Oppeano (VR) - Vallese
15 Voci
045 7134035
PARROCCHIA SANTI GIACOMO E ANNA

6^ Domenica di Pasqua

No, non si tratta di un sentimento piuttosto evanescente e indistinto, né di sensazioni intense affidate a momenti del tutto particolari. L’amore di cui tu ci parli, Gesù, ha un punto di riferimento preciso e concreto: la tua Parola, quella Parola che incontriamo nei vangeli, Parola che guarisce e tuttavia è esigente, liberatrice ma anche scomoda, misericordiosa senza essere accomodante.
Con essa noi abbiamo una guida sicura per dimostrarti il nostro amore nella trama delle vicende quotidiane, nel tessuto della nostra esistenza. Attraverso di essa tu ci dài la possibilità di affrontare il male, senza paura, e di costruire la pace e la giustizia con la tenacia dei miti e dei sognatori. Grazie ad essa noi conosciamo le tue vie e non ci lasciamo sedurre da proposte seducenti, ma senza futuro.
Quando questo accade, noi sperimentiamo una comunione profonda con te e il Padre, e proviamo la gioia di vivere un’esistenza nuova, nello Spirito. Allora tu non sei più distante, lontano, inarrivabile, ma vicino, vicinissimo, al punto che ci sentiamo abitati da te e dal Padre, da una pace che resiste ad ogni difficoltà e ad ogni paura.

Download 6__DOMENICA_DI_PASQUA.pdf

5^ domenica di Pasqua

Se tu fossi rimasto nel generico, Gesù, saresti andato bene a tutti. Avremmo potuto sentirci liberi di amare quanto e come e chi vogliamo noi. Tu invece hai voluto chiarire la misura, lo stile, la consistenza, l’estensione dell’amore che ci chiedi e con le tue parole ci hai obbligato a fare i conti con te, con tutto quello che tu ci hai testimoniato con la tua vita. Sì, è a questo che ci chiami: un amore che raggiunge tutti – senza restrizioni e discriminazioni –, un amore offerto senza limiti – che arriva a far dono della vita –, un amore che non si ferma, non si blocca neanche davanti all’ingratitudine, alla violenza gratuita, agli insulti e alle beffe che feriscono, neanche di fronte alle provocazioni, e si fa perdono, compassione, sicurezza, pazienza, misericordia. È questo, tu affermi, il segno distintivo di ogni tuo discepolo, non una casacca particolare, non un registro anagrafico su cui compare il suo nome, non un insieme di riti e tradizioni che vengono compiuti in determinate occasioni. Decisivo è il nostro modo concreto di affrontare la vita di ogni giorno, come tu ci hai insegnato.

Download 5__DOMENICA_DI_PASQUA.pdf

4^ domenica di Pasqua

Ciò che conta veramente, Gesù, è il rapporto personale che tu offri ad ognuno di noi. Tutto parte dall’ascolto perché il primo rischio da evitare è quello di costruirci immagini di te che non corrispondono al vero. E allora tu ci chiedi di aprirti gli orecchi ed il cuore per poter intendere non solo parole, messaggi, discorsi, inviti, ma la tua stessa voce, il suo timbro, l’insieme di suoni che le conferiscono un colore del tutto particolare.
Sì, è questa voce all’origine della mia avventura cristiana: riconoscerla mi permette di abbandonare timori e paure e di affrontare ogni incognita con animo sicuro e pacificato. La tua voce mi dà la certezza di essere conosciuto e amato fin nel profondo, là dove neppure il mio sguardo riesce a distinguere nitidamente.
Così posso stare davanti a te, Gesù, senza finzioni, senza maschere, con la mia fragilità e i miei peccati perché tu, qualsiasi cosa accada, non ritiri mai il tuo amore.
Ecco perché vale la pena seguirti per sentieri impervi: solo tu mi assicuri un sostegno ed un approdo insperato di pienezza e di gioia.

