Editoriale
CHE COSA CERCATE?
La prima giornata di Gesù nel quarto vangelo è contrassegnata dalla chiamata dei primi due discepoli.
Giovanni Battista”stava di nuovo là”,vale a dire non si muove, resta al suo posto con accanto due suoi
discepoli. Ciò che rende diverso lo stare di Giovanni è il suo fissare lo sguardo su Gesù che passa, che è in
cammino. Non un semplice guardare, ma un fissare di tale intensità che trascina con sé lo sguardo dei due
suoi discepoli. Uno sguardo che discerne, conosce e poi si fa parola, confessando in colui che cammina
l’agnello di Dio, il Servo del Signore. I due discepoli ascoltano il loro maestro e seguono Gesù, il quale si
accorge che qualcuno lo sta seguendo. Prima sente in silenzio la loro presenza e il loro camminare dietro a
lui, po’” si voltò e, osservando che essi lo seguivano”, domanda:”che cosa cercate”?. Sono le prime parole
di Gesù nel quarto Vangelo ed è la prima domanda rivolta a chiunque vuole mettersi alla sequela del
Signore. Domandando”che cosa cercate?”, Gesù costringe i due discepoli di Giovanni a interrogarsi sul vero
oggetto della loro ricerca. Una fede che nasce senza ricerca è una fede nata morta. La sequela nata senza
ricerca non è una sequela ma un trascinarsi passivamente dietro qualcuno. I discepoli non rispondono in
modo diretto alla domanda rivolta loro da Gesù, non dicono cosa cercano, ma gli pongono a loro volta una
domanda:”maestro dove abiti?”. Cercano in realtà una dimora da abitare. Nel vangelo di Giovanni il verbo
menein (dimorare) è centrale ed esprime la comunione con Gesù. Essi chiedono di conoscere lo spazio
vitale di Gesù, per dimorare presso di lui e fare di lui la loro dimora. La sequela è una casa da abitare
insieme, una vita da vivere insieme, un destino da condividere. Ecco cosa i due discepoli cercano. Gesù
acconsente alla loro richiesta :”venite e vedrete”. E’ la risposta al loro desiderio, rispettosa della loro
libertà. “Venite “, al tempo stesso invito e chiamata a seguirlo. “vedrete”, al contempo un impegno e una
promessa.”andarono e videro dove dimorava e quel giorno rimasero con lui”, questa frase racchiude tutto il
senso della vita cristiana:andare con Gesù, dimorare dove lui abita e rimanere con lui. Per ogni
credente”quel giorno” è oggi,”le quattro del pomeriggio”adesso.