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PARROCCHIA SS. PIETRO E PAOLO

Vangelo del Giorno - a cura del Parroco

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI
"Chiunque vede il Figlio e crede in lui ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno."
Lettura del Vangelo secondo Giovanni. Gv 6, 37-40


"In quel tempo. Il Signore Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno»."


Come vivere questa Parola?

La morte si comprende alla luce della Pasqua del Signore, che muore e che risorge come 'primizia'. La Chiesa affida oggi alla grazia del perdono che viene dalla croce, tutti coloro che sono già passati da questo mondo e rinnova la sua speranza in Cristo, il 'vincitore della morte', in cui siamo tutti destinati a una 'vita nuova e gloriosa'. Rimangono ancora il turbamento e la tristezza della separazione, ma più grande è la fede nella 'promessa di un'esistenza immortale' che la resurrezione di Cristo offre al credente che lascia questa terra, più il dolore è lenito dalla speranza di un gioioso ritorno. La commemorazione dei defunti risveglia nella Chiesa la speranza di condividere la resurrezione mirabile del Primogenito dei risorti che già implora per quanti sono morti nella sua pace. Oggi è giorno di intenza e accorata preghiera di fiducia e di attesa.

Celebrazioni della Settimana - Comunità Pastorale "Maria Madre della Chiesa" - 30 Ottobre - 5 Novembre 2017

CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA

Comunità Pastorale “Maria Madre della Chiesa”

Lunedì 30 Ottobre

ore 8.30 a Cazzago: S. Messa (def. Giorgetti Lodovico)
ore 9.00 a Galliate: S. Messa
ore 9.30 a Bodio Lomnago (S. Crocifisso): S. Messa
ore 18.00 a Dobbiate: S. Messa (per def. Brugnoni Luigi)
ore 20.30 a Cazzago: Confessioni

Martedì 31 Ottobre

ore 16.00 a Galliate: Confessioni
ore 17.00 a Bodio Lomnago (Villa Puricelli): S. Messa
Ore 17.00 a Crosio: S. Messa
ore 17.30 a Inarzo: S. Messa (leg. Brughera Giacomo)
ore 18.00 a Daverio S. Messa
ore 18.30 a Galliate: S. Messa

Mercoledì 1 Novembre (TUTTI I SANTI)

ore 8.00 a Daverio: S. Messa
ore 9.00 a Bodio Lomnago (S. Giorgio): S. Messa e processione al cimitero
ore 9.30 a Crosio: S. Messa
ore 9.45 a Cazzago: S. Messa (leg. Bernasconi Angelo e Vanoletti Rosa)
ore 10.00 a Galliate: S. Messa
ore 10.30 a Bodio Lomnago (S. Maria): S. Messa
ore 11.00 a Daverio: S. Messa (def. Emilia e Mauro)
ore 11.15 a Inarzo: S. Messa (def. Fam. Castiglioni e Scaltritti)
ore 15.00 a Bodio Lomnago (S. Maria): Incontro di preghiera e processione al cimitero
ore 15.00 a Cazzago e Inarzo: al cimitero: preghiera e benedizione delle tombe
ore 15.00 a Crosio: S. Messa per tutti i fedeli defunti
ore 15.00 a Daverio: Vespro e processione al cimitero
ore 15.00 a Galliate: Vespro e processione al cimitero
ore 18.00 a Cazzago: S. Messa

Giovedì 2 Novembre (TUTTI I DEFUNTI)

ore 9.30 a Bodio Lomnago (S. Crocifisso): S. Messa
ore 9.30 a Inarzo: S. Messa al Cimitero
ore 10.00 a Galliate: S. Messa al cimitero
ore 15.00 a Cazzago: S. Messa al Cimitero
ore 15.00 a Crosio: S. Rosario con benedizione delle tombe
ore 15.00 a Daverio: S. Messa al cimitero per tutti i fedeli defunti
ore 17.00 a Bodio Lomnago (Villa Puricelli): S. Messa
ore 20.30 a Bodio Lomnago (S. Maria): S. Messa
ore 20.30 a Crosio: S. Messa per tutti i fedeli defunti
ore 20.30 a Daverio S. Messa per tutti i fedeli defunti
ore 20.30 a Galliate: S. Messa per tutti i fedeli defunti
ore 20.30 a Inarzo: S. Messa (leg. Fam. Binetti)

Venerdì 3 Novembre (I Venerdì del Mese)

ore 8.30 a Inarzo: S. Messa (def. Ulisse)
ore 9.30 a Bodio Lomnago (S. Crocifisso): S. Messa
ore 17.00 a Bodio Lomnago (Villa Puricelli): S. Messa
ore 17.30 a Crosio in cappellina: S. Messa e Adorazione
ore 20.30 a Cazzago: S. Messa nella Vigilia della Liturgia di S. Carlo
ore 20.30 a Daverio (Santa Maria): S. Messa (per Angelo e Giuseppina)
ore 20.30 a Galliate (S. Carlo): S. Messa

Sabato 4 Novembre

ore 17.00 a Bodio Lomnago (Villa Puricelli): S. Messa
ore 17.00 a Crosio: S. Messa (per def. Sergio e Danilo)
ore 17.30 a Inarzo: S. Messa Vigiliare (def. Casola Giuseppe e Pierina)
ore 18.00 a Daverio: S. Messa
ore 18.30 a Galliate: S. Messa (def. Sergio e defunti fam. Fiorio e Crespi)