Download 4__DOMENICA_DI_PASQUA.pdf

3^ Domenica di Pasqua

Tu ti riveli ai discepoli, Gesù, proprio là dove tutto è cominciato, in quel lago in cui hai chiesto loro di lasciare tutto per diventare pescatori di uomini. Tu ti manifesti nel bel mezzo del loro scoraggiamento, mentre si trovano a mani vuote dopo aver faticato invano. La pesca abbondante che li attende non è senz’altro il frutto della loro abilità, delle loro risorse: è piuttosto un dono che tu riservi loro per mostrare come il tuo amore continui ad accompagnarli, nonostante la loro fragilità. Anche a noi, Gesù, tu vieni incontro quando meno ce lo aspettiamo, proprio nel momento in cui vorremmo gettare la spugna. E ci ricordi che l’importante non è fare progetti articolati o investire mezzi a profusione, ma fidarsi di te, che ti servi della nostra inadeguatezza per produrre frutti insperati. Quando la rete è carica di pesci, non è proprio il momento di inorgoglirsi perché sei tu che hai fatto il più e noi ci siamo limitati a prestarti le mani o la voce, a non ostacolare la tua opera, a non contrastare i tuoi disegni.

Download 3__DOMENICA_DI_PASQUA.pdf

2^ domenica di Pasqua

È per noi, Gesù, la tua pace, una pace guadagnata a caro prezzo, grazie all’offerta della tua vita, una pace da non confondere con la tranquillità e il compromesso che spesso mascherano situazioni in cui i problemi sono ignorati e la giustizia è stata calpestata per cedere agli interessi del più forte.
È per noi, Gesù, la tua misericordia, il tuo perdono donato a dismisura a tutti coloro che l’invocano e sono disposti a cambiare vita.
È per noi, Gesù, la gioia generata dalla tua presenza tra noi, un dono che rincuora e sostiene, nella nostra ricerca quotidiana in mezzo alle prove e alle difficoltà. È questa gioia che abita la nostra esistenza anche quando ci chiedi di misurarci con le ostilità e con i soprusi e di amare anche quelli che ci fanno del male, proprio come hai fatto tu.
È per noi, Gesù, la beatitudine che tu proclami davanti a Tommaso, per noi che crediamo in te anche se non abbiamo la possibilità di vederti e di toccarti. E tuttavia ti abbiamo affidato la nostra vita, sicuri di averla messa in buone mani, le mani segnate dai chiodi e divenute per sempre strumento della tua tenerezza e della tua compassione.

Download 2__DOMENICA_DI_PASQUA.pdf

Domenica delle Palme

Questo è il traguardo del tuo lungo viaggio che ti ha portato per le strade degli uomini ad annunciare una buona notizia che può trasformare la vita.
Il percorso è stato segnato da tanti incontri, da tanti gesti di guarigione e di misericordia e non sono mancati i conflitti con coloro che non apprezzano il tuo buonismo nei confronti dei peccatori, la tua disinvoltura nel parlare di Dio, come uno che lo conosce proprio da vicino, e nemmeno la tua propensione a sederti alla tavola di gente poco rispettabile. Tu non ti sei lasciato fuorviare né dalle critiche, né dalle insinuazioni malevole e in modo limpido e disarmato hai proclamato una verità scomoda per i farisei ed i sadducei, ma consolante per tutti quelli che, deposti arroganza e orgoglio, riconoscono le proprie colpe.
Ora che sei giunto a Gerusalemme si apre la parte più dolorosa e più decisiva del tuo viaggio: il dono della tua vita, spezzata come un pane buono, sarà il sigillo indelebile del tuo amore e la tua risurrezione rivelerà che il Padre ha accolto con gioia la tua offerta, il tuo sacrificio. Ecco perché accetti il grido di gioia che sale dalla folla dei discepoli.

