Camposampiero (PD)
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Santuari Antoniani

MADONNA ADDOLORATA

«Donna, ecco il tuo figlio!».
Gesù è morente sulla croce. Sta vivendo nello strazio del dolore i suoi ultimi momenti di atroce passione. Sta per dire al Padre e proclamare all'intera umanità che «tutto è compiuto». A quel "compiuto" di amore infinito manca un ufficiale e solenne coinvolgimento della Madre sua, che è lì, affranta, ai suoi piedi, a condividere lo stesso dolore, a dare, anche Lei, come aveva dichiarato all'Angelo il pieno compimento alla promessa di adempiere fino alla fine la sua missione di Madre del Verbo: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga in me secondo la tua parola».
In quell' "ecco tuo figlio", Gesù mostra se stesso alla madre e addìta tutti noi a Lei.
La sua maternità diventa universale e così Lei entra nel nostro mondo e allo stesso tempo assume il suo ruolo, quello di essere la genitrice di tutti i figli che vogliono conformarsi a Cristo. Oggi Egli, guardando ancora con infinito amore la Madre sua, ripete a tutti noi, alla sua Chiesa, a tutti i sofferenti, alle mamme affrante come lei per le diverse perdite dei propri figli: «Ecco la tua madre!». Pare voglia ripetere a tutti: il dolore offerto per amore ormai è soltanto motivo di redenzione e di salvezza perché non conduce più alla morte, ma al riscatto, alla risurrezione, alla vita nuova in Cristo.

14 SETTEMBRE

TI SALUTO O CROCE SANTA!

È il canto pasquale del Venerdì santo che accompagna i fedeli mentre fanno l'adorazione della croce.
Il saluto oggi diventa una festività, una esaltazione che riguarda in primo luogo Colui che umiliandosi per noi si è fatto obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Dio stesso lo ha poi esaltato perché ogni ginocchio si pieghi in cielo e in terra e ogni lingua proclami che Gesù è il Signore.
Celebriamo quindi la gloria di Dio Padre, la nostra liberazione e tutto quel grandioso evento salvifico che noi chiamiamo redenzione, salvezza, riscatto. Tutto ciò ci infonde un salutare pensiero: anche noi legati alla croce, alla sofferenza, frutto del peccato, veniamo esaltati perché redenti, perché anche noi candidati alla risurrezione con Cristo. Quella croce, prima riservata come umiliante condanna degli schiavi, ora è diventata segno di una definitiva vittoria. Per questo S. Giovanni ci ricorda che "Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui". Quindi è un mistero di amore quello che oggi vogliamo celebrare con l'esaltazione della santa croce.
È il giorno della gratitudine, che dobbiamo esprimere con tutta la nostra vita, ma anche semplicemente impegnandoci a fare bene, con attenzione e devozione il segno della croce.
Nelle nostre case, oggi in particolare, mettiamo in buona vista il Crocifisso, e preghiamo insieme.

GIORNATA DI PREGHIERA PER IL CREATO

1 Settembre

Saranno migliaia coloro che, oggi 1° settembre, si fermeranno per un’ora di Adorazione Eucaristica, nella Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, in comunione con Papa Francesco.

Chiedere perdono per l’uso improprio della natura.
“La preghiera e l’Adorazione eucaristica saranno l’alimento spirituale per rinsaldare il legame con la creazione di Dio” e diffondere la responsabilità di “essere uniti con il Signore non solo simbolicamente, ma per generare un fermo impegno nella salvaguardia del Creato”.
“Vogliamo ringraziare il Signore per il dono della Madre terra, chiedere perdono per l'avidità e l'uso improprio della natura, invocare grazia del Signore per salvaguardare la creazione”.

Promuovere stili di vita compatibili con salvaguardia del Creato.
Dalla preghiera deriva “un impegno collettivo di tutti ad essere accanto a Papa Francesco nel promuovere nuovi stili di vita e passi concreti per vivere in modo nuovo il rapporto con l'intero universo”.


