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PARROCCHIA Santi VITO E MODESTO

Santi Angeli Custodi

Tu ti dai pensiero di lui
«Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi » (Sal 90, 11). Ringrazino il Signore per la sua misericordia e per i suoi prodigi verso i figli degli uomini. Ringrazino e dicano tra le genti: grandi cose ha fatto il Signore per loro. O Signore, che cos’è l’uomo, per curarti di lui o perché ti dai pensiero per lui? Ti dai pensiero di lui, di lui sei sollecito, di lui hai cura. Infine gli mandi il tuo Unigenito, fai scendere in lui il tuo Spirito, gli prometti anche la visione del tuo volto. E per dimostrare che il cielo non trascura nulla che ci possa giovare, ci metti a fianco quegli spiriti celesti, perché ci proteggano, e ci istruiscano e ci guidino. «Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi». Queste parole quanta riverenza devono suscitare in te, quanta devozione recarti, quanta fiducia infonderti! Riverenza per la presenza, devozione per la benevolenza, fiducia per la custodia. Sono presenti, dunque, e sono presenti a te, non solo con te, ma anche per te. Sono presenti per proteggerti, sono presenti per giovarti.

Faro Ottobre

buona lettura …

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Domenica 30 settembre

Ragionare come Dio
Ma Mosè gli disse:”Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore, e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito.” (Nm 11,25-29)
L’azione di Dio è talmente libera e gratuita, che egli può coinvolgere chi vuole e come vuole. Questo per noi è sempre difficile da accettare: siamo sempre tentati di costringere l’opera di Dio nei nostri angusti modi di vedere e di concepire, e quando egli manifesta la sua grande liberalità, ne restiamo addirittura scandalizzati. Quando inizieremo a ragionare come Dio, allora il nostro cuore si allargherà, finalmente, in un abbraccio senza confini verso tutti gli uomini. Ma fin quando ciò non avverrà, resteremo sempre nella nostra mentalità convinti che soltanto noi siamo i prediletti di Dio e i depositari della sua salvezza e dei suoi segreti. Già il popolo eletto aveva pensato così: il risultato è stato quello di non riconoscere il Salvatore venuto in mezzo a noi.

Avvisi

Avvisi parrocchiali

Avvisi settimanali

...

Faro Settembre

ecco

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Avvisi parrocchiali

Avvisi parrocchiali

Cattedrale

Bellissima

Visita di Carcassonne verso Lourdes

Castello e cattedrale di Carcassonne

faro "estivo" luglio-agosto

ecco il nuovo numero del nostro Bollettino Parrocchiale

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Festa Patronale

Amabilissimo giovane e glorioso martire san Vito,
la vostra tenera età sia sempre di guida agli anni nostri,
la vostra generosa costanza
dia forza alle nostre fiacchezze contro le nostre passioni ribelli
e ottenete dalla Divina Provvidenza,
ai vostri devoti, gli opportuni soccorsi spirituali
e temporali nei bisogni della vita,
e gli eterni godimenti nell'altra.

Faro di Giugno 2018

buona lettura...

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Faro di Maggio

buona lettura

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Per la PACE

Proposta arrivata da padre Angelo Cupini:
Oggi con diverse associazioni dalle ore 18:00 alle ore 19:00 davanti al Comune di Lecco ci sarà un presidio per la Siria dove ci si aggregherà attorno allo striscione: FREE OPEN ARMS

Faro Aprile 2018

Buona Pasqua

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il Faro di Marzo

eccolo...

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Messaggio del Papa per la Quaresima 2018

tempo santo ...

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Faro Febbraio 2018

il cammino della Quaresima...

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Festa di don Bosco... sull’educazione

Tutti i lunedì sul corriere online... 35minuti per crescere... rubrica di Alessandro D’Avenia

http://www.corriere.it/alessandro-davenia-letti-da-rifare/18_gennaio_28/35-minuti-per-crescere-alessandro-d-avenia-letti-da-rifare-9b7ae120-045e-11e8-a380-b73a51b76dad.shtml

Un Re Magio per amico

Dopo Capodanno la festa dell'Epifania sembra solo la chiusura di un periodo, il punto di contatto tra il clima natalizio e la quotidianità di gennaio: si spengono le luci, si rimettono a posto l'albero e il Presepe, si indugia ancora qualche ora prima di tornare nell'aridità delle giornate di un mese che psicologicamente sembra lunghissimo. Chi ha il dono di vivere l'esperienza della Chiesa, al contrario, è stato educato a guardare all'Epifania come ad un evento decisivo: essa è la festa in cui finalmente si rivela l'identità di Colui che è nato.

È come se la Tradizione non volesse che ci fermassimo di fronte al comprensibile stupore per quella nascita, ma ci spingesse a chiedere di più, a volerne conoscere la natura, la verità. In un certo senso questo dinamismo è paradigmatico degli avvenimenti di tutta la nostra vita: ci innamoriamo, ci ammaliamo, iniziamo un lavoro, viviamo un’amicizia, e ad un certo punto non possiamo fare a meno di chiederci che cosa sia, che nome abbia, che cosa rappresenti rispetto alla nostra vita, ciò che ci è successo. Qual è il nome di questa morte? Qual è il nome di questa malattia? Qual è il nome di questo rapporto? Qual è il nome di quello che sperimento e che mi rende lieto o mi turba?
È commovente, allora, vedere che razza di amici sono per noi i Re Magi. Non personaggi mitici o leggendari, ma uomini che volevano capire che cosa fosse quella stella nel cielo e hanno rischiato tutto per andare al fondo di quello che avevano intuito: essi infatti avevano compreso che il vero nome di ogni cosa, il vero nome di ogni fatto che succede nella nostra esistenza, è "segno". Tutto è segno, tutto è chiamata, provocazione, ad una strada, ad un lavoro. Tutto, come la stella, è via che ci porta a Cristo.

