Civate (LC)
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PARROCCHIA Santi VITO E MODESTO

Dono di Dio ... la Pace

Buona giornata
dall’ufficio:
Per costruire la pace, poi, sono assolutamente necessarie la ferma volontà di rispettare gli altri uomini e gli altri popoli, l'impegno di ritener sacra la loro dignità e, infine, la pratica continua della fratellanza. Così la pace sarà frutto anche dell'amore, che va al di là di quanto la giustizia da sola può dare.
La pace terrena, poi, che nasce dall'amore del prossimo, è immagine ed effetto della pace di Cristo che promana da Dio Padre. Infatti lo stesso Figlio di Dio, fatto uomo, principe della pace, per mezzo della sua croce ha riconciliato tutti gli uomini con Dio e, ristabilendo l'unità di tutti in un solo popolo e in un solo corpo, ha distrutto nella sua carne l'odio (cfr. Ef 2,16; Col 1,20.22). Nella gloria della sua risurrezione ha diffuso nei cuori degli uomini lo Spirito di amore. Perciò tutti i cristiani sono fortemente chiamati a vivere secondo la verità nella carità» (Ef 4,15) e a unirsi con gli uomini veramente amanti della pace per implorarla e tradurla in atto.

la Pace che viene da Dio è un progetto di vita! La Pace che viene da Dio nasce dai cuori e non dai trattati.... la Pace che viene da Dio è gratitudine e vocazione alla Vita secondo Lui e con Lui e non proiezione di noi stessi... vi lascio la pace vi do la mia pace...

San Carlo

Buona giornata

dall’ufficio:
Vuoi che ti insegni come accrescere maggiormente la tua partecipazione interiore alla celebrazione corale, come rendere più gradita a Dio la tua lode e come progredire nella santità? Ascolta ciò che ti dico. Fuggi le distrazioni per quanto puoi. Rimani raccolto con Dio, evita le chiacchiere inutili....
Studia e applicati a quelle cose che sono necessarie per compiere bene questo incarico.
Dà sempre buon esempio e cerca di essere il primo in ogni cosa. Predica prima di tutto con la vita e la santità, perché non succeda che essendo la tua condotta in contraddizione con la tua predica tu perda ogni credibilità.... Se amministri i sacramenti, o fratello, medita ciò che fai. Se celebri la Messa, medita ciò che offri. Se reciti i salmi in coro, medita a chi e di che cosa parli. Se guidi le anime, medita da quale sangue siano state lavate.... Se così faremo avremo la forza per generare Cristo in noi e negli altri

con quanta consapevolezza San Carlo ci richiama alla “relazione” con Dio!!! Stai attento a quello che fai con Lui, studia, medita, raccogli il tuo silenzio interiore e non vivere nella frenesia e nella confusione.... stai volentieri con Lui ... ricordati di Lui con piccole esclamazioni come scintille lanciate al cielo ...


Dal Vangelo: chi si umilia sarà esaltato.... ci chiede la via dell’umiltà e non quella della potenza e del dominio... una via di servizio e di condivisione, di chi si sente invitato a partecipare alla festa della vita e non a cercare il proprio successo nel confronto con gli altri ...

Una moltitudine immensa

Buona giornata
dall’ufficio
Il primo desiderio, che la memoria dei santi o suscita o stimola maggiormente in noi, è quello di godere della loro tanto dolce compagnia e di meritare di essere concittadini e familiari degli spiriti beati, di trovarci insieme alla loro assemblea... Ci attende la primitiva comunità dei cristiani, e noi ce ne disinteresseremo? I santi desiderano di averci con loro e noi ce ne mostreremo indifferenti? I giusti ci aspettano, e noi non ce ne prenderemo cura?
Vi è un secondo desiderio che viene suscitato in noi dalla commemorazione dei santi, ed è quello che Cristo, nostra vita, si mostri anche a noi come a loro, e noi pure facciamo con lui la nostra apparizione nella gloria.

