Camposampiero (PD)
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Santuari Antoniani

10 FEBBRAIO - MERCOLEDÌ' delle CENERI

Chi pensa alla quaresima, pensa di solito con immediatezza a qualcosa di cupo, tenebroso, al sacrificio, alla penitenza intesa come dovere, come mortificazione.
Certamente viene spontaneo pensare a ciò dopo che improvvisamente si interrompe il tenore allegro del carnevale: ci si toglie le maschere per affrontare la vera realtà che non può essere fatta solo di allegra e mascherata spensieratezza.
In realtà la quaresima non è altro che un cammino, una opportunità di percorrere la strada che fa luce sul mistero di Dio fatto uomo.
Certo è un percorso che richiede delle norme, delle indicazioni, dei riferimenti.
La chiesa, a cominciare dall’imposizione delle ceneri, ci propone tanti segni e tante indicazioni che nascono da una Parola di Dio sempre abbondante che ci guida verso Gerusalemme. Soprattutto in quest'Anno Santo della Misericordia.
Via le maschere allora, pronti a camminare con la verità di noi stessi in questo percorso di preparazione, di luce e di grazia.

Nel nostro Santuario: Distribuzione delle Ceneri durante le S.Messe: 7.00 – 8.00 – 9.00
Alle 7.30 nel Santuario del Noce con le Sorelle Clarisse.

PORTA SANTA

VENERDì 12 FEBBRAIO, alle ore 20.45, il Vicario Episcopale della Diocesi di Treviso,. Mons. Giuseppe Rizzo aprirà la PORTA SANTA presso i Santuari Antoniani di Camposampiero.
Rimarrà fino al 13 Giugno, Festa di S.Antonio di Padova.
Appena dentro la Porta Santa si ritira un "Depliant" con descritto un percorso in 6 tappe di "Preghiera" e "Riflessione" da fare all'interno del Santuario, con le indicazioni per acquistare l'Indulgenza Giubilare.

2 Febbraio: FESTA DELLA CANDELORA

Martedì 2 febbraio : Presentazione del Signore al tempio
FESTA DELLA CANDELORA
Durante le s. Messe
(7 - 8 - 9 - 19.00 S. Messa Solenne alla Visione; 7.30 al Noce)
In Chiesa verranno benedetti i ceri che possono essere portati a casa.
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Conclusione dell’Anno della Vita Consacrata

ore 18.30: Rtrovo al Santuario del Noce
Benedizione delle Candele e Processione verso il Santuario della Visione.

Ore 19.00: Solenne Concelebrazione con i Parroci delle nostre Comunità Cristiane
E con la presenza dei Religiosi e Religiose presenti nel territorio.

Download Voce_dei_Santuari_Antoniani_febbraio_2016.pdf

DOMENICA 3a ORDINARIA

Gesù che appare sulla scena del mondo, inizia la sua vita pubblica nel paese di origine.
Già il profeta Isaia, vari secoli prima aveva profetato che questa regione sarebbe stata invasa da una luce inattesa.
Luca, vuole farci capire che questa luce e gioia inattese sono arrivate con Gesù che col suo messaggio, la sua buona novella è la luce che cancella le tenebre, è la vera soluzione per la nostra gioia, la nostra pace, LUCE per la Bibbia è simbolo di felicità, benessere, gioia...

La luce è uno dei bisogni primordiali dell'uomo. Essa non è solo un elemento necessario alla vita, ma quasi l'immagine della vita stessa. Venire alla luce significa proprio "vivere". E Gesù in Galilea ha annunciato col suo messaggio dove sta la vera vita, la vera gioia per noi.
Studiato a fondo, l'annuncio messianico della salvezza che Gesù applica a sè, non riguarda soltanto la liberazione dal peccato, la salvezza dell'anima; ma implica la salvezza e la liberazione di tutto l'uomo, di ogni uomo, da ogni forma di schiavitù, sfruttamento e degradazione.

