cerco di rispondere a tutti. Su facebook metto ogni giorno la lettura del vangelo e un piccolo commento. Chi non ha facebook glielo posso mandare con wattsapp. cari parrocchiani stiamo uniti nella fede e con la corona del rosario come ha detto ieri il nostro vescovo Francesco

requiem

preghiamo per il defunto Gianfranco Monti morto presso il centro diurno di Esmate. La salma è composta presso la chiesa dell'Addolorata di Esmate. La sepoltura verrà fatta presso il cimiterro del paese nativo, in provincia di Como

Rosario con il vescovo

Lunedi ore 17 30 il vescovo doce il rosario in diretta a bergamo tv. Uniamoci anche noi stando ognuno nelle nostre case. Dalle 17.15 suoneranno sui nostri campanili alcune canzoncine mariane e poi alle 17.30 le campane per invitare tutti alla preghiera per tutti, ma soprattutto per gli ammalati e chi se ne prende cura.

requiem

preghiamo per la defunta Giacomina Guizzetti ved. Guizzetti. Per il nuovo decreto del Presidente del Consiglio, non ci sarà il funerale, ma solo la sepoltura martedì ore 10.30 in forma privata presso il cimitero di Solto. Anche la veglia funebre il parroco la tiene in forma privata

santa messa domenica 8 marzo

Le campane suonano alle ore 10.30, momento in cui il vescovo inizia la santa Messa dalla cattedrale di Bergamo. Io sono sempre in via di guarigione.... ma mi sono fermato proprio sulla via..... ma sto bene.... ma per ora non devo ancora uscire di casa.. Un abbraccio a tutti

lettera del nostro vescovo Francesco

Cari fratelli sacerdoti.

Care sorelle e fratelli tutti,

la situazione sanitaria, i provvedimenti delle autorità, le scelte pastorali fino ad ora compiute, mi inducono a condividere con voi alcune considerazioni.

La vita delle nostre comunità cristiane è normalmente intensa, significativa, capace di coinvolgere e raggiungere molte persone e molte famiglie. Proprio l’abitudine a questa vitalità, come avviene per altri beni preziosi, ci induce a sottovalutarla, a volte a criticarla, comunque a considerarla ancora una parte scontata dell’orizzonte delle nostre esistenze. In certi momenti, addirittura, ci sembra che la vita della comunità cristiana, le sue iniziative e proposte, appartengano ad un mondo di diritti da rivendicare, più che frutto di un dono e di un impegno condiviso da ciascuno. Ora che le circostanze e l’esercizio della responsabilità, ci costringono a scelte che limitano la vita comunitaria, avvertiamo non solo una mancanza, uno smarrimento, per alcuni una comodità che vien meno, ma anche la moltiplicazione di interrogativi che rivelano le attese e le immagini che ciascuno di noi coltiva in relazione alla Chiesa e particolarmente a quella particolare comunità che è la Parrocchia. Queste domande diventano a loro volta come una porta su altre, più profonde, che investono la fede, il modo di vivere da cristiani, di ascoltare il Vangelo, di celebrare i sacramenti e di testimoniare la carità tra noi e verso il prossimo.

Queste riflessioni, che dovrebbero provocarci più frequentemente, sono alimentate, in questi giorni, da una decisione molto impegnativa: quella di celebrare l’Eucaristia senza la partecipazione dell’assemblea. Si tratta di una decisione sofferta, alla luce delle recenti disposizioni delle autorità governative, che suscita una molteplicità di sentimenti e, in alcuni casi, anche di risentimenti. Nessuno conserva memoria di tempi e situazioni in cui si sia verificata una cosa del genere. Non basta ricordare che in molte parti del mondo la celebrazione dell’Eucaristia è occasione rara e spesso richiede sacrifici non indifferenti per poterla celebrare e potervi partecipare; non basta riconoscere che anche nella nostra Diocesi crescono le parrocchie nelle quali non si celebra l’Eucaristia ogni giorno; non basta ammettere che per molti battezzati l’Eucaristia è diventata un optional e che per anziani e malati spesso è solo un desiderio.