Gioire con i santi della pienezza della comunione del dono della vita e vedere la gloria di Cristo, che mostri anche a noi il suo volto come già loro, che faccia sentire anche a noi l’intima sua presenza come già a tutti loro, per essere tutti insieme una cosa sola in Lui
Un cuore solo e un’anima sola per la Tua gloria Signore

Dall’Apocalisse: hanno levato dei loro vesti rendendo le candide nel sangue dell’agnello .... può un sangue lavare? Chi non beve il mio sangue, chi non mangia il mio corpo, non è degno di me... non avrà in se la vita ....
non c’è amore più grande di chi dà la vita per i propri amici

Beati... santi

“Consideriamo, o carissimi, come il Signore ci mostri continui esempi della risurrezione futura, della quale ci ha dato una primizia in Gesù Cristo, risuscitandolo dai morti.
Osserviamo la risurrezione che avviene nella legge del tempo. Il giorno e la notte ci fanno vedere la risurrezione. La notte si addormenta, il giorno risorge. Il giorno se ne va, la notte sopravviene.
Prendiamo come esempio i frutti. Il seme cos'è, e come si genera? Il seminatore è uscito e ha sparso sulla terra ciascuno dei semi. Questi, caduti per terra secchi e nudi, marciscono. Poi Dio grande e provvidente li fa risorgere dallo stesso disfacimento, e da un solo seme ne ricava molti, e li porta alla fruttificazione.
Le nostre anime stiano attaccate a lui con questa speranza, a lui che è fedele nella promessa e giusto nei giudizi.

è davvero questa la logica di Dio: fa risorgere, chiama all’esistenza, dona Vita piena ... in Lui ... ad ogni creatura! Non c’è altro sguardo di Dio sull’umanità! Non la legge, non il giudizio, non l’ira o la gelosia.... è lo sguardo paterno e materno del genitore, è lo sguardo intimo dell’amante, è lo sguardo appassionato del creatore, è lo sguardo libero e cordiale dell’amico vero! Uno sguardo che da Vita

mi sento attraversato ma anche raggiunto da questa gioia contagiosa di una Vita che viene dall’Alto e che invita ad alzare lo sguardo?

Parole di Vita

Buona giornata
Dalla «Lettera ai Corinzi» di san Clemente I, papa
“Lo Spirito del Signore è come una fiaccola che scruta tutti i segreti recessi del cuore» (Pro 20, 27 volg.). Pensiamo quanto ci sia vicino, e come a lui nulla resti nascosto dei nostri pensieri e dei nostri propositi. Perciò non andiamo mai contro la sua volontà. Piuttosto che offendere Dio, non esitiamo a metterci in conflitto con gli uomini stolti e senza giudizio, tronfi e superbi e ricchi solo di parole bugiarde. Adoriamo il Signore Gesù Cristo, il cui sangue fu versato per noi, portiamo rispetto a quelli che ci governano, onoriamo gli anziani e istruiamo i giovani nella scienza del timor di Dio, indirizziamo le nostre spose sulla via del bene. Appaiano amabili nella loro vita morale, diano prova della loro disposizione alla dolcezza, manifestino con il tacere di saper moderare la lingua, offrano uguale amore, senza preferenza di persone, a tutti quelli che santamente servono Dio.

Lo Spirito scruta i nostri pensieri e guida i nostri cuori... se vogliamo... nella libertà di chi offre una vicinanza nell’affetto...
se vuoi seguimi dice Gesù ancora oggi a tutti noi... segui le mie vie quest’oggi, cammina con me in ogni istante, cerca il mio volto in ogni creatura... IO lascio una traccia...