Legalità e Moralità

Gesù ci insegna che esiste una grandissima differenza tra la LEGALITA' E LA MORALITA'.
La legalità guarda ai doveri esteriori. Non tocca la coscienza: possiamo osservare il codice stradale sentendoci profondamente contrari a quel codice, ai vigili, alla polizia e tuttavia osservarlo in maniera ineccepibile: il nostro è un comportamento legale.
La moralità invece non si accontenta di una esecuzione esteriore, ma riguarda la coscienza profonda dell'uomo. Moralità significa ricerca consapevole di ciò che è Bene.
In noi c'è spesso la tentazione di disimpegnare il nostro cuore dalla legge di Dio.
Avendo una coscienza solo legale cadiamo in un trabocchetto molto insidioso: cioè la falsa sicurezza di sentirci giusti, abbiamo l'esatta impressione di essere a posto di essere persone per bene...

Ciò che più conta agli occhi di Dio è il nostro cuore, la nostra capacità di amare.

Le Sentinelle del Mattino

Quindici anni fa la Chiesa a Roma viveva un momento indimenticabile. La notte del 19 e la mattina del 20 agosto dell’anno santo del 2000 nella spianata di Tor Vergata oltre 2 milioni di giovani provenienti da tutto il mondo partecipavano alla 15.ma Giornata Mondiale della Gioventù convocata all'alba del Terzo Millennio da san Giovanni Paolo II. Ripercorriamo quel memorabile evento nel servizio di Paolo Ondarza:

Campeggia ancora sulla spianata di Tor Vergata la grande croce della Veglia della Gmg del 2000. Un ricordo visibile di quella festa della fede convocata da Giovanni Paolo II e partecipata da oltre 2 milioni di giovani. Sono le “sentinelle del mattino”, così ribattezzate dal Papa Santo dei nostri giorni: oggi trentenni o quarantenni conservano e vivono l’attualità dell’invito rivolto loro in quell’occasione a volare alto e a scorgere nell’innato desiderio di verità, bellezza e gioia, racchiuso nel cuore di ogni uomo, il volto di Cristo:

“In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità. E' Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna”.

Maria Assunta in Cielo

La Bibbia è tutta attraversata dal "pianto" di Dio, che si stupisce e si rammarica profondamente davanti allo spettacolo assurdo del peccato dell'uomo.
A un certo punto della storia, mentre la corruzione dilaga in tutte le direzioni e arriva alle più assurde espressioni, la Bibbia esclama: "Il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo".
E' il pianto di Dio, il pianto dell'amore del Padre deluso e amareggiato!

Maria col suo “SI’” permette a Dio di realizzare il suo “sogno”.
Anche il "sorriso di Dio" allora, attraversa tutta la storia dell'umanità e prevale sulla "sofferenza".

Nel bel mezzo dell’estate festeggiamo la nostra Madre Maria.

PERDONO D'ASSISI 1-2 AGOSTO

“Una notte dell’anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contempla-zione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissi-ma luce e Francesco vide sopra l’altare il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la sua Madre San-tissima, circondati da una moltitudine di Angeli”.

È l’inizio di un racconto, attraverso cui conosciamo l’origine di quell’evento che ha segnato pro-fondamente la storia della Porziuncola, di Santa Maria degli Angeli in Assisi, di san Francesco e di tutto l’Ordine francescano.
Un fiume di grazia è così scaturito da questa piccola chiesetta per volere del Poverello d’Assisi, per concessione del Figlio di Dio e per l’approvazione di papa Onorio III, e da allora mai ha cessato di dare ristoro e conforto alle anime questuanti di salvezza: ebbe origine l’Indulgenza della Porziunco-la o Perdono di Assisi, oggi celebrato e festeggiato – dal 1 al 2 agosto – in tutte le parrocchie del mondo ed in tutte le chiese francescane perché la misericordia di Dio fosse, come desiderava Fran-cesco d’Assisi, veramente a portata di tutti. (da S.Francesco Patrono d’Italia)