Le obiezioni più frequenti che sto raccogliendo, partono da constatazioni molto pratiche, per arrivare a quelle più profonde. A noi, si dice, non mancano i preti: se i preti celebrano l’Eucaristia, perché i fedeli non possono parteciparvi, pur a determinate condizioni? Perché alcune attività commerciali sono consentite e aperte al pubblico e il raccogliersi insieme in chiesa no? Perché un tempo, in caso di calamità e malattie, ci radunava in chiesa e ora ci si deve allontanare? Queste domande si accompagnano ad altre, che hanno a che fare con la fede. Se l’Eucaristia è così determinante per la vita cristiana, al punto che quella domenicale è un precetto grave, perché proprio i vescovi, custodi della fede, ne privano i fedeli? Come corrispondere al desiderio e al bisogno del pane eucaristico e del ritrovarsi insieme da cristiani nell’Eucaristia? Che significato ha che i preti celebrino l’Eucaristia da soli?

Riporto alcuni passaggi di lettere ricevute. “Se in questi momenti così difficili veniamo privati della possibilità di ricevere l’Eucarestia, da chi attingeremo la forza? Chi ci darà il coraggio di portare la speranza nei cuori di chi è più spaventato? Chi ci darà la Grazia di rimanere saldi e fiduciosi anche in mezzo alla tempesta? Infine mi chiedo anche chi ci aiuterà a mantenere la consapevolezza dell’appartenenza alla Comunità Cristiana, se non possiamo ritrovarci…?”

Spero che tutti voi possiate immaginare che il vescovo e i sacerdoti non solo comprendono queste domande, ma le sentono salire anche nel loro cuore. Insieme coltiviamo la convinzione della necessità della preghiera e particolarmente dell’Eucaristia nei momenti della prova e del dolore. Quanti racconti e testimonianze hanno alimentato questi convincimenti. Ho avuto il dono di incontrare a tu per tu il cardinale Van Thuan e di commuovermi nell’ascoltare come riusciva a celebrare l’Eucaristia nelle prigioni vietnamite.

E quanti sacerdoti, penso al nostro don Seghezzi e tanti altri, insieme ai loro fedeli si sono trovati nelle stesse o in simili condizioni.

Perché allora una scelta tanto rilevante? L’immagine biblica che mi dà forza in questa circostanza è quella dell’esilio. Questo contagio ci sta, volenti o nolenti, esiliando dalla terra della nostra vita quotidiana, dalle nostre reali, presunte e presuntuose sicurezze, dalle nostre buone e forse meno buone abitudini. Il popolo di Dio, esiliato, perde tutto: gli rimane la fede, la preghiera e la dedicazione della propria vita agli altri, come espressione concreta della propria dedicazione a Dio. La prova, così si rivela il morbo dilagante, è il luogo del combattimento della fede. Il Signore ci indica nel silenzio e nell’ascolto della sua Parola, nella pazienza e perseveranza e nella preghiera e della carità vicendevole, le armi del nostro combattimento spirituale. Sono queste che vogliamo indossare anche noi.

Sappiate, fratelli e sorelle, che ogni giorno i sacerdoti stanno celebrando l’Eucaristia per voi, anche se non con voi: essi raccolgono quel “servizio sacerdotale” che è rappresentato dalla vita generosa di ciascuno e che, nell’Eucaristia, diventa un dono gradito a Dio. Sappiate che le vostre famiglie possono essere santuario della presenza di Dio, per l’amore che vi portate, per il sacramento del matrimonio che unisce tanti di voi, per la preghiera che potete condividere. Sappiate che le nostre chiese in questo momento rimangono aperte e sono accessibili per la preghiera personale in tante forme diverse. Sappiate, che la possibilità di accostare personalmente la Parola di Dio, che in Quaresima vorremmo fosse maggiormente praticata, trova in queste circostanze un’occasione favorevole. Sappiate che le tradizionali pratiche quaresimali del digiuno, della preghiera e della generosità verso i poveri sono ancora modalità per alimentare la relazione con il Signore. Sappiate che la preghiera del rosario, così cara alla devozione mariana, continua ad accompagnare i nostri giorni. Sappiate che le comunità monastiche e religiose, stanno incessantemente pregando per tutti. Vi chiedo, con tutto il cuore, di testimoniare nei modi che le circostanze stanno disegnando, quella carità che è il contrassegno della nostra fede, soprattutto verso i più deboli, gli anziani soli, le famiglie in difficoltà.

