NUOVI ORIZZONTI - Pasqua 2019 COMUNITÀ DI NUVOLATO, QUINGENTOLE, QUISTELLO, SAN GIACOMO E SAN ROCCO
Don Roberto, don Nicola, il diacono Gianni e il seminarista Marco, in occasione della Pasqua, fanno gli auguri a tutte le loro comunità.
Cristo è Risorto, alleluia!
Un nuovo C.U.P. per la nostra Unità Pastorale
L’unità pastorale, nata dal riordinamento attuato dal vescovo Marco nel 2017, include due gruppi di parrocchie: Nuvolato, Quingentole, Quistello, San Giacomo delle Segnate e San Rocco, di cui don Roberto Buzzola è il parroco e Revere e Pieve di Coriano, di cui don Renato Menegazzo è il parroco.
Complessivamente si tratta di circa undicimila persone che vivono in centri caratterizzati da una propria storia, da proprie tradizioni e soprattutto da una propria identità.
Cosa si può fare insieme? Quale collaborazione è possibile?
Ad esempio, vi sono iniziative diocesane che coinvolgono l’unità pastorale, come la recente stazione quaresimale presieduta dal vescovo Marco a Quingentole oppure le “serate” locali della settimana della Chiesa mantovana, ma non si può solo rispondere insieme alle proposte che vengono dal Vescovo.
Così, dopo un certo periodo di attesa, è stato costituito un coordinamento dell’unità pastorale, formato principalmente da laici, rappresentanti di tutte le parrocchie, da presbiteri, don Roberto, don Renato e don Nicola, dal diacono permanente Gianni e da Marco seminarista.
La scelta dei rappresentanti è avvenuta nell’ambito di organismi di coordinamento pastorale di ogni singola comunità, di cui nel frattempo ciascuna parrocchia si è dotata.
Questi organismi sono in grado di esprimere una visione della propria comunità, di leggerne i bisogni, di percepirne necessità e urgenze e di attuare anche delle scelte concrete.
Sono loro stessi la concretizzazione dell’esperienza sinodale che è stata fatta per la preparazione al Sinodo diocesano e anche la sua eredità.
Nelle prime riunioni del coordinamento dell’unità pastorale, i rappresentanti di ciascuna parrocchia, hanno condiviso i bisogni di ciascuna comunità e anche possibili opportunità da offrire, nel rispetto delle diversità che le contraddistinguono. Questo ha aiutato anche a conoscere meglio le altre comunità. È emersa, come priorità comune, l’attenzione alle famiglie, soprattutto a quelle giovani.
Sembra opportuno offrire alle persone:
• occasioni di incontro conviviale per stare insieme e conoscersi meglio;
• momenti di confronto nei quali ognuno possa trovarsi a proprio agio, esprimere liberamente le proprie idee e la propria realtà di vita con quella degli altri;
• esperienze vissute insieme (pomeriggi in oratorio, uscite, gite, pellegrinaggi, ecc.)
A tale proposito, prima di programmare azioni concrete, è sembrato più opportuno raccogliere idee e proposte che già vengono realizzate in altri vicariati e cercare di valutare insieme quelle più adatte alle nostre realtà specifiche.
È emerso dagli incontri anche il bisogno di conoscenza e di affiatamento all’interno dello stesso coordinamento di unità pastorale. Si è programmato pertanto un incontro dopo Pasqua durante il quale si darà spazio sia alla formazione, con l’aiuto di un esperto diocesano, sia alla convivialità.
Maria Paolini
Esortazione all’inquietudine nella festa di Sant’Anselmo
1. L’inquietudine non è l’irrequietezza. Sono venuto a esortarvi all’inquietudine: la parola del Signore, “gioia e letizia del mio cuore”, in realtà riempie di sdegno, causa un dolore senza fine, ferisce con una piaga incurabile. La voce del pastore chiama le pecore una per una e le convince a uscire fuori: si azzardano all’impresa di attraversare la storia, perché conoscono la sua voce e seguono il pastore buono e affidabile. La voce di Gesù non lascia tranquilli, il vangelo si annuncia in mezzo a molte lotte, secondo la testimonianza di Paolo. Vi esorto all’inquietudine che risponde alla parola di Dio, non all’irrequietezza. L’irrequietezza è l’agitazione di chi non sta bene con sé stesso, non sta bene da nessuna parte, non è mai contento di niente. L’irrequietezza è una malattia che logora le energie nel malumore, che consuma le parole nella mormorazione e nella critica corrosiva, che mette sempre in cammino, senza condurre da nessuna parte. L’irrequietezza è una malattia diffusa che mette insieme l’agitazione con l’inconcludenza, l’essere sempre scontenti senza mai saper dire perché. L’irrequietezza è una insidia che i discepoli di Gesù devono evitare.