TRIDUO PER LA FESTA DI S.CHIARA D'ASSISI

Nei tre giorni che precedono la festa di S.Chiara d'Assisi, è possibile vedere e ascoltare tre "video interviste" alle Sorelle Clarisse del Monastero S.Antonio al Noce, di Camposampiero.
Per vederli andate nel sito internet:
www.riparalamiacasa.it

ASSISI - INTERNATIONAL MEETING

Dal 2 al 9 agosto, Assisi vedrà riuniti centinaia di Giovani provenienti da varie nazioni di tutto il mondo do-ve sono presenti i Francescani Conventuali.
Il Meeting, una piccola GMG, sarà ispirato al tema: "La Speranza è Giovane. Trasformati dalla gioia del Vangelo".
Giovani, dai 18 ai 28 anni, provenienti da tutto il mondo offriranno una loro esperienza unica del Vangelo sulle orme di san Francesco.
Accompagnamoli con la Preghiera.

"VIVI DI LIBERTA'"

Assisi, luglio 2015.
Più di 550 adolescenti dai 14 ai 16 anni si sono susseguiti nelle prime tre settimane di Luglio, presso la Basilica di San Francesco per vivere una settimana di spiritualità speciale col loro amico Francesco d'Assisi, che li ha aiutati a scoprire la gioia di vivere nella vera libertà.
Il mondo offre loro una libertà a poco prezzo, che lascia l'amaro in bocca.
Ad Assisi, nella Preghiera, nella Fraternità, nel Pellegrinaggio a piedi, nelle dinamiche di gruppo, vengono aiutati a dare un senso alla loro vita e a scoprire dove sta la vera libertà, seguendo l'esempio di un santo sempre Giovane: Francesco d'Assisi.

11 Luglio San Benedetto, Patrono d’Europa

Ogni anno ricordiamo l’11 luglio san Benedetto, ma questa memoria religiosa-liturgica, appena passata, sta perdendo via via il suo significato storico e sociale.
Eppure san Benedetto è patrono d’Europa, oltre che grande figura di santità e fondatore del monachesimo occidentale.
Questa considerazione ci spinge a riflettere sui cambiamenti in corso in Europa.
Con grande energia da papa Paolo VI, fino a Benedetto XVI, i pontefici hanno richiamato le “radici cristiane dell’Europa moderna”. Questi richiami possono suonare però come nostalgici o semplicemente non comprensibili all’uomo europeo di oggi. In realtà l’Europa possedeva queste radici cristiane e il monachesimo di san Benedetto ha saputo fornire all’Europa una sintesi culturale, religiosa ed economica in cui al centro c’era l’unità, il bene comune e un nuovo ordine economico a misura d’uomo.
Dobbiamo pensare alla creazione dell’Europa intorno ai valori cristiani, come a un processo lungo, durato vari secoli, durante i quali i monasteri sono diventati centri di dialogo, di incontro e di benefica fusione tra genti diverse, unificate dalla cultura evangelica della pace.
Il “primato di Dio” venne a stabilire una scala di valori intramontabili e validi per tutti.
Chi siamo noi oggi per “tagliare” queste radici?
Ci autodistruggiamo…

Nella Sinagoga di Nazareth

Gesù, pur avendo compiuto cose e gesti grandiosi, non viene compreso proprio nel suo paese... Forse perché parlava in chiaro e con verità e quindi dava fastidio ai "benpensanti".
... Mi viene in mente il Papa Giovanni Paolo II: quando si presentò per la prima volta al mondo, tutti i mass media si sono impossessati della sua immagine: copertine di rotocalchi, televisioni e giornali di tutto il mondo facevano a gara a raccontare del Papa lavoratore, attore, sciatore, il Papa insomma che ci voleva per questi nostri tempi.
Quando poi Giovanni Paolo II cominciò a dire pane al pane e vino al vino, ribadendo una verità sull'uomo chiara, scomoda e senza compromessi con la mentalità corrente... da quel momento ci fu silenzio attorno a lui.
Il vero amore esige cambiamenti di stili di vita sbagliati...

LAUDATO SI' - CURA DELLA CASA COMUNE

ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO

«L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme, e per affrontare il degrado ambientale dobbiamo prestare attenzione alle cause che hanno attinenza con il degrado umano e sociale. [...] Oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri» (nn. 48, 49).