La sofferenza di non poter partecipare alla celebrazione dell’Eucaristia, che rimane insostituibile, viene consolata dalla convinzione della misericordia di Dio per il popolo e soprattutto i più deboli e dalla più convinta adozione di uno stile eucaristico nella nostra vita.

La scelta di concorrere al bene di tutti, soprattutto dei più fragili come i bambini, gli anziani, i malati, attraverso la rinuncia alla celebrazione dell’Eucaristia comunitaria, non è un appiattirsi su logiche materiali o semplicemente corrispondere ad esigenze pubbliche, dimenticando la fede; piuttosto è la decisione di fare della nostra fede la sorgente di una responsabilità morale che insieme a tanti uomini di buona volontà vogliamo esercitare perché la speranza di superare questa prova, si incarni in condizioni che la rendano credibile.

Cari sacerdoti, desidero rivolgermi a voi, in modo particolare, sapendo la vostra vicinanza e dedizione alle Comunità che vi sono affidate: sappiate dell’affetto, della considerazione e della riconoscenza per ciò che state facendo e condividendo con le persone che il Signore consegna al vostro servizio e alla vostra guida. I limiti imposti dalle circostanze, non si impongono al vostro cuore e alla vostra fede. Gli spazi di tempo, che l’impossibilità di alcune delle opere del vostro ministero vi concedono siano maggiormente dedicate alla preghiera, all’ascolto della Parola e alla più pacata preparazione delle omelie, meditazioni, riflessioni che vi attendono e vi attenderanno. Il fatto che non possiate raggiungere con facilità i vostri parrocchiani, so che non li allontana dal vostro cuore e dalla vostra premura. Anche tra voi, esprimete quella fraternità, che in questi anni stiamo cercando di riproporci in maniera più convinta e concreta. E’ proprio il caso di dire, in questa circostanza: “basta una telefonata”. Mentre vi scrivo le condizioni di salute di alcuni di noi si rivelano delicate o addirittura gravi: sia forte la nostra preghiera per loro.

Ringrazio di cuore Sua Eccellenza il Vescovo Siluan, della Diocesi Ortodossa Romena in Italia che, scrivendomi la sua fraterna vicinanza, l’accompagna con queste significative parole: “La fiducia in Cristo medico delle anime e dei corpi che andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo (Matteo 4,23), oggi come allora, venga in soccorso delle popolazioni colpite da questo morbo infausto e doni a tutti la gioia della rinascita e della vittoria. A quanti ne sono stati colpiti irrimediabilmente doni la gioia del paradiso, meta pasquale verso la quale tutti camminiamo e a coloro che soffrono della umana perdita la consolazione che in Cristo vivo e presente nella Chiesa nulla è perduto e, con sant’Agostino, vescovo d’Ippona, testimoniamo questa nostra speranza: non si perdono mai coloro che amiamo, perché possiamo amarli in Colui che non si può perdere.

Ringrazio di cuore tutti voi per la vostra fede, per la preghiera, per la generosità; esprimo tutta la mia considerazione e riconoscenza agli operatori sanitari e alle autorità preposte al bene comune.

Interceda per noi la Madre di Dio, Salute degli infermi, la Vergine addolorata, così cara alla nostra devozione.

“Salva il tuo popolo Signore, guida e proteggi i tuoi figli”.

Il vostro vescovo, Francesco

comunicato dei vescovi lombardi

Di seguito il nuovo messaggio “Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra” dei Vescovi lombardi.

I Vescovi della Lombardia, in comunione con i Vescovi del Veneto e dell’Emilia-Romagna, a seguito del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, confermano che nelle loro Diocesi per la domenica 8 marzo e per i giorni feriali successivi e fino a nuova comunicazione è sospesa l’Eucarestia con la presenza dei fedeli, mentre i Vescovi e i sacerdoti celebreranno senza il popolo.

La decisione, assunta in accordo con la Conferenza Episcopale Italiana, si è resa necessaria dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto del Consiglio dei Ministri con il quale si vuol definire il quadro degli interventi per arginare il rischio del contagio del “coronavirus” ed evitare il sovraccarico del sistema sanitario.

La situazione di disagio e di sofferenza del Paese è anche la sofferenza di tutta la Chiesa. Per questo motivo, noi Vescovi, invitiamo i sacerdoti, i religiosi, le religiose e i laici a continuare a tessere con passione i rapporti con la Comunità Civile e ad assicurare la vicinanza nella preghiera a tutti coloro che sono colpiti.