Di fronte al Mistero del Natale, i Re Magi azzardano un'ipotesi, ci sono veramente amici suggerendoci un'ipotesi, ovvero il fatto che ogni cosa sia un segno che ci mette in cammino verso ciò di cui abbiamo davvero bisogno. La morte di un figlio, l'inizio di un nuovo lavoro, la scoperta di una crisi di rapporti apparentemente irreversibile, ci spinge ad uscire dai nostri regni per fare un lungo viaggio: il viaggio che ci porta da quello che conosciamo fino al Mistero, fino al volto di Cristo. Tutto ci è dato come segno per portarci di fronte a Lui e prendere coscienza che era di quel bimbo che il nostro cuore aveva ultimamente sete.
Tornare a scuola, riprendere il treno, reimmergersi nella routine solita di sempre, non è dunque una condanna, ma la possibilità di fare un percorso, di considerare ogni istante come sollecitazione ad andare oltre, a capire fino in fondo che cosa sia questo pezzo di vita con cui abbiamo a che fare. Ogni persona leale con sé desidererebbe avere come amico un Re Magio, qualcuno che scommette sul fatto che quanto stiamo vedendo o vivendo non sia fine a se stesso, ma sia strada a incontrare ciò che il cuore attende e spera.

Perché è questa la notizia dell'Epifania: che quello che cerchiamo c'è e che non c'è circostanza che non possa essere vissuta dentro ad un cammino. Il marito è strada, il collega è strada, i figli sono strada, i nostri insuccessi sono strada, perfino — direbbe sant'Agostino — il nostro male. Il punto è che occorre la libertà di cuore per verificare che sia così, occorre partire e andare per terre che non conosciamo, a volte lontani dagli affetti e dalle sicurezze, per poter toccare con mano che queste non sono soltanto parole, bensì l'unica possibilità di vivere umanamente la vita. L'Epifania è la festa dell'amicizia. Nel gesto dei Magi tutti siamo aiutati a scrutare le nostre stelle come sentiero al Bene, alla Vita. E tutti possiamo cominciare ad essere amici così: non compagni per adempiere qualche missione o per passare il tempo, ma fratelli e sorelle che si aiutano e si sostengono nella domanda dell'esistenza, la domanda di sapere che cosa sia, che valore abbia, quello che che ci sta capitando.
Potremmo anche noi, come Maria, ritrovarci senza parole nello scoprire che tutto ciò che confusamente affolla la nostra vita è in realtà un dono che ci è stato fatto per crescere, per ritornare ogni giorno a guardare in faccia Cristo, a scorgere, anche nel cielo più buio, una stella cometa che possa seriamente rivelarci il cammino, la strada da fare, per ritornare di nuovo di fronte ad un Volto in cui ogni cosa, anche la più piccola, ha finalmente il suo perché.

Faro di Gennaio 2018

ecco il nuovo Faro

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Servire lo Spirito...

“Il nostro ministero è aiutare le persone ad abbandonare gradualmente il rancore e a scoprire che proprio nella sofferenza c'è una benedizione. Dove c'è dolore, c'è la guarigione. Dove c'è pianto, c'è la danza. Dove c'è povertà, c'è il regno di Dio."
Henri Nouwen

Fare a meno di Dio?

Non posso pensare che la fede sia un possesso da custodire con ostentata sicurezza. Devo combattere continuamente per la fede, domandarmi senza sosta: Chi è Dio per me? Che cosa è Dio? Come posso credere in Lui? E a che cosa credo quando parlo di Dio?
Anselm Grün

il Faro di novembre

ecco il nuovo mese... buona lettura

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Venite, è pronto!

Buona giornata
dall’ufficio:
La Chiesa deve essere assolutamente presente nella stessa comunità dei popoli per alimentare e risvegliare la cooperazione tra gli uomini; e questo tanto attraverso le sue pubbliche istituzioni, quanto mediante la piena e sincera collaborazione di tutti i cristiani, animati dal solo desiderio del bene comune. Questo scopo si raggiungerà in maniera più efficace se i fedeli stessi, coscienti della loro responsabilità umana e cristiana, si daranno da fare per risvegliare, già nell’ambito della loro vita, la volontà di collaborare prontamente con la comunità internazionale. Si abbia una cura particolare nel formare in questo i giovani, sia nell’educazione religiosa che in quella civile

Il documento del Concilio ci interroga: l’altro è un dono e un bene per me? Da dove sorge il mio sguardo su di lui? Come lo formo e lo educo? Se non è chiara questa sorgente a cui attingo il mio sguardo allora anche tutti i miei gesti, le mie scelte e le mie relazioni saranno poco chiare.... Preda della paura dell’incertezza dell’istinto o del bisogno 🤔

Dal Vangelo: venite è pronto ... è per tutti... è per te ... questo deve essere lo sguardo e l’apertura d’animo del credente... è Lui che invita e ci attira a se ... non a noi o alle nostre idee ...