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PARROCCHIA S. MARTINO VESCOVO

28 giugno

Chiesa di Roncisvalle. presbiterio e altare della Vergine.

28 giugno

Questa mattina siamo partiti da Roncisvalle con la messa e la benedizione dei pellegrini celebrate ieri sera.
Tappa impegnativa per il tipo di sentiero ma affrontato bene con le bici. Tanta gente sul cammino, di ogni nazionalità, ma tutti con un linguaggio comune sulle labbra: un sorriso e il saluto.
Ora siamo a Pamplona e celebreremo la messa ricordando la nostra comunità.
Questa mattina ci ha raggiunto la triste notizia della morte di Luisa Zoppi, piccola ma grande donna di levatura spirituale e umana molto bella. La nostra parrocchia ha perso una persona che ha dato molto alla comunità in tempo, servizi e specialmente preghiera. Siamo però certi che dal cielo lei continuerà ancora a preoccuparsi per tutti noi.

25 giugno

Domani mattina parto per il cammino di Santiago... in bicicletta da Roncisvalle.
Vi assicuro certamente il ricordo nella preghiera. Anche voi pregate per me.
Tempo, mezzi tecnici, stanchezza... permettendo... invierò qualche post con lo smartphone... se ci riuscirò.

14 giugno. XI domenica Tempo Ordinario

Riprendiamo il Tempo ordinario dell'Anno liturgico dopo la lunga parentesi del tempo pasquale. Questo tempo ci accompagnerà fino all’inizio dell’Avvento accompagnati dalla lettura continua del vangelo di Marco.
Oggi, il Signore, vuole donarci una grande parola di speranza e di fiducia in questi tempi problematici che forse, per diversi motivi, anche ci spaventano. E non è solo la questione dei conflitti attorno a noi con quello scenario si insicurezza che alimentano… ma anche la situazione di casa nostra con le polemiche che sempre nascono di fronte alle emergenze internazionali come quelle in atto nel Mediteraneo.
Fallimento, fiducia, attesa... sono le prospettive che oggi la Parola di Dio ci aiuta ad interpretare.

Allego "La Lettera" di questa domenica.

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7 giugno. CORPUS DOMINI

Mercoledì scorso siamo stati in pellegrinaggio al Santo di Padova. Il rettore della basilica, al termine della messa, ci invitava a fare il gesto del pellegrino, quello di passare dietro la tomba di Antonio e di toccare con mano la lapide che racchiudeva il corpo del santo. Mi colpisce sempre quel gesto: c’è un bisogno di concretezza nella nostra esperienza di fede, quasi, appunto, un toccare con mano l’esperienza dell’amore di Dio in mezzo a noi, che anche i Santi hanno rappresentato con la loro vita. La festa del Corpus Domini ci richiama a questa dimensione concreta della nostra fede (il Corpo e sangue del Signore) che ci sottrae ad una visione o esperienza quasi intimistica o teorica di questo mistero fondamentale della nostra fede.

Allego " La Lettera" di domani.

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4 giugno

Amerai il Signore; amerai il prossimo (Cfr. Mc 12,30.31)
Amare come vuole l'unico Dio, Signore di tutti gli uomini, è donarsi totalmente a lui e trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi stessi. Questo amore è l'anima del vero culto.

31 maggio. TRINITA'

La festa della Trinità ci vuole far entrare sempre di più nella coscienza del grande mistero che guida e nel quale è immersa tutta la nostra vita: il mistero di Dio, di cui noi sappiamo solo balbettare qualcosa. Dio è tre persone, ma una sola sostanza; è una affermazione che ci lascia inquieti perché sembra che non lo possiamo possedere fino in fondo, non possiamo rappresentarlo, sembra che non ci dia quelle certezze umane, quei segni concreti, che tutti cerchiamo nel cammino faticoso della fede.
E questo capita perché noi di fronte a Dio andiamo con i nostri criteri, con le nostre attese, con i nostri schemi, prima ancora di andarvi con la disponibilità all’ascolto che si chiama fede. Oggi la Parola di Dio ci dice che è necessario fare un altro percorso: non tanto guardare a ciò che Lui potrà fare per noi, ma a ciò che Lui ha già fatto per noi; non tanto insistere su quello che noi vogliamo da Lui, ma comprendere quello che Lui ha voluto per noi.