I medici, gli operatori sanitari e quanti avvertono con crescente preoccupazione le pesanti conseguenze di questa crisi sul piano lavorativo ed economico si sentano custoditi dalla nostra preghiera quotidiana e dall’Eucaristia che i Vescovi e i sacerdoti ogni giorno celebrano in comunione spirituale con le proprie comunità e a sostegno dei malati e di chi se ne prende cura.

La mancanza della celebrazione eucaristica comunitaria deve portarci a riscoprire momenti di preghiera in famiglia – genitori e figli insieme –, la meditazione della Parola di Dio di ogni giorno, gesti di carità e rinvigorire affetti e relazioni che la vita quotidiana di solito rende meno intensi.

Ci aiuta, in questo caso, il rito ambrosiano nel quale in ogni venerdì di quaresima vi è il digiuno eucaristico. Questo digiuno può suggerire a tutti i fedeli di riscattare dall’abitudinarietà la partecipazione alla Messa per desiderare di più l’incontro con il Signore nella stessa Eucarestia.

Resta fermo il fatto che le porte delle chiese rimarranno aperte durante il giorno per consentire la preghiera personale e l’incontro con i sacerdoti che, generosamente, donano la loro disponibilità per un sostegno spirituale che a tutti consenta di sperimentare che “il nostro aiuto viene dal Signore”.

Infine, tenendo conto delle disposizioni ministeriali circa la chiusura delle scuole, per quanto riguarda i nostri oratori, sentito il parere degli organismi pastorali preposti, confermiamo la sospensione delle attività fino al 15 marzo compreso e la chiusura degli spazi aperti al pubblico.

Su tutti invochiamo di cuore la benedizione del Signore.

comunicato dei vescovi lombardi

Di seguito il nuovo messaggio “Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra” dei Vescovi lombardi.

I Vescovi della Lombardia, in comunione con i Vescovi del Veneto e dell’Emilia-Romagna, a seguito del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, confermano che nelle loro Diocesi per la domenica 8 marzo e per i giorni feriali successivi e fino a nuova comunicazione è sospesa l’Eucarestia con la presenza dei fedeli, mentre i Vescovi e i sacerdoti celebreranno senza il popolo.

La decisione, assunta in accordo con la Conferenza Episcopale Italiana, si è resa necessaria dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto del Consiglio dei Ministri con il quale si vuol definire il quadro degli interventi per arginare il rischio del contagio del “coronavirus” ed evitare il sovraccarico del sistema sanitario.

La situazione di disagio e di sofferenza del Paese è anche la sofferenza di tutta la Chiesa. Per questo motivo, noi Vescovi, invitiamo i sacerdoti, i religiosi, le religiose e i laici a continuare a tessere con passione i rapporti con la Comunità Civile e ad assicurare la vicinanza nella preghiera a tutti coloro che sono colpiti.

I medici, gli operatori sanitari e quanti avvertono con crescente preoccupazione le pesanti conseguenze di questa crisi sul piano lavorativo ed economico si sentano custoditi dalla nostra preghiera quotidiana e dall’Eucaristia che i Vescovi e i sacerdoti ogni giorno celebrano in comunione spirituale con le proprie comunità e a sostegno dei malati e di chi se ne prende cura.

La mancanza della celebrazione eucaristica comunitaria deve portarci a riscoprire momenti di preghiera in famiglia – genitori e figli insieme –, la meditazione della Parola di Dio di ogni giorno, gesti di carità e rinvigorire affetti e relazioni che la vita quotidiana di solito rende meno intensi.

Ci aiuta, in questo caso, il rito ambrosiano nel quale in ogni venerdì di quaresima vi è il digiuno eucaristico. Questo digiuno può suggerire a tutti i fedeli di riscattare dall’abitudinarietà la partecipazione alla Messa per desiderare di più l’incontro con il Signore nella stessa Eucarestia.

Resta fermo il fatto che le porte delle chiese rimarranno aperte durante il giorno per consentire la preghiera personale e l’incontro con i sacerdoti che, generosamente, donano la loro disponibilità per un sostegno spirituale che a tutti consenta di sperimentare che “il nostro aiuto viene dal Signore”.