Dal Vangelo: donna sei libera dalla tua malattia... la parola di Gesù è energica, piena di vita, coglie il dolore dell’altro che la piega su di se, non giudica ma ama e risolleva...
come sono le mie parole? Danno vita? Risollevano l’altro dalle sue fatiche? Aprono alla speranza? un mondo migliore “avviene” se prima avviene in noi uno Spirito nuovo

Chiamati da Lui

Buona giornata
Dal «Commento sul vangelo di Giovanni» di san Cirillo d'Alessandria, vescovo

“I suoi apostoli furono le colonne e il fondamento della verità. Cristo afferma di aver dato loro la stessa missione che ebbe dal Padre... Egli dunque pensava di dover mandare i suoi apostoli allo stesso modo con cui il Padre aveva mandato lui. Perciò era necessario che lo imitassero perfettamente e per questo conoscessero esattamente il mandato affidato al Figlio dal Padre. Ecco perché spiega molte volte la natura della sua missione. Una volta dice: Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori alla conversione (cfr. Mt 9,13). Un'altra volta afferma: «Sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato» (Gv 6,38). Infatti «Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui» (Gv 3,17).”

questa ora che è finito il tempo degli apostoli e la missione di tutta la Chiesa che è chiamata apostolica. annunciare la conversione, cercare e compiere la volontà del Padre edificando il Suo Regno, portare la Misericordia di Dio che salva e libera ogni persona dal male
A tutti noi ogni giorno richiesto di lavorare in questa vigna e compiere questa missione del Padre, annunciando, sostenendo, e camminando accanto ad ogni persona per questo ci è dato con abbondanza il dono dello spirito

Dal Vangelo:
“chiamò a se i suoi discepoli”....
forse troppo in fretta ci dimentichiamo che la fede è una “chiamata” e non semplicemente una cosa da fare o peggio ancora un insieme di regole da sopportare! Dietro ad ogni parola che diciamo nella preghiera, dietro ad ogni invocazione, dietro ad ogni momento di silenzio e di meditazione, dietro ad ogni celebrazione, c’è Qualcuno che chiama e chiama a stare “con lui”, se perdiamo questo centro siamo perduti...

Fede Viva

Buona giornata
Dalla «Lettera a Proba» di sant'Agostino, vescovo:
“Chiunque chiede al Signore un'unica cosa e quella sola cerca di ottenere, chiede con certezza e sicurezza e non teme che gli possa nuocere quando l'ha ottenuta. Ma, senza di essa, nulla potrebbe giovargli di tutto ciò che avrà ottenuto. Questa cosa è l'Unica e vera Vita, la sola beata che viene da Dio! In essa infatti si trova la sorgente della vita, di cui ora dobbiamo aver sete quando preghiamo. Per ora poniamo dinanzi a lui ogni nostro desiderio di inebriarci dell'abbondanza della sua casa e di dissetarci al torrente delle sue delizie; perché presso di lui è la sorgente della vita e nella sua luce vedremo la luce (Sal 35, 8-10). Quando poi il nostro desiderio sarà saziato di beni, non vi sarà più da chiedere con gemiti, ma solo da possedere con gioia.
Tuttavia siccome questa pace trascende ogni umana intelligenza, anche quando la chiediamo nella preghiera, non sappiamo che cosa chiedere come si conviene. Ciò che non possiamo infatti immaginare come è in realtà, certo non possiamo dire di conoscerlo. Vi sono tante cose che noi rigettiamo, rifiutiamo, disprezziamo, quando la loro immagine si affaccia alla nostra mente. Sappiamo che non è ciò che cerchiamo, quantunque non sappiamo ancora come sia in realtà l'oggetto dei nostri desideri.
Vi è dunque in noi, per così dire, una dotta ignoranza, ma istruita dallo Spirito di Dio, che aiuta la nostra debolezza. "

come non sentire l’eco del “grido” di Sant’Agostino: “ ci hai fatti per Te Signore ed il nostro cuore è inquieto finché non dimora in Te” ....
che bella quella “dotta ignoranza” che ci spinge a cercare, a desiderare la pienezza della Verità, della Pace, della Comunione in Dio e col Creato facendoci capire che non sono le “cose” a riempirci di senso.... esse non ci basteranno mai perché l’animo ha sete di Lui.
ma noi cosa chiediamo veramente e insistentemente nella preghiera? Chiediamo di vedere Lui ? Di essere Con Lui?

