Architetture religiose
Vecchia parrocchiale
La vecchia chiesa è menzionata già in un documento del 1146 con cui il vescovo di Treviso la donava ai paesani. Fu ampliata nel 1530 e nel 1792 (in questa occasione furono forse aggiunti i due angeli in marmo dell'altare e un organo). Attraversò un grave stato di degrado fino al 1996, quando si concluse un radicale restauro.
Di Gian Battista Carrer è la Vergine del Rosario, tela del 1833 che orna uno degli altari laterali, e la tela del soffitto, il Martirio dei Santi andata perduta in seguito al crollo del tetto del 1989. Ad Antonio Vivarini è attribuita la pala dell'altar maggiore raffigurante i Santi Gervasio e Protasio, mentre il tabernacolo è del Marchiori.
L'attuale organo è un Bazzani del 1843 a trasmissione meccanica con un manuale, pedaliera a leggio e 18 registri spezzati tra bassi e soprani[2].
Nuova parrocchiale
La nuova parrocchiale è un ampio edificio dalle fattezze moderne consacrato nel 1983. La copertura lignea a tre vele ascendenti è stata costruita dalla ditta Holzbau di Bressanone (BZ).
Santuario delle Grazie
In località Le Grazie sorge un prezioso santuario del 1613. Fu innalzato con un piccolo monastero su un terreno donato dal patrizio Pietro Contarini agli eremiti di San Girolamo provenienti dall'isola lagunare delle Grazie. Soppresso l'ordine (1668), i beni del convento passarono alla Serenissima che li vendette agli Albrizzi, i quali demolirono il convento e adibirono la chiesa a cappella privata. Nel 1775 l'edificio fu ricostruito e la decorazione degli interni fu commissionata a Gian Battista Carrer.
La pianta dell'edificio è a croce latina con tre cappelle. Nell'abside centrale è collocato una tela di ignoto raffigurante la Beata Vergine delle Grazie. Caratteristici i due campanili identici posti ai lati della costruzione.
Attualmente, presso la chiesa vive una comunità di suore Francescane di Cristo Re che gestiscono anche una scuola elementare.