Quando Gesù diceva: "Credete al Vangelo" non intendeva certo riferirsi a un libro scritto ma ad un messaggio, un gioioso annuncio di qualcosa di grande, che permette all'uomo di capire perchè e come deve vivere per avere la gioia e la pace....
Con questo vangelo, questo messaggio, noi ci imbattiamo ogni giorno perchè esso non è contenuto solo in un libro ma arriva alle nostre orecchie attraverso innumerevoli strade, dalla parola del Papa, leggendo il giornale, ascoltando una conferenza...
E chi è alla ricerca sincera della verità sente dentro di sè che il Vangelo è vero. Ci potranno essere delle pagine che non si capiscono bene, ma si sente che questa è la vita, che non è un romanzo, ma una storia vera. E non sono solo alcuni documenti a testimoniarlo, ma tutti questi duemila anni di cristianesimo.... Come si spiegherebbero se il Vangelo fosse stato inventato? E inventato da chi? Sarebbe possibile inventare un messaggio per l'uomo valido per tutti i tempi, così semplice da incantare i bambini, e così profondo da strappare la meraviglia dei saggi, così esigente da sentirci afferrare dalle sue parole anche se non lo vogliamo?

Ma una scelta così è tremendamente impegnativa ma anche estremamente entusiasmante e liberante per cui si riesce a comprendere come ci siano sempre stati nella storia della chiesa, e ci siano anche oggi degli uomini, dei giovani che si buttano tutto dietro le spalle e impegnano la loro vita unicamente per Cristo.

C'è della salvezza che non si farà mai in questo mondo se anche non ci daremo da fare; c'è del bene che non sarà mai rivelato se non attraverso la nostra buona volontà.

Dobbiamo capire che la vita non serve a niente a nessuno, neanche a noi, se non serve a fare del bene, se non la mettiamo a servizio dei nostri fratelli.

10 GENNAIO . BATTESIMO DI GESU'

Oggi è un'occasione per meditare sul nostro Battesimo.
Il Battesimo è un inizio, un germe, un seme, una prima pietra di una casa che va poi costruita.
Che cosa accade invece? Molti battesimi non hanno seguito, restano una prima pietra che si trasforma, a volte, in rudere abbandonato.
Davanti a questo spettacolo alcuni propongono: "Non battezziamo più i bambini e lasciamo che ognuno decida da sé, quando sarà grande". E’ una falsa soluzione del problema.
Nello stesso tempo sia ben chiaro che il Battesimo non viola la libertà dei piccoli, così come l'amore dei genitori verso i bambini non viola la libertà dei bambini.
Infatti se il Battesimo è un dono dell'Amore Infinito di Dio, nessuno potrà proibire a Dio di amare i suoi figli fin dal momento della loro nascita e nessuno potrà mai chiamare questo amore una violazione di libertà: Dio ci ama prima che noi l'amiamo; Dio ci ama e il suo amore non costringe, ma soltanto dona una possibilità di vita e di salvezza.
Allora quale è la soluzione per uscire dal triste fenomeno dei battesimi senza sviluppo nella vita? La soluzione sta nel riscoprire la missione della famiglia e la responsabilità della comunità cristiana.
Infatti il Battesimo dei piccoli non ha sviluppo, perché tante volte essi non trovano e non vedono esempi di adulti che vivono il Battesimo con coerenza. I piccoli hanno bisogno di una famiglia che quotidianamente e con l'esempio proponga la strada cristiana.
- Perché Giovanni Bachelet perdonò eroicamente gli assassini del padre? Perché il padre, quotidianamente, parlava di perdono e aveva vissuto il perdono.
- Perché Francesco d'Assisi scelse di vivere il Vangelo senza mezze misure? Perché la mamma l'aveva fatto crescere in un clima di autentica fede cristiana.
- Perché San Giovanni Bosco pensò al sacerdozio? Perché la mamma gliene parlava in termini di venerazione.
La famiglia e soltanto la famiglia può ridare vita e ossigeno al Battesímo dei bambini.
Nel Battesimo ci è stato dato anche un nome.
BUON ONOMASTICO A TUTTI!

