Camposampiero (PD)
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Santuari Antoniani

52° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

DOMENICA 26 APRILE, domenica del Buon Pastore, è la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni di speciale consacrazione

È BELLO CON TE!
Lo slogan esprime una relazione, un cammino che trasforma il nostro sguardo di fede e lo rende capace di riconoscere la bellezza del Signore che, anche oggi, continua a chiamare e a spargere semi di vocazione con abbondanza.

Siamo invitati a pregare perché il Padre ci mandi "Pastori Buoni, appassionati, che portano in sé l'odore delle pecore".

Domenica 19 aprile: OSTENSIONE della SACRA SINDONE

Domenica 19 aprile viene esposta alla Venerazione del pubblico la "Sacra Sindone", il lenzuolo che ha avvolto il corpo di Gesù dopo la crocifissione.
La Sacra Sindone, per le caratteristiche della sua impronta, rappresenta un rimando diretto e immediato che aiuta a comprendere e meditare la drammatica realtà della Passione di Gesù. Per questo Papa san Giovanni Paolo II l'ha definita "specchio del Vangelo".
«Il mondo ha bisogno di Amore più grande! L’Amore che vince sul male e che porta riconciliazione; più forte delle avversità e delle difficoltà»
http://www.sindone.org/

3a DOMENICA DI PASQUA

Di questo voi siete testimoni...
... del mistero di Cristo, morto e risorto. Testimoni... da allora ad oggi. Risentiamo ancora del clima gioioso di Pasqua per la Risurrezione di Gesù: è vivo e cammina con noi!
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PROSSIME INIZIATIVE in Oasi Giovani e Casa di Spiritualità:

- Giovedì 23 aprile, ore 20.30: Appuntamento con il "Caffè Spirituale" www.vedoilmiosignore.it
- Sabato 25 aprile: Pellegrinaggio a Sotto il Monte, nei luoghi di Papa Giovanni XXIII.
- Sabato 25 - Domenica 26 aprile: Meeting Francescano Giovani a Torino con la Sacra Sindone. www.riparalamiacasa.it

II Domenica di Pasqua: Giornata della Divina Misericordia

12 aprile: Giornata della Divina Misericordia.
Con la sua coroncina, è stato il fulcro del pontificato di Giovanni Paolo II, un cardine di Benedetto XVI, il primo riferimento infine di papa Francesco, che ne ha parlato durante il suo primo Angelus.
E come ogni anno, sin dalla sua proclamazione, la prima domenica dopo Pasqua è dedicata proprio a questa festività liturgica. A cui quest`anno si unisce lo straordinario Giubileo indetto dal Pontefice, e dedicato proprio alla misericordia.
Ma non solo: questa domenica, infatti, Francesco celebrerà una messa in rito armeno per i cento anni dal “grande male”, lo sterminio del popolo armeno, e proclamerà Dottore della Chiesa San Gregorio di Narek. Un segno di vicinanza per il primo popolo che si è convertito a Cristo – nel 301 – e l`augurio che rinnovare la memoria di quanto accaduto possa evitare nuovi massacri di cristiani in Medio Oriente.

PASQUA: Festa dei macigni rotolati

Vorrei che potessimo liberarci dai macigni che ci opprimono, ogni giorno: Pasqua è la festa dei macigni rotolati.
È la festa del terremoto.
La mattina di Pasqua le donne, giunte nell'orto, videro il macigno rimosso dal sepolcro. Ognuno di noi ha il suo macigno. Una pietra enorme messa all'imboccatura dell'anima che non lascia filtrare l'ossigeno, che opprime in una morsa di gelo; che blocca ogni lama di luce, che impedisce la comunicazione con l'altro.
È il macigno della solitudine, della miseria, della malattia, dell'odio, della disperazione del peccato. Siamo tombe alienate. Ognuno con il suo sigillo di morte.
Pasqua allora, sia per tutti il rotolare del macigno, la fine degli incubi, l'inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi e se ognuno di noi, uscito dal suo sepolcro, si adopererà per rimuovere il macigno del sepolcro accanto, si ripeterà finalmente il miracolo che contrassegnò la resurrezione di Cristo.
(vescovo don Tonino Bello)

PASQUA: Risurrezione del Signore

Questo è il Giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo!

Signore, crediamo nelle tue Parole, nelle tue azioni, ma ancor più crediamo in te risorto, crediamo che sei ritornato in vita per vivere per sempre accanto a noi.
Con la tua risurrezione hai riempito di speranza il cuore di ciascuno di noi.

