Loria (TV) - Ramon
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PARROCCHIA di SAN PANCRAZIO in Ramon

CAMMINIAMO INSIEME - XV DOMENICA T.O.

Qui potete scaricare il foglietto leggibile e a colori, sempre aggiornato.

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CAMMINIAMO INSIEME - XIV SETTIMANA T.O.

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CAMMINIAMO INSIEME - XIII SETTIMANA T.O.

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CAMMINIAMO INSIEME - XII SETTIMANA T.O.

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CAMMINIAMO INSIEME - CORPUS DOMINI

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CAMMINIAMO INSIEME - SANTISSIMA TRINITA'

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CAMMINIAMO INSIEME - DOMENICA DI PENTECOSTE

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CAMMINIAMO INSIEME - VII° DOMENICA DI PASQUA

MESSAGGIO DI DON PAOLO:

RIPARTIAMO...DALL'EUCARESTIA, CENTRO DELLA VITA DI UNA COMUNITA' CREDENTE. Ci sono alcune attenzioni alle quali dovremmo attenerci scrupolosamente e in uno stile di collaborazione. Ciascuno si senta responsabile del tempo che abbiamo davanti.
A chi desidera partecipare alle Sante Messe si ricorda che:
Ad ogni celebrazione (S.Messe, funerali…) è ammesso un numero massimo di fedeli. Si consiglia di venire per tempo. Le persone impossibilitate per malattia o anzianità sono sollevate dal precetto festivo.
Ogni domenica ci sarà la Santa Messa in diretta Facebook dalla Pagina di don Paolo alle ore 10.30 per chi non può o non si sente sicuro di venire.
L’accesso alla Chiesa e la permanenza sarà gestita da alcuni volontari. Seguite le loro indicazioni. Si entrerà TUTTI usando un solo ingresso. Per l’uscita si useranno tutte le porte. Si prega di tenere le distanze.
All’ingresso non ci sarà l’acqua benedetta. Sui banchi non troverete ne i libretti dei banchi, ne i foglietti della messa. Nessuno scambio della pace.
Ad ogni fedele è chiesto di igienizzare le mani all’ingresso, di indossare la mascherina prima, durante e dopo la celebrazione. La abbasserà soltanto nel momento di ricevere l’Eucarestia. Per la Comunione ci saranno 3 file: si chiede di tenere la distanza di almeno un metro con la persona che si ha avanti. Le famiglie con bambini piccoli sul banco possono rimanere unite.
I fedeli una volta entrati in Chiesa prenderanno il proprio posto sul banco.
La raccolta delle offerte destinate alle necessità della parrocchia saranno raccolte al termine della celebrazione alle porte.
Non si viene a messa se si ha una temperatura superiore ai 37,5° o se si è venuto in contatto con una persona positiva al Covid nei giorni precedenti.
QUESTO PRIMO FINE SETTIMANA SARA’ PER NOI UNA “PROVA GENERALE” SU ALCUNI ASPETTI: IN BASE A COME ANDRANNO LE COSE VALUTEREMO ULTERIORI PASSI (distribuzione eucarestia, numero delle messe…).
Vorrei ringraziare i numerosi volontari che si sono resi disponibili per poterci assicurare una ripartenza in sicurezza .
Il testo completo delle disposizioni della Diocesi di Treviso
si può trovare sul sito www.diocesitv.it
Grazie
per la vostra collaborazione e che Dio vi benedica, vostro don Paolo

Download 21-24_Mag.pdf

CAMMINIAMO INSIEME - VI° DOMENICA DI PASQUA

MESSAGGIO DI DON PAOLO:

