11 settembre. XXIV Domenica del Tempo Ordinario
Quindici anni fa, oggi, l’attentato alle torri gemelle…, oggi un conflitto che nel vicino oriente sembra non voler trovare soluzioni di pace. In mezzo attentati e morte che hanno scandito a intervalli regolari la distratta vita dell’Europa, mettendo nel nostro cuore la paura e specialmente il sospetto nei confronti di ognuno che, per cultura, religione e razza è diverso da noi.
Non c’è misericordia mi sono detto più volte, con amarezza, mentre leggevo il vangelo di questa domenica che ci presenta le «parabole della misericordia». I fatti della vita sembrano smentire questa Parola, come molte volte è accaduto e continua ad accadere dentro la storia degli uomini. È una constatazione dura per il credente e il cercatore di Dio, perché ciò che viene svuotato di significato è proprio uno degli attributi più preziosi del Dio dei cristiani (ma anche del Dio del Corano), cioè il suo essere “misericordioso”, tenero, accogliente, colui che invita tutti a vivere da misericordiosi, da miti, da operatori di pace.
Ma Gesù ci racconta in parabole qual è l’atteggiamento con il quale Dio si rapporta all’uomo di ogni tempo. E vi troviamo delle sorprese…
Allego "La Lettera" di questa Domenica. Buona settimana a tutti!