6 Gennaio EPIFANIA del Signore

A Natale il Figlio di Dio si fa conoscere solo agli Ebrei.
Nell'Epifania si manifesta a "tutti", cioè fuori dei piccoli confini dell'ebraismo.
La festa di oggi ci fa capire tante cose belle e consolanti: Dio ha un piano e lo porta avanti al di là anche della cattiveria degli uomini. Egli supera le nostre meschinità e piccolezze. Coloro che avrebbero dovuto capire, studiando le Scritture, l’arrivo e la nascita del Salvatore, non si accorgono, chiusi nel loro orgoglio e presunzione... Intanto Dio si è rivolto ad altri più accoglienti e aperti...
I protagonisti di oggi sono i Magi. Al corrente dell'attesa di un Salvatore da parte del popolo d'Israele, essi credono di scoprire il segno della sua nascita nell'apparizione di un astro misterioso. E così si mettono in cammino. Erano alla ricerca...
Così degli stranieri scoprono il Messia, mentre i Giudei, nonostante tutte le profezie, tengono un atteggiamento di indifferenza e perfino di ostilità: essi rifiutano il Salvatore.
Certamente per ogni uomo di buona volontà c'è un segno.
L'Epifania può ripetersi ancora per noi, oggi. Anche a noi che viaggiamo nel buio può apparire la stella.
CORAGGIO!

Maria S.ma Madre di Gesù

Oggi inizia un nuovo anno. In questo giorno ognuno di noi vuole dimenticare qualcosa del suo passato e vuole sognare e desiderare una vita tutta nuova.
Una convivenza più serena, un mondo più giusto e fraterno, da cui sia bandito il sospetto, la paura, la tristezza...
Tutto questo non si trova bello e impacchettato sulla porta di casa. ognuno deve confezionare la sua parte, metterci il suo impegno.
Un altro anno che ci viene offerto significa che il grande lavoro di Dio nel creare il mondo non vuole finire. Dobbiamo augurarci oggi di lavorare molto per tutto ciò che è bello, che è giusto, che è buono.
Il mondo ha bisogno di noi cristiani che abbiamo la fede, per riaccendere luci che si sono spente, per ritrovare sorrisi smarriti.
Auguriamoci, quindi che quest'anno nuovo realizzi, grazie al contributo di ognuno di noi, una ricca messe di bene.
Con le Parole che ascoltiamo nella Messa, oggi salutiamoci e facciamoci gli auguri così:
“Il Signore ti benedica e ti protegga!”.

SANTO NATALE 2015

"Non temete: vi annuncio una grande gioia".
la buona notizia del Natale ci raggiunga nelle nostre notti e nelle solitudini del cuore e le illumini.

Dio, senza guardare se siamo buoni o cattivi, poveri o ricchi… ci ha preceduto e ci ha battuto in generosità, nel farci un regalo e un dono meraviglioso: un Bambino, suo Figlio, fragilissima creatura, si fida di noi, ce lo mette tra le mani: questo è il massimo della fiducia e della bontà. E per non spaventarci e per metterci a nostro agio sceglie un ambiente poverissimo, due genitori umili e semplici, in sintonia con la bontà di Dio.
UN AUGURIO DI OGNI PACE E BENE A TUTTI!

Guardate questo bel filmato sulla "Grande guerra mondiale":
https://www.youtube.com/watch?v=NWF2JBb1bvM

IV Domenica di Avvento

In queste domeniche di avvento: vari profeti ci parlano del Salvatore. In questa domenica sentiamo Michea, un profeta contadino... Egli vede una Gerusalemme apparentemente sontuosa e ricca. Ma, dietro allo splendore, è corrotta e decaduta nel vizio. Proprio su questo spettacolo egli getta la profezia della sfida e della speranza: “Colui che verrà non nascerà nei palazzi di Gerusalemme ma in un piccolo villaggio, a Betlemme...”. La profezia si avvererà puntualmente.
Ciò che sorprende è il motivo della scelta che fa Dio: Dio sceglie Betlemme, perchè Betlemme non conta.
Questo criterio di scelta è la grande lezione di Dio, la perenne lezione del Natale.
Che significa per noi tutto questo? Significa che chi è pieno di sé non arriva a Betlemme e non trova Dio.
Solo chi sente la fragilità della vita e si mette umilmente alla ricerca... prima o poi si accorgerà che Dio è vicino e sperimenterà la pace dell’incontro con Dio.
Strade diverse... da quella di Betlemme, non portano a Dio...

