Composizione floreale Malamocco
Anche per questa domenica, il nostro Giorgio ci vuole raccontare la sua composizione: "La base della composizione che ci accompagnerà per tutto l’Avvento è un pezzo di bricola, vissuto, sfruttato, spaccato, senza speranza, come la nostra vita senza Cristo; solo allo sguardo della fede è possibile scorgere il disegno che avrà compimento ma che a noi non è dato sapere ma solo attendere con fiducia.
Il ciocco, in questa 1° domenica di Avvento è accarezzato, avvolto da fiori timidi, di un colore non colore, un piccolo passo verso la luce.
E’ ormai consuetudine nelle nostre chiese usare segni “pagani” ma che oramai abbiamo adattato alla nostra liturgia: ad esempio la “corona dell’Avvento”.
Quest’anno abbiamo voluto accostare a questo segno “pagano” quella che nella tradizione orientale è la rappresentazione cristiana dell’Avvento.
La parola “adventus” nel vocabolario pagano significa avvenimento, anniversario di un avvenimento e specificamente avveniva per l’ascesa al trono dell’imperatore.
L’etimasia significa “preparazione del trono” è un motivo iconografico teso a significare la presenza invisibile di Cristo nei luoghi di riunione liturgica.
Il trono è quello di Cristo, è vuoto e indica l’attesa del suo ritorno glorioso.
Le insegne regali che abbiamo usato: il cuscino, il sudario, il Vangelo, la croce.
Il Libro sarà chiuso, il libro della vita, il Vangelo sarà aperto solo alla fine."