Loria (TV)
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PARROCCHIA S. BARTOLOMEO AP.

Notiziario parrocchiale Loria 23 Aprile 2023

AVVISI

TRADIZIONALE PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE ALLE CENDROLE
Domenica prossima 23 aprile ore 7:45 S. Messa in Santuario.
LA MESSA delle 09:00 a Loria E’ SOSPESA (fino allo scorso anno veniva celebrata solo per esigenze da Covid). Per il percorso a piedi, ci si organizzi liberamente (prudenza in strada!). Seguirà il rinfresco-colazione a cura del Gruppo Alpini all’esterno del bar.

Pellegrinaggio a Lourdes dal 16 al 22 luglio in treno e dal 17 al 21 luglio in aereo in presenza del nostro vescovo Michele Tomasi. Iscrizioni presso l’ufficio Unitalsi in Casa Toniolo Treviso.

MESSE NEL MESE DI MAGGIO NEI CAPITELLI DELLE NOSTRE BORGATE.
In chiesa viene posta una tabella/calendario per segnarsi la sera in cui si desidera questa celebrazione. Si può farlo anche con i volontari della canonica. In quei giorni le Messe feriali in chiesetta verranno sospese. Accordatevi tra vicini di casa. Grazie.

USCITA MEETING PER ANIMATORI GREST E CAMPI di LORIA e CASTIONE
Da domenica 23 a martedì 25 nella Casa Alpina di Castello di Godego in Valsella di Borgo Valsugana per i nostri giovani volontari.

CONFRATERNITA DEL SANTISSIMO
Sono aperte le iscrizioni per l’anno 2023. Rivolgersi a Guarise Nadia Bergamin: 340 3178643

COMMEMORAZIONI PER LA LIBERAZIONE
Giovedì 2 ore 20:45 con Elio Beltrame e Maria Gomierato, cronaca rievocativa dei giorni della Liberazione di Loria; sabato 29 ore09:30 Cippo Masaccio Deposizione corona e discorsi autorità
Ore 10:30 via Martiri della libertà: celebrazione e inaugurazione stele alla memoria della giovane Rosalia Romanello, assassinata da soldati nazisti a Loria

DOMENICA PROSSIMA 60^ GIORNATA DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI
Nella quarta domenica di Pasqua, detta “del Buon Pastore”. Ricordiamo in particolare il Seminario. SAN LIBERALE
Giovedi 27 aprile. Patrono principale della nostra diocesi di Treviso: Messa ore 18:00.

RACCOLTA FERRO
Raccolta di solo ferro prevista per Sabato 27 maggio 2023 per informazioni chiamare solo a questi numeri : 0423 456552, 340 3178643, 340 1417624.

VANGELO NELLE CASE Giovedì 27 Aprile ore 20:45 in oratorio a Loria, meditazione comunitaria guidata dai nostri laici preparati su Luca 20, 9-19 (parabola dei vignaioli omicidi).

CONVEGNO CHIERICHETTI IN SEMINARIO A TREVISO
Lunedi 1 maggio con partenza dalla Canonica alle 7:30. Ore 9.00 Messa col Vescovo in S. Nicolò.

DISCEPOLE DEL VANGELO: Khaima Khaoua - LA TENDA DI FRATERNITA’
Nella casa delle Suore di Via Poisiolo a Castelfranco è stata inaugurata quest’iniziativa per far conoscere S. Charles de Foucauld, loro ispiratore nominato dalla Chiesa “fratello universale”. E’ un allestimento multi mediatico molto interessante.

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Notiziario parrocchiale 16 Aprile 2023

AVVISI

TRADIZIONALE PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE ALLE CENDROLE
Domenica prossima 23 aprile ore 7:45 S. Messa in Santuario. LA MESSA delle 09:00 a Loria E’ SOSPESA (fino allo scorso anno veniva celebrata solo per via del Covid). Per il percorso a piedi, ci si organizzi liberamente (prudenza, in strada!). Seguirà il rinfresco-colazione a cura del Gruppo Alpini all’esterno del bar. L’orario è “particolare” per le necessità di un altro gruppo dopo di noi.

GRAZIE INFINITE, CARO DON BOSE…
Il nostro caro don Bose rientra a Roma martedì mattina e il giorno 5 maggio presenterà la sua Tesi di Laurea in Filosofia che proclamerà a Ottobre. Lo accompagniamo con la preghiera in questo impegnativo traguardo, nell’attesa di poterlo rivedere durante tutto il mese di Luglio ancora qui.

Pellegrinaggio a Lourdes dal 16 al 22 luglio in treno e dal 17 al 21 luglio in aereo in presenza del nostro vescovo Michele Tomasi. Iscrizioni presso l’ufficio Unitalsi in Casa Toniolo Treviso.

CONVEGNO CATECHISTI: “La mia eredità è stupenda. Catechisti memoriosi di Dio”
Sabato 22 aprile ore 08.30-12.00 al Collegio Pio X Treviso In occasione del centenario della fondazione dell’Ufficio, per tutti i catechisti, in sintonia con le riflessioni del Cammino Sinodale.

USCITA MEETING PER ANIMATORI GREST E CAMPI di LORIA e CASTIONE
Da domenica 23 a martedì 25 nella Casa Alpina di Castello di Godego in Valsella di Borgo Valsugana per i nostri giovani volontari.

CONFRATERNIATA DEL SANTISSIMO
Sono aperte le iscrizioni per l’anno 2023. Rivolgersi a Guarise Nadia Bergamin: 340 3178643

RACCOLTA FERRO
Raccolta di solo ferro prevista per Sabato 27 maggio 2023 per informazioni chiamare solo a questi numeri : 0423 456552, 340 3178643, 340 1417624.

VANGELO NELLE CASE Giovedì 27 Aprile ore 20:45 in oratorio a Loria, meditazione comunitaria guidata dai nostri laici preparati su Luca 20, 9-19 (parabola dei vignaioli omicidi).

DATE CAMPISCUOLA 2023
3-4 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Castello Tesino
5 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Canal San Bovo
1 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Canal San Bovo
2 media dal 29/07/2023 al05/08/2023 a Canal San Bovo
3 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Castello Tesino

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REGALO DI PASQUA per i nostri lettori.: Questo sorprendente libro "COME UN PADRE DOVREBBE SEGUIRE SUO FIGLIO" del nostro URBANO SANTI.

INTRODUZIONE AL MIO SECONDO SCRITTO di Urbano Santi

Salve a tutti i lettori di Iclesia:
Con immensa gioia nel cuore nel cuore e nell’anima mi appresto a pubblicare il mio secondo scritto dal titolo : Come un padre dovrebbe seguire suo figlio. Il suddetto scritto narra la vicenda di Frigerio un padre che ha la sorte di avere un figlio disabile di nome Paolo.
Lo scritto narra una sequenza di episodi successivi alla nascita del bambino e utili a descrivere il mondo dell’handicap nella sua enorme complessità.
Vi auguro di tutto cuore buona lettura a tutti e mi auguro inoltre che questo serva ad abbattere o modificare barriere mentali e pregiudizi che spesso ci creiamo quando ci apprestiamo a scoprire una realtà a noi spesso sconosciuta.

Come un padre dovrebbe seguire suo figlio.
Totale Pagine pdf unico 94. Capitoli 38.

Download COME_UN_PADRE_DOVREBBE_SEGUIRE_SUO_FIGLIO__1_.pdf

REGALO DI PASQUA: Questo sorprendente libro "COME UN PADRE DOVREBBE SEGUIRE SUO FIGLIO" del nostro URBANO SANTI.

INTRODUZIONE AL MIO SECONDO SCRITTO di Urbano Santi

Salve a tutti i lettori di Iclesia:
Con immensa gioia nel cuore nel cuore e nell’anima mi appresto a pubblicare il mio secondo scritto dal titolo : Come un padre dovrebbe seguire suo figlio. Il suddetto scritto narra la vicenda di Frigerio un padre che ha la sorte di avere un figlio disabile di nome Paolo.
Lo scritto narra una sequenza di episodi successivi alla nascita del bambino e utili a descrivere il mondo dell’handicap nella sua enorme complessità.
Vi auguro di tutto cuore buona lettura a tutti e mi auguro inoltre che questo serva ad abbattere o modificare barriere mentali e pregiudizi che spesso ci creiamo quando ci apprestiamo a scoprire una realtà a noi spesso sconosciuta.

Come un padre dovrebbe seguire suo figlio.
Totale Pagine pdf unico 94. Capitoli 38.

Download COME_UN_PADRE_DOVREBBE_SEGUIRE_SUO_FIGLIO__1_.pdf

Notiziario parrocchiale 09 Aprile 2023

COLLETTA DI QUARESIMA in Chiesa durante tutto il tempo della Quaresima “UN PANE PER AMOR DI DIO” e raccolta di generi alimentari per “l’Angolo della Speranza” .
PULIZIE DELLA CHIESA Mercoledì 12 aprile ore 08:00 a cura della contrada Ronchi. Grazie sempre per la disponibilità.
OFFERTE FUNERALI sono stati raccolti €208,40 dal funerale di Alberton Onorina e € 128,90 dal funerale di Michielin Enrico per la scuola dell’infanzia. Grazie a tutti
MOSTRA: La Santa Sindone di Gesù Testimonianza della Resurrezione
Chiesa Arcipretale di BESSICA 12 marzo - 13 aprile 2023
Orari di apertura: Sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30
Domenica: nell’intervallo delle Sante Messe e dalle 15.30 alle 18.30
Per informazioni e visite guidate di gruppi chiamare il numero 331.8465314
Uscita per coppie e famiglie a Bibione per i gg. 22-24 aprile organizzata da Godego. Tema: Beati perché amati. Famiglie alla luce delle Beatitudini. Info Gabriele Guglielmi (340 8267274).
Pellegrinaggio a Lourdes dal 16 al 22 luglio in treno e dal 17 al 21 luglio in aereo in presenza del nostro vescovo Michele Tomasi. Iscrizioni presso l’ufficio Unitalsi in Casa Toniolo Treviso.
SANTISSIMO
Sono aperte le iscrizioni per l’anno 2023.
Rivolgersi a Guarise Nadia Bergamin al numero 340 3178643
RACCOLTA FERRO
Raccolta di solo ferro prevista per Sabato 27 maggio 2023 per informazioni chiamare solo a questi numeri : 0423 456552, 340 3178643, 340 1417624.
Gli auguri del Vescovo alla Diocesi di Treviso con il documento di Giovanni XXIII che compie 60 anni Ci troviamo oggi a sessant’anni dal giorno in cui il santo Papa ha donato al mondo un documento che fu all’epoca molto importante, e che viene considerato uno dei contributi più rilevanti del magistero della Chiesa nel ventesimo secolo. Ancora oggi quelle pagine scritte “sulla pace fra tutte le genti, fondata nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà”, come recita il suo sottotitolo, possono essere di ispirazione per vivere da cristiani + discepoli missionari + in un mondo in rapido cambiamento, scosso da inquietudini e guerre. Era il Giovedì santo quel giorno di sessant’anni fa, e già a gennaio il papa aveva pensato questo suo messaggio come la sua «enciclica di Pasqua». (….) In ogni ambito della nostra vita e della nostra responsabilità il Risorto viene a incontrarci e ci dona la pace. Il mio augurio di Pasqua è di poter ricevere assieme questo dono, e di poterlo condividere con tutti. Auguro a tutti di diventare testimoni di pace. Possiamo provare a vivere le nostre relazioni personali, in famiglia, sul luogo di lavoro, nelle comunità e nelle parrocchie, costruendole sul fondamento della dignità di ogni persona e appoggiando ai quattro pilastri le nostre piccole o grandi scelte e decisioni, ispirandole dunque a verità, giustizia, amore e libertà? Cristo è davvero risorto, per la vita del mondo: auguro a noi tutti di poterlo incontrare, Vivente, principe e autore della pace. Buona Pasqua. Vescovo Michele
DATE CAMPISCUOLA 2023
3-4 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Castello Tesino
5 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Canal San Bovo
1 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Canal San Bovo
2 media dal 29/07/2023 al05/08/2023 a Canal San Bovo
3 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Castello Tesino

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Notiziario parrocchiale 02 Aprile 2023

AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie)
Sabato sera 1 e domenica 2 aprile ci sarà la consueta vendita delle uova AIL.
Alle ore 16:30 inchiesa ci sarà i lconcerto “Senza tempo” a cura della scuola “Il Diapason” (ingresso libero) il cui ricavato andrà a sostenere la ricerca AIL.
Sabato 1 aprile Veglia diocesana dei giovani a San Martino di Lupari
COLLETTA DI QUARESIMA in Chiesa durante tutto il tempo della uaresima “UN PANE PER AMOR DI DIO” e raccolta di generi alimentari per “l’Angolo della Speranza”
CONFESSIONI DURANTE LA SETTIMANA SANTA:
Lunedì 03 aprile ore 20:30 a Ramon confessioni comunitarie per le superiori e i giovani.
Martedì 04 aprile ore 20:30 a Godego Liturgia penitenziali per giovani a Godego
Mercoledì 5 aprile 20.30 Confessioni Comunitarie aperte tutti di collaborazione: Godego
Confessioni in chiesa a Loria:
Lunedì dalle 09:00 alle 12:00; Dalle 17:00 alle 18:00; Martedì dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 18:00 segue S. Messa alle 18:00; Mercoledì dalle 09:00 alle 12:00; Giovedì dalle 16:00 alle 18:00; Venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 18:00; Sabato dalle 09:00 alle 12:00
LUNEDI’- MARTEDI’- MERCOLEDI’ SANTO Adorazione Eucaristica dalle ore 15:30 alle 18:00 segue messa ore 18:00 (lunedì dalle 17:00 alle 18:00)
MOSTRA: La Santa Sindone di Gesù Testimonianza della Resurrezione
Chiesa Arcipretale di BESSICA 12 marzo - 13 aprile 2023 Orari di apertura: Sabato: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30 Domenica: nell’intervallo delle Sante Messe e dalle 15.30 alle 18.30 Per informazioni e visite guidate di gruppi chiamare il numero 331.8465314
Uscita per coppie e famiglie a Bibione per i gg. 22-24 aprile organizzata da Godego. Tema: Beati perché amati. Famiglie alla luce delle Beatitudini. Info Gabriele Guglielmi (340 8267274).
Pellegrinaggio a Lourdes dal 16 al 22 luglio in treno e dal 17 al 21 luglio in aereo in presenza del nostro vescovo Michele Tomasi. Iscrizioni presso l’ufficio Unitalsi in Casa Toniolo Treviso.
ATTENZIONE: ATS INFORMA
Dalle ore 23:00 di martedì 04 aprile alle ore 05.00 di mercoledì 05 aprile il territorio comunale di Loria sarà interessato da operazioni di test sulla rete idropotabile nell’ambito di uno studio di moderazione atto ad ottimizzare l’efficienza della rete stessa e all’individuazione della presenza di eventuali perdite occulte. Tali operazioni potranno causare cali di pressione o brevi e momentanee interruzioni del servizio. Ci si scusa per il disagio.
DATE CAMPISCUOLA 2023
3-4 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Castello Tesino
5 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Canal San Bovo
1 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Canal San Bovo
2 media dal 29/07/2023 al05/08/2023 a Canal San Bovo
3 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Castello Tesino

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La testimonianza (PARTE 5) di fede e di vita del nostro Urbano. responsabile parrocchiale di Iclesia per Castione - disabile da sempre affetto da tetraparesi spastica -.

