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PARROCCHIA S. MARTINO VESCOVO

Mercoledì 6 aprile

“Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”. Gv 3,16
Gesù è venuto per rivelare l’amore di Dio per gli uomini. Apriamoci al suo amore!

Martedì 5 aprile

" Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della resurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore" Atti 4,35
La resurrezione di Gesù e il dono dello Spirito aprono i cuori dei credenti. Ognuno accoglie e si sente accolto, comprende e si sente compreso.

Lunedì 4 aprile

"Se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio" Gv 3,5
Solo se accettiamo di aprirci alla novità dello Spirito possiamo nascere alla vita divina e scoprire il mistero di Gesù.

II Domenica di Pasqua

È passato quasi sotto silenzio un film uscito il mese scorso in Italia ma che negli Stati Uniti aveva raccolto uno strepitoso successo. Si tratta del film God’s not dead, “Dio non è morto”. Narra la storia (vera) di un giovane studente cristiano, Josh, al primo anno del College, che s’iscrive al corso di filosofia di un professore ateo. Questi esige dai suoi studenti che sottoscrivano la dichiarazione “Dio è morto” se vogliono essere promossi. Josh si rifiuta di farlo proprio perché è credente e accetta la scommessa di dimostrare che Dio è vivo. La logica scientifica della ragione del professore, a poco a poco, deve cedere di fronte alla logica dell’amore. Ci sono altre ragioni che Josh dimostrerà al
professore ateo che odia Dio. Per questo, anche lui, dovrà mettersi in cammino per cercare un nuovo varco nella sua vita… “un oltre” non frutto del caso, del destino o della ragione, ma di una scelta consapevole che può nascere solo dall’amore.
Tommaso, nel vangelo di oggi, deve trovare nella piaghe di Gesù proprio questa nuova apertura. Per questo è Didimo, il Gemello: è il gemello nella fede di ogni persona che vuole mettersi veramente in ricerca.

Oggi:
Assemblea NOI alle ore 10.30
Teatro alle ore 16.00 in sala polivalente.

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Sabato di Pasqua

“Alla fine apparve agli Undici, mentre stavano a mensa e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. Gesù disse: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura»”. (Mc 16,9-15)
Gesù appare agli undici discepoli e li riprende perché non hanno creduto alle persone che lo avevano visto vivo e glorioso. Ma la fede ha bisogno di testimoni. Il mandato e la forza vengono solo dal Signore.

Venerdì di Pasqua

Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro:«È il Signore!» (Gv 21,7)
Solo chi ama sa riconoscere. Chi è distratto dalle cose che accadono, difficilmente si accorge della presenza di Gesù. Vive l'evento, ma non il mistero racchiuso in esso.

Giovedì di Pasqua

Gesù disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. (Lc 24, 35-48)
Dalla morte di Gesù è venuta la salvezza per tutti. Dalla notte della croce scaturisce per tutti la luce della resurrezione.

Mercoledì di Pasqua

“Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero”. (Lc 24,13-35)
L’ascolto della parola di Dio e lo spezzare il pane ci pongono alla presenza del risorto.

Martedì di Pasqua

“Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto”
La Pasqua ci apre alla testimonianza senza timore del Signore risorto.

Lunedì di Pasqua

Ecco il bellissimo testo della preghiera sulla Croce di Papa Francesco la sera del venerdì santo:

O Croce di Cristo, simbolo dell’amore divino e dell’ingiustizia umana, icona del sacrificio supremo per amore e dell’egoismo estremo per stoltezza, strumento di morte e via di risurrezione, segno dell’obbedienza ed emblema del tradimento, patibolo della persecuzione e vessillo della vittoria.
O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo eretta nelle nostre sorelle e nei nostri fratelli uccisi, bruciati vivi, sgozzati e decapitati con le spade barbariche e con il silenzio vigliacco.
O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei volti dei bambini, delle donne e delle persone, sfiniti e impauriti che fuggono dalle guerre e dalle violenze e spesso non trovano che la morte e tanti Pilati con le mani lavate.
O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei dottori della lettera e non dello spirito, della morte e non della vita, che invece di insegnare la misericordia e la vita, minacciano la punizione e la morte e condannano il giusto.
O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei ministri infedeli che invece di spogliarsi delle proprie vane ambizioni spogliano perfino gli innocenti della propria dignità.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei cuori impietriti di coloro che giudicano comodamente gli altri, cuori pronti a condannarli perfino alla lapidazione, senza mai accorgersi dei propri peccati e colpe.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei fondamentalismi e nel terrorismo dei seguaci di qualche religione che profanano il nome di Dio e lo utilizzano per giustificare le loro inaudite violenze.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi in coloro che vogliono toglierti dai luoghi pubblici ed escluderti dalla vita pubblica, nel nome di qualche paganità laicista o addirittura in nome dell’uguaglianza che tu stesso ci hai insegnato.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei potenti e nei venditori di armi che alimentano la fornace delle guerre con il sangue innocente dei fratelli.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei traditori che per trenta denari consegnano alla morte chiunque.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei ladroni e nei corrotti che invece di salvaguardare il bene comune e l’etica si vendono nel misero mercato dell’immoralità.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi negli stolti che costruiscono depositi per conservare tesori che periscono, lasciando Lazzaro morire di fame alle loro porte.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei distruttori della nostra “casa comune” che con egoismo rovinano il futuro delle prossime generazioni.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi negli anziani abbandonati dai propri famigliari, nei disabili e nei bambini denutriti e scartati dalla nostra egoista e ipocrita società.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nel nostro Mediterraneo e nel mar Egeo divenuti un insaziabile cimitero, immagine della nostra coscienza insensibile e narcotizzata.