DOMENICA 5 Novembre (CRISTO RE)

ore 8.00 a Daverio: S. Messa (per def. Fam. Chinelli, Zanini, Piccioli, Capoferri; def. Menzaghi Ambrogio)
ore 8.30 a Inarzo: S. Messa
ore 9.00 a Bodio Lomnago (S. Giorgio): S. Messa
ore 9.30 a Crosio: S. Messa (per def. Anese Elvia, Sante e Rosina)
ore 10.00 a Galliate: S. Messa
ore 10.30 a Bodio Lomnago (S. Maria): S. Messa
ore 10.30 a Cazzago: S. Messa Solenne (def. Bossi Angelo, Stella, Ambrogio, Giulia)
ore 11.00 a Daverio: S. Messa (per def. Maurilio e Savio)
ore 15.00 a Cazzago: Vespri Solenni
ore 18.00 a Cazzago: S. Messa (leg. Bianchi Carlo, Emilia e Giuseppina)

Foglio Informatore n. 44 - 29 Ottobre - 5 Novembre - Cazzago e Inarzo

"Viviamo la Comunità" n. 44, Cazzago e Inarzo

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Vangelo del Giorno - a cura del Parroco

LUNEDI DELLA II SETTIMANA DOPO LA DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO

Perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni. Gv 14, 12-15


In quel tempo. Il Signore Gesù disse: In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Se mi amate, osserverete i miei comandamenti».



Il tema di questo capitolo 14 di Giovanni è l'assenza di Gesù: cosa succederà quando Lui sarà messo a morte, poi risuscitato dal Padre e asceso al cielo?

Come consolare e incoraggiare i discepoli? Il Maestro illustra due prospettive: quella dello Spirito Santo, consolatore o avvocato difensore, che ispirerà i comportamenti anche nei tempi bui dello scontro con il mondo e quello della sua presenza continua attraverso la comunità dei credenti.

I versetti che abbiamo ascoltato si riferiscono specificamente a questo secondo contesto.

“Chi crede in me compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi".

Viene da pensare ai miracoli della carità di cui è disseminata la storia della Chiesa, pur quando è mescolata con debolezze e tradimenti.

A noi dunque è affidato il compito di continuare l'opera del Signore nel mondo, di farlo camminare con i nostri piedi, parlare con le nostre bocche, agire con le nostre mani, amare con i nostri cuori.

Anzi, anche se è vero che nulla possiamo fare senza di Lui, abbiamo la promessa, la certezza, che il mondo può cambiare.

E noi siamo coinvolti in questa dinamica. Ecco allora cosa significa chiedere al Padre nel mio nome, non secondo i nostri capricci o gradimenti, ma sforzandoci di volere ciò che Lui vuole, assumendoci la responsabilità di dire sì al progetto di Dio sul mondo e su ogni uomo e su ogni donna.

“Se mi chiederete, se mi amate” - dice Gesù - e viene da chiedersi il perché di queste forme condizionali.

Non credo che vogliano essere forme di avvertenza o di ricatto, piuttosto mi sembra che voglia dire contemporaneità: "Quando chiedete qualcosa nel mio nome, io la farò. Poiché mi amate, osservate i miei comandamenti".

Nel senso che non siamo soli, non siamo abbandonati alle nostre buone intenzioni, non siamo in una sorta di buonismo sentimentale, ma di un'azione efficace mossa dall’amore.

Gesù sembra dire: "Prendi sul serio la mia Parola, metti in pratica la mia legge che è amore, e il mondo cambierà". Perché non provare?

Vangelo del Giorno - a cura del Parroco

VENERDI DELLA I SETTIMANA DOPO LA DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO

Lettura del Vangelo secondo Matteo. Mt 10, 40-42


In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».



Dalla Parola del giorno (Vangelo v. 41)

Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta.



Come vivere questa Parola?

Le preghiere dei santi, di coloro che sono vicini a Dio, che hanno seguito il Cristo anche nelle grandi difficoltà, sono offerte preziose a Dio, come aromi profumati che salgono fino a lui. Così chi accoglie un profeta, un giusto, un piccolo, ci dice Gesù stesso, è come accogliesse il Signore. Gesù vuole mettere in risalto il fatto che lui si identifica con il profeta, il giusto, il piccolo, è con loro e non li abbandona; pertanto chi accoglie uno di loro riconoscendone la vicinanza al Signore, è come se ricevesse il Signore in persona. Parole impegnative per chi predica il vangelo e testimonia il Cristo perché deve essere consapevole del legame che lo unisce al Signore, ma anche per la comunità che deve saper riconoscere e accogliere il suo inviato.



Preghiamo

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Sal 94 (95), 1-2

Vangelo del Giorno - a cura del Parroco

GIOVEDI DELLA I SETTIMANA DOPO LA DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO
Noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito.
Lettura del Vangelo secondo Matteo. Mt 19, 27-29


In quel tempo. Pietro disse al Signore Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».



Dalla Parola del giorno (Vangelo v. 27)

Noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?



Come vivere questa Parola?

Una domanda difficile quella rivolta da Pietro al Signore e che sale alla labbra anche di noi ogniqualvolta ci sembra di essere vittime di ingiustizia e ci pare che il male abbia il sopravvento sulle buone opere e corrette intenzioni. Tanta fatica per essere coerenti e fedeli alla parola del Signore, ma cosa ce ne viene? Gesù risponde con un'immagine che riprende quella che Giovanni ripropone nell'Apocalisse: quanti saranno rimasti fedeli avranno la vita eterna e una condizione di bene già sulla terra. Una promessa di riscatto perché l'eredità della vita eterna comporta il compito addirittura di stare a fianco del Cristo in trono per giudicare le tribù d'Israele, il che vuol dire nientemeno che l'intero popolo dell'umanità, i salvati. Una fede dunque che deve andare oltre i fatti contingenti per guardare con speranza, che non è illusione, a ciò che Cristo davvero ha compiuto e completerà alla fine dei tempi terreni.



Preghiamo col Salmo

Il nostro Dio è un Dio che salva;
al Signore Dio appartengono le porte della morte.
Regioni della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore,
a colui che cavalca nei cieli, nei cieli eterni.

