Preghiera quaresimale: giovedì della prima settimana

Introduzione

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.

Padre nostro che sei nei cieli, venga il tuo regno! Ravviva il
dono del tuo Spirito per la nostra santa Chiesa perché viva
il tempo che tu le concedi come tempo di grazia…

Momenti della preghiera

– Ascolto del brano della Parola di Dio (v. sotto)
– Silenzio (lettura personale della riflessione)
– Condivisione delle preghiere di intercessione (v. sotto)
– Lettura della preghiera (v. sotto)

Padre nostro

Preghiera finale

Padre nostro che sei nei cieli,
rendici disponibili all’ascolt0 reciproco, donaci parole
sincere e sapienti, liberaci dalla presunzione e dallo scetticismo.

Padre nostro che sei nei cieli,
aiutaci ad essere docili alle rivelazioni che tu riservi ai pic-
coli e aperti alla gioia di camminare e di pensare insieme.

Padre nostro che sei nei cieli,
il tuo nome sia benedetto nei secoli e la terra sia piena
della tua gloria. Amen.

E la tua benedizione di Padre, Figlio e Spirito Santo
discenda su di noi e con noi rimanga sempre.
Amen.

Dal Vangelo di Matteo

Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella
degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli

Gli scribi insegnano la giustizia della legge; i farisei la attuano. Gesù ci dice che per entrare nel regno di Dio non basta conoscere ed eseguire la legge. È necessaria una giustizia che ecceda i limiti della legge: è quella del Padre, che ama, perdona e salva gratuitamente i suoi figli. È una giustizia «eccessiva», perché l’amore che la muove non conosce misura.
Il regno dei cieli è quello del Padre: vi entrano i figli, quelli che amano gli altri come fratelli, al di là di ogni bontà o qualità. Se la nostra salvezza consiste nell’essere perfetti come Dio, la sua perfezione è quella del Padre che ama tutti.

Preghiamo

La sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si aflaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto,
la giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino. (Dal 81)

Per la preghiera comune di stasera

In allegato la celebrazione della Riconciliazione di stasera.

Download Esercizi_2019-03-14_Riconciliazione.pdf

Preghiera quaresimale: mercoledì della prima settimana

Introduzione

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.

Padre nostro che sei nei cieli, venga il tuo regno! Ravviva il
dono del tuo Spirito per la nostra santa Chiesa perché viva
il tempo che tu le concedi come tempo di grazia…

Momenti della preghiera

– Ascolto del brano della Parola di Dio (v. sotto)
– Silenzio (lettura personale della riflessione)
– Condivisione delle preghiere di intercessione (v. sotto)
– Lettura della preghiera (v. sotto)

Padre nostro

Preghiera finale

Padre nostro che sei nei cieli,
rendici disponibili al1’ascolt0 reciproco, donaci parole
sincere e sapienti, liberaci dalla presunzione e dallo scetticismo.

Padre nostro che sei nei cieli,
aiutaci ad essere docili alle rivelazioni che tu riservi ai pic-
coli e aperti alla gioia di camminare e di pensare insieme.

Padre nostro che sei nei cieli,
il tuo nome sia benedetto nei secoli e la terra sia piena
della tua gloria. Amen.

E la tua benedizione di Padre, Figlio e Spirito Santo
discenda su di noi e con noi rimanga sempre.
Amen.

Dal Vangelo di Matteo

Non passerà un solo iota

La conoscenza del bene e del male avvicina l’uomo a Dio, lo distingue dalle altre creature. Eppure, dal racconto di Genesi, pare sia stata proprio
questa conoscenza ad allontanare i progenitori dall’Eden e quindi dalla piena comunione col Creatore. Quando 1’uomo pretende di guadagnarsi con le sole proprie forze ciò che in realtà gli è offerto in dono, quello che ottiene è di allontanarsi dalla possibilità di partecipare del mistero divino. Dio però non gli nega questa possibilità ricollocando la sua creatura prediletta sul suolo «da cui fu tratto», affinché lo renda fecondo. È proprio nell’essere umile (lat. humus, terreno) che 1’uomo trova fecondità e realizzazione. Appassioniamoci allora alla Legge di Dio, legge d’amore, portiamola a compimento nella nostra vita sull’esempio di Gesù.