CAPITOLO VII
Io alla parola lavoro attribuisco un doppio anzi forse anche triplo significato, in quanto oltre ad avere un “impiego” e un luogo dove
trascorrere la giornata svolgendo varie mansioni assieme ai miei compagni all’interno del Centro, lo ritengo essere oltre che un luogo di
lavoro, anche una specie di grande famiglia con la qualecondividere se possibile tutto, gioie, ansie, soddisfazioni, conquiste che noi
tutti facciamo ogni giorno.
Ma torniamo a noi, altrimenti corriamo il rischio di andare fuori tema, il lavoro per me significa anche sentirsi responsabilizzato,
gratificato, remunerato se possibile.
Una cosa è certa nel luogo nel quale mi trovo attualmente mi trovo benissimo con tutti e non lo cambierei per nulla al mondo.
Per il futuro non si sa mai, del resto la vita stessa è fatta di tappe che dobbiamo percorrere ogni giorno, senza sapere cosa la vita
stessa ci offre ogni giorno.
Ho scelto il lavoro che ho fatto grazie alla mia grande passione per l’informatica e la tecnologia in generale e grazie anche alle mie
buone capacità e conoscenze in questo campo.
Mi riesce più difficile nel lavoro quando mi viene chiesto di effettuare mansioni come dover impostare tabelle, schemi o cose del
genere, ma per fortuna c’è Luca che mi dà una mano nell’eseguire e nel strutturare tutte levarie mansioni che ci vengono richieste
dai vari gruppi all’interno del centro come l’impostazione e l’uscita bimensile del giornalino, l’impostazione di tabelle risultanti
necessarie per i vari gruppi, l’impostazioni di depliant per feste ed eventi vari richiestaci da enti esterni.
Mi risulta al contrario più facile nelle situazioni in cui posso scrivere e sono chiamato ad esprimere le mie idee con maggiore semplicità.
Purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi ho la tendenza a tenere tutto dentro me stesso, ma poi se trovo l’ambiente giusto, le
persone giuste, allora finalmente in quelle rarissime occasioni riesco finalmente a sprigionare tutto quello che ho dentro e in quei
momenti divento un'altra persona.
Per quanto concerne l’amore e la vita posso sinceramente affermare che almeno fino a questo momento nella mia vita non c’è mai
stato il cosiddetto grande amore, pur essendo che nel corso della mia vita ho conosciuto e continuo a conoscere tutt’oggi molte ragazze,
ma almeno finora non c’è stato il cosiddetto “colpo di fulmine”; invece per quanto riguarda la mia vita oggi si può dire che continuo a
viverla in modo normale pur essendo in carrozzina, facendo le attività in maniera normale, come qualsiasi altra persona, continuo
ad avere i miei interessi come ad esempio l’informatica, la pallavolo…. Continuo a frequentare la maggior parte delle amicizie che mi
sono creato nel corso di questi anni con l’aggiunta di nuove persone sempre per quanto concerne la pallavolo, come logico essendo
il mio sport preferito.
Al giorno d’oggi ci sono ancora molti stereotipi che quando si trovano di fronte una persona diversamente abile, credono che
questa non “possa più vivere” perché diversamente abile. Io per mia fortuna continuo ad avere e avrò per sempre una vita normale,
circondato in ogni momento della mia vita da amici splendidi, con i quali spero di poter condividere ogni giorno e momento le gioie che
la vita ci sa offrire ogni giorno.
Secondo me essere adulto ed essere maturo al mondo significa questo: nel momento in cui mi accingo ad effettuare una
determinata azione so che come corrispettivo ci sarà anche una precisa conseguenza dell’azione che sto accingendomi a fare. Come
ad esempio nel momento in cui siamo chiamati ad esprimere la propria preferenza elettorale per una determinata fascia politica, oppure
se volessi esprimere la mia preferenza per un determinato partito politico. Ecco fatto. Noi tutti dovremo sapere che nel momento in
cui abbiamo effettuato la nostra scelta sia essa “politica” o di qualsiasi altro genere, sappiamo che in quel preciso istante anche la
nostra scelta conterà seppur in minima parte, questo farà sentire tutti noi cittadini italiani un po’ più responsabili per quanto
riguarda all’andamento generale del nostro “bel paese”. Questo da parte mia voleva essere solo un piccolo esempio su come noi tutti
possiamo essere adulti e maturi nel mondo.
Personalmente ritengo che non si possa affermare che la vita che ogni essere umano è chiamato a vivere, abbia uno scopo in quanto
ritengo sia piuttosto un viaggio infinito che noi tutti siamo chiamati a compiere quotidianamente. Prendete come esempio un libro:
esso è composto da una miriade di pagine bianche, ogni pagina bianca rappresenta un giorno della nostra vita, che noi riempiamo
quotidianamente attraverso il nostro vissuto. Arriveremo alla fine di questo “ipotetico” libro scrivendoci come detto prima storie di
vita vissuta.
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Saremo coinvolti in prima persona, però con una possibilità immensa di poter cambiare finale ogni giorno. Ogni giorno vissuto è un
ricordo dà portare sempre dentro alla nostra anima.
Sì può affermare che la fantasia e l’immaginazione hanno giocato un ruolo abbastanza significativo nella mia vita, in quanto spesse
volte viaggiavo con la fantasia e mi trovavo immerso in un mondo dove ad assumere lesembianze di essere umani c’erano dei
piccoli folletti i quali vivevano in una piccola casetta, con all’internotutti i confort possibili e immaginabili, ma il tutto era immerso
nel verde di un bosco fantastico, dove le giornate trascorrevano liete e il tempo sembrava volare, soprattutto durante questo mio
“immaginare” di vivere da un’altra parte mi serviva in quanto durante quel periodo in casa c’erano parecchie cose che non “giravano” per
il verso giusto. Dunque queste mie “temporanee evasioni” mi servivano per cercare di creare all’interno della mia mente, una specie di
mondo “tutto mio” nel quale non erano presenti tutti i problemi della vita, che volenteo no ero costretto ad affrontare in quel determinato
periodo. Problemi che non avevano nulla a che vedere con “il trovarmi su una sedia a rotelle” o cose del genere.
Quando purtroppo questi frequenti viaggi con la fantasia erano giunti al termine e “tornavo alla realtà” facevo una vita normale andavo a
scuola, frequentavo amici, avevo le mie “occupazioni alternative”. Concludendo si può dire che l’immaginazione e la fantasia in
determinati momenti della mia vita abbiano proprio avuto unruolo non dico fondamentale ma quasi.
L’evento storico più importante al quale ho partecipato è stato quando Papa Giovanni Paolo II si è recato a Vicenza. Io ero
assieme ad altri amici del mio paese e mia madre che mi accompagnava, ci trovavamo lì in quanto dovevamo consegnare
direttamente al papa un crocifisso in legno costruito dal gruppo giovanile del mio paese. Erano diverse volte che provavano a
consegnare il crocifisso e non c’erano mai riusciti. In quella occasione ho provato un’emozione grandissima, infatti credo che se
in quel momento avessero effettuato i prelievi del sangue, in quel momento all’interno del mio corpo non avrebbero trovato nemmeno
una goccia di sangue da quanta emozione provavo in quel momento. In quell’occasione mi sono sentito davvero orgoglioso di essere li,
in quanto ritengo non sia da tutti riuscire a vedere il papa direttamente in prima fila.
La cosa più importante che mi ha dato la mia famiglia è stato: l’insegnarmi a rispettare tutti indipendente dai loro punti di vista, siamo
essi giusti o meno; ad agire sempre in maniera onesta e in maniera corretta. La mia famiglia mi ha trasmesso principi morali sani e
autentici cercando di farmi cogliere la differenza che esiste tra il bene e il male, quello che si deve e non si deve fare. Credo mi
abbiano insegnato soprattutto oltre che ad agire in maniera giusta e mai sconsiderata e rispettare tutte le persone che mi
circondano quotidianamente e nonsolo.
Ricordo la favola di Capuccetto Rosso che mia madre mi raccontava da piccolo quando ahimè dovevo prendere sonno e io testardo
come un mulo, non ne volevo sapere di dormire, in quanto dovevo sempre stare sveglio finoa tarda ora per giocare con i miei fratelli.
Purtroppo non mi raccontavano molte favole perché avevano sempre qualche lavoro da svolgere o erano tanto stanchi.
Il mio paese ritengo non abbia niente di diverso, né di unico rispetto ad altri paesi. La cosa bella è che sonoconosciuto da tutti,
tutti mi vogliono bene, tutti cercano di aiutarmi quando possono. Un’altra cosa che ritengo essere veramente bella è quella che ci
conosciamo tutti, tutto il mio paese va d’accordo e soprattutto tra le persone c’è molta armonia e rispetto.
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CAPITOLO VIII
Io da bambino per quel poco che riesco a ricordare mi sembra d’essere stato un bimbo normale come tutti gli altri che faceva le
“marachelle”, di tanto in tanto anzi a dire la verità le combinavo abbastanza spesso, in altre parole ero un bimbo vispo con due occhioni
furbi, vispi e con un’enorme voglia di scoprire tutte le bellezze e le molte cose che la vita stessa mi proponeva e mi propone di
imparare tutt’oggi.
Mi ricordo inoltre che da bambino non vedevo l’ora di “bruciare le tappe”, nel senso che non vedevo l’ora di crescere e di “diventare
adulto”, quasi come se avere così tanta voglia di crescere dentro la mia piccola testolinarappresentasse per me la prima grande meta
perché ahimè durante quei primi anni della mia esistenza, pensavo che una volta diventato adulto la vita sarebbe stata diversa e si
sarebbe evoluta in maniera un po’ differenteda come poi si sta svolgendo tutt’ora.
Devo dire però che con il trascorrere del tempo, nonostante un inizio abbastanza difficile ho imparato a farmene una ragione su
come sono e posso dire che, all’inizio la vita mi ha riservato alcune “delusioni”, ma la “fase più difficile” è passata. La vita mi ha riservato
e continua a riservarmi moltissime cose nuove e sorprese che ho il piacere di scoprirle ogni giorno. Concludendo questo primo punto
devo dire che la vita è un grande dono e vale sempre la pena di essere vissuta.
Ed eccomi qua, nel cercare di raccontare qualche stralcio della mia infanzia, nulla di impossibile, non vi preoccupate anche se vi
devo preannunciare che essa per me nel complesso è stata abbastanza travagliata. Ora comincerò a raccontarvela: nell’insieme devo
dire che è stata un’infanzia “normale” se non che ad un punto della mia vita, della durata circa di un anno, mi trovai con l’assenza
permanente di mio fratello, che per me era un punto di riferimento, in quanto durante quell’anno stava frequentando il servizio
militare. Io lo vedevo saltuariamente, quando aveva le licenze di permesso che gli consentivano di rientrare saltuariamente a casa, in
pratica durante quel periodo mi trovai ad aver perso temporaneamente per sfortuna, uno dei miei più grandi punti di riferimento cioè
mio fratello.
Un altro grosso problema che mi trovai volente o nolente ad affrontare era l’avere a che fare quotidianamente con un padre alcolizzato
che durante quel periodo invece di svolgere tutto ciò che “ogni padre normale” penso avrebbe il dovere di essere chiamato a svolgere
con il proprio figlio, considerava “come unica via di fuga” si rifugiava nell’alcool, in poche parole iniziava il suo “giro turistico” per i bar la
mattina presto e lo terminava la sera, questa attività veniva effettuata da lui ogni giorno.
Ahimè quando rientrava per noi cominciavano i dolori nel vero del termine, in quanto mia mamma e miei fratelli in quel periodo
dovevano andare a lavoro regolarmente, in più quando arrivavano a casa dovevano andare nel capannone e provvedere al
nutrimento del bestiame che in quel periodo possedevano, in più in quel periodo io facevo la spola tra Castelfranco in Borgo Pieve dove
in quel tempo si trovava la fisioterapia e casa mia. La mattina dovevo andare a scuola, il pomeriggio molto spesso ero costretto a
svolgere i compiti per casain un secondo momento in quanto appena tornavo da scuola avevo appena il tempo di mangiare un boccone
al volo, subito dopo dovevo recarmi a svolgere la fisioterapia, per cui i compiti temporaneamente passavano in secondo piano. In più
dovevo sopportare le continue litigate che facevano i miei genitori in quel periodo.
Mia madre doveva mandare avanti le faccende domestiche, seguire me, cercare di seguirmi per quanto possibile quando dovevo
svolgere i compiti, accompagnarmi ogni giorno a fisioterapia, da precisare che mia madre non possiede tutt’ora la patente, per cui mi
trovavo in una situazione bruttissima e che ad accompagnarmi ci fosse sia mia madre, ma anche mio padre e considerato la
situazione in cui non si trovava “ubriaco”,ero sempre moltoagitato e preoccupato ma purtroppo non potevo farci nulla.
Il “bello” però veniva la sera quando mio padre tornava dal suo tuor “turistico” pieno come un uovo di alcool, mia madre dove badare a
me che avessi svolto i compiti, al bestiame e tutto il resto è in più dovevamo subirci i rimproveri di mio padre che sempre in quel periodo
non si limitava a un semplice rimprovero “ma spesso e volentieri arrivava alle mani” e venendomi a mancare un grande punto di
riferimento come mio fratello a causa del militare, quelle volte che lui aveva i vari permessi nel corso di quell’anno, quando lo vedevo mi
ricordo che trascorrevo tutto il tempo possibile tra le sue braccia. Quando i miei litigavano io ero abituato a stare vicino a lui, perché con
lui mi sentivo sicuro e protetto; se non c’era io andavo spesso da Roberto il mio amico e vicino di
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casa, se lui a volte era occupato io non facevo altro che andare in giro per la strada del quartiere dove abito per cercare di uscire da
quell’incubo che mi trovavo a vivere ogni giorno.
Ricordo che un giorno mentre stavo facendo fisioterapia venne a bussare alla porta della stanza dove facevo ginnastica una persona di
nome Giorgio Populin, questo era il psicologo del centro di neuropsichiatria infantile di allora, praticamente mi disse che si era accorto
della situazione che stavo vivendo in quel periodo e un po’ alla volta tra un milione di lacrime riusci a spiegargli tutto quello che
stavo vivendo un quel periodo e finalmente mi liberai di tutto quel grosso peso che mi tenevo dentro da troppo tempo.
Ricordo di aver versato una quantità industriale di lacrime durante quel periodo soprattutto a scuola con Marinella l’insegnante di
sostegno che mi seguiva durante quel periodo.
Trascorso un po’ di tempo mio padre iniziò un lungo percorso di disintossicazione dall’alcool. Attualmente son trascorsi la bellezza di
15 anni e mio padre per fortuna non beve più, anche se i residui dell’alcool si stanno tuttora ripercuotendo su di lui, facendo
emergere problemi di altra natura.
Concluendo si può dire che la mia infanzia sia stata un’infanzia normale, ma con le sue avversità, in quantoritengo che crescere
per gran parte della mia infanzia, avendo come “guida” sempre che si possa definire tale, una figura paterna di questo tipo, non sia stato
affatto semplice per me, anzi tutt’altro, in quando ritengo che sentirsi rifiutato da “tuo” padre seppur con le sue problematiche è una cosa
che non auguro di provare a nessun essere umano al mondo. Infatti la figura paterna per quel periodo l’avevo sostituita
temporaneamente con quella di mio fratello.
Sinceramente dell’infanzia non è che possieda dei bei ricordi, per questo devo ringraziare mio padre.
La mia adolescenza è trascorsa molto più bella e semplice rispetto alla mia infanzia infatti ho tenuto come figure di riferimento
mio fratello e mia madre, ma sono entrate anche altre figure che mi hanno dato e mi stanno dando una grossa mano nel far
trascorrere il mio tempo quando non mi trovo a casa. Infatti “strano ma vero” ero maggiormente felice quando non stavo in casa e mi
trovavo in giro con gli amici del paese e dellapallavolo, in poche parole mi sentivo felice quando mi creavo l’opportunità di stare a
contatto con gente anche più grande di me, avevo l’opportunità di svagarmi e conoscere gente nuova, potevo crearmi un “tessuto”
sociale molto ampio e di conseguenza si ampliava anche la mia già grande cerchia di amici che ancor oggi è in continuo
ampliamento.
Da adolescente il mio più grande punto di svolta che ho vissuto si è verificato nel preciso istante in cui ho raggiunto il
compimento del 18 anno d’età, infatti in quel momento ho cominciato ad entrare nel “mondo reale”, ma non solo durante questa
fase della vita iniziai ad avere le prime “viste” oltre a Marica, infatti cominciai a notare in giro delle altre ragazze che già conoscevo
ma ahime erano già tutte occupate. Nell’insiemeposso dire che è stato un periodo di notevoli cambiamenti, ma contempo anche di
notevole crescita nel miocontinuo percorso che mi ha condotto fino ad oggi nell’essere diventato una persona adulta.
Per me aver superato la fase dei vent’anni significa aver terminato il periodo dei cosiddetti “colpi di testa“ ed aver condotto a termine il
periodo degli esperimenti all’interno della mia vita. Da quei bellissimi vent’anni in poi, passando per i tenta, significa aver fatto un
piccolo passo in avanti ed essere giunti nella fase in cui bisogna cominciare ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni, sia
nel bene che nel male. Nel momento in cui avrò raggiunto le cinquanta candeline spero di aver accumulato tanta esperienza e
saggezza nel corsodegli anni, da poter un giorno mettere a disposizione tutta la mia esperienza e conoscenza, per le nuove
generazioni che verranno in modo da poter trasmettere a loro tutte le mie esperienze e consigli utili da mettere a loro disposizione, in
modo da far crescere le “nuove generazioni” di persone in maniera ancor migliore, cercando di portare il mio contributo sempre che loro
desiderino ascoltare i miei racconti e le mie esperienze.
L’esperienza che mi ha dato la gioia di grande è stata l’aver visto il Papa nell’occasione in cui si è recato aVicenza come già
scritto in precedenza.
Si ritengo che nella vita ci siano dei piaceri, anzi per essere esatti ritengo che la vita stessa sia un piacere, all’interno della quale
ci sia ogni giorno un mix di emozioni, sentimenti, momenti tristi e belli. Perciò ritengo che non siano piaceri singoli, ma la vita sia un
“piacere unico” da vivere e assaporare ogni giorno sulla propriapelle.
Ritengo che al giorno d’oggi viviamo in un mondo nel quale il ritmo della nostra vita molto spesso si svolge in maniera molto frenetica,
perciò molto spesso ci si scorda che siamo talmente immersi nel svolgere la nostra ruotine quotidiana che spesso ci si “dimentica”
oppure a volte non si ha nemmeno il tempo per potere ricavare
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anche un solo istante all’interno delle giornate da dedicare a noi stessi, in quanto ormai viviamo in un mondo talmente frenetico che a
volte “sembriamo dei robot”, anziché degli esseri umani quali siamo. Di vitale importanza, credo sia però saper trovare all’interno
della nostra vita, di tanto in tanto, degli spazi tutti nostri, questo ritengo essere importante, in quanto ci permettono di ritrovare
determinati equilibri tra le cose, e permette ad ogni essere umano di ritrovare il nostro equilibrio interiore.
Le mie risorse per cercare di superare i momenti di difficoltà sono per quanto possibile cercare di valutare quali sono le difficoltà in
primo, poi in seguito cercare per quanto possibile di “aprirmi” anche se a volte questosembra veramente “un paradosso” visto che
per togliermi le parole di bocca bisognerebbe sempre avere una “pinza” a portata di mano, comunque penso che la risorsa maggiore
in questi casi sia sempre cercare di instaurare un dialogo con gli altri, anche se a volte questo specialmente all’inizio mi risulta al
quanto difficile, però una volta chi si oltrepassa questo “scoglio” il tutto vi risulterà più semplice, questo nel corso della vita l’ho
sperimentato e lo sto sperimentando in prima persona sulla mia pelle.
Nella mia vita la spiritualità non ha avuto un ruolo di prima importanza, in quanto con preti, suore o cose del genere non sono mai
andato molto d’accordo, pur avendo portato a termine tutto il percorso spirituale che parte dal battesimo per giungere al suo
compimento naturale con la comunione di maturità.
Infatti dall’ultima volta che ho frequentato la chiesa e questo per andare a messa la domenica saranno passatila bellezza di 10 anni,
in quanto pur essendo credente, però non vado mai a messa la domenica, insomma nella mia vita la spiritualità non ha mai ricoperto
un ruolo di primaria importanza.
Nella mia esperienza di vita ci sono varie cose che mi rendono felice quali l’essere continuamente circondato da amici sia fuori
dall’ambiente lavorativo, sia soprattutto nel suo interno, ma nella vita c’è una cosa fondamentalmente che mi riempie il cuore di
gioia il poter comunicare continuamente con una miriade di persone e il sentirmi continuamente coinvolto in tutte le loro attività.
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CAPITOLO IX
All’interno della mia vita ci sono state varie fasi nelle quali volente o nolente mi sono trovato davanti ad un“bivio”, come ad
esempio nell’occasione in cui ho dovuto subire l’intervento chirurgico per allungamento dei tendini e mi trovai di fronte a ben poche
alternative, in quanto le “opzioni” in quella circostanza erano 2 o operarmi ai tendini, questo significava poter stare seduto
normalmente in carrozzina come “sono ora” oppure trovarmi a vivere la vita in una condizione per me di grande disagio e cioè
seduto in carrozzina con le ginocchia che mi sarebbero arrivate alla bocca.
Un'altra decisione cruciale che ho preso all’interno della mia vita è avvenuta nel momento in cui ho deciso di raccontare tutto il “mondo
orribile” che mi circondava nel periodo in cui mio “padre” soffriva di terribile dipendenza: quella dall’alcolismo, da ricordare che per aver
fatto emergere questo fatto mi son dovuto sorbireun sacco di parole dai miei, in quanto non avevano piacere che questo fatto venisse
fatto emergere, in quanto lo ritenevano fossero fatti personali, siccome i miei sono ancora del parere che “i panni sporchi si lavano in
casa” immaginatevi parole che mi son dovuto “sorbire”, solo per aver fatto emergere questo problema anziché averlo tenuto all’interno
delle mura domestiche, un problema che era sotto gli occhi di tutti, di cui tutti erano a conoscenza, ma nessuno aveva il coraggio
di far emergere.
Sono soddisfatto delle scelte di vita che ho fatto finora, anche se all’interno di essa c’è qualcosa che se potessi cambierei volentieri e
senza pensarci due volte e cioè lo stato in cui mi trovo in maniera permamente mi accompagnerà per tutta la mia esistenza.
C’e da dire però che con il trascorrere del tempo ho imparato a farmene una ragione della mia condizione di vita, anche se devo dire
che all’inizio è stato come scalare una montagna e la salita per arrivare fino alla vettasi è rivelatamolto dura ed impegnativa.
Devo affermare però che una volta che si è saputo trasformare tutto questo in un vantaggio, anziché in uno svantaggio, si vive la
vita certamente in maniera serena e tranquilla, in cui si prende “coscienza” dei propri mezzi che possono sembrare limitati a causa di
essere su una carrozzina, ma possediamo tante risorse quali il sorriso, la fantasia con la quale possiamo effettuare viaggi stupendi con
paesaggi mozzafiato ogni istante della vita stessa.
Insomma una volta presa consapevolezza di tutte le risorse che ognuno di noi possiede all’interno di se stessonon ci resta che
utilizzarle e vivere il fatto di “essere diversamente abili” non come un limite, ma bensì come un’ulteriore ricchezza posseduta
all’interno di noi stessi, da donare ogni giorno a tutte le persone che ci circondano e se alle altre persone non “interessa nulla” di
quello che noi cerchiamo di trasmettere loro ogni giorno, dobbiamo insistere finche’ una volta o l’altra, queste saranno “costrette a
darci ascolto”, in quel momento avremmo ottenuto la vittoria più grande per tutti noi.
Il periodo più felice della mia vita è stato sicuramente il momento in cui ho compiuto la maggiore età, in quanto mi sembrava di
aver raggiunto un traguardo grandissimo, mi sembrava di essere diventato più responsabile in tutto quello che facevo.
Il periodo meno felice è stato quello durante il quale mio padre soffriva di una terribile malattia chiamata alcolismo.
Le relazioni che hanno più significato nella mia vita sono state due: il rapporto bellissimo che avevo e ho tutt’ora con mia madre, e
il rapporto straordinario che continua tutt’ora con mio fratello, che nel corso della sua vita ha saputo ricoprire due ruoli non solo quello
di fratello maggiore, ma anche quello di padre, ricoprendoquesti due ruoli in maniera esemplare.
Devo dire che in particolar modo la seconda relazione non mi ha ostacolato per niente, anzi ha contribuito in maniera notevolissima a
farmi crescere sotto tutti gli aspetti, nel farmi diventare persona matura eresponsabile.
Penso di aver commesso qualche errore nella mia vita, errori dovuti all’inesperienza e soprattutto imputabili alla giovane età.
Gli errori a cui mi riferivo sono stati per esempio l’aver iniziato a frequentare “compagnie” in cui si beveva e si fumava e per essere
accettato o facevi come facevano loro, altrimenti non venivi nemmeno preso in
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considerazione o ancor peggio venivi considerato “diverso” in quanto non facevi quello che loro facevano ogni domenica all’interno
del centro giovanile.
Per fortuna appena mi sono accorto che tipo di gente si trattasse ho cambiato immediatamente rotta, infatti in quel periodo ho smesso di
frequentarlo. Attualmente il centro giovanile ha cambiato sede e l’ambiente che si respira al suo interno è completamente cambiato.
Ora lo frequento saltuariamente.
C’è stata una persona particolare che ha cambiato la mia vita, sto parlando di mio fratello, che ha saputo, come ho detto prima ricoprire
una duplice veste, cioè oltre che fratello, ha fatto anche da padre, e per me “continua” tutt’ora a ricoprire questo duplice ruolo.
C’è stato un evento particolare che ha cambiato la mia vita, più precisamente l’essermi trovato a vivere la vita attraverso una sedia a
rotelle, poi fortunatamente con il trascorre degli anni ho saputo crearmene una ragione riguardo la condizione attuale, che mi farà da
compagnia fino al termine dei miei giorni, poi grazie all’aiuto di una miriade di amici che riempiono ogni istante la mia vita, sono riuscito
a superare questa “barriera” che ahimè mi oscurava la vista specialmente durante i primi anni di vita e a trasformare tutto questo
in un vantaggio cambiando completamente prospettiva e visione della vita.
Ci sono delle cose che spero di non dimenticare mai come: gli amici, persone che ritengo essere speciali, disponibili, sempre pronte ad
aiutarmi e consigliarmi in caso di bisogno e sempre cordiali con me.
Come seconda cosa, spero di non dimenticare mai i valori che hanno cercato di trasmettermi i miei genitori quali il rispetto verso tutti
coloro chemi circondano.
Attualmente di preoccupazioni non mi sembra di averne, anche se ci sono giorni in cui sono un po’ più serio di altri, cose che
succedono, anche se per chi mi conosce bene sembra un po’ strano questo evento in quanto di solito mi vedono sempre sorridente,
disponibile, pronto alla “battuta” e con un bel sorriso stampato sul mio bel faccione.
Quello che mi fa sentire vivo è la continua ricerca di stimoli nuovi ed emozioni da vivere quotidianamente assieme a tutte le
persone che mi circondano e mi danno la forza per andare avanti e il “propormi” ogni giorno nuovi traguardi e nuovi obiettivi da
raggiungere insieme a tutti i miei compagni di lavoro al c.d.m.
Oggi per me quello che conta di più è l’essere circondato da persone che mi vogliano bene come nel gruppo in cuimi trovo.
Attualmente rispetto al passato mi vedo più grande, in grado di ragionare con la mia testa anche se a volte la uso ad intermittenza,
sono diventato più maturo, spero di continuare il percorso di crescita, poi chissà per ilfuturo non mi pongo mete da raggiungere,
questo non perché non voglia pormi dei limiti, ma bensì per non prendere altre “scottare” cosa già successami numerose volte in
passato.
Se avessi la fortuna di possedere una valigia immaginaria e potessi metterci al suo interno dei doni ci metterei al primo posto
l’amicizia che ritengo essere base fondamentale nella costruzione di qualsiasi genere di rapporto fra due o più persone.
Spesso ha molto più valore quello che si dona agli altri, che quello che si riceve. Alla fine ci si viene a trovare in una situazione in cui
sono arricchite entrambe le parti sia chi dona, che chi riceve, questo porta ad un arricchimento interiore generale.
Come secondo dono ci metterei la fiducia nelle persone da cui siamo circondati ogni giorno e con le quali si viene a creare nel
contempo un profondo rispetto reciproco.
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CAPITOLO X
Il futuro, lo si sa rappresenta sempre un grande punto interrogativo per la grande maggioranza degli esseri viventi presenti sul
pianeta chiamato terra; perché si ha l’abitudine a porsi una miriade di quesiti, con unamiriade di risposte; alle quali spesso anche
noi stessi che ci poniamo un’infinità di domande non sappiamonemmeno noi dare una risposta, la quale possa rivelarsi completa ed
esaustiva nel contempo.
Direi che non c’è nulla che mi faccia arrivare a tal punto da mettermi a disagio e che possa crearmi preoccupazione per quanto
concerne il futuro, posso dire che la cosa che al contrario mi dà maggiori speranze, èrappresentata dal fatto di poter usufruire di una
struttura come Atlantis, con all’interno varie realtà di vita vissuta quotidianamente, suddivisi in vari gruppi, seguiti da personale
competente e qualificato che risponde quotidianamente alle nostre esigenze.
Da qui ai prossimi anni mi vedo sempre qui all’interno del Centro Atlantis, sempre all’interno del C.D.M. forse con un po’ di anni e con
sicuramente ancor maggior esperienza da inserire all’interno del mio bagaglio personaled’esperienza fatta nel corso della vita; del resto
è noto la vita stessa è un’esperienza strabiliante che grazie aDio ci è stata concessa l’opportunità di vivere è dobbiamo viverla fino
in fondo, cercando per quanto possibiledi non porci alcun limite e vivere ogni cosa sempre con lo stesso entusiasmo e con lo stesso
sorriso che noi tutti avevamo nell’istante in cui per la prima volta abbiamo visto uno spiraglio di luce; cioè in quell’ istante in cui abbiamo
emesso i primi vagiti; sto parlando della nostra nascita.
Di sicuro alle nuove generazioni lascerei degli scritti, all’interno di essi ci sarebbe scritto tutte le varie esperienze che avrei fatto
durante la mia vita terrena, con una buona dose di consigli su come cercare di affrontare il futuro, sempre con ottimismo e fiducia
per la costruzione e la messa in atto di un futuro migliore,un po’ come la stesura dell’autobiografia che in questo periodo stiamo
ultimando; in quanto credo che attraverso lo svolgersi di questa, si abbia l’opportunità e al contempo il piacere, di rimettersi in
gioco per l’ennesima volta con sé stessi fin nel profondo della nostra anima.
Le tre cose che mi piacerebbe sentir dire sulla mia vita dopo la mia scomparsa sono queste: la prima che sono stato una persona
umile, secondo disponibile con tutti, terzo che pur trovandomi in questo stato, ho semprecercato di fare e trasmettere qualcosa
di utile agli altri.
Prima di morire se proprio devo essere sincero mi piacerebbe visitare tutti quei posti e luoghi che non avrei fatto in tempo a visitare
durante la mia esistenza terrena, esplorare nuove terre a me sconosciute, imparare così nuove tradizioni, usi e costumi di quel
determinato territorio o nazione, completare così questo mio ultimo viaggio prima di ritornare polvere, cercando in questo modo,
per quanto possibile una via di integrazione universale per tutti le popolazioni del mondo, cercando di lasciare un’impronta ancora più
indelebile del mio passaggio su un pianeta chiamato terra.
Per me morire rappresenta il momento nel quale ogni essere umano, pone fine alla sua esistenza terrena; ma al contempo inizia un
nuovo interminabile cammino attraverso la sua anima, un cammino infinito nel quale ognuno di noi, continuerà la propria
scoperta di nuove cose, con relative nuove emozioni che ognuno di noivivrà sulla propria pelle, attraverso i propri occhi, in quanto
credo gli occhi essere lo specchio dell’anima presente in ognuno di noi.
Personalmente non credo di aver tralasciato nulla dalla mia narrazione autobiografica; anche se penso di avere ancora molte cose da
scrivere riguardo altre argomentazioni.
Della mia scrittura autobiografica penso che, per essere alla mia prima esperienza di questo tipo, penso di aver portato a termine un
elaborato buono; penso che come prima esperienza nel suo complesso per me sia stata davvero entusiasmante; in quanto attraverso
questo elaborato, mi è stata fornita la possibilità di mettermi in discussione con me stesso nel profondo della mia anima e nel contempo
vedere così fin dove potevo arrivare; e nello stesso momento, credo di essermi arricchito, non poco, questo è avvenuto grazie alla
condivisione con altrepersone di questo tipo di esperienza, per me indimenticabile e che di sicuro ha lasciato una scia indelebile
dentro il mio cuore.
Se avessi l’opportunità di scrivere ancora, certamente ci dovrei riflettere su un po’ di tempo, ma sicuramente non esiterei ad
accettare eventualmente questa proposta, in quanto ritengo che “l’arte” di scrivere sia che una grande opportunità.
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Ma tornando a noi, se mi venisse offerta l’occasione di scrivere un secondo libro, scriverei una storia, ambientandola all’interno di
un teatro o all’interno di un cinema immaginando di trovarmi all’interno di setcinematografico, immaginando di essere un registra,
scriverei come prima cosa un copione ambientato all’interno di una città fantastica totalmente immaginaria dando ai vari
personaggi che si troverebbero all’interno di questo copione un ruolo ben definito, mantenendo al contempo una storia dinamica
e ricca dicolpi di scena, così da mantenere i miei ipotetici lettori, non col il “fiato sospeso”, altrimenti starei scrivendo un thriller, e a me i
thriller non piacciono, ma cercherei di creare una storia, strutturata in maniera tale che illettore non perda mai il filo logico della
storia.
Mi piacerebbe scrivere a tutta quella miriade di persone che il futuro mi riserverà sicuramente l’opportunità e il piacere di conoscere,
come spesso faccio attraverso e-mail che spedisco da casa, ma soprattutto ad un mio amicoimmaginario, mantenere i contatti con lui,
con il quale poter parlare di tutto ciò che ci accade e ci circonda ogni giorno sentire il suo parere, rispetto ad un determinato argomento
e attraverso questa dinamica riuscire a far scaturire un confronto fra di noi, in questo modo instaurare un dialogo continuo e ogni
scambio continuo diinformazioni.
Attraverso questa esperienza di scrittura ho ricavato molte informazioni, questo è avvenuto grazie ai numerosi racconti di vita di
ognuno. Perciò si può dire che in tutti quei bellissimi racconti di vita, all’interno di ognuno di loro ho ricavato tante piccole
informazioni che mi hanno consentito di arricchire notevolmente il mio bagaglio di esperienze e allo stesso di continuare il mio
cammino alla scoperta della miriade di sorprese che mi hanno riservato e spero mi riserverà sempre la vita. Infine ricordiamoci
questa frase: La vita è un dono per tutti; vale la pena viverlo fino in fondo e non rinunciamo mai ad essa.

