Padenghe Sul Garda (BS)
63 Voci
030 9907022
PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA E S. EMILIANO

Avvisi Parrocchiali 29 Settembre - 6 Ottobre

Domenica 29
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 14.30 S. Battesimo di Giorgio Caré
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 30 – S. Girolamo
Ore 15.30 Gita del Catechismo di II Media
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 1 – S. Teresa di Gesù Bambino
Ore 14.30 Festa del Catechismo della Primaria
Ore 18.00 S. Messa

Mercoledì 2 – SS. Angeli Custodi
Ore 16.15 Catechismo per i ragazzi di III Media
Ore 18.00 S. Messa
Ore 21.00 Consiglio per gli Affari Economici

Giovedì 3
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.30 Presso la parrocchia di Manerba, serata di adorazione per l’unità pastorale

Venerdì 4 – S. Francesco d’Assisi
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 5
Ore 11.00 In S. Emiliano, S. Matrimonio tra Davide Boselli e Michela Gabana
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 6
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 16.00 SS. Cresime
Ore 18.30 S. Messa

Cero del Tabernacolo
Dal 29 settembre al 6 ottobre il cero che arde davanti al Tabernacolo è offerto per le intenzioni di Caterina De Faveri.

Cambio Parroco
Nelle prossime domeniche ci sarà l’avvicendamento dei parroci.
Domenica 6 ottobre: don Francesco saluterà la comunità a tutte le SS. Messe della giornata (tranne che alla celebrazione delle SS. Cresime alle 16.00). Al termine della S. Messa delle 18.30, nel cortile a fianco della chiesa, ci sarà un semplice aperitivo per un saluto di persona. Da lunedì 7 ottobre la Canonica sarà vuota.
Sabato 12 ottobre: don Francesco farà il suo ingresso solenne a Lugo di Grezzana nella S. Messa delle 18.30. Per dare l’opportunità di partecipare a chi lo desidera, si sta organizzando la trasferta con autobus per partecipare alla cerimonia di entrata di Don Francesco nella sua nuova parrocchia. Il costo indicativo varia dagli 8 agli 11 euro a persona, a seconda del numero partecipanti. Partenza ore 16.30, rientro previsto per le ore 23.30 circa. Le persone interessate posso entro il 30 settembre tramite Whatsup il 348 74 24 574. La trasferta si effettuerà solo se si riuscirà a riempire l'autobus.
Domenica 20 ottobre: ingresso di don Enzo come parroco di Padenghe. Don Enzo alle 9.30 andrà alla casa di riposo per salutare gli ospiti. Poi verrà in zona chiesa per il saluto dell'autorità e la S. Messa. Al termine della Messa, in Oratorio, un momento di festa.
Per il periodo di assenza dei parroci non sarà possibile aggiungere nomi nelle intenzioni delle Messe.
La S. Messa sarà nella Chiesa di S. Emiliano alle 8.00, alle 18.00 invece ci sarà il S. Rosario in Chiesa parrocchiale.

Giornata Missionaria Comboniana
Padre Venanzio dei Missionari Comboniani ringrazia molto per la generosità dimostrata domenica scorsa: sono stati raccolti € 2.185,00.
Da Donna A Uomo, Fino A… Alieno A-Gender di Manuela Antonacci
Ai benpensanti che sostengono che l'ideologia gender con tutti i suoi frutti folli e nefasti, sia invenzione di un manipolo di esaltati, vogliamo dedicare questa storia che è solo una delle tante e recenti, deliranti conseguenze di una mentalità ormai diffusa che pretende di identificare la realtà con la fantasia, scindendo il sesso biologico dall'identità psichica maschile e femminile e trasformando la realtà in percezione e la percezione, di conseguenza, in qualcosa di estremamente reale, qualunque sia la follia che veicoli.
Prima di arrivare a parlare di quest'ultimo "caso", che un tempo, nemmeno lontano, ahinoi, sarebbe stato definito e trattato, appunto, come un "caso psichiatrico" e, davanti a cui oggi, invece, ci si inchina in nome della "libertà di scelta", vogliamo ricordare brevemente alcuni ameni esempi della deriva antropologica a cui può portare chi abbraccia gli assunti dell'ideologia gender: pensiamo ai "transpecie" ovvero quegli individui che non si sentono "umani" ma di un'altra specie come gli "uomini-cane" che si comportano come cuccioli a tutti gli effetti, chiedendo coccole ai loro padroni, mangiando in una scodella, arrivando persino a passeggiare a quattro zampe per le vie della città, ovviamente al guinzaglio, o ancora gli "age gender" coloro che non si identificano con la loro età anagrafica, come il papà di ben 6 figli che a Toronto ha trovato una famiglia disposta ad adottarlo e a lasciarlo vivere come se fosse una bambina di 7 anni.
TRASFORMARSI IN UN ALIENO
Per arrivare all'ultima follia di cui intendiamo occuparci e che viene dall'Inghilterra. Ne ha parlato diffusamente il Mirror: si tratta di Jareth Nebula una ragazza di 33 anni che a 29 è divenuta transgender perché si percepiva di sesso maschile ma che, non contenta ora, ha deciso di trasformarsi in un alieno "a-gender", arrivando a farsi rimuovere il seno e a radersi le sopracciglia per sembrare meno "umana". La cosa singolare è che i suoi genitori le avevano dato la loro benedizione al momento della riassegnazione del sesso biologico ma ora non riescono ad accettare la nuova identità della figlia, o dovremmo dire, della figli*. Si tratterebbe di un comportamento incoerente in realtà: se l'accettazione della giovane donna come trans era motivata dal "basta che stia bene tu", non si comprende perché in questo nuovo caso la scelta della ragazza non venga accettata. Eh sì, perché è un po' come la teoria della pallina sul piano inclinato, una volta presa una certa china, sulla base della realizzazione dei propri desideri a tutti i costi, anche a costo di negare la realtà più oggettiva che possa esistere, ovvero quella biologica, tutto è lecito e, partendo da questo assunto, ogni scelta intrapresa, anche la più stramba dovrebbe in teoria, essere considerata di tutto rispetto. E di questo "intoppo" imprevisto, ora che è troppo tardi, evidentemente si stanno accorgendo anche i genitori di Jareth.
IL MONDO DEI MEDIA DIFFONDE IL VIRUS DELLA FOLLIA
Ma in tutto ciò, una delle responsabilità maggiori ce l'ha il mondo dei media, che tratta questi casi come se fossero la normalità spicciola, contribuendo a diffondere il virus della follia che vediamo pienamente manifestarsi nelle parole con cui Jareth esprime la sua scelta: «Pensavo che essere un transessuale avrebbe risolto tutti i miei problemi e le lotte interiori per scoprire chi fossi, ma non ero così felice come mi aspettavo. Mi sembrava di provare a inserirmi nell'identità di qualcun altro. Non volevo sentirmi costretta, è stato allora che ho scoperto cos'è l'a-gender. Sono sempre stato ossessionata anche dagli alieni, quindi l'idea di essere un alieno senza sesso si adatta perfettamente alla mia identità». E di fronte alla disapprovazione di genitori e amici fa spallucce affermando: «Le persone mi trattano come un mostro perché sono un alieno [...] ma chi sono gli altri per dirti chi puoi o non puoi essere? Se qualcuno vuole identificarsi con qualunque cosa, anche con un animale, lo faccia, io continuerò a trasformarmi in un alieno ogni giorno di più». Insomma, "così è (se vi pare)".

Avvisi Parrocchiali 22 Settembre - 29 Settembre

Domenica 22
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 23 – S. Pio da Pietrelcina
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.00 S. Rosario
Ore 20.30 In chiesa, riunione e confessioni per i genitori dei cresimandi

Martedì 24 – B. Zefirino Agostini
Ore 18.00 S. Messa

Mercoledì 25 – SS. Fermo e Rustico
Ore 11.00 In S. Emiliano, S. Matrimonio tra Giangiacomo Betella e Francesca Cittadini
Ore 16.15 Catechismo per i ragazzi di III Media
Ore 18.00 S. Messa

Giovedì 26
Ore 18.00 S. Messa

Venerdì 27 – S. Vincenzo de’ Paoli
Ore 11.00 In S. Emiliano, S. Matrimonio tra Alberto Sangiorgi e Nadia Fanelli
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo
Ore 20.00 Direttivo Circolo NOI
Ore 20.30 Presso la parrocchia di Colombare di Sirmione, serata di animazione missionaria

Sabato 28
Ore 12.00 S. Battesimo di Ginevra Abate e Emma Posti
Ore 15.00 S. Battesimo di Matteo Rodella e Letizia Micci
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 29
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 14.30 S. Battesimo di Giorgio Caré
Ore 18.30 S. Messa

Cero del Tabernacolo
Dal 22 al 29 settembre il cero che arde davanti al Tabernacolo è offerto per le intenzioni di Velotti Gennaro.

Saluto a don Francesco
Domenica 6 ottobre don Francesco saluterà la comunità a tutte le SS. Messe della giornata (tranne che alla celebrazione delle SS. Cresime alle 16.00). Al termine della S. Messa delle 18.30, nel cortile a fianco della chiesa, ci sarà un semplice aperitivo per un saluto di persona. Da lunedì 7 ottobre la Canonica sarà vuota.

Alle Fontanelle il santuario voluto da Rosa Mistica di Riccardo Caniato
Alle Fontanelle di Montichiari la Madonna avrà un nuovo Santuario. Lo ha deciso il vescovo di Brescia con il placet della Santa Sede. La costituzione verrà ufficializzata solennemente il prossimo 7 dicembre quando mons. Pierantonio Tremolada farà pellegrinaggio alle Fontanelle e presiederà la santa Messa. Il nuovo tempio sarà dedicato a Maria Rosa Mistica ed è impossibile evitare un riferimento alle Visite della Santa Vergine testimoniate proprio in questo luogo e sotto questo titolo, nel 1966, da un’umile donna della terra bresciana. Eppure, è del tutto prematuro parlare adesso di un riconoscimento delle apparizioni. Pierina Gilli, conosciuta come la veggente di Montichiari che ha speso la sua vita prima come infermiera e successivamente in una forma personale di radicale consacrazione a Dio, ha sempre fedelmente dato conto ai confessori e con gli scritti fin dal 1944, anno delle prime manifestazioni soprannaturali, alla morte, avvenuta nel 1991, di una costante esperienza mistica che la porta a incontri e dialoghi con la Madonna e il Signore Gesù. Al pari di altre figure a lei similari, come santa Gemma Galgani, che prima di tutto ricevette le visite celesti di san Gabriele dell’Addolorata, questi appuntamenti con la Madre e il Figlio le vengono preannunciate e introdotte da suor Maria Crocifissa di Rosa, la fondatrice delle Suore Ancelle della Carità di Brescia, vissuta nell’Ottocento, un secolo prima della nostra, che quando inizia ad apparire a Pierina è beata, ma che in seguito, nel 1954, viene proclamata santa da papa Pio XII. La Gilli, nel corso di questa sorprendente esistenza spirituale, è assurta agli onori delle cronache in due distinti momenti, nel 1947 e nel 1966, quando alcuni avvenimenti eclatanti ruppero il muro di nascondimento che si era edificata attorno, in obbedienza all’autorità della Chiesa che mai incoraggia la divulgazione di eventi di siffatta natura. Si seppe e si scrisse allora che l’infermiera di Montichiari era stata destinataria di due cicli di apparizioni e messaggi della Madonna. Nel primo caso, culminato l’8 dicembre 1947, l’Immacolata le era apparsa dentro al Duomo su una Scala Santa che conduceva al Cielo; nel secondo la Vergine si era portata alle risorgive delle Fontanelle, nella campagna adiacente il borgo, benedicendo una sorgente con le sue mani la Domenica in Albis del 1966, nel giorno in cui oggi per volere di papa Giovanni Paolo II si celebra la Festa della Divina Misericordia, promettendo per l’appunto particolari grazie di misericordia nel corpo e nello spirito a chi si fosse colà bagnato e dissetato con fede. In quello stesso luogo, quello stesso anno apparve anche il 13 maggio, per l’anniversario di Fatima, e il giorno del Corpus Domini. La Madre di Dio, presentandosi come Maria Rosa Mistica e Madre del Corpo Mistico la Chiesa, si mostrava a Pierina in vesti candide e tre rose sul petto, che spiegò corrispondere alle preghiere sacrifici e penitenze richieste alla veggente e a chi avesse creduto a questa sua venuta per riparare i torti di tre specifiche categorie di consacrati: di quanti cioè vengono meno alla loro vocazione, di coloro che vivono in peccato mortale e dei sacerdoti che tradiscono Gesù, come Giuda. […] Qui basti sapere che, tralasciando il contenuto delle numerose rivelazioni private, ricchissime di spunti per un approfondimento della vita di fede, il messaggio dei due cicli di apparizione del 1947 e del 1966 sono un accorato appello alla Chiesa perché, a partire dai consacrati, gli uomini evitino «il più grande castigo» – così lo definisce la Madonna – che da soli si infliggono abbracciando «l’ateismo». In pratica la Vergine, nell’immediato dopo guerra, paventava una grande crisi di fede che avrebbe colpito il cuore della Casa di Dio nei suoi figli prediletti, i consacrati, denunciando l’esigenza di una nuova loro conversione di fronte al dilagare dell’indifferenza e di gravi peccati. E forse proprio per questo Pierina Gilli fu guardata con preoccupazione e imbarazzo non dai sacerdoti e dai religiosi della parrocchia che la conobbero da vicino, ma dai membri della gerarchia per cui allora, in un’epoca di seminari ancora pieni, era forse impensabile ciò che poteva suonare come un richiamo tanto esplicito verso le proprie mancanze e negligenze. Sta di fatto che sulle apparizioni il giudizio del primo vescovo coinvolto, mons. Giacinto Tredici, rimase sospeso, anche per l’ostilità aprioristica del suo cancelliere di Curia, chiamato a condurre in sua vece le indagini di rito sui fatti del 1947, il quale non diede peso ai pareri autorevoli del primario psichiatra degli Spedali di Brescia e di alcuni illustri pastori, fra cui due futuri vescovi, che dichiararono la Gilli perfettamente sana, intelligente, onesta e di buone intenzioni... e la liquidò, invece, come disturbata e visionaria. E, nei decenni a venire, i successori sulla cattedra di sant’Anatalone lasciarono le cose ugualmente in sospeso senza ordinare ulteriori approfondimenti di studio. Anzi, se fecero qualcosa, fu di richiedere con mons. Bruno Foresti nel 1984 alla Congregazione per la Dottrina della Fede di informare le Diocesi di tutto il mondo che non c’è un riconoscimento delle apparizioni. Questo atto era in parte dovuto, poiché per vie misteriose in cui si può anche leggere il dipanarsi di un disegno provvidenziale, la notizia della mariofania di Montichiari si è diffusa nei cinque continenti, favorendo ovunque una devozione molto forte per Maria Rosa Mistica e il ritorno di testimonianze da ogni dove di un costante verificarsi di grazie e guarigioni, a detta degli interessati, assolutamente inspiegabili. Il Vescovo, pertanto, in via prudenziale, era tenuto a comunicare che tutto questo movimento di preghiera, di conversione, di vite rinnovate che fluttuava dalla Germania alla Cina, dall’Uganda al Messico fino agli Stati Uniti… non era (e non è) riconducibile a un fatto che avesse goduto di adeguato studio e attenzione da parte della Chiesa. D’altra parte, si resta sorpresi di come, al tempo stesso, l’autorità competente, in considerazione delle novità insorte negli anni – su tutte il nuovo ciclo di apparizioni del ’66 e questa messe di frutti buoni o buonissimi non saprei, ma certamente da saggiare – non abbia dato subito impulso a ulteriori studi e supplementi di indagine. Questo impasse, tuttavia, è stato interrotto dagli ultimi tre vescovi di Brescia che non sono rimasti evidentemente insensibili al sensus fidei che accompagna la vicenda di Montichiari: da mons. Sanguineti, che nel 2001 ha riconosciuto alle Fontanelle il culto mariano di Maria Rosa Mistica; da mons. Monari che fra gli ultimi atti pubblici nel 2017, prima di lasciare l’incarico, ha fatto pellegrinaggio alle Fontanelle e che, nel 2014, ha voluto la Fondazione Maria Rosa Mistica in cui sono compresenti membri della Curia e rappresentanti delle associazioni di preghiera legate a Pierina Gilli; e da mons. Tremolada che ha promosso nuovi percorsi di approfondimento e discernimento di natura storica, scientifica e teologica sulla mariofania e la figura di Pierina Gilli. La costituzione del Santuario si colloca, pertanto, in un processo che inizia da lontano, che ora riconosce la presenza di una devozione sana, di grazie particolari e di molti frutti buoni di conversione, ma che non è detto porti, almeno in tempi rapidi, al riconoscimento delle apparizioni e del messaggio, che pure la Madonna, a detta di Pierina, auspicava avvenisse subito qui come in altri luoghi a Lei cari per il bene delle anime. In ogni caso, una cosa è certa: che il Santuario si sarebbe fatto era stato predetto.

Avvisi Parrocchiali 15 Settembre - 22 Settembre

Domenica 15
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 16 – Ss. Cornelio e Cipriano
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 17
Ore 18.00 S. Messa

Mercoledì 18
Ore 16.15 Catechismo per i ragazzi di III Media
Ore 18.00 S. Messa

Giovedì 19
Ore 18.00 S. Messa

Venerdì 20 – SS. Martiri coreani
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 21 – S. Matteo
Ore 11.00 S. Matrimonio tra Marco Farsura e Sara Collini
Ore 12.00 S. Battesimo di Gaia Farsura
Ore 16.00 In S. Emiliano, S. Matrimonio tra Nicola Tagliani e Claudia Zanetti
Ore 17.00 S. Battesimo di Raffaello Venturelli
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 22
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Cero del Tabernacolo
Dal 18 al 22 settembre il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni di Raggi Angelica.

Assenza don Francesco
Questa settimana don Francesco sarà assente per convalescenza: per eventuali urgenze fare riferimento a don Rinaldo.

Saluto a don Francesco
Come da calendario, domenica 6 ottobre don Francesco saluterà la comunità parrocchiale a tutte le SS. Messe della giornata (tranne che alla celebrazione delle SS. Cresime alle 16.00). Al termine della S. Messa delle 18.30 nel cortile a fianco della chiesa ci sarà un semplice aperitivo per un saluto di persona.
Da lunedì 7 ottobre la Canonica sarà vuota per permettere a don Enzo di arrivare e sistemarsi.

Scuola in crisi? Specchio di un’Italia che non fa più figli di Marco Lepore
Come ampiamente riportato dalle agenzie di stampa e già spiegato da diversi commentatori, i dati sulla scuola italiana pubblicati dal rapporto annuale dell’Ocse, Education at a Glance 2019, non sono molto confortanti.
Riprendiamo in merito l’Ansa: «Oltre un milione di studenti in meno e circa metà degli attuali docenti, che andranno in pensione. Lo dice il Rapporto Ocse. Lo studio evidenzia che l'Italia ha la quota maggiore di docenti ultra 50enni (59%) e dovrà sostituirne circa la metà entro i prossimi dieci anni ed ha la quota più bassa di insegnanti di età tra i 25 e i 34 anni nei Paesi dell'OCSE. Il 68% degli insegnanti ha dichiarato che migliorare i salari dei docenti dovrebbe essere una priorità. L'Italia registra la terza quota più elevata di giovani che non lavora, non studia e non frequenta un corso di formazione (neet) tra i Paesi dell'OCSE: il 26% dei giovani di età compresa tra 18 e 24 anni è neet, rispetto alla media OCSE del 14%. L'Italia e la Colombia sono gli unici due Paesi dell'OCSE con tassi superiori al 10% per le due categorie (inattivi e disoccupati) tra i 18-24enni».
Si tratta, in realtà, solo di una parte dei problemi che affliggono il nostro sistema di istruzione; altre questioni, altrettanto gravi, pesano sul futuro della scuola. Tuttavia vale forse la pena tentare alcune sottolineature - senza pretendere di esaurire un tema così complesso - per offrire ulteriori chiavi di lettura.
La scuola italiana soffre di una crisi strutturale dalla quale non riesce a venire fuori. Usando un’immagine di natura sanitaria, si potrebbe dire che il paziente è molto grave, quasi agonizzante, e ogni nuovo ministro, improvvisandosi specialista (negli ultimi venti anni ne sono cambiati ben dieci!), lo riporta “in sala operatoria” e interviene a modo suo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti…
Quello che non si vuole capire è che la crisi della scuola altro non è che lo specchio della crisi di un’intera società, e che la cura probabilmente deve riguardare aspetti che non hanno a che fare in modo diretto con l’istruzione.
Volendo usare una definizione sintetica, possiamo dire che l’Italia soffre di un deficit di speranza. Non si fanno più figli, le famiglie si sgretolano, non si capisce più per quale motivo ci si dovrebbe impegnare e sacrificare, la tensione sociale è alle stelle… I valori cristiani (definizione considerata oggi terribile e divisiva) che facevano da collante per la vita personale e collettiva del nostro popolo sono quasi scomparsi e al loro posto ci sono parole d’ordine che poco o nulla hanno a che fare con il bene vero della persona.
Per questo, non si risolverà il problema dell’inverno demografico in atto (che mette in crisi anche la scuola) semplicemente con delle politiche economiche a favore delle famiglie, per quanto queste siano comunque necessarie, dato che gli italiani non fanno più figli perché non sanno più perché vale la pena vivere. Nel passato, carestie, povertà, guerre, sconvolgimenti sociali, eccetera, non hanno mai bloccato l’incremento demografico…
Non si avrà un vero ricambio generazionale dei docenti semplicemente aumentando le retribuzioni, per quanto questo sia comunque doveroso, dato che i giovani non ambiscono più alla professione docente (si vedano al riguardo le statistiche di Alma Laurea e dell’Anvur) soprattutto perché è andata perduta la coscienza della bellezza della sfida educativa e la scuola statale è ridotta a un moloch di burocrazia asfissiante davvero poco attraente.
Non si risolverà il problema dei neet - così come auspica il neo ministro Lorenzo Fioramonti in un’intervista - collegando maggiormente la scuola al mondo del lavoro (per quanto questo possa essere comunque interessante) perché questi giovani neet, che non lavorano e non studiano, al «non» studio e lavoro tendono ad associare anche altri «non» sul versante delle scelte di autonomia, di formazione di una famiglia, di partecipazione alla vita sociale e politica (si leggano al riguardo i dati del “Rapporto giovani” dell’Istituto Toniolo) non riconoscendo valide ragioni per cui impegnarsi.
Sono solo alcuni spunti di riflessione, che meriterebbero ben altro approfondimento, per dire che non ne verremo fuori con dei correttivi parziali e settoriali, ma solo con un deciso cambio di rotta complessivo, cioè rimettendo al centro ciò per cui vale davvero la pena vivere. Non si tratta di un’ennesima parola d’ordine astratta, ma di dare visibilità, spazio e ossigeno a quelle realtà sociali piene di speranza che documentano una ricchezza di esperienza umana, educativa, lavorativa, relazionale, facendole diventare proposta ed esperienza per tutti.
Nel nostro Paese ci sono ancora tante realtà così (scuole paritarie e parentali, opere sociali e multiformi aggregazioni “dal basso”), ma rischiano di scomparire a causa dell’indifferenza (se non dell’ostilità…) di scelte politiche miopi o di risultare invisibili perché volutamente ignorate da chi detiene il potere della comunicazione.
Il sostegno e la diffusione di tutto ciò che di bene, di bello e di vero esiste ancora nel nostro popolo è un’urgenza ormai improcrastinabile. La dottrina sociale della Chiesa le chiama autonomia e sussidiarietà. Ognuno, in questo, ha un compito e una responsabilità personale, così come fondamentali sono e saranno le scelte politiche di chi è chiamato a governare il Paese. La situazione non è rosea, ma non perdiamo la speranza.