2. L’inquietudine frutto della voce di Gesù il buon pastore. Vi esorto invece all’inquietudine che è la vigilanza perché ladri e briganti non entrino nel recinto delle pecore. Le seduzioni del tempo, il contesto scettico, critico, depresso, disperato può insinuare anche tra i discepoli di Gesù, anche tra i fedeli devoti di sant’Anselmo una sorta di resa ai luoghi comuni, un lasciarsi condurre dall’aria che tira. Chi appartiene al gregge di Cristo non ascolta la voce dei briganti e dei ladri, eppure la tentazione di conformarsi alla mentalità del mondo continua a insinuarsi in ogni tempo. L’inquietudine cristiana è l’esercizio di una vigilanza critica che non si lascia confondere dalle parole d’ordine del nostro tempo, dalle persuasioni scontanti e infondate. La mentalità del nostro tempo insinua la persuasione che siamo fatti per la morte; coloro che ascoltano la voce del buon Pastore credono alla promessa della vita eterna, perché Gesù offre la sua vita per le pecore. La mentalità del nostro tempo insinua la paura verso gli altri e verso il futuro, coloro che ascoltano la voce di Gesù guardano agli altri come a fratelli e sorelle, e al futuro come il tempo adatto per la missione. La mentalità del nostro tempo tende a screditare la Chiesa, parla della Chiesa solo per dare notizie di scandali e di corruzioni, coloro che ascoltano la voce di Gesù amano la Chiesa, la desiderano santa, si dedicano a farne risplendere la bellezza, la carità, la sua storia di santità, la sua vocazione a custodire la speranza del mondo. Vi esorto all’inquietudine che risponde alla parola che viene incontro e che si rivela una vocazione, una chiamata a uscire dal recinto delle pecore. La Parola chiama: uscite, uscite dall’inerzia, uscite dalla ripetizione rassicurante delle abitudini che si chiamano tradizioni e sono soltanto sistemazioni! Uscite dallo scoraggiamento paralizzante che si lascia cadere le braccia e ritiene che la saggezza sia la rassegnazione e che essere rinunciatari sia un modo di essere realisti. Vi esorto all’inquietudine che è suscitata nel cuore dei credenti dall’ardore appassionato per l’edificazione della comunità. Coloro che ascoltano la voce del buon pastore e lo seguono condividono i suoi sentimenti, i sentimenti di Paolo. Hanno l’impressione di non amare mai abbastanza, si struggono nel desiderio di un dono che sia totale. Hanno dentro come un fuoco che non li lascia tranquilli. Così affezionati a voi, avremmo desiderato darvi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari! La testimonianza di sant’Anselmo, rinnovi lo slancio: “animato da un grande ardore pastorale, promosse il rinnovamento liturgico e spirituale della diocesi di Lucca, avviando una coraggiosa riforma della vita del clero”. L’inquietudine è lo struggersi del profeta Geremia che ha divorato con avidità le Parole che vengono da Dio e si affligge perché il popolo di Dio si è lasciato andare alla mediocrità e alla corruzione: non mi sono seduto a divertirmi nelle brigate dei buon temponi, ma spinto dalla tua mano sedevo solitario, poiché mi avevi riempito di sdegno.
3. Vi esorto all’inquietudine: ascoltate la voce di Gesù che chiama a seguirlo. La voce di Gesù semina nel cuore l’inquietudine di chi accoglie l’invito a percorrere strade inedite e rischiose perché il vangelo non sia zittito, perché la missione non sia bloccata dalla paura del mondo, perché i cristiani non siano ridotti a un popolo smarrito, risentito per una storia fallimentare. Paolo incoraggia con la sua testimonianza: dopo aver sofferto e subito oltraggi a Filippi abbiamo avuto il coraggio nel nostro Dio di annunziarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte. I credenti che si radunano convocati dalla voce del buon Pastore partecipano della sua missione e sono abitati dall’inquietudine: ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io devo condurre.
