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PARROCCHIA S. MARTINO VESCOVO

24 luglio 2016. XVII Domenica Tempo Ordinario

Allego Lettera della settimana. Oggi ritornano da Gallio i ragazzi del campo di 1 e 2 media lasciando il posto ai ragazzi di 3 media che partono con don Vanio. Ricordiamo i nostri ragazzi al Signore. Una buona settimana a tutti.

17 luglio 2016. XVI Domenica Tempo Ordinario

Allego Lettera della settimana. Oggi parto per il camposcuola di 1-2 media con 39 ragazzi, 8 animatori e 7 adulti. Chiedo un ricordo al Signore.
Buona settimana a tutti

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10 luglio 2016. XV Domenica Tempo Ordinario

“Che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?” Questa domanda, all’apparenza ingenua e inutile, nasconde, in realtà, una grossa problematica: i dieci comandamenti di Mosè, al tempo di Gesù erano diventanti oltre seicento, costringendo ogni devoto israelita ad un grande sforzo di memoria. Tra tutte queste leggi e prescrizioni… che cosa vale di più, cosa è più importante, cosa vale la pena di seguire per salvarsi? … e questa è una domanda che anche noi oggi ci poniamo… anzi è Gesù stesso che ci ributta la domanda: che cosa sta scritto nella Parola di Dio?
La risposta del Dottore della Legge (e forse anche la nostra) si allinea sulle posizioni classiche dei maestri del tempo o del catechismo che abbiamo imparato: la fede deve essere vissuta come gesto d’amore, come passione verso Dio e il prossimo, con il pieno ossequio dell’intelligenza e della ragione, anche con l’impegno della volontà… E Gesù oggi, come al Dottore della Legge, ci dice: “Bravo, hai risposto bene, si vede che hai studiato, complimenti…” Gesù rispetta la nostra fede, non la disturba, non inquieta le nostre quattro convinzioni o nozioni catechistiche. Il problema sembra risolto, ma ci lascia un po’ spiazzati e anche con una grande inquietudine interiore: “ma chi è il prossimo da amare?”. Non si tratta solo di conoscere i comandamenti, ma di coniugarli dentro la vita reale che ha sempre a che fare con volti e situazioni. E la parabola del “Buon Samaritano” ci aiuta non solo a dare un volto al “prossimo”, ma a farci noi stessi “prossimo” degli altri.

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3 luglio 2016. XIV domenica Tempo Ordinario

Allego "La Lettera" di questa settimana

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19 giugno. XII domenica Tempo Ordinario

C’è una domanda che Gesù pone, oggi, a noi come un giorno ai discepoli: “ma voi chi dite che io sia?”. È certamente una domanda interessante perché prima di interrogarci su cosa vuol dire essere cristiani e su che cosa questo comporta, siamo chiamati a domandarci “chi è Cristo per me… l’abbiamo accolto?” Solo dopo potremo dire cosa comporta seguire Gesù, cioè essere cristiani.
È vero che noi tante volte siamo più preoccupati di capire che cosa “dobbiamo fare”, anche come cristiani, prima ancora di domandarci: “ma io ho veramente scelto Gesù?” L’essere cristiani non è prima di tutto “fare determinate cose”, ma è adesione ad una persona: Gesù Cristo. Credere al Vangelo significa accogliere Lui, credere in Lui, accettare che in Lui Dio si è fatto uomo realmente e in modo definitivo è venuto a salvarci.

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1 giugno

Oggi siamo arrivati a Tours dove abbiamo celebrato la Messa nella basilica di San Martino, all'altare delle reliquie nel presbiterio. Abbiamo partecipato alla celebrazione dell'ora terza con le suore domenicane nella cripta dove é custodita la reliquia più significativa.. Il pranzo sempre dalle suore che gestiscono la basilica e l'accoglienza.... Nel pomeriggio, con una brava e simpatica guida, abbiamo iniziato la visita di Tours, dalla basilica alla cattedrale. Abbiamo terminato la giornata ad Amboise per la visita del centro storico.
Giornata molto intensa, specialmente dal punto di vista spirituale.
Il tempo é stato più clemente....ma la piena della Loira fa paura. L'autostrada é bloccata e domani saliremo a Chartres e Versailles per le strade normali.