Avvisi Parrocchiali 8 Settembre - 15 Settembre

Domenica 8
Ore 9.30 S. Messa
Ore 11.00 S. Messa
Ore 12.00 S. Battesimo di Giorgia Maida
Ore 17.00 S. Battesimo di Lorenzoandrea Corti
Ore 18.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 9
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 10
Ore 18.00 S. Messa

Mercoledì 11
Ore 16.15 Catechismo per i ragazzi di III Media
Ore 18.00 S. Messa

Giovedì 12
Ore 15.00 In S. Emiliano, S. Matrimonio tra Luca Ambrosini e Sabrina Pagani
Ore 18.00 S. Messa

Venerdì 13 – Anniversario della Dedicazione della Chiesa Cattedrale
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 14 – Esaltazione della S. Croce
Ore 15.00 S. Matrimonio tra Alessandro Bazerla e Giorgia Tabarelli
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 15
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Cero del Tabernacolo
Dal 1° al 7 settembre il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni di Rosi Roberto.

«Pornografia, flagello che distrugge giovani e famiglie» di Elisabetta Broli
«Ormai anche i bambini sono esposti alla pornografia fin dagli 8 anni e la pornografia è la causa di un divorzio su 4. Il problema è che molti adulti sono inconsapevoli del disastro che la pornografia sta provocando. Negli Stati Uniti c'è più consapevolezza, alcuni Stati ormai la considerano una crisi di salute pubblica». A delineare questo quadro drammatico è padre Sean Kilcawley, americano, uno dei massimi esperti mondiali dei problemi causati dalla pornografia. […]
Padre Sean, in Italia si parla poco di pornografia, i libri sull'argomento si contano sulle dita delle mani. La pornografia è considerata da noi un passatempo innocuo. Come è la situazione negli Stati Uniti?
Negli Stati Uniti c’è una maggiore consapevolezza rispetto all’Europa sul fatto che la pornografia sia un problema. Un crescente movimento riconosce la pornografia come crisi di salute pubblica. Varie organizzazioni, sia religiose sia laiche, lavorano per proteggere i giovani dai danni della pornografia e per emanare leggi per proteggere i bambini e le vittime della sessualizzazione nella società. Certo, ci sono ancora membri della società che credono che la pornografia sia un passatempo legittimo e un'attività che non genera vittime, ma il crescente dibattito all'interno del nostro Paese mi fa sperare che coloro che vogliono essere liberi dall'uso della pornografia dispongano delle risorse per ottenere quella libertà.
Anche negli Stati Uniti i genitori di adolescenti non si rendono conto del problema? In Italia spesso la loro risposta davanti all'allarme pornografia è: ma chi da giovane non ha guardato qualche cassetta o rivista porno?
Molte persone in questa discussione fanno riferimento alla loro propria esperienza di esposizione alla pornografia. Quando ero giovane, sono stato esposto a riviste e in un paio di occasioni a video. Tuttavia, quello che affrontiamo oggi è davvero una novità. I giovani oggi hanno accesso alla pornografia più violenta, più esplicita e più facilmente disponibile di quanto sia mai avvenuto prima nella storia. Se è vero che la pornografia è sempre esistita, non è mai stata accessibile su un dispositivo tascabile. Non è mai successo che i genitori che vogliono crescere i loro figli nei valori cristiani scoprano anche che quei loro bambini guardano pornografia nelle loro stanza.
Quali sono i dati più significativi che emergono dalle ricerche che lei ha letto?
Come sacerdote a cui è stato affidato il ministero con le famiglie, le statistiche più significative sono che i bambini sono esposti alla pornografia tra gli 8 e gli 11 anni e che la pornografia o altre forme di interazione sessuale virtuale sono la causa di un divorzio su quattro.
Cosa stanno facendo i politici in America per combattere la pornografia? Gli Stati Uniti sono il maggiore produttore e consumatore di pornografia.
Diversi stati hanno dichiarato la pornografia una crisi della salute pubblica, creando così la base per azioni nel campo educativo e per azioni legali per proteggere i bambini dalla pornografia. È sempre stato illegale vendere materiale pornografico a minori di 18 anni. Tuttavia, con l'avvento di Internet, i minori di 18 anni sono ora in grado di accedere a materiale pornografico su smartphone, tablet e computer. Il mondo digitale non accetta le stesse regole del mondo fisico. Uno degli Stati americani ha approvato una legge secondo cui i fornitori di servizi internet devono fornire, al cliente che le richiede, soluzioni per filtrare la rete. La mia speranza è che arriverà un momento in cui Internet sia filtrato all’origine e i clienti che vogliano accedere a contenuti pornografici debbano farne richiesta esplicita.
Papa Francesco ha più volte parlato di pornografia. I pastori della Chiesa negli Stati Uniti capiscono il problema e sono in grado di indicare i percorsi di recupero?
Nel novembre 2015, la Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti ha approvato la dichiarazione, “Crea in me un Cuore Puro” in cui i vescovi spiegano i danni causati dalla pornografia, fornisce indicazioni e incoraggia la Chiesa americana a risolvere questo problema. Diverse diocesi negli Stati Uniti hanno iniziato a parlare di pornografia organizzando un fine settimana di sensibilizzazione in cui viene letta una lettera del Vescovo durante la messa domenicale e vengono messe a disposizione dei fedeli risorse adatte. Sono sempre più disponibili opportunità di formazione per sacerdoti che vogliano conoscere i percorsi di recupero e guarigione dalla dipendenza dalla pornografia.
Abbiamo seguito il programma del suo ultimo tour in Italia. Ha dato spazio per ben tre giorni alla formazione di sacerdoti. Dal piccolo campione che ha avuto modo di osservare ci sono differenze con i sacerdoti americani?
Incontrando i preti a Milano, la cosa più sorprendente è che la loro esperienza è molto simile a quella dei sacerdoti americani. I commenti più comuni sono che la formazione del seminario non li ha preparati a sufficienza per lavorare con i fedeli che lottano contro la pornografia o altri comportamenti sessuali compulsivi. Molti preti si sentono soli e non sostenuti e hanno difficoltà a formare la comunità che li sostenga nei momenti difficili. Infine, c'è stata una comune gratitudine per l'opportunità di avere avuto tempo per considerare questo problema pastorale e come possa essere affrontato facendo proprio un programma di evangelizzazione, catechesi e accompagnamento pastorale. Sebbene la nostra esperienza culturale sia diversa, le cose in comune superano di gran lunga le differenze.
Come i sacerdoti possono aiutare le persone affette da pornodipendenza?
Indico ai miei fratelli nel sacerdozio tre punti:
1. Educate voi stessi. Tutti quelli che vivono il celibato sono chiamati ad essere "esperti in amore". Studiando il problema della dipendenza sessuale e del recupero, i sacerdoti diventano più consapevoli di ciò che significa essere uomini di comunione e amore.
2. Formate alleanze. La dipendenza dalla pornografia è un problema fisico, psicologico, spirituale e sociale. Il recupero spesso comprende una solida direzione spirituale, una cura psicologica e un gruppo di sostegno in cui si arriva a conoscere il significato più profondo dell'amicizia. I preti sono spesso i primi che ricevono le persone sofferenti e devono sapere dove indirizzarle, quali risorse adeguate indicare loro per trovare aiuto e guarigione.
3. Non abbiate paura! Siamo chiamati a proclamare il Vangelo “al momento opportuno e a quello non opportuno”. Soprattutto nell'attuale clima della Chiesa, dove si pone sempre più attenzione ai peccati di sacerdoti e vescovi, dobbiamo continuare a proclamare la verità su Gesù Cristo che è venuto a chiamare i peccatori alla conversione. Nel nostro tempo i peccati più comuni sono di natura sessuale e dobbiamo essere audaci nel proclamare la speranza e la guarigione in un mondo che è caduto nell'oscurità.
Sappiamo che indica come uno dei tre pilastri per il recupero dalla pornodipendenza, insieme alla crescita spirituale e alla terapia psicologica, i gruppi di auto aiuto, in particolare quelli che applicano il programma dei Dodici passi degli Alcolisti Anonimi. C'è chi vede questo come un metodo troppo americano. Cosa ne pensa? E quale aiuto possono dare nel recupero che non si trova altrove?
I Dodici Passi sono un metodo di conversione. Ciò che troviamo lì, lo troviamo anche nei Vangeli. Sono una via di conversione per tutti, forse sono considerati troppo americani perché sono molto pragmatici: in genere i dipendenti hanno bisogno di strumenti pragmatici. […] I Dodici Passi sono semplicemente un percorso di accompagnamento e conversione. Per come la vedo io, i Dodici Passi non sono troppo americani, sono troppo cattolici.

Avvisi Parrocchiali 1 Settembre - 8 Settembre

Domenica 1
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 10.00 S. Messa al campo per il 95° Anniversario degli alpini
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 2
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 3 – S. Gregorio Magno
Ore 18.00 S. Messa
Ore 8.30 Ritiro Spirituale per i ragazzi di III Media in preparazione alla S. Cresima

Mercoledì 4
Ore 18.00 S. Messa

Giovedì 5 – I Giovedì del Mese
Preghiera per le Vocazioni
Ore 18.00 S. Messa

Venerdì 6 – I Venerdì del Mese
Ore 8.45 Gita di fine anno catechistico di II Media e I Superiore
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo
Ore 20.30 In Oratorio, Consiglio Pastorale Parrocchiale, Catechiste e Direttivo dell’Oratorio

Sabato 7 – I Sabato del Mese
Ore 15.00 Matrimonio tra Maximilian e Nina Biebl
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 8
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Cero del Tabernacolo
Dal 1° al 7 settembre il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni di Rosita Morandi Prisco.

Tristi aggiornamenti sull’Oratorio
Questa settimana abbiamo, purtroppo, riscontrato alcuni tristi episodi riguardo il nostro Oratorio. I rifiuti, innanzitutto. Numerose persone considerano i bidoni dell’Oratorio alla stregua di cassonetti pubblici, quindi si premurano di portare le loro immondizie in Oratorio. Spesso non viene fatta la differenziata, quindi ci troviamo con rifiuti non nostri lasciati sul cancello con numerose lamentele della cooperativa Bessimo incaricata della raccolta porta a porta. Dimostrazione ne è il fatto che questa settimana, dopo un mese di chiusura dell’oratorio, tutti i bidoni della spazzatura erano pieni e non differenziati! In secondo luogo, piccoli atti vandalici. Ragazzi che si nascondono in oratorio per fumare spinelli, per urinare in giro per l’oratorio, un lampione sradicato da terra. Siccome ci sono le telecamere in Oratorio, siamo a conoscenza di chi sono questi ragazzi: ci teniamo ad avvisare che, qualora ce ne fosse la necessità, avviseremo le forze dell’Ordine (i Carabinieri sono già stati allertati). Proprio per l’affetto che abbiamo per il nostro Oratorio ci sembra giusto che possa essere un posto sicuro e tranquillo per tutti: se qualcuno non sta alle regole, può tranquillamente delinquere… ma lo dovrà fare lontano da qui!

Partenza don Tito
Dopo aver salutato Wade, questa settimana saluteremo don Tito. La prossima settimana, infatti, rientrerà nella sua comunità a Torino per poi andare andare a svolgere la sua nuova missione in Congo, dove sarà al servizio delle scuole cattoliche della grande città di Kinsasha. Parlando con lui si possono ricevere maggiori informazioni e, con molta libertà, si può sostenere il suo operato con qualche offerta di denaro.

La commissione su Bibbiano non indagherà su... Bibbiano di Andrea Zambrano
Il ministro della famiglia Alessandra Locatelli ha recentemente sostenuto che un accordo di governo tra Pd e 5 Stelle avrebbe come effetto collaterale l’insabbiamento del caso Bibbiano. Il sospetto della Locatelli è relativo anche all’estromissione della Lega Nord e del Centrodestra dall’ufficio di presidenza della commissione d’inchiesta sugli affidi in Regione Emilia Romagna, teatro dei fatti di Bibbiano, che invece era stata promessa al Carroccio. «C’e’ un sistema che si tende a tenere nascosto e che si tende a sminuire», ha detto. Probabilmente non si riferiva all’indagine della magistratura che invece sta procedendo spedita con l’apertura di nuovi filoni e aree di indagine, ma sicuramente all’attenzione politica di un fenomeno che fino a una settimana fa i 5 Stelle usavano in chiave anti Pd e ora invece è sparito dal radar. Un riscontro alle parole della Locatelli si può avere guardando le recenti vicende in Regione proprio in riferimento ai lavori della commissione, dove emergono due fatti inquietanti: l’estromissione del Centrodestra dall’ufficio di presidenza e soprattutto l’estromissione dei fatti di Bibbiano, o meglio dalle procedure prese in esame, dai lavori dell’assise consiliare. In poche parole: nella commissione su Bibbiano non si parlerà di… Bibbiano. È un triste e forse grossolano sunto, ma sono i fatti per come si stanno delineando in queste ore. «L’inciucio tra il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico qui era già nell’aria», ha dichiarato infatti Roberta Rigon, responsabile del dipartimento famiglie di Fratelli d’Italia. «Guarda caso - spiega alla Nuova BQ - l’unica forza d'opposizione inserita dal Pd sono proprio i 5 Stelle. Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, non hanno avuto alcuno spazio e questo la dice lunga. Corriamo il rischio che venga insabbiato tutto». E sempre guarda caso, la commissione viene formata proprio all’indomani dell’approvazione della legge regionale sull’omotransnegatività grazie anche ai voti dei 5 Stelle. Insomma, l’inciucio giallorosso è già all’opera in Emilia. La Commissione speciale istituita sugli affidi illeciti di Bibbiano infatti non potrà entrare nel merito specifico di quanto accaduto in Val d’Enza e denunciato dall’indagine Angeli e Demoni. Anche Fratelli d’Italia si è unita alla denuncia del leghista Stefano Bargi al termine della prima riunione della Commissione martedì a Bologna. Il Carroccio ha spiegato che il professor Giuliano Limonta, coordinatore della commissione tecnica di valutazione del sistema degli affidi, ha chiarito che alla Commissione sono stati affidati compiti di valutazione straordinaria per capire dove siano i nodi del sistema affidi, senza entrare nel caso specifico di Bibbiano. «Non ci è stato chiesto uno zoom sull’inchiesta reggiana, anche se ovviamente ne terremo conto», ha detto. In altre parole - è l’accusa del Carroccio - per scelta politica dell’amministrazione regionale, la Commissione tecnica dovrà evitare di scendere nello specifico degli affidi illeciti avvenuti in Val d’Enza ed emersi dall’indagine Angeli e Demoni. Una commissione d'inchiesta senza possibilità di fare inchiesta. Per una commissione che dovrebbe indagare decisioni politico-amministrative prese dal Pd e che viene presieduta da Dem non c’è male. Insomma: la commissione tanto strombazzata dal Pd e presieduta anche dai nuovi amici a 5 Stelle non sarà nulla più che una Commissione chiamata ad effettuare una verifica straordinaria rispetto al sistema affidi e verificare se tale sistema presenti lacune oppure no. Dunque: mentre a Roma si sancisce l’alleanza di due partiti che fino a ieri si odiavano e usavano il caso Bibbiano come arma per lanciarsi strali a vicenda […] proprio in Emilia - e sul caso Bibbiano! - si sta saldando un’alleanza ambigua perché l’ufficio di presidenza della commissione non garantisce imparzialità: «Non la garantiva un mese fa e ancor più non la garantisce oggi con all’orizzonte un'alleanza tra Pd e 5 Stelle a Roma che potrebbe replicarsi alle regionali dove è in gestazione», hanno detto dal Centrodestra. Ma non c'è da stupirsi se non più tardi di una settimana fa il governatore emiliano Stefano Bonaccini ha perfino auspicato un accordo politico con i Cinque Stelle proprio in vista delle elezioni regionali di ottobre. Tra l’altro. Come si fa a sostenere che «questa commissione tecnica vuole determinare le disfunzioni del sistema» se poco prima si è detto che non ci si concentrerà su quel sistema che è entrato in crisi con gli arresti dei pm del 27 giugno scorso? Curioso poi che l’esponente di FdI, Giancarlo Tagliaferri, abbia chiesto accesso agli atti documentali, la cui richiesta dovrebbe essere evasa solitamente in 5 giorni. «Eppure la Giunta ha riferito che per la complessità della richiesta non potrà fornire questi documenti prima del 29 settembre. La commissione tecnica, se non ha già preso visione di questi atti, cosa ha fatto fino ad oggi?», si chiede Tagliaferri. Il timore è che da quegli atti emerga con forza il fatto che la Regione a guida Pd sponsorizzasse il centro La Cura di Bibbiano come modello da prendere ad esempio in tutt’Italia, frutto di una strategia politica che vedeva nel modello Val d’Enza la punta di diamante del sistema affidi emiliano. In questo senso è singolare notare che in commissione siede anche Roberta Mori, ex sindaco del Reggiano e oggi consigliere dem e presidente della commissione per la parità e i diritti delle persone, che quel sistema conosceva molto bene tanto da partecipare negli anni scorsi a incontri pubblici insieme anche ad alcuni protagonisti dell’inchiesta e convegni organizzati proprio da chi oggi è indagato. In un convegno in particolare la Mori esprimeva la volontà, rispetto ai servizi della Val d’Enza, di condividere le metodologie di approccio. La Mori ha già diffidato quanti hanno provato ad accostarla al sistema Bibbiano e in particolare alla principale accusata Federica Anghinolfi, come è successo con il collega in consiglio Andrea Galli di Forza Italia. [...]

Avvisi Parrocchiali 25 Agosto - 1 Settembre 2019

Domenica 25
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 26
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa di Villa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 27 – S. Monica
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa della Torricella (cimitero)

Mercoledì 28 – S. Agostino
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di Pratello

Giovedì 29 – Martirio di S. Giovanni Battista
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di S. Emiliano

Venerdì 30
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 31
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 1
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

S. Messa feriale nelle contrade
Questa è l’ultima settimana in cui vengono celebrate le SS. Messe feriali nelle chiese delle contrade.

Cero del Tabernacolo
Dal 18 agosto al 25 agosto il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni di Giuliana Milani.

Cambio Parroco
Don Francesco concluderà il suo servizio come parroco di Padenghe Domenica 6 ottobre (in tutte le SS. Messe). Farà il suo ingresso a Lugo sabato 12 ottobre nella S. Messa delle 18.30.
Don Enzo farà il suo ingresso solenne a Padenghe domenica 20 ottobre.