Preghiamo

Venga a me la tua misericordia e io avrò vita,
perché la tua legge è la mia delizia.
Si vergognino gli orgogliosi
che mi opprimono con menzogne:
io mediterò i tuoi precetti.
Si volgano a me quelli che ti temono
e che conoscono i tuoi insegnamenti.
Sia integro il mio cuore nei tuoi decreti,
perché non debba vergognarmi. (Sal 118)

Per stasera

In allegato il testo dell'Adorazione comunitaria di stasera

Download Esercizi_2019-03-13_Adorazione.pdf

Preghiera quaresimale: martedì della prima settimana

Introduzione

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.

Padre nostro che sei nei cieli, venga il tuo regno! Ravviva il
dono del tuo Spirito per la nostra santa Chiesa perché viva
il tempo che tu le concedi come tempo di grazia...

Momenti della preghiera

- Ascolto del brano della Parola di Dio (v. sotto)
- Silenzio (lettura personale della riflessione)
- Condivisione delle preghiere di intercessione (v. sotto)
- Lettura della preghiera (v. sotto)

Padre nostro

Preghiera finale

Padre nostro che sei nei cieli,
rendici disponibili all'ascolt0 reciproco, donaci parole
sincere e sapienti, liberaci dalla presunzione e dallo scetticismo.

Padre nostro che sei nei cieli,
aiutaci ad essere docili alle rivelazioni che tu riservi ai pic-
coli e aperti alla gioia di camminare e di pensare insieme.

Padre nostro che sei nei cieli,
il tuo nome sia benedetto nei secoli e la terra sia piena
della tua gloria. Amen.

E la tua benedizione di Padre, Figlio e Spirito Santo
discenda su di noi e con noi rimanga sempre.
Amen.

Dal Vangelo di Matteo

Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché
vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre
vostro che è nei cieli.

Il Vangelo di oggi vede Gesù che non lascia scampo ai suoi discepoli: nei tre esempi che espone non compare, infatti, nemmeno una piccola possibilità di strada alternativa. Il sale, se perde sapore, viene gettato; la città non può restare nascosta sul monte; la lucerna va messa sul candelabro. Cosa si guadagna a seguire l’insegnamento di Gesù allora? Sembra che ci metta spalle al muro, senza poter scegliere. Noi, se seguiamo le parole del Signore e le mettiamo in pratica, guadagniamo dei fratelli. È con il nostro esempio, con la nostra vita, che noi possiamo testimoniare davvero Gesù al mondo. Non bastano le parole, è necessario concretizzare gli insegnamenti del Signore. In questo modo aiuteremo i fratelli che ancora non credono in Dio a convertirsi e a rendere gloria al Padre nostro nei cieli.

Preghiamo

Ecco, com'è bello e com'è dolce che i fratelli vivano insieme.
È come la rugiada dell'Ermon, che scende sui monti di Sion.
Perché là il Signore manda la benedizione
e la vita per sempre. (Sal 132)

Preghiera quaresimale: lunedì della prima settimana

Introduzione

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.

Padre nostro che sei nei cieli, venga il tuo regno! Ravviva il
dono del tuo Spirito per la nostra santa Chiesa perché viva
il tempo che tu le concedi come tempo di grazia...

Momenti della preghiera

- Ascolto del brano della Parola di Dio (v. sotto)
- Silenzio (lettura personale della riflessione)
- Condivisione delle preghiere di intercessione (v. sotto)
- Lettura della preghiera (v. sotto)

Padre nostro

Preghiera finale

Padre nostro che sei nei cieli,
rendici disponibili all’ascolt0 reciproco, donaci parole
sincere e sapienti, liberaci dalla presunzione e dallo scetticismo.

Padre nostro che sei nei cieli,
aiutaci ad essere docili alle rivelazioni che tu riservi ai pic-
coli e aperti alla gioia di camminare e di pensare insieme.

Padre nostro che sei nei cieli,
il tuo nome sia benedetto nei secoli e la terra sia piena
della tua gloria. Amen.

E la tua benedizione di Padre, Figlio e Spirito Santo
discenda su di noi e con noi rimanga sempre.
Amen.