Quando la corsa della mia vita
sembra più quella di un fuggiasco
che quella di un pellegrino,
o Signore, aumenta il desiderio di TE,
perché solo da TE
proviene la certezza che,
al termine della notte,
non c'è la notte,
ma il GIORNO senza tramonto.

Download risurrezione1.mp3

SETTIMANA SANTA - Sabato: silenzio sulla terra...

Ma era proprio necessario?
Gesù non poteva continuare a fare del bene senza arrivare a QUELLA morte?
E poi, come fa la morte a salvare il mondo?!
A pensarci bene, qualsiasi altro gesto ci avrebbe lasciato qualche dubbio su Dio: la croce toglie ogni dubbio.
"Ricordati di me", grida l'angoscia dell'uomo che muore.
"SARAI CON ME!", risponde l'amore.
Gesù non è venuto perché lo comprendessimo, come un teorema, ma perché ci aggrappassimo a lui, lasciandoci trasportare da un amore... oltre.

SETTMANA SANTA - Venerdì: Gesù muore sulla Croce

Gesù, gridando a gran voce disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito".
La croce gloriosa del Signore risorto è l'albero della mia salvezza. Di esso mi nutro, di esso mi diletto. Nelle sue radici cresco, nei suoi rami mi distendo. La sua rugiada mi rallegra, la sua brezza mi feconda. Alla sua ombra ho posto la mia tenda.
La terra ha compiuto la sua offerta. Ora pacificata e riconciliata, accoglie tra le sue braccia il giusto, si prende cura di lui e attende. Attende che un nuovo frutto germogli dalla sua morte. Infatti se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo. Se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la sua vita la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.

PREGHIERA:
O Signore, con ingiusta sentenza sei stato tolto di mezzo. Ti è stata data sepoltura con gli empi, mentre portavi il peccato di molti e intercedevi per i peccatori. Ora, per aver consegnato te stesso alla morte, ti sono date in premio le moltitudini.
Tu, Signore, hai vinto il nostro male con il tuo bene, e hai trasformato la maledizione che pesava sulla terra, in benedizione perenne. Facci dono della tua morte per entrare con te nella vita che non ha fine.

SETTIMANA SANTA - Giovedì: Servi della Gioia

La Messa del Giovedì Santo è una Eucaristia che ha un suo inconfondibile carattere di intimità: facciamo la bella esperienza di un incontro con Cristo che si dona a noi.
Questo è il motivo per cui il Figlio di Dio si è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi: per servirci.
La Gioia di Dio è la mia esistenza. Un'esistenza felice.
Per Gesù servirmi non è un peso, ma una esigenza del cuore. Il senso della sua vita è la mia felicità.
Come una madre, che vive per il suo figlio ed è felice solo quando lo vede contento e sereno.
Senza per questo sentirsi svalutata o sfruttata, ma anzi trovando nella gioia del figlio il compimento del suo essere madre.
Gesù mi serve morendo sulla croce per me, facendomi vedere quanto sono PREZIOSO per lui e allo stesso tempo indicandomi la via perché io sia felice: "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi".

PREGHIERA
Signore, fa' che anch'io trovi la mia gioia nel fare la gioia degli altri.

SETTIMANA SANTA - Mercoledì. Testimoni dell'amore

E' tempo di preparare la Pasqua, perché il Signore vuole venire a mangiarla proprio "con me", vuole mettersi a tavola "con me".
E' il tempo della fedeltà o del tradimento, perché stare con Gesù non è semplice, chiede di scegliere, significa andare controcorrente, significa avere il coraggio di decidere e agire secondo una logica diversa da quella che mi circonda.
E Gesù non ha vie di mezzo: mi chiede di sapermi giocare fino in fondo nell'amore, ogni giorno, nelle relazioni e nelle scelte che mi coinvolgono, come ha fatto lui.
Sono pronto?

PREGHIERA:
Signore Gesù, parlare di te con i miei amici, dire che credo, mi fa paura, mi fa sentire diverso. Aiutami a non avere paura di testimoniarti.

Domenica delle Palme e della Passione del Signore

La domenica delle Palme è il portale della Settimana Santa. A narrarci la Passione di Gesù quest’anno tocca all’evangelista Marco. Occorre seguirlo passo passo, sostando dal capitolo 14.mo al 15.mo. Marco non teme di presentarci lo scandalo della croce nella sua drammaticità. Parla pochissimo Gesù dopo la sua cattura e, richiesto, afferma di essere Lui il Cristo ovvero il Messia atteso e il Figlio di Dio. E’ Lui il Re. Tutto sembra smentirlo: la reazione del sommo sacerdote, la derisione dei servi, il rinnegamento di Pietro, la fuga degli altri… Eppure un ‘pagano’, uno straniero, il centurione romano, vedendolo morire in quel modo fa la sua professione di fede: “veramente quest’uomo era Figlio di Dio” (Mc 15,39). Occorre che anche noi leviamo nuovamente gli occhi a Lui, al Re che non fugge, non scende la croce, per ripetere, con parole nostre, la stessa professione.
fGV