30 maggio

"Quand'ero ancora giovane ricercai assiduamente la sapienza nella mia preghiera" (Sir 51,18)
La sapienza viene donata da Dio, ma è necessario che l'uomo la cerchi e la chieda nella preghiera. Essa consiste nel conoscere e nel mettere in pratica la legge di Dio, espressione della sua volontà sull'uomo e fonte di ogni vera felicità.

Allego " La Lettera" di domani.

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25 maggio

"Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?"
La risposta di Gesù la conosciamo tutti: va' vendi... poi, vieni e seguimi!
Signore, aiutaci a staccarci dalla ricchezza e dalle preoccupazioni del benessere perchè la nostra libertà abbia lo spazio per crescere e noi troviamo il coraggio di seguire te, che solo sei buono e ci ami.

24 maggio. PENTECOSTE

Preghiera del cuore per invocare il dono dello Spirito.
Vieni Santo Spirito di Dio: manda a noi, dal cielo, un raggio della tua luce.
Vieni Spirito di Timore di Dio: rendici consapevoli dell’amore paterno di Dio e facci sempre attenti a accogliere, nel nostro cammino, i segni e le persone con cui Dio ci rivela la sua volontà.

Invochiamo lo Spirito Santo anche su don Angelo che oggi, alle 11.00, celebra la sua prima Messa solenne in mezzo a noi.

SEQUENZA DI PENTECOSTE
Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto; ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto.
O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei fedeli.
Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna

23 maggio

Preghiera del cuore per invocare il dono dello Spirito.
Vieni Santo Spirito di Dio: manda a noi, dal cielo, un raggio della tua luce.
Vieni Spirito di Pietà: crea in noi la coscienza di essere figli amati da Dio Padre, fatti ad immagine del Figlio Gesù e ricolmi della gioia dello Spirito che da la vita.
Allego "La Lettera" di domani.

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22 maggio

Preghiera del cuore per invocare il dono dello Spirito.
Vieni Santo Spirito di Dio: manda a noi, dal cielo, un raggio della tua luce.
Vieni Spirito di Consiglio: suggerisci al nostro cuore ciò che conviene domandare al Signore; ricordaci sempre le Parole del Maestro perché in ogni situazione della nostra vita possiamo individuare la strada giusta da percorrere per giungere alla gioia piena.

21 maggio

Preghiera del cuore per invocare il dono dello Spirito.
Vieni Santo Spirito di Dio: manda a noi, dal cielo, un raggio della tua luce.
Vieni Spirito di Fortezza: irrobustisci la nostra fede, perché possiamo sempre rendere ragione della nostra chiamata; donaci il coraggio che ci fa essere sempre e dovunque autentici testimoni del nome di Cristo.

20 maggio

Preghiera del cuore per invocare il dono dello Spirito.
Vieni Santo Spirito di Dio: manda a noi, dal cielo, un raggio della tua luce.
Vieni Spirito di Scienza: rendici capaci di conoscere, amare e seguire Cristo nel cammino della vita; orienta le nostre scelte secondo la mentalità del Vangelo e insegnaci a pensare, ad agire, a scegliere come Gesù ha pensato, agito, scelto.

19 maggio.

Preghiera del cuore per invocare il dono dello Spirito.
Vieni Santo Spirito di Dio: manda a noi, dal cielo, un raggio della tua luce.
Vieni Spirito d’Intelletto: donaci di saper guardare con verità il nostro cuore per scoprirvi la presenza di Dio; sii tu il Maestro interiore che ci guida alla Verità tutta intera e a comprendere il progetto d’amore di Dio per ciascuno di noi.

18 maggio.

Preghiera del cuore per invocare il dono dello Spirito.
Vieni Santo Spirito di Dio: manda a noi, dal cielo, un raggio della tua luce.
Vieni Spirito di Sapienza: facci gustare la dolcezza della Parola di Dio, la tenerezza del suo Amore, l’infinita pace che ci viene dal rispondere alla chiamata che Dio ha scritto nei nostri cuori.

17 maggio. ASCENSIONE DEL SIGNORE

Il Catechismo della Chiesa Cattolica commentando quell’articolo del Credo che professa la fede in Gesù che sale al cielo dice: “Gesù Cristo, capo della Chiesa, ci precede nel Regno glorioso del Padre, perché noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di essere un giorno eternamente con lui”. (art. 666).
In Gesù, capo di noi corpo che siamo la Chiesa, in Lui che è seduto alla destra del Padre, tutta l'umanità e quindi anche ciascuno di noi, è in qualche modo già partecipe della vita di Dio, è già introdotto nella vita della Trinità. La solennità dell'Ascensione ci fa celebrare questa realtà e questa speranza. Questa festa ci annuncia e ci ricorda che il "sogno" di ogni uomo (quello di realizzare in pienezza la sua vita, di essere felice…) ha incominciato a realizzarsi dal momento che il Cristo risorto ha portato la nostra umanità nella comunione della Trinità.