Sal 68 (67), 21. 33-34

Notte dei Santi

Siete tutti invitati alla notte dei Santi

Vangelo del giorno - a cura del Parroco

MERCOLEDI DELLA I SETTIMANA DOPO LA DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO

Lettura del Vangelo secondo Matteo. Mt 19, 9-12


“In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio». Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca»."





Partiamo dal brano del Vangelo. Gesù lascia la Galilea e si incammina verso la Giudea. La meta è Gerusalemme con la morte tragica e la gloriosa risurrezione. Dopo il discorso ecclesiale si apre una nuova sezione narrativa. Il tema principale è ancora la sequela: Matteo in questa parte segue abbastanza fedelmente il Vangelo di Marco. Il primo argomento affrontato è quello del matrimonio e della verginità.

Il brano che abbiamo ascoltato presuppone proprio questa problematica: i farisei che vogliono metterlo in difficoltà non chiedono a Gesù se sia lecito o meno divorziare, ma se è possibile farlo per qualsiasi motivo. Gesù, come sempre nelle varie discussioni, alla sterile casistica contrappone la riscoperta della più genuina volontà di Dio: al di là di disquisizioni giuridiche c’è il disegno di Dio sul matrimonio nella linea della solidarietà e dell’indissolubilità. Gli apostoli comunque non capiscono le parole di Gesù: se questa è la condizione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi; il matrimonio, non soltanto la verginità, è qualcosa da capire.

La risposta va ad una vocazione, ha il suo impegno di esigere un’ottica di fede. La riflessione di Gesù, poi, passa dal matrimonio alla verginità, al celibato: «Ci sono altri che si sono fatti eunuchi per il Regno dei cieli. Chi può capire capisca». Il Regno è talmente al di sopra di tutto ciò, che è giusto non solo costruire un matrimonio indissolubile, ma anche rinunciare. Gesù, quando affronta i problemi, anche quelli morali, non si lascia intrappolare dalla casistica, ma va sempre alle questioni di fondo: il progetto originario di Dio e il Regno di Dio. Le crisi matrimoniali o le situazioni difficili non si risolvono con falsi rimedi postdatati, ma con l’andare o meno alla validità del vincolo. Si tratta di rivedere la pastorale matrimoniale, non sprecare le risorse in crociate che sono fraintese, ma far percepire che la vita è una chiamata al dono di sé, sia nel matrimonio che nella verginità.


Vangelo del Giorno - a cura del Parroco

MARTEDI DELLA I SETTIMANA DOPO LA DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO
Va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri; e vieni! Seguimi!
Lettura del Vangelo secondo Marco. Mc 10, 17-22


In quel tempo. Mentre il Signore Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.



"Maestro, cosa devo fare per avere la vita eterna?". Una richiesta piena di fede e di stupore del giovane ricco, che indica l'atteggiamento di fondo della vita di ciascuno di noi. Cosa fare per avere la vita eterna? Dove per "vita eterna" non intendiamo una lunga e nioiosa dimensione di staticità, non un'eterea dimensione senza emozioni e sensazioni. No. La vita eterna è la vita piena, la vita tutta, la vita riuscita, la vita felice, la vita vita, insomma. Non è quindi una pia domanda, quella del giovane, né un fervorino affettato, ma è la dimensione stessa dell'uomo, assetato di felicità, alla continua ricerca, talvolta affannosa, della gioia. E la risposta di Gesù è stupefacente: un lungo elenco di atteggiamenti, di stili di vita che testimoniano questo desiderio di pienezza. Anzitutto l'osservanza dei comandamenti che sono non il limite di velocità messo sulla strada della vita da un petulante Dio-vigile, ma una serie di istruzioni per l'uso che fa dell'essere umano un uomo in pienezza, con un tragitto indicatogli da chi l'ha plasmato dal nulla. In secondo luogo la disaffezione dai beni materiali dove la ricchezza non consiste tanto nello spessore del portafogli, quanto nel cuore intasato da preoccupazioni e rinchiuso nell'egoismo. E in questo il giovane ricco sbaglia, perde l'occasione della sua vita, perché non investe il suo tempo, la sua disponibilità, i suoi beni, i suoi sforzi, alla ricerca del Regno. Ha paura di lasciare un nulla sicuro per un tutto che reputa incerto, e perciò perde la vita vera. Infine, gli apostoli, sbigottiti, chiedono a Gesù qual è la sorte di chi si avventura nella radicale via del Vangelo. E questo umanissimo Gesù li rassicura perché garantisce che la vita del cristiano è già, sin d'ora, piena di fraternità e di ricchezza nello Spirito, che è già vita vera. E questa, da allora, è la testimonianza di milioni di cristiani che, preso sul serio il Vangelo, confessano di avere vissuto, alla fine di tutto, una vita più vera incontrando lo sguardo di Gesù. Uno sguardo che, voglia Dio, forse si è già posato su di me. Uno sguardo gonfio d'amore, uno sguardo che arriva fino al punto più profondo della mia personalità e che mi riempie di verità.

"Gesù, fissatolo, lo amò": facci accorgere, oggi, Signore di questo amore e permettici di non anteporvi nulla. Amen.

Vangelo del giorno - a cura del parroco



MARTEDI DELLA I SETTIMANA DOPO LA DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO

Va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri; e vieni! Seguimi!