Download DOMENICA_DELLE_PALME.pdf

5^ domenica di Quaresima


Tu non contesti la gravità della colpa commessa. Sai bene quante e quali sofferenze provochi l’infedeltà e quante famiglie siano andate in frantumi per la leggerezza e la passione insana di un uomo o di una donna. E non puoi neppure negare i fatti perché il peccato era flagrante. No, tu scegli un’altra strada, Gesù, che prende sul serio la fretta terribile di coloro che si attendono un giudizio immediato ed un’esecuzione senza scampo. Tu chiedi a persone così esigenti di guardarsi dentro e di assumere fino in fondo le proprie responsabilità, tu le obblighi ad ammettere che anch’esse hanno bisogno della misericordia sconfinata di Dio e dunque non hanno nessun titolo per impancarsi a giudici di coloro che hanno sbagliato. Tu distingui tra il peccato, la cui forza devastante non va ignorata, e la creatura, alla quale offri la possibilità di venirne fuori. Non con le sue forze, con la sua volontà così fragile e compromessa, ma solo per grazia, accogliendo una misericordia smisurata che la raggiunge e la risana, senza alcun suo merito.

Download 5__DOMENICA_DI_QUARESIMA.pdf

4^ domenica di Quaresima

Se la prendiamo nella sua interezza, questa parabola non è affatto facile da accettare, Signore Gesù. È vero: c’è un messaggio consolante che ci invita a tornare alla casa del Padre anche quando siamo stati ridotti in stati pietosi. In effetti in questo padre così strano, buono fino all’eccesso, tu hai rivelato il volto del Padre tuo. E hai distrutto ogni maschera che lo deturpa, riducendolo ad un giudice esigente ed inflessibile, ad un ragioniere rigoroso e preciso dei nostri meriti e delle nostre colpe. Ma non c’è solo questo nel racconto di oggi. E tu l’hai inventato proprio perché ci mettiamo nei panni del fratello maggiore. Sì, tu ci vuoi obbligare a cambiare atteggiamento ed è questa la parte più dura che non riusciamo ad accettare. Noi, che sappiamo di aver bisogno sette volte al giorno della tua misericordia, non siamo disposti a fare sconti al nostro fratello che ha sbagliato. E quando tu affermi che dobbiamo rallegrarci per il suo ritorno a casa e alla vita, ci sembra che tu sia terribilmente ingiusto. Cambia, dunque, Signore Gesù, questo cuore duro di pietra, ostinatamente chiuso e pronto a giudicare e donaci un cuore nuovo, un cuore di figli, tenero con i fratelli, proprio come il tuo.

Download 4__DOMENICA_DI_QUARESIMA__Salvataggio_automatico_.pdf

3^ domenica di Quaresima

Oggi più che mai siamo convinti di essere creature estremamente fragili. Possediamo mezzi straordinari per raggiungere qualsiasi località, ma non siamo messi al riparo da incidenti e catastrofi perché c’è sempre la possibilità di un errore umano e dell’imprevisto.
Ci illudiamo di dominare la natura e di piegarla ai nostri progetti, ma poi dobbiamo ammettere che un terremoto o un ciclone ci mettono subito in ginocchio. E tutti sappiamo bene di non poter sfuggire alla violenza cieca e distruttrice del terrorismo che talvolta colpisce a caso, solo per lacerare ed uccidere a scopo dimostrativo.
Che cosa fare, Signore Gesù? Certo, non dobbiamo rinunciare a cercare le cause e ad individuare i colpevoli, ma sappiamo che questo non elimina la debolezza della nostra condizione. Tu ci inviti a non attribuire a Dio eventi che hanno altri responsabili. Ma ci chiedi anche di non perdere tempo, rimandando ulteriormente il momento della nostra conversione.
Sì, solo nelle tue mani la nostra vita può dirsi veramente al sicuro e possiamo affrontare fiduciosi qualsiasi evento.

