Impegni parrocchiali di lunedì 2 marzo

7.45 lodi mattutine e S. Rosario a S. Paolo

18.30 S. Messa in diretta audio-video da S. Paolo

per partecipare (massimo 10 persone) iscriversi entro le 17.00 di domani al seguente collegamento

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SS. MESSE IN AUDIO-VIDEO ORE 8.30, 11,30 e 18.30

Le SS. Messe di oggi sono sospese. Sarà possibile seguire la S. Messa collegandosi dal sito della parrocchia in audio-video al canale youtube della parrocchia, creato per l’occasione.
Si potrà accedere al canale dalla pagina principale del sito, cliccando sulla destra, dove è riportato il logo della parrocchia.
Celebrerò la S. Messa in forma privata in tre orari: alle 8.30, alle 11.30 e alle 18.30.
I giornali settimanali ordinari e i libretti della Quaresima saranno a disposizione nell’atrio della chiesa di S. Paolo da domattina. Il nostro vescovo invita le famiglie ad iniziare la Quaresima con lo schema di preghiera in famiglia, che trovate sul sito.

Prima domenica di Quaresima: distaccarsi dalle cose

“Sta scritto”, risponde Gesù al Divisore. Egli, Parola vivente di Dio, conosce il Padre e sa come stare sulla via del bene, concentrato sulla via che gli ha tracciato per il bene di ogni uomo. La Parola ascoltata, meditata e vissuta con l’esercizio di ogni giorno, ci aiuterà a vivere come Gesù, concentrati sul bene che abbiamo imparato da Dio, attraverso chi ci vuol bene.

VANGELO (Mt 4, 1-11)

In quel tempo. Il Signore Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Sabato 29 febbraio: il profumo di Dio

Il contesto della preghiera, che porta con sé anche una dimensione “altra” del ritrovarsi nella casa del Signore, ci parla di Dio, ce lo fa incontrare, ci trasmette il profumo della sua presenza. Il Signore ci dona il suo profumo per immergerci nella sua presenza e poterla donare a tutti, per il bene di tutti.

VANGELO (Lc 1, 5-17)

Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».

Impegni parrocchiali di domani 29 febbraio

7.45 Lodi mattutine e S. Rosario a S. Paolo
14.30 SS. Confessioni a S. Paolo (fino alle 15.30)
15.30 S. Messa ed Esequie di Giuseppe Colombo a S. Paolo
16.30 SS. Confessioni a S. Giovanni

È SOSPESA LA S. MESSA DELLE 17.30 A S. GIOVANNI

Venerdì 28 febbraio: vedere e capire Dio

Dio Padre ci ha mandato Gesù, il figlio, uomo vero, perché imparassimo a vedere la sua presenza attraverso tutto ciò che è umano e tutto ciò che i nostri occhi umani sono capaci di contemplare nella bellezza del creato. Senza vedere ciò che di bello il Signore ci ha donato nella natura e nelle capacità umane, di leggervi dentro il senso della storia, non si conosce la volontà di Dio e non si capisce il suo disegno.

VANGELO (Mc 13, 28-31)

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il Figlio dell’uomo è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

Giovedì 27 febbraio

È sospesa l’ Adorazione di questa sera.

Giovedì 27 febbraio: nell’ora Dio è con noi

L’ora della prova è sempre l’ora della scelta, l’ora in cui fidarsi della Parola di Gesù “Io sono con voi sempre” o l’ora in cui lasciarsi prendere emotivamente dalla paura, perché siamo soli e anche il Signore ci ha abbandonato. Nella prova il Signore suggerisce cosa dire, incoraggia su cosa fare, rende forti quando le forze sembrano mancare, rendendo viva quella marcia in più che dal Battesimo ci ha donato.

VANGELO (Mc 13, 9b-13)

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro. Ma prima è necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le nazioni. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello farà morire il fratello, il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Impegni parrocchiali di domani 27 febbraio

7.45 Lodi mattutine e S. Rosario a S. Paolo
16.00 segreteria parrocchiale
21.00-22.00 Adorazione eucaristica a S. Paolo e Compieta

Sospeso doposcuola preadolescenti
Sospeso laboratorio del gruppo missionario
Sospesa S. Messa delle 20.30

Mercoledì 26 febbraio: prendere o dare

La scelta di stile di vita che il Vangelo ci propone è tra “prendere tutto” o “dare tutto”. I Farisei, cui non manca niente (prestigio, studi, potere, amicizie politiche) “divorano”, rapacemente mangiano e non basta mai loro quello di cui si nutrono con violenza. La vedova, che ha solo due spiccioli, dà anche quello per il bene di tutti, per il Tempio, per il Signore. Nessuno se ne accorge, il suo quattrino non tintinna nella cassa delle offerte, ma Dio sa e Gesù con il suo sguardo si accorge che ha fatto la volontà di Dio, ha “dato tutto”, come Gesù, nella sua vita, morte e risurrezione.

VANGELO (Mc 12, 38-44)

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa ». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

COMUNITA' PARROCCHIALE - 23 FEBBRAIO 2020

Progetto altare
Programma quaresima
Settimana spirituale

Download Comunità_2020-02-23_Ultima_Epifania.pdf

COMUNITA' PARROCCHIALE - 16 FEBBRAIO

In allegato...