Omelia di Mons. Mario Delpini cardinale di Milano
Due giorni con Noi
Salve mondo! Siamo il gruppo di ragazzi di seconda superiore di Quistello e San Giacomo delle Segnate. Vorremmo raccontarvi la nostra esperienza della “due giorni” che abbiamo recentemente vissuto: abbiamo alloggiato, nelle giornate del 16/17 Marzo 2019, in una casa di montagna a Lumini di San Zeno (VR) in compagnia dei nostri educatori alla fede, il Don, il seminarista Marco e le cuoche (che ci hanno gentilmente preparato ottimi pasti).
Noi ci aspettavamo diverse attività di cui alcune all’aperto, discussioni ispirate alla vita quotidiana, collegate alla fede e ai Vangeli, come l’anno scorso; e così è stato.
Il primo giorno abbiamo affrontato un’attività nella quale abbiamo compreso l’importanza del singolo individuo nel gruppo. Il messaggio attingeva alla prima lettera ai Corinzi (1Corinti 12,12-31); quest’ultima esprimeva lo stesso concetto in modo simbolico, nell’impossibilità di un membro unico del corpo di agire da solo.
Il secondo giorno, dopo essere andati a messa nella chiesa del paese, abbiamo partecipato ad una seconda attività, dove abbiamo riflettuto sulla relazione che abbiamo con la Chiesa, in questo periodo della nostra vita. Sono emerse diverse posizioni e vari interrogativi a cui fatichiamo trovare risposte. Alcuni di noi si ritenevano in cammino verso la Chiesa, ognuno a proprio modo: chi più vicino, chi più lontano; altri hanno espresso difficoltà a legare con essa. Tuttavia siamo uniti dalla consapevolezza che questo cammino lo stiamo affrontando insieme, con l’aiuto degli educatori alla fede e del Don.
Vi consigliamo questa esperienza, la quale ripeteremmo volentieri, perché è stata capace di renderci più coscienti del nostro percorso di fede e del nostro rapporto con Dio. Allo stesso tempo è anche stata divertente, scandita dalla compagnia e da giochi coinvolgenti.
Il Gruppo
Formazione alla fede cristiana cattolica
I ragazzi, a partire dalla classe 2002 (III superiore) per arrivare agli universitari ed ai giovani lavoratori, impegnati nelle varie forme di servizio, soprattutto ai più giovani (catechismo, animazione), sono stati coinvolti in un percorso di formazione alla fede cristiana cattolica tenuto da Don Manuel Beltrami, insegnante ai corsi teologici del Seminario Vescovile e all’ISSR di Mantova. L’idea dell’organizzazione di tale percorso si fonda sulla consapevolezza che per comunicare e trasmettere Gesù, la bellezza della Fede e dell’insegnamento della Chiesa, noi animatori/educatori alla fede siamo i primi a dover ricercare ed approfondire i contenuti di ciò in cui crediamo e di ciò che dà senso alla vita cristiana.
Nel corso dei primi tre appuntamenti, tenutisi in tempo di Avvento, Don Manuel ci ha proposto la riflessione e la discussione sul alcuni passi del Vangelo in riferimento alla figura di Gesù: chi è Gesù? Chi è Dio? Qual è l’idea di Dio che abbiamo e, soprattutto, è compatibile con ciò che viene annunciato dal Vangelo? Questioni per nulla semplici o scontate.
Altri tre appuntamenti sono previsti nei mesi di marzo-aprile ed avranno come focus il libro dell’Apocalisse, in particolar modo alcune lettere alle sette chiese, che potranno essere molto utili per farci fare un bell’esame di coscienza alla luce della Parola e di quel simbolismo che costituisce un tratto peculiare dell’ultimo libro della Bibbia; un simbolismo che affascina sempre più man mano che, sotto la guida di Don Manuel, si disvela la bellezza del messaggio che vi si nasconde.
Cogliamo l’occasione per ringraziare Don Nicola, Don Roberto e Marco (seminarista) per aver pensato e proposto questo genere di percorso per noi, e soprattutto Don Manuel per averci guidato con la sua competenza, condita anche da quel pizzico di simpatia ed ironia che rende tutto più scorrevole. Buona Pasqua!
