LA PAROLA DELLA DOMENICA

Il racconto della Scrittura ci presenta sempre Dio, affermando che non è possibile per nessun uomo vederlo faccia a faccia in questa vita: non riuscirebbe a sopportare il peso della visione. I nostri occhi sono troppo limitati e deboli per non essere abbagliati dalla sua presenza "altra", rispetto a noi.
Allo stesso modo però ci viene detto che:
- Dio è bene, vita, grazia, fedeltà: a Lui non appartiene tutto ciò che è male. Chi cerca senza sosta il bene lo trova.
- Dio è nel volto di Gesù, uomo che lo ha raccontato: Gesù mostra Dio oggi nel volto di ogni uomo che incontriamo. Chi vive nel dono di sé, nell'amore umano che si dona, trova Dio nel dare e ricevere amore all'umanità.
- Dio è nel mondo interiore di ogni persona: da lì, come Spirito, parla e guida l'uomo, per renderlo capace di distinguere dov'è il miglior bene, per fortificarlo di fronte alla tentazione di pensare solo al proprio piacere, per suggerirgli parole e azioni conformi alla sua volontà.
Ringraziamo il nostro Dio, che ha scelto di farsi trovare da noi, e chiediamo il dono della fedeltà, per camminare felici nella fede che ci è stata elargita generosamente e immeritatamente.
Es 33, 18-23; 34, 5-7a
In quei giorni. Mosè disse al Signore: «Mostrami la tua gloria!». Rispose: «Farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il mio nome, Signore, davanti a te. A chi vorrò far grazia farò grazia e di chi vorrò aver misericordia avrò misericordia». Soggiunse: «Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo». Aggiunse il Signore: «Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: quando passerà la mia gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano, finché non sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere».
Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui, proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, che conserva il suo amore per mille generazioni».