Nel 1983 è stato battezzato un famoso giornalista della TV inglese (a 79 anni). Per una vita intera aveva cercato Cristo. E’ stata una ricerca infaticabile: ma alla fine ecco l’incontro. Per quale strada? Nella strada miserabile Calcutta, mettendosi alla scuola della povertà e umiltà di Madre Teresa: una donna che frequentava Betlemme!!!

III Avvento: Passiamo la Porta!

Il brano del Vangelo è la continuazione del Vangelo di domenica e porta degli esempi pratici e concreti con cui si realizza la conversione.
Ancora Giovanni Battista ci spiega cosa vuol dire “convertirsi”: significa cominciare tutto da capo, migliorare i nostri rapporti con Dio e col prossimo. Come? non fare dell'egoismo il criterio del proprio agire. Nel vangelo Luca ci fa degli esempi pratici: primo: lasciarci lavorare dallo Spirito Santo, che agisce in noi come un fuoco purificatore. Poi: guardarci intorno ed esprimere solidarietà a chi soffre, a chi è nel bisogno. Ad esempio: condividere il nostro tempo. Una cosa che non regaliamo mai volentieri è il nostro tempo. Non ne abbiamo da perdere, siamo sempre tanto occupati. Accettiamo di scambiarlo con chi ci interessa, ma di rado lo offriamo gratuitamente; perché, assieme al tempo, si tratta di donare noi stessi. In verità nulla è mai perduto di quello che è dato per amore. La vicinanza di Dio a noi ci rende più solidali, più propensi a vedere il bene negli altri Approfittiamo di questo avvento per rinforzare il nostro rapporto con Dio, renderlo sempre più intenso se vogliamo vedere realizzate nella nostra vita le sue promesse, soprattutto se vogliamo sentire entrare in noi la sua pace, la sua gioia...

LA PORTA SANTA - 8 Dicembre

Siamo arrivati alle soglie del Giubileo. Davanti a noi sta la porta, ma non solo la porta santa, l’altra: la grande porta della Misericordia di Dio - e quella è una porta bella! -, che accoglie il nostro pentimento offrendo la grazia del suo perdono.
La porta è generosamente aperta, ci vuole un po’ di coraggio da parte nostra per varcare la soglia. Ognuno di noi ha dentro di sé cose che pesano. Tutti siamo peccatori!
Approfittiamo di questo momento che viene e varchiamo la soglia di questa misericordia di Dio che mai si stanca di perdonare, mai si stanca di aspettarci! Ci guarda, è sempre accanto a noi. Coraggio! Entriamo per questa porta!
La Chiesa è stata incoraggiata ad aprire le sue porte, per uscire con il Signore incontro ai figli e alle figlie in cammino, a volte incerti, a volte smarriti, in questi tempi difficili.
Le famiglie cristiane, in particolare, sono state incoraggiate ad aprire la porta al Signore che attende di entrare, portando la sua benedizione e la sua amicizia. Il Giubileo significa la grande porta della misericordia di Dio ma anche le piccole porte delle nostre chiese aperte per lasciare entrare il Signore - o tante volte uscire il Signore - prigioniero delle nostre strutture, del nostro egoismo e di tante cose.

Papa Francesco

I Martiri di Pariacòto - Ande Peruviane

OGGI, sabato 5 dicembre, nello stadio di Chimbote, in Perú, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, beatificherà i tre martiri, in rappresentanza di Papa Francesco.

È la sera del 9 agosto 1991 quando a Pariacoto, un villaggio delle Ande peruviane, un commando di guerriglieri di Sendero Luminoso irrompe nel convento dei frati minori conventuali, sequestrando fra Michał (per tutti Miguel) Tomaszek, 31 anni, e fra Zbigniew (Zibi) Strzałkowski, 33, due religiosi polacchi impegnati in un’opera sociale in favore delle famiglie povere. Dopo un processo sommario, i due missionari francescani vengono assassinati con un colpo di pistola alla testa. Pochi giorni dopo, il 25 agosto, gli stessi guerriglieri di Sendero Luminoso uccidono, nella cittadina di Santa, don Alessandro Dordi, sacerdote diocesano fidei donum di Bergamo.