Bibbiano: dal silenzio alla mistificazione per “non urtare” la causa Lgbt
Ieri le principali testate italiane – dopo settimane di silenzio – sono tornate a parlare di Angeli e Demoni, l’inchiesta sugli affidi illeciti che ha travolto i servizi sociali della Val d’Enza. Come svegliati all’improvviso da un sonno profondo, quotidiani e telegiornali nazionali hanno dato ampio spazio a quello che ormai è conosciuto come “caso Bibbiano”, anche se le dimensioni e la gravità dell’inchiesta vanno ben oltre i confini di questo comune di 10 mila abitanti in provincia di Reggio Emilia.
Il motivo del “risveglio collettivo” va senz’altro al servizio di Luca Ponzi, che per il Gr Rai dell’Emilia Romagna domenica ha per primo mandato in onda un audio che è un pugno nello stomaco.
Nei contenuti non c’è nulla di nuovo, l’intercettazione era già contenuta nelle 277 pagine dell’ordinanza firmata dal Gip di Reggio Emilia a giugno, ma ascoltare una madre affidataria brutalizzare la bambina che le è stata affidata, sentire gli insulti e le urla è molto diverso.
«Scendi! Scendi! Non ti voglio più»: l’intercettazione avviene all’interno di un abitacolo, si sente aprire lo sportello e si sente lo scrosciare della pioggia. «Io non ti voglio più, scendi!», poi lo sportello si chiude e la bimba rimane sotto l’acqua. Ma c’è dell’altro. Stessa madre affidataria, stessa bambina, stesse urla, stessa violenza. La donna accusa la piccola di non voler mettere per iscritto gli abusi sessuali subiti dalla sua famiglia di origine, abusi che in realtà non sono mai avvenuti: «Tu non scrivi – dice – perché c’hai paura di scrivere, perché le cose che devi scrivere adesso sono talmente profonde che non ti va più di scriverci. Non ci vuoi neanche andare vicino!». Impossibile ignorare un audio così e infatti tutti i siti di informazione ne parlano: dall’Ansa al Corriere, da Repubblica al Messaggero, da La Stampa ai vari Tg, ecc.
I media mainstream sembrano così rispondere a chi da giugno riempie i social con l’hashtag #parlatecidibibbiano, sembrano finalmente dare spazio a un’inchiesta scomoda e su cui molti hanno preferito usare la sordina. Eppure qualcosa non torna.
Sebbene il nome della persona intercettata fosse già uscito, si tratta di Daniela Bedogni, una delle persone indagate, sono pochi quelli che lo esplicitano e soprattutto nessuno – o quasi – si ricorda di scrivere che la Bedogni era madre affidataria insieme a un’altra donna, Fadia Bassmaji, con cui è “unita civilmente”. Non solo. La bambina, secondo i giudici, sarebbe stata affidata alle donne in questione in funzione del fatto che una delle due aveva avuto in passato una relazione omosessuale con Federica Anghinolfi, responsabile dei servizi sociali della Val D’Enza e figura chiave nell’inchiesta, di cui il giudice scrive che sono «la sua stessa condizione personale e le sue profonde convinzioni a renderla portata a sostenere con erinnica perseveranza la “causa” dell’abuso da dimostrarsi “ad ogni costo”».
Nell’ordinanza si parla inoltre di «incentivi all’affidamento di bambini a coppie omosessuali nell’ambito del noto movimento Lgbt». Operazioni che hanno avuto, sempre secondo il giudice, obiettivi ideologici oltre che economici. Eppure non lo scrive nessuno. O quasi.
Repubblica, Tgcom e Ansa addirittura – in un estremo tentativo di normalizzazione? – parlano di “genitori affidatari” e pur essendo già da mesi usciti i nomi utilizzano, nel dare la notizia, due nomi di fantasia: “Michela e Andrea”.
Come fossero un maschio e una femmina, come fossero un papà e una mamma, come a voler ribadire che in qualunque famiglia può esserci la pecora nera. Eppure questa non era una “famiglia” e soprattutto non era una “famiglia qualunque”.

Come ricevere degnamente la S. Comunione di padre Robert Quardt
La preparazione dell'anima alla Santa Comunione comprende due cose: essere in grazia di Dio ed avere la retta intenzione. L'anima deve essere anzitutto pura da ogni macchia grave. Secondo la dottrina della Chiesa, per poter ricevere la Comunione, non basta che le colpe siano cancellate con un atto di contrizione perfetta, che rimette nello stato di grazia. È invece richiesta espressamente la confessione. Se qualcuno ha solo un dubbio di essere in peccato grave, ma non è sicuro, si può accostare tranquillamente alla Santa Comunione. È questo l'insegnamento di Sant'Alfonso De Liguori, e tutti possono seguire questo Santo Dottore della Chiesa, che non è certo tra i più blandi moralisti. Solo la certezza di essere in colpa grave sbarra la strada al banchetto eucaristico.
La S. Comunione è fuoco. Quindi un'anima che è in preda al dubbio, senza avere la certezza di una colpa grave, può accostarsi serenamente alla Comunione, vincendo ogni titubanza, specialmente se si tratta di un'anima la quale abitualmente per nulla al mondo commetterebbe un peccato grave. È tuttavia raccomandabile in simili casi, per ragioni di prudenza e di rispetto, eccitarsi alla contrizione perfetta. All'anima tormentata da qualsiasi genere di dubbio, deve giungere del tutto rasserenante una parola che lo stesso Gesù ebbe a dire a Santa Teresa d'Avila: «Nessuno mi perde con una colpa grave, senza che egli stesso lo sappia con certezza». A queste parole si devono attenere specialmente le anime scrupolose. Le colpe lievi non rendono sacrilega la Comunione. Questo Sacramento, infatti, come abbiamo già detto, cancella le colpe veniali. Uno può quindi comunicarsi anche con qualche peccato veniale sull'anima. È consigliabile però purificarsi prima della Comunione anche dalle colpe lievi con un atto di contrizione perfetta, per non impedire o diminuire gli effetti del Sacramento. San Tommaso spiega ciò con un efficace paragone: la Santa Comunione è fuoco, e l'anima affetta da peccati veniali è legno umido. Il legno umido difficilmente divampa; così l'anima coperta di colpe veniali, è impedita di una piena efficacia della grazia. Quanto più un'anima è pura da colpe, tanto più il cuore si dilata, e tanto più abbondante scorre il nume di grazia.
La retta intenzione. Per comunicarsi degnamente, oltre lo stato di grazia, è necessaria anche la retta intenzione. San Pio X c'insegna chiaramente in che cosa consiste: «Si ha la retta intenzione quando uno si avvicina alla mensa del Signore non per pura abitudine o per vanità o per qualche altro motivo umano, ma per piacere a Dio, per unirsi maggiormente a Lui con il vincolo dell'amore e per curare con questo rimedio divino i propri difetti e la propria fragilità». Si può riassumere l'insegnamento del Sommo Pontefice in questa breve frase: «Ha la retta intenzione chi si comunica perché vuol diventare migliore per mezzo della Comunione». Queste sono le condizioni preliminari per ricevere degnamente la Santa Comunione: essere liberi da ogni colpa mortale e avere retta intenzione. Alcuni vecchi libri esigono anche altre condizioni, scambiando ciò che è necessario e sufficiente con ciò che sarebbe semplicemente desiderabile e più perfetto. Necessarie e sufficienti sono solo la purezza da qualsiasi colpa grave e la retta intenzione.

Avvisi Parrocchiali 18 Agosto - 25 Agosto 2019

Domenica 18
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 16.00 S. Messa in latino
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 19
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa di Villa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 20 – S. Bernardo
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa della Torricella (cimitero)

Mercoledì 21 – S. Pio X
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di Pratello

Giovedì 22 – B. V. Maria regina
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di S. Emiliano

Venerdì 23
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 24 – S. Barolomeo
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 25
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Cero del Tabernacolo
Dal 18 agosto al 25 agosto il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni di Palini Miriam.

Cambio Parroco
Don Francesco concluderà il suo servizio come parroco di Padenghe Domenica 6 ottobre (in tutte le SS. Messe). Farà il suo ingresso a Lugo sabato 12 ottobre nella S. Messa delle 18.30.
Don Enzo farà il suo ingresso solenne a Padenghe domenica 20 ottobre.


Calmare un bambino con il cellulare gli impedisce di imparare a calmarsi da sé
Il titolo dice quasi tutto, ma è bene rivedere un po’ cosa sta accadendo. Ci sono madri e padri che si sentono così incapaci di calmare i propri figli che ricorrono alla “caramella elettronica”: il cellulare. È un modo per dire al bambino: “Crediamo che tu non possa fare altro che prendere la caramella per stare tranquillo. In questo modo ci lasci in pace e ti dimostriamo che non riesci a intrattenerti o a calmarti da solo”.
Il bambino potrebbe rispondere: “Non me lo avete insegnato”. Immaginiamo che questo bambino si chiami Marco, abbia 4 anni e vada dal medico per un mal di pancia. Ricordiamo tutti – forse chi ha meno di 25 anni no – che un bambini di un paio di decenni fa prendeva due macchinine per giocarci mentre aspettava che il dottore lo chiamasse.
Sotto il controllo di mamma o papà
La madre, che non aveva il cellulare perché il suo uso era molto raro, lo guardava più o meno attentamente, ma sorrideva ogni volta che il bambino cercava la sua approvazione guardandola. La mamma lodava il gioco, e il bambino continuava a giocare contento. Poi entrava per la visita, e le macchinine finivano nella borsa della madre.
Quest’ultima credeva fermamente nel fatto che il bambino riuscisse a intrattenersi solo perché aveva ricevuto lezioni di “calmarsi da sé” a casa, e se le macchinine lo stancavano tirava fuori un foglio e qualche matita colorata dalla borsa (un po’ come Mary Poppins) e metteva il figlio a disegnare.
Mettere le ali all’immaginazione
Oggi in casa non si insegna ai bambini a fare una serie di cose fondamentali. Non si insegna a Marco a giocare, a raccontarsi delle storie. Il bambino di vent’anni fa era capace di raccontarsi un sacco di cose, e in quella conversazione interiore era in grado di darsi degli ordini: “Ora bisogna giocare, e mi piace molto”. E quella conversazione interiore serviva per disegnare delle storie su un foglio bianco.
La madre e il padre all’epoca avevano in casa costruzioni, bambole o libri illustrati che i bambini guardavano e leggevano innumerevoli volte per dare ogni volta una versione nuova al racconto.
Ora il bambino sta a casa e non sa giocare. Non ha imparato. Ma Marco sa che gli piacciono i fumetti di Spongebob e le canzoncine di Baby Shark. È questo che ci si aspetta da questo bambino? È questo che ci si aspetta da un bimbo tra i 2 e i 6 anni che costruisce la sua conoscenza del mondo, della realtà e dell’ambiente attraverso il gioco?
Questo bambino non gioca: è uno spettatore passivo che senza quelle “caramelle” non sa – permettetemi di essere un po’ crudo – quasi niente. Che faceva quella madre indolente – perdonatemi l’aggettivo – o stanca che aveva anche la televisione accesa a tutte le ore quando Marco giocava a due anni con dei pupazzetti che gli avevano regalato i nonni? Quello che faceva, senza cattive intenzioni, senza rendersene conto, era interrompere un gioco incipiente che con un po’ di sforzo familiare avrebbe potuto portare Marco ad amare il Lego.
I benefici del gioco
(Faccio consapevolmente pubblicità perché questa marca universale dimostra che ancora oggi è possibile giocare. Il lettore deve sapere che il Lego è un gioco che predice una grande conoscenza dello spazio, delle sue dimensioni, degli equilibri di forze e quindi del calcolo e della matematica).
Il bambino a due anni ancora giocava con quei pupazzetti, ma dopo tante ore di televisione accesa in casa ha abbandonato quelli che gli sembravano dei giochi sciocchi e si è piazzato sul divano davanti alla televisione vedendo che tutto ciò trasmettevano accanto alla madre o anche da solo. E così si è rinunciato ai primi passi del gioco.
La madre o il padre, o la baby sitter, non ha spento la televisione, e il bambino è diventato una figura passiva già a tre anni. Quando doveva mangiare, i suoi genitori gli davano il cellulare per “favorire” la questione, e quando doveva andava a dormire Marco si rifiutava di farlo e crollava davanti alla tv verso le undici di sera o magari già davanti al tablet “che mi hanno dato perché è interattivo ed educa molto”.
Il bambino resta affascinato ma non impara a calmarsi
Il tableta non educa – affascina, cattura, e il bambino non impara ad autoregolarsi, tranne nel caso in cui si usi in modo estremamente occasionale con genitori che indicano le app più opportune e imitano il tempo totale trascorso davanti allo schermo a non più di un’ora al giorno dai tre anni. E quando va a mangiare fuori o va dal pediatra, Marco sa già che se si annoia la madre tirerà fuori la “caramella”, e i due si immergeranno nei rispettivi cellulari immedesimandosi in un altro mondo.
L’autoregolamentazione del bambino viene rimandata. Le lezioni per Marco, che ormai è diventato un notevole consumatore di cellulare, televisione e tablet, risulteranno noiose, e magari risentirà del fatto che la sua capacità di attenzione è crollata. La maestra dirà che magari ha dei disturbi dell’apprendimento, ma non è così. Bisogna semplicemente educarlo.

Avvisi Parrocchiali 11 Agosto - 18 Agosto 2019

Domenica 11
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 12 – S. Marta
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa di Villa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 13
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa della Torricella (cimitero)

Mercoledì 14 – S. Massimiliano Maria Kolbe
Ore 18.30 S. Messa

Giovedì 15 – Assunzione della B. V. Maria
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa
Ore 21.00 Processione

Venerdì 16 – S. Rocco
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 17
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 18
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 16.00 S. Messa in latino
Ore 18.30 S. Messa

Processione per la Festa dell’Assunta
In occasione della festa dell’Assunzione al Cielo della B. V. Maria (15 Agosto) le SS. Messe avranno orario festivo: mercoledì 14 alle 18.30 in chiesa parrocchiale, giovedì 15 alle 9.30, 10.00 (in S. Emiliano), 11.00, 18.30. Alle 21.00 ci sarà la processione con la recita del S. Rosario: partenza dal parco giochi all’incrocio tra via Bertanigra e via C. Colombo, via Bertanigra, Via Rovetta, via Galetti, Piazza Caduti, arrivo in chiesa parrocchiale.

Cero del Tabernacolo
Dal 21 luglio al 28 luglio il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni di Agati Adriana.

Ogni Santa Messa ha un valore infinito
In un piccolo villaggio, un capitano della Guardia Forestale stava conversando con il macellaio quando arrivò un'anziana signora… da I Tre Sentieri
Ogni Messa, indipendentemente dove è detta e indipendentemente dalla santità del sacerdote, ha sempre un valore infinito. Vi spieghiamo perché.
Mentre ogni preghiera - pur importante - ha un valore finito, perché è l'uomo che prega Dio e si offre a Lui, la Messa ha sempre un valore infinito perché è Dio stesso che si offre al Padre. Dunque se è Dio che si offre nella Messa, questa ha un valore infinito perché Dio ha un valore infinito.
Facciamo un esempio. Prendiamo una bilancia, quella antica, con i classici due piatti. Su un piatto mettiamo tutte le preghiere di questo mondo e sull'altro una sola Messa. Ebbene, la bilancia penderebbe dalla parte della sola Messa. Più azioni finite formano una realtà finita, l'infinito rimane invece sempre infinito. Se queste cose si capissero la gente correrebbe continuamente per partecipare alla Messa. San Pio da Pietrelcina (1887-1968) soleva dire: "Se la gente sapesse cosa è la Messa, dinanzi alle chiese occorrerebbero i carabinieri per governare le folle." E il Santo Cappuccino diceva ancora: "E' più facile che il mondo si regga senza il sole, piuttosto che senza la Messa."
UN FATTO VERO
Un giorno di molti anni fa, in un piccolo villaggio del Lussemburgo, un capitano della Guardia Forestale stava conversando con il macellaio quando arrivò un'anziana signora.
Il macellaio chiese all'anziana signora: "Cosa vi servo, signora?".
La donna rispose: "Un pezzetto di carne, ma non ho soldi per pagare".
Il capitano che era lì presente sorrise visibilmente pensando alla stranezza della richiesta. Il macellaio ribatté: "Solo un pezzetto di carne, ma come contraccambiate?".
L'anziana signora disse allora al macellaio: "Mi dispiace di non avere soldi, ma in cambio vi prometto di assistere quest'oggi alla Messa per voi".
Siccome il macellaio e il capitano erano molto scettici nei confronti della religione, cominciarono a ridere. "Molto bene - disse il macellaio - Andate pure a Messa per me, e ritornate, vi darò l'equivalente del valore della Messa".
UN VALORE INFINITO
La donna in quel giorno assistette alla Messa e poi ritornò dal negoziante.
Ella si avvicinò alla cassa e il macellaio le disse: "Prendete questa carta e scrivete...". E la donna scrisse: "Ho offerto la Messa per te".
Il macellaio pose la carta su un piatto della bilancia e sull'altra parte un misero osso… la carta era più pesante. In seguito mise un pezzetto di carne al posto dell'osso, ma la carta era sempre più pesante... I due uomini cominciarono a meravigliarsi ma non demorsero. Fu posto un grosso pezzo di carne sulla bilancia, ma la carta era sempre più pesante. Inquieto e turbato, il macellaio esaminò la bilancia, ma questa funzionava benissimo.
"Cosa vuole signora...? Dovrei darle un'intera coscia di pecora?". Egli pose la coscia di pecora sulla bilancia, ma la carta era sempre più pesante. Mise un pezzo di carne ancora più grosso, ma il peso rimaneva sempre dalla parte della carta. Ciò impressionò talmente il macellaio che questi promise alla donna di darle la carne ogni giorno in cambio di una preghiera offerta per lui durante la Messa.
Egli poi si convertì. Il capitano se ne andò anche lui molto scosso e andò a Messa ogni giorno. Due dei suoi figli divennero sacerdoti, uno Gesuita e l'altro fu sacerdote del Sacro Cuore, era il famoso Padre Stanislao, grande apostolo del Sacro Cuore. Egli poi ha raccontato: "Sono un religioso del Sacro Cuore e il capitano era mio padre. Dopo questa dimostrazione, mio padre divenne un grande fervente della Messa quotidiana, e noi, suoi figli, abbiamo seguito il suo esempio. Andate a Messa ogni giorno se potete, otterrete tutto e vi trasformerete."

Cambio Parroco
Don Francesco concluderà il suo servizio come parroco di Padenghe Domenica 6 ottobre (in tutte le SS. Messe). Farà il suo ingresso a Lugo sabato 12 ottobre nella S. Messa delle 18.30.
Don Enzo farà il suo ingresso solenne a Padenghe domenica 20 ottobre.

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica
2241. Le nazioni più ricche sono tenute ad accogliere, nella misura del possibile, lo straniero alla ricerca della sicurezza e delle risorse necessarie alla vita, che non gli è possibile trovare nel proprio paese di origine. I pubblici poteri avranno cura che venga rispettato il diritto naturale, che pone l'ospite sotto la protezione di coloro che lo accolgono.
Le autorità politiche, in vista del bene comune, di cui sono responsabili, possono subordinare l'esercizio del diritto di immigrazione a diverse condizioni giuridiche, in particolare al rispetto dei doveri dei migranti nei confronti del paese che li accoglie. L'immigrato è tenuto a rispettare con riconoscenza il patrimonio materiale e spirituale del paese che lo ospita, ad obbedire alle sue leggi, a contribuire ai suoi oneri.

Avvisi Parrocchiali 27 Luglio - 4 Agosto 2019

Domenica 28
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 29 – S. Marta
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa di Villa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 30
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa della Torricella (cimitero)

Mercoledì 31 – S. Ignazio di Loyola
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di Pratello

Giovedì 1 – S. Alfonso Maria de’ Liguori
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di S. Emiliano

Venerdì 2
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 3
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 4
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

SS. Cresime
Domenica 6 ottobre alle ore 16.00 in chiesa parrocchiale, Mons. Cristiano Falchetto, Pro-Vicario Generale della Diocesi di Verona, conferirà il Sacramento della Confermazione a 32 ragazzi di terza secondaria della nostra parrocchia.

Cambio Parroco
Don Francesco concluderà il suo servizio come parroco di Padenghe Domenica 6 ottobre (in tutte le SS. Messe). Farà il suo ingresso a Lugo sabato 12 ottobre nella S. Messa delle 18.30.
Don Enzo farà il suo ingresso solenne a Padenghe domenica 20 ottobre.

Assenza don Francesco
Don Francesco sarà assente per un camposcuola dal 28 luglio al 4 agosto. Sarà presente in canonica don Paolo Poli.

Cero del Tabernacolo
Dal 21 luglio al 28 luglio il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni della Famiglia Gabana Claudio e Sonia.