Lettura del Vangelo secondo Marco. Mc 10, 17-22

 

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

 

"Maestro, cosa devo fare per avere la vita eterna?". Una richiesta piena di fede e di stupore del giovane ricco, che indica l'atteggiamento di fondo della vita di ciascuno di noi. Cosa fare per avere la vita eterna? Dove per "vita eterna" non intendiamo una lunga e nioiosa dimensione di staticità, non un'eterea dimensione senza emozioni e sensazioni. No. La vita eterna è la vita piena, la vita tutta, la vita riuscita, la vita felice, la vita vita, insomma. Non è quindi una pia domanda, quella del giovane, né un fervorino affettato, ma è la dimensione stessa dell'uomo, assetato di felicità, alla continua ricerca, talvolta affannosa, della gioia. E la risposta di Gesù è stupefacente: un lungo elenco di atteggiamenti, di stili di vita che testimoniano questo desiderio di pienezza. Anzitutto l'osservanza dei comandamenti che sono non il limite di velocità messo sulla strada della vita da un petulante Dio-vigile, ma una serie di istruzioni per l'uso che fa dell'essere umano un uomo in pienezza, con un tragitto indicatogli da chi l'ha plasmato dal nulla. In secondo luogo la disaffezione dai beni materiali dove la ricchezza non consiste tanto nello spessore del portafogli, quanto nel cuore intasato da preoccupazioni e rinchiuso nell'egoismo. E in questo il giovane ricco sbaglia, perde l'occasione della sua vita, perché non investe il suo tempo, la sua disponibilità, i suoi beni, i suoi sforzi, alla ricerca del Regno. Ha paura di lasciare un nulla sicuro per un tutto che reputa incerto, e perciò perde la vita vera. Infine, gli apostoli, sbigottiti, chiedono a Gesù qual è la sorte di chi si avventura nella radicale via del Vangelo. E questo umanissimo Gesù li rassicura perché garantisce che la vita del cristiano è già, sin d'ora, piena di fraternità e di ricchezza nello Spirito, che è già vita vera. E questa, da allora, è la testimonianza di milioni di cristiani che, preso sul serio il Vangelo, confessano di avere vissuto, alla fine di tutto, una vita più vera incontrando lo sguardo di Gesù. Uno sguardo che, voglia Dio, forse si è già posato su di me. Uno sguardo gonfio d'amore, uno sguardo che arriva fino al punto più profondo della mia personalità e che mi riempie di verità.

"Gesù, fissatolo, lo amò": facci accorgere, oggi, Signore di questo amore e permettici di non anteporvi nulla. Amen.

 

Vangelo del giorno - a cura del Parroco

LUNEDI DELLA I SETTIMANA DOPO LA DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO

Nessuno che si volga indietro è adatto per il regno di Dio.
Lettura del Vangelo secondo Luca. Lc 9, 57-62


In quel tempo. Mentre camminavano per la strada, un tale disse al Signore Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».



Dalla Parola del giorno (Vangelo v. 62)

Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio.



Come vivere questa Parola?

Queste e le precedenti espressioni contenute nel Vangelo di oggi possono sembrare, a tutta prima, molto dure: il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo (...), lascia che i morti seppelliscano i loro morti.

Che cosa sostanzialmente ci vuol comunicare il Signore? Alla luce della vita stessa di Gesù e del suo annuncio complessivo, queste espressioni rivelano l'importanza imprescindibile di una radicalità nel seguire Gesù. È proprio questa radicalità che libera il discepolo dall'attaccamento alle cose (non avere dove posare il capo), dalle emozioni disordinate (lasciare che i morti seppelliscano i loro morti), da ripiegamenti su se stessi e sul proprio passato e su desideri ansiosi ed egocentrati circa il futuro. Mettere mano all'aratro e non demordere, significa invece concentrarsi sull'assoluto dell'Amore di Dio e sulle conseguenti esigenze del Regno, anche se dentro un quotidiano apparentemente limitato e ripetitivo.

Oggi, nel mio rientro al cuore, chiederò a Gesù di avvertire il fascino della sua Persona e della sua forte Parola. Essa infatti mi distacca e mi libera del tutto da ciò che, nell'ordito del mio quotidiano, m'impedisce di seguirLo con semplicità di cuore.



La voce di una mistica contemporanea

Le parole del Vangelo sono consegne semplici ma esigenti. Esse mirano a distruggere in noi le radici della corruzione, radici delle quali non arriviamo a scorgere la profondità.

(Magdaleine Delbrel)

CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA - Comunità Pastorale ”Maria Madre della Chiesa"

CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA

“Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa”

23 - 29 Ottobre 2017

Lunedì 23 Ottobre

ore 8.30 a Cazzago: S. Messa (def. Fam. Giorgetti)
ore 9.00 a Galliate: S. Messa
ore 9.30 a Bodio Lomnago (S. Crocifisso): S. Messa (Niada Angioletta, Cattaneo Remo)
ore 18.00 a Dobbiate: S. Messa (per def. Ghiringhelli - Riva)

Martedì 24 Ottobre

ore 8.30 a Inarzo: S. Messa
ore 9.00 a Daverio (in cripta): S. Messa (def. Fam. Gregorio)
ore 9.30 a Bodio Lomnago (S. Crocifisso): S. Messa (Sessa Carmelo, Bossi Franca)
ore 18.00 a Galliate: S. Messa( def. Costantini Luigi)

Mercoledì 25 Ottobre

ore 8.30 a Cazzago: S. Messa
ore 9.00 a Galliate: S. Messa
ore 10.40 a Bodio Lomnago (Villa Puricelli): S. Messa
ore 20.30 a Daverio (santa Maria): S. Messa (def. Antonetti Roberto e Alessandrina)
ore 20.45 a Cazzago: Adorazione Eucaristica

Giovedì 26 Ottobre

ore 8.30 a Inarzo: S. Messa
ore 9.00 a Daverio (in cripta): S. Messa (per def. Gheza Antonietta)
ore 9.30 a Bodio Lomnago (S. Crocifisso): S. Messa