25 aprile: insieme nei luoghi di Papa Giovanni XXIII

Pace e bene dalla nostra Casa di Spiritualità di Camposampiero!
Vi raggiungiamo per informarvi che, per sabato 25 aprile, la nostra Casa organizza un pellegrinaggio nei luoghi cari a papa Giovanni XXIII.
Partiremo alle ore 7 di sabato mattina dai Santuari Antoniani di Camposampiero e visiteremo Sotto il Monte, la città natale di Angelo Roncalli, uno dei papi più amati di tutti i tempi.
Dopo il pranzo ci trasferiremo nella parte alta della città di Bergamo.
Durante tutta la giornata saremo seguiti da una guida, che ci illustrerà i luoghi più amati da san Giovanni XXIII.
Il ritorno è previsto per le ore 20.30, sempre ai Santuari Antoniani di Camposampiero.
Le iscrizioni scadono il 2 aprile.
Per vedere il programma della giornata e avere più informazioni sulla quota e sulle modalità di partecipazione visita il sito internet: www.vedoilmiosignore.it
Scarica l'allegato.
Nella speranza di condividere con voi questa giornata, vi auguriamo una buona quaresima!

Download depliant_pellegrinaggio_bergamo.pdf

MEETING GIOVANI NORD ITALIA

Il Meeting è una proposta per i Giovani del Nord Italia, dai 18 ai 28 anni.
E’ un bel momento per una “sosta spirituale” in stile francescano, nella Preghiera, Riflessione e Fraternità, con i Frati e le Suore di San Francesco.
L’occasione ci viene dall’OSTENSIONE della SACRA SINDONE e dal Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco, l’Apostolo dei Giovani.
ISCRIZIONI: vedi sito internet:

www.riparalamiacasa.it

19 marzo, Festa di San Giuseppe

San Giuseppe, "uomo Giusto".
Quando la Scrittura dice di qualcuno che era "Uomo Giusto" non intende dire che era imparziale, equo, o semplicemente rispettoso delle leggi prescritte.
La Scrittura intende piuttosto dire che costui aveva trovato (anche attraverso il rispetto della legge) una via per stringere alleanza con il Dio di Israele. Il Dio fedele che compie le sue promesse, che libera dalla schiavitù, che guida alla terra promessa. Il Dio che ama il suo popolo.
La fiducia in questo amore fa ì che Giuseppe creda che, anche nell'evento che lo "spiazza", Dio sta operando per il Bene.
Questa fiducia lo rende libero e capace di trovare una risposta che non sia istintiva, immediata. Una risposta che custodisca l'amore, facendolo crescere.

AUGURI con una preghiera speciale per tutti i papà.

Ecco i 50 Paesi dove i cristiani sono più perseguitati

Sono dati che fanno riflettere. E che rendono la situazione ancor più drammatica. Il 2014 è stato un anno orribile per la persecuzione dei cristiani.
Partiamo dai numeri. Crudi quanto drammatici.
- Nel 2012 erano 1.201 i cristiani assassinati per via della loro fede.
- Nel 2013 erano 2.123;
- nel 2014 sono stati 4.344.
Nell'ultimo biennio, quindi - complice la nascita dello Stato Islamico in Iraq e Siria e dei terroristi di Boko Haram in parte dell'Africa - il numero dei cristiani uccisi è praticamente quadruplicato. Vengono recensite una cinquantina di nazioni in cui i cristiani sono perseguitati.
Il grado di violenza va dalle «persecuzioni gravi» alla «persecuzione totale».
Tre sono, secondo il rapporto, le nazioni dove la persecuzione dei cristiani "è assoluta": Corea del Nord, Somalia e Iraq. Molto forte è in Siria, Afghanistan, Sudan, Iran, Pakistan, Eritrea, Nigeria, Maldive, Arabia Saudita, Libia, Yemen e "territori palestinesi".
Nella lista dei 50 Paesi dove i cristiani sono più perseguitati figurano anche India, Egitto, Cina, Etiopia, Tanzania e Myanmar.

(da Avvenire)

Download carta_persecuzioni.pdf

Il Papa: un Anno Santo della Misericordia

«Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia. Lo vogliamo vivere alla luce della parola del Signore: "Siate misericordiosi come il Padre"» (cfr Lc 6,36).
«Il messaggio di Gesù è la misericordia. Per me, lo dico umilmente, è il messaggio più forte del Signore» (Papa Francesco).
Con queste parole, pronunciate nel giorno che segna il secondo anniversario della sua elezione, Papa Francesco ha annunciato l’indizione di un Anno Santo Straordinario della Misericordia.