Perdon d’Assisi
Cos'è?
San Francesco, nel 1216, raccolto in preghiera davanti al piccolo altare della Porziuncola, vide seduti in trono Gesù e Maria. Il Redentore gli chiese quale grazia desiderasse per il bene degli uomini e il Santo rispose: “Poiché è un misero peccatore che Ti parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse”. “Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. San Francesco non esitò un solo istante a dare seguito all'invito di Gesù e chiede a Papa Onorio III la promulgazione dell'indulgenza e il 2 agosto, dinanzi una grande folla, promulgò il Grande Perdono, per ogni anno, in quella data, per chi, pellegrino e pentito, avesse varcato le soglie del tempietto francescano della Porziuncola. Dal 1216, ogni anno, è possibile chiedere il Grande Perdono accordato a San Francesco dal Signore Gesù.
Le condizioni per ottenere il perdono sono:
• visitare la chiesetta della Porziuncola ad Assisi; o una chiesa parrocchiale o francescana sparse nel mondo tra il mezzogiorno del 1° agosto e la mezzanotte del 2 agosto;
• rinnovare la personale professione di fede mediante la recita del Credo, recitare un Padre Nostro, un’Ave Maria e un Gloria secondo le intenzioni del Papa;
• accostarsi al Sacramento della Riconciliazione, assistere alla Messa e ricevere la Comunione Eucaristica, entro gli otto giorni precedenti o successivi alla visita della chiesa.
Martedì e mercoledì prossimo saranno i giorni in cui poter chiedere sincero perdono per i nostri peccati!
L’indulgenza può essere ottenuta anche per le anime del purgatorio o per le anime dei nostri cari.


Festa della Madonna del Carmine – Luglio 2019
Santuario del Carmine – S. Felice del Benaco

Sabato 27 luglio ore 21.00:
S. Messa presieduta S. E. Mons. Domenico Sigalini; segue la PROCESSIONE verso la chiesa Parrocchiale di S. Felice del Benaco.

Domenica 28 Luglio:
Solennità della MADONNA DEL CARMINE
Al Santuario: Ss. Messe: ore 7.30 – 10 – 18 – 21.
Ore 11.30 e 17: Imposizione dello Scapolare.
In Parrocchia: Ore 11: S. Messa Solenne.
Ore 21.00 Vespri e PROCESSIONE di ritorno al Santuario, presiede il Vescovo di Verona, S. E. Mons. Giuseppe Zenti

Lunedì 29 luglio
Giornata di RINGRAZIAMENTO
Ore 21.00: S. Messa per tutti i Benefattori Vivi e Defunti.

Avvisi Parrocchiali 21 Luglio - 27 Luglio 2019

Domenica 21
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 16.00 S. Messa in latino
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 22 – S. Maria Maddalena
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa di Villa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 23 – S. Brigida
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa della Torricella (cimitero)

Mercoledì 24
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di Pratello

Giovedì 25 – S. Giacomo
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di S. Emiliano

Venerdì 26 – Ss. Gioacchino e Anna
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 27
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 28
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Messaggio del Vescovo di Verona S. E. Mons. Giuseppe Zenti per la Giorna del Seminario 2019
La giornata annuale del Seminario è quanto mai opportuna per tener vivo nella coscienza di tutti i Cristiani l’importanza del ministero dei Presbiteri, insostituibile e necessario. Senza i Presbiteri le Comunità Cristiane rimangono senza la celebrazione della Messa, senza la celebrazione del Sacramento della Confessione, senza guida spirituale pastorale. In pratica si dissolvono nel nulla.
La comunità cristiana viene pertanto interpellata su quanto sta di fatto valorizzando il ministero specifico dei suoi Presbiteri; se e quanto prega per loro; quanto è loro vicina; e quanto sa essere corresponsabile dell’evangelizzazione sotto la loro guida.
Nello stesso tempo, ogni comunità cristiana, sempre più aperta all’esperienza dell’Unità Pastorale nella nostra Diocesi, viene sollecitata al senso della corresponsabilità nel favorire in tutti i modi il germogliare di vocazioni al ministero presbiterale; della promozione degli ingressi in Seminario al momento opportuno; dell’accompagnamento nel discernimento; e nel sostegno nei vari passi verso il compimento vocazionale manifestato nel percorso educativo compiuto con l’apporto sinergico tra famiglie, comunità cristiana, educatori e, da protagonisti, seminaristi.
Di conseguenza, la Diocesi attraverso le sue Comunità cristiane si premura di assicurare come sostegno necessario al suo Seminario la stima, la riconoscenza, la preghiera, l’aiuto economico.
Oso formulare un auspicio: ogni Comunità Cristiana e ogni Unità Pastorale possa sempre dire: “Il Seminario è anche mio. Lo porto volentieri in cuore, perché mi sta a cuore!”.

Festa dell’Oratorio
Durante tutta la settimana ci sarà la festa dell’Oratorio: tornei, musica, buona cucina… tutta la comunità è invitata.
Sabato 27 luglio p.v. alle ore 18.00 il nostro Vescovo S. E. Mons. Giuseppe Zenti dedicherà la sala giovani del nostro oratorio a don Bruno Negretto scoprendo la relativa targa fatta per l’occasione. A seguire celebrerà la S. Messa delle 18.30.

SS. Cresime
Domenica 6 ottobre alle ore 16.00 in chiesa parrocchiale, Mons. Cristiano Falchetto, Pro-Vicario Generale della Diocesi di Verona, conferirà il Sacramento della Confermazione a 32 ragazzi di terza secondaria della nostra parrocchia.


Saluti a don Bonaventura
Don Bonaventura, dopo tre settimane di servizio e permanenza nella nostra parrocchia, rientra a Roma (venerdì 26) per proseguire i suoi studi e per il servizio in altre parrocchie. Lo ringraziamo di quanto ha fatto per noi e gli assicuriamo la nostra preghiera per il suo futuro ministero.

Cambio Parroco
Don Francesco concluderà il suo servizio come parroco di Padenghe Domenica 6 ottobre (in tutte le SS. Messe). Farà il suo ingresso a Lugo sabato 12 ottobre nella S. Messa delle 18.30.
Don Enzo farà il suo ingresso solenne a Padenghe domenica 13 ottobre.

Assenza don Francesco
Don Francesco sarà assente per un camposcuola dal 28 luglio al 4 agosto. Sarà presente in canonica don Paolo Poli.

Cero del Tabernacolo
Dal 21 luglio al 28 luglio il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni della Famiglia Bonometti-Tessera (Giacomo, Marta e Lucia).

Festa della Madonna del Carmine – Luglio 2019
Santuario del Carmine – S. Felice del Benaco

Orari Ss. Messe: Sabato ore 8.00 – 18.00 – 21
Domenica ore 7.30 – 10.00 – 18.00 – 21.00
Feriale ore 7.30 – 18.00.

Domenica 21 luglio: GIORNATA DELLE VOCAZIONI
Ore 10.00: S. Messa presieduta da P. Marius Budau, O. Carm, novello sacerdote.

NOVENA SOLENNE
Da giovedì 18 luglio a venerdì 26 luglio – ogni giorno:
SS. Messe: ore 8.00 – 18.00 - 21.00 (pellegrinaggi con omelia mariana dei parroci della Valtenesi)
S. Rosario: ore 20.30

PRESENZE PARTICOLARI ALLA NOVENA
Lunedì 22 ore 20.30: Salò – Villa di Salò – Maderno e Monte Maderno – Roè Volciano – Fasano –Toscolano– Campoverde – Gardone Riviera – Gaino –
Martedì 23 ore 20.30: Desenzano: Duomo – S. Angela Merici – S. Giuseppe – S. Zeno – Rivoltella
Mercoledì 24 ore 20.30: Calvagese – Mocasina – Carzago R. – Bedizzole – S. Vito – Nuvolera – Nuvolento – Serle
Giovedì 25 ore 20.30: Paitone – Palidano – Prevalle – S. Zenone e S. Michele – Lonato – Campagna di Lonato – Maguzzano
Venerdì 26 ore 20.30: Colombare – Sirmione – Lugana – Centenaro – Scoperta – S. Martino della B. – Pozzolengo – Sabbio Chiese – S. Giovanna Antida (BS).

Sabato 27 luglio ore 21.00:
S. Messa presieduta S. E. Mons. Domenico Sigalini; segue la PROCESSIONE verso la chiesa Parrocchiale di S. Felice del Benaco.

Domenica 28 Luglio:
Solennità della MADONNA DEL CARMINE
Al Santuario: Ss. Messe: ore 7.30 – 10 – 18 – 21.
Ore 11.30 e 17: Imposizione dello Scapolare.
In Parrocchia: Ore 11: S. Messa Solenne.
Ore 21.00 Vespri e PROCESSIONE di ritorno al Santuario, presiede il Vescovo di Verona, S. E. Mons. Giuseppe Zenti

Lunedì 29 luglio
Giornata di RINGRAZIAMENTO
Ore 21.00: S. Messa per tutti i Benefattori Vivi e Defunti.

Avvisi Parrocchiali 30 Giugno - 14 Luglio

Domenica 30
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 1
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa di Villa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 2
Ore 18.00 S. Messa in CHIESA PARROCCHIALE

Mercoledì 3 – S. Tommaso
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di Pratello

Giovedì 4
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di S. Emiliano

Venerdì 5 – I Venerdì del mese
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 6 – I Sabato del mese
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 7
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 8
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa di Villa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 9
Ore 18.00 S. Messa in CHIESA PARROCCHIALE

Mercoledì 10
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di Pratello

Giovedì 11 – S. Benedetto
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di S. Emiliano

Venerdì 12
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 13
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 14
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Cero del Tabernacolo
Dal 30 giugno al 7 luglio il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni di Colombi Lina e Isabella Gigliotti. Dal 7 luglio al 14 luglio il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni di Michele e Annalisa Gigliotti.

Assenza don Francesco
Don Francesco sarà assente per ferie dal 1 al 14 luglio.

Cambio Parroco
Pubblichiamo dalle comunicazioni del Vescovo:

BOTTACINI don Enzo è nominato Parroco di Padenghe.
MARINI don Francesco è trasferito dall’ufficio di Parroco di Padenghe all’ufficio di Parroco di Lugo, mantenendo gli altri incarichi.

I tempi del saluto di don Francesco e dell’ingresso di don Enzo saranno comunicati più avanti.
Festa della Madonna del Carmine – Luglio 2019
Santuario del Carmine – S. Felice del Benaco

Orari Ss. Messe: Sabato ore 8.00 – 18.00 – 21
Domenica ore 7.30 – 10.00 – 18.00 – 21.00
Feriale ore 7.30 – 18.00.

Domenica 7 luglio: GIORNATA DEI MOTO - AUTOMOBILISTI
Ad ogni S. Messa verrà impartita la benedizione dei veicoli.
Ore 10.00: S. Messa presieduta da P. Simone Gamberoni, O. Carm, Rettore del Santuario.

Domenica 14 luglio: GIORNATA DELLA FAMIGLIA
Ad ogni S. Messa: Preghiera di consacrazione delle Famiglie.
Ore 10.00: S. Messa presieduta da

Martedì 16 luglio: SOLENNITA’ liturgica della Madonna del Carmine e festa della famiglia Carmelitana
Ore 10.00: S. Messa presieduta da Mons. Callisto Barbolan.
Ore 11.30 e 17.00: Imposizione dello Scapolare.
Ore 12.00: Supplica alla Madonna del Carmine.

Sabato 20 luglio: SOLENNITA’ DI SANT’ELIA PROFETA
Ore 18.00: S. Messa presieduta da S. E. Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo della Diocesi di Verona con Ordinazione Diaconale di Fra’ Adrian Timaru, O. Carm.

Domenica 21 luglio: GIORNATA DELLE VOCAZIONI
Ore 10.00: S. Messa presieduta da P. Marius Budau, O. Carm, novello sacerdote.

NOVENA SOLENNE
Da giovedì 18 luglio a venerdì 26 luglio – ogni giorno:
SS. Messe: ore 8.00 – 18.00 - 21.00 (pellegrinaggi con omelia mariana dei parroci della Valtenesi)
S. Rosario: ore 20.30

PRESENZE PARTICOLARI ALLA NOVENA
Giovedì 18 ore 20.30: S. Felice del Benaco – Portese - Manerba – Raffa – Puegnago – Soiano – Polpenazze – Padenghe – Moniga
Venerdì 19 ore 20.30:Valio – Soprazocco – Gavardo – Sopraponte – Villanuova s/C
Lunedì 22 ore 20.30: Salò – Villa di Salò – Maderno e Monte Maderno – Roè Volciano – Fasano –Toscolano– Campoverde – Gardone Riviera – Gaino –
Martedì 23 ore 20.30: Desenzano: Duomo – S. Angela Merici – S. Giuseppe – S. Zeno – Rivoltella
Mercoledì 24 ore 20.30: Calvagese – Mocasina – Carzago R. – Bedizzole – S. Vito – Nuvolera – Nuvolento – Serle
Giovedì 25 ore 20.30: Paitone – Palidano – Prevalle – S. Zenone e S. Michele – Lonato – Campagna di Lonato – Maguzzano
Venerdì 26 ore 20.30: Colombare – Sirmione – Lugana – Centenaro – Scoperta – S. Martino della B. – Pozzolengo – Sabbio Chiese – S. Giovanna Antida (BS).

Sabato 27 luglio ore 21.00:
S. Messa presieduta S. E. Mons. Domenico Sigalini; segue la PROCESSIONE verso la chiesa Parrocchiale di S. Felice del Benaco.

Domenica 28 Luglio:
Solennità della MADONNA DEL CARMINE
Al Santuario: Ss. Messe: ore 7.30 – 10 – 18 – 21.
Ore 11.30 e 17: Imposizione dello Scapolare.
In Parrocchia: Ore 11: S. Messa Solenne.
Ore 21.00 Vespri e PROCESSIONE di ritorno al Santuario, presiede il Vescovo di Verona, S. E. Mons. Giuseppe Zenti

Lunedì 29 luglio
Giornata di RINGRAZIAMENTO
Ore 21.00: S. Messa per tutti i Benefattori Vivi e Defunti.

Avvisi Parrocchiali 23 Giugno - 30 Giugno

Domenica 23 – Santissimo Corpo e Sangue di Cristo
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 24 – Natività di S. Giovanni Battista
Ore 10.00 Funerale di Battista Zanoni
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa di Villa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 25
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa della Torricella (cimitero)

Mercoledì 26 – S. Josemaria Escrivà de Balaguer
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di Pratello

Giovedì 27
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di S. Emiliano

Venerdì 28 – Sacratissimo Cuore di Gesù
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo
Ore 21.00 Conferenza dell’Avv. Gianfranco Amato sul tema dell’eutanasia.

Sabato 29 – Santi Pietro e Paolo
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 30
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa


Cero del Tabernacolo
Questa settimana il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni di Carlo Dionigi.

Festa della Madonna del Carmine – Luglio 2019
Santuario del Carmine – S. Felice del Benaco

Orari Ss. Messe: Sabato ore 8.00 – 18.00 – 21
Domenica ore 7.30 – 10.00 – 18.00 – 21.00
Feriale ore 7.30 – 18.00.

Domenica 7 luglio: GIORNATA DEI MOTO - AUTOMOBILISTI
Ad ogni S. Messa verrà impartita la benedizione dei veicoli.
Ore 10.00: S. Messa presieduta da P. Simone Gamberoni, O. Carm, Rettore del Santuario.

Domenica 14 luglio: GIORNATA DELLA FAMIGLIA
Ad ogni S. Messa: Preghiera di consacrazione delle Famiglie.
Ore 10.00: S. Messa presieduta da

Martedì 16 luglio: SOLENNITA’ liturgica della Madonna del Carmine e festa della famiglia Carmelitana
Ore 10.00: S. Messa presieduta da Mons. Callisto Barbolan.
Ore 11.30 e 17.00: Imposizione dello Scapolare.
Ore 12.00: Supplica alla Madonna del Carmine.

Sabato 20 luglio: SOLENNITA’ DI SANT’ELIA PROFETA
Ore 18.00: S. Messa presieduta da S. E. Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo della Diocesi di Verona con Ordinazione Diaconale di Fra’ Adrian Timaru, O. Carm.

Domenica 21 luglio: GIORNATA DELLE VOCAZIONI
Ore 10.00: S. Messa presieduta da P. Marius Budau, O. Carm, novello sacerdote.

NOVENA SOLENNE
Da giovedì 18 luglio a venerdì 26 luglio – ogni giorno:
SS. Messe: ore 8.00 – 18.00 - 21.00 (pellegrinaggi con omelia mariana dei parroci della Valtenesi)
S. Rosario: ore 20.30

PRESENZE PARTICOLARI ALLA NOVENA
Giovedì 18 ore 20.30: S. Felice del Benaco – Portese - Manerba – Raffa – Puegnago – Soiano – Polpenazze – Padenghe – Moniga
Venerdì 19 ore 20.30:Valio – Soprazocco – Gavardo – Sopraponte – Villanuova s/C
Lunedì 22 ore 20.30: Salò – Villa di Salò – Maderno e Monte Maderno – Roè Volciano – Fasano –Toscolano– Campoverde – Gardone Riviera – Gaino –
Martedì 23 ore 20.30: Desenzano: Duomo – S. Angela Merici – S. Giuseppe – S. Zeno – Rivoltella
Mercoledì 24 ore 20.30: Calvagese – Mocasina – Carzago R. – Bedizzole – S. Vito – Nuvolera – Nuvolento – Serle
Giovedì 25 ore 20.30: Paitone – Palidano – Prevalle – S. Zenone e S. Michele – Lonato – Campagna di Lonato – Maguzzano
Venerdì 26 ore 20.30: Colombare – Sirmione – Lugana – Centenaro – Scoperta – S. Martino della B. – Pozzolengo – Sabbio Chiese – S. Giovanna Antida (BS).

Sabato 27 luglio ore 21.00:
S. Messa presieduta S. E. Mons. Domenico Sigalini; segue la PROCESSIONE verso la chiesa Parrocchiale di S. Felice del Benaco.

Domenica 28 Luglio:
Solennità della MADONNA DEL CARMINE
Al Santuario: Ss. Messe: ore 7.30 – 10 – 18 – 21.
Ore 11.30 e 17: Imposizione dello Scapolare.
In Parrocchia: Ore 11: S. Messa Solenne.
Ore 21.00 Vespri e PROCESSIONE di ritorno al Santuario, presiede il Vescovo di Verona, S. E. Mons. Giuseppe Zenti
Durante le due processioni è presente la Banda Musicale “Sinus Felix” di San Felice del Benaco, M° Giorgio Giacomini

Lunedì 29 luglio
Giornata di RINGRAZIAMENTO
Ore 21.00: S. Messa per tutti i Benefattori Vivi e Defunti.

Assenza don Francesco
Don Francesco sarà assente per ferie dal 1 al 14 luglio.

Avvisi Parrocchiali 16 Giugno - 23 Giugno

Domenica 16 – Santissima Trinità
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 16.00 S. Messa in latino
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 17
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa di Villa
Ore 18.45 Verifica di fine anno del Catechismo
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 18
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa della Torricella (cimitero)

Mercoledì 19 – Dedicazione della Chiesa Parrocchiale
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa parrocchiale per l’anniversario della sua Dedicazione

Giovedì 20 – Santissimo Corpo e Sangue di Cristo
Ore 20.30 S. Messa e in chiesa parrocchiale, a seguire processione con il SS.mo Sacramento e Benedizione solenne

Venerdì 21 – S. Luigi Gonzaga
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 22
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 23 – Santissimo Corpo e Sangue di Cristo
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa


Solennità del Corpus Domini
Giovedì 20 giugno p.v. ricorre la Solennità del Corpus Domini: in quell’occasione vivremo la devozione della processione eucaristica. Alle 20.30 sarà celebrata la S. Messa in chiesa parrocchiale, al termine andremo in processione verso la chiesa di Villa dove sarà impartita la solenne benedizione eucaristica.

Cero del Tabernacolo
Questa settimana il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni di Domenica Elmi.

Giornata delle Comunicazioni Sociali
Oggi in parrocchia celebriamo (posticipata dal 2 giugno) la giornata delle Comunicazioni Sociali: sono presenti alcuni volontari dell’Associazione Cittadini Mediali AIART, ci sarà il banco della buona stampa (con il Messaggio del Papa per questa giornata e alcune copie gratuite di riviste cattoliche di formazioni per tutte le età) e la possibilità di acquistare alcuni libri.



Festa della Madonna del Carmine – Luglio 2019
Santuario del Carmine – S. Felice del Benaco

Orari Ss. Messe: Sabato ore 8.00 – 18.00 – 21
Domenica ore 7.30 – 10.00 – 18.00 – 21.00
Feriale ore 7.30 – 18.00.

Domenica 7 luglio: GIORNATA DEI MOTO - AUTOMOBILISTI
Ad ogni S. Messa verrà impartita la benedizione dei veicoli.
Ore 10.00: S. Messa presieduta da P. Simone Gamberoni, O.Carm, Rettore del Santuario.

Domenica 14 luglio: GIORNATA DELLA FAMIGLIA
Ad ogni S. Messa: Preghiera di consacrazione delle Famiglie.
Ore 10.00: S. Messa presieduta da

Martedì 16 luglio: SOLENNITA’ liturgica della Madonna del Carmine e festa della famiglia Carmelitana
Ore 10.00: S. Messa presieduta da Mons. Callisto Barbolan, Vicario Episcopale della Diocesi di Verona per la Vita Consacrata, con la partecipazione dei religiosi e religiose della zona e della Famiglia Carmelitana.
Ore 11.30 e 17.00: Imposizione dello Scapolare.
Ore 12.00: Supplica alla Madonna del Carmine.