Download 3__DOMENICA_DI_QUARESIMA.pdf

2^ domenica di Quaresima

C’è un esodo, una Pasqua che ti attende e tu, Gesù, offri ai tre discepoli la possibilità di affrontare i momenti difficili a cui vanno incontro. Ecco perché sul monte essi vedono la bellezza sfolgorante, la luce radiosa del Figlio di Dio. Dovranno ricordarsene quando il tuo sarà il volto tumefatto e ferito del condannato alla morte di croce, quando sarà rigato di sudore e di sangue. Ecco perché sul monte appaiono Mosè ed Elia: gli avvenimenti sconvolgenti della tua passione e morte non dovranno coglierli di sorpresa. C’è una storia di salvezza che va verso il suo compimento, anche se il passaggio doloroso sembrerà del tutto sconvolgente, anche se tutto sembrerà crollare al momento della tua morte.
Ecco perché dalla nube arriva la voce del Padre che invita ad ascoltarti: le tue parole sono preziose perché guidano ad affrontare il dramma del tuo esodo, ma anche il passaggio stretto che attende ognuno di noi. Perché ognuno giungerà alla risurrezione solo passando per la collina del Calvario.

Download 2__DOMENICA_DI_QUARESIMA.pdf

1^ domenica di Quaresima

La tua missione non è ancora cominciata e tu, Gesù, sei subito sottomesso alla prova. Hai scelto di essere il testimone fedele, colui che rende visibile l’amore di Dio nella carne di un uomo povero e mite. Ed ecco arrivare subito il momento della tentazione. Il diavolo non perde tempo!
E ti sottopone in modo subdolo a proposte accattivanti, che ti porterebbero lontano dalla volontà del Padre. Se sei Figlio di Dio devi avvalerti delle enormi possibilità che hai a disposizione…
Perché soffrire la fame e la sete come un comune mortale dal momento che puoi trarti d’impaccio con un miracolo strepitoso? Perché rinunciare a sorprendere con qualche gesto straordinario che obblighi tutti a credere e quindi abbatta ogni avversario? E perché ostinarsi ad annunciare il messaggio che dà speranza senza utilizzare mezzi e strumenti che assicurano il consenso, senza usare “a fin di bene” i molteplici mezzi a disposizione?
Ma proprio perché sei Figlio di Dio, tu ti fidi totalmente del Padre e quindi accetti di essere il Messia disarmato che porta il suo amore.

Download 1__DOMENICA_D_I_QUARESIMA.pdf

5^ domenica del Tempo Ordinario

Quante volte, Signore Gesù, mi hai fatto passare attraverso la stessa esperienza di Pietro. Ho provato il senso amaro del fallimento, dopo essermi affaticato invano e ho dovuto ammettere davanti a me stesso e agli altri di aver lavorato invano.
Talora ho vissuto con vergogna il momento in cui si fanno i bilanci e si valutano i risultati delle attività. E mi sembrava ingiusto che i frutti di tanto lavoro fossero così limitati, che tanto spendermi fosse stato inutile.
Poi tu mi hai proposto di ripartire, di uscire di nuovo al largo. E avevo mille motivi per negarmi, per rimanere ancorato al molo. Ma avevo anche una buona ragione per dirti di sì: fidarmi di te, mettermi nelle tue mani, senza tante scuse o giri di parole, rinunciando al mio orgoglio ferito, alle mie analisi così sicure, ai miei ragionamenti e ai miei progetti. E tu mi hai stupito ancora una volta con una pesca prodigiosa al di là di ogni mia attesa. Così ho dovuto riconoscere che fare i pescatori di uomini significa gettare le reti sulla tua parola, mettendo da parte la propria competenza e i propri umori.