La testimonianza (PARTE 4) di fede e di vita del nostro Urbano. responsabile parrocchiale di Iclesia per Castione - disabile da sempre affetto da tetraparesi spastica -.

CAPITOLO V
Il mio primo ricordo scolastico non è molto bello, in quanto ricordo molto nitidamente Rosetta la mia insegnante, alta bionda,
riccia, con il viso pieno di rughe. Aveva un carattere molto particolare, nel senso cheera molto incostante, dipendeva con che “luna”
si svegliasse la mattina, se ti andava bene e lei aveva una “bellagiornata” la mattinata si svolgeva in maniera normale, nel caso lei fosse
di umore pessimo, si prospettava una mattinata al quanto “nuvolosa”, anche se all’esterno dell’edifico scolastico magari splendeva un
bel sole, in quanto sentivi urlare per tutto il giorno, e a me questo di umore e di atteggiamento dava notevolmente fastidio,in quanto
se lei urlava, io mi “bloccavo” e non riuscivo ad aprir bocca.
Per fortuna in quei casi c’era in classe l’insegnante di sostegno di quel periodo, almeno con lei riuscivo, in minima parte a
dialogare e di conseguenza a sbloccarmi.
Se devo dire la verità il mio primo approccio con la scuola non mi è piaciuto molto, infatti durante il primoanno di elementari non
riuscivano a tenermi in classe, infatti io, appena mi era possibile andavo sempre a trovare una maestra di nome Adriana, che era
l’insegnante della classe quinta, andavo sempre lì in quanto quelli li ho sempre considerati “i miei veri compagni di classe”, in
quanto erano quelli che conoscevo maggiormente, in quanto al di fuori della scuola, erano quelli che vedevo maggiormente, in
special modo Alessandro Torresan, mio amico insostituibile nonché mio vicino di casa.
Infatti io e Alessandro ci si vede ancora adesso, appena possibile, nei ritagli di tempo libero, in quanto da parte mia, tra la
frequentazione del Centro quotidiana, gli allenamenti di pallavolo, le partite, e i notevoli impegnisettimanali, e lui che lavora ci si
vede il sabato pomeriggio quando esco di casa, o la domenica mattina, altrimenti la domenica pomeriggio, quando la squadra di
calcio del mio paese gioca in casa, si perché oltre a tutti gli altri impegni che ho già, nei ritagli di tempo seguo anche la squadra di
calcio del mio paese che militain seconda categoria.
Si può dire che il mio rapporto con la scuola sia iniziato il secondo e il terzo anno, cioè dopo l’arrivo comeassistente di sostegno
di Marinella, infatti, prima riuscivano a farmi stare in classe a fatica, in quanto comegià ampiamente detto sopra, andavo sempre
nella classe quinta, in quanto li c’erano compagni che vedevo e continuo a vedere tutt’oggi, anche al di fuori dell’edificio scolastico.
In particolare dell’asilo ricordo la mia totale incapacità di dormire il pomeriggio, infatti quando veniva il momento di dormire, gli altri
ci andavano mentre il mio “lavoro” era tentare di “stare tranquillo e buono”, cosa improbabile, con l’attività di colorazione di schede,
finche’ gli altri compagni d’avventura di quel periodo nonsi svegliavano, ciò in poche parole significata che era giunto il momento di
andare a casa, e ciò significava dover fare ogni giorno il “giretto” in pulmino, infatti da che io ricordi, ho sempre voluto andare
all’asilo in pulmino, pur avendo tutt’ora l’asilo vicino casa, perché attraverso il giro in pulmino mi veniva fornita l’occasione di
socializzare con gli altri bimbi, di vedere nuovi paesaggi, mi si permetteva di “immaginare dentro la mia testa” un mondo diverso tutto
fantastico”, del resto è noto che i bimbi a quell’età hanno una fantasiadentro se stessi enorme e io non ero da meno.
Ah, quasi dimentica ho avuto bisogno dell’assistente di sostegno anche all’asilo che mi seguiva tutti i giorni dal lunedì al venerdì, di
nome Sandra che mi seguiva all’asilo per tutto il giorno, poi in un secondo momento, sempre Sandra veniva a darmi una mano
nello svolgere i compiti a casa, durante le medie credo, non ricordo di preciso, dal momento che la mia passione per la scuola non è
mai stata molta, come lo si può notare leggendo queste righe.
Della scuola elementare ricordo tutto il primo anno in cui avevo come assistente di sostegno Francesca Bonaldi, in cui lei mi
trascriveva tutto sui vari quaderni in quanto non c’è la facevo a scrivere con l’ausilio della penna, praticamente durante tutto
quell’anno si può dire che “è stato uno spasso, in quanto al mattino a scuola ti trascrivevano tutto, io praticamente dovevo “solo”
eseguire i compiti per il giorno dopo”. Ma ricordo molto bene l’estate di quell’anno, in cui terminata la scuola, dovevo andare tutti i giorni
a Castelfranco, perché dovevo imparare a conoscere e usare il personal computer con Pia, la prima persona che me lo insegnato a
usare, infatti dovevo prepararmi per l’arrivo dell’anno successivo, nel quale dovevo sapere usare bene il personal computer, ma
soprattutto cosa importante, era il “primo anno” in cui cominciavo a scrivere tutte le varie cose
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che Valentina, insegnante di ruolo arrivata il secondo anno, in quanto l’insegnate dell’anno precedente l’avevano mandata via,
spiegava.
Praticamente l’arrivo di Valentina e in contemporanea di Marinella hanno coinciso con l’inizio della mia “autonomia” nello
scrivermi le varie spiegazione che venivano effettuate a quel tempo ancora da un unicoinsegnate.
Durante gli anni in cui frequentavo le scuole elementari non avevo un insegnante preferito, in quanto in quel tempo c’era ancora
l’insegnate unico, al contrario di adesso che già fin dalle scuole elementari si effettua già la rotazione di più docenti a ogni cambio
dell’ora e per ogni materia la quale venga trattata durante la giornata scolastica, il che penso si possa considerare un vantaggio da non
sottovalutare, in quanto questo ci consente di portarci al passo con il resto dei paesi europei, ma al contempo uno svantaggio in quanto
si rischia di creare nei bambini una “confusione”, però allo stesso tempo lo si può considerare un vantaggio, in quanto attraverso
questo flusso continuo di persone vengono innescati altri due processi quali l’integrazione sociale e culturale, e lo scambio di
informazioni usi costumi e tradizioni, l’arricchimento interiore che ogni individuo può effettuare ogni giorno, proprio attraverso la scuola.
Questo è un piccolo, ma importante passo che può contribuire per uno sviluppo sempre maggiore di una società sempre più multietnica
e senza barriere di alcun tipo sia religiose, che “di colore della pelle” ecc. Sinceramente penso che la scuola possa essere considerata a
tutti gli effetti, il primo èil più importante mezzo attraverso cui possa venire abbattuta “la più grande barriera che possa esistere e che
esiste tutt’ora fra esseri umani”, sto parlando dell’indifferenza.
Come già ampiamente descritto in precedenti occasioni delle medie non è che avessi moltissimi bei ricordi, però si può affermare che
anche qui non avessi un insegnante preferito, ma nel complesso c’erano due tre professori e
professoresse che si “salvavano” come ad esempio Maria Luisa Simeoni professoressa di italiano, non bella esteticamente, ma brava a
spiegare tutte le varie argomentazioni di italiano, infatti sarà un caso, ma l’italiano è sempre stata la materia in cui andavo meglio,
poi c’era la docente di Artistica una certa Ornella Morosin,durante le sue ore “effettuava numerosi tentativi di farmi lavorare, ma
devo dire non con buoni risultati data la mia “poca applicazione” nel colorare ciò che lei mi consegnava e che dovevo colorare. Ma il
professore che mi stava più simpatico era quello che come materia aveva educazione fisica, in quanto nelle ore in cui i compagni
facevano tutte le varie esercitazioni, io stavo a guardare oppure chiacchieravo fino a tal punto che durante una lezione di
ginnastica, mi chiuse a chiave dentro lo spogliatoio, poi mi riaprì solo al termine della lezione.
Gli insegnanti su di me nella maggior parte delle volte hanno avuto un influenza negativa, però devo dire checi sono stati e ci sono
tutt’oggi degli “insegnanti” che hanno cercato e cercano di trasmettermi degli insegnamenti positivi e devo dire che ci sono riusciti e
ci stanno riuscendo abbastanza bene.
I ricordi positivi della scuola sono i bei rapporti che sono riuscito ad instaurare con i vari compagni che hoincontrato nel corso
della mia formazione scolastica e continuo ad incontrare tutt’oggi, benché sia passato diverso tempo da allora, mentre di negativo
c’è che mi “dispiace” per i numerosi episodi di incomprensioni reciproche verificatasi con professori, bidelli ecc. durante quello che
dovrebbe essere stato il mio“completamento formativo adolescenziale” .
I risultati scolastici di cui vado particolarmente fiero sono quelli che ho ottenuto durante la frequentazione delle scuole superiori,
in particolare appena ottenuto il diploma di addetto ai servizi ausiliari di segreteria ottenuto quando frequentavo il Ficiap di
Castelfranco Veneto, in quanto attraverso questo percorso della durata di un anno, ho potuto prendere maggiore
consapevolezza in me stesso e nelle mie capacità, cosa chedurante il periodo delle medie, avevo notevolmente perso a causa di
molteplici fattori che per fortuna hannoinciso in minima parte durante gli anni della mia formazione scolastica.
No, sinceramente non mi sarebbe piaciuto continuare gli studi, anche se devo dire la verità ero andato a vedere diverse altre scuole
ma nessuna mi attirava particolarmente.
Di me stesso in quegli anni ho imparato che sono una persona abbastanza testarda a volte, che possiedo buone capacità, ma nel
contempo sono in grado di fare “il bello è il cattivo tempo”, nel senso che se una cosa mi interessa la faccio altrimenti no, se mi
sveglio “con la mattinata giusta, mi riescono diverse cose fatte bene,altrimenti se invece mi “sveglio di umore pessimo, per cui la mia
giornata in quel caso si rivelerà pessima” meglio non faccia “nulla” perché tutto mi riuscirà in maniera non consona a quelle che sono le
mie capacità. Durante tutti questi anni ho imparato anche un’altra cosa che devo trovare in qualche modo “un po’ più
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costanza nelle cose che svolgo quotidianamente, “non posso essere sempre metereopatico a seconda delle condizioni
metereologiche che ci sono all’esterno”.
L’insegnamento più importante che ho appreso nella vita al di fuori delle aule scolastiche è questo: Avere sempre rispetto per
tutti, sia che la pensino o non la pensino come, rispettare tutti gli esseri umani, in quanto tutti meritano rispetto, siano essi di
cultura, religione, tradizioni diverse dalle nostre, rimanere umile, non giudicare mai le scelte altrui, senza prima averne ben
compreso la motivazione che portato quella persona afare quel determinato tipo di scelta, non emettere mai giudizi affrettati di
qualunque genere e tipo nei confronti di qualunque essere umano mi trovi di fronte, continuare ad essere umile come ritengo di
essere sempre stato.
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CAPITOLO VI
Non ricordo di preciso il mio primo appuntamento galante, in quanto non ne ho mai avuto uno, purtroppo sebbene nel corso della
mia vita abbia conosciuto molte ragazze.
Nel corso della vita come ho precedentemente scritto non è che abbia mai vissuto l’esperienza del primo bacio, anche se era la fascia
d’età in cui cominciavo ad avere i primi tentativi di approccio con le ragazze, se devo dire la verità già fin da allora non è che avessi
avuto molto “successo” con le ragazze.
Durante il periodo delle scuole elementari c’era una ragazza che interessava di nome Marica, avevo la “fortuna” che io e lei
abitavamo nello stesso paese, ma ahimè lei aveva una visione di me assai diversa rispettoa quella che mi ero costruito io di lei, nel
senso che purtroppo lei mi vedeva sempre come amico ma non come suoragazzo, in quanto lei già “adocchiato” un altro. sebbene io alla
fine gli abbia detto che lei mi piaceva, ma lei rispose che aveva già un’altra persona e allora tutto andò in fumo.
Nonostante questo, con Marica abbiamo sempre mantenuto un ottimo rapporto di amicizia durante tutti questi anni, tanto è vero
che ancor oggi di tanto in tanto ci sentiamo e facciamo delle chiacchierate.
Attualmente Marica è sposata con un bimbo. Devo dire che ogni tanto mi faccio delle chiacchierate pure con il marito, nella maggior
parte delle occasioni però chiacchiero maggiormente con lei, questo avviene specialmente d’estate, in quanto Marica porta molto
spesso il bimbo a passeggio, per cui quando mi vede, se succede per caso che ci troviamo e lei mi vede fuori in strada si ferma a
chiacchierare un po’ con me.
Forse la maggior parte delle difficoltà nel rapportasi con me, ce l’hanno le ragazze, in quanto abbastanza spesso hanno “la
tendenza” a considerarmi solo come amico e non come loro ragazzo, perché appena cominciamo solamente “a prendere in
considerazione l’idea” che un disabile possa vivere anch’esso una vita normale sotto ogni aspetto, compreso quello sentimentale,
iniziano a porre “dei limiti” sul rapporto che si stava instaurando.
Nel corso della mia vita si può dire storie d’amore importanti ne ho avute ben poche, ma si può dire che la più importante come già
scritto sopra sia stata quella con Marica, anche se poi, è finita com’è è finta, comunquesia conclusa , è stata una tappa della mia
vita, non dolorosa ma un po’ meno piacevole, che comunque è servita anch’essa a farmi maturare e crescere, anche sotto questo
aspetto della vita che ritengo essere importante per completare il processo di crescita e maturazione che ogni persona è chiamata e
compiere e completare per ritenersi adulta.
Si da bambino avevo delle ambizioni, più precisamente avevo l’ambizione di essere un bambino normale, vivere una vita normalissima
come tutte le persone di questo mondo e mi sembra che da allora sebbene sia passato un po’ di tempo quell’obiettivo che mi ero
prefisso da piccolo sia stato ampiamente raggiunto, in quanto sto vivendo tutt’ora una vita bellissima e normalissima come tutte le
perso ne di questo pianeta.
Da adolescente avevo dei sogni e delle ambizioni: come avere la patente, possedere una macchina mia, in questomodo potevo andare
dove volevo, spostarmi autonomamente deve dover chiedere ogni volta se per piacere mi accompagnino da una all’altra, non che
attualmente non vada in giro lo stesso è, questo sia ben chiaro, perché sebbene mi ritrovi in carrozzina, mi muovo come una persona
normodotata, sia pur con i miei limiti cerco divivere una vita normalissima.
Da grande cosa dire, volevo fare il disch – jockey, siccome una delle mie grandi passioni è sempre stata la musica da discoteca,
o lavorare presso qualche emittente radiofonica come dj o presso qualche discoteca, o presso qualche casa discografica per vedere
attraverso quale procedura si effettua la pubblicazione e la promozione di un disco, insomma lavorare con qualcosa che abbia a che
vedere con la musica chiamato anche “ilmondo della notte”, tutti sogni che poi alla fine sono rimasti tali, in quanto alla fine mi sono
ritrovato con un “pugno di mosche” in mano. Per mia fortuna ho saputo nel corso degli anni, con l’aiuto di molte persone, tra i quali
hanno avuto un’importanza primaria “gli amici” che per fortuna non mi hanno mai abbandonato e spero non lo faranno mai.
Si può che quell’obiettivo l’ho raggiunto almeno in parte, ma non completamente in quanto saltuariamente scarico musica da
internet, poi adesso che ce l’ho anche a casa figuratevi voi, faccio cd per gli amici se me li chiedono, mi portano un foglietto con la
musica da scaricare ed io eseguo il lavoro.
Le mie speranze e i miei sogni appena entrato nell’età adulta erano quelli scritti sopra.
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Gli eventi o le esperienze che mi hanno aiuto a comprendere maggiormente che ero appena entrato “nell’età adulta” è stato
sicuramente appena ho festeggiato il compimento del diciottesimo anno di età, in quanto ho iniziato a comprendere meglio
all’interno di me stesso, che era finalmente giunta l’ora di prendere determinate decisioni per determinati motivi che ritengo e ritenevo
giusti senza dover rendere conto ai miei genitori di ogni decisione che prendere, senza ogni volta “sentirmi obbligato a fornire una
motivazione valida ai miei genitori qualsiasi decisione io prendessi. Questo può considerarsi a tutti gli effetti l’episodio più
significativo e importante che mi ha fatto e mi comprendere tutt’ora e sempre meglio, di aver intrapreso il cammino più duroma allo
stesso tempo più bello quello di essere diventato una persona adulta dal quel fantastico compleanno che ha rappresentato per me
senza alcun dubbio il primo punto di arrivo e di partenza nel medesimo tempo cioè mi sto riferendo all’instante in cui ho compiuto
18 anni.