Venerdì 27 Ottobre

ore 8.30 a Cazzago: S. Messa (def. Sac. don Ludovico, don Pasquale, don Luigi, don Martino)
ore 9.00 a Daverio (in cripta): Santa Messa
ore 9.30 a Bodio Lomnago (S. Crocifisso): S. Messa
ore 17.00 a Bodio Lomnago (Villa Puricelli): S. Messa
ore 17.30 a Crosio: Santa Messa
ore 20.30 a Galliate: S.Messa

Sabato 28 Ottobre

ore 16.00 a Crosio: confessioni (don Renato)
ore 17.00 a Bodio Lomnago (Villa Puricelli): S. Messa
ore 17.00 a Crosio: S. Messa (per def. Parola Fiorenza)
ore 18.00 a Daverio: S. Messa
ore 18.00 a Inarzo: S. Messa
ore 18.30 a Galliate: S. Messa(def.Aurelio,Antonia e Mario Bose)

DOMENICA 29 Ottobre (II DOPO LA DEDICAZIONE DEL DUOMO)

ore 8.00 a Daverio: S. Messa
ore 9.00 a Bodio Lomnago (S. Giorgio): S. Messa
ore 9.30 a Crosio: S. Messa (per def. Fam. Spino)
ore 10.00 a Galliate: S. Messa (def. Davide e Fausto Caporali)
ore 10.30 a Bodio Lomnago (S. Maria): S. Messa
ore 10.30 a Inarzo: S. Messa Solenne per il 40o di Ordinazione Sacerdotale di don Antonino Martellozzo
ore 11.00 a Daverio: S. Messa
ore 18.00 a Bodio Lomnago (S. Maria): RICONCILIAZIONE COMUNITARIA
ore 18.00 a Cazzago: S. Messa (def. Arrigoni Massimo)
LA S. MESSA DELLA MATTINA A CAZZAGO È SOSPESA

Foglio Informatore n. 43 - 22-29 Ottobre - Cazzago e Inarzo

Foglio Informatore n. 43 - 22-29 Ottobre - Cazzago e Inarzo

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Avvisi della settimana - 22-29 Ottobre - Cazzago e Inarzo

COMUNITÀ DI CAZZAGO E INARZO

CASTAGNATA MISSIONARIA IN ORATORIO

DOMENICA 22 OTTOBRE

ore 14.30: pomeriggio di festa e gioco

ore 17.00: conclusione

Il ricavato della giornata sarà devoluto alle Missioni

QUARANTESIMO DI SACERDOZIO DI DON ANTONINO MARTELLOZZO

DOMENICA 29 OTTOBRE

ore 10.30 a Inarzo: S. Messa (alle ore 10.10 nella piazza del Comune a Cazzago sarà disponibile un pullman per Inarzo)

ore 12.30 in Oratorio a Cazzago: pranzo comunitario (alle ore 12.10 dalla casetta dell’acqua di Inarzo sarà disponibile un pullman per Cazzago)
Costo del pranzo: Adulti 15 Euro, bambini fino alla terza media 10 Euro


Prenotazioni entro Martedì 24 Ottobre presso:


Luciana: 3494905590
Piero: 3485392240
Giusi: 3334636676
Giuditta: 3333705249
Marisa: 3486703568
Maria: 3403354140

INIZIAZIONE CRISTIANA

DOMENICA 29 OTTOBRE A DAVERIO

ore 9.15: incontro per i genitori e i bambini di II elementare (Bodio, Cazzago, Crosio, Daverio, Inarzo) e Patto educativo

ore 11.00: S. Messa con presentazione dei bambini alla comunità

Celebrazioni della Settimana - Cazzago e Inarzo - 22-29 Ottobre

CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA

DOMENICA 22 Ottobre (I DOPO LA DEDICAZIONE DEL DUOMO)

ore 9.45 a Cazzago: S. Messa (def. Donata Ponzellini)
ore 11.15 a Inarzo: S. Messa
ore 18.00 a Cazzago: S. Messa (def. Castelli Rinaldo e Nicolini Giulia)

Lunedì 23 Ottobre

ore 8.30 a Cazzago: S. Messa (def. Fam. Giorgetti)

Martedì 24 Ottobre

ore 8.30 a Inarzo: S. Messa

Mercoledì 25 Ottobre

ore 8.30 a Cazzago: S. Messa
ore 20.45 a Cazzago: Adorazione Eucaristica

Giovedì 26 Ottobre

ore 8.30 a Inarzo: S. Messa

Venerdì 27 Ottobre

ore 8.30 a Cazzago: S. Messa (def. Sac. don Ludovico, don Pasquale, don Luigi, don Martino)

Sabato 28 Ottobre

ore 18.00 a Inarzo: S. Messa Vigiliare

DOMENICA 29 Ottobre (II DOPO LA DEDICAZIONE DEL DUOMO)

ore 10.30 a Inarzo: S. Messa Solenne per il 40o di Ordinazione Sacerdotale di don Antonino Martellozzo

ore 18.00 a Cazzago: S. Messa (def. Arrigoni Massimo)

LA S. MESSA DELLA MATTINA A CAZZAGO È SOSPESA

Esercizi Spirituali - Decanato di Azzate - 23 - 26 Ottobre 2017

In allegato il programma degli Esercizi Spirituali 2017 organizzati dal Decanato di Azzate dal 23 al 26 Ottobre 2017

Download esercizi_spirituali_decanali_-_manifesto.pdf

Vangelo del giorno -a cura del Parroco

VENERDI DELLA SETTIMANA DELLA VI DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE -

Lettura del Vangelo secondo Luca. Lc 21, 34-38


In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Durante il giorno insegnava nel tempio; la notte, usciva e pernottava all’aperto sul monte detto degli Ulivi. E tutto il popolo di buon mattino andava da lui nel tempio per ascoltarlo».