Dal Vangelo: sapete riconoscere i segni dei tempi?
Non basta più proclamarsi cristiani... oggi ci è chiesto di non mettere la fede al “margine” della nostra vita.... come una delle tante cose che abbiamo nella nostra casa. Se credere non diventa il respiro dei nostri giorni, l’intelligenza che guida le nostre scelte, l’amore che appassiona in nostri incontri... purtroppo diventa inutile... come tante cose che abbiamo in casa che a furia di non usarle marciscono!

Fuoco sulla terra

Buona giornata
dall’ufficio: Forse hai da farmi una domanda: Come mai l'Apostolo ha detto: «Noi non sappiamo che cosa sia conveniente domandare»? (Rm 8, 26). Non possiamo davvero supporre che colui che diceva ciò, o coloro ai quali egli si rivolgeva, non conoscessero la preghiera del Signore.... Infatti, quando gli fu conficcata una spina nella carne e un messo di satana fu incaricato di schiaffeggiarlo, perché non montasse in superbia per la grandezza delle rivelazioni, per ben tre volte pregò il Signore di liberarlo dalla prova. E così dimostrò di non sapere in questo caso che cosa gli era più conveniente domandare. Alla fine però sentì la risposta di Dio, che gli spiegava perché non avveniva quello che un uomo così santo chiedeva, e perché non conveniva che l'ottenesse: «Ti basta la mia grazia: la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza» (2 Cor 12, 9).

Grazia, potenza, debolezza.... sembrano tre cose distanti anni luce ..... eppure tutta la storia della Salvezza ci racconta che Dio manifesta la Sua Grazia continuamente per risollevare l’uomo dalla sua debolezza, dalla sua pochezza (Adam =terra) e non si vergogna di stare accanto ed effondere il Suo Spirito perché la nostra pochezza abbia vita.... la vera potenza, ci rivela Gesù, non è la forza che domina, giudica, prevarica ...ma l’amore che “serve”!
forse la “debolezza” che ci pesa di più è proprio quella che ci fa costatare i nostri limiti e che non bastiamo a noi stessi ... proprio perché siamo voluti da Lui come uno stupendo strumento di comunione...

Dal Vangelo: sono venuto a portare il fuoco sulla terra .... ???? Dov’è questo fuoco dello Spirito tra i credenti? Tra di noi? In ciascuno di noi? .... quando si ama davvero si lotta per difendere la vita, si fatica per costruire un futuro di speranza, si discerne con coraggio la Verità anche quando costa sacrifici!
Dio ci dona ogni giorno il fuoco vivo del Suo Spirito Creatore... ma forse noi preferiamo l’acqua cheta del nostro perbenismo che tutto accomoda...
Vieni Spirito del Santo e scuoti le nostre anime!

Chiedere nella preghiera

Chi dice: «Rialzaci, Signore nostro Dio; fa' risplendere il tuo volto e noi saremo salvi» (Sal 79, 4), che altro dice se non: «Venga il tuo regno»?
Chi dice: «Rendi saldi i miei passi secondo la tua parola e su di me non prevalga il male» (Sal 118, 133), che altro dice se non: «Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra»?
Chi dice: «Non darmi né povertà né ricchezza» (Pro 30, 8), che altro dice se non: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano»?
chiedere nella preghiera non è uno scomodare Dio a nostro favore pretendendo da Lui cose che noi non siamo disposti a fare.... l’atto del chiedere deve essere sostenuto dell’offerta di tutta la nostra vita, dal nostro “eccomi” perché si compia il Suo disegno e venga davvero il Suo Regno e ciò che vivo possa mostrare realmente il Suo Volto Misericordioso ai fratelli

Dal Vangelo: amministratore fedele e saggio.... ogni giorno devono essere queste le caratteristiche che ci contraddistinguono: amministrare il dono della vita e i beni del creato senza cadere nella logica del possesso.... farlo con fedeltà e tenacia al Suo progetto perché ogni scelta parli di Lui... e con saggezza perché emerga sempre la Verità dell’Amore sopra la legge o le regole... così “viene” il Regno di Dio

Padre Nostro...