O Croce di Cristo, immagine dell’amore senza fine e via della Risurrezione, ti vediamo ancora oggi nelle persone buone e giuste che fanno il bene senza cercare gli applausi o l’ammirazione degli altri.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei ministri fedeli e umili che illuminano il buio della nostra vita come candele che si consumano gratuitamente per illuminare la vita degli ultimi.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei volti delle suore e dei consacrati – i buoni samaritani – che abbandonano tutto per bendare, nel silenzio evangelico, le ferite delle povertà e dell’ingiustizia.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei misericordiosi che trovano nella misericordia l’espressione massima della giustizia e della fede.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nelle persone semplici che vivono gioiosamente la loro fede nella quotidianità e nell’osservanza filiale dei comandamenti.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei pentiti che sanno, dalla profondità della miseria dei loro peccati, gridare: Signore ricordati di me nel Tuo regno!
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei beati e nei santi che sanno attraversare il buio della notte della fede senza perdere la fiducia in te e senza pretendere di capire il Tuo silenzio misterioso.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nelle famiglie che vivono con fedeltà e fecondità la loro vocazione matrimoniale.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei volontari che soccorrono generosamente i bisognosi e i percossi.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei perseguitati per la loro fede che nella sofferenza continuano a dare testimonianza autentica a Gesù e al Vangelo.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei sognatori che vivono con il cuore dei bambini e che lavorano ogni giorno per rendere il mondo un posto migliore, più umano e più giusto.
In te Santa Croce vediamo Dio che ama fino alla fine, e vediamo l’odio che spadroneggia e acceca i cuori e le menti di coloro preferiscono le tenebre alla luce.
O Croce di Cristo, Arca di Noè che salvò l’umanità dal diluvio del peccato, salvaci dal male e dal maligno! O Trono di Davide e sigillo dell’Alleanza divina ed eterna, svegliaci dalle seduzioni della vanità! O grido di amore, suscita in noi il desiderio di Dio, del bene e della luce.
O Croce di Cristo, insegnaci che l’alba del sole è più forte dell’oscurità della notte. O Croce di Cristo, insegnaci che l’apparente vittoria del male si dissipa davanti alla tomba vuota e di fronte alla certezza della Risurrezione e dell’amore di Dio che nulla può sconfiggere od oscurare o indebolire. Amen!

PASQUA 2016

"Perché cercate tra i morti colui che è vivo? È risorto! "
AUGURI A TUTTI.

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Sabato Santo. 26 marzo

"Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi". (da una antica omelia sul Sabato Santo)
Questa sera Veglia e Messa di Pasqua alle ore 21.00.

Venerdì santo. 25 marzo

“Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”
Gesù si consegna al Padre per amore nostro.
Oggi giorno di digiuno e astinenza. Celebrazione della Passione alle ore 20.30.

