Per pregare oggi: 28 marzo

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Infondi in noi, Signore, il dono del tuo Spirito, perché tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto e in Te trovi il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VANGELO (Mt 26, 14-16)

In quel tempo. Uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnarlo.

MEDITAZIONE

Consegnare la nostra vita è un atto di fiducia in chi amiamo e in chi ci ama: consegnare la vita dell’altro a noi vicino, i suoi segreti, le sue debolezze, le sue paure e le sue speranze, a chi ne usa per suo interesse superficiale e personale, è il tradimento più grande. Così è stato tradito/consegnato Gesù: così, con la libertà e l’amore, Lui ha vinto la durezza del cuore di chi l’ha consegnato.

SILENZIO DI RIFLESSIONE

PREGHIERA FINALE

Ti consegniamo noi stessi e le nostre debolezze, Signore, con la fiducia di chi sa di essere amato così com’è. Ci affidiamo a te, per imparare a custodire, in un amore discreto ed efficace, chi si affida a noi. Amen

Per prepararsi alla Confessione

In allegato la preghiera di stasera: uno schema utile anche per la preparazione personale alla Confessione Pasquale.

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Per pregare oggi: 27 marzo

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Infondi in noi, Signore, il dono del tuo Spirito, perché tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto e in Te trovi il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VANGELO (Mt 26, 1-5)

In quel tempo. Terminati tutti questi discorsi, il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso». Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, e tennero consiglio per catturare Gesù con un inganno e farlo morire. Dicevano però: «Non durante la festa, perché non avvenga una rivolta fra il popolo».

MEDITAZIONE

Il contrasto tra la coscienza trasparente e libera di Gesù e l’azione sporca e inquinata dei suoi nemici è quasi abbagliante. Vivere la pasqua con Gesù è camminare con lui per purificare tutto ciò che in noi è torbido e incrostato, per scoprire la novità dirompente della libertà e dell’amore.

SILENZIO DI RIFLESSIONE

PREGHIERA FINALE

Conosciamo la nostra pochezza, Signore, soprattutto quando c’è da sporcarsi le mani con la carità. Donaci la tua stessa libertà, il tuo stesso coraggio nelle piccole cose, per essere pronti a quelle grandi. Amen

Per pregare oggi: 26 marzo

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Infondi in noi, Signore, il dono del tuo Spirito, perché tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto e in Te trovi il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VANGELO (Lc 21, 34-36)

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

MEDITAZIONE

Stare attenti non è opera di un momento, è esercizio di tutta la vita. I doni che il Signore ci fa vanno riconosciuti, accolti e custoditi, vigilando sui nostri pensieri e sulle nostre azioni. L’esercizio di attenzione del tempo quaresimale oggi può portare frutti di conversione.

SILENZIO DI RIFLESSIONE

PREGHIERA FINALE

Rendi la nostra mente lucida e il nostro cuore vigile ai richiami della tua grazia, Signore. Donaci la gioia della rinuncia per un bene più grande: la vita in Comunione con te. Amen.

Oggi in oratorio...

Pomeriggio di festa pasquale...

IL VANGELO DELLA DOMENICA DELLE PALME

Molti cercano Gesù: i Greci, i Giudei dopo aver incontrato Lazzaro, i capi religiosi. Gesù è cercato per curiosità e dalla curiosità si sceglie di credere o di opporsi a lui. Giovanni ci narra questo paradosso nel cammino di fede: cercare Gesù dirige verso una scelta di adesione o di rifiuto. Domandiamoci oggi, all’inizio della settimana santa: “Perché cerchiamo Gesù? Che cosa desideriamo da lui? Quale verità che lui fa venire a galla siamo chiamati a prendere sul serio per convertirci? Quale paura ci allontana dal fare verità su noi stessi davanti a lui?”. Domandiamogli il coraggio della verità e del cambio marcia nel cammino di fede.

Gv 11,55-12,11.

In quel tempo. Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?». Intanto i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si trovava lo denunciasse, perché potessero arrestarlo. Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

NUOVO FOGLIO DELLA COMUNITA'

In allegato tutto ciò che può aiutare a vivere spiritualmente al meglio la settimana santa.

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Per pregare oggi: 24 marzo

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Infondi in noi, Signore, il dono del tuo Spirito,
perché tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto
e in Te trovi il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VANGELO (Mt 11, 25-30)

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

MEDITAZIONE

IL CAMMINO DEL DISCEPOLO È IMPEGNATIVO E LOGORANTE, SOPRATTUTTO QUANDO SI CAMMINA DA UN PO’ E NON SI VEDE LA META. LA FEDE IN GESÙ CONSERVA IL NOSTRO CUORE SEMPLICE E CAPACE DI VEDERE LA SUA OPERA PIÙ IN LÀ DEI NOSTRI PROGETTI E DELLE NOSTRE PICCOLE SPERANZE.