Sant'Antonio di Padova

Tommasino è un bimbo di venti mesi che vive a Padova proprio negli anni in cui si stava costruendo la Basilica in onore di Sant’Antonio. Un giorno la mamma, molto indaffarata, lo lascia da solo in cucina e lui, preso dalla voglia di scoprire il mondo, prende di mira il secchio pieno d’acqua e ci finisce dentro a testa in giù. La mamma lo trova morto. Urla, ma non si dispera. Invoca l’aiuto del Santo e fa un voto: se potrà stringere ancora tra le braccia il suo bambino, donerà ai poveri tanto pane quanto pesa Tommasino. E così fa, perché il bambino torna in vita.
E’ questo episodio che, secondo la tradizione, ha dato origine al pane di Sant’Antonio, pane che ha il sapore della gratitudine verso il Cielo e della carità verso i poveri.
Anche oggi quanti donano nel nome di S. Antonio permettono a lui e a noi suoi frati di raggiungere tante situazioni di bisogno.

Il pane è perciò divenuto uno di segni dell’identikit di S. Antonio. E’ segno dell’alimento base, diritto di ogni uomo, e della condivisione, richiamo forte all’eucarestia, alla vita donata di Gesù.
Nelle chiese francescane e presso la basilica di Sant’Antonio viene distribuito in giorni importanti, come quelli della ‘tredicina’ (i tredici giorni che preparano la festa del Santo)per ricordare la vita del Santo, la sua attenzione al grido dei poveri, nella memoria del gesto di Gesù. E per cercare di fare altrettanto: spezzare il pane per creare fraternità e condivisione con chi è nel bisogno.

Sant’Antonio, santo innamorato della parola di Gesù, della vita delle famiglie ed attento a chi è nel bisogno, ci aiuti a vivere da cristiani che uniscono fede e pane, vangelo e carità!

Notte di... Miracoli

Giovedì 11 Giugno.
Dalle 21.00 alle 24.00 la Basilica del Santo sarà aperta in modo particolare per i giovani e la preghiera che vi si svolgerà sarà in particolare per il bene di tutti i giovani: vuole essere un momento privilegiato per favorire un incontro.
La preghiera dei presenti unita alla preghiera del Santo, nell'imminenza della sua festa, nella città di cui è patrono, nella Basilica che ne custodisce il corpo, la memoria e la vitalità spirituale... è una combinazione in cui chiedergli grazia è particolarmente forte.
Specie per i giovani: di questi tempi sono un po' adulati un po' sfruttati, ma non molto amati e riconosciuti, quando non lasciati nelle loro povertà materiali, umane e spirituali. E sappiamo quanto Antonio abbia fatto e faccia ancora per i suoi poveri!

- Presso la Tomba ci sarà la possibilità di salire all'altare (avvicinarsi) e venerare una reliquia (incontrare - toccare),
- e di ricevere una benedizione personale da un frate, un po' come fosse un dono dello stesso sant'Antonio...
- eventualmente di passare nella Cappella del Beato Luca per affidare in modo particolare i propri studi.
- Nei paraggi o di fronte all'Arca, il giovane viene invitato a scrivere una preghiera per intercessione del Santo (Caro Sant'Antonio...).
Infine gli viene anche presentata la possibilità di incontrare personalmente un frate: per un breve dialogo o per ricevere misericordia nel Sacramento della riconciliazione.

Ogni volta che...

Festa del "Corpus Domini"

Oggi la Chiesa celebra il mistero più caro: l'Eucarestia. è come una grande famiglia riunita intorno alla mensa.
Ogni Domenica torniamo a “mangiare” il cibo che Gesù ci offre.
Lui sa di quanto bisogno abbiamo di questo cibo!
Quante volte non ci preoccupiamo e pensiamo di sopravvivere comunque… senza mangiare…

Pane e vino sono il simbolo del nostro nutrirci e rinvigorirci.