Giovedì Santo. 24 marzo

“Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine” (Gv 13,1-15)
Gesù ha amato. Tutta la sua vita è stata un atto di amore che si è concluso sulla croce. L’ultima cena anticipa e riassume il suo gesto supremo perché noi continuiamo a fare come lui: “Vi ho dato un esempio perché anche voi facciate come io ho fatto a voi”.
Messa in Coena Domini alle 20.30.

mercoledì 23 marzo

“E quelli gli fissarono trenta monete d’argento.” (Mt 26, 14-25)
Giuda consegna il Maestro al prezzo di uno schiavo ma anche al prezzo del pastore buono. Si realizza la profezia: il Signore si fa nostro schiavo ma con il dono di sé è il buon pastore che offre la sua vita per le sue pecore.
Questa sera, dalle 21.00 alle 22.30,Adorazione e Confessioni per gli adulti (diversi sacerdoti).

martedì 22 marzo

“Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte.” (Gv 13, 21-33.36-38)
Nessuno può pensare di essere fedele fino in fondo alla vocazione a cui è chiamato; Pietro non più degli altri. Il Signore lo sa e per questo ha misericordia di noi.
Oggi giornata di adorazione dalle 9.00 alle 18.30. Celebrazione della Riconciliazione per i giovani alle 20.30.

lunedì 21 marzo.

“Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?” (Gv 12,5)
Dio ha bisogno del profumo del nostro amore, altrimenti non potremo amare i poveri. Guai se la casa di Dio fosse piena di denaro per i poveri ma fosse vuota del profumo del nostro amore.
Oggi giornata di adorazione dalle 9.00 alle 18.30.

20 marzo. DOMENICA DELLE PALME

“Benedetto colui che viene, il re, nel nome del signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!”. (Lc 19, 28-40)
Luca, l’evangelista dell’amore misericordioso di Dio, racconta la passione di Cristo come il grande dispiegamento della misericordia e della tenerezza di Dio.

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sabato 19 marzo. SAN GIUSEPPE

“Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo” (Mt 1,16).
Preghiamo per tutti i papà, perché come San Giuseppe, ascoltando docilmente la Parola di Dio, siano capaci di custodire, amare e formare Gesù nei loro figli.

venerdì 18 marzo

“Credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre” (Gv 10, 31-42)
Signore, apri i nostri occhi per saper vedere, anche oggi, le opere di Dio nella Chiesa: santità, carità, pace e anche i miracoli del tuo amore.

Oggi giorno di astinenza. Via crucis ore 15.00.
Alle 19.00 in San Nicolò a Treviso, Mattia Tassetto verrà istituito nel ministero del Lettorato. Preghiamo per lui e per le vocazioni al presbiterato.

giovedì 17 marzo

“Chiunque osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno.” (Gv 8, 51-59)
Affido la mia vita a te, mio Dio. Custodisci la mia fede in Gesù Cristo tuo Figlio così che anch’io possa vincere la morte e risorgere a una nuova vita.

Questa sera catechesi giovani e adulti con la visione di un film sul mistero della Pasqua (ore 20.45)

mercoledì 16 marzo

“Chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.” (Gv 8-31-42)
Con l’ascolto della parola di Dio e una vita saldamente ispirata alla fede possiamo rendere efficace in noi la libertà conquistataci da Cristo.

martedì 15 marzo

“Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso…” (Gv 8,21-30).
Il peccato è un male incurabile. Tuttavia ci viene dato un segno: al legno della croce è inchiodato il Figlio di Dio che ci riconduce al Padre e vince il nostro peccato.
Ricordiamo oggi la tragedia della Butan Gas a 20 anni dall’evento. Questa sera, alle 19.00 S. Messa per ricordare chi ha perso la vita

lunedì 14 marzo

“Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8, 12-20)
Il perdono di Gesù non è “buonismo”, chiede un sincero sforzo di conversione. Ricordiamo che i nostri peccati non sono cancellati magicamente: il nostro perdono lo ha pagato Lui sulla croce.

13 marzo. V domenica di QUARESIMA

“Ho scritto t’amo sulla sabbia”: era il titolo della canzone più ascoltata dagli Italiani nel 1968. Non parla di Gesù ma qualcosa in questo ritornello ci ricorda Gesù. Un Gesù silenzioso in un processo che non conosce le lentezze della giustizia italiana, un processo dove i giurati sono contemporaneamente pubblico, giudici, pubblico ministero ed esecutori della pena, senza avvocati, senza contraddittorio, senza patteggiamenti ecc…
Provo a immaginarmi la scena: la donna con il capo chino e lo sguardo a terra; anche Gesù chinato per terra; non guarda la donna, ma forse con quello scrivere le vuole dire qualcosa. Chissà cosa ha scritto. Io spero che abbia proprio scritto “ti amo, ti voglio bene, non aver paura”… davanti a quella folla di uomini inferociti. Ironia della sorte: se fosse stata una prostituta non le sarebbe accaduto nulla. Questo episodio mi ha sempre affascinato ed è uno dei più belli del vangelo.
Ci rivela che la misericordia di Dio ci sorprende sempre ed apre prospettive nuove anche là dove sembra non ci sia più nulla da fare o da perdonare.

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