Download 5__DOMENICA_DEL_TEMPO_ORDINARIO.pdf

4^ domenica del Tempo Ordinario

Ci sono tutti gli ingredienti per un ritorno all’insegna dell’affetto, della stima, dell’entusiasmo. Tu, Gesù, hai già fatto parlare di te: quello che dici manifesta un’autorità fin qui sconosciuta, un’esperienza di Dio del tutto unica. I segni che compi destano stupore e gioia: hai liberato dalle malattie, hai rimesso in piedi, hai ridonato la vista…
Non è bello riconoscere tutto questo in qualcuno del proprio paese, che si è visto crescere e diventare uomo, che ha condiviso la vita faticosa, le penurie e i problemi di tutti? E invece no: le cose non vanno proprio per il verso giusto perché quelli di Nazaret non possono accettare che proprio tu sia il prescelto di Dio, sia il suo Messia.
Pensano di sapere già tutto di te ed ignorano l’essenziale. Pretendono di essere loro a tracciare le vie di Dio e non accettano la sua scelta di visitarli in un modo del tutto imprevisto. Tentazione antica e del tutto attuale. Sì, perché tu continui a visitarci, ma lo fai attraverso persone inattese, che recano il contrassegno della povertà, della fragilità, della mitezza e noi ti rifiutiamo perché ti aspettiamo con i connotati della potenza e della forza.

Download 4__DOMENICA_DEL_TEMPO_ORDINARIO.pdf

3^ domenica del Tempo Ordinario

Da tanto tempo aspettano la venuta del Messia e hanno letto e riletto quel testo di Isaia che tu quel giorno hai proclamato. Chi ha preso la parola prima di te ha citato antichi e saggi maestri che l’hanno spiegato e commentato. I loro discorsi hanno tentato di descrivere l’azione dell’inviato di Dio, hanno portato consolazione ai poveri, agli indebitati, hanno ridestato la speranza negli oppressi e negli abbandonati.
Ma tu, Gesù, non puoi limitarti ad un intervento del genere. Tu devi aprire loro gli occhi, tu devi metterli davanti al compimento.
Non c’è più nessuno da attendere: sei tu l’unto del Signore, il suo consacrato. Non occorre far congetture sul progetto di Dio per il suo popolo. In te appare con chiarezza quello che Dio vuole fare: la sua preferenza per i poveri, la sua misericordia per i peccatori, la sua tenerezza per tutti quelli che sono curvi sotto il peso di una malattia, di un handicap, di mali oscuri che lacerano fin nel profondo dell’anima.
Oggi Dio fa grazia, oggi Dio è all’opera: si tratta solamente di accoglierti e di seguirti.

Download 3__DOMENICA_DEL_TEMPO_ORDINARIO.pdf

2^ Domenica del Tempo Ordinario

Una festa di nozze non è un appuntamento qualsiasi. Va preparata con cura perché si tratta di un momento importante per gli sposi e per le loro famiglie. E anche quel giorno, Gesù, nulla era stato lasciato al caso. E tuttavia in ogni festa, organizzata dagli uomini, prima o poi viene a mancare il vino che rallegra il banchetto. Tutto rischia di andare a gambe all’aria: l’allegria si spegne di colpo, i bicchieri inesorabilmente vuoti fanno morire la voglia di cantare e tanta fatica, tanti preparativi appaiono destinati al fallimento. Sì, dobbiamo ammetterlo: alle nozze da noi organizzate con tanta cura c’è un vino che prima o poi finisce. E nelle nostre anfore possiamo solo mettere dell’acqua. Sei tu, Gesù, l’unico che può trasformare quell’acqua in vino e inaugurare una festa che non ha fine, perché sei tu lo Sposo dell’umanità, venuto a donarle la tua stessa vita, sei tu lo Sposo che le offri una misericordia senza limiti, sei tu lo Sposo che accendi il cuore con un amore che non viene meno. Tu solo puoi cambiare la nostra acqua nel vino buono di una gioia smisurata.