I Martiri di Pariacòto - Ande Peruviane

I Martiri di Pariacoto Padre Michał Tomaszek e Padre Zbigniew Strzałkowski, missionari della provincia francescana (OFMConv) di Cracovia, e Don Alessandro Dordi Sacerdote diocesano di Bergamo, hanno servito con amore Dio e la gente fino a donare la vita. Nell’ agosto 1991 nella località di Pariacoto, nelle Ande peruviane, furono fucilati dai terroristi di “Sendero Luminoso”, che consideravano pericolosa la loro attività con la povera gente e li accusavano di “ingannare il popolo, predicando la pace, e di addormentare la gente con la religione, la recita del rosario, la Messa, la lettura della Bibbia, frenando la rivoluzione”. Sepolti nella chiesa di Pariacoto, saranno proclamati beati sabato 5 dicembre 2015 nello stadio di Chimbote, Perù.

Novena dell'Immacolata

Nel nostro Santuario, da lunedì 30 novembre, ogni sera, alle ore 19.00, ci sarà la Novena in preparazione alla festa dell'Immacolata (8 dicembre).
Abbiamo bisogno della protezione di Maria, che Lei cammini accanto a noi, ogni giorno, nei momenti di gioia e di dolore.

Martedì 8 dicembre, Festa dell'Immacolata, ore 15.00, OMAGGIO floreale della città all'Immagine di Maria sulla Torre del Municipio, a cui segue in Santuario, la Commemorazione del martirio di san Massimiliano Kolbe

AVVENTO 2015

Fa male trovare ingiustizie a ogni angolo della strada, leggere il giornale e rendersi conto che ormai è diventato un necrologio, vedere che in questa società è il più furbo a prevalere.
Dio però ci chiede di non lasciarci imbrigliare in questo vortice: ci chiede di rimanere in Lui.
Se davvero crediamo che in questo mondo siamo solo di passaggio, allora affidiamoci senza riserve alla sua Parola, confidiamo nel Signore anche quando i segni ci sono incomprensibili, anche quando ci sembra che ci chieda un salto nel buio; Dio arriverà quando non ce l'aspetteremo e farà giustizia, condurrà con sé chi a Lui si è affidato e con Lui è rimasto.
Il brano di oggi (Luca), ci dà anche dei suggerimenti sulla strada da seguire. Non appesantiamo i nostri cuori: cerchiamo la sobrietà e l'essenzialità, non soltanto dal lato materiale, ma anche nelle relazioni che viviamo con gli altri e con noi stessi.
E poi c'è sempre il mezzo più potente di tutti: la preghiera, l'intimità vissuta con il Padre che ci dà conforto e ci fa sentire amati. Preghiamo con fiducia, anche quando ci costa fatica e sembra non ci porti a nessun risultato; il Signore è sempre pronto ad ascoltarci e a donarci tutto ciò che chiediamo.

Download Voce_Santuari_Ant._dicembre_2015.pdf

FESTA DI CRISTO RE

E' una domenica, questa, per gridare a Gesù che è nostro re, nostro capo e maestro, che gli apparteniamo perchè ci ha liberati dai peccati e ci fa appartenere al suo regno.
Gesù ha sempre rifiutato di essere fatto re e si è sempre sottratto da coloro che volevano servirsi di lui per fini politici.
Che cos'è la regalità di Cristo? O se volete: in che senso Cristo è re dell'universo?
Nel Vangelo scopriamo un fatto sorprendente. Eccolo.
Quando, dopo la moltiplicazione dei pani, la gente è presa da entusiasmo e cerca Gesù per proclamarlo re, Egli fugge e va sul monte e resta solo a pregare. Il Vangelo non lo dice, ma probabilmente Gesù pianse: perché è il momento in cui maggiormente appare la distanza tra Dio e l'uomo, tra le vie di Dio e le vie degli uomini.
Invece - ed è qui la cosa terribile e meravigliosa - nel momento della Passione, nel momento della derisione, nel momento in cui Dio ci appare quasi in difficoltà, in questo momento egli dice: “Io sono re!" (Gv 18,37).
Perché?
Perché dinanzi a Dio il valore sommo è il dono di sé e quindi Dio è vincitore solo quando può darci la prova del dono totale.
Eccoci allora alla scena della Croce: umanamente parlando essa è una scena di sconfitta, ma nella logica di Dio essa è l'inizio del trionfo; umanamente parlando la crocifissione è un fallimento, ma secondo il criterio di Dio essa è la massima vittoria, perché è il momento della massima carità, del massimo amore.
Si è dichiarato re solo quando questa affermazione non correva più alcun pericolo di essere fraintesa.