Sabato 20 luglio: SOLENNITA’ DI SANT’ELIA PROFETA
Ore 18.00: S. Messa presieduta da S. E. Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo della Diocesi di Verona con Ordinazione Diaconale di Fra’ Adrian Timaru, O. Carm.

Domenica 21 luglio: GIORNATA DELLE VOCAZIONI
Ore 10.00: S. Messa presieduta da P. Marius Budau, O. Carm, novello sacerdote.

NOVENA SOLENNE
Da giovedì 18 luglio a venerdì 26 luglio – ogni giorno:
SS. Messe: ore 8.00 – 18.00 - 21.00 (pellegrinaggi con omelia mariana dei parroci della Valtenesi)
S. Rosario: ore 20.30

PRESENZE PARTICOLARI ALLA NOVENA
Giovedì 18 ore 20.30: S. Felice del Benaco – Portese - Manerba – Raffa – Puegnago – Soiano – Polpenazze – Padenghe – Moniga
Venerdì 19 ore 20.30:Valio – Soprazocco – Gavardo – Sopraponte – Villanuova s/C
Lunedì 22 ore 20.30: Salò – Villa di Salò – Maderno e Monte Maderno – Roè Volciano – Fasano –Toscolano– Campoverde – Gardone Riviera – Gaino –
Martedì 23 ore 20.30: Desenzano: Duomo – S. Angela Merici – S. Giuseppe – S. Zeno – Rivoltella
Mercoledì 24 ore 20.30: Calvagese – Mocasina – Carzago R. – Bedizzole – S. Vito – Nuvolera – Nuvolento – Serle
Giovedì 25 ore 20.30: Paitone – Palidano – Prevalle – S. Zenone e S. Michele – Lonato – Campagna di Lonato – Maguzzano
Venerdì 26 ore 20.30: Colombare – Sirmione – Lugana – Centenaro – Scoperta – S. Martino della B. – Pozzolengo – Sabbio Chiese – S. Giovanna Antida (BS).

Sabato 27 luglio ore 21.00:
S. Messa presieduta S. E. Mons. Domenico Sigalini; segue la PROCESSIONE verso la chiesa Parrocchiale di S. Felice del Benaco.

Domenica 28 Luglio:
Solennità della MADONNA DEL CARMINE
Al Santuario: Ss. Messe: ore 7.30 – 10 – 18 – 21.
Ore 11.30 e 17: Imposizione dello Scapolare.
In Parrocchia: Ore 11: S. Messa Solenne.
Ore 21.00 Vespri e PROCESSIONE di ritorno al Santuario, presiede il Vescovo di Verona, S. E. Mons. Giuseppe Zenti
Durante le due processioni è presente la Banda Musicale “Sinus Felix” di San Felice del Benaco, M° Giorgio Giacomini

Lunedì 29 luglio
Giornata di RINGRAZIAMENTO
Ore 21.00: S. Messa per tutti i Benefattori Vivi e Defunti.

Avvisi Parrocchiali 9 Giugno - 16 Giugno

Domenica 9 – Pentecoste
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 12.15 S. Battesimo di Vittoria Girelli, Isabella Girelli, Luis Vasa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 10 – B. V. Maria Madre della Chiesa
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa di Villa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 11 – S. Barnaba
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa della Torricella (cimitero)

Mercoledì 12 – S. Gaspare Bertoni
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di Pratello

Giovedì 13 – S. Antonio di Padova
Ore 18.00 S. Messa in chiesa parrocchiale all’altare di S. Antonio

Venerdì 14
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo
Ore 21.00 Sul canale TV Telepace, serata di presentazione delle direttive pastorali della diocesi di Verona per i prossimi tre anni

Sabato 15
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 16 – Santissima Trinità
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 16.00 S. Messa in latino
Ore 18.30 S. Messa


Messaggio del Vescovo per la Pentecoste
Carissimi fedeli dell'Unità Pastorale di S. Maria in Valtenesi,
la Solennità della Pentecoste, che è il compimento della Pasqua, ci fa vivere liturgicamente ciò che è avvenuto agli inizi della Chiesa: lo Spirito Santo fa di noi il popolo di Dio, unito da comunione fraterna, sotto la guida di Maria, la Madre di Gesù e Madre nostra. Lo Spirito Santo compie il miracolo di creare dell'insieme delle nostre parrocchie una Unità di comunione fraterna. Preghiamolo perché predisponga ogni comunità cristiana a mettere insieme le risorse di ognuna e a farsi carico delle situazioni di difficoltà. Con questa prospettiva, auguro di cuore Buona Pentecoste ad ognuno di voi, alle vostre famiglie, ai vostri giovani, ai vostri anziani, ammalati e disabili.
Un abbraccio fraterno.
Vescovo Giuseppe

Cero del Tabernacolo
Questa settimana il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per le intenzioni delle famiglia Ribelli.

Pulizie della chiesa
Si chiede la disponibilità di persone per un aiuto nelle pulizie della chiesa.

Giornata delle Comunicazioni Sociali
Domenica prossima 16 giugno, in parrocchia celebreremo (posticipata dal 2 giugno) la giornata delle Comunicazioni Sociali: saranno presenti alcuni volontari dell’Associazione Cittadini Mediali AIART, ci sarà il banco della buona stampa (con il Messaggio del Papa per questa giornata e alcune copie gratuite di riviste cattoliche di formazioni per tutte le età) e la possibilità di acquistare alcuni libri.


Dress code per la Messa o del vestito della domenica
Una volta c’era il vestito della domenica, quello della festa. Retaggio di una certa povertà, ma anche un modo di esprimere la santificazione di un giorno dedicato al Signore. Il vestito della domenica è stato innanzitutto il vestito della messa domenicale.
Andare a Messa con le infradito e i pantaloncini corti, o con la minigonna e il perizoma in bella vista, fa differenza?
Indossiamo maglie sportive per lo sport e il tempo libero, abiti o smoking per i matrimoni, le uniformi per le squadre, indumenti tecnici (e in qualche modo costosi) per la caccia, la pesca, l’escursionismo o anche per gli allenamenti in palestra. In realtà “vestiamo per l’occasione” abbastanza spesso. Non dovrebbe questo concetto essere applicato anche alla Santa Messa?
Due semplici spunti di riflessione arrivano da epicpew.com:
1) vestirsi bene per la Messa è importante innanzitutto perché il vestito trasmette rispetto e onore. Stiamo dicendo a Dio: “Tu vali la pena; ti meriti il mio meglio”. E inoltre comunichiamo agli altri che la Messa non è solo un altro evento casuale durante la settimana;
2) quando ci vestiamo in modo rispettoso cambia la nostra disposizione interiore. Personalmente, quando indosso una tuta, o anche solo una cravatta senza giacca, le mie parole, i miei pensieri, la mia postura e il mio atteggiamento generale sono completamente diversi. Le parole di mio padre suonano vere oggi come quando me le ha dette per la prima volta molti anni fa: “un gentiluomo sa davvero come vestirsi per ogni occasione”.
Passando alla parte pratica ecco alcuni consigli per i maschi:
• Evitare infradito, birkenstock, scarpe da running;
• Evitare pantaloncini, improbabili pinocchietti, tute varie, jeans quanto basta;
• Indossare una camicia o una polo e infilarsele nei pantaloni (t-shirt e felpe anche no, meglio una cravatta e una giacca)
E per le femmine:
• Per una gonna o un vestito, tre dita sopra il ginocchio è appropriato. Gonne e vestiti non dovrebbero essere “trasparenti” o avere lunghi spacchi. I pantaloncini, in particolare i “pantaloncini corti”, non dovrebbero essere indossati;
• Ok ai pantaloni, ma non dovrebbero essere troppo stretti. Il tuo obiettivo non dovrebbe essere quello di attirare l’attenzione sulle forme del tuo corpo;
• Scollature generose e ombelichi in bella vista non sono appropriati per la Messa. È anche importante assicurarsi che gli indumenti intimi restino intimi.

Avvisi Parrocchiali 2 Giugno - 9 Giugno

Domenica 2 – Ascensione del Signore
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa di fine anno catechistico
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 3 – SS. Martiri Ugandesi
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa di Villa
Ore 20.00 S. Rosario

Martedì 4 – S. Pietro da Verona
Ore 18.00 S. Messa presso la chiesa della Torricella (cimitero)
Ore 20.30 Presso l’Oratorio di Manerba, incontro per l’Unità Pastorale

Mercoledì 5 – S. Bonifacio
Ore 20.30 S. Messa presso la chiesa di Pratello

Giovedì 6
Ore 20.30 S. Messa presso la pieve di S. Emiliano

Venerdì 7
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 8
Ore 16.00 In S. Emiliano, S. Matrimonio tra Luca Morelli e Uliana Motriuk
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 9 – Pentecoste
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 12.15 S. Battesimo di Vittoria Girelli, Isabella Girelli, Luis Vasa
Ore 18.30 S. Messa

Cero del Tabernacolo
Questa settimana il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per la persona e le intenzioni delle famiglia Galvagni Venanzio.

Pulizie della chiesa
Si chiede la disponibilità di persone per un aiuto nelle pulizie della chiesa.

Non regalare lo smartphone alla Prima Comunione di Fabio Piemonte
“Lo smartphone è come una Ferrari che non andrebbe lasciata guidare a un neopatentato”. Usa quest’efficace similitudine la psicologa e psicoterapeuta Stefania Garassini per formalizzare nel suo saggio Smartphone. 10 ragioni per non regalarlo alla prima Comunione (e magari neanche alla Cresima), appena pubblicato da Ares, un primo monito razionalmente fondato e supportato da studi scientifici, sull’inopportunità di regalare precocemente uno smartphone ai propri figli.
Se Internet e i social network non sono da demonizzare, in quanto “nella rete, al di là dello schermo, continuano a esserci persone in carne e ossa, e con queste persone stabiliamo rapporti che hanno bisogno di proprie regole”, è però altresì opportuno aiutare i più giovani a “sforzarsi di tenere a bada l’impulsività che il mezzo induce”. Il compito primario dei genitori resta sostanzialmente quello di educare alla piena autonomia e alla capacità di scelta e, pertanto, alla vera libertà.
L’autrice suggerisce perciò un vero e proprio ‘decalogo’ di motivazioni. La seconda recita: “Regalare uno smartphone a un bambino è anche un incitamento a mentire”, nella misura in cui gli si consente di iscriversi su un social network, che prevede invece mediamente un’età minima di 13 anni. Tale limite d’età non è in effetti casuale, ma tiene conto di numerosi studi che hanno evidenziato l’influenza negativa dei social in una fase come la preadolescenza in cui è “così importante essere accettati da un gruppo e non sentirsi esclusi”. In questa fascia d’età, nella quale la ricerca di un’interazione sociale e la costruzione dell’immagine di sé assume un ruolo decisivo, “una dipendenza da like e commenti per rafforzare la propria autostima” rischia in effetti di compromettere la propria maturazione.
La terza indicazione sottolinea che “lo smartphone crea dipendenza”. Basti considerare che i video di Youtube si riproducono ormai automaticamente o “che sbloccare lo schermo equivale a entrare in un supermercato: crediamo di avere le idee molto chiare su quello che dobbiamo fare, ma ci ritroviamo a passare una ventina di minuti almeno a vagare fra app e servizi social, proprio come quando riempiamo il carrello di merci impensate che troviamo sugli scaffali”. E così, come ipnotizzati da una slot machine, lasciamo che ampie “fette di tempo siano risucchiate da aggiornamenti e notifiche”. Insomma, il mantra di una neutralità della tecnologia non esiste poiché tali mezzi, per il solo fatto di esistere, “cambiano il nostro modo di percepire la realtà e vivere le nostre relazioni”.
Il quarto imperativo esorta: “Non esporre tuo figlio a inutili rischi per la salute”. A tal proposito l’autrice ricorda che “caricare il telefono vicino al letto, usarlo per molto tempo attaccato all’orecchio con ogni probabilità è dannoso per un cervello adulto. Lo è ancora di più per il cervello in formazione di un preadolescente”, nella misura in cui genera campi “probabilmente cancerogeni” che hanno effetti negativi anche sul sonno. Di qui le indicazioni pratiche della Garassini a tenerlo lontano dal corpo e a non guardarlo più a partire da almeno un’ora prima di andare a dormire.
Il quinto suggerimento recita: “Non rubare l’infanzia a tuo figlio”. E invita i genitori a evitare di proiettarlo anzitempo in un mondo fatto da adulti e con contenuti pensati sostanzialmente per un pubblico tale. L’autrice menziona in proposito criticamente le recenti serie Netflix a portata di smartphone, nonché i social più in voga tra i ragazzi quali Tik Tok che ha sostituito Musical.ly, e l’incidenza della pornografia che “crea dipendenza e sostituisce l’immaginario romantico che tutti noi abbiamo alimentato fin dall’adolescenza con qualcosa di molto più crudo e materiale”. Quindi invita i genitori a “rafforzare l’autostima del proprio figlio, in modo che dipenda il meno possibile dai like sui social, a coltivare il gusto del racconto di sé stessi, ad abbassare il volume del pettegolezzo e dello spionaggio delle vite altrui, che lo smartphone incoraggia”.
La sesta ragione suggerisce: “Evita di creare un motivo di contenzioso educativo permanente”, invitando a procrastinare per un po’ il calcio d’inizio di una lotta quotidiana intrapresa per rispettare a tutti i costi delle ‘regole’ spesso puntualmente disattese su modalità e tempi adeguati di utilizzo dello smartphone. Tali regole sono necessarie, ma devono essere “poche, semplici e chiare”, possibilmente anche discusse e condivise con i figli. Certamente su questo punto non può mancare il buon esempio degli stessi genitori che, almeno a tavola e magari la sera al letto, dovrebbero evitare di mantenere i propri occhi fissi sullo smartphone.
La settima ragione è una domanda: “Come pensi di proteggere la navigazione su internet?” e l’invito è a usare programmi e applicazioni per filtrare i contenuti cui possono accedere i propri figli, nella consapevolezza che “l’unico filtro a resistere nel tempo sarà il senso critico e la capacità di valutare che sarai riuscito a comunicare a tuo figlio”.
“Lo smartphone non ti aiuterà a rimanere in contatto con tuo figlio”, ricorda ancora l’ottava indicazione. Utilizzare il telefono come una sorta di guinzaglio elettronico per geolocalizzare costantemente il proprio figlio è assolutamente deleterio, in quanto incrina quel rapporto di fiducia che è alla base di una sana relazione educativa. È invece preferibile insegnargli come cavarsela in una situazione critica prima di mettergli uno smartphone tra le mani.
“Ce l’hanno tutti. E allora?”. Non sarà facile scardinare la logica dominante del “così fan tutti” esplicitata mediante la nona ragione di questo decalogo; eppure bisogna sforzarsi di far comprendere al proprio figlio le motivazioni di una scelta controcorrente, imparando a fare squadra anche con gli altri genitori che condividono tale scelta.
Infine, l’autrice afferma che “lo smartphone non è il demonio”. Attraverso questo decalogo, la Garassini non intende infatti screditare uno strumento cui riconosce il merito di “aprire magnifiche opportunità di conoscenze e di relazioni”. Per questo motivo è opportuno che i genitori aprano spazi di dialogo con i propri figli, “chiedendo loro magari un consiglio, facendosi spiegare meglio come funziona una certa app o che cosa va per la maggiore in rete e perché”. In questo modo si stimolerà più facilmente nei ragazzi un più profondo spirito di valutazione critica delle potenzialità dello smartphone ai fini di un uso progressivamente più libero e consapevole dello stesso strumento. D’altra parte, per i genitori, “imparare a chiedere consiglio farà sì che saranno poi meglio accolti quelli che daranno a loro volta”. In questo modo anche i più giovani apprenderanno che “tutto questo girovagare nel virtuale è utile se poi ci aiuta a vivere meglio con le persone che ci stanno intorno”.

Avvisi Parrocchiali 26 Maggio - 2 Giugno

Domenica 26
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 27
Ore 18.00 S. Messa

Martedì 28
Ore 18.00 S. Messa

Mercoledì 29
Ore 16.15 Catechismo 1^ - 2^ Secondaria
Ore 18.00 S. Messa

Giovedì 30
Ore 11.00 In S. Emiliano, S. Matrimonio tra Daniel Scerra e Alessandra Rizzioli
Ore 16.30 Adorazione
Ore 20.30 S. Messa e processione di chiusura del Mese di Maggio

Venerdì 31 – Visitazione della B. V. Maria
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 1 – S. Giustino
Ore 11.00 In S. Emiliano, S. Matrimonio tra Leonardo Pagnoni e Marzia Contenti
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 2 – Ascensione del Signore
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa di fine anno catechistico
Ore 18.30 S. Messa

Cero del Tabernacolo
Questa settimana il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per la persona e le intenzioni delle famiglia Salodini Vencenzo.

Processione di fine Mese di Maggio
Giovedì 30 maggio alle 20.30 presso la chiesa di Pratello sarà celebrata la S. Messa a cui seguirà la processione di chiusura del mese di maggio. Il percorso, come lo scorso anno, sarà: via Levrini, via Pratello, via Caravigla, via Mazzardi. La conclusione sarà in S. Emiliano.

Estate
Da lunedì 3 Giugno, le SS. Messe feriali avranno i seguenti orari e saranno celebrate nei seguenti luoghi:
Lunedì Ore 18.00 Chiesa di Villa
Martedì Ore 18.00 Chiesa di Torricella (cimitero)
Mercoledì Ore 20.30 Chiesa di Pratello
Giovedì Ore 20.30 Chiesa di S. Emiliano
Venerdì Ore 16.30 Casa di Riposo

Pulizie della chiesa
Si chiede la disponibilità di persone per un aiuto nelle pulizie della chiesa.

Chiesa-partito, il malinteso cristianesimo come religione di p. Giorgio Maria Carbone
Il cristianesimo primariamente e per sé non è una religione, ma è una persona, Gesù Cristo, ed è un fatto: l’iniziativa mirabile e inaudita che Dio Padre prende per incontrarci, parlarci, entrare in comunione con ognuno di noi nella mediazione dell’umanità di Gesù. Questa è la sostanza affascinante e per lo più censurata della nostra fede, che amava insegnare il cardinale Giacomo Biffi. Perché è la sostanza del nostro Vangelo: la novità sta proprio nell’Incarnazione e nella Pasqua di Cristo.
Il pensiero dominante oggi, che è espresso in modo efficace nella grande stampa, presenta invece il cristianesimo come una religione, e talvolta anche come “religione del libro”. Proprio qui “casca l’asino”. La religione, stando all’uso classico del nome e alla sua stessa etimologia, indica un insieme di tentativi – fatti di idee e azioni cultuali – con i quali l’uomo cerca con le sue forze di dare un senso all’esistenza, dire qualcosa della causa fondante e mettersi in contatto con essa. Me è proprio un tentativo umano, molto provvisorio, intessuto di successi e errori, che comunque non raggiunge l’obiettivo per il semplice fatto che l’obiettivo è Dio e quindi è sproporzionato al tentativo umano.
Proprio per superare questa sproporzione Dio stesso ci viene incontro: prende l’iniziativa di rivelarsi (pensa alla rivelazione testimoniata dai libri biblici), di incarnarsi, vivere con noi e darci perennemente il suo Spirito Paraclito. C’è dunque un abisso tra cristianesimo e le religioni: paragonare cristianesimo e religioni è come confrontare una casa e una persona umana. Sono cose molto diverse: il cristianesimo è iniziativa divina, le religioni sono tentativi umani.
Fatto sta che molti riducono il cristianesimo a una religione e ne parlano poi della Chiesa cattolica come se fosse un partito politico. Riducendo il cristianesimo a una religione si entra nel grande malinteso sulla libertà religiosa. Per cui assistiamo periodicamente a vescovi che anziché cantare il Te Deum il 31 dicembre accompagnano a spese della diocesi i propri fedeli a visitare la moschea della propria città oppure vanno in consiglio comunale a perorare la causa della costruzione della moschea invocando il bene comune e la libertà religiosa. Il Concilio Vaticano II nella dichiarazione Dignitatis Humanae insegna: «Tale libertà consiste in questo, che tutti gli uomini devono essere immuni dalla coercizione da parte di singoli, di gruppi sociali e di qualsivoglia potestà umana, cosicché in materia religiosa nessuno sia forzato ad agire contro la sua coscienza, né sia impedito, entro debiti limiti, di agire in conformità con la sua coscienza privatamente o pubblicamente, in forma individuale o associata».
La libertà religiosa consiste nell’essere esenti da violenza e impedimenti nel credere. Ma da ciò non deriva assolutamente che ogni convinzione religiosa sia alla pari di un’altra. Né deriva che ogni convinzione religiosa sia rispettosa del bene comune degli consociati. Sfido chiunque a dimostrare che il bene comune sia efficacemente promosso dalla dottrina islamica della taqiyya. Questa è la dissimulazione consentita ai musulmani per introdursi e accreditarsi nel Dar-al-Harb, cioè la “casa della guerra”, ovvero i territori non islamici, nei Paesi kafir, cioè infedeli, e conquistarli. Pur di raggiungere questo fine il musulmano può fingere tutto, il suo essere moderato nel vivere il Corano e anche la sua apostasia dal Corano. È la pratica di fingere e mentire nell’interesse dell’islam e della umma, ingannare gli infedeli, cioè cristiani, ebrei e atei, convincendoli che l’islam è una religione di pace.
Fatto sta che molti, anche personaggi altolocati, parlino poi della Chiesa cattolica come se fosse un partito politico. E quindi non deve meravigliare che qualcuno, anche vescovo, sia intimidito perché “non appartiene alla linea del papa”. Che i vescovi, anziché annunciare la res del cristianesimo, entrino in beghe – non di politica che è la scienza e l’arte architettonica della pubblica convivenza – ma in beghe partitiche. Che giornalisti dipingano la Chiesa gerarchica come un insieme turbolento di correnti ed etichettino credenti e vescovi con stereotipi tratti proprio dall’arena partitica. Non possiamo chiedere di rinunciare a considerare la comunità dei credenti secondo delle categorie tratte dalla sociologica. Ma per rispetto della realtà dobbiamo ricordare che la comunità visibile dei credenti c’è in ragione della comunità invisibile, soprannaturale e divina dei credenti che sfugge all’analisi sociologia e di altre scienze positive. Siamo Chiesa perché Gesù Cristo ha una sposa e ha un corpo.
Siamo Chiesa perché lo Spirito di Cristo anima ogni credente e quindi la Chiesa con la grazia santificante. Se parlo del cristianesimo come se fosse una religione, se per descrivere la Chiesa uso abitualmente etichette e categorie tratte dall’arena partitica, sarà inevitabile ridurre il cristianesimo non solo a religione, ma anche a religione di parte.
Così facendo, l’apertura missionaria al “mondo” e la dimensione cattolica, cioè universale, del mandato che Cristo affida alla sua Sposa saranno ko.
Significativamente lo Sposo della Chiesa non vuole la salvezza di una “parte”, ma del 100%. Non del 50%, ma del 100% dei figli (Luca 15,11-32). Non del 90%, ma del 100% delle monete (Luca 15,8-10). E non si accontenta neanche del 99%, ma vuole proprio il 100% delle pecore (Luca 15,4-7).
E altrettanto significativamente lo Sposo della Chiesa non si rivolge a una “parte”, né parla di “parte”, ma di mondo: Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui (Giovanni 3,16-17).