L' altare, ciò che vi sta sopra, le operazioni che il sacerdote vi compie, evocano qualcosa che ci è molto fa¬miliare, il rito domestico di tutti i giorni: il nostro incontrarci alla stessa mensa, nutrirci e dialogare, guardare con riconoscenza a chi ha procurato il cibo, dividerlo in porzioni tra noi, sparecchiare e poi partire rinvigoriti per affrontare i resto della giornata.

Gesù eucaristia oggi esce trionfalmente dai tabernacoli e dalle chiese per essere portato in processione per le strade dei nostri paesi. Lui vuole starci accanto come sostegno per i nostri passi, accanto alle nostre fatiche e gioie.
Accogliamolo!

Cammino di S.Antonio 2015

Si è svolto nella notte tra sabato 30 e domenica 31 maggio il Pellegrinaggio sul Cammino di S.Antonio.
25 Km di amicizia, di riflessione, di preghiera, per incontrare le scelte coraggiose che hanno costruito la vita di un grande Santo.

1.000 sono stati i Pellegrini che si sono uniti ai Frati, affrontando fatica, un po' di pioggia, sonno...

Ore 21.30: ora di Adorazione animata con i canti del Coro Ludate. Il Vescovo Antonio di Padova ha salutato i pellegrini invitandoli a camminare nella fede non solo nel cammino notturno ma anche nel cammino della vita.
Ore 22.30: solenne Benedizione dei Pellegrini e invio.

Lungo il cammino: preghiera, canti, soste di riflessione.
Arrivati tutti per la S.Messa delle ore 9.00 in Basilica, stanchi ma sani e salvi e soprattutto con una marcia in più data dalla presenza tra noi dell'Amico S.Antonio

Festa di Famiglia: SS.ma Trinità

Raggiunta la vetta di una montagna, se la giornata è limpida si guarda tutto il cammino percorso... E’ un simbolo di ciò che la festa della SS. Trinità ci chiama a fare,...
Dio è il protagonista della storia della salvezza: è Creatore, è Salvatore, è Vivificatore...

INCHIESTA: E’ abbastanza raro trovare gente che afferma: non credo in Dio!.
Recenti inchieste affermano che oggi l’atteggiamento più diffuso è l’agnosticismo, cioè dire: che Dio ci sia o non ci sia non mi interessa.
Altri ancora affermano di credere in Dio dicendo: qualcosa ci deve pur essere! Ma è un qualcosa o un qualcuno che non entra nella vita, è distante e non costituisce un problema..
Noi cristiani non solo affermiamo che Dio ESISTE, ma che si è “rivelato”, cioè ha parlato di sè, della sua vita, del rapporto che ha con noi, di quello che ci dona...
Da sempre Dio ci ha scelti, ci ama, ci parla: è vicino a noi, è con noi... Nel Deuteronomio si parla di Dio che sceglie il suo popolo, lo predilige. Dalle origini della sua storia questo popolo è nelle mani di Dio, nel disegno di salvezza Gli ha dato una legge di salvezza...
Quel popolo che Dio ama e predilige, siamo noi ai quali chede di essere di salvezza per gli altri...
Dio ci ha creato perché un giorno possiamo vivere per sempre nella sua Famiglia.

Il Dono dello Spirito

Cinquanta giorni dopo Pasqua, troviamo gli apostoli ancora rinchiusi nel cenacolo come clandestini impauriti, indecisi sul da farsi.
Gesù si era nascosto ai loro occhi e aveva detto: “andate, predicate il mio vangelo…”.
Ma quei poveri uomini avranno pensato; “e dove andiamo? Chi crederà alle nostre parole?”. Forse avranno ricordato altre parole di Gesù: “vi mando come agnelli in mezzo ai lupi… vi perseguiteranno…”. C’era da spaventarsi… ma qualcuno avrà anche ricordato che Gesù aveva detto: “non vi lascerò orfani… vi manderò….”
Avevano paura… Paura perché capivano che l’impresa di Gesù era impossibile con le forze umane. Paura perché avevano già sperimentato i propri limiti: ricordavno di essere fuggiti dall’orto degli ulivi… uno di loro aveva tradito… e il primo, Pietro aveva rinnegato il Maestro tre volte… Ma era una paura che nasceva dall’umiltà, dalla coscienza di essere piccoli… e aspettavano in preghiera

Ma ecco la scossa di un'esperienza interiore straordinaria: vengono illuminati e rianimati dallo Spirito Santo, il grande dono che Gesù aveva promesso.