Qualsiasi tipo di autorità possiamo avere, ci è data non per l'affermazione personale, ma in funzione della carità. Il regno di Gesù si attuerà sempre più se anche ognuno di noi nella vita personale e nelle istituzioni a cui partecipa, metterà la sua vita a servizio ai fratelli.

Domenica 8 novembre

FESTA DEL RINGRAZIAMENTO

Celebriamo la Giornata del Ringraziamento a pochi mesi dalla pubblicazione dell’Enciclica Laudato si’ di papa Francesco, che invita tutti gli uomini che abitano la terra alla “cura della casa comune”. Già Papa Benedetto XVI ci ricordava che “ciò implica l’impegno di decidere assieme… con l’obiettivo di rafforzare quell’alleanza tra essere umano e ambiente che deve essere specchio dell’amore creatore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino”. La creazione è un processo ancora aperto nel quale l’azione dell’uomo è un riflesso dell’azione creatrice di Dio. Papa Francesco, con Francesco d’Assisi, usa il linguaggio della bellezza : “Il mondo è qualcosa di più che un problema da risolvere, è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella lode”. La stessa Enciclica invita, però, anche ad ascoltare con attenzione il grido della terra: richiamando l’Evangelii Gaudium, essa osserva che “Dio ci ha unito tanto strettamente al mondo che ci circonda, che la desertificazione del suolo è come una malattia per ciascuno, e possiamo lamentare l’estinzione di una specie come fosse una mutilazione”. (n.89, rif.al n.215 di EG). L’umanità rappresenta l’elemento che apre la terra verso nuove armonie o nuovi disordini, in base alle scelte che operiamo; sarebbe sconsiderato chi distruggesse il territorio da cui dipende la propria vita.

1 novembre Festa di tutti i santi

E' una festa di famiglia, questa dei santi, perchè essi sono nostri amici, hanno già percorso la strada che stiamo percorrendo anche noi, e se lo vogliamo, si interessano di noi e ci aiutano nella nostra faticosa e rischiosa vicenda terrena.
E poi tanti di loro li abbiamo incontrati nella nostra vita, hanno forse lavorato e sofferto con noi, ci hanno parlato, ci hanno sorriso.
I santi che celebriamo oggi, infatti, sono anche tutti quei cristiani coerenti e generosi che hanno vissuto nella semplicità e nella gioia la loro fedeltà a Cristo, forse senza fare miracoli, e che non sono stati iscritti nel catalogo ufficiale dei santi.
Non sono più tra noi, però rimane la comunione con essi.
Li sentiamo vicini, ci hanno preceduto.
Ci aiutino a percorrere con fedeltà e coraggio la loro stessa strada.

11 ottobre: Il giovane ricco

Essere o non essere: è l’enigma che tutti conosciamo.
Sembra che oggi il dilemma si ponga piuttosto tra l’essere e l’avere, un avere così importante e ingombrante da impedire di amare.
Quel “tale” che corse incontro a Gesù e si inginocchiò pure, nominato nel vangelo di oggi, era un uomo che non aveva nome, che non aveva identità. Per identificarlo di lui è detto che “aveva molti beni”, come a dire che la sua ricchezza gli forniva un’identità. Un’identità data dall’avere; un cuore talmente attaccato alla ricchezza al punto da impedirgli di rispondere a una chiamata vocazionale di Gesù; un avere che gli impediva di amare. Qui ricchezza fa rima con tristezza, perché quel tale se ne andò poi via triste, perché “aveva molti beni”. Questo capita quando si trasforma la ricchezza da mezzo a fine, anche se poi ci si accorge che essa dà sicurezza più che felicità. Seguire Gesù può costituire una grande incognita, può dar luogo a sofferenze e persecuzioni, ma può realizzare anche la promessa di Gesù del centuplo quaggiù più la vita eterna.