Per leggere i segni dei tempi, per attendere il Maestro e il suo ritorno nella gloria, abbiamo urgente bisogno di vegliare, di vigilare, di stare attenti, desti, pronti. Se il nostro cuore si appesantisce, non siamo più in grado di riconoscere la sua presenza, di leggere la sua dolce presenza nei nostri cuori. Gesù parla di dissipazioni e ubriachezze che ci fanno cadere nella dimenticanza, la grande tentazione a cui reagire con la quieta preghiera e la meditazione della Parola di Dio. Dissipazioni, cioè lo spreco del tempo, l'ossessione dell'organizzazione della vita o del benessere, cioè un gettare via le energie che – in verità – a ben altro ci dovrebbero servire... Ubriachezze, cioè l'intontimento generale che ci provoca il rumore, la tensione sul lavoro, un errato e acritico approccio alle proposte di questo mondo. Siamo desti, amici, che il Signore ci trovi quando passerà a bussare alla nostra porta.

Aiutaci a vegliare e pregare, Maestro, per avere la forza di restare fedeli nelle fatiche di questo mondo, aspettando che tu torni, Marana tha, vieni Signore Gesù!

ORATORIO DI CAZZAGO E INARZO - PROPOSTA EDUCATIVA

Vi Aspettiamo numerosi!

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2017

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2017

LA MISSIONE AL CUORE DELLA FEDE CRISTIANA

Cari fratelli e sorelle,

anche quest’anno la Giornata Missionaria Mondiale ci convoca attorno alla persona di Gesù, «il primo e il più grande evangelizzatore» (Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 7), che continuamente ci invia ad annunciare il Vangelo dell’amore di Dio Padre nella forza dello Spirito Santo. Questa Giornata ci invita a riflettere nuovamente sulla missione al cuore della fede cristiana. Infatti, la Chiesa è missionaria per natura; se non lo fosse, non sarebbe più la Chiesa di Cristo, ma un’associazione tra molte altre, che ben presto finirebbe con l’esaurire il proprio scopo e scomparire. Perciò, siamo invitati a porci alcune domande che toccano la nostra stessa identità cristiana e le nostre responsabilità di credenti, in un mondo confuso da tante illusioni, ferito da grandi frustrazioni e lacerato da numerose guerre fratricide che ingiustamente colpiscono specialmente gli innocenti. Qual è il fondamento della missione? Qual è il cuore della missione? Quali sono gli atteggiamenti vitali della missione?

La missione e il potere trasformante del Vangelo di Cristo, Via, Verità e Vita

1. La missione della Chiesa, destinata a tutti gli uomini di buona volontà, è fondata sul potere trasformante del Vangelo. Il Vangelo è una Buona Notizia che porta in sé una gioia contagiosa perché contiene e offre una vita nuova: quella di Cristo risorto, il quale, comunicando il suo Spirito vivificante, diventa Via, Verità e Vita per noi (cfr Gv 14,6). È Via che ci invita a seguirlo con fiducia e coraggio. Nel seguire Gesù come nostra Via, ne sperimentiamo la Verità e riceviamo la sua Vita, che è piena comunione con Dio Padre nella forza dello Spirito Santo, ci rende liberi da ogni forma di egoismo ed è fonte di creatività nell’amore.

2. Dio Padre vuole tale trasformazione esistenziale dei suoi figli e figlie; trasformazione che si esprime come culto in spirito e verità (cfr Gv 4,23-24), in una vita animata dallo Spirito Santo nell’imitazione del Figlio Gesù a gloria di Dio Padre. «La gloria di Dio è l’uomo vivente» (Ireneo, Adversus haereses IV, 20, 7). In questo modo, l’annuncio del Vangelo diventa parola viva ed efficace che attua ciò che proclama (cfr Is 55,10-11), cioè Gesù Cristo, il quale continuamente si fa carne in ogni situazione umana (cfr Gv 1,14).

La missione e il kairos di Cristo

3. La missione della Chiesa non è, quindi, la diffusione di una ideologia religiosa e nemmeno la proposta di un’etica sublime. Molti movimenti nel mondo sanno produrre ideali elevati o espressioni etiche notevoli. Mediante la missione della Chiesa, è Gesù Cristo che continua ad evangelizzare e agire, e perciò essa rappresenta il kairos, il tempo propizio della salvezza nella storia. Mediante la proclamazione del Vangelo, Gesù diventa sempre nuovamente nostro contemporaneo, affinché chi lo accoglie con fede e amore sperimenti la forza trasformatrice del suo Spirito di Risorto che feconda l’umano e il creato come fa la pioggia con la terra. «La sua risurrezione non è una cosa del passato; contiene una forza di vita che ha penetrato il mondo. Dove sembra che tutto sia morto, da ogni parte tornano ad apparire i germogli della risurrezione. È una forza senza uguali» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 276).

4. Ricordiamo sempre che «all’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva» (Benedetto XVI, Lett. enc. Deus caritas est, 1). Il Vangelo è una Persona, la quale continuamente si offre e continuamente invita chi la accoglie con fede umile e operosa a condividere la sua vita attraverso una partecipazione effettiva al suo mistero pasquale di morte e risurrezione. Il Vangelo diventa così, mediante il Battesimo, fonte di vita nuova, libera dal dominio del peccato, illuminata e trasformata dallo Spirito Santo; mediante la Cresima, diventa unzione fortificante che, grazie allo stesso Spirito, indica cammini e strategie nuove di testimonianza e prossimità; e mediante l’Eucaristia diventa cibo dell’uomo nuovo, «medicina di immortalità» (Ignazio di Antiochia, Epistula ad Ephesios, 20, 2).