Buona giornata
Quando diciamo: «Sia santificato il tuo nome», stimoliamo noi stessi a desiderare che il suo nome, che è sempre santo, sia ritenuto santo anche presso gli uomini, cioè non sia disprezzato. Cosa questa che giova non a Dio, ma agli uomini...Dicendo: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano», con la parola «oggi» intendiamo nel tempo presente. Con il termine «pane» chiediamo tutto quello che ci è necessario, indicandolo con quanto ci occorre maggiormente per il sostentamento quotidiano. Domandiamo anche il sacramento dei fedeli, necessario nella vita presente per conseguire la felicità, non quella temporale, ma l’eterna...
Quando diciamo: «E non ci indurre in tentazione», siamo esortati a chiedere l’aiuto indispensabile per non cedere alle tentazioni e per non rimanere vinti dall’inganno o dal dolore.
dentro la preghiera del Pater c’è ogni anelito di vita santa, la fonte di ogni relazione vera con Dio, i fratelli, le cose... non solo recitiamola spesso ( anche solo una frase) ma chiediamoci spesso se la stiamo vivendo!

Dal Vangelo: Passerà a servirli.... Gesù solo perché è padrone di se stesso non si vergogna di mettersi al servizio del bene dei fratelli... solo se Gesù ci abita dentro si ha il coraggio di spendere la vita per dare vita ai fratelli.... senza Lui ogni sguardo è spento e ogni gesto è vuoto...

Il dono della missione

Buona Domenica
“Potrebbe sembrare strano che Dio ci comandi di fargli delle richieste quando egli conosce, prima ancora che glielo domandiamo, quello che ci è necessario. Dobbiamo però riflettere che a lui non importa tanto la manifestazione del nostro desiderio, cosa che egli conosce molto bene, ma piuttosto che questo desiderio si ravvivi in noi mediante la domanda perché possiamo ottenere ciò che egli è già disposto a concederci. Questo dono, infatti, è assai grande, mentre noi siamo tanto piccoli e limitati per accoglierlo.”
a Lui interessa che il desiderio di vita piena si rafforzi in noi con la temperanza dell’invocare ....
con la purificazione umile che avviene in un animo che supplica ....con la limpidezza di chi comprende la fonte del dono ....
quando troviamo questa sorgente è semplicemente gustoso e da gioia camminare verso di lei

Progetto Arquata

Abbiamo vissuto un incontro intenso di amicizia e solidarietà

Per riflettere

Ecco l'intuizione: il volto di Cristo è da cercare negli specchi ove si riflettono i visi umani.
card. Gianfranco Ravasi

Speranza

Con il Battesimo, veniamo immersi in quella sorgente inesauribile di vita che è la morte di Gesù, il più grande atto d’amore di tutta la storia; e grazie a questo amore possiamo vivere una vita nuova, non più in balìa del male, del peccato e della morte, ma nella comunione con Dio e con i fratelli.
Papa Francesco
(Udienza Generale in Piazza San Pietro)

È vicino a voi il Regno di Dio

dall’ufficio di san Luca: “il Signore salì «sul tramonto» in quanto la sua morte gli servì come alto piedistallo per manifestare maggiormente la sua gloria mediante la risurrezione. Noi dunque spianiamo la strada a colui che sale «sul tramonto» quando predichiamo alle vostre menti la sua gloria; perché, venendo poi egli stesso, le illumini con la presenza del suo Amore.”
il Risorto fa risorgere noi ogni giorno dalle nostre fragilità, questo è ciò che dobbiamo annunciare: il Lui che abita in noi e ci spinge ad essere come Lui.
è vicino a voi il Regno di Dio... a tutti è chiesto il compito di far capire/testimoniare con la vita che cosa Regna veramente in noi! Non possiamo dire Dio solo con le regole o le parole e non con la vita..