Download Comunità_2020-02-16_Penultima_Epifania.pdf

Impegni parrocchiali di domani 26/02

7.45 Lodi mattutine e S. Rosario
16.00 segreteria parrocchiale

Sospesa S. Messa 8.20
Sospeso pranzo terza età 12.30
Sospesa catechesi prima media 17.00
Sospeso incontro con il vescovo 21.00 a Rho

Martedì 25 febbraio: l’ Amore di Dio è tutto, in tutti, per tutti

Il tema della vita dopo la morte, visto che si parla di un’altra dimensione della vita, a noi oggi sconosciuta, è da sempre affidato alla nostra capacità di immaginare. Per questo si espone al rischio di essere tutto un’illusione. Gesù ne parla sempre, anche nel Vangelo di oggi, dicendo che la vita in comunione perfetta con Dio è un di più sconosciuto, di cui oggi ne conosciamo una parte quando viviamo nel bene. L’amore tra marito e moglie, esperienza bellissima ed esclusiva, è specchio dell’amore che vivremo in Paradiso, esclusivo per ciascuno e aperto a tutti, perché in Paradiso l’Amore di Dio è tutto in tutti e per tutti.

VANGELO (Mc 12, 18-27)

In quel tempo. Vennero dal Signore Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo ugualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

Impegni parrocchiali di domani 25 febbraio

7.45 LODI MATTUTINE E S. ROSARIO confermato
8.20 S. Messa SOSPESA
14.00 doposcuola in oratorio SOSPESO
14.30 S. MESSA ED ESEQUIE DI ELSA A S. PAOLO confermato
17.00 catechesi quinta elementare SOSPESA
18.15 incontro alla Parola SOSPESO
21.00 catechisti terza elementare SOSPESO
21.00 catechesi giovani SOSPESO

Lunedì 24 febbraio: dare tutto a Dio

Il senso civico cristiano nasce dal pensiero che la fiducia in materie di ordine istituzionale in chi ha compiti istituzionali è fiducia data a chi il Signore ci dona per il nostro cammino: ogni persona è un dono che viene dal Signore. Lo stesso senso civico però lealmente dissente quando si tratta di dare a Dio quello che è suo, cioè l’autorità assoluta su ciò che è bene e ciò che è male. Nessun politico è più grande di Dio in questo senso, anche se ispira la nostra fiducia.

VANGELO (Mc 12, 13-17)

In quel tempo. I capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono dal Signore Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.

Impegni parrocchiali di oggi

7.45 Lodi, S. Rosario e S. Messa SOSPESO
9.30 incontro Caritas SOSPESO
20.00 catechesi adolescenti SOSPESO
21.00 S. ROSARIO PER ELSA IN VIALE SABOTINO 86

Preghiamo

È tornata dal Signore la signora Elsa, una nostra affezionata parrocchiana malata. Il funerale sarà domani alle 14.30 a S. Paolo. Stasera alle 21.00 ci sarà il S. Rosario a casa sua, in viale Sabotino 86

Ordinanza regione Lombardia

Fino a domenica 1 marzo.

Download ordinanza_zona_gialla_v2.pdf.pdf

Comunicato del vicario generale

Chiese aperte
Sospesi incontri

Download 1_comunicato_corona_virus.pdf.pdf.pdf

Domani non ci sarà la S. Messa

Domani è sospesa la S. Messa delle 8.20 a S. Paolo. Seguiranno domani altre indicazioni.

Sospensione SS. Messe vespertine

Comunicato dalla Diocesi.

L'arcivescovo dell'Arcidiocesi di Milano, Sua Eccellenza Monsignor Mario Delpini, in ragione dell'ordinanza emanata dal Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, di concerto con il Ministro della Salute, Roberto Speranza, dispone la sospensione delle Celebrazioni Eucaristiche con concorso di popolo a partire dall'orario vespertino di Domenica 23 febbraio 2020 e fino a data da definire a seguito dell'evolversi della situazione.

Nella giornata di domani, lunedì 24 febbraio, verranno fornite ulteriori indicazioni in merito alle celebrazioni rituali.

don Walter Magni

Ufficio comunicazioni sociali
Portavoce dell'Arcivescovo

Incontro con monache di clausura

Ciao a tutti.

Martedì 03/03 alle 21.00 ci sarà l’incontro al Carmelo con le monache di clausura.

Chi vuol partecipare faccia riferimento al seguente collegamento, lo comunichi in parrocchia 0331540275 o in segreteria Parrocchiale negli orari di apertura.

https://doodle.com/poll/2te28ft9y6zcvxsi

Cambi di programma

La Regione Lombardia sta predisponendo un’ordinanza di chiusura delle scuole e divieto di manifestazioni pubbliche con affluenza considerevole, che probabilmente sarà pubblica oggi alle 16.00 in conferenza stampa. Per senso civico sospendiamo la festa di carnevale in oratorio e l’incontro di seconda elementare. Per i dettagli riguardo al pomeriggio attendete informazioni più dettagliate da don Luca e da Gio

Domenica 23 febbraio: del perdono

Ad ogni suo figlio Dio Padre dona la capacità di essere fedele senza diventare orgogliosi e di cercare un modo nuovo di fare il bene senza perdersi. Per scoprire questi doni, occorre non dimenticare di essere deboli e fragili, di avere come Dio un Padre che perdona il nostro orgoglio, quando ci porta lontano dalla sua casa o ci rinchiude in giudizi arrabbiati e sommari sugli altri. Egli dona sempre un’altra possibilità, per insegnarci che il perdono reciproco ci rende figli amati a capaci di amare, felici dei suoi doni, nonostante i nostri limiti, che per noi sono invincibili.

VANGELO (Lc 15, 11-32)

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».