31 maggio. Visitazione di Maria

Siamo arrivati questa sera ad Amboise la città dove é sepolto Leonardo da Vinci.
Questa mattina abbiamo visitato la bellissima cattedrale gotica di Bourges e nel pomeriggio il castello di Chenonceau, costruito sull'acqua del fiume Cher... Oggi a causa del maltempo particolarmente ingrossato. Tanti paesi della zona sono sott'acqua dopo più di una settimana di maltempo.
Domani saremo a Tours tutto il giorno sperando che il tempo migliori un po' e possano riaprire le strade interrotte.

30 maggio

Oggi siamo partiti per la gita culturale della parrocchia. La prima metà é Tours la città di San Martino nostro patrono. Quest'anno ricorrono 1700 anni dalla nascita. Arriveremo mercoledì a Tours dove celebrano la messa nella basilica che raccoglie le reliquie del santo vescovo. Questa sera siamo arrivati a Macon e domani procederemo per Bourges e la sua famosa cattedrale e Amboise dove è morto Leonardo da Vinci.

29 maggio. CORPUS DOMINI

Noi, ogni domenica, siamo come la folla del vangelo riuniti attorno a Gesù per ascoltare parole di consolazione, di speranza, parole che diano senso a quello che ognuno di noi ogni giorno sta vivendo. Non andiamo a Messa solo per tradizione, ma pure con tutti i nostri limiti, con la nostra poca fede, con le nostra presenze per abitudine, sentiamo, che questo è un appuntamento irrinunciabile per la nostra vita; sentiamo che l'incontro con il Signore e la sua Parola dà un altro spessore alla nostra vita. Però quello che il Signore ci dà in questo incontro è molto di più di quanto noi possiamo attenderci e immaginare. Non ci sfama solo con la sua Parola, ma c'è un altro cibo che Lui ci dà: prende il pane, lo spezza, e ci dice “questo è il mio corpo che è per voi, questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue…, prendete e mangiate, prendete e bevete… fate questo in memoria di me”.

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15 maggio. PENTECOSTE

"Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito".
Sono le parole di Gesù a Nicodemo, l’uomo in ricerca che non ha paura di mettersi in cammino. Può essere l’immagine che ci aiuta a capire il senso della Pentecoste. Dio vuole raggiungerci con la sua brezza per portarci il suo amore e farci rinascere ad una vita che è sempre nuova.

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8 maggio. ASCENSIONE DEL SIGNORE

La liturgia di oggi ci consegna il senso di questa festa: “nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo nella gloria”. Anche il prefazio della messa ci aiuta: “ci ha preceduti nella dimora eterna per darci la serena fiducia che dove è lui capo e primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria”.
Potremmo dire che la festa di oggi ci fa guardare al cielo, a Cristo che presso il Padre intercede per noi; è il guardare verso Cristo in attesa del dono dello Spirito Santo promesso da lui e che celebreremo domenica prossima nella solennità di Pentecoste.

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1 maggio. VI Domenica di Pasqua

Ormai vicini alla festa dell'Ascensione e della Pentecoste, la liturgia ci presenta la realtà della Chiesa guidata dallo Spirito del Signore risorto. Il Signore è presente nella Chiesa attraverso il dono e l'opera dello Spirito Santo.

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24 aprile. V Domenica di Pasqua

Il Vangelo di oggi ci provoca. È una di quelle pagine di fronte alle quali non possiamo nasconderci, giustificarci, defilarci. Nell’ultima cena Gesù lascia ai discepoli le sue ultime volontà, quasi una sorte di testamento: lava i piedi per insegnare quale deve essere lo stile che contraddistingue coloro che vogliono essere suoi seguaci e poi sintetizza in queste parole il suo ultimo desiderio: «vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri». È prima di tutto un comandamento: cioè un comando, non qualcosa di opzionale, da lasciare alla libera interpretazione o alla libertà di attuarlo o meno: è vincolante per chi vuole essere discepolo. È, dice Gesù, un comando “nuovo”: non tanto perché fosse diverso da quello che lui tante volte aveva detto nel Vangelo, ma perché è nuovo qualitativamente. È amare “come io vi ho amato”, amare come Gesù. E le sorprese non sono finite: ci saremmo aspettati un “come io vi ho amato, così voi amate me” … e invece c’è quel “così amatevi anche voi gli uni gli altri”: non c’è una dimensione verticale dell’amore, io e Dio, io e Gesù solamente… ma si risponde all’amore di Dio amando gli altri.