Frumento di Cristo

Nella festa di sant’Ignazio di Antiochia:
“Sono frumento di Dio e sarò macinato dai denti delle fiere per divenire pane puro di Cristo. Supplicate Cristo per me, perché per opera di queste belve io divenga ostia per il Signore.
A nulla mi gioveranno i godimenti del mondo né i regni di questa terra. E' meglio per me morire per Gesù Cristo che estendere il mio impero fino ai confini della terra. Io cerco colui che è morto per noi, voglio colui che per noi è risorto. E' vicino il momento della mia nascita al cielo....Ogni mio desiderio terreno è crocifisso e non c'è più in me nessun'aspirazione per le realtà materiali, ma un'acqua viva mormora dentro di me e mi dice: «Vieni al Padre». Non mi diletto più di un cibo corruttibile, né dei piaceri di questa vita. Voglio il pane di Dio, che è la carne di Gesù Cristo, della stirpe di David; voglio per bevanda il suo sangue che è la carità incorruttibile. Non voglio più vivere la vita di quaggiù ma quella piena di lassù."
Siamo frumento macinato dalla vita per divenire anche noi Corpo di Cristo che nutre del Suo Amore il mondo.
sbricioliamolo in tutti gli incontri di oggi...

Adorazione del Lunedì - 25 settembre

Andate anche voi a lavorare nella mia Vigna

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Esaltazione della Santa Croce

Preghiera dei 1000 Gesù :

Gesù Gesù sei la mia vita
Gesù Gesù nella mia morte
Gesù Gesù non mi abbandonare
Gesù Gesù per sempre
Gesù mio dolce Gesù

Guadagnare il fratello...

articolo di Alessandro D'Avenia

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Festa Addolorata

Calendario

Riflessione estiva

C’è una malattia che può colpire i battezzati e che il Santo Padre chiama “alzheimer spirituale”: consiste nel dimenticare la storia del nostro rapporto personale con Dio, quel primo Amore che ci ha conquistati fino a farci suoi. Se diventiamo “smemorati” del nostro incontro con il Signore, non siamo più sicuri di niente; allora ci assale la paura che blocca ogni nostro movimento. Se abbandoniamo il porto sicuro del nostro legame con il Padre, diventiamo preda dei capricci e delle voglie del momento, schiavi dei “falsi infiniti”, che promettono la luna, ma ci lasciano delusi e tristi, alla ricerca spasmodica di qualcosa che riempia il vuoto del cuore. Come evitare questo “alzheimer spirituale”? C’è una sola strada: attualizzare gli inizi, il “primo Amore”, che non è un discorso o un pensiero astratto, ma una Persona. La memoria grata di questo inizio assicura lo slancio necessario per affrontare le sfide sempre nuove che esigono risposte altrettanto nuove, rimanendo sempre aperti alle sorprese dello Spirito che soffia dove vuole.

Nuovo Bollettino IL FARO

Ecco il nuovo logo... un grazie alla nuova REDAZIONE
è in distribuzione la Busta per il nuovo Abbonamento

Faro di Giugno

ecco l'ultimo numero "tradizionale"... ricordo il 22 giugno la RIUNIONE PER FORMARE UNA NUOVA REDAZIONE... senza quella sospenderemo il Faro

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Adolescenti e Web

un bellissimo articolo...

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Faro di Maggio

ecco il nuovo numero del Bollettino Parrocchiale...
un grazie a tutti i collaboratori

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