Jacopo Gatti
Centri di Ascolto della Parola
I centri di ascolto della PAROLA, nati anni fa con le Missioni predicate dai frati francescani, continuano a ripetersi nelle nostre comunità parrocchiali nei tempi forti della liturgia, Avvento e Quaresima. Cosa sono questi centri? Incontri che si tengono in una casa ospitante, con un animatore che guida la lettura, la spiegazione, la riflessione sulla PAROLA della successiva liturgia domenicale, e che promuove la condivisione di ciò che la PAROLA ha suscitato nel cuore e nella mente dei partecipanti. Per me è un’occasione importante di approfondimento della Sacra Scrittura e della figura di Gesù, insieme a persone che condividono il mio stesso “sentire” religioso. Particolarmente interessante è stata la proposta diocesana e le indicazioni del Vescovo Marco per vivere la Quaresima di quest’anno. L’analisi dell’icona medievale, immagine esposta nelle nostre chiese, indica il cammino e la strada del cristiano dal Battesimo fino alla Croce e al Regno di Dio. Quaresima non solo di conversione, ma anche di purificazione dei sensi, intesi nel loro reale significato di “strumenti” che Dio ci ha donato per comunicare e relazionarci con Lui e con gli altri. Negli incontri di ascolto della PAROLA sono emerse le proprie esperienze personali, confronti importanti di arricchimento interiore, ma anche le difficoltà nel vivere fino in fondo la fede e il Vangelo. Ognuno ha toccato con mano la propria “relatività” e la difficoltà nel dare senso alla sofferenza e alla croce; importante è stato riconoscere che questa è la strada giusta per vivere pienamente la nostra umanità e riconoscere Cristo come Via, Verità e Vita. Ci siamo interrogati sulla scarsa partecipazione a questi incontri, soprattutto degli adulti, e sul calo di presenze alle liturgie domenicali. Abbiamo convenuto che la preghiera è l’unico strumento per non essere indifferenti al problema e renderci attenti ai bisogni del prossimo. Ognuno di noi si è impegnato a invitare altri agli incontri, per la positività dell’esperienza, per il confronto tra persone eterogenee e per la condivisione che arricchisce la vita spirituale. Nei vari incontri si è riflettuto sulla relazione tra Vangelo e sensi, in particolare su quelli, tra i cinque sensi, che si manifestavano maggiormente nel Vangelo domenicale. Sono emerse interessanti considerazioni; con l’olfatto, ad esempio, possiamo percepire il profumo delle cose buone, così come “fiutare” i possibili inganni che possono condizionare le nostre scelte. Riguardo alla vista, come dice il Vescovo Marco, occorre con un occhio guardare all’esterno e con l’altro guardare nel cuore. Con il gusto si può assaporare i frutti buoni e maturi, così come si può gustare la Parola di Dio. Il tatto diventa segno di guarigione, benevolenza, accoglienza, pace, misericordia e perdono. Con l’udito possiamo ascoltare la Parola di Dio, i disagi e i bisogni dell’altro. Centro di ascolto è, quindi, per me, un’esperienza di fraternità cristiana, di dialogo, di relazione umana e di amicizia.
Eugenia Ballista
Esperienze estive delle parrocchie di Nuvolato, Quingentole, Quistello, San Giacomo e San Rocco.
L’esperienza cristiana del grest, a Quistello, occuperà tre settimane del mese di giugno dal nove (giorno in cui celebreremo la messa con gli animatori del grest) fino al ventotto. Invitiamo fin da ora famiglie, animatori e bambini all’incontro domenicale, ricordando che è il più importante nell’esperienza che vivremo. Le attività e giochi del grest saranno al mattino. Le attività inizieranno alle ore 09.00 e finiranno alle ore 12.00 (verrà predisposto un servizio di accoglienza per i bambini a partire dalle ore 07.30, in particolare per i genitori che devono andare al lavoro). Il costo è di 15 euro per ogni settimana (gite escluse).
L’esperienza del grest verrà condivisa anche dalle parrocchie di Quingentole e Pieve di Coriano negli spazi di quest’ultima. Le attività verranno svolte nelle settimane di giugno, dal nove al ventitré (quindi per due settimane). Il costo è sempre di 15 euro alla settimana (gite escluse).
Un altro grest verrà svolto a San Giacomo delle Segnate nelle prime due settimane di luglio dal trenta giugno al quattordici luglio. Il costo è sempre di 15 euro alla settimana (gite escluse).
Campo estivo di 5^ elementare e 1^ media: il campo estivo si svolgerà a Predazzo (TN) dal quattro all’undici agosto per tutte le parrocchie della nostra Unità Pastorale (Quistello, Quingentole, San Rocco, Nuvolato e San Giacomo).
Campo estivo di 2^ e 3^ media: il campo estivo si svolgerà a Predazzo (TN) dal ventotto luglio al quattro agosto per tutte le parrocchie della nostra U.P. (vedi sopra).
Campo estivo di 1^ superiore: il campo estivo si svolgerà a Celentino (TN) dal ventotto luglio al quattro agosto per tutte le parrocchie (vedi sopra).