Download 2__DOMENICA_DEL_TEMPO_ORDINARIO.pdf

Domenica del Battesimo di Gesù

Dopo trent’anni passati a Nazaret, Gesù, tu sei venuto da Giovanni per farti battezzare. Ed è proprio lì che comincia la tua missione: porterai dovunque la Buona Notizia e l’accompagnerai con segni consolanti di guarigione e di misericordia, di liberazione e di risurrezione. Tutti potremo finalmente intendere quello che il Padre vuole realizzare per la salvezza dell’umanità. Tutti vedranno con i loro occhi i cambiamenti prodotti dalla forza dello Spirito. Ora che i cieli si sono aperti Dio riversa il suo amore e desidera che ogni creatura si lasci generare a vita nuova. Ecco perché lo Spirito discende su di te, in forma corporea e abita la tua esistenza per poter agire nella storia. Ecco perché il Padre fa udire la sua voce e ti riconosce come il Figlio, colui che dona la sua vita per la salvezza del mondo. Donaci, Gesù, di non chiudere i cuori davanti al Vangelo che ci annunci e di riconoscere con gioia il momento di grazia che ci offri. Tu passi per la nostra vita: a noi non rendere vana la tua presenza. Tu sei disposto a fare misericordia: a noi di accogliere un’esistenza nuova.

Download BATTESIMO_DI_GES_.pdf

2^ domenica dopo Natale

C’è un’avventura che comincia, Gesù, per tutti quelli che ti accolgono e decidono di farti posto nella loro esistenza. È un’esperienza profonda: non riusciamo a descriverla perché essa non corrisponde ai risultati provocati dal nostro impegno, ma è un evento di grazia che fa appello alla nostra risposta generosa. I nostri genitori ci hanno trasmesso la vita e noi rechiamo i segni indelebili della nostra origine: una somiglianza che tradisce la nostra appartenenza. Ma altrettanto avviene quando ci lasciamo trasformare da te, dalla tua parola: sentiamo fluire in noi la tua stessa vita e veniamo generati ad una condizione nuova, totalmente inedita ed imprevista. Non siamo più degli estranei: tu ci consideri dei figli che possono contare su di te in qualsiasi frangente, anche quando ti abbiamo tradito o ignorato. Non è una legge che guida i nostri passi, ma un amore smisurato che porta con sé il profumo di tutto quello che è nobile e grande. Non è ad una giustizia implacabile che veniamo sottomessi, ma possiamo affondare in un oceano di misericordia e di pace, che non conosce limiti.

Download 2__DOMENICA_DOPO_NATALE.pdf

4^ domenica di Avvento

È un incontro di gioia, Gesù, quello che avviene tra Maria, tua madre, e la sua cugina Elisabetta. Sono due creature tanto diverse per età, per condizione sociale, eppure le accomuna la stessa esperienza: Dio è entrato nella loro esistenza e l’ha radicalmente trasformata. Il suo amore ha cambiato la loro vita ed esse l’hanno accolto con gratitudine. È un incontro di gioia, Gesù, perché entrambe percepiscono di portare in grembo una creatura destinata ad essere protagonista in un disegno di grazia. Giovanni sarà colui che ti precede, ti annuncia e invita tutti a far posto a Dio che diventa vicinissimo. E tu sei lo stesso Figlio di Dio: in te la misericordia di Dio si fa carne e si manifesta in ogni tua parola e in ogni tuo gesto. Di domenica in domenica anche a noi tu continui a dare appuntamento per un incontro di gioia: a noi, così diversi, chiedi di essere testimoni del tuo amore. Ci domandi di accogliere una Parola di tenerezza e di luce e di sederci alla tua tavola per ricevere il tuo Corpo. Ciò che Maria ed Elisabetta hanno intravisto per noi diventa una realtà da testimoniare.