Allego "La Lettera" di oggi

Download n._25_-_Ascensione_B.pdf

16 maggio

Oggi è un giorno importante per la nostra comunità. Don Angelo Dal Mas, alle 17.00, in Cattedrale, sarà ordinato sacerdote insieme ad altri quattro diaconi. Continuiamo a pregare per lui e per la nostra chiesa diocesana.

15 maggio

Cento anni fa, nella nostra parrocchia, arrivavano le suore e iniziava il servizio della Scuola dell’Infanzia. Siamo grati, oggi, al Signore per questo dono.
Ci troviamo questa sera, alle 21.00 in chiesa, a pregare per le vocazioni di speciale consacrazione, specialmente femminili, e per don Angelo che domani verrà ordinato sacerdote.

14 maggio

“Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia”. (Gv 16,20)
Noi facciamo molta fatica a comprendere il mistero della croce. Ogni sofferenza, e quindi anche le nostre, sono per noi un problema, a volte, insolubile.
Signore, non tardare troppo a manifestarci la tua vittoria sul male, perché la nostra tristezza possa finalmente cambiarsi in gioia.

13 maggio.

“Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità”. (Gv 16,13)
Lo Spirito promesso da Gesù non porterà un insegnamento diverso dal suo, ma guiderà i discepoli a scoprire tutta la verità in riferimento alla vita e all’insegnamento di Gesù stesso.

12 maggio.

“É bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi Il Paraclito”. (Gv 16,7)
Lo Spirito permetterà ai discepoli di continuare la missione di Gesù, rivelando il suo mistero al mondo. La sua opera sarà rivolta a sconfiggere il male che domina il mondo.

10 maggio. DOMENICA VI DI PASQUA

Colpisce la presenza ricorrente oggi, nelle letture della Messa, della parola “amore” o “amare”. Per certi versi è una parola logorata dall’uso e dall’abuso nel linguaggio di Chiesa, ma anche della vita comune e dai mass-media. Una realtà che si presta anche ad una ambiguità di fondo perché ci sono tanti modi di amare.
Ma qual è, allora, il modo di amare che ci comanda Gesù? Nel Vangelo il comandamento dell’amore diventa sempre più esigente man mano che ci si avvicina all’ora della croce: è un itinerario di vita spirituale che anche noi siamo chiamati a fare nella nostra esperienza cristiana.
1+ All’inizio della sua vita Gesù richiama il comandamento antico: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Gesù ci insegna da amare gli altri con un criterio: il metro di misura è l’amore che tu nutri per te stesso: ama gli altri come ami te stesso… è già impegnativa questa partenza presupponendo che ognuno di noi abbia un po’ di stima per se stesso.
2+ Poi verso la fine della sua vita pubblica Gesù ci dà un criterio più esigente: “amate gli altri, i poveri, i bisognosi…” come amate me, perché “ogni volta che avete fatto qualcosa a questi miei fratelli l’avete fatto a me”.
3+ Nell’ultima cena, prima di morire per noi sulla croce, Gesù ci chiede un amore ancora più grande: “questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”.
C’è una crescita: amare come ami te stesso, amare come se fosse Lui, e come ci ha amati Lui.

Allego "LA LETTERA" di oggi.

Download n._24_-_VI_di_Pasqua_B.pdf

9 maggio

“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me” (Gv 15,18)
Nel mondo di oggi il messaggio cristiano incontra spesso un’indifferenza più scoraggiante di un atteggiamento di aperta ostilità. Chiediamo al Signore che ci dia la forza, la costanza e il coraggio necessario per affrontare questa realtà, ricordando la persecuzione che lo stesso Gesù ha subito.

8 maggio

“Rimanete nel mio amore”
Rimanere nell’amore di Gesù! È un tema caro all’evangelista Giovanni quello del rimanere in Lui: questo amore non è una conquista. Il rimanere presuppone che questo amore ci sia stato donato: "non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi". La nostra risposta consiste nel conservare questo amore. Ma significa anche cercarlo, fare esperienza, accoglierlo, prolungarlo nel tempo, manifestarlo nella vita quotidiana.