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Dal libro della Genesi

II Signore Dio plasmò l ’u0m0 con polvere del suolo
e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'u0m0 divenne
un essere vivente.

La Quaresima ci sorprende: a noi che siamo abituati a considerare la Quaresima come un ‘tempo triste, di privazioni, periodo in cui imporci dei «fioretta», più 0 meno faticosi da compiere, le letture di oggi raccontano della gioia di vivere. Esse ci dicono che si sta aprendo davanti a noi un cammino felice di vera beatitudine; il segreto per poterlo riconoscere tale, cosi da vivere questi quaranta giorni nella letizia interiore, sta
nel ricordare le parole di bene che Gesù ci dona quotidianamente. Parole che, se anche a volte fatichiamo a comprendere, sappiamo essere preziose per la nostra vita perché provenienti dall’amore sconfinato di Dio
per ciascuno di noi.

Preghiamo

Beato I ‘uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte. (Sal 1,14}

PAROLA DELLA SETTIMANA

In allegato la proposta di preghiera sulla Parola della prima settimana di Quaresima

Download Parola_Quaresima_2019_1_set.pdf

NUOVO FOGLIO DI COMUNITA'

In allegato il foglio di comunità di questa prima settimana di Quaresima

Download Comunit__2019-03-10_I_Quaresima.pdf

Preghiera al Carmelo

Lo schema della preghiera di stasera in allegato.

Download preg_esercizi_2019-03-11_Carmelo.pdf

Costruire nella volontà di Dio

Costruire il Regno è possibile se ogni scelta ha riferimento costante alla volontà di Dio, al sogno di un mondo dove tutti, nessuno escluso, abbiano il necessario, per vivere con dignità.

VANGELO (Mc 12, 13-17)

In quel tempo. I capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono dal Signore Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.

Dio crea e fa risorgere

Gesù ci invita a credere che la potenza creatrice di Dio farà davvero una cosa nuova; l’amore di Dio, che crea la vita, sa anche dare la vita in pienezza per sempre, nella Comunione con Lui.

VANGELO (Mc 12, 18-27)

In quel tempo. Vennero dal Signore Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo ugualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

I VANGELI DELLA SETTIMANA

In allegato la proposta settimanale di preghiera.

Download Parola_2019-03-03_Ultima_Epifania.pdf

NUOVO FOGLIO DI COMUNITA'

Giovedì 7/3 primo giovedì del mese
Adorazione 7.00-9.00 e 21.00-22.30 a S. Paolo

Domenica 10/3 prima di Quaresima: imposizione delle ceneri alla S. Messa

Lunedì 11/3 ore 21.00 serata spirituale al Carmelo: v. volantino immagine
Iscriversi in segreteria entro venerdì 8/3 oppure con il seguente modulo elettronico.

https://docs.google.com/forms/d/1l41OlYbzUolxgUs829cz8lHyqtQTPGqFZxpcoxPQz78/edit

Download Comunit__2019-03-03_Ultima_Epifania.pdf

L'OGGI DEI PICCOLI PER SEMPRE

L’oggi nel quale Gesù visita la nostra situazione di vita ha la possibilità di diventare l’oggi in cui cambia la nostra vita. Chi vede, accoglie e sceglie l’opportunità di iniziare sentieri nuovi nell’amore, nell’onestà e nella generosità, intuisce e vive da quel giorno con misericordia.

VANGELO (Lc 19, 1-10)

In quel tempo. Il Signore Gesù entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Adorare la Croce fa risorgere

L’ora in cui si rivelerà la vera adorazione – dice Gesù alla Samaritana – è quella in cui dalla Croce Gesù perdonerà i nemici, si lascerà amare da chi lo odia, affiderà sua madre al discepolo amato, dandole così nuova speranza di vita: è l’ora della Pasqua.

VANGELO (Gv 4, 23-26)

In quel tempo. Il Signore Gesù disse alla donna samaritana: «Viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».

L'autorevolezza interiore

Non esiste un’autorità di Dio, in Gesù, svincolata dalla nostra storia. Nessuna autorità diversa da quella del Padre può mettere in discussione l’operato di Gesù, perché discende direttamente da Lui e Lui rivela.