Avvisi Parrocchiali 19 Maggio - 26 Maggio

Domenica 19
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa di Prima Comunione
Ore 16.00 S. Messa in latino
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Gruppo Pre-Adolescenti III Media

Lunedì 20
Ore 18.00 S. Messa

Martedì 21 – S. Zeno, patrono della diocesi di Verona
Ore 14.30 Catechismo di 1^ - 2^ - 3^ e 4^ Primaria
Ore 16.15 Catechismo 4^ Primaria (2° turno)
Ore 18.00 S. Messa



Mercoledì 22
Ore 16.15 Catechismo 2^ Secondaria
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.30 Gruppo Adolescenti

Giovedì 23
Ore 16.30 Adorazione
Ore 18.00 S. Messa

Venerdì 24
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 25
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 26
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa di fine anno catechistico
Ore 18.30 S. Messa

Cero del Tabernacolo
Questa settimana il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per la persona e le intenzioni delle famiglie Favalli e Turchetti.

Processione di fine Mese di Maggio
Giovedì 30 maggio alle 20.30 presso la chiesa di Pratello sarà celebrata la S. Messa a cui seguirà la processione di chiusura del mese di maggio. Il percorso, come lo scorso anno, sarà: via Levrini, via Pratello, via Caravigla, via Mazzardi. La conclusione sarà in S. Emiliano.

Estate
Da lunedì 3 Giugno, le SS. Messe feriali avranno i seguenti orari e saranno celebrate nei seguenti luoghi:
Lunedì Ore 18.00 Chiesa di Villa
Martedì Ore 18.00 Chiesa di Torricella (cimitero)
Mercoledì Ore 20.30 Chiesa di Pratello
Giovedì Ore 20.30 Chiesa di S. Emiliano
Venerdì Ore 16.30 Casa di Riposo

Assenza don Francesco
Don Francesco parteciperà ad un corso di aggiornamento da lunedì 20 a mercoledì 22.

Pulizie della chiesa
Si chiede la disponibilità di persone per un aiuto nelle pulizie della chiesa.

Vincent Lambert, il 20 maggio sarà eseguita la condanna a morte per fame e sete di Paola Belletti
Sul pianeta rosso, persino, siamo finiti a cercare l’acqua e nell’ospedale di Rems, in Francia, è programmato che a partire dal 20 maggio, lunedì prossimo, sia tolta l’idratazione ad un uomo immobilizzato a letto perché muoia. Quest’uomo si chiama Vincent Lambert, un signore che ha avuto la sfortuna di incappare in un incidente stradale nel 2008 unito all’ardire di non morire subito. Era in sella alla sua moto, il 29 settembre di 11 anni fa e stava andando al lavoro. […] Un uomo adulto, disabile e non in fin di vita, amato e accudito dai suoi anziani e pugnaci genitori -meno, molto meno dalla moglie che invece si trova d’accordo con i medici che intendono procedere con la sospensione dei sostegni vitali […] -, fra circa 72 ore sarà privato del nutrimento e peggio, molto peggio, dell’idratazione. Come un cane alla catena e la ciotola messa distante un palmo in più della lunghezza del collo teso al massimo. Perché i mezzi per idratarlo e nutrirlo sono proprio lì a pochi centimetri da lui. Era il 10 maggio scorso. Eppure, ripetiamolo ancora, e ancora, l’uomo non è affatto in una fase terminale, cioè non si tratta di accelerare un processo già iniziato quello dell’agonia che altrimenti sarebbe stranamente lungo: 11 anni di agonia ininterrotta visto che le condizioni sono stabili da allora. Distinguo agghiacciante poiché anche l’agonia che conduce alla morte è parte integrante e intoccabile della vita di una persona. Esiste la terapia del dolore, esistono sistemi umani e davvero pietosi per accompagnarla. Ma siccome abbiamo a che fare con una serie di cervelli che ragionano di qualità di vita (la loro, forse) allora conviene che si sappia: Vincent non sta morendo. Vincent non sta morendo. Vincent non sta morendo. La madre lo dice continuamente e ogni volta la umiliano con insulse virgolette come si trattasse di invenzione della sua febbrile immaginazione, di una donna resa pazza non tanto dall’amore al figlio, quanto dal suo essere cattolica, vicina a frange integraliste; lo ricorda Leone Grotti su Tempi. Siamo alle solite, che noia signori miei, se non fosse che anche questa è vera persecuzione e con tanto di morti e feriti. Vincent è tetraplegico, in uno stato di coscienza minima (la mamma dice “Manifesta regolarmente la sua presenza, ci riconosce […]. Ha bisogno di tempo, di fiducia, di benevolenza”), nutrito e idratato artificialmente, in grado di respirare da solo, con regolare ritmo sonno-veglia. E’ evidentemente una persona in stato di grave handicap (ce ne sono anche di molto più gravi! Per esempio mi pare che risponda agli stimoli visivi, e uditivi e tattili. E che abbia “solo” il sondino e non la più invasiva PEG). Ma essere handicappati equivale quindi ad un crimine tra i più odiosi se merita la pena capitale. Lo disse Oriana Fallaci, lo diciamo anche noi. Lei parlava allora di Terry Schlinder Schiavo. Intervistata dal quotidiano “Il Foglio” commentava: “nella nostra società parlare di Diritti-Umani è davvero un’impostura, una farisaica commedia. Ne deduco che da noi essere malati in modo inguaribile è un delitto per cui si rischia la pena capitale. Ne deduco che nel nostro tempo chi è malato in modo inguaribile viene considerato un cittadino inutile, un disturbo da cancellare, quindi un reprobo da punire. […] Ammazziamoli tutti gli handicappati, i paralitici, i paraplegici, i tetraplegici, i mongoloidi, i nonni e le nonne novantenni che giacciono a letto col femore rotto. E con loro i rachitici, i gobbi, i monchi, gli zoppi, i ciechi, i sordi. Anche se sono sordi come Beethoven che da sordo scrisse l’Eroica. Anche se sono ciechi come Omero che da cieco scrisse l’Iliade e l’Odissea”. […] Un’iperbole che perde forza retorica a vista d’occhio e diventa ogni giorno di più una didascalia, la cronaca di un fenomeno reale e pervasivo. Hanno semplicemente programmato di sopprimerlo, Vincent. E siccome sono persone a modo e organizzate hanno sfogliato le agende e visto che lunedì prossimo poteva andare. Ovvero ad un mese di distanza dall’ultima tregua concessa dal ricorso presentato dai legali dei genitori e accolto dalla Corte del Tribunale Amministrativo di Châlons en Champagne. In nome di quel pronunciamento la rimozione dell’idratazione è stata sospesa. […] «Non è privo di coscienza, ma della capacità di esprimersi», afferma instancabile la madre Viviane. Di parere opposto, ma concorde con la Corte dei diritti umani, l’ospedale, sono due degli otto fratelli di Vincent, un nipote e soprattutto la moglie. La quale riferirebbe di una volontà espressa dal marito, prima dell’incidente, di non voler vivere ridotto in quello stato. […] La Francia sputa in faccia a Vincent Lambert (l’espressione è dell’avvocato dei signori Lambert, NdR) fino alla fine: mercoledì 15 maggio il tribunale amministrativo di Parigi ha respinto per l’ennesima volta un ricorso d’urgenza presentato dagli avvocati dei genitori di Vincent. Lo scopo del ricorso era di chiedere al giudice di provvedimenti provvisori di sospendere l’interruzione dei trattamenti decisi per la settimana del 20 maggio dell’ospedale di Rèims. Secondo quanto riportato da alcuni media francesi (“Valeurs Actuelles”, “20 Minutes France” e il canale televisivo BFM, tra i vari) gli avvocati di Viviane e Pierre, i genitori di Vincent, stanno cercando di giocare le ultime carte possibili per fermare la decisione di lasciare morire di fame e sete il loro figlio. Questi due anziani leoni avevano già ottenuto l’intervento dell’ONU, interpellata nel suo Comitato sui Diritti delle persone con handicap (CIDPH): la Francia ne prendeva atto ma non tanto da tenerne conto. La richiesta di non interrompere nutrizione e idratazione o meglio di sospendere la decisione della loro sospensione è ignorata. “Dobbiamo mantenere la speranza fino alla fine e spiegare a tutti che Vincent non è alla fine della sua vita, è disabile!”, non smette di denunciare Viviane Lambert. E chiama a raccolta i francesi domenica 19 maggio per un presidio davanti all’ingresso dell’Ospedale di Rèims: “Nulla è perso, il Comitato delle Nazioni Unite dei disabili ha chiesto alla Francia per continuare ad idratare e nutrire Vincent, la Francia deve rispettare la convenzione che ha firmato, deve farlo per Vincent, ma anche per tutte le altre persone disabili come Vincent”.

Avvisi Parrocchiali 12 Maggio - 19 Maggio

Domenica 12
Ore 9.30 S. Messa
Ore 11.00 S. Messa
Ore 12.00 S. Battesimo di Mariavittoria Agnari, April Anita Ferrante, Luca Galbardi, Emma Scalvini
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Gruppo Pre-Adolescenti III Media

Lunedì 13 – B. Vergine Maria di Fatima
Ore 18.00 S. Messa

Martedì 14 – S. Mattia
Ore 14.30 Catechismo di 1^ - 2^ - 3^ e 4^ Primaria
Ore 16.15 Catechismo 4^ Primaria (2° turno)
Ore 18.00 S. Messa

Mercoledì 15
Ore 16.15 Catechismo 1^ - 2^ Secondaria
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.30 Gruppo Adolescenti

Giovedì 16
Ore 16.30 Adorazione
Ore 18.00 S. Messa

Venerdì 17
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo
Ore 20.30 Confessioni in preparazione alla Prima Comunione per ragazzi e genitori

Sabato 18
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 19
Ore 9.30 S. Messa
Ore 11.00 S. Messa di Prima Comunione
Ore 16.00 S. Messa in latino
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Gruppo Pre-Adolescenti III Media

5x1000 all’Oratorio
Per devolvere il 5x1000 al nostro Oratorio è necessario inserire il codice 93005010173 nello spazio apposito della denuncia dei redditi. Lo scorso anno 62 persone hanno firmato a favore dell’Oratorio e ci sono stati assegnati € 4.237,79. Grazie!

Cero del Tabernacolo
Questa settimana il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per la persona e le intenzioni di Liliana e Famiglia.

Pulizie della chiesa
Si chiede la disponibilità di persone per un aiuto nelle pulizie della chiesa.

Avvisi Parrocchiali 5 Maggio - 12 Maggio

Domenica 5
Ore 9.30 S. Messa
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Gruppo Pre-Adolescenti III Media

Lunedì 6
Ore 18.00 S. Messa

Martedì 7
Ore 14.30 Catechismo di 2^ - 3^ e 4^ Primaria
Ore 16.15 Catechismo 4^ Primaria (2° turno)
Ore 18.00 S. Messa

Mercoledì 8 – S. Maddalena di Canossa
Ore 16.15 Catechismo 1^ - 2^ Secondaria
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.30 Gruppo Adolescenti

Giovedì 9
Ore 18.00 S. Messa

Venerdì 10
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 11
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 12
Ore 9.30 S. Messa
Ore 9.30 Presso i Missionari di Villaregia a Lonato, ritiro spirituale per ragazzi e genitori in preparazione alla S. Messa di Prima Comunione
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Gruppo Pre-Adolescenti III Media

5x1000 all’Oratorio
Per devolvere il 5x1000 al nostro Oratorio è necessario inserire il codice 93005010173 nello spazio apposito della denuncia dei redditi. Lo scorso anno 62 persone hanno firmato a favore dell’Oratorio e ci sono stati assegnati € 4.237,79. Grazie!

Cero del Tabernacolo
Questa settimana il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per la persona e le intenzioni di Giovanna Frezza e in suffragio del def.to Carmine Frezza.

Greta salverà il mondo?
Vi raccontiamo la storia di 4 ragazzi straordinari che hanno preferito Gesù come loro salvatore
di Costanza Signorelli
Se è chiaro che Greta Thunberg, come tutti, non s'è fatta da sé, è ancor più chiaro che il suo fenomeno mediatico sia gonfiato ad arte da chi sta usando una ragazzina non solo per difendere interessi di parte, ma per passare una precisa idea del mondo. E nonostante i media mondiali e i vari maitre à penser, la vogliano ergere a paladina (salvatrice?) del pianeta, facendo del male a lei per prima, rispetto a tale idea del mondo noi desideriamo dissentire, se ancora ci è concesso.
Si badi bene: nulla di personale contro questa tenace sedicenne dalle trecce bionde, che, ormai da mesi, suggestiona l'opinione pubblica internazionale con i suoi scioperi green e i suoi precetti per salvare il pianeta. In fondo, le va riconosciuto, la giovane sta cercando di spendere la vita per qualcosa di vero e di grande, così come il "suo" mondo le ha fatto credere da sempre.
Il problema, infatti, sta qui e non si chiama Greta Thunberg, per quanto la ragazzina sia abbastanza grande da essere responsabile delle sue azioni. Il problema non sono nemmeno i giovani come lei che, viva Dio, hanno ancora dentro una scintilla per cui vorrebbero conquistare il mondo e renderlo un posto migliore. Il vero dramma siamo noi adulti che su questa scintilla vogliamo gettarci secchiate d'acqua. E che non siamo in grado di raccogliere questo desiderio del cuore, per educarlo e condurlo sempre più in là, verso la vetta del vero Bene. Il che, nel caso di Greta, basterebbe a domandarsi: ma davvero noi pensiamo che il problema del mondo sia il clima? È esattamente per i cambiamenti climatici che noi intendiamo dare la vita? E ancora: è nel dio-pianeta che noi crediamo?
PURTROPPO QUESTE DOMANDE NON SONO AFFATTO RETORICHE
Per chi ancora non lo sapesse, il Greta-pensiero è proprio questo e si può riassumere così: «Mancano 10 anni, 257 giorni e 13 ore al 2030. Nel 2030 ci sarà una reazione a catena che potrebbe portare alla fine della civiltà umana, se entro quella data non saranno ridotte drasticamente le emissioni di anidride carbonica», con testuali parole la Thunberg ha iniziato il suo discorso a Palazzo Madama lo scorso 18 aprile, spronando i politici italiani ad agire in fretta e assumersi le proprie responsabilità.
Insomma, di fronte a tanto, se ancora ci è concesso, non possiamo non dissentire: è davvero questa la visione catastrofista del mondo che vogliamo consegnare ai nostri ragazzi? Una visione che vede nell'uomo la causa di ogni male e che proclama la salvezza dell'umanità in comportamenti ecologicamente virtuosi? È veramente questo il nostro modello di vita?
Ebbene, parrebbe proprio di sì. Non c'è consesso di potenti o assemblea di esperti, non c'è parlamento nazionale o Stato europeo che negli ultimi tempi non abbia ospitato e applaudito la piccola Greta, candidata di punta al prossimo Nobel per la Pace. E se il mondo laicista, si sa, ha i suoi idoli, stupisce che persino in Vaticano in molti l'abbiano additata come esempio da seguire. È dei giorni scorsi - per dirne una - l'uscita di padre Spadaro (direttore della Civiltà Cattolica) che ha twittato così: "Il mondo salvato dai ragazzini", con il volto di Greta in primo piano.
Ancora una volta, se ci è concesso, abbiamo il dovere di dissentire. Ma questa volta, il come e il perché ce lo insegnano per davvero dei ragazzini.
MANUEL, DAVID, GIULIA,CARLO
Manuel, 9 anni, salito al Cielo nel 2010 per un tumore osseo. Della vita, del mondo e del creato, da un letto di ospedale, il piccolo parlava così: "I miei occhi vedono ciò che altri non vedono, perché nel buio della mia vita per molti insignificante, io vivo cose bellissime. (...) Poter ammirare la bellezza della natura mi emoziona perché è un'opera d'arte del mio Signore che ha dipinto paesaggi bellissimi per me! Poter amare gli altri con tutto il cuore e la mia vita mi rende felice (...). Tutto mi fa capire che Gesù mi ama molto e non mi abbandona mai perché Lui è roccia, rifugio e salvezza!". Manuel è un bambino che aveva solo 4 anni quando ha deciso di regalare tutte le sue sofferenze e la sua vita per la salvezza dei peccatori e del mondo intero. Per lui la salvezza del pianeta coincideva con la salvezza delle anime che voleva condurre tutte in Paradiso: così gli aveva insegnato Gesù.
David, 17 anni, salito al Cielo nel 2017 per un osteosarcoma al bacino. Prima di lasciare questo mondo, chiedeva questo: "Pregate molto, ma non affinché io guarisca, perché non è questo l'importante, ma perché sia fatta la Volontà di Dio. Perché se sarà fatta la Sua Volontà, qualsiasi cosa accada, anche la più brutta che si possa immaginare, io avrò vinto e nulla potrà essere meglio di così". Per David non c'era catastrofe imminente, se non quella di perdere l'amicizia con il suo Signore e il suo Dio.
Giulia Gabrieli, 14 anni, salita al Cielo nel 2014 per un cancro alla mano. Poco prima di morire voleva lasciare questo messaggio a tutti i ragazzini come lei: "Vorrei fare qualcosa per i giovani che non hanno ancora conosciuto il grande amore per il Signore. Questi ragazzi del giorno d'oggi che sono autonomi e che pensano di non avere più bisogno del Signore. Vanno alla ricerca, fanno una caccia al tesoro pensando di trovare chissà che cosa. Ma in realtà è una caccia al tesoro senza il tesoro quella che fanno! Il tesoro lo trovano solo se stanno sulla strada del Signore!". Giulia se n'è andata con il sorriso sulle labbra e la pace nel cuore. Se n'è andata non perché voleva cambiare il mondo, ma perché lo voleva amare tutto, sino alla fine. Se n'è andata tra le braccia del Padre, l'unico Salvatore che era certa avrebbe vinto la morte. Giulia se n'è andata sicura di raggiungere il Paradiso, vera meta di Salvezza contro il male che si abbatte sul mondo.
Carlo Acutis, 15 anni, salito al Cielo nel 2006 per una leucemia fulminante. Nella sua breve e intensissima esistenza Carlo ripeteva: "La nostra meta deve essere l'infinito, non il finito. L'Infinito è la nostra Patria, perché da sempre siamo attesi in Cielo. L'Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo!". Nella sua estrema concretezza, vitalità e intelligenza Carlo sapeva che non esisteva nulla che avrebbe potuto dare significato pieno alla vita se non Cristo vivo e vero. Quel Cristo che lui amava, adorava e incontrava tutti i giorni nell'Eucaristia, unica consistenza del mondo e dell'intera umanità.
È vero, Giulia, Manuel, David, Carlo... così come tutti i "giovani santi" raccontati nel libro della Nuova BQ, "Il Chicco di Grano", erano diventati dei piccoli grandi maestri di vita. I loro stessi genitori dicono che, dentro e fuori casa, erano come delle stelle da seguire, erano delle vere autorità. Ma questo era possibile per una sola e misteriosa ragione: questi ragazzini si erano totalmente abbandonati alla Volontà di Dio, tanto da poter dire come san Paolo: "Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me" (Gal, 2, 20). No, se questi piccoli santi fossero qui oggi rifiuterebbero con forza ogni visione catastrofista del mondo sapendo che esso è pieno e sorretto dalla Grazia di Dio Padre Onnipotente. E respingerebbero ogni merito o plauso, essendo assolutamente convinti che il Salvatore del mondo e della storia è uno solo e si chiama: Gesù Cristo, Figlio di Dio.