DA LUNEDI’ 18 MAGGIO RIPRENDEREMO A CELEBRARE INSIEME L’EUCARESTIA Ci sono alcune attenzioni alle quali dovremmo attenerci scrupolosamente e in uno stile di collaborazione. Ciascuno si senta responsabile del tempo che abbiamo davanti.
A chi desidera partecipare alle Sante Messe si ricorda che:
Ad ogni celebrazione (S.Messe, funerali…) è ammesso un numero massimo di fedeli. Si consiglia di venire per tempo. Le persone impossibilitate per malattia o anzianità sono sollevate dal precetto festivo.
Ogni domenica ci sarà la Santa Messa in diretta Facebook dalla Pagina di don Paolo alle ore 10.30 per chi non può o non si sente sicuro di venire.
L’accesso alla Chiesa e la permanenza sarà gestita da alcuni volontari. Seguite le loro indicazioni. Si entrerà TUTTI usando un solo ingresso. Per l’uscita si useranno tutte le porte. Si prega di tenere le distanze.
All’ingresso non ci sarà l’acqua benedetta. Sui banchi non troverete ne i libretti dei banchi, ne i foglietti della messa. Nessuno scambio della pace.
Ad ogni fedele è chiesto di igienizzare le mani all’ingresso, di indossare la mascherina prima, durante e dopo la celebrazione. La abbasserà soltanto nel momento di ricevere l’Eucarestia. Per la Comunione ci saranno 3 file: si chiede di tenere la distanza di almeno un metro con la persona che si ha avanti. Le famiglie con bambini piccoli sul banco possono rimanere unite.
I fedeli una volta entrati in Chiesa prenderanno il proprio posto sul banco.
La raccolta delle offerte destinate alle necessità della parrocchia saranno raccolte al termine della celebrazione alle porte.
Non si viene a messa se si ha una temperatura superiore ai 37,5° o se si è venuto in contatto con una persona positiva al Covid nei giorni precedenti.
Il testo completo delle disposizioni della Diocesi di Treviso si può trovare sul sito www.diocesitv.it
Grazie
per la vostra collaborazione e che Dio vi benedica, vostro don Paolo

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CAMMINIAMO INSIEME - V° DOMENICA DI PASQUA

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CAMMINIAMO INSIEME - IV° DOMENICA DI PASQUA

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CAMMINIAMO INSIEME - III° DOMENICA DI PASQUA

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CAMMINIAMO INSIEME - II° DOMENICA DI PASQUA

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CAMMINIAMO INSIEME - DOMENICA DI PASQUA

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CAMMINIAMO INSIEME - DOMENICA DELLE PALME

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CAMMINIAMO INSIEME - V° DOMENICA DI QUARESIMA

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CAMMINIAMO INSIEME - IV° DOMENICA DI QUARESIMA

Qui potete scaricare il foglietto leggibile e a colori, sempre aggiornato.

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CAMMINIAMO INSIEME - III° DOMENICA DI QUARESIMA

Qui potete scaricare il foglietto leggibile e a colori, sempre aggiornato.

Download 11-15_Mar.pdf

CAMMINIAMO INSIEME - II° DOMENICA DI QUARESIMA

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CAMMINIAMO INSIEME - I° DOMENICA DI QUARESIMA

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CAMMINIAMO INSIEME - VII DOMENICA T.O.

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Download 8-23_Gen.pdf

CAMMINIAMO INSIEME - VI DOMENICA T.O.

Qui potete scaricare il foglietto leggibile e a colori, sempre aggiornato.

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Quale famiglia è raccontata dai mezzi di informazione?

La famiglia ordinaria, quella che ogni giorno vive e lavora, combatte la sua battaglia per accogliere la vita e far crescere i figli, è completamente ignorata dai mezzi di informazione. Semplicemente non fa notizia. “Eppure” scrive oggi don Silvio nel suo blog “tante volte dietro il velo del consueto vi sono esperienze bellissime che andrebbero conosciute e potrebbero contribuire a far emergere lo straordinario ruolo sociale della famiglia.

di don Silvio Longobardi

18 marzo 2019

“Como, fiocco rosa per la mamma dei record: undici figli a 38 anni”: titolava così il Corriere della Sera poche settimana fa per raccontare la storia di Claudia e Diego, lei mamma a tempo pieno e lui consulente informatico. Sposati da 17 anni. “Una famiglia normale come tante altre”, dice Claudia, frastornata dalle interviste, “semplicemente più numerosa”. Grazie a questa esperienza, che senza dubbio esula dall’ordinario, la famiglia ordinaria ha bucato lo schermo, ha trovato spazio anche sulla carta stampata e sul web di informazione. Ma una rondine non fa primavera.

Quale immagine di famiglia emerge sui mezzi di informazione? Ad una prima indagine, il quadro non è molto confortante. La vita ordinaria non interessa perché, si dice, la banalità del quotidiano non fa notizia. Eppure, tante volte dietro il velo del consueto vi sono esperienze bellissime che andrebbero conosciute e potrebbero contribuire a far emergere lo straordinario ruolo sociale della famiglia.