Infine, tenendo conto delle disposizioni ministeriali circa la chiusura delle scuole, per quanto riguarda i nostri oratori, sentito il parere degli organismi pastorali preposti, confermiamo la sospensione delle attività fino al 15 marzo compreso e la chiusura degli spazi aperti al pubblico.

Su tutti invochiamo di cuore la benedizione del Signore.

ci sono ancora

scusate l'interruzione del nostro collegamento qui.... ci sono ancora.... mi sto riprendendo dall'influena... Domani è venerdì... le nsotre chiese sono aperte... ce ne dite di fare personalmente una bella via crucis? la potete anche fare a casa..... per i bambini suggerisco queesta che allego con file in popwerpoint. buona continuazione della quaresima a tutti. Certo chi avrebbe pensato di viverla in questo modo? Non perdiamoci d'animo, anche se non possiamo tenere aperto l'oratorio, non possiamo celebrare pubblicamente....

Download via_crucis_ragazzi_catechesi.ppt

DOMENICA 1 MARZO - indicazioni

Poiché domenica 1 marzo non è possibile celebrare l’Eucaristia, i fedeli sono dispensati dall’obbligo del precetto festivo.
Alla preghiera personale che ogni singolo fedele in questa prima domenica di Quaresima rivolge al Signore - magari anche recandosi nelle nostre chiese fra il sabato pomeriggio e la domenica – si aggiunge l’invito a seguire la messa celebrata dal Vescovo diocesano e trasmessa dalla televisione o dalla radio o dal sito web della Diocesi.
Le nostre chiese parrocchiali saranno aperte tutte sia domenica mattina, sia domenica pomeriggio. In chiesa troverete oltre al solito foglio degli avvisi, che potete portare a casa, il foglio con il testo delle letture di questa domenica e la preghiera per fare la comunione spirituale.

Il nostro Vescovo Francesco celebra in diretta su Bergamo TV (canale 17) alle ore 10.30. Pertanto tutte le campane delle nostre parrocchie suoneranno alle ore 10.30, invitando tutti a pregare in comunione con il nostro Vescovo

venerdì ore 20.00 uniamoci in preghiera

Colletta
Accompagna con la tua benevolenza, Padre misericordioso, i primi passi del nostro cammino penitenziale, perché all'osservanza esteriore corrisponda un profondo rinnovamento dello spirito. Per il nostro Signore...

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Is 58, 1-9
È forse questo il digiuno che bramo?

Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
«Grida a squarciagola, non avere riguardo;
alza la voce come il corno,
dichiara al mio popolo i suoi delitti,
alla casa di Giacobbe i suoi peccati.
Mi cercano ogni giorno,
bramano di conoscere le mie vie,
come un popolo che pratichi la giustizia
e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio;
mi chiedono giudizi giusti,
bramano la vicinanza di Dio:
“Perché digiunare, se tu non lo vedi,
mortificarci, se tu non lo sai?”.
Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari,
angariate tutti i vostri operai.
Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi
e colpendo con pugni iniqui.
Non digiunate più come fate oggi,
così da fare udire in alto il vostro chiasso.
È forse come questo il digiuno che bramo,
il giorno in cui l’uomo si mortifica?
Piegare come un giunco il proprio capo,
usare sacco e cenere per letto,
forse questo vorresti chiamare digiuno
e giorno gradito al Signore?
Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi
e spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”».

Salmo Responsoriale Dal Salmo 50
Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Canto al Vangelo Am 5, 14
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Cercate il bene e non il male, se volete vivere,
e il Signore sarà con voi.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo Mt 9, 14-15
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

giovedì ore 20.00 uniamoci in preghiera

Colletta
Ispira le nostre azioni, Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio...


LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Dt 30, 15-20
Io pongo oggi davanti a te la benedizione e la maledizione.

Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo e disse:
«Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso.
Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano.
Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe».

Salmo Responsoriale Dal Salmo 1
Beato l’uomo che confida nel Signore.

Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.

Sarà come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai;
riusciranno tutte le sue opere.

Non così, non così gli empi:
ma come pula che il vento disperde.
Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
ma la via degli empi andrà in rovina.

Canto al Vangelo MT 4, 17
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Convertitevi, dice il Signore,
perché il regno dei cieli è vicino.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo Lc 9, 22-25
Chi perderà la propria vita per me, la salverà.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».

mercoledì ore 20.00 uniamoci in preghiera

O Dio, nostro Padre, concedi, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Gl 2,12-18
Laceratevi il cuore e non le vesti.