SILENZIO DI RIFLESSIONE

PREGHIERA FINALE

Sii tu il nostro ristoro, Signore. Abita in noi ed educa il nostro cuore a vedere con semplicità e profondità la vita. Amen.

Il Vangelo di ieri: 22 marzo

LA FORZA DELLA LEGGE È DARE UNA STRADA CERTA DA SEGUIRE: CHIARA NEL DIRE CHE COSA NON BISOGNA FARE. LA FORZA DELL’AMORE È FAR INTUIRE LA BELLEZZA DELL’AMORE, CHE FA ANDARE D’ACCORDO, FA PENSARE E DÀ SEMPRE IL DESIDERIO DI AMARE MEGLIO E DI PIÙ.

Gv 7, 43-53.

In quel tempo. Tra la gente nacque un dissenso riguardo al Signore Gesù. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui.
Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.

Per pregare oggi: 21 marzo

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Infondi in noi, Signore, il dono del tuo Spirito,
perché tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto
e in Te trovi il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VANGELO (Lc 18, 31-34)

In quel tempo. Il Signore Gesù prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e si compirà tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell’uomo: verrà infatti consegnato ai pagani, verrà deriso e insultato, lo copriranno di sputi e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà». Ma quelli non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.

MEDITAZIONE

I DISCEPOLI, IERI COME OGGI, NON COMPRENDONO COME DIO POSSA SOTTOPORSI AL RIFIUTO SENZA INTERVENIRE. DIO SA CHE LA SCELTA LIBERA DELLA FEDE RENDE MOLTO FELICI: QUELLA UN PO’ “TELECOMANDATA” A LUNGO ANDARE PESA E ALLONTANA DA LUI.

SILENZIO DI RIFLESSIONE

PREGHIERA FINALE

Libera, Dio nostro Padre, la nostra vita dalla smania di giudicare tutto e tutti e fa’ che la preghiera alleggerisca le nostre preoccupazioni. Amen.

Per pregare oggi: 20 marzo

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Infondi in noi, Signore, il dono del tuo Spirito,
perché tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto
e in Te trovi il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VANGELO (Gv 6, 63-71)

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Gesù riprese: «Non sono forse io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!». Parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: costui infatti stava per tradirlo, ed era uno dei Dodici.

MEDITAZIONE

SUPERA LA CRISI DELLA FEDE CHI LUNGO IL CAMMINO SI È NUTRITO DELLA PAROLA E HA GUSTATO IN ESSA LA VITA ETERNA CHE IL SIGNORE DONA A CHI CONFIDA IN LUI. SE QUELLA PAROLA NON È UNA TRA LE TANTE, QUANDO DIO COMUNICA È DIFFICILE NON RIMANERE ATTRATTI DA LUI.

SILENZIO DI RIFLESSIONE

PREGHIERA FINALE

Parla, Signore, a noi tuoi servi, e dona vita alla nostra ricerca di te e del bene, che semini nel mondo. Amen.

Catechesi biblica

Stasera alle 21.00 a S. Paolo catechesi biblica sul tema del Regno di Dio in mezzo a noi.
In allegato lo schema della preghiera e del confronto nei gruppi.

Download preg_marted__comunit__2018-03-19.pdf

Per pregare oggi: 19 marzo, S. Giuseppe

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Infondi in noi, Signore, il dono del tuo Spirito,
perché tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto
e in Te trovi il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VANGELO (Mt 2, 19-23)

19Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». 21Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. 22Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea 23e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

MEDITAZIONE

IL QUOTIDIANO DI S. GIUSEPPE È UN INCROCIO TRA ASCOLTO E DECISIONE: ASCOLTO DELLO SPIRITO DI DIO E DECISIONE DI FARE LA SUA VOLONTÀ. QUESTO LAVORO COSTANTE E SILENZIOSO CONVERTE IL CUORE.

SILENZIO DI RIFLESSIONE

PREGHIERA FINALE

Apri il nostro cuore, Signore, per capire da te, qual è la scelta migliore da fare ogni giorno. Amen.

Il Vangelo di oggi: 19 marzo, S. Giuseppe

Mt 2, 19-23.

In quel tempo. Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

Settimana santa 2018

Il programma della settimana santa: celebrazioni, SS, Confessioni, orari SS. Messe.