E che promette anche a noi!

2015: Anno della Vita Consacrata

Vi segnaliamo, in allegato, una bella iniziativa in questo anno della "Vita Consacrata", nella Diocesi di Treviso, per opera delle Giovani Comunità Vocazionali presenti in Diocesi, in modo particolare le Discepole del Vangelo.

Download 11_-_Locandina_Convegno_su_Cultura_della_vocazione__Maria_Campatelli.pdf

Il Giorno del Signore

Ti ringrazio, Signore, per il dono della Domenica!
Non dimentichi il mio cuore che, prima ancora di essere un giorno che mi libera dalla scuola, dal lavoro o dai soliti impegni quotidiani, è la PASQUA SETTIMANALE,
La Messa, il desiderio di stare in famiglia e la gioia di condividere il tempo di questo giorno con i miei amici e familiari, mi faccia gustare fino in fondo che tutto ha un sapore diverso, perché tutto ha il "gusto del Pane" che oggi mi hai donato.

17 Maggio: Ascensione del Signore

Gli arrivi e le partenze sono sempre momenti di forte emozione.
Le partenze forse di più, perché comportano un distacco.
- Proviamo a pensare a persone care che si allontanano per tanto tempo, per grandi distanze;
- proviamo a pensare ai cristiani perseguitati in oriente costretti a scappare e lasciare tutti i loro beni;
- proviamo a pensare a chi a bordo dei barconi vede naufragare la propria speranza e intuisce che forse non rivedrà più i suoi cari;
- e pensiamo anche al saluto estremo che diamo ai nostri cari in occasione dei funerali.

Gesù che sale al cielo offre un nuovo significato alle partenze.
Lui parte, sale al cielo, ma ci assicura che rimane presente: si ripresenta come Spirito Santo, ancor più presente, sempre e ovunque.

ULTIMO CAMMINO DI S.ANTONIO

Sabato e domenica 30-31 maggio 2015, si svolgerà, nella notte, il Pellegrinaggio sul "Cammino di S.Antonio".
Da Camposampiero - Arcella - alla Basilica del Santo (24 KM).
E' un gesto di Fede e di Preghiera al nostro caro Santo perché ci protegga nel cammino della vita.

L' ISCRIZIONE è obbligatoria e va fatta ONLINE nel sito internet del Cammino:
www.ilcamminodisantantonio.it
oppure telefonando all'Ufficio Informazioni della Basilica del Santo. Tel.: 049 8225652

V Domenica di Pasqua

"RIMANETE IN ME E IO IN VOI"

Tante volte il vangelo usa delle immagini prese dall’agrico-ltura: il chicco di grano, l’albero che produce frutti buoni, il fico....
Nel vangelo di questa domenica Giovanni presenta Dio
Padre come l’ Agricoltore, il Vignaiolo e paragona la relazione dell’uomo con Dio con quella della vite e i tralci.

Rimane all’uomo la libertà di staccarsi, di fare da sé, col rischio però di inaridire. Gesù ci assicura. “Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto”.

Download vite-tralci.jpg

MESE DI MAGGIO

“Giorno per giorno con la Beata Vergine Maria”.
In quest'anno della "Vita Consacrata e della Famiglia" vogliamo innalzare la nostra preghiera quotidiana in modo particolare per le nostre famiglie.
Il mese di maggio, per antica tradizione, è dedicato alla Madre di Dio e Madre nostra.
Ogni sera, da lunedì 4 maggio, lungo il viale del Santuario del Noce, ci troviamo per la preghiera del Rosario - ore 20.30

In allegato trovate "La Voce dei Santuari" con gli appuntamenti di maggio.

Download Voce_Santuari_Antoniani.pdf