5. Il mondo ha essenzialmente bisogno del Vangelo di Gesù Cristo. Egli, attraverso la Chiesa, continua la sua missione di Buon Samaritano, curando le ferite sanguinanti dell’umanità, e di Buon Pastore, cercando senza sosta chi si è smarrito per sentieri contorti e senza meta. E grazie a Dio non mancano esperienze significative che testimoniano la forza trasformatrice del Vangelo. Penso al gesto di quello studente Dinka che, a costo della propria vita, protegge uno studente della tribù Nuer destinato ad essere ucciso. Penso a quella celebrazione eucaristica a Kitgum, nel Nord Uganda, allora insanguinato dalla ferocia di un gruppo di ribelli, quando un missionario fece ripetere alla gente le parole di Gesù sulla croce: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?», come espressione del grido disperato dei fratelli e delle sorelle del Signore crocifisso. Quella celebrazione fu per la gente fonte di grande consolazione e tanto coraggio. E possiamo pensare a tante, innumerevoli testimonianze di come il Vangelo aiuta a superare le chiusure, i conflitti, il razzismo, il tribalismo, promuovendo dovunque e tra tutti la riconciliazione, la fraternità e la condivisione.

La missione ispira una spiritualità di continuo esodo, pellegrinaggio ed esilio

6. La missione della Chiesa è animata da una spiritualità di continuo esodo. Si tratta di «uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 20). La missione della Chiesa stimola un atteggiamento di continuo pellegrinaggio attraverso i vari deserti della vita, attraverso le varie esperienze di fame e sete di verità e di giustizia. La missione della Chiesa ispira una esperienza di continuo esilio, per fare sentire all’uomo assetato di infinito la sua condizione di esule in cammino verso la patria finale, proteso tra il “già” e il “non ancora” del Regno dei Cieli.

7. La missione dice alla Chiesa che essa non è fine a sé stessa, ma è umile strumento e mediazione del Regno. Una Chiesa autoreferenziale, che si compiace di successi terreni, non è la Chiesa di Cristo, suo corpo crocifisso e glorioso. Ecco allora perché dobbiamo preferire «una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze» (ibid., 49).

I giovani, speranza della missione

8. I giovani sono la speranza della missione. La persona di Gesù e la Buona Notizia da Lui proclamata continuano ad affascinare molti giovani. Essi cercano percorsi in cui realizzare il coraggio e gli slanci del cuore a servizio dell’umanità. «Sono molti i giovani che offrono il loro aiuto solidale di fronte ai mali del mondo e intraprendono varie forme di militanza e di volontariato [...]. Che bello che i giovani siano “viandanti della fede”, felici di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza, in ogni angolo della terra!» (ibid., 106). La prossima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si celebrerà nel 2018 sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, si presenta come occasione provvidenziale per coinvolgere i giovani nella comune responsabilità missionaria che ha bisogno della loro ricca immaginazione e creatività.

Il servizio delle Pontificie Opere Missionarie

9. Le Pontificie Opere Missionarie sono strumento prezioso per suscitare in ogni comunità cristiana il desiderio di uscire dai propri confini e dalle proprie sicurezze e prendere il largo per annunciare il Vangelo a tutti. Attraverso una profonda spiritualità missionaria da vivere quotidianamente, un impegno costante di formazione ed animazione missionaria, ragazzi, giovani, adulti, famiglie, sacerdoti, religiosi e religiose, Vescovi sono coinvolti perché cresca in ciascuno un cuore missionario. La Giornata Missionaria Mondiale, promossa dall’Opera della Propagazione della Fede, è l’occasione propizia perché il cuore missionario delle comunità cristiane partecipi con la preghiera, con la testimonianza della vita e con la comunione dei beni per rispondere alle gravi e vaste necessità dell’evangelizzazione.

Fare missione con Maria, Madre dell’evangelizzazione

10. Cari fratelli e sorelle, facciamo missione ispirandoci a Maria, Madre dell’evangelizzazione. Ella, mossa dallo Spirito, accolse il Verbo della vita nella profondità della sua umile fede. Ci aiuti la Vergine a dire il nostro “sì” nell’urgenza di far risuonare la Buona Notizia di Gesù nel nostro tempo; ci ottenga un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte; interceda per noi affinché possiamo acquistare la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della salvezza.

Dal Vaticano, 4 giugno 2017
Solennità di Pentecoste

FRANCESCO

(Fonte: vatican.va)

Comunità Pastorale - Celebrazioni della Settimana 2 Ottobre - 8 Ottobre 2017

COMUNITA' PASTORALE MARIA MADRE DELLA CHIESA

Celebrazioni della settimana: 2 Ottobre - 8 Ottobre 2017

Lunedì 2 Ottobre

ore 8.30 Cazzago S. Messa
ore 9.00 Daverio S. Messa
ore 9.00 Galliate S. Messa
ore 9.30 Bodio (S.Crocifisso) S. Messa
ore 20.30 Inarzo S. Messa

Martedì 3 Ottobre

ore 8.30 Inarzo S. Messa
ore 9.00 Daverio S. Messa
ore 9.30 Bodio (S.Crocifisso) S. Messa
ore 18.00 Galliate S. Messa

Mercoledì 4 Ottobre

ore 8.30 Cazzago S. Messa
ore 9.00 Galliate S. Messa
ore 10.40 Lomnago (v.Puricelli) S. Messa
ore 20.30 Daverio (S. Maria) S. Messa

Giovedì 5 Ottobre

ore 8.30 Inarzo S. Messa
ore 9.00 Daverio S. Messa
ore 9.30 Bodio (S.Crocifisso) S. Messa
ore 17.30 Crosio S. Messa

Venerdì 6 Ottobre

ore 8.30 Cazzago S. Messa
ore 9.30 Bodio (S.Crocifisso) S. Messa
ore 10.40 Lomnago (v.Puricelli) S. Messa
ore 17.30 Crosio S. Messa e Adorazione Eucaristica
ore 20.30 Bodio Adorazione Eucaristica per le Missioni
ore 20.30 Daverio S. Messa
ore 20.30 Galliate S. Messa
ore 20.30 Inarzo S. Messa