"Non ci stanchiamo di chiedere perdono!"

8 marzo: Festa Internazionale della Donna

..."La Donna uscì dalla costola dell'Uomo"...
non dai piedi per essere calpestata,
né dalla testa per essere superiore,
ma dal lato per essere uguale,
sotto il braccio per essere protetta,
accanto al cuore per essere amata...
William Shakespeare

Auguri, con una preghiera speciale, in particolare per le mamme...

Presto Santi i Martriri di Pariacoto

Michele e Zbigniew, entrambi frati minori conventuali della provincia di Cracovia, in Polonia, erano in Perù da un paio d’anni, parte del primo gruppo di missionari dell’Ordine.
Erano praticamente coetanei (nati rispettivamente nel 1960 e 1958) e, durante il periodo della loro formazione religiosa iniziale insieme, Michele seguiva di un anno Zbigniew; en-trambi furono inviati in missione a Pariacoto (diocesi di Chimbote) sulla base della loro
testimonianza religiosa fin dal seminario e dopo una breve esperienza di dedicata vita pastorale in patria. Furono presi di mira dai guerriglieri di Sendero Luminoso a causa del loro lavoro pastorale in mezzo agli abitanti della cordigliera delle Ande, che visitavano nei numerosi villaggi della parrocchia, ed anche per la loro assistenza verso i più bisognosi, se-condo la pratica pastorale della diocesi di Chimbote, in una zona di cui i guerriglieri stavano assumendo sempre più il controllo.
Nell’agosto 1991, i guerriglieri incrementarono la reazione violenta alla Chiesa cattolica, in opposizione alla sua testimonianza di solidarietà nei confronti dei più diseredati, ed annunziarono pubblicamente che avrebbero ucciso un sacerdote ogni settimana nella diocesi di Chimbote. Dopo che il primo sacerdote preso di mira scampò fortunosamente all’esecuzione istantanea, il 9 agosto toccò ai due frati conventuali polacchi Michele e Zbigniew, che furono prelevati dalla chiesa al termine della celebrazione Eucaristica serale, e dopo un breve processo sommario, furono condotti fuori del paese ed uccisi vicino al cimi-tero, insieme al sindaco del luogo. Il 25 agosto fu la volta di d. Sandro, al quale fu tesa un’imboscata al ritorno dalla celebrazione Eucaristica in una lontana cappella e prima dell’ultima celebrazione di quel giorno: fu giustiziato appena scese dal veicolo.

Download Martirio_dei_Servi_di_Dio_Michele_Tomaszek__Zbigniew_Strza_kowski_ed_Alessandro_Dordi.pdf

Un buon consiglio...

Siamo invitati, in questa domenica di quaresima a verificare e rivedere la nostra “FEDE”
Se ci pensiamo: ogni giorni facciamo tanti “atti di fede umana”: crediamo al giornale, crediamo alla parola dell’amico, crediamo alla televisione, crediamo al politico e spesso crediamo anche a chi racconta menzogne.... Sono tutti atti di fede perché suppongono fiducia in chi dice qualcosa...
Ma, ecco il fatto strano: siamo facili a credere nella parola degli uomini, mentre siamo difficili a credere nella parola di Dio...
La storia di Abramo: storia di fede: Dio gli fa sentire la sua chiamata, ma Abramo sente anche la chiamata e le proposte dell’ambiente del suo tempo: esattamente come noi... Abramo “scommette tutto su Dio” pur non avendo le cose chiare...
Abramo capisce che l’unica sicurezza della vita è Dio soprattutto quando il dolore, la prova, il sacrificio, puntualissimi, si affacceranno sulla nostra vita...

STOP! Fermati e... cerca nel Deserto!

Si parte per il cammino di quaresima.
Si parte verso Gerusalemme, centro di tutta la storia, luogo della passione ma anche della resurre-zione.
Il viaggio che possiamo fare in questo periodo, un viaggio dentro noi stessi, alla riscoperta della ve-rità di noi stessi. E’ un percorso di grazia che consente di rimettere ordine nella propria vita, di dare la priorità alla relazione con Dio, quel Dio che sempre ci aspetta, pronto ad offrirci la sua miseri-cordia.
L’invito a partire ci è stato rivolto dalla liturgia il giorno delle ceneri: “ Ritornate a me con tutto il cuore… laceratevi il cuore , non le vesti…” (Gioele 2,12 ss.)
Si parte dal deserto, luogo faticoso, carico di tentazioni, luogo dove si è messi alla prova, ma anche luogo affascinante, luogo di silenzio dove Gesù Cristo è uscito vincitore. Faticoso come certe prove della vita lo stare nel deserto ma, dalle prove si esce e si può uscire vincitori: con la fede… si può fare!