VANGELO (Mc 11, 27-33)

In quel tempo. Il Signore Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre Gesù camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?». Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Diciamo dunque: “Dagli uomini”?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

La sapienza spirituale nelle difficoltà

I discepoli di Gesù sanno che saranno misurati sulla testimonianza della vita, sulla ricchezza della loro umanità, da Dio come dagli uomini. Per questo la loro preghiera è richiesta di aiuto per le responsabilità gravi e difficili, non è autocelebrazione o riparazione per i propri errori, come succedeva ai Farisei e ai loro collaboratori.

VANGELO (Mc 11, 15-19)

In quel tempo. Il Signore Gesù e i suoi discepoli giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: / “La mia casa sarà chiamata / casa di preghiera per tutte le nazioni”? / Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città.

Per stasera

Stasera alle 21.00 a S. Paolo
Incontro di preghiera e ascolto comunitario della Parola.

Preghiera comune, ascolto della Parola, silenzio, comunicazione nella fede.

Lo schema in allegato.

Buon lavoro a tutti.

Download preg_adulti_2019-02-28.pdf

Dio opera nella nostra preghiera

Il Maestro ritorna al Tempio, dove era stato purificato dopo la nascita (Lc 2,22-40). Al suo ritorno pare che ad aver bisogno di purificazione sia il Tempio stesso. Uomini tutti presi da preoccupazioni mondane l’hanno occupato e ne hanno fatto un luogo di mercato. È facile cadere in una mentalità mondana, dimenticando di occuparci delle opere di Dio.

VANGELO (Mc 11, 12-14. 20-25)

La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, il Signore Gesù ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all’albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!». E i suoi discepoli l’udirono. La mattina seguente, passando, videro l’albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai maledetto è seccato». Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe».

Verso l’alto o dal basso?

L’espressione “servire per redimere” sintetizza il contenuto sostanziale della liturgia di oggi. Potere e servizio: Gesù nel Vangelo sembra contrapporre due concezioni della società e delle relazioni tra gli uomini. Una di esse, verticale, è incentrata sul potere; l’altra, quella che Gesù è venuto a portare al mondo con la sua presenza, e si incentra sul servizio. La forza delle armi viene sostituita, in questa nuova società, dalla forza dell’amore vero.

VANGELO (Mc 10, 35-45)

In quel tempo. Si avvicinarono al Signore Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Vedere continuamente la luce

Gli ultimi sono i primi destinatari della Buona Novella, la cui accoglienza restituisce una dignità che la logica del mondo nega a quanti sono considerati disadattati ed estranei alla società. Alla cecità spirituale dei discepoli si oppone quella fisica di Bartimeo, che riconosce in Gesù il “Figlio di Davide”, il suo Signore, venuto per portare la luce in un mondo dominato dalle tenebre dell’ignoranza.

VANGELO (Mc 10, 46b-52)

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

LA PAROLA DELLA SETTIMANA

In allegato lo strumento di preghiera per la settimana.

Download Parola_2019-02-24_Penultima_Epifania.pdf

NUOVO FOGLIO DI COMUNITA'

In evidenza:

- martedì sera a Legnarello inizio percorso formativo per gli adulti del decanato proposto dall'Azione Cattolica

- giovedì alle 21.00 a S. Paolo, incontro di preghiera e ascolto comunitario della Parola

- domenica prossima in oratorio: festa di carnevale per i ragazzi/e

Download Comunit__2019-02-24_Penultima_Epifania.pdf

Gesù è la via

Oggi tutti cerchiamo la via giusta per affrontare i problemi, prevenire le emergenze e guardare in prospettiva le nostre responsabilità. Gesù, con la sua Parola e la sua umanità ha già percorso quella via che noi cerchiamo e ce la può suggerire ogni giorno, se glielo chiediamo, cuore a cuore.

VANGELO (Gv 14, 1-6)

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

SEGUIRE CON CORAGGIO

Seguire Gesù è intuire il bene della sua voce che ci invita a rinnovarci interiormente, vedere ciò che nel quotidiano ha perso gioia e speranza e prendere in mano la vita per fare la sua volontà in modo nuovo… e tutto questo nonostante il nostro peccato.

VANGELO (Mc 2, 13-17)

In quel tempo. Il Signore Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».