Notiziario parrocchiale 26 marzo 2023

DATE SACRAMENTI Prime Confessioni 20 Maggio; Prime Comunioni 21 Maggio;
PROPOSTE DI QUARESIMA:
OGGI, DOMENICA 26 Marzo ore 19:00
CONCERTO D’ORGANO COL MAESTRO ZENO BIANCHINI (Germania)
In chiesa a Loria con brani del Barocco Tedesco – ingresso libero –
AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie)
Sabato sera 1 e domenica 2 aprile ci sarà la consueta vendita delle uova AIL.
Alle ore 16:30 inchiesa ci sarà i lconcerto “Senza tempo” a cura della scuola “Il Diapason” (ingresso libero) il cui ricavato andrà a sostenere la ricerca AIL.
DOMENICA 26 Marzo Il gruppo missionario, fuori della chiesa, farà la tradizionale vendita della cioccolata: grazie ai nostri volontari e a tutti voi per la generosità che sempre ci dimostrate.
SABATO 01 APRILE CONFESSIONI IN CHIESA CON DON BOSE
Dalle 09:00 fino alle 12:00. Durante la settimana santa sarà ancora disponibile per le confessioni, giorni e orari vi saranno comunicate sul prossimo foglietto parrocchiale
PARCHEGGI FIERA BESSICA in queste due giornate sono stati raccolti per la scuola dell’infanzia 5.950,00€. Grazie a tutti i genitori per la disponibilità e l’impegno per la buona riuscita dell’evento.
SANTE CRESIME un ringraziamento ai genitori per le offerte ricevute e a tutti i volontari per la cura della celebrazione, le catechiste, i sacrestani, la corale e per il decoro della chiesa.
SABATO 25 E DOMENICA 26 VENDITA OLIO UNITALSI. ALl’uscita delle sante messe troveremo i volontari dell'Unitalsi per la vendita l'olio d'oliva come raccolta fondi. Grazie a chi contribuirà.
Sabato 1 aprile Veglia diocesana dei giovani a San Martino di Lupari
Mercoledì 5 aprile ore 20.30 Confessioni comunitarie per tutti della collaborazione: Castello di Godego.
COLLETTA DI QUARESIMA in Chiesa durante tutto il tempo della Quaresima “UN PANE PER AMOR DI DIO” e raccolta di generi alimentari per “l’Angolo della Speranza”
MOSTRA: La Santa Sindone di Gesù Testimonianza della Resurrezione
Chiesa Arcipretale di BESSICA 12 marzo - 13 aprile 2023 Orari di apertura: Sabato: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30 Domenica: nell’intervallo delle Sante Messe e dalle 15.30 alle 18.30 Per informazioni e visite guidate di gruppi chiamare il numero 331.8465314
Uscita per coppie e famiglie a Bibione per i gg. 22-24 aprile organizzata dalla parrocchia di Godego. Tema: Beati perché amati. Famiglie alla luce delle Beatitudini. Ci sarà chi si prende cura dei bambini con proposta di animazione. Info Elisa e Gabriele Guglielmi (340 8267274).
Pellegrinaggio a Lourdes dal 16 al 22 luglio in treno e dal 17 al 21 luglio in aereo con la presenza del nostro vescovo, mons. Michele Tomasi. Le iscrizioni si possono effettuare presso l’ufficio Unitalsi in Casa Toniolo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11, previa eventuale telefonata allo 0422576879 per qualche informazione. Chi pensa di partecipare al pellegrinaggio è invitato a farlo quanto prima poiché, essendoci più sottosezioni partecipanti, i posti sono limitati. (Claudia Scilla)

Download notiziario_parrocch.le_26_MARZO_2023.pdf

Notiziario Loria 19 marzo 2022

AVVISI

LE SANTE MESSE FESTIVE SERALI SI CELEBRANO DI NUOVO IN CHIESA.

ADORAZIONI EUCARISTICHE a Bessica •Mercoledì 22 marzo, 20.30.

PROPOSTE DI QUARESIMA:
Domenica 19 marzo ore 15:00 Ritiro Spirituale per adulti (prop. Dall’Azione Cattolica Vicariale) in Casa delle Discepole del Vangelo a Villarazzo (via Poisolo). Una bella occasione spirituale con la meditazione di sorella Marzia, in preparazione alla Santa Pasqua.
DOMENICA 26 Marzo Il gruppo missionario si farà fuori della chiesa la tradizionale vendita della cioccolata: grazie ai nostri volontari e a tutti voi per la generosità che sempre ci dimostrate.

DOMENICA 26 Marzo 19:00 CONCERTO D’ORGANO COL MAESTRO ZENO BIANCHINI
In chiesa a Loria con brani d’autore Barocco Tedesco eseguiti dall’amico – ingresso libero –

SABATO 25 MARZO E DOMENICA 26 MARZO all’uscita delle sante messe troveremo i volontari dell'Unitalsi per la vendita l'olio d'oliva come raccolta fondi. Grazie
Mercoledì 22 marzo ore 20:45 nella chiesa del Santuario della Madonna della Crocetta “Ascolto del Vangelo “per giovani
Sabato 1 aprile Veglia diocesana dei giovani a San Martino di Lupari

- Mercoledì 5 aprile ore 20.30 Confessioni comunitarie per tutti della collaborazione: Castello di Godego.
- COLLETTA DI QUARESIMA in Chiesa durante tutto il tempo della Quaresima “UN PANE PER AMOR DI DIO” e raccolta di generi alimentari per “l’Angolo della Speranza”
MOSTRA: La Santa Sindone di Gesù Testimonianza della Resurrezione Chiesa Arcipretale di BESSICA 12 marzo - 13 aprile 2023 Orari di apertura: Sabato: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30 Domenica: nell’intervallo delle Sante Messe e dalle 15.30 alle 18.30 Per informazioni e visite guidate di gruppi chiamare il numero 331.8465314

Mercoledì 22 marzo ore 20:45 alla Madonna della Crocetta “Ascolto del Vangelo “per giovani
Sabato 1 aprile Veglia diocesana dei giovani a San Martino di Lupari

Uscita per coppie e famiglie a Bibione per i gg. 22-24 aprile organizzata dalla parrocchia di Godego. Tema: Beati perché amati. Famiglie alla luce delle Beatitudini. Ci sarà chi si prende cura dei bambini con proposta di animazione. Info Elisa e Gabriele Guglielmi (340 8267274).

Pellegrinaggio a Lourdes dal 16 al 22 luglio in treno e dal 17 al 21 luglio in aereo con la presenza del nostro vescovo, mons. Michele Tomasi. Le iscrizioni si possono effettuare presso l’ufficio Unitalsi in Casa Toniolo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11, previa eventuale telefonata allo 0422576879 per qualche informazione. Chi pensa di partecipare al pellegrinaggio è invitato a farlo quanto prima poiché, essendoci più sottosezioni partecipanti, i posti sono limitati. (Claudia Scilla)


DATE CAMPISCUOLA 2023
3-4 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Castello Tesino
5 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Canal San Bovo
1 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Canal San Bovo
2 media dal 29/07/2023 al05/08/2023 a Canal San Bovo
3 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Castello Tesino

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La testimonianza (PARTE 3) di fede e di vita del nostro Urbano. responsabile parrocchiale di Iclesia per Castione - disabile da sempre affetto da tetraparesi spastica -.

CAPITOLO II
Per descrivere l’ambiente socioculturale dei miei genitori bisogna partire da molto lontano, infatti per quel concerne mio padre, si può
affermare che provenisse da una famiglia abbastanza numerosa, infatti a causa in parte del gran numero di persone da cui era formato
questo nucleo familiare e in parte al gran dislivello creatasi in quel tempo tra le classi sociali di ricchi e poveri, si può dire che in tutte le
famiglie di quel tempo in cui c’era un capofamiglia che lavorava e comandava, la moglie che faceva i lavori di casa e accudiva i figli più
piccoli, mentre il resto della prole veniva spedito in giro per il l’Italia o in giro per il mondo, come è capito a mio padre che all’età di circa
12 anni è andato a lavorare in Piemonte presso una cascina all’interno della quale lui accudire il bestiame. Mentre per riguarda mia
madre si può dire che provenisse anch’essa da una famiglia di contadini, che però per quell’epoca si può dire che fosse una delle
famiglie meglio organizzate, in quanto i miei nonni materni era una delle poche famiglie che possedeva un forno proprio attraverso il
quale fare il pane per sée per tutto il vicinato, ma non solo sempre attraverso l’utilizzo del forno venivano prodotte dai miei nonni
materni anche focacce, biscotti e tantissime altre cose buone. Ricordo che mia madre oltre che essere andata a scuola fino alla quinta
elementare andava anche a lavorare in filanda, come lavoro lei ammucchiare delle matasse di legno penso, dentro a dei recipienti
rotondi pieni di acqua calda, comunque penso che l’ambiente socioculturale in cui è cresciuta mia madre sia stato molto più idoneo
rispetto a quello in cui è cresciuto mio. Da ricordare che entrambi i miei genitori hanno fatto un periodo lavorativo in Svizzera, poi
appena rientratiin Italia nel 1960 si sono sposati e si sono stabiliti definitivamente in Italia.
Si respirava una precisa atmosfera culturale all’interno della casa e della famiglia all’interno della quale sono
cresciuto. In quanto i miei genitori hanno cercato di trasmettermi dei sani valori cristiani e morali. Insomma hanno cercato di fare del loro
meglio come tutti i genitori del mondo. Per me crescere all’interno di una piccola realtà di un paesino come Castione, a questa cosa ho
da sempre attribuito un grande significato, nel senso chemi hanno aiutato moltissimo ad inserirmi fin dall’inizio della mia “vita sociale”
nel senso che fin dalle scuole elementari ho avuto la fortuna di trovare sempre dei compagni di scuola splendidi e disponibili, mi ha
aiutato a farmi conoscere da tutta la gente del paese, in quanto frequentando un po’ i gruppi parrocchiali e poi il gruppo sportivo del
paese in quanto seguo ormai da anni la squadra di pallavolo maschile. In pratica ormai lì seguo praticamente da per tutto, infatti per loro
sono diventato una specie di portafortuna, infatti anche loro per me rappresentano a grandi linee una specie di famiglia con il quale
condividere tutto sia gioie che dolori. Infattipiù o meno li seguo da circa 23 anni. Spero solo che quest’amicizia che si è creata tra di
noi durì ancora molto alungo e non si stanchino mai di me come io non mi stancherò mai di loro. Inoltre tutta la gente mi conosce e mi
vuole bene e non si ferma solo a ciò che gli appare davanti come la prima facciata di un libro, ma quasi tutte le persone che conosco e
vi assicuro che sono davvero molte hanno la capacità di andare oltre e possedere questa capacità vi assicuro non è da tutti.
Nella mia famiglia non esistono ricorrenze importanti eccezion fatta per Natale e Pasqua in quanto sono leuniche due occasioni
almeno che ricordi io in cui si ha la fortuna di vedere la famiglia unita perché si
effettuano delle megamangiate in compagnia.
La maggior parte delle volte in cui ci si trova tutti assieme si finisce col ricadere nella retorica, nel senso chealla fine gli argomenti di
conversazione son sempre gli stessi, a volte giuro sembra di ripercorrere un flash-back istantaneo del proprio passato nel giro di un
paio di minuti. Tutto sommato ritengo siano delle occasioni fissein cui si mangia, si cerca di stare assieme.
Tra le famiglie della mia via, vicinato, quartiere c’era e c’è tutt’ora un bellissimo rapporto di rispetto reciproco, stima e collaborazione
l’uno con l’altro, naturalmente nei limiti del possibile. Ho sempre vissuto in un quartiere molto tranquillo, poco caotico, con poco traffico
pur abitando in centro paese, dove ci si rispetta, non ci si sono mai state liti o diverbi fra tutto il vicinato, siamo riusciti sempre ad
andare d’accordo sotto tutti i punti di vista. Infatti sarà in parte anche per questo motivo che il quartiere dove vivo io è molto
tranquillo, vivibile a “misura d’uomo” immerso nel verde della campagna, dove si respira aria pura, dove la natura ci offre
quotidianamente uno spettacolo di rara bellezza che i nostri cinque sensi hanno l’opportunità di cogliere ogni giorno, attraverso il
mutare delle stagioni, attraverso i vari paesaggi che essa ci propone durante i diversi periodi dell’anno, attraverso questi
cambiamenti, anche se non lo si nota, ma cambia anche il nostro modo di
vestirci, durante le varie stagioni dell’anno. Questo per dire che anche la nostra vita sebbene per una piccolissima parte è regolata
dalla natura, perciò nei limiti del possibile ritengo sia giusto rispettarla, visto che lei ci offre moltissime cose ogni giorno, ma a volte
ritengo l’uomo stesso a “non rispettarla per primo ” alterando così l’equilibrio naturale delle cose e della vita stessa.
I valori culturali che mi sono stati trasmessi sono il rispetto altrui, rispettare comunque le opinioni degli altri anche se a volte non la
condividi, rispettare il proprio corpo, essere “amici” di tutti in quanto tutti hanno qualcosa di “buono” da offrire agli altri e in questo
modo si ha l’opportunità di condividere con tutti quello che una persona ha dentro se stessa, mi sono stati trasmessi da mia madre.
Penso che i miei genitori abbiano cercato d’inculcare in me i valori scritti sopra in più nei limiti del possibile cercare di frequentare
almeno nelle ricorrenze più importanti la chiesa, vale a dire Natale e Pasqua, più che altro mia madre abbia cercato di insegnarmi ad
essere il più possibile circondato da molta gente, di non essere mai eccessivamente “chiuso” (anche se non sono proprio il tipo di
persona che si chiude)
Per me sono tuttora importanti gli amici, mia madre, mio fratello. Questi sono per me alcune delle cose piùdella mia vita.
Si c’è stata un’esperienza di morte nella mia esattamente nel momento in cui è venuto a mancare mio nonnomaterno, persona di
grande intelligenza e saggezza, la quale sapeva darmi in qualsiasi istante un grosso “appoggio” e sapeva fornirmi consigli
sempre utili e mai banali.

CAPITOLO III
Ed eccoci giunti dopo a proseguire questo cammino, e dunque proseguiamo il nostro bellissimo viaggio alla scoperta della mia vita.
Devo dire che da bambino mi sentivo molto protetto da mia mamma, ma prioritariamente da mio fratello Gianni, infatti devo dire
che quando in casa c’era qualche situazione di pericolo, o appena percepivo che all’interno dell’ambiente familiare “tirava una
brutta aria” io mi sentivo sicuro e protetto quando c’era mio fratello Gianni in casa. Venivo incoraggiato a sperimentare cose nuove soprattutto dalle fisioterapiste che lavoravano all’interno del centro di fisioterapia dove
andavo da piccolo, che per i primi 6 anni di vita frequentavo giornalmente, a tal punto che si può dire che tutta l’equipe che
lavorava al suo interno era “diventata” la mia famiglia infatti conoscevo praticamente tutti, poi da mia madre, che
accompagnandomi assieme a mio padre nelle varie sedutedi fisioterapia, lei aspettava fuori mentre io facevo le sedute, poi quando
veniva a riprendermi chiedeva consigli su come fare alle fisioterapiste che puntualmente e con modi estremamente gentili, le
riferivano tutte le istruzioni del caso.
Si ho un fratello di nome Gianni e una sorella di nome Liliana, che dire degli episodi accadutami con mia sorella ho già
ampiamente scritto, mentre con mio fratello Gianni ricordo più di un episodio da scrivere come ad esempio una volta che io e lui
eravamo in vespa, mentre stavamo andando nel capannone per dare il cibo ai vitelli, e chiacchierando invece di girare per la
stradina che portava al capannone, abbiamo sbagliato strada,nel frattempo mia madre ci raggiunse in bicicletta, e non vedendoci
arrivare si mise a gridare come una forsennata e poi alla fine quando ci vide arrivare, ci chiese dove eravamo stati e noi
rispondemmo che chiacchierando eravamo persi, scoppiammo tutti e tre a ridere.
Però ahimè ricordo come fosse ora, quanto ho sofferto durante il periodo in cui mio fratello era assente da casa in quanto doveva
frequentare il militare, infatti ricordo benissimo che scoppiavo in lacrime ogni qualvolta assieme a mio padre o qualcuno dei miei
familiari, lo dovevamo accompagnare alla stazione perché lui tornasse in caserma.
Tornati a casa ricordo che piangevo fino a formare un lago di lacrime perché sentivo la mancanza di mio fratello e questa
mancanza, oltre a formare dentro me un vuoto incolmabile fino al suo ritorno come ovvio, mi mancava anche perché per me la sua
presenza rappresentava e rappresenta tranquillità e sicurezza per qualsiasi cosa io debba perché per me, oltre a essere un fratello
è anche un grosso punto di riferimento, si può dire “quasi un padre”, tutto il contrario di mia sorella.
Io da bambino assieme ai miei genitori e loro assieme a me facevamo tutto quello che fanno tutti i bambini del mondo, cioè giocavamo,
ridevamo, scherzavamo soprattutto con mia madre, in quanto mio padre per motivi di lavoro o per altro, era pochissimo presente nella
mia vita da piccolo, ma devo dire che tutt’ora non è che siamolto presente all’interno della mia vita, almeno per quel che mi
riguarda. Di tutto il tempo trascorso con i miei genitori ho avuto una percezione molto affettiva, specialmente del tempo bellissimo che ho avuto
l’opportunità di trascorrere con mia madre, in cui le ore sembravano e sembrano tutt’ora volare via come l’aria..
Delle difficoltà che avevo da bambino che dire, come la maggior parte delle persone ritengo che la difficoltà più grande che ho avuto
durante quel periodo sia stata quella di accettare la situazione che mi si era presentatadavanti, poi con il trascorrere del tempo e
grazie all’aiuto degli amici, per fortuna tutt’ora presenti all’interno della mia vita, e alla grande capacità di socializzazione che ho con
chiunque mi si presenti davanti le ho superate. Ad esempio mi è successo una volta mentre partecipavo ad un incontro del
parrocchiale dei giovanissimi, c’era una nuova persona che era la prima volta che veniva al gruppo, questa voleva parlarmi ma forse
non sapeva come rompere il ghiaccio perché si era soffermata all’aspetto esteriore, allora tanto per rompere il ghiaccio ho cominciato
a chiederle come si chiamava, da dove veniva, le solite domande che si porgono in queste circostanze, ricordo che poi con il
passare del tempo, appena abbiamo iniziato a parlare e cosìa conoscerci meglio entrambe, poi nelle occasioni di incontro nelle riunioni
successive, parlavamo come due persone normalissime e come se ci conoscessimo da sempre, quando effettivamente era passato
così poco tempo, il bello di queste conversazioni era che ci siamo sentiti entrambi a proprio agio, ricordo ancor oggi il viso
stupito di questa persona appena andato oltre al primo impatto. L’episodio in cui mi sono sentito più triste l’ho già ampiamente
raccontato sopra cioè quello di mio fratello durante l’anno in cui andava e veniva, in quanto doveva frequentare il militare.
Degli amici che avevo e che ho tuttora per fortuna anche se sposati, ne ricordo uno in particolare e cioè Roberto, adesso vi
racconto per farvi capire meglio, dovete sapere che quando i miei erano impegnati con il bestiame, io appena potevo andavo a trovare
una famiglia che abita nella mia stessa via, questi di professione facevano i meccanici, c’è Luciano, Ettore, Roberto e Assunta,
Luciano che aveva aperto un officina in proprio, io appena posso vado tutt’ora a trovarlo, poi c’è Ettore, uno dei due figli di Luciano,
che all’inizio lavoravanell’officina, adesso lavora nella concessionaria Honda di Castelfranco Veneto come capofficina, poi c’è Mario, il
fratello di Luciano che lavorava anch’esso nell’officina, poi c’è Roberto che durante quel periodo andava a scuola a Castelfranco e infine
c’è Assunta, moglie di Luciano, si può tranquillamente dire che questo nucleo di persone sia stata la mia seconda famiglia, infatti in
quel periodo passavo più tempo all’officina e in casa assieme a loro che a casa mia. Ricordo che tenevo compagnia a Roberto finché
lui studiava e diverse volte devo dire che mi aiutava a svolgere anche i miei compiti, ricordo che in alcune occasioni quando avevo il
computer rotto, più di qualche volta andavo a casa sua a svolgere i compiti, in quanto io sin dall’età di 7 anni ho sempre scritto con il
computer e non con la penna perché non c’è la faccio.
Della mia vita prima dei 12 anni ricordo bene un Natale trascorso in maniera splendida con gli amici al Anspi del paese in cui abbiamo
trascorso tutta la notte a chiacchierare con gli amici di sempre, di quali fossero stati i
momenti più belli, trascorsi in compagni, tra canti e balli che a Natale proseguivano a volte anche per tutta la notte, mi ricordo che un
amico di nome Daniele, in quell’occasione non mi fece un regalo tradizionale, ma al contrario mi regalò Cuore un libro che leggo tutt’ora
e conservo con molta cura.
Io non seguivo la moda e gli stili del momento, in quanto ritengo che ogni persona abbia un proprio stile e una propria personalità
costruita o da costruire nel corso di questo grande cammino chiamato vita, inoltre ritengo che non serva a niente seguire un determinato
stile o una determinata moda del momento, ma ritengo sia ben più importante essere se stessi in ogni occasione.
A dire la verità io per mia indole sono sempre stato una persona abbastanza pigra. Anche se come già ampiamente descritto nelle
pagine passate, seguo ormai da anni la squadra di pallavolo del mio paese, spero di continuare a svolgere questa attività ancora per
parecchio tempo, in quanto è un’attività che mi piace molto svolgere.