Non appare neppure la vita straordinaria di tante famiglie, non c’è mai spazio per raccontare testimonianze che danno alla famiglia un volto eroico. Penso ad esempio all’associazione Mamme matte che raccoglie un gruppo di famiglie che hanno scelto di adottare quei bambini che gli altri scartano, cioè i bambini affetti da grave disabilità. In una società che ha fatto dell’inclusione il suo mantra, una testimonianza come questa dovrebbe stare in prima fila. E invece non trova spazio.

In questa generale disattenzione, l’unica famiglia che appare sui mezzi di informazione è quella multiproblematica o, meglio ancora, quella in cui avvengono tragedie che attirano la morbosa curiosità dei lettori. Amplificare il male non solo non è una buona informazione ma è anche una plateale deformazione della realtà.

Si dirà che questa famiglia non fa notizia. Eppure chi legge i quotidiani si accorge che uno spazio sempre maggiore viene dato al mondo animale. Non si tratta di storie straordinarie. Evidentemente c’è una precisa strategia culturale che passa e s’impone attraverso l’appoggio sistematico dei grandi mezzi di comunicazione. Tutto questo non avviene quando si tratta della famiglia. Anzi, possiamo registrare un sistematico depistaggio, una fomentata indifferenza. Eppure …

La famiglia ordinaria, quella che ogni giorno vive e lavora, combatte la sua battaglia per accogliere la vita e far crescere i figli, quella che cerca di intrecciare vita domestica e lavorativa, responsabilità educativa e impegno sociale, quella che porta il peso della disabilità di figli e di genitori anziani, quella che ammortizza i costi sociali della disoccupazione … questa famiglia non appare. Eppure, per usare una bella immagine di Ernesto Galli della Loggia, “nei grandi disastri delle biografie personali e della storia collettiva, in tutti gli 8 settembre della vita, è a quella zattera sconnessa che finiamo ogni volta per aggrapparci disperatamente, inevitabilmente, per cercarvi un momento di respiro o l’ultimo aiuto possibile”.

La famiglia è un buon punto di partenza. La famiglia come luogo in cui l’amore non resta un sentimento egoistico ma diventa una storia di condivisione e di servizio. La famiglia come grembo in cui la vita nasce e cresce. La famiglia come casa in cui i figli imparano che la solidarietà non è solo una bella parola ma una sfida impegnativa che chiede a ciascuno di farsi più piccolo per dare spazio all’altro. La famiglia in cui Dio non è assente per principio ma è presente perché senza di Lui non avremmo il coraggio di ricominciare ogni giorno a tessere una storia in cui il bene comune è più importante del benessere individuale.

È questo la motivazione che alcuni anni fa, nonostante i pochi mezzi, ho spinto alcuni sposi a fondare Punto Famiglia, prima la rivista e poi l’editrice. Volevamo entrare nell’agorà mediatico con una nostra voce. Eravamo e siamo convinti che la famiglia sia un punto attorno al quale possiamo ritrovarci e dal quale ripartire per una società dal volto umano.

Il bambino non ancora nato: un essere senza voce

di don Silvio Longobardi

La corsa alle elezioni è cominciata. I big della politica si sfidano a colpi di scoop. C’è chi promette meno tasse e chi maggiori diritti agli animali, ma il grande assente è ancora una volta lui: il bambino nel grembo.

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http://www.puntofamiglia.net/puntofamiglia/2018/01/22/il-bambino-non-ancora-nato-un-essere-senza-voce/

“L’ho fatto per le donne. Confessioni di un ginecologo non obiettore”

“Non ho mai visto una donna contenta per un aborto”: queste parole non sono di un uomo di chiesa o di un pro-life convinto ma del dottor Massimo Segato, ginecologo non obiettore, che davanti ad un aborto andato male si interroga riconoscendo che “oggi troppo spesso l’aborto è fatto in maniera superficiale, senza porsi interrogativi, non cercando di superare le difficoltà per dare la vita al nascituro e di fronte al quale la donna è troppo spesso lasciata sola dall'uomo”.

di Gabriele Soliani

http://www.puntofamiglia.net/puntofamiglia/2017/09/12/lho-fatto-per-le-donne-confessioni-di-un-ginecologo-non-obiettore/