Estatebimbi 2018

Per le famiglie dei bambini dai 3 ai 6 anni del nostro territorio

NUOVO FOGLIO COMUNITA'

In allegato avvisi, Vangeli, programma della settimana santa e iniziative estive.

Download Comunit__2018-03-18_V_Quaresima.pdf

IL VANGELO DELLA DOMENICA

In quel tempo. Un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».
Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.

Per pregare oggi: 17 marzo

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Infondi in noi, Signore, il dono del tuo Spirito,
perché tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto
e in Te trovi il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VANGELO (Mt 19, 13-15)

In quel tempo. Furono portati al Signore Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono. Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.

MEDITAZIONE

A chi è fiducioso nella mano di Dio e cosciente dei propri limiti, tra i quali anche pensare di essere onnipotenti, è dato in dono il cuore dei bambini. Essi sanno che, per vivere, devono dipendere da altri e sono felici di fidarsi di chi vuole loro bene, senza sospetti. L’inizio del Paradiso è lì.

SILENZIO DI RIFLESSIONE

PREGHIERA FINALE

Il nostro mondo ha bisogno del Paradiso e ha bisogno dei bambini, Signore. Dona alle famiglie la fiducia nella vita, che nasce e cresce. Sostieni chi governa, perché creda nella potenza della vita, presente come te nell’amore tenero e umile dei bambini e dei malati. Amen.

Per pregare oggi: 16 marzo, quarto venerdì di Quaresima

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Eccomi qui, Signore, davanti a Te, in silenzio a contemplare la tua Croce, segno del tuo amore. Dilata la mia mente e apri il mio cuore, perché diventino simili al tuo, capaci di amare sino alla fine, sino al dono di noi stessi. Amen.

TESTO DI MEDITAZIONE

I padri della chiesa hanno dato tante definizioni della preghiera, ma la più bella, a mio parere, è un’immagine che ricavo dagli scritti di Ireneo di Lione. Dice Ireneo che quando Dio crea l’uomo, lo crea con le sue due sante mani, il Verbo e lo Spirito. Padre, Figlio e Spirito Santo cooperano nel creare l’uomo a immagine della santa Trinità. Dio è un artista che vuole fare un’opera d’arte, un capolavoro, ma Adamo sfugge dalle mani di Dio prima che egli abbia potuto completare la sua opera. E questo per Ireneo il peccato di Adamo, il peccato di ogni uomo, di ciascuno di noi: siamo sfuggiti alle mani di Dio e ce ne andiamo per le nostre strade. Che cos’è la preghiera? È il cammino inverso, è ritornare sotto le mani di Dio perché sia lui a plasmarci, a portare a compimento l’opera iniziata in noi, a portare a pienezza quell’immagine che è in ciascuno di noi. Dio non rinuncia al suo progetto di fare di noi un capolavoro; l’opera è incompiuta, c’è qualcosa da correggere, da aggiungere, da consolidare, da togliere. Cosa facciamo quando leggiamo un passo dell’evangelo, quando andiamo in chiesa a pregare, ad ascoltare la messa? Ci mettiamo sotto le mani di Dio presenti nella sua Parola, lasciamo che le mani di Dio ci lavorino, ci plasmino, ci correggano, ci sostengano. A volte questo lavoro provoca sofferenza: le mani di Dio limano tutto ciò che è superfluo, ciò che disturba la bellezza dell’opera d’arte. A volte questo lavoro desta gioia e consolazione, perché le mani di Dio consolidano, rafforzano, consolano. In ogni caso, è il Signore che ci plasma, che ci dà forma. Pregare non è un’attività tra tante altre, tanto meno un’attività riservata a qualcuno (i monaci e le monache); la Parola è ciò che dà forma alla vita del cristiano. Quell’immagine di Dio deposta in ogni uomo e offuscata, mascherata dal peccato e dalla disobbedienza, va riscoperta e riportata alla luce mediante l’assidua frequentazione della Parola dì Dio. Il fine della lettura/ascolto della Parola di Dio non è (soltanto) I’accrescere la conoscenza, ma trasformare il cuore a immagine e somiglianza della Scrittura. A questo si deve tendere: diventare in mezzo agli uomini un Evangelo vivente!

SILENZIO DI RIFLESSIONE PERSONALE

DOMANDE PER LA CONVERSIONE

Quando la mia preghiera è più faticosa? Quando mi consola e mi dà forza?
Che posto ha nella mia preghiera l’ascolto della Parola? Quale punto di riferimento ho quando faccio l’esame di coscienza?
Quanto spazio occupa il silenzio nella mia preghiera? E nella mia giornata? Mi spaventa o mi aiuta?