CAPITOLO IV
Premetto io di mia indole non sono una persona alla quale piace la solitudine, anzi al contrario, mi integro perfettamente con
chiunque mi capiti di conversare e su qualunque argomento, di qualunque natura esso sia, figuratevi che una volta quando mi trovavo
all’asilo e gli altri bambini stavano dormendo il pomeriggio, le suore mi chiudevano in una stanza da solo, pensando così di
risolvere il problema e invece avvenne tutto il contrario di quello che loro pensavano, perché così facendo ottennero l’effetto
contrario perché parlavo addirittura con le pareti della stanza convinto com’ero che quelle pareti avessero le orecchie e mi dessero
ascolto, parlavo a tal punto che le suore ogni tanto venivano a controllare che stessi bene, in quanto sentendomi parlare
pensavano che ci fosse gente all’interno della stanza, e io molto spesso dovevotranquillizzarle e dire loro che era “tutto
sotto controllo e che andava tutto bene” altrimenti si preoccupavano. Un altro episodio che ricordo molto nitidamente è questo, una
volta mi trovai fuori da solo, mentre stavo passeggiando in una splendida giornata d’estate nel quartiere dove vivo e ricordo stavo
parlando di una cosacon un tono di voce abbastanza alto rispetto al solito, mentre la gente passava per strada, succedeva e succede
tuttora abbastanza di frequente, che io stia parlando con me e la gente che passi per strada si fermi per chiedermi se io abbia
bisogno o mi serva qualcosa, io devo però sempre dire loro che va tutto bene e che è tutto sotto controllo e non c’è nulla di cui
preoccuparsi. Come noterete di sicuro leggendo queste righe, non sono certoil tipo di persona a cui piace la solitudine, anzi cerco
sempre di comunicare con tutti, a costo di sembrare “logorroico” perché attraverso questa metodologia mi vengono offerte di
volta in volta sempre nuove opportunità di conoscere nuove persone, con nuove storie ognuna diversa, inoltre questo ritengo sia
un arricchimento interiore almeno per quel che mi riguarda, inoltre personalmente ritengo essere il dialogo la prima forma di
comunicazione con chiunque senza distinzione di cultura, religione o altro.
I miei divertimenti preferiti consistevano nell’andare a trovare il mio amico Roberto e tutta la sua famiglia,
infatti i miei genitori in quel periodo mi vedevano molto di rado, se non il tempo necessario per mangiare, svolgere i compiti con il
mio pc, o nel caso fossi dovuto andare ad effettuare qualche ciclo di fisioterapia a Castelfranco Veneto, in quel caso mi
accompagnavano loro, ma altrimenti le mie giornate trascorrevano nella maggior parte delle volte sempre assieme a Roberto e la sua
famiglia. Spesso se il pc di casa mia era guasto dovevo andare a casa di Roberto per svolgere tutti i compiti, ma poi la mia
permanenza durava anche oltrel’esecuzione dei compiti, in quanto i miei dovevano accudire il bestiame che in quel periodo
avevano nel capannone e io restavo lì. Naturalmente i miei sapevano sempre dov’ero, sapevano inoltre che al bisogno potevano
sempre chiamarmi, prima di uscire dicevo loro sempre dove andassi. Si può tranquillamente affermare che io e Roberto siamo cresciuti
insieme inoltre la famiglia di Roberto si può dire senza alcun dubbio per me rappresenti e abbia rappresentato nel corso degli anni una
specie di “seconda famiglia”, infatti quando andavo da loro, a quel tempo accadeva molto più di frequente rispetto a quanto accade ora,
“mi sentivo e mi sento come uno di famiglia”. Appena ho un attimo di tempo vado a trovarli. Luciano, il papa di Roberto, ora ha
chiusol’officina all’interno della quale lavorava in proprio assieme al fratello Mario. Si può dire che ogni qualvolta ritorni in quella casa mi
senta come un filo d’erba freschissima mentre sta crescendo all’interno di un prato.
La mia adolescenza si può dire che sia stata un’adolescenza normalissima come quella di qualsiasi persona, in
quanto l’ho sempre vissuta in maniera positiva cercando per quando possibile di effettuare quel passaggio di trasformazione delle cose
“negative” in positive, nel senso che fino alla fine della frequentazione delle scuole elementari tutto bene. Per me uno dei passaggi più
traumatici della mia vita, il quale ricordo porterò per sempre nel cuore, è rappresentato dal passaggio dalle scuole elementari a quello
delle medie. Che io ricordi i tre anni trascorsi alle medie sono stati di sicuro gli anni peggiori del mio percorso scolastico, per non dire
della mia vita.Questo dovuto all’incidenza di molteplici fattori, tra i quali non andare molto d’accordo con l’assistente di sostegno
assegnatami durante quei terribili tre anni di scuola, terribili non perché non andassi d’accordo coi compagni, ma bensì con l’insegnante
di sostegno di nome Barbara Lucato, per carità persona molto competente nel svolgere il suo lavoro, a livello di conoscenza informatica,
ma a livello di rapporto umano lasciava molto a desiderare. Era una persona molto fredda, con un carattere abbastanza duro, con una
personalità di quelle che voleva sempre prendere il sopravvento su tutto quello che era chiamata a svolgere quotidianamente con me,
senza però al contempo preoccuparsi di instaurare alcun tipo di rapporto umano. Al contrario con alcuni compagni e compagne di classe dell’epoca, andavo d’accordo, chiaro che con i ragazzi il tutto mi riusciva con maggiore facilità. Spesso quando avevo bisogno di qualche aiuto, cercavo di chiederlo ai ragazzi, che con il trascorrere degli anni, ho avuto maggiormente l’occasione di conoscere. Con loro avevo instaurato un rapporto di maggiore “confidenza” nel corso del tempo trascorso insieme durante quegli anni, in quanto se devo dire la verità ho ricevuto maggiormente aiuto dai compagni dell’epoca che da l’insegnante di sostegno. Con le ragazze, in quanto la classe era composta anche da ragazze, avevo si un bel rapporto a grandi linee, ma non è che
andassi d’accordo proprio con tutte, però ricordo una ragazza in particolare, con la quale andavo molto d’accordo di nome Laura
Simonetto, ragazza molto disponibile e che all’occorrenza mi dava una mano. L’evento più significativo negli anni della mia adolescenza è stato il compimento della maggiore età, in quanto appena raggiunto, cioè
dei 18 anni, mi sembrava di aver appena portato a termine la scalata della prima parte di una grossa vetta, in quanto all’interno di me
stesso ero ben consapevole di due cose: la prima era quella di aver raggiunto “l’indipendenza” nei limiti del possibile, nelle mie scelte,
mentre la seconda consapevolezza era quella che avendo raggiunto la cosiddetta maggiore età, le “responsabilità”delle mie scelte e
delle mie azioni ricadeva tutta su di me, sebbene vivessi e continui a vivere tutt’ora assieme ai miei genitori e mio fratello. Penso
che questo faccia parte di un ennesimo processo di crescita e maturazione che ogni individuo sia chiamato a compiere
all’interno della vita stessa, infatti ritengo che la vita stessa, sia un dono che ci viene offerto ogni giorno e vada sotto ogni forma
essa si presenti a noi, con le sue difficoltà e le sue gioie, infatti perme la vita la si può paragonare a un circo, solo con un tendone
in più, all’interno di questo tendone ci sono tutta la serie di prove che ci attendono e noi tutti esseri umani siamo chiamati ad
affrontare quotidianamente, del resto la vita la si può paragonare anche come un grande libro di avventure e di scoperte, dove tutti gli
esseri umani sono “scrittori” delle loro vicissitudini e delle loro scoperte quotidiane, ma nel contempo siano oltre che scrittori anche
protagonisti e ci venga offerta ogni giorno la possibilità di scrivere una grande avventura con le nostre grandi scoperte quotidiane, ma il
bello di questa grande avventura che ritengo sia la vita, non sta solo nello scrivere sempre quello che ci accingiamo a scoprire, ma cosa
ancora più stupenda che ci viene offerta ritengo sia la possibilità di scrivere ogni giorno un finale “pirotecnico” all’interno del nostro
grande libro della vita, consapevoli che ogni giorno ci offre nuove scoperte, nuove avventure, nuove emozioni e nuovi traguardida
vivere ogni giorno da protagonisti.
La parte migliore della mia adolescenza è avvenuta appena ho preso coscienza della mia malattia, questo
processo molto lungo e in parte “doloroso” è avvenuto nel corso del tempo sicuramente, ma anche grazie e soprattutto al fatto che non
commesso l’errore di chiudermi come un riccio dentro me stesso, questo di frequente, è l’errore più frequente che fanno le persone
diversamente abili, un altro fattore che mi ha dato una grossa mano in questo è sicuramente il fatto che i miei amici di sempre,
quelli veri non mi hanno mai abbandonato, nemmeno un istante e hanno cercato qualche tipo di metodologia, per farmi sentire
comunque coinvolto in tutte le attività di ogni genere e in tal senso, hanno contribuito in gran parte a far approdare all’interno di
me stesso, quel “senso di appartenenza e di comunità”, che oggi e per sempre mi consentirà di sentirmi legato a loro.
Per quanto riguarda la parte peggiore della mia adolescenza, si può dire che risalga a circa nove anni, quando èvenuto a mancare mio
nonno materno. Si può dire che per me quando mio nonno è venuto a mancare, di conseguenza, il mio stato d’animo “per qualche
tempo si è sentito ferito”, in quanto è venuta meno una figuraper me molto importante, quasi “un secondo genitore”, che al contrario di
mio padre, all’interno della mia vita èstato sempre assai presente, mi forniva sempre consigli molto utili.
La mia esperienza fuori casa risale al periodo in cui frequentavo le scuole medie, infatti in terza media assieme alla classe, siamo andati
a fare gita di tre giorni, nei quali siamo andati a visitare le grotte di Frassassi e in un luogo di cui ora non ricordo il nome. Per me è stata
un’esperienza molto bella che ancor oggi ricordo volentieri, però al contempo si è rilevata anche un po’ “triste”, ma non certo perché io
mi sia trovato male coi compagni, ma perché la Barbara non voleva che io partecipassi a quella gita, in quanto per lei ci sarebbero
stati troppi“problemi” nel seguirmi. Ricordo come fosse oggi, che se non fosse per merito del preside delle scuole medie dell’epoca un
certo Domenico Trovato e per un professore che ancora oggi lavora nelle stesse scuole, uno di nome Giovanni Casagrande, io
quest’opportunità non l’avrei mai avuta. Il “colmo” venne raggiunto nel momento in cui al ritorno da queste tre giornate
indimenticabili dissero a mia madre che in realtà tutto si era svolto meglio di come credevano loro.
Sì, nella mia vita ho avuto l’occasione di incontrare parecchie persone speciali, tra le quali Pia che non c’è più,è stata fra le prime
persone, nel lontano 1984, ad insegnarmi l’utilizzo del personal computer, dire che i suoiinsegnamenti e consigli si sono rivelati e
si rivelano tutt’ora preziosi e utili, visto che lavoro tutt’ora col computer, poi ricordo nitidamente un’altra assistente che mi ha
seguito per due anni alle elementari più precisamente in seconda e in terza di Marinella Savignano, della quale ho ricordi molto belli.
Con Marinella al contrario di Barbara, nel corso di questi due anni abbiamo instaurato un rapporto di stima e amicizia moltobello.
Devo dire che a me, sebbene l’avessi avuta solamente per due anni come insegnante di sostegno, mi ha insegnato moltissime cose
belle in quanto è stata la prima persona nel riuscire a farmi rimanere nella mia classe.Infatti, appena ho iniziato le scuole elementari,
non riuscivo a stare nella mia classe, in quanto volevo sempre andare nella classe quinta in quanto avendo fatto un anno in più di asilo
rispetto agli altri bambini, quando ho iniziato mi sono trovato nella situazione in cui conoscevo meglio i ragazzi di quinta, che i miei
compagni, perché con i ragazzi di quinta c’ero “cresciuto”, in particolare con Alessandro Torresan, grande amico e vicino di casa.
Nella mia vita, la persona che mi ha maggiormente condizionato è stata sicuramente la figura di mio padre, almeno in parte e in special modo all’inizio della mia vita, in quanto con la sua paura che ha tutt’ora nell’affrontare le cose, ogni volta che lui parla, sembra che il mio mondo sia sempre “pieno” di difficoltà, specialmente per me, questa è la sua visione del mondo all’interno del quale io vivo, ma per fortuna nel corso del tempo, ascoltando spesso i preziosi consigli di mia madre, ho imparato
a “vivermi” la mia vita e a “gestire” anche mio padre. Alla fine lui si vive la sua vita come meglio crede, mentre io mi vivo la mia. Comunque si può affermare che la persona che ha maggiormente influito nella mia vita, in quanto l’ho considerata uno tra i miei più preziosi e grandi punti di riferimento. Le persone che mi hanno maggiormente aiutato a prendere consapevolezza di me nel corso della mia vita sono: mia madre, mio
fratello, gli amici, in quanto con loro sto continuando questo continuo percorso di crescita che percorro in ogni istante della vita,
all’interno del quale ho un’opportunità grandissima ogni giorno, quella di scoprire sempre cose nuove e di ricevere continuamente
stimoli nuovi, ma anche insegnamenti positivi che ricevoquotidianamente da tutte le persone che mi circondano, in special modo da
loro. Le pressioni che avvertivo da adolescente erano ogni volta sempre le stesse, in quanto ogni volta prima di uscire “dovevi subirti” la
solita predica da parte dei genitori, “sembrava di stare nel confessionale del Grande Fratello”, in quanto ti facevano ogni sabato e domenica pomeriggio prima di uscire di casa le solite raccomandazioni del genere: stai attento, comportati bene, fatti accompagnare nel rientrare a casa, non bere, non fumare, non frequentare “cattive compagnie”. Io quando avvenivano questo genere di cose mi sentivo sottopressione in quanto sono sempre stato attento nel frequentare “gente sana” nel non prendere strani “vizi”in quanto nella mia vita non ho mai ne bevuto, ne fumato e credo di non farlo mai. Devo dire che queste preoccupazioni che
avevano i miei genitori si possono considerare “normali”, però io quando sentivo che mi facevano questo tipo di “raccomandazioni” mi sentivo un po’ a disagio, in quanto mi sono sempre consideratoun ragazzo capace di “decidere” con la propria testa e con la capacità di effettuare certe scelte in autonomia, e che “sa scegliere” tra una cosa che fa bene e una che fa male. La mia famiglia da sempre appartiene alla classe sociale degli “agricoltori”, ma sebbene appartenga a questa classe sociale non mi
sono mai sentito inferiore a nessuno, perché hanno sempre cercato di donarmi la parte migliore di loro stessi, hanno cercato di trasmettermi i veri valori della vita, come onestà, correttezza, lealtà, rispetto verso tutti gli esseri umani, insomma hanno cercato in qualsiasi maniera di accontentarmi in tutto, nei limiti delle loro possibilità. Pur facendo parte “di una famiglia povera”, nel corso della mia vita non è mai capitato di sentirmi “inferiore o superiore” a nessuno, in quanto sebbene ci siano classi sociali superiori e più adagiate rispetto a quelle cui appartiene la mia famiglia, mi sono sempre sentito e mi sento tutt’ora “ricco dentro”. Da adulto una pressione che ho ricevuto è quella di “dover” condividere e accettare alcune scelte dei miei genitori, pur non condividendole affatto, o al contrario situazioni che avrei voluto far “emergere” ma che loro hanno preferito e preferiscono sopprimere e nascondere.
Attualmente, le mie giornate e serate di tempo libero trascorrono tra gli allenamenti con la squadra di pallavolo del mio paese, precisamente tre volte la settimana: il lunedì, giovedì e il sabato, durante il quale si gioca lapartita, poi nelle altre sere in cui sono a casa una navigata serale in internet, aggiornamenti vari del mio portatile, qualche masterizzazione di film in dvd, qualche navigata anche in facebook, poi non ultimo e nonmeno importante, una volta ogni quindici giorni quando il Bassano Volley gioca le sue partite interne al Palabassano2, ho il posto riservato vicino allo speaker, una posizione favolosa perché ti trovi praticamente a bordo campo, da dove si riesce a vedere benissimo tutto lo svolgimento della partita e ti trovi praticamente acontatto diretto con tutto quello che avviene all’interno del palazzotto. Per questo devo ringraziare la società del Bassano Volley che mi ospita ogni qualvolta la squadra giochi le sue partite interne, davvero grazie di cuore, perché per me rappresentano un’altra “famiglia”, poi tutto il gruppo dei miei amici che vengono a prendermi la domenica pomeriggio e mi riportano a casa, in particolar modo Mauro Sabino, grandissimo e speciale amico e persona sempre molto disponibile con tutti e con il quale vado molto d’accordo e ho legato particolarmente e i suoi genitori che mi riportano a casa ogni domenica al termine delle partite interne del Bassano Volley. Inoltre ringrazio tutto il gruppo della pallavolo del mio paese, per la “pazienza e la costanza” che dimostrano nel corso di tutti questi anni, nel venirmi a prendere con qualsiasi condizione atmosferica, nel riportarmi a casa, nel farmi trascorrere con loro buona parte dell’anno perché fra allenamenti, partite e impegni vari mi fanno sentire ogni volta come uno di loro.
Davvero grazie di cuore a tutte queste persone che mi fanno sentire speciale e allo stesso tempo mi consentono di vivere una vita “normale” sotto tutti gli aspetti, come ogni altro essere umano di questo mondo.

Notiziario parrocchiale Loria 12 AVVISI ISCRIZIONI – TESSERA “NOI ASSOCIAZIONE” IN ORATORIO: Sono aperte le iscrizioni del 2023 la domenica mattina presso il bar. Questo permette di accedere al servizio bar e a tutte le iniziative “Noi” nel territorio. Belle novità pure quest’anno. LE SANTE MESSE FESTIVE SERALI SI CELEBRANO DI NUOVO IN CHIESA. PULIZIE CHIESA Martedì 14 marzo dalle ore 14:30, dal gruppo contrada Cornorotto. Grazie. VANGELO NELLE CASE Martedì 14 marzo 2023 20:45 oratorio di Ramon "Ingresso nel tempio e polemica con le autorità" (Luca 19, 45 20,8) Ascolto della Parola di Dio animata da nostri laici preparati. RACCONTA FUNERALI di Gazzola Angelo 141,00€, Frattin Benito 40,00€, Torresan Pietro 165,00€ per la scuola dell’infanzia. Simeoni Linda in Cerantola 430,00€ per la parrocchia. ADORAZIONI EUCARISTICHE a Bessica •Mercoledì 22 marzo, 20.30. PROPOSTE DI QUARESIMA: - Domenica 19 marzo ore 15:00 Ritiro Spirituale per adulti (prop. Dall’Azione Cattolica Vicariale) in Casa delle Discepole del Vangelo a Villarazzo (via Poisolo). Una bella occasione spirituale con la meditazione di sorella Marzia, in preparazione alla Santa Pasqua. - Mercoledì 5 aprile ore 20.30 Confessioni comunitarie per tutti della collaborazione: Castello di Godego. - COLLETTA DI QUARESIMA in Chiesa durante tutto il tempo della Quaresima “UN PANE PER AMOR DI DIO” e raccolta di generi alimentari per “l’Angolo della Speranza” MOSTRA: La Santa Sindone di Gesù Testimonianza della Resurrezione Chiesa Arcipretale di BESSICA 12 marzo - 13 aprile 2023 Orari di apertura: Sabato: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30 Domenica: nell’intervallo delle Sante Messe e dalle 15.30 alle 18.30 Per informazioni e visite guidate di gruppi chiamare il numero 331.8465314 Uscita per coppie e famiglie a Bibione per i gg. 22-24 aprile organizzata dalla parrocchia di Godego. Tema: Beati perché amati. Famiglie alla luce delle Beatitudini. Ci sarà chi si prende cura dei bambini con proposta di animazione. Info Elisa e Gabriele Guglielmi (340 8267274). DATE CAMPISCUOLA 2023 3-4 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Castello Tesino 5 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Canal San Bovo 1 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Canal San Bovo 2 media dal 29/07/2023 al05/08/2023 a Canal San Bovo 3 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Castello Tesino PREGHIERA Eccomi Signore, sono qui davanti a te, al pozzo della mia vita. Tu mi vieni incontro e ti siedi con me, mi vuoi incontrare, mi vuoi parlare. Io voglio dedicare questo breve tempo a te che se qui, voglio incontrarti e parlare con te, affidarti i miei pensieri, le mie preoccupazioni, le persone a cui voglio bene, i miei fratelli scout e tutti i miei amici. Voglio però anche ascoltare cosa hai da dirmi, cosa vuoi che io faccia per te, come posso conoscerti sempre meglio, come posso cambiare la mia vita e diventare migliore. Eccomi Signore, sono qua. Voglio anche io, come il giovane Samuele, dirti a gran voce: “Parla Signore che il tuo servo ti ascolta!”marzo 2023

AVVISI

ISCRIZIONI – TESSERA “NOI ASSOCIAZIONE” IN ORATORIO: Sono aperte le iscrizioni del 2023 la domenica mattina presso il bar. Questo permette di accedere al servizio bar e a tutte le iniziative “Noi” nel territorio. Belle novità pure quest’anno.

LE SANTE MESSE FESTIVE SERALI SI CELEBRANO DI NUOVO IN CHIESA.

PULIZIE CHIESA
Martedì 14 marzo dalle ore 14:30, dal gruppo contrada Cornorotto. Grazie.

VANGELO NELLE CASE
Martedì 14 marzo 2023 20:45 oratorio di Ramon "Ingresso nel tempio e polemica con le autorità" (Luca 19, 45 20,8) Ascolto della Parola di Dio animata da nostri laici preparati.
RACCONTA FUNERALI di Gazzola Angelo 141,00€, Frattin Benito 40,00€, Torresan Pietro 165,00€ per la scuola dell’infanzia. Simeoni Linda in Cerantola 430,00€ per la parrocchia.

ADORAZIONI EUCARISTICHE a Bessica •Mercoledì 22 marzo, 20.30.