Download 4__DOMENICA_DI_AVVENTO.pdf

3^ Domenica di Avvento

Siamo sempre pronti, Gesù, a chiederti di percorrere strade che noi abbiamo tracciato, a legarti a doppio filo con i nostri limitati progetti di felicità e di benessere, di salute e di prosperità. E ci dimentichiamo di chiederti che cosa vuoi che facciamo, dove dobbiamo investire le nostre risorse e il nostro tempo. Le folle che vanno dal Battista danno voce a questo interrogativo: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». E la risposta è ancora tremendamente attuale.
No, nessuno ci chiede atti di eroismo e scelte impossibili. Attraverso il profeta tu, Gesù, ci additi una via a portata di mano. È il percorso della fraternità che ci rende solidali con quelli che mancano del necessario, un tetto, cibo e vestiti. È il sentiero della giustizia che passa attraverso il rispetto delle leggi che regolano la convivenza civile e ci tiene lontani dai compromessi e dalla corruzione che sporcano la nostra società.
È l’itinerario che prevede la rinuncia ad ogni sopraffazione, ad approfittare del potere e del proprio ruolo.

Download 3__DOMENICA_DI_AVVENTO.pdf

2^ domenica di Avvento

In un momento particolare di questa nostra storia, mentre Roma domina con la forza delle sue legioni e impone il suo volere su tutti i popoli sottomessi, accade qualcosa che sfugge allo sguardo dei grandi. C’è un compimento che si prepara e nulla è lasciato al caso. C’è un avvenimento ormai vicino e non può essere ignorato. Ecco perché la parola di Dio scende su Giovanni, il profeta e lo raggiunge in pieno deserto. E un grido si alza nella regione del Giordano: annuncia la tua venuta, Gesù, e invita a preparare i cuori, a togliere di mezzo gli ostacoli che impediscono di incontrarti. Non mancano i potenti di turno: dall’imperatore fino ai sommi sacerdoti, orgogliosi del loro ruolo sacro, passando per il procuratore e per i piccoli re soddisfatti della loro fetta di potere. Ma cosa sono in fondo? Solo la cornice caduca di una realtà che li supera da ogni parte: un disegno di salvezza che rende scialbi e ridicoli i loro piccoli progetti di gloria.

Download 2__DOMENICA_DI_AVVENTO.pdf

1^ domenica di Avvento

È vero, Signore Gesù, il nuovo può far paura a chi è tremendamente affezionato al vecchio, al punto da sentirsi smarrito quando cambiano le coordinate di questo nostro mondo. M noi, Gesù, non possiamo provare l’angoscia e l’ansia che afferrano molti perché quel momento l’attendiamo da sempre, da quando hai acceso in noi la speranza di una terra nuova, finalmente liberata dai mali antichi che la deturpano. Ti preghiamo, però, Gesù, non permettere che ci lasciamo distrarre da ciò che non conta, incantare da lusinghe ingannevoli, attrarre da preoccupazioni che ci distolgono dall’essenziale. Liberaci da tutto ciò che rende affannosa la nostra vita e le impedisce di cogliere le tracce evidenti del nuovo che stai costruendo nella storia. Sgombra le nostre menti e i nostri cuori da ogni ebbrezza che toglie lucidità, da ogni prigionia che impedisce di scegliere, da ogni dipendenza che ci sottomette agli idoli di questo tempo. Donaci di continuare a vegliare nell’attesa gioiosa del tuo giorno.

Download 1__DOMENICA_DI_AVVENTO.pdf

Domenica di Cristo Re

Pilato, il procuratore romano, è un uomo con i piedi per terra, abituato a misurare le persone in base al potere che detengono, alla capacità di imporsi con la forza, di dominare, di sottomettere gli altri. Davanti a lui ti hanno accusato di essere un ribelle al giogo di Roma, uno che pretende di essere re e quindi vuole scalzare l’imperatore. Ecco perché ti domanda se le accuse corrispondono a verità. Ma tu, Gesù, lo spiazzi subito: non rinneghi di essere re, ma gli ricordi che il tuo regno non è di questo mondo e quindi non hai soldati, pronti a difenderti. È vero: sei del tutto disarmato, eppure nessuno può resistere alla tua forza, la forza dell’amore. È vero: all’apparenza sei schiacciato, in balìa del potere di Pilato, ma in fondo sei tu il Signore perché sei tu che conduci la storia con la mitezza e la misericordia alle quali nessuno può resistere. Non passerà molto tempo, solo qualche secolo, e la potenza di Roma crollerà, mentre tu, il Galileo condannato alla morte di croce, continui ad essere fonte di speranza.