FESTA DI SAN FRANCESCO 4 Ottobre

Dal 1 al 3 ottobre presso i Santuari Antoniani di Camposampiero si svolge il "Triduo" in preparazione alla Festa di San Francesco.
Ogni sera: ore 19.00 S.Messa con riflessione francescana.

Sabato 3 ottobre, vigilia della festa, subito dopo la S.Messa delle 19.00, si svolge la suggestiva "Commemorazione del Transito", iniziando dal Santuario della Visione e concludendo con le Sorelle Clarisse, al Santuario del Noce.

Domenica 4 ottobre, S.Messe con orario festivo.
Ore 16.00: benedizione degli animali.

SINODO SULLA FAMIGLIA

Dal 4 al 25 ottobre si svolge un importante Sinodo sulla "Famiglia".
Papa Francesco invita tutte le famiglie, sabato 3 ottobre, a raccogliersi in preghiera nella propria casa o unendosi con i vicini, accendendo sulla finestra un "Lume", come testimonianza di fede.
Dice Papa Francesco: «Il sostegno della preghiera è quanto mai necessario e significativo specialmente da parte vostra, care famiglie. Infatti, questa Assemblea sinodale è dedicata in modo speciale a voi, alla vostra vocazione e missione nella Chiesa e nella società. Pertanto vi chiedo di pregare intensamente lo Spirito Santo, affinché illumini i Padri sinodali e li guidi nel loro impegnativo compito».

Puoi scaricare "La Preghiera da fare in Famiglia"

Download Preghiera_domestica.pdf

VOCE DEI SANTUARI

In allegato trovate il foglio mensile "La Voce dei Santuari".
In esso potete vedere gli appuntamenti principali di ottobre, per Giovani, Gruppi Familiari, OFS, MI, e momenti liturgici.

Download Voce_Santuari_Antoniani_ottobre.pdf

PROESSIONI SOLENNI

«Come il Padre ha amato me, anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore». Gv 15,9

I frati minori conventuali della Provincia Italiana di Sant'Antonio di Padova e le rispettive famiglie, annunciano con gioia la Professione solenne di

fr. Antonio Francesco Biasiotto
fr. Roberto Pietro Bosio
fr. Andrea Bottaro
fr. Simone Maria Milani
fr. Andrea Paolo Maria Scalvini
fr. Andrea Pietro Tosi

nelle mani del Ministro provinciale
fr. Giovanni Voltan

Sabato 3 ottobre 2015
ore 10.30
Basilica di Sant'Antonio di Padova

PROFESSIONE SORELLE CLARISSE

Sabato 26 settembre, nel Santuario della Visione, si svolgerà la Solenne Cerimonia della Professione semplice di tre giovani sorelle Clarisse del Monastero S.Antonio al Noce.
Innalziamo al Signore la nostra preghiera per loro perché le ricompensi per la loro generosità nel donare la propria vita.

Vedi programma in allegato

Download ProfessioneSemplice.pdf

17 Settembre - STIMMATE DI SAN FRANCESCO

La Verna, 17 settembre 1224. Dopo quaranta giorni di digiuno, preghiera e penitenza San Francesco si trova in uno stato di estasi. Gli appare Gesù Cristo in sembianze di cherubino stimmatizzato, da queste ferite partono dei raggi luminosi che vanno a colpire mani, piedi e costato di Francesco. Il futuro Santo, oggi patrono d'Italia, ha ricevuto il dono più grande che potesse avere da Gesù: le Stimmate.
Certamente è stato un premio di Dio verso colui che in tutto e sempre di più ha assomigliato a Cristo nella sua vita terrena.