18 Febbraio - MERCOLEDI' delle CENERI

Chi pensa alla quaresima, pensa di solito con immediatezza a qualcosa di cupo, tenebroso, al sacrificio, alla penitenza intesa come dovere, come mortificazione.
Certamente viene spontaneo pensare a ciò dopo che improvvisamente si interrompe il tenore allegro del carnevale: ci si toglie le maschere per affrontare la vera realtà che non può essere fatta solo di allegra e mascherata spensieratezza.
In realtà la quaresima non è altro che un cammino, un’opportunità di percorrere la strada che fa luce sul mistero di Dio fatto uomo.
Certo è un percorso che richiede delle norme, delle indicazioni, dei riferimenti.
La chiesa, a cominciare dall’imposizione delle ceneri, ci propone tanti segni e tante indicazioni che nascono da una Parola di Dio sempre abbondante che ci guida verso Gerusalemme.
Via le maschere allora, pronti a camminare con la verità di noi stessi in questo percorso di preparazione, di luce e di grazia.

Distribuzione delle Ceneri durante le S.Messe: 7.00 – 8.00 – 9.00

11 Febbraio GIORNATA del malato

DAL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO:

Sapienza del cuore è servire il fratello. Nel discorso di Giobbe che contiene le parole «io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo», si evidenzia la dimensione di servizio ai bisognosi da parte di quest’uomo giusto, che gode di una certa autorità e ha un posto di riguardo tra gli anziani della città. La sua statura morale si manifesta nel servizio al povero che chiede aiuto, come pure nel prendersi cura dell’orfano e della vedova (vv.12-13).

Quanti cristiani anche oggi testimoniano, non con le parole, ma con la loro vita radicata in una fede genuina, di essere “occhi per il cieco” e “piedi per lo zoppo”! Persone che stanno vicino ai malati che hanno bisogno di un’assistenza continua, di un aiuto per lavarsi, per vestirsi, per nutrirsi. Questo servizio, specialmente quando si prolunga nel tempo, può diventare faticoso e pesante. È relativamente facile servire per qualche giorno, ma è difficile accudire una persona per mesi o addirittura per anni, anche quando essa non è più in grado di ringraziare. E tuttavia, che grande cammino di santificazione è questo! In quei momenti si può contare in modo particolare sulla vicinanza del Signore, e si è anche di speciale sostegno alla missione della Chiesa.

Chiediamo con viva fede allo Spirito Santo che ci doni la grazia di comprendere il valore dell’accompagnamento, tante volte silenzioso, che ci porta a dedicare tempo a queste sorelle e a questi fratelli, i quali, grazie alla nostra vicinanza e al nostro affetto, si sentono più amati e confortati. Quale grande menzogna invece si nasconde dietro certe espressioni che insistono tanto sulla “qualità della vita”, per indurre a credere che le vite gravemente affette da malattia non sarebbero degne di essere vissute!

Domenica 1 febbraio 2015

37a GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA

«I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l'esperienza e la saggezza della loro vita». Queste parole ricordate da Papa Francesco sollecitano un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine. È l’invito a farci servitori di ciò che “è seminato nella debolezza” (1 Cor 15,43), dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita.
Quando una famiglia si apre ad accogliere una nuova creatura, sperimenta nella carne del proprio figlio “la forza rivoluzionaria della tenerezza” e in quella casa risplende un bagliore nuovo non solo per la famiglia, ma per l’intera società.

dal Messaggio per la 37° Giornata per la Vita

27 Gennaio: GIORNATA DELLA MEMORIA

«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e
schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati»

PREGHIERA per l'Unità dei Cristiani

Inizia la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Possiamo riflettere sull’importantissimo e ben noto testo del profeta Michea: “Quale offerta porteremo al Signore, al Dio
Altissimo, quando andremo ad adorarlo?
....... In realtà il Signore ha insegnato agli uomini quel che è bene quel che esige da noi: praticare la giustizia, ricercare la bontà e vivere con umiltà davanti al nostro Dio” (6, 6-8).
Questo compito è particolarmente importante nella settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Il vero culto gradito a Dio è l’armonia, l’unità tra coloro che credono in Lui. Se i cristiani saranno uniti e si ameranno, da
questo il mondo riconoscerà che sono discepoli di Gesù Cristo.