Sabato 7 Ottobre

ore 10.30 Inarzo Battesimo, rito armeno - cattolico: Daniela
ore 15.30 Lomnago S. Messa
ore 17.00 Crosio S. Messa
ore 17.00 Lomnago (v.Puricelli) S. Messa
ore 18.00 Daverio S. Messa
ore 18.30 Galliate S. Messa
ore 20.00 Inarzo Processione aux flambeaux dalla grotta di Lourdes alla Chiesa, seguita dalla S. Messa

Domenica 8 Ottobre

ore 8.00 Daverio S. Messa
ore 9.00 Lomnago S. Messa
ore 9.45 Cazzago S. Messa
ore 10.00 Galliate S. Messa
ore 10.30 Bodio S. Messa
ore 11.00 Daverio S. Messa
ore 11.15 Inarzo S. Messa
ore 18.00 Cazzago S. Messa

BENVENUTA GALLIATE

Carissimi Galliatesi benvenuti!!
Chi normalmente legge il foglio di informazione settimanale delle nostre parrocchie sa che dal 1 ottobre la nostra Comunità Pastorale “aumenta di numero” e da 5 diventiamo 6 parrocchie. E anche i fedeli di Galliate da questa domenica leggeranno gli avvisi della parrocchia con questo strumento che aiuta a conoscere sia gli avvisi particolari della parrocchia, sia quelli comunitari della Comunità Pastorale sia quelli decanali o diocesani.
E allora benvenuti!! A tutti i fedeli vorrei anch’io dirvi “fratelli e sorelle” come ci ha salutato sua Ecc. mons. Delpini, cioè con quella intenzionalità di camminare insieme e condividere una corresponsabilità delle nostre parrocchie. Vi lascio qualche riga del suo saluto:

“Fratelli, sorelle: non è per pretendere una familiarità, piuttosto per offrire una intenzione di frequentazione quotidiana, di disponibilità ordinaria, di premurosa, discreta trepidazione per il destino di tutti. Fratelli, sorelle! Riconosco qui convenuti i fedeli del popolo santo di Dio e so che molti seguono questo evento mediante radio e tv: ecco, la gente, la mia gente! Siete le pietre vive della Chiesa cattolica in questa terra benedetta da Dio, in questa diocesi ambrosiana, e in Chiese sorelle di altri paesi e continenti, uomini e donne, laici e consacrati, famiglie che portano le loro gioie e le loro ferite, i Cardinali che la nostra Chiesa ha l’onore di riconoscere come suoi, vescovi e preti. Permettetemi di rivolgermi a voi con questa parola tremante nella notte, fratelli, sorelle. Non che io intenda rinunciare alla mia responsabilità di esercitare in mezzo a voi un magistero, non che io intenda sottrarmi alle fatiche del governo. Piuttosto esprimo il proposito di praticare uno stile di fraternità, che, prima della differenza dei ruoli, considera la comune condizione dell’esser figli dell’unico Padre: “fratelli, sorelle!”. Desidero che si stabilisca tra noi un patto, condividere l’intenzione di essere disponibili all’accoglienza benevola, all’aiuto sollecito, alla comprensione, al perdono alla correzione fraterna, al franco confronto, alla collaborazione generosa, alla corresponsabilità lungimirante. Fratelli, sorelle!”

Don Valter

Calendario delle Celebrazioni 1-8 Ottobre 2017

Calendario delle Celebrazioni 1-8 Ottobre 2017

FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO 2017

FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO 2017
A INARZO

PROGRAMMA

GIOVEDI’ 28 SETTEMBRE ore 20:30 SANTE CONFESSIONI

SABATO 30 SETTEMBRE ore 18:00 SANTA MESSA

DOMENICA 1 OTTOBRE ore 10.30 S. MESSA SOLENNE Accompagnata dalla corale S. Cecilia Al termine INCANTO DEI CANESTRI

LUNEDI’ 2 OTTOBRE ore 20:30 SANTA MESSA per i DEFUNTI

SABATO 7 OTTOBRE Festa liturgica della Madonna del Rosario Ore 20:00 Processione AUX FLAMBEAUX dalla grotta di Lourdes alla Chiesa, seguita dalla Santa Messa

Insieme per Treia

Domenica 8 ottobre

Partenza: ore 00 - Rientro: ore 23

Tutta la nostra comunità è stata invitata all’inaugurazione della nuova struttura “provvisoria per 15 anni”, in attesa del recupero del Santuario del Santo Crocifisso di Treia, colpito dal terremoto dello scorso ottobre 2016.
Luciano Genga, Padre guardiano della comunità francescana locale, ci aspetta per la Santa Messa, al termine della quale saremo ospiti per un pranzo conviviale insieme agli amici di Treia.

Durante il viaggio d’andata, dopo una prima tappa logistica in autogrill, intorno alle 6.30 saliremo alla Basilica della Santa Casa di Loreto per una preghiera guidata da Don Emilio.

Sono a disposizione, sino a completamento, 53 posti su pullman gran turismo.

Costo: euro 30
Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
don Emilio cell. 3337194069
Vittorino cell. 3406411967

Incontro con don Samuele Marelli, 3 Ottobre, ore 21 a Daverio

SERATA CON TESTIMONIANZA: MARTEDÌ 3 OTTOBRE ORE 21.00

“la vita è vocazione”: come la famiglia e l’oratorio possono accompagnare un ragazzo ad avere una vita bella e buona”.

INTERVERRÀ DON SAMUELE MARELLI, GIÀ DIRETTORE DELLA FOM

Invitiamo in modo particolare i genitori dei preadolescenti e adolescenti. Sarà anche l’occasione per dialogare sul cammino proposto ai nostri ragazzi.