Avvisi Parrocchiali 28 Aprile - 5 Maggio

Domenica 28 della Divina Misericordia
Ore 9.30 S. Messa
Ore 11.00 S. Messa
Ore 15.00 In S. Emiliano, S. Matrimonio tra Christian Tognali e Silvia Forlini
Ore 16.00 S. Messa in latino
Ore 16.00 In Cattedrale a Verona, il Vescovo S. E. Mons. Giuseppe Zenti ordina 5 nuovi diaconi
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 29 – S. Caterina da Siena
Ore 18.00 S. Messa

Martedì 30 – S. Pio V
Ore 18.00 S. Messa

Mercoledì 1
Ore 10.30 In S. Emiliano, S. Matrimonio tra Filippo Rossi ed Elena Morandini
Ore 18.00 S. Messa

Giovedì 2 – S. Atanasio
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.30 Presso il Santuario del Carmine a S. Felice del Benaco, Adorazione per l’Unità Pastorale
Ore 20.45 In Oratorio, incontro vicariale di formazione per animatori adolescenti

Venerdì 3 - SS. Filippo e Giacomo
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 4
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 5 della Divina Misericordia
Ore 9.30 S. Messa
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Gruppo Pre-Adolescenti III Media

Mese di Maggio
Con l’inizio del mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla B. Vergine Maria, invito a recitare quotidianamente il S. Rosario nelle contrade e nelle famiglie. Qui in parrocchia sarà ogni sera dal lunedì al venerdì alle ore 20.00.

5x1000 all’Oratorio
Per devolvere il 5x1000 al nostro Oratorio è necessario inserire il codice 93005010173 nello spazio apposito della denuncia dei redditi. Lo scorso anno 62 persone hanno firmato a favore dell’Oratorio e ci sono stati assegnati € 4.237,79. Grazie!

Cero del Tabernacolo
Questa settimana il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per la persona e le intenzioni di Grazia Munafò e in suffragio del def.to Rosario Vivaldi.

Associazione Speranza
In questo fine settimana sono presenti i volontari e gli operatori dell'Associazione Speranza di Bergamo.
L’aiuto e il sostegno dati a loro vanno a sostenere principalmente due delle loro attività.
Progetto di prevenzione del disagio: l’intento non si limita al recupero delle situazioni di disagio, ma punta alla prevenzione attraverso conferenze e convegni sul territorio e interventi nelle scuole, negli oratori e negli spazi comunali. Organizzano inoltre eventi culturali finalizzati alla sensibilizzazione sulle tematiche legate alla tossicodipendenza. Questo progetto prevede che giovani, che hanno vissuto il disagio sulla loro pelle, ne danno testimonianza ai loro coetanei con il loro stesso linguaggio. Questi incontri hanno lo scopo di far conoscere le esperienze di vita, incentivare l'ascolto, contribuire ai progetti didattici e soprattutto prevenire il disagio.
Progetto Minori in difficoltà: grazie all'incontro con Padre Albano della congregazione dei Padri Somaschi ed alla “Fundatia de Voluntari Somaschi” a Baia Mare in Romania, a soli 1.000 km da casa nostra, è stato avviato questo progetto. Da questa sinergia e strategia di lavoro fondata sui diritti e i bisogni umani è nato il progetto "Minori di strada": un cammino di recupero dei minori e ragazze madri che vivono il disagio della povertà, droga e dell'emarginazione. Il progetto è finalizzato all'accoglienza in strutture già esistenti, per reinserirli nella società attraverso adeguati programmi, il nostro obiettivo è di ampliare la struttura per accogliere un maggior numero di richieste.
Forniamo anche i contatti per chi volesse mantenere il collegamento.
Sede Legale e Amministrativa: Via Vittorio Veneto, 11 - 24040 Bonate Sotto (BG). Tel. Fax. 035/4653183 - Cell. 329 1003971 – 380 2199003 - E-mail: associazionesperanzaonlus@gmail.com -
www.speranzaonlus.org

Dove
erano coloro che oggi piangono per Notre Dame quando le Femen la profanavano?
di Andrea Zambrano
Dov'erano tutti i laiconi da brasserie che "#notredame siamo noi" quando la cattedrale parigina veniva assaltata da un gruppo di femen impazzite e urlanti per rivendicare non si sa bene quale diritto? Era il 2013 e in pochi se lo ricordano. Le "sex-estremiste" irruppero dentro il tempio nude il 12 febbraio, all'indomani della storica rinuncia di Benedetto XVI al soglio pontificio. Le immagini documentarono lo sconcerto dei fedeli e le cronache raccontarono poi, due anni dopo, che per quel gesto folle e blasfemo, non vennero neppure condannate. Anzi, vennero risarcite perché i custodi della Cattedrale le cacciarono così a malo modo dal tempio che si "cuccarono" a testa la bellezza di 1500 euro. Di fronte a una profanazione del genere, le cronache non riportano di messe di riparazione pubbliche del vescovo di allora, né si ricordano hashtag melensi e sdolcinati tipo quelli che stiamo vedendo sui social in questi giorni. Ecco, sta forse in questo scarto abnorme tutta la questione che il crollo parziale di Notre Dame solleva per l'uomo di oggi: se ad essere colpito è il tempio-museo, lo scrigno di bellezza, il retaggio di una storia, il simbolo di una non si sa bene quale Francia, allora Notre Dame, val bene una messa. Ma se il punto è difendere il tempio di Dio come luogo del trascendente dove ogni giorno si rinnova mirabilmente per la salvezza dell'uomo il sacrificio perfetto del Golgota, allora Notre Dame è una chiesa e basta. Insomma, è stucchevole l'incoerenza e l'ignoranza di chi si straccia le vesti per il rogo di quello che considera un simbolo di una religione civile nella quale si culla, museo archeologico del medioevo odiato e di volta in volta simbolo di qualcosa di diverso. Ci sono giornali che hanno dedicato pagine di maestosa irrilevanza al gobbo di Notre Dame e in Italia hanno fatto la gara a intervistare Riccardo Cocciante che ci ha fatto il musical omonimo e il tale che ci ha recitato. Incuranti dei milioni di messe che in 800 anni sono state celebrate per la salvezza di ognuno di loro. A loro ha risposto l'arcivescovo di Parigi Michel Aupetit, che intervistato da Le Figaro ha sancito per tutti un promemoria sul quale, oltre che meditare, bisognerebbe iniziare a costruire: «Bisogna ricordare perché è stata costruita la Cattedrale di Notre Dame. È stata costruita per un pezzo di pane che noi crediamo sia il corpo di Cristo. Questo ha smosso una collettività a costruirla: la fede nel Signore, non per incentivare il turismo». La risposta di Aupetit è la miglior risposta a quanti vorrebbero ricostruire Notre Dame (lodevole, ma insufficiente) perché essa rappresenta una cartolina indispensabile per la skyline della Ville Lumiere. Ma tocca il cuore del problema: in un'Europa che ha dimenticato la centralità della messa, anche le chiese sono finite nel dimenticatoio. Però, dato che la verità si impone con forza plastica, il richiamo all'Eucarestia del vescovo di Parigi ci invita a riflettere tutti su che cosa abbiamo lasciato indietro. È la stessa domanda che si è posto l'eroe del giorno, il cappellano dei Vigili del Fuoco di Parigi don Jean-Marc Fournier, lo stesso che entrò dentro il Bataclan per impartire l'estrema unzione ai poveretti in mano agli jihadisti. Che cosa abbiamo lasciato indietro nel fuggi fuggi? "Nostro Signore!". Consapevole del rischio e incurante della paura, la stessa paura che invece lo aveva paralizzato in Afghanistan, don Jean-Marc è entrato dentro armato solo di caschetto e si è diretto verso il tabernacolo dove di lì a poco sarebbe crollato il tetto polverizzando l'altare moderno e lasciando intonso quello precedente la riforma (un altro segno dentro i segni?). In un sol fiato ha messo in sicuro, portandoli all'esterno, la riserva eucaristica del Santissimo Sacramento e la reliquia della corona di spine. Ha - esattamente come il vescovo - fatto sapere a tutti i parigini che senza quel pezzo di pane, mirabilmente diventato angelico, non esisterebbe Notre Dame, ma la stessa vita, storia e speranza dei parigini, sarebbe cieca. Perché un pane spezzato salverà il mondo e se non è per Lui che entriamo in una chiesa, non basteranno i souvenir e i selfie davanti alla facciata a ridare splendore alla chiesa madre di Francia.

Avvisi Parrocchiali 21 Aprile - 28 Aprile

Domenica 21 – Pasqua di Resurrezione
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 10.15 S. Messa in casa di riposo
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 22 nell’ottava di Pasqua
Ore 9.30 S. Messa
Ore 11.00 S. Messa

Martedì 23 nell’ottava di Pasqua
Ore 18.00 S. Messa

Mercoledì 24 nell’ottava di Pasqua
Ore 18.00 S. Messa

Giovedì 25 nell’ottava di Pasqua
Ore 10.30 In suffragio dei caduti di tutte le guerre
Ore 18.00 S. Matrimonio tra Dino Leali e Chiara Bertazzi

Venerdì 26 nell’ottava di Pasqua
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo
Ore 20.30 Consiglio Pastorale Parrocchiale

Sabato 27 nell’ottava di Pasqua
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 28 della Divina Misericordia
Ore 9.30 S. Messa
Ore 11.00 S. Messa
Ore 16.00 In Cattedrale a Verona, il Vescovo S. E. Mons. Giuseppe Zenti ordina 5 nuovi diaconi
Ore 16.00 S. Messa in latino
Ore 18.30 S. Messa





S. Messa in Latino
La S. Messa in Latino prevista per la terza domenica del mese, sarà celebrata domenica 28 aprile alle 16.00.

5x1000 all’Oratorio
Per devolvere il 5x1000 al nostro Oratorio è necessario inserire il codice 93005010173 nello spazio apposito della denuncia dei redditi. Lo scorso anno 62 persone hanno firmato a favore dell’Oratorio e ci sono stati assegnati € 4.237,79. Grazie!

Cero del Tabernacolo
Questa settimana il cero che arde davanti al SS.mo Sacramento nel Tabernacolo è offerto per la persona e le intenzioni di Portesi Cinzia.

La Morale della brava persona è un’eresia
Non va a messa, ma è generoso e sincero, aiuta gli altri, fa volontariato, insomma… è una brava persona
Parliamo spesso di qualcuno come "una brava persona" o "una persona fondamentalmente buona", e al contrario a volte accusiamo qualcuno di essere "una persona cattiva".
Da queste categorie, di "persona buona" e "persona cattiva", la gente prende riferimento per poi classificare le azioni. Questa tal cosa è stata fatta da varie "brave persone" che conosci? Quindi non può essere una cattiva azione.
È SBAGLIATO, MA…
Quindi, per esempio, "fare un aborto a causa di deformità fetali è sbagliato, ma la mia amica Sally doveva fare quella scelta tragica, ed è una delle madri più amorevoli e premurose che conosca"; oppure: "il matrimonio gay è sbagliato, ma Eddie e Steve sono una delle coppie più amorevoli che conosco e fanno così tanto per la loro comunità".
C'è un'altra (e ugualmente errata) forma di questo ragionamento che percorre lo stesso percorso retorico nella direzione opposta, partendo dalla convinzione che un'azione è sbagliata e da lì alla conclusione che chiunque commetta quell'atto è chiaramente una "cattiva persona". Quindi, ad esempio: "Finge di essere una brava persona, ma ho sentito di come ha lasciato la sua prima moglie".
Entrambi, penso, perdono un'importante realtà morale: la stessa persona è capace di fare sia cose buone che cattive, e spesso le persone sono miscele altamente complesse di virtù e vizio. Solo perché qualcuno è amorevole, gentile e divertente non significa che quella persona non sia capace di fare qualcosa che in realtà è molto sbagliato. E solo perché qualcuno ha fatto delle cose sbagliate non significa che non possano anche essere amorevoli e gentili in altri modi. Dire che qualcuno è una "brava persona" spesso significa poco più di "Mi piace quella persona", e non è un tipo di argomento che permette di dire che qualsiasi cosa fatta da quella persona sia giusta o sbagliata.
SIAMO TUTTI BUONI E NESSUNO DI NOI È BUONO
Dire che qualcosa che qualcuno ha fatto è sbagliato, non significa dire che quella persona è cattiva o inutile. È semplicemente per dire che quell'azione era sbagliata, un peccato di cui il peccatore dovrebbe pentirsi e per il quale dovrebbe emendarsi. Dovremmo eliminare le categorie di "persona buona" e "persona cattiva" dal nostro ragionamento morale. Tutto ciò che fanno è portarci fuori strada.
Siamo tutti buoni nel senso che tutti siamo fatti a immagine di Dio e che Dio desidera che noi conosciamo, amiamo, Lo serviamo e che siamo felici con Lui un giorno in cielo. E nessuno di noi è buono, nel senso che tutti commettiamo atti sbagliati e feriamo sia gli altri che noi stessi.

Avvisi Parrocchiali 14 Aprile - 21 Aprile

Domenica 14 – Delle Palme e della Passione del Signore
Ore 9.30 S. Messa con Benedizione dei rami d'ulivo
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 10.45 Benedizione dei rami d'ulivo e processione dalla chiesa di Villa
Ore 11.00 S. Messa con Benedizione dei rami d'ulivo
Ore 18.30 S. Messa con Benedizione dei rami d'ulivo

Lunedì Santo 15
Ore 18.00 S. Messa

Martedì Santo 16
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.30 Presso l’Oratorio proiezione e commento del film La Passione di Cristo del regista Mel Gibson

Mercoledì Santo 17
Ore 18.00 S. Messa

Giovedì Santo 18
Ore 9.30 Nella Chiesa Cattedrale di Verona, S. Messa del Crisma
Ore 17.00 Prove dei Chierichetti
Ore 20.30 S. Messa in Cena Domini con lavanda dei piedi ai cresimandi.
Al termine della S. Messa la chiesa resterà aperta fino alla mezzanotte per la preghiera personale.
Sono graditi i fiori per il sepolcro.
Si potrà offrire il cero che incessantemente arde davanti al SS.mo Sacramento durante l’anno.

Venerdì Santo 19
Giorno di digiuno e astinenza dalle carni
Ore 8.30 Preghiera comunitaria delle Lodi Mattutine
Ore 11.00 Prove dei Chierichetti
Ore 15.00 Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore
Ore 17.30 Via Crucis con i ragazzi del catechismo
Ore 20.30 Via Crucis in chiesa

Sabato Santo 20
Giorno in cui sono raccomandati il digiuno e l’astinenza dalle carni
Ore 8.30 Preghiera comunitaria delle Lodi Mattutine
Ore 11.00 Prove dei Chierichetti
Ore 15.00 Confessioni fino alle 19.00
Ore 22.00 Solenne Veglia Pasquale

Domenica 21 – Pasqua di Resurrezione
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa

Lunedì 22 – Dell'Angelo
Ore 9.30 S. Messa
Ore 11.00 S. Messa

S. Messa in Latino
La S. Messa in Latino prevista per la terza domenica del mese, sarà celebrata domenica 28 aprile alle 16.00.

Elogio del fariseo, che razzola male ma predica bene di Rino Cammilleri
Cos’è meglio, uno che predica bene ma razzola male, o uno che razzola bene ma predica male? Sembra una domanda del tipo è nato prima l’uovo o la gallina, ma se ci si riflette non è proprio la stessa cosa, anzi. In merito al congresso veronese sulla famiglia, che ha provocato travasi di bile ai laicisti e ai fanatici del politicamente corretto, i quotidiani La Stampa e Il fatto quotidiano hanno fatto perfidamente notare che molti dei difensori della famiglia «tradizionale» (sempre scritto tra virgolette) «difendono la sacra famiglia cattolica, ma in casa d’altri» (così Il fatto in prima pagina, con tanto di foto degli “ipocriti”). […]
Dunque, ipocriti e farisei. Non è una novità. Già ai tempi del referendum sul divorzio, poiché l’allora Msi si era schierato contro, tirarono fuori gli scheletri nell’armadio di Almirante: taci tu che sei separato, non hai il diritto di metter bocca. Sull’altra sponda, anche il Pci non stava meglio, visto che il leader storico Togliatti conviveva more uxorio con una donna diversa da sua moglie. Non si sa quanto questo precedente abbia influito sul cambio di posizione dei comunisti, che prima erano tanto bacchettoni da espellere Pasolini dal partito per «indegnità». In verità la differenza tra la morale e il moralismo peloso sta tutto qui, nei princìpi. Un peccatore che riconosce il suo peccato è, per i credenti, come il Buon Ladrone, che Cristo stesso canonizzò all’istante. Non esiste separato o divorziato che non abbia almeno provato a farsi una famiglia tradizionale e pure indissolubile. Ma non ci è riuscito. E’ contento? Neanche un po’. E, difendendo l’idea di quel sogno che lui non è stato capace di rendere concreto, testimonia che il bene è meglio del male. Anzi, che il bene è bene e il male male. Perciò, quelli che, pur vivendo situazioni irregolari, sono andati a Verona, a metterci la faccia, pur sapendo di essere in difetto e, dunque, passibili di critica (cosa che puntualmente è avvenuta), sono, per dirla evangelicamente, molto più vicini al regno dei cieli di quegli altri, quelli che, pur avendo, se ce l’hanno, la fortuna di vivere in una famiglia tradizionale, vogliono toglierla agli altri.
Certo, ci sono tra di loro i coerenti, quelli che predicano male e razzolano di conseguenza. Ma la Chiesa, autorità morale, non a caso è sempre stata di manica larga con le debolezze umane e severissima con le eresie. Il peccatore che riconosce il suo peccato e se ne dispiace è come il pubblicano al Tempio, che, dice Gesù, «se ne andò giustificato». Colui, invece, che proclama che il bene è male commette quel «peccato contro lo Spirito» che, parola di Cristo, non può essere perdonato. Così, i livorosi nemici della famiglia tradizionale (ricordate il cartello della Cirinnà? «Dio, patria e famiglia, vita de m… ») anche se non lo praticano personalmente teorizzano lo sfascio e dicono che è pure bello. E non solo in senso cattolico, visto che anche loro, almeno inizialmente, hanno provato a formare una famiglia tradizionale. Da elogiare, dunque, quegli “ipocriti” che si sono esposti al congresso di Verona, con ciò dicendo ai giovani: non fate come me, sforzatevi di riuscire dove io ho fallito.
A questo punto, una piccola notazione storica chiarirà meglio l’assunto. Galileo conviveva con una lavandaia, dalla quale ebbe tre figli, due femmine e un maschio. Le femmine le mise in convento, il maschio lo fece adottare. Della loro madre si liberò facendola sposare, dietro pagamento, a un altro. La Chiesa mai gli rimproverò la sua situazione. Ma lo inquisì quando lo sospettò di eresia. Per i patiti di chicche storiche: neanche il cattolicissimo Colombo sposò mai la madre dei suoi figli. Altro che «medioevo».

Avvisi Parrocchiali 7 Aprile - 14 Aprile

Domenica 7 – V Domenica di Quaresima
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 16.00 S. Messa in latino
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Gruppo Pre-Adolescenti

Lunedì 8
Ore 18.00 S. Messa

Martedì 9
Ore 14.30 Catechismo 1^ - 2^ - 3^ e 4^ Primaria
Ore 16.15 Catechismo 4^ Primaria (2° turno)
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.45 Catechesi per gli adulti con meditazione sulle letture della domenica

Mercoledì 10
Ore 7.30 Buongiorno Gesù per i bambini e ragazzi del catechismo
Ore 16.15 Catechismo 1^ - 2^ Secondaria
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.15 Gruppo adolescenti

Giovedì 11
Ore 16.30 Adorazione
Ore 17.30 Via Crucis
Ore 18.00 S. Messa

Venerdì 12
Giornata di astinenza dalle carni
Ore 7.30 Buongiorno Gesù per i bambini e ragazzi del catechismo
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 13
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 14 – Domenica delle Palme e della Passione del Signore
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 10.45 Processione delle Palme dalla chiesa di Villa
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Gruppo Pre-Adolescenti





Benedizione dei rami d'ulivo
La prossima settimana, in tutte le SS. Messe ci sarà la benedizione dei rami d'ulivo. La processione solenne, invece, sarà solo alle 10.45 dalla Chiesa di Villa. Seguirà la S. Messa alle 11.00 in chiesa parrocchiale.