PROPOSTE DI QUARESIMA:
- Domenica 19 marzo ore 15:00 Ritiro Spirituale per adulti (prop. Dall’Azione Cattolica Vicariale) in Casa delle Discepole del Vangelo a Villarazzo (via Poisolo). Una bella occasione spirituale con la meditazione di sorella Marzia, in preparazione alla Santa Pasqua.
- Mercoledì 5 aprile ore 20.30 Confessioni comunitarie per tutti della collaborazione: Castello di Godego.
- COLLETTA DI QUARESIMA in Chiesa durante tutto il tempo della Quaresima “UN PANE PER AMOR DI DIO” e raccolta di generi alimentari per “l’Angolo della Speranza”
MOSTRA: La Santa Sindone di Gesù Testimonianza della Resurrezione Chiesa Arcipretale di BESSICA 12 marzo - 13 aprile 2023 Orari di apertura: Sabato: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30 Domenica: nell’intervallo delle Sante Messe e dalle 15.30 alle 18.30 Per informazioni e visite guidate di gruppi chiamare il numero 331.8465314

Uscita per coppie e famiglie a Bibione per i gg. 22-24 aprile organizzata dalla parrocchia di Godego. Tema: Beati perché amati. Famiglie alla luce delle Beatitudini. Ci sarà chi si prende cura dei bambini con proposta di animazione. Info Elisa e Gabriele Guglielmi (340 8267274).


DATE CAMPISCUOLA 2023
3-4 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Castello Tesino
5 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Canal San Bovo
1 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Canal San Bovo
2 media dal 29/07/2023 al05/08/2023 a Canal San Bovo
3 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Castello Tesino

PREGHIERA
Eccomi Signore, sono qui davanti a te, al pozzo della mia vita. Tu mi vieni incontro e ti siedi con me, mi vuoi incontrare, mi vuoi parlare. Io voglio dedicare questo breve tempo a te che se qui, voglio incontrarti e parlare con te, affidarti i miei pensieri, le mie preoccupazioni, le persone a cui voglio bene, i miei fratelli scout e tutti i miei amici. Voglio però anche ascoltare cosa hai da dirmi, cosa vuoi che io faccia per te, come posso conoscerti sempre meglio, come posso cambiare la mia vita e diventare migliore. Eccomi Signore, sono qua. Voglio anche io, come il giovane Samuele, dirti a gran voce: “Parla Signore che il tuo servo ti ascolta!”

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Notiziario parrocchiale Loria 5 marzo 2023

AVVISI

ISCRIZIONI – TESSERA “NOI ASSOCIAZIONE” IN ORATORIO: Sono aperte le iscrizioni del 2023 la domenica mattina presso il bar. Questo permette di accedere al servizio bar e a tutte le iniziative “Noi” nel territorio. Belle novità pure quest’anno.

RACCOLTA FONDI PER SCLEROSI MULTIPLA
Domenica 5 marzo nel piazzale della chiesa saranno vendute le ortensie per raccolta fondi. Si ringrazia quanti parteciperanno.

CPP lunedì 06 marzo ore 20:45 Consiglio pastorale parrocchiale nella sede degli alpini. E’ invitata tutta la comunità a parteciparvi

PULIZIE CHIESA
Martedì 14 marzo dalle ore 14:30 , saranno svolte dal gruppo contrada Cornorotto.

SERVIZIO STAFF CUCINA CASA ALPINA
Venerdì 10 marzo ore 21.00 oratorio nuovo, incontro informativo e di programmazione. Aspettiamo tutte le persone che sono disponibili per questo servizio. Grazie

VANGELO NELLE CASE
martedì 14 marzo 2023 20:45 oratorio di Ramon "Ingresso nel tempio e polemica con le autorità" (Luca 19, 45 20,8) Ascolto della Parola di Dio animata da nostri laici preparati.

ADORAZIONI EUCARISTICHE a Bessica
•Mercoledì 8 marzo, 20.30 •Mercoledì 22 marzo, 20.30.
PROPOSTE DI QUARESIMA:
- Mercoledì 7 marzo ore 20.45 a Ramon Incontro biblico di Collaborazione: - Confessioni
- Domenica 19 marzo ore 15:00 Ritiro Spirituale per adulti (prop. Dall’Azione Cattolica Vicariale) in Casa delle Discepole del Vangelo a Villarazzo (via Poisolo). Una bella occasione spirituale con la meditazione di sorella Marzia, in preparazione alla Santa Pasqua.
- Mercoledì 5 aprile ore 20.30 Confessioni comunitarie per tutti della collaborazione: Castello di Godego.
- COLLETTA DI QUARESIMA in Chiesa durante tutto il tempo della Quaresima “UN PANE PER AMOR DI DIO” e raccolta di generi alimentari per “l’Angolo della Speranza”
MOSTRA: La Santa Sindone di Gesù Testimonianza della Resurrezione Chiesa Arcipretale di BESSICA 12 marzo - 13 aprile 2023 Orari di apertura: Sabato: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30 Domenica: nell’intervallo delle Sante Messe e dalle 15.30 alle 18.30 Per informazioni e visite guidate di gruppi chiamare il numero 331.8465314

Uscita per coppie e famiglie a Bibione per i gg. 22-24 aprile organizzata dalla parrocchia di Godego. Tema: Beati perché amati. Famiglie alla luce delle Beatitudini. Ci sarà chi si prende cura dei bambini con proposta di animazione. Info Elisa e Gabriele Guglielmi (340 8267274).

Download notiziario_parrocch.le_05_MARZO_2023.pdf

La testimonianza (PARTE 2) di fede e di vita del nostro Urbano. responsabile parrocchiale di Iclesia per Castione - disabile da sempre affetto da tetraparesi spastica -.

Continua con questo I capitolo la trascrizione dell'autobiografia del nostro Urbano. Buona lettura.

CAPITOLO I
Ebbene mi appresto a iniziare questo lungo e bellissimo viaggio che mi porterà a ripercorrere un po’ alla volta, senza alcuna fretta
tutte le tappe della mia vita, in quanto penso che la vittoria più bella che ogni essere umano abbia il diritto e il dovere di
ottenere sia quella di vivere la vita stessa, qualunque difficoltà essa gli presenti davanti a sé, trovando all’interno di noi stessi e
all’interno della nostra anima il coraggio, dopo una prima fase di “scoraggiamento che ritengo sia logica e inevitabile, la forza di
andare avanti senza ascoltare tutti i giudizi della gente e suscitare nella gente stessa sentimenti come “compassione o altro”
molto frequenti nella gente che non conosce o lo conosce solo in maniera marginale questo mondo:il mondo dei «disabili»”.
A proposito della mia nascita i miei genitori mi hanno raccontato che quel bellissimo 30 Agosto 1978, era un giorno in cui
diluviava, però a casa erano tutti felici, come è di routine in tutte le famiglie, d’altrondesi dice che la nascita di un bambino porta
sempre felicità e serenità in tutte le famiglie del mondo.
Però questa felicità venne ben presto minata in quanto uno dei due fiocchi che erano stati appesi all’esterno della casa
sempre quel giorno stesso, cadde.
Questa caduta di uno dei due fiocchi non era imputabile certamente ad un fattore di tipo atmosferico comesi potrebbe pensare di
primo impatto, ma la caduta di quel fiocco era dovuta bensì ad un fatto certamente molto triste per tutti noi, cioè l’inaspettata morte
avvenuta dopo poche ore del mio fratello gemello di nome Giovanni.
Naturalmente questo evento provocò in tutti noi, un bel po’ di tristezza, ma specialmente per mia madre. Sin da piccolo ho
cominciato ad avere una certa confidenza con gli ospedali, mio malgrado in quantoall’età di circa 6 mesi mi sono
sottoposto al primo di una lunga serie di interventi chirurgici sino adarrivare al punto in cui mi trovo attualmente cioè nella
normalità della vita quotidiana.
Nella mia famiglia mentre io venivo al mondo accadeva che mio padre era al lavoro e stava trasportandodel bestiame, mia
madre era in ospedale che mi stava attendendo, mentre i miei due fratelli erano dalla nonna che stavano attendendo
anche loro la lieta notizia.
Mi ricordo che mio padre appena terminato il lavoro, si fermò su un bar fece una telefonata all’ospedale di Castelfranco Veneto,
diede nome e cognome di mia madre e chiese ad un’infermiera se fosse andato tutto bene, lei rispose di si.
Appena mio padre ebbe la conferma da parte dell’infermiera che la mia nascita era avvenuta e che tutto era andato bene, riprese il
suo lavoro come al solito e tutto tornò alla normalità, mio padre per festeggiare lamia nascita, ritornò in quel bar dove effettuò la
telefona e si bevette una buona birra fresca.
Quasi stavo per dimenticarmene io oltre ad avere due fratelli un maschio e una femmina e un fratello gemello di cui ho
ampiamente raccontato nelle righe sopra scritte avrei inoltre anche una sorella di nome Liliana prematuramente scomparsa all’età
di 1 anno circa morta in un recipiente d’acqua bollente mentre stava dalla nonna del papà in quanto mia madre in quel momento si
trovava all’ospedale perché mi stava attendendo.
Appena tornata a casa mia madre si accorse immediatamente che c’era qualcosa di strano e che non eratutto come al solito
all’interno del nucleo familiare. Appena apprese la triste notizia mia madre si chiuse in se stessa e si tenne tutto dentro, fino al
giorno del funerale quando mia madre finalmente riuscì a esternare tutto ciò che si teneva dentro, finalmente si sbloccò.
Naturalmente come comprensibile fu un periodo molto duro per tutti noi, specialmente per i miei genitori. Insomma se saremmo
tutti di figli all’interno della mia famiglia di figli ce ne sarebbero stati ben 6.
Nel mio paese mentre io emettevo i primi vagiti e stavo per venire al mondo accadeva che tutto il paesestava attendendo il
mio arrivo con ansia e trepidazione, in quando mio padre nei giorni precedenti si era preoccupato di diffondere per bene la
notizia e al mio ritorno dopo aver un piccolo periodo in ospedale comegià precedentemente detto mi sono trovato così tanta gente
che veniva a farmi visita e a portarmi regali che sembrava la processione del Venerdì Santo. Naturalmente i miei fratelli erano un
po’ gelosi di me, perché dicevano che ero il più piccolo e che ricevevo sempre i regali più belli ed erano soprattutto gelosi perché
essendo io l’ultimo arrivato, secondo loro ero sempre al centro dell’attenzione cosa abbastanza normale del
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resto quando c’è un nuovo arrivo in famiglia si tende sempre a guardare di più l’ultimo arrivato, per cui era abbastanza normale
che i miei fratelli fossero un po’ gelosi di me.
Mi ricordo che il giorno del mio battesimo la chiesa era tutta colma di gente, dopo il battesimo siamo andati a mangiare in un
ristorante molto rinomato di Castelfranco Veneto più precisamente il ristorante si chiama “Rino Fior,”all’interno di una sala
bellissima, con tutti i parenti, zii, cugini, parenti, madrina etutta la gente che i miei genitori avevano messo sulla lista degli
invitati. Inoltre del mio battesimo ricordoche quel giorno pioveva a dirotto e poi ricordo anche il discorso dei due fiocchi che
uno dei due cadde, comunque questa parte del discorso l’ho già precedentemente narrata. Comunque di quel giorno sebbene
fossi ancora molto piccolo conservo dentro me stesso e all’interno del mio cuore un ricordo bellissimo che rimarrà indelebile
dentro me per tutta la vita.
Nelle stesse ore in cui io venivo alla luce nel mondo accadeva che era appena morto un papa di nome Urbano I, da qui i
miei ebbero l’ispirazione di mettermi come nome Urbano. Anzi a dire la verità l’ideavenne a mio padre, in quanto mia madre
voleva mettermi come nome Paolo, ma poi mio padre siccome era da poco deceduto mio fratello Giovanni pensò che se mi
chiamavo Giovanni dovessi morire anch’io, tutte fantasie di mio padre, in quanto credo che tutti noi ancor prima di nascere, colui
che sta in cielo, abbia già scritta per tutti noi essere umani, una fantastica favola, questa favola si chiama destino. Dal destino
nonsi può sfuggire. Il destino fortunatamente per me aveva previsto che vivessi, al contrario di quello che pensava mio
padre.
Del mio primo anno di vita ricordo ben poche cose però molto nitidamente come ad esempio i primi passi accompagnato da dietro
da mia madre cioè mi spiego meglio lei mi teneva da dietro accompagnandomi passo dopo passo e io un passo alla volta
camminavo lungo il corridoio di casa, poi un'altra cosa che ricordomolto limpidamente è le corse che facevo avanti e indietro
con il carrello, poi ricordo una volta in cui correndo sempre con il carrello arrivai fino alla porta della credenza la apri e
sbadatamente mi rovesciai addosso tutto il pacco della farina. Alla fine mi ritrovai tutto coperto di bianco come un pagliaccio.
Ricordo inoltre le corse in giardino con il triciclo. Le volte in cui mio fratello Gianni mi prendeva in braccio e mi accompagnava in
quella che attualmente è la nostra camera da letto, i salti che facevamo assieme amio fratello sopra il letto. Ricordo inoltre che
una volta mia sorella Liliana solamente per soddisfazionepersonale mi provò tutti i completini dei vestiti che avevo ricevuto come
regalo il giorno del battesimo. Però rimaneva un solo “problema” da affrontare dirlo a mia madre, in quanto quando mi sorella si
accinse a provarmi tutti i completini ricevuti, mia madre non c’era perché era occupata nel dare da mangiare ai vitelli, in
quanto durante questo i miei gestivano in proprio un capannone in cui c’erano appunto dei vitelli. Attualmente, questo
capannone lo abbiamo dato in affitto, la struttura attualmente è adibita a una pensione per cani, in più sempre nella stessa
c’e uno spazio per l’addestramento degli stessi. Ma comunque torniamo a noi, appena mia madre fu tornata dal capannone,
venne immediatamente al pianosuperiore, si accorse subito di ciò che aveva fatto mia sorella. La stessa tentò di costruirsi
una giustificazione del fatto che mi stava provando i completini per vedere come mi stavano addosso, dicendo che lasciarli nel
cassetto senza che nessuno gli provasse era un peccato, altrimenti i vestiti si sarebbero suscita e inoltre avrebbero fatto la
polvere. Mia madre le rispose che ci sarebbero state sicuramente altre occasioni per provarmi i vestiti di certo non steso sopra il
letto, con tutte le finestre delle camera da letto aperte rischiavo di prendermi una broncopolmonite. Così mia sorella alla fine
dell’accaduto si prese un granrimprovero da parte di mia madre.
Ricordo inoltre le passeggiate sul passeggino che mi faceva fare mia sorella, le passeggiate con me gli
servivano come scusa per uscire e andare a trovare le sue amiche o andare in palestra a vedere che giocavano a pallavolo,
in questo modo cioè badando a me, lei evitava di dare una mano nel capannone coni vitelli.
Il mio primo ricordo che mi rimarrà indelebile nella mente è certamente questo: un grandissimo sorriso stampato nella faccia di mia
madre, appena arrivati a casa dall’ospedale e la mia prima parola pronunciata che fu appunto mamma.
I miei familiari di me quando ero bambino raccontano che sebbene fossi un bimbo con difficoltà ero unapersona normalissima
che conduceva una vita normale e che ne combinava di tutti i colori infatti diconoche da fanciullo fossi molto meno pigro di
adesso, come se in questo periodo della mia vita, d’improvviso
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avessi perso la voglia di impegnarmi ma posso assicurare che non è affatto così. Infatti ricordo che con la mia prima carrozzina a
forza di saltare e di non stare fermo un secondo nel guardare alla televisione unevento sportivo, più precisamente una partita
di calcio, mi ritrovai improvvisamente a testa in giù, in quando avevo preso una botta alla testa saltando all’indietro la
carrozzina con me sopra, andò casualmente a sbattere la testa contro lo spigolo di una poltrona che si trovava all’interno del
salotto. Mia madre presa dallo spavento a causa della fuoriuscita di sangue e vista l’assenza di mio padre, in quel momento
impegnato ad accudire il bestiame, andò a chiamare il mio vicino di casa, che faceva l’infermiere all’ospedale di Castelfranco
Veneto. Insieme a mia madre mi accompagnò all’ospedale dove mi diedero dei punti per chiudere la ferita.
Io avevo quattro nonni due da parte di mio padre, due da parte di mia madre. Sebbene abbia sempre voluto bene a tutti e quattro i
nonni, coloro con i quali andavo maggiormente d’accordo, erano quelli da parte di mia madre, in quanto ho avuto la possibilità di
conoscerli maggiormente. Il nonno paterno è scomparsoprima che io nascessi. Quando avevo dieci anni, la nonna paterna
è venuta a mancare quindi l’ho conosciuta poco. Il ricordo che ho di lei è di una persona molto solare, disponibile, allegra,
generosa con tutti. I nonni materni invece erano persone molto comprensive, con i quali si poteva parlare di tutto. I miei nonni
materni erano una coppia che andava d’accordo fra loro. Per quel che concerne i genitori materni mi piaceva molto il fatto che si
riuscisse a comunicare senza limiti e che comunque finche’ parlavi con loroavevi la sensazione di essere libero senza alcun
tipo di vincolo, soprattutto erano due persone libere, moderne di mentalità, tutto il contrario dei genitori paterni, nel senso
che ti ritrovavi a discutere con i genitori di mio padre pensando che ci fossero degli argomenti nuovi all’interno del quale sentirti
“libero” di poter esprimere la tua opinione su determinato argomento, fatto sta’ che alla fine i discorsi e gli argomenti usciti da parte
dei genitori di mio padre erano ogni volta sempre gli stessi, sembrava ogni volta come se mi trovassi all’interno di un romanzo
con la stessa storia e un finale già scritto.
I miei genitori sono due persone molto diverse soprattutto caratterialmente, nel senso che uno domina l’altro. Mi spiego
meglio: da una parte c’è mio padre, persona molto autoritaria, severa, quasi un
“colonnello” nel senso che quello che decide lui deve questo sempre secondo la sua visione della vita andare bene per tutti.
Dall’altra parte abbiamo mia madre, persona molto altruista, comprensiva, disponibile che sa ascoltare. Esattamente uno il
contrario dell’altro. Però diciamo che nel complesso i due caratteri si integrano perfettamente. La persona con la quale ho
maggiore “confidenza” è mia madre nel senso che se noi fratelli dobbiamo parlare di qualunque cosa andiamo tutti da mia madre.
Praticamente si può dire che mia madre è senza alcun dubbio il fulcro della famiglia. E’ vero che c’è anche mio padre, ma per quel
che miconcerne, io con mio padre ci parlo veramente poco, infatti con lui “dialogo” appena l’indispensabile, anzi a volte neppure
quello almeno per quel che mi riguarda. Al contrario con mia madre ho un altro tipo dirapporto, perché mia madre ha un altro
tipo di carattere rispetto a mio padre, in quanto mia madre ha una mentalità molto più aperta su tantissime cose rispetto,
diciamo che mi madre ha un carattere molto comprensivo rispetto a mio padre, perché mia mamma oltre che avere il ruolo di
genitore sa essere anche un’amica sulla quale puoi contare in qualsiasi momento e per qualsiasi cosa, anche se non è che
vada araccontare proprio “tutto” nel senso che molte cose personali me le tengo per me o comunque le confido soloa persone di cui
sono certo che mi posso fidare, come ad esempio tra i miei compagni di lavoro qui al centro,il mio amico Luca Basso, che oltre ad
essere un ottimo collega di lavoro, è anche persona a cui tengo inmaniera particolare, perché persona che sa donare agli altri,
sa ascoltare e quando serve so che lui c’è sempre per qualsiasi cosa e in qualsiasi momento. Si penso di assomigliare ai miei
genitori in quanto penso di aver preso un misto tra il carattere di mio padre e la pazienza di mia madre, sebbene ogni tanto
abbia qualche momento di tensione (che poi naturalmente passa), cosa che penso possa succedere a tutti noi esseri umani.

Notiziario parrocchiale 26 Febbraio 2023

CARTELLONI con IMMAGINI dei PROSSIMI LAVORI, RACCOLTA OFFERTE:
In fondo alla navata trovate i progetti dei lavori approvati dal CPP, CPAE e dalla Curia e che ora sono in attesa del benestare delle Belle Arti. Sono parecchi anni che la nostra chiesa non viene restaurata: necessita di interventi molto consistenti. Si procederà a stralci, dato il carico degli interventi: al centro della chiesa viene posta una cassetta per un contributo volontario alla spesa. Anche una piccolissima somma è un aiuto prezioso. Come già anticipato l’accantonamento che abbiamo fatto finora non è sufficiente per partire con i lavori... sappiamo e capiamo che il periodo non è semplice per tutti noi… siamo certi comunque della vostra generosità. Grazie!
ISCRIZIONI – TESSERA “NOI ASSOCIAZIONE” IN ORATORIO: Sono aperte le iscrizioni del 2023 la domenica mattina presso il bar. Questo permette di accedere al servizio bar e a tutte le iniziative “Noi” nel territorio. Belle novità pure quest’anno.
TESSERAMENTO GRUPPO ALPINI Sabato 25 Febbraio cena ore 20:00 presso oratorio vecchio con tesseramento anno 2023
RACCOLTA FONDI PER SCLEROSI MULTIPLA
Domenica 4 marzo nel piazzale della chiesa saranno vendute le ortensie per raccolta fondi. Si ringrazia quanti parteciperanno.
RIUNIONE PREPARAZIONE SAGRA LORIA:
Martedì 28 febbraio ore 20,30 in canonica. Venite numerosi..
ADORAZIONI EUCARISTICHE a Bessica Mercoledì 8 marzo, 20.30 Mercoledì 22 marzo,20.30
PROPOSTE DI QUARESIMA:
- Mercoledì 7 marzo ore 20.45 a Ramon Incontro biblico di Collaborazione: - Confessioni - Mercoledì 5 aprile ore 20.30 Confessioni comunitarie per tutti della collaborazione: Castello di Godego
Sabato 4 marzo 2023 Convegno Pastorale della Salute e Ufficio Liturgico Diocesano Chiesa a Godego. Invitati in particolare i volontari, ministri straordinari della Comunione. Orari: 15.00 Preghiera iniziale, 15.15 Relazione del Dottor Mauro Tagliapietra, 16.00 Testimonianza di Susanna Paulon, 16.15 Dibattito, 16.45 Conclusione.
- Domenica 19 marzo ore 15:00 Ritiro Spirituale per adulti (prop. Dall’Azione Cattolica Vicariale) in Casa delle Discepole del Vangelo a Villarazzo (via Poisolo). Una bella occasione spirituale con la meditazione di sorella Marzia, in preparazione alla Santa Pasqua.
- COLLETTA DI QUARESIMA in Chiesa durante tutto il tempo della Quaresima “UN PANE PER AMOR DI DIO” e raccolta di generi alimentari per “l’Angolo della Speranza”
- ADORAZIONI EUCARISTICHE  Mercoledì 8 marzo, ore 20.30 e mercoledì 22 marzo, ore 20.30 In Chiesa a Bessica ore 20.45
- Domenica 26 febbraio ore 15.00 incontro del gruppo famiglie in Centro parrocchiale a Ramon
DATE CAMPISCUOLA 2023
3-4 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Castello Tesino
5 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Canal San Bovo
1 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Canal San Bovo
2 media dal 29/07/2023 al05/08/2023 a Canal San Bovo
3 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Castello Tesino

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La testimonianza (parte II) di fede e di vita del nostro Urbano. responsabile parrocchiale di Iclesia per Castione - disabile da sempre affetto da tetraparesi spastica -.