Dal libro del profeta Gioèle
Così dice il Signore:
«Ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti,
ritornate al Signore, vostro Dio,
perché egli è misericordioso e pietoso,
lento all’ira, di grande amore,
pronto a ravvedersi riguardo al male».
Chi sa che non cambi e si ravveda
e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio.
Suonate il corno in Sion,
proclamate un solenne digiuno,
convocate una riunione sacra.
Radunate il popolo,
indite un’assemblea solenne,
chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti;
esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l’altare piangano
i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:
«Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredità al ludibrio
e alla derisione delle genti».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
«Dov’è il loro Dio?».
Il Signore si mostra geloso per la sua terra
e si muove a compassione del suo popolo.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 50
Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

Seconda Lettura 2 Cor 5,20-6,2
Riconciliatevi con Dio. Ecco il momento favorevole.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:
«Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

Canto al Vangelo Sal 94,8
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!




Vangelo Mt 6,1-6.16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

mercoledì delle ceneri

Mercoledì delle ceneri: inizia la quaresima senza le ceneri.... è mia intenzione, appena si potrà, celebrare con l'imposizione delle ceneri. digiuno e astinenza dai cibi ricercati e costosi, valgono comunque. Il nostro vescovo sarà sui Bergamo TV con un messaggio e con una preghiera ai seguenti orari: 13.00, 16.00, 20.00, 22.45 (non perdetevelo!!!)

Download preghiera_in_famiglia_mercoledì_delle_ceneri.docx

mercoledì delle ceneri

Mercoledì delle ceneri: inizia la quaresima senza le ceneri.... è mia intenzione, appena si potrà, celebrare con l'imposizione delle ceneri. digiuno e astinenza dai cibi ricercati e costosi, valgono comunque. Il nostro vescovo sarà sui Bergamo TV con un messaggio e con una preghiera ai seguenti orari: 13.00, 16.00, 20.00, 22.45 (non perdetevelo!!!)

martedì ore 20.00 uniamoci in preghiera nell'ascolto della Parola di Dio

Padre onnipotente e misericordioso,
guarda la nostra dolorosa condizione:
conforta i tuoi figli e apri i nostri cuori alla speranza,
perché sentiamo in mezzo a noi la tua presenza di padre.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Gc 4, 1-10
Voi chiedete e non ottenete perché chiedete male.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Fratelli miei, da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni. Gente infedele! Non sapete che l’amore per il mondo è nemico di Dio?
Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. O forse pensate che invano la Scrittura dichiari: «Fino alla gelosia ci ama lo Spirito, che egli ha fatto abitare in noi»? Anzi, ci concede la grazia più grande; per questo dice:
«Dio resiste ai superbi,
agli umili invece dà la sua grazia».
Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Peccatori, purificate le vostre mani; uomini dall’animo indeciso, santificate i vostri cuori. Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allegria in tristezza. Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 54
Affida al Signore il tuo peso ed egli ti sosterrà.

Chi mi darà ali come di colomba
per volare e trovare riposo?
Ecco, errando, fuggirei lontano,
abiterei nel deserto.
In fretta raggiungerei un riparo
dalla furia del vento, dalla bufera.

Disperdili, Signore, confondi le loro lingue.
Ho visto nella città violenza e discordia:
giorno e notte fanno la ronda sulle sue mura.

Affida al Signore il tuo peso
ed egli ti sosterrà,
mai permetterà che il giusto vacilli.

Canto al Vangelo Gal 6,14
Alleluia, alleluia.
Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo.
Alleluia.

Vangelo Mc 9, 30-37
Il Figlio dell’uomo viene consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

lunedì ore 20.00 uniamoci in preghiera nell'ascolto della Parola di Dio

Padre onnipotente e misericordioso,
guarda la nostra dolorosa condizione:
conforta i tuoi figli e apri i nostri cuori alla speranza,
perché sentiamo in mezzo a noi la tua presenza di padre.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Gc 3, 13-18
Se avete nel vostro cuore spirito di contesa, non vantatevi.

Dalla lettera san di Giacomo apostolo
Fratelli miei, chi tra voi è saggio e intelligente? Con la buona condotta mostri che le sue opere sono ispirate a mitezza e sapienza. Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non dite menzogne contro la verità.
Non è questa la sapienza che viene dall’alto: è terrestre, materiale, diabolica; perché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera.
Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 18
I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.