Campo estivo di 2^ superiore: il campo estivo si svolgerà a Celentino (TN) dal 04 agosto al 11 per tutte le parrocchie (vedi sopra).
Campo estivo di 3^ superiore: si svolgerà ad Assisi (PG) dal diciannove al venticinque agosto.
PARROCCHIA DI QUISTELLO
Domenica 14 aprile Ore 08.00 e 11.00 Sante Messe (Palme) Ore 15.30/18.00 Quarantore e confessioni
Lunedi 15 aprile Ore 08.00 Santa Messa - Ore 08.30/12.00 - 15.30/18.00 Quarantore e confessioni
Martedì 16 aprile Ore 08.30/12.00 - 15.30/18.00 Quarantore e confessioni
Ore 16.00 Santa Messa Casa di riposo
Venerdì santo 19 aprile Ore 08.00 Ufficio delle letture e Lodi - Ore 08.30/12.00 - 15.30/18.00 Confessioni
Ore 21.00 Celebrazione della Passione del Signore (Teatro)
Sabato santo 20 aprile Ore 08.00 Ufficio delle letture e Lodi e a seguire confessioni fino alle 12.00; nel pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 Confessioni
Domenica 21 aprile Ore 08.00, 11.00 e 19.00 Sante Messe (Pasqua di Resurrezione)
Lunedì 22 aprile Ore 11.00 e 16.00 (Casa di riposo) Sante Messe
PARROCCHIA DI NUVOLATO
Domenica 14 aprile Ore 09.00 Santa Messa (Palme) - Ore 15.30/17.00 Quarantore e confessioni
Lunedi 15 aprile Ore 18.00 Santa Messa - Ore 18.30/19.00 Adorazione Eucaristica
Martedì 16 aprile Ore 15.30/16.30 Adorazione Eucaristica e celebrazione del Vespro
Sabato santo 20 aprile Ore 21.30 Veglia Pasquale Santa Messa della Comunità interparrocchiale
Domenica 21 aprile Ore 09.00 Santa Messa (Pasqua di Resurrezione)
Lunedì 22 aprile Ore 09.00 Santa Messa
PARROCCHIA DI SAN GIACOMO
Domenica 14 aprile Ore 10.30 Santa Messa (Palme) - Ore 15.30/17.00 Quarantore e confessioni
Lunedi 15 aprile Ore 08.30/09.30 - 15.30/16.30 Adorazione Eucaristica
Martedì 16 aprile Ore 08.30/09.30 - Ore 15.30/16.30 Adorazione Eucaristica
Mercoledì 17 aprile Ore 09.00 Santa Messa - Ore 09.30/11.00 Confessioni
Giovedì santo 18 aprile Ore 17.00/19.00 Confessioni – Ore 21.00 Celebrazione interparrocchiale della Messa in Coena Domini
Venerdì santo 19 aprile Ore 15.00/17.00 Confessioni - Ore 21.00 Celebrazione della Passione del Signore
Sabato santo 20 aprile Ore 08.30/10.30 -15.00/16.30 Confessioni
Domenica 21 aprile Ore 10.30 Santa Messa (Pasqua di Resurrezione)
Lunedì 22 aprile Ore 10.30 Santa Messa
PARROCCHIA DI QUINGENTOLE
Domenica 14 aprile Ore 09.30 Santa Messa (Palme) - Ore 15.30/17.00 Quarantore e confessioni
Lunedì 15 aprile Ore 09.00 Santa Messa - Ore 09.30/10.30 Quarantore
Martedì 16 aprile Ore 09.30/10.30 Quarantore
Mercoledì 17 aprile Ore 16.00 Santa Messa (Adorazione) - Ore 16.30/18.00 Confessioni
Venerdì santo 19 aprile Ore 09.30/10.30 Confessioni - Ore 21.00 Celebrazione della Passione del Signore
Sabato santo 20 aprile Ore 09.30/11.00 -15.00/17.00 Confessioni
Domenica 21 aprile Ore 09.30 Santa Messa (Pasqua di Resurrezione)
Lunedì 22 aprile Ore 09.30 Santa Messa
PARROCCHIA DI SAN ROCCO - Domenica 21 aprile - Ore 18.00 Santa Messa (Pasqua Resurrezione)
CHIESA DI SANTA LUCIA - Martedì 16 aprile Ore 08.00 Santa Messa - Ore 08.30/09.30 Confessioni
CHIESA DI MALCANTONE - Sabato 13 aprile - Ore 19.00 Santa Messa