Continua con il I Capitolo la trascrizione dell'autobiografia del nostro Urbano. Buona lettura.

CAPITOLO I
Ebbene mi appresto a iniziare questo lungo e bellissimo viaggio che mi porterà a ripercorrere un po’ alla volta, senza alcuna fretta
tutte le tappe della mia vita, in quanto penso che la vittoria più bella che ogni essere umano abbia il diritto e il dovere di
ottenere sia quella di vivere la vita stessa, qualunque difficoltà essa gli presenti davanti a sé, trovando all’interno di noi stessi e
all’interno della nostra anima il coraggio, dopo una prima fase di “scoraggiamento che ritengo sia logica e inevitabile, la forza di
andare avanti senza ascoltare tutti i giudizi della gente e suscitare nella gente stessa sentimenti come “compassione o altro”
molto frequenti nella gente che non conosce o lo conosce solo in maniera marginale questo mondo:il mondo dei «disabili»”.
A proposito della mia nascita i miei genitori mi hanno raccontato che quel bellissimo 30 Agosto 1978, era un giorno in cui
diluviava, però a casa erano tutti felici, come è di routine in tutte le famiglie, d’altrondesi dice che la nascita di un bambino porta
sempre felicità e serenità in tutte le famiglie del mondo.
Però questa felicità venne ben presto minata in quanto uno dei due fiocchi che erano stati appesi all’esterno della casa
sempre quel giorno stesso, cadde.
Questa caduta di uno dei due fiocchi non era imputabile certamente ad un fattore di tipo atmosferico comesi potrebbe pensare di
primo impatto, ma la caduta di quel fiocco era dovuta bensì ad un fatto certamente molto triste per tutti noi, cioè l’inaspettata morte
avvenuta dopo poche ore del mio fratello gemello di nome Giovanni.
Naturalmente questo evento provocò in tutti noi, un bel po’ di tristezza, ma specialmente per mia madre. Sin da piccolo ho
cominciato ad avere una certa confidenza con gli ospedali, mio malgrado in quantoall’età di circa 6 mesi mi sono
sottoposto al primo di una lunga serie di interventi chirurgici sino adarrivare al punto in cui mi trovo attualmente cioè nella
normalità della vita quotidiana.
Nella mia famiglia mentre io venivo al mondo accadeva che mio padre era al lavoro e stava trasportandodel bestiame, mia
madre era in ospedale che mi stava attendendo, mentre i miei due fratelli erano dalla nonna che stavano attendendo
anche loro la lieta notizia.
Mi ricordo che mio padre appena terminato il lavoro, si fermò su un bar fece una telefonata all’ospedale di Castelfranco Veneto,
diede nome e cognome di mia madre e chiese ad un’infermiera se fosse andato tutto bene, lei rispose di si.
Appena mio padre ebbe la conferma da parte dell’infermiera che la mia nascita era avvenuta e che tutto era andato bene, riprese il
suo lavoro come al solito e tutto tornò alla normalità, mio padre per festeggiare lamia nascita, ritornò in quel bar dove effettuò la
telefona e si bevette una buona birra fresca.
Quasi stavo per dimenticarmene io oltre ad avere due fratelli un maschio e una femmina e un fratello gemello di cui ho
ampiamente raccontato nelle righe sopra scritte avrei inoltre anche una sorella di nome Liliana prematuramente scomparsa all’età
di 1 anno circa morta in un recipiente d’acqua bollente mentre stava dalla nonna del papà in quanto mia madre in quel momento si
trovava all’ospedale perché mi stava attendendo.
Appena tornata a casa mia madre si accorse immediatamente che c’era qualcosa di strano e che non eratutto come al solito
all’interno del nucleo familiare. Appena apprese la triste notizia mia madre si chiuse in se stessa e si tenne tutto dentro, fino al
giorno del funerale quando mia madre finalmente riuscì a esternare tutto ciò che si teneva dentro, finalmente si sbloccò.
Naturalmente come comprensibile fu un periodo molto duro per tutti noi, specialmente per i miei genitori. Insomma se saremmo
tutti di figli all’interno della mia famiglia di figli ce ne sarebbero stati ben 6.
Nel mio paese mentre io emettevo i primi vagiti e stavo per venire al mondo accadeva che tutto il paesestava attendendo il
mio arrivo con ansia e trepidazione, in quando mio padre nei giorni precedenti si era preoccupato di diffondere per bene la
notizia e al mio ritorno dopo aver un piccolo periodo in ospedale comegià precedentemente detto mi sono trovato così tanta gente
che veniva a farmi visita e a portarmi regali che sembrava la processione del Venerdì Santo. Naturalmente i miei fratelli erano un
po’ gelosi di me, perché dicevano che ero il più piccolo e che ricevevo sempre i regali più belli ed erano soprattutto gelosi perché
essendo io l’ultimo arrivato, secondo loro ero sempre al centro dell’attenzione cosa abbastanza normale del
5
resto quando c’è un nuovo arrivo in famiglia si tende sempre a guardare di più l’ultimo arrivato, per cui era abbastanza normale
che i miei fratelli fossero un po’ gelosi di me.
Mi ricordo che il giorno del mio battesimo la chiesa era tutta colma di gente, dopo il battesimo siamo andati a mangiare in un
ristorante molto rinomato di Castelfranco Veneto più precisamente il ristorante si chiama “Rino Fior,”all’interno di una sala
bellissima, con tutti i parenti, zii, cugini, parenti, madrina etutta la gente che i miei genitori avevano messo sulla lista degli
invitati. Inoltre del mio battesimo ricordoche quel giorno pioveva a dirotto e poi ricordo anche il discorso dei due fiocchi che
uno dei due cadde, comunque questa parte del discorso l’ho già precedentemente narrata. Comunque di quel giorno sebbene
fossi ancora molto piccolo conservo dentro me stesso e all’interno del mio cuore un ricordo bellissimo che rimarrà indelebile
dentro me per tutta la vita.
Nelle stesse ore in cui io venivo alla luce nel mondo accadeva che era appena morto un papa di nome Urbano I, da qui i
miei ebbero l’ispirazione di mettermi come nome Urbano. Anzi a dire la verità l’ideavenne a mio padre, in quanto mia madre
voleva mettermi come nome Paolo, ma poi mio padre siccome era da poco deceduto mio fratello Giovanni pensò che se mi
chiamavo Giovanni dovessi morire anch’io, tutte fantasie di mio padre, in quanto credo che tutti noi ancor prima di nascere, colui
che sta in cielo, abbia già scritta per tutti noi essere umani, una fantastica favola, questa favola si chiama destino. Dal destino
nonsi può sfuggire. Il destino fortunatamente per me aveva previsto che vivessi, al contrario di quello che pensava mio
padre.
Del mio primo anno di vita ricordo ben poche cose però molto nitidamente come ad esempio i primi passi accompagnato da dietro
da mia madre cioè mi spiego meglio lei mi teneva da dietro accompagnandomi passo dopo passo e io un passo alla volta
camminavo lungo il corridoio di casa, poi un'altra cosa che ricordomolto limpidamente è le corse che facevo avanti e indietro
con il carrello, poi ricordo una volta in cui correndo sempre con il carrello arrivai fino alla porta della credenza la apri e
sbadatamente mi rovesciai addosso tutto il pacco della farina. Alla fine mi ritrovai tutto coperto di bianco come un pagliaccio.
Ricordo inoltre le corse in giardino con il triciclo. Le volte in cui mio fratello Gianni mi prendeva in braccio e mi accompagnava in
quella che attualmente è la nostra camera da letto, i salti che facevamo assieme amio fratello sopra il letto. Ricordo inoltre che
una volta mia sorella Liliana solamente per soddisfazionepersonale mi provò tutti i completini dei vestiti che avevo ricevuto come
regalo il giorno del battesimo. Però rimaneva un solo “problema” da affrontare dirlo a mia madre, in quanto quando mi sorella si
accinse a provarmi tutti i completini ricevuti, mia madre non c’era perché era occupata nel dare da mangiare ai vitelli, in
quanto durante questo i miei gestivano in proprio un capannone in cui c’erano appunto dei vitelli. Attualmente, questo
capannone lo abbiamo dato in affitto, la struttura attualmente è adibita a una pensione per cani, in più sempre nella stessa
c’e uno spazio per l’addestramento degli stessi. Ma comunque torniamo a noi, appena mia madre fu tornata dal capannone,
venne immediatamente al pianosuperiore, si accorse subito di ciò che aveva fatto mia sorella. La stessa tentò di costruirsi
una giustificazione del fatto che mi stava provando i completini per vedere come mi stavano addosso, dicendo che lasciarli nel
cassetto senza che nessuno gli provasse era un peccato, altrimenti i vestiti si sarebbero suscita e inoltre avrebbero fatto la
polvere. Mia madre le rispose che ci sarebbero state sicuramente altre occasioni per provarmi i vestiti di certo non steso sopra il
letto, con tutte le finestre delle camera da letto aperte rischiavo di prendermi una broncopolmonite. Così mia sorella alla fine
dell’accaduto si prese un granrimprovero da parte di mia madre.
Ricordo inoltre le passeggiate sul passeggino che mi faceva fare mia sorella, le passeggiate con me gli
servivano come scusa per uscire e andare a trovare le sue amiche o andare in palestra a vedere che giocavano a pallavolo,
in questo modo cioè badando a me, lei evitava di dare una mano nel capannone coni vitelli.
Il mio primo ricordo che mi rimarrà indelebile nella mente è certamente questo: un grandissimo sorriso stampato nella faccia di mia
madre, appena arrivati a casa dall’ospedale e la mia prima parola pronunciata che fu appunto mamma.
I miei familiari di me quando ero bambino raccontano che sebbene fossi un bimbo con difficoltà ero unapersona normalissima
che conduceva una vita normale e che ne combinava di tutti i colori infatti diconoche da fanciullo fossi molto meno pigro di
adesso, come se in questo periodo della mia vita, d’improvviso
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avessi perso la voglia di impegnarmi ma posso assicurare che non è affatto così. Infatti ricordo che con la mia prima carrozzina a
forza di saltare e di non stare fermo un secondo nel guardare alla televisione unevento sportivo, più precisamente una partita
di calcio, mi ritrovai improvvisamente a testa in giù, in quando avevo preso una botta alla testa saltando all’indietro la
carrozzina con me sopra, andò casualmente a sbattere la testa contro lo spigolo di una poltrona che si trovava all’interno del
salotto. Mia madre presa dallo spavento a causa della fuoriuscita di sangue e vista l’assenza di mio padre, in quel momento
impegnato ad accudire il bestiame, andò a chiamare il mio vicino di casa, che faceva l’infermiere all’ospedale di Castelfranco
Veneto. Insieme a mia madre mi accompagnò all’ospedale dove mi diedero dei punti per chiudere la ferita.
Io avevo quattro nonni due da parte di mio padre, due da parte di mia madre. Sebbene abbia sempre voluto bene a tutti e quattro i
nonni, coloro con i quali andavo maggiormente d’accordo, erano quelli da parte di mia madre, in quanto ho avuto la possibilità di
conoscerli maggiormente. Il nonno paterno è scomparsoprima che io nascessi. Quando avevo dieci anni, la nonna paterna
è venuta a mancare quindi l’ho conosciuta poco. Il ricordo che ho di lei è di una persona molto solare, disponibile, allegra,
generosa con tutti. I nonni materni invece erano persone molto comprensive, con i quali si poteva parlare di tutto. I miei nonni
materni erano una coppia che andava d’accordo fra loro. Per quel che concerne i genitori materni mi piaceva molto il fatto che si
riuscisse a comunicare senza limiti e che comunque finche’ parlavi con loroavevi la sensazione di essere libero senza alcun
tipo di vincolo, soprattutto erano due persone libere, moderne di mentalità, tutto il contrario dei genitori paterni, nel senso
che ti ritrovavi a discutere con i genitori di mio padre pensando che ci fossero degli argomenti nuovi all’interno del quale sentirti
“libero” di poter esprimere la tua opinione su determinato argomento, fatto sta’ che alla fine i discorsi e gli argomenti usciti da parte
dei genitori di mio padre erano ogni volta sempre gli stessi, sembrava ogni volta come se mi trovassi all’interno di un romanzo
con la stessa storia e un finale già scritto.
I miei genitori sono due persone molto diverse soprattutto caratterialmente, nel senso che uno domina l’altro. Mi spiego
meglio: da una parte c’è mio padre, persona molto autoritaria, severa, quasi un
“colonnello” nel senso che quello che decide lui deve questo sempre secondo la sua visione della vita andare bene per tutti.
Dall’altra parte abbiamo mia madre, persona molto altruista, comprensiva, disponibile che sa ascoltare. Esattamente uno il
contrario dell’altro. Però diciamo che nel complesso i due caratteri si integrano perfettamente. La persona con la quale ho
maggiore “confidenza” è mia madre nel senso che se noi fratelli dobbiamo parlare di qualunque cosa andiamo tutti da mia madre.
Praticamente si può dire che mia madre è senza alcun dubbio il fulcro della famiglia. E’ vero che c’è anche mio padre, ma per quel
che miconcerne, io con mio padre ci parlo veramente poco, infatti con lui “dialogo” appena l’indispensabile, anzi a volte neppure
quello almeno per quel che mi riguarda. Al contrario con mia madre ho un altro tipo dirapporto, perché mia madre ha un altro
tipo di carattere rispetto a mio padre, in quanto mia madre ha una mentalità molto più aperta su tantissime cose rispetto,
diciamo che mi madre ha un carattere molto comprensivo rispetto a mio padre, perché mia mamma oltre che avere il ruolo di
genitore sa essere anche un’amica sulla quale puoi contare in qualsiasi momento e per qualsiasi cosa, anche se non è che
vada araccontare proprio “tutto” nel senso che molte cose personali me le tengo per me o comunque le confido soloa persone di cui
sono certo che mi posso fidare, come ad esempio tra i miei compagni di lavoro qui al centro,il mio amico Luca Basso, che oltre ad
essere un ottimo collega di lavoro, è anche persona a cui tengo inmaniera particolare, perché persona che sa donare agli altri,
sa ascoltare e quando serve so che lui c’è sempre per qualsiasi cosa e in qualsiasi momento. Si penso di assomigliare ai miei
genitori in quanto penso di aver preso un misto tra il carattere di mio padre e la pazienza di mia madre, sebbene ogni tanto
abbia qualche momento di tensione (che poi naturalmente passa), cosa che penso possa succedere a tutti noi esseri umani.

La testimonianza di fede e di vita del nostro Urbano. responsabile parrocchiale di Iclesia per Castione - disabile da sempre affetto da tetraparesi spastica -.

Amici di Iclesia, desideriamo proporvi questo scritto del nostro caro Urbano, il volontario che puntualmente provvede al caricamento degli avvisi parrocchiali su questo sito.
Le sue parole, luccicanti di forza interiore e di fede, la sua scrittura potente e allo stesso tempo fresca e confidenziale, ci aiuti a guardare a noi stessi e al mondo da punto di vista più ricco del consueto: il suo. Deo Gratias e buona lettura.. a puntate. :-)
Don Enrico.


Salve a tutti sono Urbano, eccomi qui tutto d’un tratto a ritrovarmi a scrivere questo racconto autobiografico, cosa che sinceramente prima d’ora non mi e’ mai stata data l’opportunità di fare, pur avendo avuto la possibilità di partecipare sempre attraverso il Centro Atlantis ad un concorso poetico svoltosi a Bologna nel Giugno del 2007, la cui tematica era “Possiamo Immaginare tante vite ma non rinunciare alla nostra”.
Il concorso si divideva due rami cioè si poteva raccontare come si immaginava la propria vita ma senza rinunciare alla nostra in due sistemi, il primo era raccontare come si immaginava la propria vita attraverso la poesia, mentre il secondo era raccontare sempre con la stessa tematica citata sopra però attraverso la prosa. Io vi ho partecipato nella sezione della prosa e sono arrivato quinto: da ricordare che il concorso indetto dall’Aias di Bologna era a livello nazionale.

Ma torniamo a noi, che dire della mia vita: la si può paragonare a un mare, a volte agitato a volte tranquillo, infatti ho cominciato molto presto a frequentare il Centro di Neuropschiatria Infantile di Castelfranco Veneto, infatti ho frequentato questo centro più o meno dall’età di circa 6 mesi fino all’età di 18 anni. All’interno di questo centro ho conosciuto molti terapisti, i quali mi hanno aiutato ad acquisire e mantenere sempre nei limiti del possibile la maggior dell’autonomia.
All’età di circa 6 mesi ho subito il primo intervento chirurgico in quanto era stata rilevata la presenza di due piccole ernie all’interno dello stomaco, trascorso un po’ di tempo ho subito il mio secondo intervento agli occhi per centrarmi la vista in quanto soffrivo di strabismo.
Ah, quasi dimenticavo prima di tornare a casa dall’ospedale di Castelfranco mi sono fatto la bellezza di 40 giorni di incubatrice, in quanto ero nato sotto peso, pesavo appena 1 chilo e 200 grammi.
Nel 1989 all’ospedale di Parma ho subito il mio terzo intervento chirurgico più precisamente in quel caso è stato necessario effettuare un intervento per l’allungamento dei tendini delle ginocchia, altrimenti mi ritrovavo a dover stare seduto non come sono in questo momento e cioè normalmente ma con le ginocchia che mi sarebbero giunte fino a quasi all’altezza del viso.
Al mio arrivo a casa è seguito un lungo e doloroso periodo di riabilitazione, ho dovuto portare l’ingessatura per ben 40 giorni fino all’altezza dell’inguine, durante questo periodo mi sono fatto portare il letto al primo piano perché naturalmente non potevo fare le scale in quanto avevo l’ingessatura e per cui dormivo al primo piano nel salotto di casa.
Appena tolta l’ingessatura all’ospedale di Asolo ho dovuto anche un periodo di piscina sebbene io abbia una paura folle dell’acqua. Questo periodo di piscina mi serviva per recuperare gradualmente tonicità muscolare, oltre alla piscina di pari passo effettuavo anche una seduta mattutina di fisioterapia, infatti in quel periodo avevo una fisioterapista la quale ogni mattina veniva per aiutarmi a effettuare degli esercizi che servivano per farmi recuperare sensibilità e sensibilità alle gambe. Inoltre mi ricordo che durante questo per me interminabile, di notte dovevo portare anche le docce.
Io sarei stato fratello gemello in quanto l’altro fratello è morto dopo poche ore dalla nascita.
Sono affetto da una patologia chiamata tetraparesi spastica, ma non me faccio certo un problema, anzi a volte se la si sa interpretare nella maniera giusta questo “disagio” può diventare un vantaggio sotto altri punti di vista.