Canto al Vangelo 2Tm 1,10
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.

Vangelo Mc 9, 14-29
Credo, Signore: aiuta la mia incredulità.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro.
E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono.
Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!».
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».

preghiera per questi giorni

Preghiera nel tempo della prova



Benedici, Signore, la nostra terra,
le nostre famiglie, le nostre attività.
Infondi nei nostri animi e nei nostri ambienti
la fiducia e l’impegno per il bene di tutti,
l’attenzione a chi è solo, povero, malato.
Benedici, Signore,
e infondi fortezza e saggezza
in tutti coloro che si dedicano al servizio del bene comune
e a tutti noi:
le sconfitte non siamo motivo di umiliazione o di rassegnazione,
le emozioni e le paure non siano motivo di confusione,
per reazioni istintive e spaventate.
La vocazione alla santità ci aiuti anche in questo momento
a vincere la mediocrità, a reagire alla banalità, a vivere la carità
a dimorare nella pace. Amen

in questi giorni

In ragione dell’ordinanza emanata dal Presidente della Regione Lombardia di concerto con il Ministro della Salute, la Curia diocesana di Bergamo comunica che si dispone la sospensione di tutte celebrazioni, di tutte le attività pastorali, aggregative, ludiche, culturali e la chiusura degli oratori e spazi parrocchiali.
Le chiese possono restare aperte.
I funerali possono essere celebrati solo con gli stretti familiari.
OGNI SERA
LE CAMPANE SUONERANNO
ALLE ORE 20.00
PER INDICARE CHE IL PARROCO INIZIA LA CELEBRAZIONE
DELLA SANTA MESSA IN PRIVATO
Siamo tutti invitati a pregare a quell’ora insieme. Troverete su iclesia le letture e le preghiere che vengono proclamate nella Messa e che potete usare per pregare in comunione con il parroco. Oppure potete pregare il rosario a quell’ora seguendo su TV2000 (canale 28)
La santa Messa è celebrata con l’intenzione di superare presto questo momento di grave pericolo per il nostro territorio e per gli amma¬lati e le loro famiglie, per il personale sanitario e per tutti coloro che si stanno adoperando per far fronte a questa emergenza sanitaria.

Maria, Salute degli infermi, prega per noi.
Maria, Consolatrice degli afflitti, prega per noi.
Maria, Aiuto dei cristiani, prega per noi.

Requiem

Preghiamo per il defunto Polini Armando di riva di solto. Funerale e sepoltura in Venezuela

avvisi della settimana

Parrocchia San Gaudenzio Vescovo – Esmate
Parrocchia san Nicola da Bari vescovo – Riva di Solto
Parrocchia S. Maria Assunta - Solto
Parrocchia Ss. Ippolito e Cassiano martiri- Zorzino

Parrocchie: 347/1994286 e-mail solto@diocesibg.it; parroco don Lorenzo 339/4581382
Curato don Erminio: 349/5800152 e-mail: ostierminio@gmail.com


AVVISI
DELLA SETTIMANA 23 febbraio - 1 marzo

Domenica 23 febbraio
VII domenica del tempo ordinario
CARNEVALE IN COLLINA: ore 14.30 inizio della sfilata presso l’oratorio di Solto

Lunedì 24 febbraio: ore 20.30 ballo in maschera (oratorio di Solto)

Martedì: Ore 20.30 Cenacolo mariano (Zorzino)

Mercoledì: delle ceneri:
Solenne inizio della QUARESIMA
Giorno di digiuno e astinenza
Santa Messe con imposizione delle ceneri:
• ore 9.00 Solto (San Rocco);
• ore 15.00 Esmate
• ore 15.30 Zorzino
• ore 17.00 Riva di Solto
• ore 20.30 Solto (pieve)
Durante la Messa delle ore 20.30 don Erminio è a disposizione per le confessioni di inizio quaresima


Venerdì: ASTINENZA
Ore 17.45 Catechesi dell’iniziazione cristiana

Domenica 1 marzo
I domenica di quaresima
Ritiro comunicandi
Ore 15.00 incontro genitori della prima comunione
Ore 18.30 incontro Apericena per tutti i volontari del bar dell’oratorio (Solto)