Perché le croci e le immagini dei santi sono velate?
Come per la liturgia è importante la presenza dell’immagine, altrettanto rilevante è la sua assenza. Il nascondimento dei Santi e di Cristo stesso aiuta ad alimentare l’attesa del giorno di Pasqua, giorno in cui quei volti si offrono nuovamente al nostro sguardo. Al di là della sua origine, il rito della “Velatio” conserva ancora oggi un profondo significato e una intensa capacità catechetica ed emotiva: nascondere alla vista le immagini dei Santi aiuta a concentrarsi su Colui che è l’origine di ogni santità. Egli è colui che rende accessibile il cielo agli uomini. Senza di lui la nostra vita non avrebbe più una dimensione trascendente, sarebbe un vagare nelle tenebre del peccato e “nell’ombra della morte”. La velatura delle croci sottolinea anche fisicamente la privazione di Cristo, il “venir meno dello sposo”: “Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi” dice il profeta Isaia (53,8). Quei veli che nascondono il Cristo alla nostra vista stanno a ricordare che quell’evento riaccade ancora oggi. Che anche noi siamo “tra gli uccisori di Cristo”, tra quelli che lo volevano gettare dal precipizio della città di Nazaret, o lapidarlo nel tempio di Gerusalemme. Si tratta, dunque, di un segno efficace che aiuta a meditare, riflettere e pregare sulla tragicità della condizione umana senza la presenza del Dio redentore.

SS. Messe in Latino
Per questioni organizzative, nel mese di aprile le SS. Messe in Latino saranno 2: domenica 7 aprile alle 16.00 e domenica 28 aprile sempre alle 16.00.

Cruciani a Verona:
''Non sono uno di voi, ma devo ammettere che vogliono togliervi la libertà di parlare''
L'accusa di essere medioevali è ridicola: chi crede che fu buia l'epoca che vide la costruzione delle cattedrali e l'invenzione dell'università, non può che essere mentalmente ritardato o profondamente ignorante di Raffaella Frullone
Al centro dell'appuntamento veronese ci sarebbe dovuta essere la famiglia, ma il fuoco di fila mediatico delle ultime settimane aveva già fatto intuire che non sarebbe stato così: le bugie più fantasiose sono state spacciate per vere, gli organizzatori sono stati insultati e denigrati, e in moltissimi si stanno organizzando da tutta Italia per una grande contromanifestazione contro quello che viene definito «il ritorno al Medio Evo». Non c'era da stupirsi dunque se le decine di giornalisti appostate fuori dalla Gran Guardia fossero sul piede di guerra già dalla prima mattina di ieri: alla ricerca spasmodica della dichiarazione fuori posto, come avvoltoi piombavano sui convegnisti cercando di strappare quelle posizioni così inaccettabili che da sole avrebbero squalificato l'evento, posizioni che sono opinioni, come quella di essere contro l'aborto, contro le cosiddette unioni civili, contro l'utero in affitto, contro il divorzio, ovvero gli intoccabili dogmi del politicamente corretto.
COMPARSA A SORPRESA. Perché il tema centrale nel primo giorno del congresso a Verona non è stata la famiglia, ma la libertà di espressione, la libertà di poter parlare pubblicamente di famiglia, la libertà di poter affermare che la famiglia è una sola, quella fondata sull'unione tra un uomo e una donna aperta alla vita. Il clima era così surreale che in difesa della libertà in mattinata ha fatto la sua comparsa a sorpresa l'irriverente Giuseppe Cruciani, non certo un custode dell'ortodossia cattolica: «Io non sono uno di voi, non ho una famiglia tradizionale, penso anche che esistano tanti tipi di famiglia; mi sono battuto per anni per cose che voi probabilmente avversate: il matrimonio tra omosessuali, l'aborto, il divorzio, persino per l'utero in affitto, ma mi sento uno di voi oggi perché molti vorrebbero spegnere questo microfono da cui io sto parlando adesso. Abbiamo assistito ad una vera e propria campagna di criminalizzazione di quello che è un convegno, un incontro tra persone che parlano, che esprimono i loro pensieri. Qualcuno ha compilato addirittura una lista degli alberghi di cui siete ospiti per boicottarla, qualcuno ha detto che bisogna fare la lista dei traduttori come fossero criminali. Vedete io mi sono formato in un ambiente radicale, dei Radicali, e mi hanno insegnato una cosa: quando vuoi combattere un'idea la cosa peggiore che puoi fare è proibirla. La conclusione è semplice: ovunque cercheranno di vietare a voi di esprimere le vostre opinioni, io a quel punto sarò uno di voi, pur non condividendo nulla di quello che voi dite o pensate».
LA DONNA PUÒ SCEGLIERE DI STARE A CASA PER LA FAMIGLIA. Parole a cui hanno fatto eco poco dopo quelle della giornalista Maria Giovanna Maglie che ha ricordato le sue battaglie femministe ma poi ha spiegato: «Che ci sarebbe stata polemica io lo sapevo dall'inizio, ma non immaginavo di sentire attacchi così violenti e bugie così palesi. C'è una grande volontà di espulsione della libertà di espressione. Alcuni di voi sostengono idee ultra tradizionaliste che io personalmente ritengo poco replicabili oggi, ma tra queste non rientra il diritto di una donna di avere figli pur realizzando il proprio sogno di lavoro e anche quella di avere figli e realizzarsi per scelta a casa per la famiglia, non è una bestemmia. Se io penso che l'utero in affitto sia un disgustoso mercimonio - e lo penso - perché devo dirlo a voce bassa o immediatamente faccio parte dei beghini e degli antistorici? Non ci sto». E non ci stanno nemmeno i convegnisti giunti da tutta Italia e da diversi paesi del mondo che esplodono in un applauso fragoroso quando il vescovo della città Giuseppe Zenti afferma che «ogni figlio ha il diritto di nascere da un papà e da una mamma». Come fossero tutti lì semplicemente a testimoniare di voler solo difendere un principio di realtà. Così ha continuato Zenti: «Papà e mamma sono chiamati a prendersi cura del figlio come nessun altro poiché è di loro primariamente che un figlio ha necessità vitale, del loro amore fedele, della loro presenza, di sentirsi qualcuno ai loro occhi, ai fini del senso stesso del suo vivere. Un figlio è sempre un grido esistenziale all'unità del papà e della mamma». Anche se il mondo non vuole sentirselo dire.

Avvisi Parrocchiali 31 Marzo - 7 Aprile

Domenica 31 – IV Domenica di Quaresima “Laetare”
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 16.00 Prime Confessioni
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Gruppo Pre-Adolescenti

Lunedì 1
Ore 18.00 S. Messa

Martedì 2
Ore 14.30 Catechismo 1^ - 2^ - 3^ e 4^ Primaria
Ore 16.15 Catechismo 4^ Primaria (2° turno)
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.45 Catechesi per gli adulti con meditazione sulle letture della domenica

Mercoledì 3
Ore 7.30 Buongiorno Gesù per i bambini e ragazzi del catechismo
Ore 16.15 Catechismo 1^ - 2^ Secondaria
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.15 Gruppo adolescenti

Giovedì 4
Ore 16.30 Adorazione
Ore 17.30 Via Crucis
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.30 Presso il Santuario del Carmine si S. Felice, Adorazione per l’Unità Pastorale e Confessioni in preparazione alla S. Pasqua

Venerdì 5
Giornata di astinenza dalle carni
Ore 7.30 Buongiorno Gesù per i bambini e ragazzi del catechismo
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo

Sabato 6
Ore 15.00 Presso la Chiesa di Villa, Matrimonio tra Massimo Zicchetti ed Elena Savoia
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 7 – V Domenica di Quaresima
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Gruppo Pre-Adolescenti



Discorso del Vescovo di Verona S. E. Mons. Giuseppe Zenti
al 13° Congresso Mondiale delle Famiglie (Verona 29-31 Marzo 2019)
Come Vescovo della Diocesi di Verona, in accordo con il Dicastero per Laici, Famiglia e Vita, non potevo sottrarmi ad un invito esplicito di presenziare all'avvio dei lavori del Forum internazionale delle Famiglie, che ha scelto Verona come sua sede, per porgere il mio saluto deferente alle Autorità e beneaugurante a tutti gli illustri Congressisti e per esprimere in estrema sintesi, e nel rispetto di diversi punti di vista, il pensiero della Chiesa nei riguardi della Famiglia, cellula vitale e istituzionale della società umana.
Preciso subito che il mio intervento è frutto di una elaborazione di carattere sinodale con i miei Vicari episcopali e di apporti significativi puntuali di altre autorevoli consultazioni.
Anzitutto, mi permetto di dirvi: sentitevi di casa a Verona. Verona è Città che porta nei cromosomi del vivere civile il senso dell'ospitalità e del rispetto per tutti, da sempre cosmopolita; custodisce il fascino che emana l'amore di Giulietta e Romeo immortalato da Shakespeare; è uno scrigno di opere d'arte di fama internazionale. Soprattutto Verona conserva alta stima della Famiglia istituzione fondata sul matrimonio, nel quale essa riconosce la radice profonda e sana della sua cultura civile e persino del suo successo economico, di cui la famiglia coesa è sempre stata perno e volano. E a tutt'oggi ne va umilmente fiera.
In qualità di Vescovo, successore degli Apostoli, in comunione con papa Francesco e il Collegio episcopale, custode e garante dell'autenticità e dell'integrità del patrimonio della fede cristiana, desidero aggiungere un pensiero che focalizzi l'origine primordiale e il valore perenne della Famiglia istituzione, quale emerge dalla Sacra Scrittura e da tutto il Magistero della Chiesa, sigillato dalla Esortazione post sinodale di papa Francesco “Amoris laetitia” e ribadito dal suo intervento a Loreto, lunedì 25 marzo u.s., con esplicito richiamo al matrimonio fra un uomo e una donna. Permettetemi di citarne il fulcro: “Nella delicata situazione del mondo odierno, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un'importanza e una missione essenziali. È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l'insostituibilità a servizio della vita e della società”.
La Famiglia è l'opera d'arte di Dio, in funzione della quale ha senso l'universo cosmico. Dio è l'Autore della Famiglia, che ha creato a sua immagine e somiglianza, cioè Relazione di Amore Fecondo! Una meraviglia al superlativo, di fronte alla quale lo stesso Creatore è rimasto affascinato: “E Dio vide quanto aveva fatto; ed ecco, era cosa molto buona” (Gn 1,31): davvero degna di Dio, il suo gioiello! Dio solo, in quanto Creatore, conosce fino in fondo, e nella sua Parola l'ha svelata a noi, la realtà e le potenzialità della Famiglia, che ha voluto come fondamento di una società ad alto quoziente di civiltà. L'ha progettata e realizzata così: maschio e femmina capaci di fecondità generativa: “Siate fecondi e moltiplicatevi” (Gn 1,28). Nella Rivelazione biblica l'essere umano è maschio e femmina, di assoluta pari dignità, complementari, uno il corrispondente dell'altro, uno la risposta all'altro (di qui il termine sposi!), liberamente scelti per essere e vivere uno nell'altro, uno per l'altro, aperti alla trasmissione generosa e responsabile della vita ai figli, tesoro loro e futuro della società. Questo stesso fatto evidenzia che ogni “figlio” ha diritto di nascere da un “papà” e da una “mamma”, chiamati a prendersi cura di lui come nessun altro, poiché è di loro primariamente che un figlio ha necessità vitale, della loro presenza, del loro amore fedele, e di sentirsi qualcuno ai loro occhi, ai fini del senso stesso del suo vivere. Un figlio è sempre un grido esistenziale all'unità del papà e della mamma, perché nel suo DNA porta i cromosomi di entrambi. Un figlio è il papà e la mamma nel loro sublime momento affettivo unitivo. Questa è la Famiglia quale risulta dal progetto di Dio, con il suo DNA: non la cosiddetta famiglia “tradizionale” o “moderna progressista”, concettualizzazioni umane storicistiche, ma la Famiglia originale perché originaria, naturale, sacra, divina, perennemente moderna, doc, laica, cioè pienamente umana, non confessionale. Nel suo essere Istituzione naturale è la forma di società civile più accreditata dalla stessa natura umana e sempre la più avanzata perché la più autentica, culla naturale della vita, generatrice di civiltà in quanto prima e insostituibile scuola autorevole di educazione ai valori civili, humus fecondissimo di umanità; è una riserva di “staminali” per la salute civile di una società. E non mi inoltro nell'altro capitolo della Famiglia, quella nata dal Sacramento del Matrimonio, che ci porterebbe su più alte vette.
Auspico che questo Congresso internazionale sulla Famiglia, svolto in un dialogo sereno e obiettivo, fondato su argomentazioni razionali, mai polemico e ideologizzato, sia ricordato per il suo significativo contributo a far riscoprire la Famiglia come valore imprescindibile, dentro il quale ognuno, anche in situazioni di fragilità, si senta vitalmente al sicuro, come nel grembo materno. Perché la famiglia è essenzialmente madre che genera figli.

Avvisi Parrocchiali 24 Marzo - 31 Marzo

Domenica 24 – III Domenica di Quaresima
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 14.30 Presso l’Oratorio di Moniga, ritiro di Quaresima per i ragazzi dalla V Primaria alla III Secondaria
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Gruppo Pre-Adolescenti

Lunedì 25 – Annunciazione del Signore
Ore 18.00 S. Messa

Martedì 26
Ore 14.30 Catechismo 1^ - 2^ - 3^ e 4^ Primaria
Ore 16.15 Catechismo 4^ Primaria (2° turno)
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.45 Catechesi per gli adulti con meditazione sulle letture della domenica

Mercoledì 27
Ore 7.30 Buongiorno Gesù per i bambini e ragazzi del catechismo
Ore 16.15 Catechismo 1^ - 2^ Secondaria
Ore 18.00 S. Messa
Ore 20.15 Gruppo adolescenti

Giovedì 28
Ore 16.30 Adorazione
Ore 17.30 Via Crucis
Ore 18.00 S. Messa

Venerdì 29
Giornata di astinenza dalle carni
Ore 7.30 Buongiorno Gesù per i bambini e ragazzi del catechismo
Ore 16.30 S. Messa in casa di riposo
Ore 20.30 Riunione dei volontari del bar dell’Oratorio

Sabato 30
Ore 18.30 S. Messa

Domenica 31 – IV Domenica di Quaresima “Laetare”
Ore 9.30 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa in S. Emiliano
Ore 11.00 S. Messa
Ore 16.00 Prime Confessioni
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Gruppo Pre-Adolescenti

13° Congresso Mondiale delle Famiglie (Verona 29-31 Marzo 2019)
Quest’anno è stata scelta la città di Verona come sede per lo svolgimento di questo straordinario evento di portata mondiale. Da tutto il mondo infatti confluiranno a Verona personalità, delegazioni, rappresentanze, movimenti ed associazioni per riflettere, ascoltare, prospettare iniziative in difesa ed a sostegno del sommo bene qual è la famiglia naturale e cristiana che, da troppo tempo, è bersagliata per essere stravolta o demolita. Da parecchi anni questo eccezionale convegno si svolge in una nazione diversa; questa volta è stata privilegiata l’Italia e precisamente Verona perché il suo Consiglio comunale si è coraggiosamente dichiarato a sostegno della famiglia ed ha offerto il patrocinio al Congresso unitamente alla Provincia, alla Regione Veneto ed al Ministero della Famiglia. Domenica 31 marzo il Congresso si concluderà con una imponente Marcia per la Famiglia: alle ore 12.00, partendo da P.zza Bra inizierà il cammino lungo le vie di Verona con conclusione alle 14.00 circa. Per facilitare la partecipazione sono stati organizzati alcuni pullman. Il costo del pullman è di € 10 per gli adulti, € 3 per i ragazzi, bambini gratuiti. Per i dettagli degli orari sentire Rosaria (334 889 1509).

Lettera su don Fortunato Di Noto sul Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona
“Caccia alle streghe, omofobi, medievali, estremisti, retrogradi” e chi ne ha più ne metta. Epiteti, al margine della calunnia e della diffamazione, che da più parti in questi ultimi tempi si tanno facendo molto insistenti, sprezzanti, al limite dell’odio che è l’anticamera della violenza. Questo deve farci molta paura, o almeno inquieta. Questo perché tante persone sono state convocate a riflettere (pur nella diversità di prospettiva e non solo, ma anche di contenuto) sulla famiglia, sulle donne, i deboli, la disabilità, i diritti dei bambini. Per raccontare quanto la famiglia sia bella, un momento di festa, oltre e dentro le problematiche che richiedono un confronto pacato, intelligente, nella verità. Sarò uno dei relatori al XIII Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona, dal 29 al 31 marzo; sono stato invitato a raccontare di Meter e l’impegno, da 30 anni, contro ogni forma di abuso sui minori, contro la pedofilia e la pedopornografia: una tragedia immane, globale, trasversale, criminale. Una società dove ci sono i pedofili e dove i bambini non hanno mai conosciuto l’innocenza, il gioco, ma solo malvagità umana di adulti senza scrupoli, malvagi e perversi. Piccoli schiavi sessuali della perversione criminale di molti. Perché la pedofilia, la pedopornografia e l’abuso sui minori sono atti criminali. Oltre la ideologia sottostante a giustificare e normalizzare tale “lecita e naturale tendenza”. Già, dimenticavo che anche questo è faccenda medievale e di caccia alle streghe. Invito chiunque a venire nelle nostri sedi Meter e ad avere il coraggio di aiutarci, dopo averli trovati, tutti i siti pedofili e pedopornografici individuati e formalmente inoltrati alle Polizie di tutto il mondo. Già, perché denunciare questi abomini è oscurantismo. La voce del buon senso In 30 anni ho partecipato a più di 4.000 Congressi, Convegni e Conferenze: organizzate da destra o sinistra, da cattolici e di altre confessioni religiose, rossi e/o bianchi. Neri e viola. Gialli e arancioni. Ho sempre pensato che la vita, la sua difesa fin dal concepimento, deve essere amata e difesa a spada tratta. Ho sempre ritenuto che i piccoli, i deboli e i vulnerabili devono essere difesi, fino a dare la vita per loro. Ho sempre parlato chiaro, senza possibili fraintendimenti o velate ideologie che accompagnano l’azione di tutela dei bambini. Fedele al Vangelo, alla Chiesa e al suo insegnamento, non dimenticando che sono un cittadino (italiano) educato alla legalità, al rispetto delle persone, delle regole nella vita sociale, ai valori della democrazia, e all’esercizio dei diritti di cittadinanza. Tra i tanti i relatori (di alto profilo non solo umano, ma anche istituzionale e professionale), c’è anche il sottoscritto, invitato a parlare in difesa dei bambini, contro gli abusi, la pedofilia e la pedopornografia: una piaga mondiale che coinvolge tutti, tanti. Chiesa e società, per non dimenticare anche atei e credenti e religiosi. Che dovrebbe unirci, anziché dividerci, ma neanche questo sembra che stia accadendo. Neanche i bambini e la loro tutela ci uniscono. La pedofilia e la pedopornografia, gli abusi sessuali sui minori sono un crimine? O non è un crimine, dato che si è sviluppata una lobby, molto trasversale e stratificata, che tende – con molta pervasività e potenza mediatica – a far passare l’accettazione della pedofilia come l’ultimo tabù sessuale da abbattere. Non posso documentare, in questo mio appunto, quanto le lobbies pedofile, sostengono e promuovono. È tutto sotto gli occhi di tutti. Perché di questo dovrò parlare al Congresso: del crimine contro la piccola umanità: i bambini. Vessati, schiavizzati, schiacciati dal peso dello sfruttamento (anche digitalizzato) sessuale. Neonati, preadolescenti e adolescenti che sono venduti per pochi spiccioli e abusati da persone inumane e disumane. Criminali che lucrano sulla pelle dei bambini. La pedofilia e la pedopornografia, gli abusi sui piccoli (che si aggiungono a tanti altri mali che facciamo fatica a raccontare, per i perbenisti e i narcotizzati insensibili a questi drammi) non credo siano cose da medievali, da retrogradi, e da cacciatori di streghe, meglio di diavoli infernali moderni e antichi. Noi combattiamo contro i nuovi Erodi, e ce ne sono tanti che fanno feste e lauti banchetti e che vogliono la testa di Giovanni il Battista e di Gesù bambino, nei bambini e nei senza voce. Tanti tramano contro la vita nascente, contro la famiglia. L’abuso è abuso, è un reato ed è un peccato (per chi è credente), da qualunque e da chiunque lo commette: eterosessuali, omosessuali, transessuali, dai 70 e più gender e orientamenti sessuali. Spero siamo d’accordo e che non cadiamo nella lotta ideologica di chi sostiene altro e oltre. Non ho intenzione di collocarli o definirli o etichettarli; in chi si sta ergendo contro questo Congresso, forse c’è della malafede e una lettura parziale e strumentale dell’evento che ritengo una importante occasione per dire e ribadire che la pedofilia e l’abuso sui minori è un abominio. E solo una famiglia, bella, viva, gioiosa, responsabile può essere l’antidoto a questi abomini che avvengono nell’ambito familiare, anche ecclesiale, e in altri luoghi educativi e aggregativi ma che hanno assunto livelli di sfruttamento criminale. Non possiamo permetterci di avere “tanti bambini orfani con genitori vivi”. Ho imparato molto a rispettare le persone e le idee altrui. Ma ci sono delle distanze e credo anche delle differenze di come vediamo l’uomo, la famiglia, e le scelte “libere e consapevoli” anche dei propri orientamenti sessuali. Ci sono valori non negoziabili? Credo di sì. Testimoni e combattenti di buone battaglie. Dimenticavo: è un nuovo medioevo difendere i bambini. Già proprio dimenticavo.