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17 aprile. IV Domenica di Pasqua

Ecco anche la Lettera di oggi.

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IV DOMENICA DI PASQUA

In questa domenica, chiamata del “Buon Pastore”, la Chiesa celebra, ormai da dopo il Concilio, la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, in particolare per le vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa. La presenza di queste vocazioni nella Chiesa è segno della fedeltà dell'amore di Dio, è uno dei segni della permanenza del Cristo risorto nella sua comunità. In questo tempo pasquale siamo chiamati a scoprire i segni della presenza del Risorto. Quello della vocazione ne è un segno particolare: Dio continua oggi a chiamare e far sentire la sua voce e continua oggi la sua missione attraverso “il segno” di coloro che lui stesso sceglie e manda. Il Risorto è presente perché ancora chiama ciascuno di noi a seguirlo e perché, attraverso la nostra vocazione e il nostro impegno cristiano, vuole salvare gli uomini.

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Sabato 16 aprile

"Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?" Gv 6,60
Accogliere in profondità la Parola di Gesù non è facile e alle volte ci mette in crisi. Aiutaci, Signore, a capire che solo Tu hai parole di vita eterna: da chi altri possiamo andare?

Venerdì 15 aprile

"Saulo, perchè mi perseguiti?" Atti 9,4
Anche oggi tanta umanità, il corpo di Cristo, chiede ragione del perchè è perseguitata. La croce continua ad essere vissuta anche oggi. Preghiamo per tutti i cristiani perseguitati.

Giovedì 14 aprile

“Io sono il pane vivo disceso dal cielo” Gv 6,51
Signore, apri il nostro cuore al tuo amore: nutriti di te possiamo avere la vita eterna.

Mercoledì 13 aprile

“E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno”. Gv 6,39
Dio Padre, nel suo amore, vuole salvare tutti gli uomini. Lasciamoci, oggi, incontrare da Cristo per riconoscere l’amore del Padre e vivere con gioia questo giorno.

Martedì 12 aprile

"Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame..." Gv 6,35
Gesù è l'unico pane che può saziare in profondità la nostra vita e la nostra fame di vita.

Lunedì 11 aprile

“Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato” Gv 6,29
Per comprendere Gesù, dobbiamo accoglierlo come l'inviato di Dio. Solo così possiamo avere in noi la vita, imitarlo nella nostra esistenza e arrivare alla salvezza.

III Domenica di Pasqua

Continuiamo, in questo tempo di Pasqua, a interpretare i segni della presenza di Gesù risorto in mezzo a noi. Nella preghiera all’inizio della Messa di oggi preghiamo così: "Accresci in noi la luce della fede, perché nei segni sacramentali della Chiesa riconosciamo il tuo Figlio che continua a manifestarsi ai suoi discepoli… e donaci il tuo Spirito per proclamare davanti a tutti che Gesù è il Signore".
Sono queste le fondamentali dimensioni della Pasqua: riconoscere nella fede il Signore risorto e proclamarlo, grazie al dono dello Spirito, a tutti gli uomini; è la fede che diventa testimonianza e annuncio.
BUONA DOMENICA!

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Sabato 9 aprile

"Sono, io non abbiate timore" Gv 6,20
Nel mare della nostra vita quotidiana ci sono spesso le tempeste. Per non temere nulla è necessario affidarsi con fiducia al Signore.

Venerdì 8 aprile

"C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci: ma che cosa è questo per tanta gente?" Gv 6,9
Non abbiamo paura di dare il poco che abbiamo: in nostro piccolo segno di misericordia, nelle mani di Gesù, diventa un grande dono per tutti.

Giovedì 7 aprile

"Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini" Atti 5,29
Signore, aiutaci a fare della tua Parola l'unico criterio delle nostre scelte.