Download CRISTO_RE.pdf

33^ domenica del Tempo Ordinario

Cataclismi e inondazioni, terremoti che scuotono la terra o che sconvolgono la finanza, crisi economiche e sociali, scatenarsi di violenze e di guerre: quando accadono, Gesù, noi ci sentiamo come fuscelli d’erba in balìa della tempesta. E rischiamo di piombare nell’angoscia e nella paura, abbandonati a noi stessi e ai nostri esili ripari. Tu non vuoi che siamo vittime della depressione e dell’allarmismo e ci insegni a guardare al futuro con fiducia e speranza. Sì, questa storia non è nelle mani del caso, e neppure in quelle dell’astuto, del forte, del potente di turno. Se così fosse, avremmo tutte le ragioni per agitarci, per preoccuparci. Ma sei tu, Gesù, il Signore della storia, tu che la conduci e la guidi verso il suo compimento. E dunque la mia esistenza e quella dell’intera umanità è in buone mani, affidata a te che realizzi un disegno d’amore. Donami, allora, di mantenere la calma nel bel mezzo di tanti tsunami e di leggere anche i cambiamenti epocali con il tuo sguardo, limpido e profondo.


Download 33__DOMENICA_DEL_TEMPO_ORDINARIO.pdf

32^ Domenica del Tempo Ordinario

Gesù, tu ci insegni a distinguere tra l’apparenza e la realtà e così, inevitabilmente, smascheri ogni forma di esibizionismo e di ipocrisia. Tu non ti lasci ingannare dal rumore che provocano le molte monete lanciate nel tesoro del Tempio. Attirano l’attenzione dei presenti, ma non costituiscono un grosso sacrificio per coloro che ne hanno in abbondanza. Donano tanto – è vero – ma resta loro di che vivere con agiatezza. Al contrario l’offerta della vedova è del tutto modesta, quasi irrisoria, ma ha un valore smisurato: è tutto quello che aveva per vivere. Ecco perché tu rimani ammirato e segnali la generosità di quella povera donna infinitamente superiore a quella di tanti ricchi. Gesù, tu non ti lasci impressionare dalle dichiarazioni altisonanti, dalle benemerenze sbandierate, dal luccichio delle medaglie. Tu sai riconoscere l’eroismo nascosto nelle pieghe di una vita povera e semplice e ti meravigli ogni volta davanti alle decisioni che esprimono un amore smisurato, un’offerta incondizionata, una generosità senza limiti.

Download 32_DOMENICA_DEL_TEMPO_ORDINARIO.pdf

Solennità di Tutti i Santi

Le tue parole, Gesù, sono per noi, oggi. E sono un invito alla gioia perché Dio, il Padre tuo, mantiene le promesse e beati sono tutti i destinatari del mondo nuovo che ci prepara. Siamo poveri perché non approfittiamo del nostro denaro, del nostro potere, della nostra cultura per far pressione ed ottenere una situazione di privilegio? Siamo poveri perché contiamo solo sull’amore di Dio e su quello dei fratelli? Il regno dei cieli Dio lo darà a noi, non a quelli che hanno accumulato, accaparrato beni su beni, non a quelli che hanno approfittato della loro posizione per avere vantaggi, per opprimere ed ingannare, per tradire ed umiliare. Siamo miti perché non fomentiamo confitti e controversie e invece cerchiamo le ragioni del dialogo, del confronto civile e corretto? Abbiamo un cuore ed uno sguardo puro perché leggiamo la realtà che ci circonda senza malizia, senza cattiveria? Siamo costruttori di pace a costo di essere invisi ai nostri e agli avversari? Saremo noi i cittadini della terra nuova!

Download Microsoft_Word_-_TUTTI_I_SANTI.pdf