PREGHIERA FINALE DAVANTI ALLA CROCE

Ricrea in noi l’immagine del tuo Figlio, che si è offuscata a causa del nostro peccato. Donaci la forza della fedeltà, quando la preghiera ci chiederà di abbracciare la Croce, come ha fatto Lui. Rendici forti e fiduciosi che l’amore Crocifisso di Gesù tuo Figlio è la forza che cancella il nostro peccato e testimonia che tu vivi sempre con noi. Amen.

NEL QUARTO VENERDI’ DI QUARESIMA ALLE PERSONE DAI 18 ANNI AI 60 ANNI COMPIUTI E’ INDICATA COME FORMA DI PENITENZA IL MAGRO (ASTINENZA DALLE CARNI), PER EDUCARE IL CUORE AL RINGRAZIAMENTO E ALLA CARITA’ NEI CONFRONTI DI CHI NON HA IL NECESSARIO PER VIVERE.

Per pregare oggi: 15 marzo

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Infondi in noi, Signore, il dono del tuo Spirito,
perché tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto
e in Te trovi il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VANGELO (Mt 7, 21-29)

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

MEDITAZIONE

La Parola di Gesù è autorevole, come per la gente della Palestina, perché conosce bene il cuore dell’uomo, sa come agisce e che cosa vive. Noi siamo chiamati a fondare la nostra parola sulla roccia della sua, per imparare a fare con coerenza ciò che annunciamo e a parlare senza dimenticare la misericordia per le debolezze umane.

SILENZIO DI RIFLESSIONE

PREGHIERA FINALE

Ti ringraziamo, Signore, perché anche oggi, come fai ogni giorno, ci doni la grazia di poter meditare sulla Scrittura e ci regali la gioia di poter riconoscere dentro e attorno a noi la tua Parola. Rompi il nostro mutismo e insegnaci a parlare come te. Amen.

Per pregare oggi: 14 marzo

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Infondi in noi, Signore, il dono del tuo Spirito,
perché tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto
e in Te trovi il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VANGELO (Mt 7, 13-20)

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano! Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

MEDITAZIONE

I falsi profeti, fin dall’Antico Testamento, sono coloro che promettono vie facili, per giungere alla felicità e per avere una vita realizzata. La vita è bella, dice Gesù, quando si diventa capaci di donarla, anche se il dono è un sacrificio: una via e una porta strette.

SILENZIO DI RIFLESSIONE

PREGHIERA FINALE

Il tuo Spirito, o Dio, si faccia sentire nel nostro cuore, purifichi i nostri pensieri, sussurri al nostro orecchio la tua Parola. Così sapremo riconoscere chi parla nel tuo nome e chi no. Amen.

Per pregare oggi: 13 marzo

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Infondi in noi, Signore, il dono del tuo Spirito,
perché tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto
e in Te trovi il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VANGELO (7, 6-12)

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliene chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».

SILENZIO DI RIFLESSIONE

MEDITAZIONE

I figli adolescenti sopportano poco i genitori. Proprio a quell’età, se intuiscono che papà e mamma non smettono di preoccuparsi per loro, nonostante le liti, paradossalmente chiedono aiuto di più. Sono sicuri della loro bontà fedele. C’è una fase adolescenziale della fede, nella quale il credente mette alla prova il Signore. È la certezza nella sua bontà che permette di pregare e di far crescere la nostra fede, anche in tempo di crisi.

PREGHIERA FINALE

La fede, che abbiamo avuto in dono, è un tesoro da coltivare, custodire e far crescere ogni giorno. Insegnaci, Signore, a non volere tutto e subito da te e la nostra fiducia nella vita andrà sempre crescendo. Amen.

Per pregare oggi: 12 marzo

SILENZIO DI PREPARAZIONE

PREGHIERA INIZIALE

Infondi in noi, Signore, il dono del tuo Spirito,
perché tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto
e in Te trovi il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VANGELO (Mt 7, 1-5)

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

MEDITAZIONE

L’atteggiamento precedente che conduce il cuore all’ipocrisia, al culto della nostra immagine, è fissare in modo sporporzionato l’attenzione sugli errori del prossimo, giustificando o dimenticando i propri. Si diventa ipocriti nel giudizio quando ci si abitua a non giudicare mai nel profondo il proprio operato.

SILENZIO DI RIFLESSIONE

PREGHIERA FINALE

Converti il nostro sguardo, Signore, perché impariamo a vigilare su ciò che facciamo senza metterlo per forza a confronto con le azioni degli altri. Così cadrà la trave del nostro occhio e vedremo con misericordia la pagliuzza dell’occhio altrui. Amen.