Notiziario parrocchiale 26 Febbraio 2023

CARTELLONI con IMMAGINI dei PROSSIMI LAVORI, RACCOLTA OFFERTE:
In fondo alla navata trovate i progetti dei lavori approvati dal CPP, CPAE e dalla Curia e che ora sono in attesa del benestare delle Belle Arti. Sono parecchi anni che la nostra chiesa non viene restaurata: necessita di interventi molto consistenti. Si procederà a stralci, dato il carico degli interventi: al centro della chiesa viene posta una cassetta per un contributo volontario alla spesa. Anche una piccolissima somma è un aiuto prezioso. Come già anticipato l’accantonamento che abbiamo fatto finora non è sufficiente per partire con i lavori... sappiamo e capiamo che il periodo non è semplice per tutti noi… siamo certi comunque della vostra generosità. Grazie!
ISCRIZIONI – TESSERA “NOI ASSOCIAZIONE” IN ORATORIO: Sono aperte le iscrizioni del 2023 la domenica mattina presso il bar. Questo permette di accedere al servizio bar e a tutte le iniziative “Noi” nel territorio. Belle novità pure quest’anno.
TESSERAMENTO GRUPPO ALPINI Sabato 25 Febbraio cena ore 20:00 presso oratorio vecchio con tesseramento anno 2023
RACCOLTA FONDI PER SCLEROSI MULTIPLA
Domenica 4 marzo nel piazzale della chiesa saranno vendute le ortensie per raccolta fondi. Si ringrazia quanti parteciperanno.
RIUNIONE PREPARAZIONE SAGRA LORIA:
Martedì 28 febbraio ore 20,30 in canonica. Venite numerosi..
ADORAZIONI EUCARISTICHE a Bessica Mercoledì 8 marzo, 20.30 Mercoledì 22 marzo,20.30
PROPOSTE DI QUARESIMA:
- Mercoledì 7 marzo ore 20.45 a Ramon Incontro biblico di Collaborazione: - Confessioni - Mercoledì 5 aprile ore 20.30 Confessioni comunitarie per tutti della collaborazione: Castello di Godego
Sabato 4 marzo 2023 Convegno Pastorale della Salute e Ufficio Liturgico Diocesano Chiesa a Godego. Invitati in particolare i volontari, ministri straordinari della Comunione. Orari: 15.00 Preghiera iniziale, 15.15 Relazione del Dottor Mauro Tagliapietra, 16.00 Testimonianza di Susanna Paulon, 16.15 Dibattito, 16.45 Conclusione.
- Domenica 19 marzo ore 15:00 Ritiro Spirituale per adulti (prop. Dall’Azione Cattolica Vicariale) in Casa delle Discepole del Vangelo a Villarazzo (via Poisolo). Una bella occasione spirituale con la meditazione di sorella Marzia, in preparazione alla Santa Pasqua.
- COLLETTA DI QUARESIMA in Chiesa durante tutto il tempo della Quaresima “UN PANE PER AMOR DI DIO” e raccolta di generi alimentari per “l’Angolo della Speranza”
- ADORAZIONI EUCARISTICHE  Mercoledì 8 marzo, ore 20.30 e mercoledì 22 marzo, ore 20.30 In Chiesa a Bessica ore 20.45
- Domenica 26 febbraio ore 15.00 incontro del gruppo famiglie in Centro parrocchiale a Ramon
DATE CAMPISCUOLA 2023
3-4 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Castello Tesino
5 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Canal San Bovo
1 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Canal San Bovo
2 media dal 29/07/2023 al05/08/2023 a Canal San Bovo
3 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Castello Tesino

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Foglietto parrocchiale 19 febbraio 2023

AVVISI
CARTELLONI con IMMAGINI dei PROSSIMI LAVORI, RACCOLTA OFFERTE:
In fondo alla navata trovate i progetti dei lavori approvati dal CPP, CPAE e dalla
Curia e che ora sono in attesa del benestare delle Belle Arti. Sono parecchi anni che
la nostra chiesa non viene restaurata: necessita di interventi molto consistenti. Si
procederà a stralci, dato il carico degli interventi: al centro della chiesa viene posta
una cassetta per un contributo volontario alla spesa. Anche una piccolissima somma
è un aiuto prezioso. Come già anticipato l’accantonamento che abbiamo fatto finora
non è sufficiente per partire con i lavori... sappiamo e capiamo che il periodo non è
semplice per tutti noi… siamo certi comunque della vostra generosità. Grazie!
ISCRIZIONI – TESSERA “NOI ASSOCIAZIONE” IN ORATORIO: Sono aperte
le iscrizioni del 2023 la domenica mattina presso il bar. Questo permette di accedere
al servizio bar e a tutte le iniziative “Noi” nel territorio. Belle novità pure quest’anno.
Oggi, DOMENICA 19 Febbraio nostri Cresimandi vivono il ritiro spirituale
con catechiste, animatori e don Enrico (assente per questo dalla parrocchia).
Mercoledì 22 Febbraio LE CENERI: inizio del tempo quaresimale e giornata di
digiuno e astinenza
TESSERAMENTO GRUPPO ALPINI Sabato 25 Febbraio cena ore 20:00 presso
oratorio vecchio con tesseramento anno 2023
COLLETTA STRAORDINARIA A seguito del terribile terremoto che negli scorsi giorni ha
colpito numerose zone della Turchia e della Siria causando migliaia di vittime, Caritas Italiana ha
attivato diversi canali di sostegno a Caritas Turchia e Caritas Siria per far fronte all’emergenza,
compreso l’invio di due operatori per affiancare Caritas Turchia nella gestione dell’emergenza,
considerata la complessità e la dimensione della crisi. Con il passare del tempo la situazione
diventa sempre più drammatica. Il nostro vescovo invita le nostre comunità, le associazioni
ecclesiali, le famiglie e ogni persona a sostenere una colletta economica e a unirci nella
preghiera con il testo preparato dall’ufficio Liturgico, allegato a questa comunicazione.
La CEI ha indetto domenica scorsa una colletta straordinaria in aiuto delle popolazioni colpite
dal sisma: noi la proponiamo OGGI, DOMENICA 19 Febbraio
La Caritas Tarvisina, raccoglie donazioni da tutti coloro che vogliono aiutare le popolazioni colpite
dal sisma attraverso bonifico bancario (causale “Terremoto Turchia-Siria 2023”) tramite:
Iban: IT05 G 08399 12000 000000332325 (intestato a Diocesi di Treviso – Caritas Tarvisina)
Per avere la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla legge è possibile fare la
donazione al braccio operativo Servitium Emiliani ONLUS:
Iban: IT55 H 08399 12000 000000318111 (intestato a Servitium Emiliani ONLUS, braccio
operativo di Caritas Tarvisina)
PROPOSTE DI QUARESIMA:
- Mercoledì 1 marzo ore 20.45 a Ramon Incontro biblico di Collaborazione: -
Confessioni - Mercoledì 5 aprile ore 20.30 Confessioni comunitarie per tutti di
collaborazione: Castello di Godego
-.Domenica 19 marzo ore 15:00 Ritiro Spirituale per adulti (prop. Dall’Azione Cattolica
Vicariale) in Casa delle Discepole del Vangelo a Villarazzo (via Poisolo). Una bella occasione
spirituale con la meditazione di sorella Marzia, in preparazione alla Santa Pasqua.
- COLLETTA DI QUARESIMA in Chiesa durante tutto il tempo della Quaresima “UN PANE PER
AMOR DI DIO” e raccolta di generi alimentari per “l’Angolo della Speranza”
- ADORAZIONI EUCARISTICHE Mercoledì 22 Febbraio (Ceneri)  8 marzo, ore 20.30 e 22
marzo, ore 20.30 In Chiesa a Bessica ore 20.45
- Domenica 26 febbraio ore 15.00 incontro del gruppo famiglie in Centro parrocchiale a Ramon
DATE CAMPISCUOLA 2023
3-4 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Castello Tesino
5 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Canal San Bovo
1 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Canal San Bovo
2 media dal 29/07/2023 al05/08/2023 a Canal San Bovo
3 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Castello Tesin

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Foglietto parrocchiale 19 febbraio 2023

AVVISI
CARTELLONI con IMMAGINI dei PROSSIMI LAVORI, RACCOLTA OFFERTE:
In fondo alla navata trovate i progetti dei lavori approvati dal CPP, CPAE e dalla
Curia e che ora sono in attesa del benestare delle Belle Arti. Sono parecchi anni che
la nostra chiesa non viene restaurata: necessita di interventi molto consistenti. Si
procederà a stralci, dato il carico degli interventi: al centro della chiesa viene posta
una cassetta per un contributo volontario alla spesa. Anche una piccolissima somma
è un aiuto prezioso. Come già anticipato l’accantonamento che abbiamo fatto finora
non è sufficiente per partire con i lavori... sappiamo e capiamo che il periodo non è
semplice per tutti noi… siamo certi comunque della vostra generosità. Grazie!
ISCRIZIONI – TESSERA “NOI ASSOCIAZIONE” IN ORATORIO: Sono aperte
le iscrizioni del 2023 la domenica mattina presso il bar. Questo permette di accedere
al servizio bar e a tutte le iniziative “Noi” nel territorio. Belle novità pure quest’anno.
Oggi, DOMENICA 19 Febbraio nostri Cresimandi vivono il ritiro spirituale
con catechiste, animatori e don Enrico (assente per questo dalla parrocchia).
Mercoledì 22 Febbraio LE CENERI: inizio del tempo quaresimale e giornata di
digiuno e astinenza
TESSERAMENTO GRUPPO ALPINI Sabato 25 Febbraio cena ore 20:00 presso
oratorio vecchio con tesseramento anno 2023
COLLETTA STRAORDINARIA A seguito del terribile terremoto che negli scorsi giorni ha
colpito numerose zone della Turchia e della Siria causando migliaia di vittime, Caritas Italiana ha
attivato diversi canali di sostegno a Caritas Turchia e Caritas Siria per far fronte all’emergenza,
compreso l’invio di due operatori per affiancare Caritas Turchia nella gestione dell’emergenza,
considerata la complessità e la dimensione della crisi. Con il passare del tempo la situazione
diventa sempre più drammatica. Il nostro vescovo invita le nostre comunità, le associazioni
ecclesiali, le famiglie e ogni persona a sostenere una colletta economica e a unirci nella
preghiera con il testo preparato dall’ufficio Liturgico, allegato a questa comunicazione.
La CEI ha indetto domenica scorsa una colletta straordinaria in aiuto delle popolazioni colpite
dal sisma: noi la proponiamo OGGI, DOMENICA 19 Febbraio
La Caritas Tarvisina, raccoglie donazioni da tutti coloro che vogliono aiutare le popolazioni colpite
dal sisma attraverso bonifico bancario (causale “Terremoto Turchia-Siria 2023”) tramite:
Iban: IT05 G 08399 12000 000000332325 (intestato a Diocesi di Treviso – Caritas Tarvisina)
Per avere la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla legge è possibile fare la
donazione al braccio operativo Servitium Emiliani ONLUS:
Iban: IT55 H 08399 12000 000000318111 (intestato a Servitium Emiliani ONLUS, braccio
operativo di Caritas Tarvisina)
PROPOSTE DI QUARESIMA:
- Mercoledì 1 marzo ore 20.45 a Ramon Incontro biblico di Collaborazione: -
Confessioni - Mercoledì 5 aprile ore 20.30 Confessioni comunitarie per tutti di
collaborazione: Castello di Godego
-.Domenica 19 marzo ore 15:00 Ritiro Spirituale per adulti (prop. Dall’Azione Cattolica
Vicariale) in Casa delle Discepole del Vangelo a Villarazzo (via Poisolo). Una bella occasione
spirituale con la meditazione di sorella Marzia, in preparazione alla Santa Pasqua.
- COLLETTA DI QUARESIMA in Chiesa durante tutto il tempo della Quaresima “UN PANE PER
AMOR DI DIO” e raccolta di generi alimentari per “l’Angolo della Speranza”
- ADORAZIONI EUCARISTICHE Mercoledì 22 Febbraio (Ceneri)  8 marzo, ore 20.30 e 22
marzo, ore 20.30 In Chiesa a Bessica ore 20.45
- Domenica 26 febbraio ore 15.00 incontro del gruppo famiglie in Centro parrocchiale a Ramon
DATE CAMPISCUOLA 2023
3-4 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Castello Tesino
5 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Canal San Bovo
1 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Canal San Bovo
2 media dal 29/07/2023 al05/08/2023 a Canal San Bovo
3 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Castello Tesin

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Foglietto parrocchiale 12 febbraio 2023

AVVISI
CAMBIO ORARIO MESSA DELLA DOMENICA SERA ALLE 18:30:
Per consentire ai volontari dell’oratorio di non “troncare” le attività pomeridiane, le S. Messe della domenica saranno da oggi in poi alle ore 18:30, “al calduccio”. Grazie.

CARTELLONI con IMMAGINI dei PROSSIMI LAVORI, RACCOLTA OFFERTE:
In fondo alla navata trovate i progetti dei lavori approvati dal CPP, CPAE e dalla Curia e che ora sono in attesa del benestare delle Belle Arti. Sono parecchi anni che la nostra chiesa non viene restaurata: necessita di interventi molto consistenti. Si procederà a stralci, dato il carico degli interventi: al centro della chiesa viene posta una cassetta per un contributo volontario alla spesa. Anche una piccolissima somma è un aiuto prezioso. Come già anticipato l’accantonamento che abbiamo fatto finora non è sufficiente per partire con i lavori... sappiamo e capiamo che il periodo non è semplice per tutti noi… siamo certi comunque della vostra generosità. Grazie!

ISCRIZIONI – TESSERA “NOI ASSOCIAZIONE” IN ORATORIO: Sono aperte le iscrizioni del 2023 la domenica mattina presso il bar. Questo permette di accedere al servizio bar e a tutte le iniziative “Noi” nel territorio. Belle novità pure quest’anno.

FORMAZIONE SPIRITUALE ADULTI AC: Domenica 12 febbraio ore 15.00 per tutti gli adulti delle nostre parrocchie al Centro parrocchiale di Ramon.

DOMENICA 19 FEBBRAIO i nostri cresimandi vivranno la giornata di ritiro spirituale con catechiste, animatori e don Enrico (assente per questo dalla parrocchia). Accompagniamoli con la preghiera.

DATE CAMPISCUOLA 2023
3-4 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Castello Tesino
5 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Canal San Bovo
1 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Canal San Bovo
2 media dal 29/07/2023 al05/08/2023 a Canal San Bovo
3 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Castello Tesino

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Foglietto parrocchiale 5 febbraio 2023


AVVISI
CAMBIO ORARIO MESSA DELLA DOMENICA SERA ALLE 18:30:
Per consentire ai volontari dell’oratorio di non “troncare” le attività pomeridiane, le S. Messe della domenica saranno da oggi in poi alle ore 18:30, “al calduccio”. Grazie.

CARTELLONI con IMMAGINI dei PROSSIMI LAVORI, RACCOLTA OFFERTE:
In fondo alla navata trovate i progetti dei lavori approvati dal CPP, CPAE e dalla Curia e che ora sono in attesa del benestare delle Belle Arti. Sono parecchi anni che la nostra chiesa non viene restaurata: necessita di interventi molto consistenti. Si procederà a stralci, dato il carico degli interventi: al centro della chiesa viene posta una cassetta per un contributo volontario alla spesa. Anche una piccolissima somma è un aiuto prezioso. Come già anticipato l’accantonamento che abbiamo fatto finora non è sufficiente per partire con i lavori... sappiamo e capiamo che il periodo non è semplice per tutti noi… siamo certi comunque della vostra generosità. Grazie!

UN REGALO IMPORTANTE: LA STATUA DI SAN BIAGIO
Un nostro parrocchiano ha voluto fare omaggio alla nostra Chiesa di una statua lignea “Arte Ortisei” riproducente il nostro co-patrono. E’ a disposizione della devozione di tutti presso l’altare omonimo vicino alle foto dei nostri giovani defunti.

FESTA “DI DON BOSCO” DOMENICA 5 FEBBRAIO (GIORNATA PER LA VITA):
Vedi locandina in ultima pagina. Inizio dell’attività con la Messa delle 10:30.
ISCRIZIONI – TESSERA “NOI ASSOCIAZIONE” IN ORATORIO: Sono aperte le iscrizioni del 2023 la domenica mattina presso il bar. Questo permette di accedere al servizio bar e a tutte le iniziative “Noi” nel territorio. Belle novità pure quest’anno.

PRESENTAZIONE LIBRO: Giovedi 9 febbraio in sala Università Popolare Alta Castellana e il Comune di Loria, organizzano la presentazione del libro: Canova, le molte vite - Serata ad ingresso libero aperta a tutti in sala Visentin a Loria.

FORMAZIONE SPIRITUALE ADULTI AC: Domenica 12 febbraio ore 15.00 per tutti gli adulti delle nostre parrocchie al Centro parrocchiale di Ramon.

FORMAZIONE ANIMATORI DELL’INTERA COLLABORAZIONE PASTORALE.
MERCOLEDì 8 Febbraio ore 20:00 ritrovo di tutti gli animatori (gr. parrocchiali ed oratorio) della nostra Col.Pas. per un pasto condiviso a cui seguirà una serata formativa e di confronto sul tema dell’ASCOLTO propostoci dal cammino Sinodale.

PRESENTAZIONE CRESIMANDI sarà domenica 5 febbraio durante la S. Messa delle 09:00

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Foglietto parrocchiale 29 gennaio 2023

AVVISI
CAMBIO ORARIO MESSA DELLA DOMENICA SERA ALLE 18:30:
Per consentire ai volontari dell’oratorio di non “troncare” le attività pomeridiane, le S. Messe della domenica saranno da oggi in poi alle ore 18:30, “al calduccio”. Grazie.

CARTELLONI con IMMAGINI dei PROSSIMI LAVORI, RACCOLTA OFFERTE:
In fondo alla navata trovate i progetti dei lavori approvati dal CPP, CPAE e dalla Curia e che ora sono in attesa del benestare delle Belle Arti. Sono parecchi anni che la nostra chiesa non viene restaurata: necessita di interventi molto consistenti. Si procederà a stralci, dato il carico degli interventi: al centro della chiesa viene posta una cassetta per un contributo volontario alla spesa. Anche una piccolissima somma è un aiuto prezioso. Come già anticipato l’accantonamento che abbiamo fatto finora non è sufficiente per partire con i lavori... sappiamo e capiamo che il periodo non è semplice per tutti noi… siamo certi comunque della vostra generosità. Grazie!

UN REGALO IMPORTANTE: LA STATUA DI SAN BIAGIO
Un nostro parrocchiano ha voluto fare omaggio alla nostra Chiesa di una statua lignea “Arte Ortisei” riproducente il nostro co-patrono. E’ a disposizione della devozione di tutti presso l’altare omonimo vicino alle foto dei nostri giovani defunti.

ISCRIZIONI – TESSERA “NOI ASSOCIAZIONE” IN ORATORIO: Sono aperte le iscrizioni del 2023 così si potrà accedere al servizio bar e a tutte le iniziative proposte nel territorio, con parecchie novità anche quest’anno.

PRESENZA DI PADRE GIACOMO IN AIUTO A LORIA:
Oggi domenica 29 le SS. Messe del mattino vengono celebrate da Padre Giacomo, sacerdote originario di Castione incardinato in diocesi di Bolzano, che ha trascorso un periodo di riposo coi suoi familiari domiciliati qui a Loria, provenienti da Castione.

GIOVEDI’ 2 FEBBRAIO: Madonna “Candelora” e Giornata per la VITA CONSACRATA - Festa della Presentazione del Signore al Tempio
Messa: ore 15:00 e ore 19.00. con la tradizionale benedizione delle candele.

Venerdì 03 Febbraio San Biagio, il nostro co-patrono: protettore della gola. Messa alle ore 15:00 e alle ore 19.00. Con la nuova statua in evidenza.

FESTA “DI DON BOSCO” DOMENICA 5 FEBBRAIO (GIORNATA PER LA VITA):
Vedi locandina in ultima pagina. Inizio dell’attività con la Messa delle 10:30.

PRESENTAZIONE CRESIMANDI sarà domenica 5 febbraio durante la S. Messa delle 09:00

DATE CAMPISCUOLA 2023
3-4 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Castello Tesino
5 elementare dal 15/07/2023 al 22/07/2023 a Canal San Bovo
1 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Canal San Bovo
2 media dal 29/07/2023 al05/08/2023 a Canal San Bovo
3 media dal 22/07/2023 al 29/07/2023 a Castello Tesino

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Foglietto parrocchiale 22 gennaio 2023

AVVISI
CAMBIO ORARIO MESSA DELLA DOMENICA SERA:
Per consentire ai volontari dell’oratorio di non “troncare” le loro attività pomeridiane, le S. Messe della domenica saranno non più alle 18:00 ma mezz’ora dopo, alle ore 18:30. Quell’ambiente, caldo e accogliente com’è, è molto apprezzato: Grazie.

DOMENICA DELLA PAROLA
Su indicazione di papa Francesco da anni c’è questa domenica dove la S. Scrittura viene posta in particolare evidenza. Al termine della celebrazione sarà poi possibile ritirare un foglio a forma di rotolo con le riflessioni degli ultimi anni del gruppo del Vangelo nelle case.

ORATORIO NOI Lunedì 23 gennaio ore 20:30 riunione con tutti i soci per la programmazione dell’anno e seguirà l’ordine del giorno.

ABBONAMENTI VITA DEL POPOLO: E’ possibile annotarsi in sacrestia al termine delle Messe o in canonica dai nostri volontari. Il costo per quest’anno è di € 52,00.

SETTIMANA di PREGHIERA per l’UNITA’ dei CRISTIANI:
La cara iniziativa ecumenica termina mercoledì 25 gennaio con la messa delle 08:00.

BILANCI DI PACE è un’iniziativa proposta dalla Diocesi: un’occasione per riflettere e confrontarsi sul perché di tanta sofferenza e ingiustizia, per andare alle radici della pace vera. Ci aiuteranno in questo cammino Lorenzo Biagi e don Giorgio Scatto.
Gli incontri si terranno a Treviso, presso il Seminario Vescovile, con inizio alle 20.30.
Ci sarà poi domenica 29 gennaio la MARCIA DELLA PACE insieme alle Diocesi di Padova e Vicenza, con la presenza dei tre Vescovi. La partenza è prevista alle 13.30 dalla chiesa di Casoni di Mussolente; si concluderà a Bassano con la celebraz. eucaristica alle ore 17.30.

DUE SERE PER GIOVANI A TREVISO “Dal mare alla terra: un viaggio per la vita” Appuntamento per giovani 20 GENNAIO ore 20.30 Sala Longhin Seminario Vescovile Treviso.

PRESENTAZIONE CRESIMANDI sarà domenica 5 febbraio durante la S.Messa delle 09:00

Download notiziario_parrocch.le_22_GENNAIO_2023.pdf

Foglietto parrocchiale 2 gennaio 2023

AVVISI
CAMBIO ORARIO MESSA DELLA DOMENICA SERA:
Per consentire ai volontari dell’oratorio di non “troncare” le loro attività pomeridiane, le S. Messe della domenica saranno non più alle 18:00 ma mezz’ora dopo, alle ore 18:30. Quell’ambiente, caldo e accogliente com’è, è molto apprezzato: Grazie.

DOMENICA DELLA PAROLA
Su indicazione di papa Francesco da anni c’è questa domenica dove la S. Scrittura viene posta in particolare evidenza. Al termine della celebrazione sarà poi possibile ritirare un foglio a forma di rotolo con le riflessioni degli ultimi anni del gruppo del Vangelo nelle case.

ORATORIO NOI Lunedì 23 gennaio ore 20:30 riunione con tutti i soci per la programmazione dell’anno e seguirà l’ordine del giorno.

ABBONAMENTI VITA DEL POPOLO: E’ possibile annotarsi in sacrestia al termine delle Messe o in canonica dai nostri volontari. Il costo per quest’anno è di € 52,00.

SETTIMANA di PREGHIERA per l’UNITA’ dei CRISTIANI:
La cara iniziativa ecumenica termina mercoledì 25 gennaio con la messa delle 08:00.

BILANCI DI PACE è un’iniziativa proposta dalla Diocesi: un’occasione per riflettere e confrontarsi sul perché di tanta sofferenza e ingiustizia, per andare alle radici della pace vera. Ci aiuteranno in questo cammino Lorenzo Biagi e don Giorgio Scatto.
Gli incontri si terranno a Treviso, presso il Seminario Vescovile, con inizio alle 20.30.
Ci sarà poi domenica 29 gennaio la MARCIA DELLA PACE insieme alle Diocesi di Padova e Vicenza, con la presenza dei tre Vescovi. La partenza è prevista alle 13.30 dalla chiesa di Casoni di Mussolente; si concluderà a Bassano con la celebraz. eucaristica alle ore 17.30.

DUE SERE PER GIOVANI A TREVISO “Dal mare alla terra: un viaggio per la vita” Appuntamento per giovani 20 GENNAIO ore 20.30 Sala Longhin Seminario Vescovile Treviso.

PRESENTAZIONE CRESIMANDI sarà domenica 5 febbraio durante la S.Messa delle 09:00

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