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Parrocchia San Nicola di Bari

L'ANNO DELLA DIVINA MISERICORDIA. ricevuta da Padre Severino Consolaro

L’ANNO DELLA DIVINA MISERICORDIA

“In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto: occhio per occhio e dente per dente, ma io vi dico di non opporvi al malvagio: anzi se uno ti percuote la guancia destra,
tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle” (Mt. 5,38,42).
Le parole di Gesù, nel brano del Vangelo citato, sono molto chiare. Si possono riassumere
in una frase:”Non rispondere mai al male con il male, ma vinci sempre il male con il bene”.

Ricambiando male per male, tu ti leghi in una catena, che non sai, né come, né dove finisce.
E’la catena della malvagità umana, che non ha limiti.
Quando tu usi la misura dei malvagi, li provochi alla SOPRAFFAZIONE e alla VIOLENZA contro di te.
Il MALE, PIU’ RADICALE e PIU’ RADICATO, E’ L’ODIO CONTRO I FRATELLI, che ha la sua sede nel cuore. ODIO, che provoca VIOLENZE e INGIUSTIZIE senza numero.
Molto opportunamente la CHIESA CATTOLICA, nella persona del Santo Papa Francesco, ha indetto un anno dedicato alla MISERICORDIA di Dio.
La MISERICORDIA è la sintesi degli Attributi di Dio. Senza il suo PERDONO e la sua MISERICORDIA, nessuna persona si può salvare.

L’ Anno della MISERICORDIA inizierà l’8 Dicembre 2015 e si concluderà il 20 Novembre 2016.

La data di apertura è la solennità dell’IMMACOLATA CONCEZIONE della Beata Vergine Maria.
Umile Ancella, Maria pronuncia il suo SI’ pieno a Dio. Diviene, così, la Madre del FIGLIO DI DIO GESU’ CRISTO. E’ il Mistero dell’INCARNAZIONE, per la SALVEZZA dell’umanità, schiava del Peccato, fin dalle Origini.
Grazie alla sua Maternità Divina, Maria, è PRESERVATA TOTALMENTE DAL PECCATO ORIGINALE. Grazie al suo SI’, la MISERICORDIA di DIO si riversa su tutta l’umanità peccatrice, per SALVARLA.
ll FIGLIO di DIO si fa UOMO IN LEI, per divenire NOSTRO FRATELLO e NOSTRO SALVATORE.

L’ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA si concluderà il 20 Novembre 2016,
Anche questa data è significativa, in rapporto con la MISERICORDIA di DIO.

In tale giorno, infatti, noi celebriamo la SOLENNITA’ di CRISTO RE.

GESU’ CRISTO è Il PRIMO e L’ULTIMO DELLA STORIA UMANA. E’ la RAGIONE
e il FINE STESSO di tutta la Storia e di tutto ciò che esiste.
All’inizio dell’ultimo libro della SACRA SCRITTURA, l’APOCALISSE, Giovanni Evangelista, l’Apostolo prediletto, afferma, con molta forza e chiarezza, la CENTRALITA’ di GESU’CRISTO.
Sono Parole, pienamente ispirate, che consacrano GESU’ CRISTO, come
il SIGNORE e il SALVATORE DEL MONDO.
“ Io sono l’ALFA e l’OMEGA- dice il Signore-COLUI che E’, che ERA, che VIENE,
L’ONNIPOTENTE”( Ap. 1,8).
Anche le BEATITUDINI, pronunciate da GESU’, sintetizzano la PIENEZZA del VANGELO,
Tra queste, c’è la BEATITUDINE CENTRALE della MISERICORDIA:
“ BEATI I MISERICORDIOSI, PERCHE’ TROVERANNO MISERICORDIA”.(Mt. 5,7).
A conclusione di questa Relazione sull’
ANNO DELLA MISERICORDIA, cito una frase di
S. Agostino, che ci fa molto riflettere:
“Quel Dio che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te”.


P. Severino Consolaro

LA RIVELAZIONE DI DIO E LA LIBERTA’ DELL’UOMO ricevuta da Padre Severino il 6 giugno 2015

LA RIVELAZIONE DI DIO E LA LIBERTA’



“ Gesù disse dunque ai Giudei che avevano creduto in Lui: “Se persevererete nei miei

insegnamenti, sarete veramente miei discepoli,CONOSCERETE LA VERITA’,

E LA LIBERTA’VI FARA’ LIBERI”( Gv. 8, 31- 32 ).



Nele Parole di Gesù troviamo la RISPOSTA VERA alla Domanda fondamentale: “Che cosa è la LIBERTA’”? Da molti, il senso di LIBERTA’ non è ancora compreso.

Con questo vocabolo, si intende facilmente LIBERTINAGGIO, che significa FARE CIO’ CHE SI VUOLE, SENZA BADARE AI VALORI DELLE NOSTRE SCELTE.



Chi invece segue GESU’ CRISTO, accogliendo il suo VANGELO, VIVE NELLA LIBERTA’DEI FIGLI DI DIO.

LA LIBERTA’ ha tre vincoli che la distinguono, e si chiamano: VERITA’, CARITA’e GIUSTIZIA.



Tra tutte le creature dell’universo, l’UOMO si distingue nettamente, perché ha ricevuto,

da Dio Creatore, il dono della COSCIENZA DI SE’e del LIBERO ARBITRIO.



Il primo libro della Sacra Scrittura, la GENESI, ci descrive la CREAZIONE di tutti gli esseri che popolano il cosmo. L’Autore Sacro fa una netta distinzione tra la CREAZIONE dell’UOMO e la CREAZIONE di tutti gli altri esseri dell’universo.



SEGUENDO IL TESTO BIBLICO, la CREAZIONE, operata da DIO, è come una SINFONIA, che VA IN CRESCENDO: dalle CREATURE MENO PERFETTE alle CREATURE PIU’PERFETTE. L’Ultimo creato è l’UOMO.



Questa è la SCALA ASCENDENTE degli esseri: I MINERALI, I VEGETALI, GLI ANIMALI e L’UOMO.

DIO ha CREATO, prima la CASA, cioè l’UNIVERSO, poi tutte le CREATURE, chiamate ad abitarla.



L’ UOMO è il VERO CORONAMENTO del CREATO. E’Lui, che dà SENSO, VALORE e VOCE all’UNIVERSO INTERO.

E’ SOLO L’UOMO CHE PUO’ INNALZARE COSCIENTEMENTE UN INNO A DIO CREATORE.

NELLA CONTEMPLAZIONE DELL’UNIVERSO, SGORGA FACILMENTE, DAL SUO CUORE, LA PREGHIERA DI ADORAZIONE, DI LODE E DI RINGRAZIAMENTO.



Ci facciamo, però, anche un’ALTRA DOMANDA, che ogni persona dovrebbe porsi: Quanto IO ho preso COSCIENZA della mia DIGNITA’ e della mia GRANDEZZA?...

Quanto ho preso COSCIENZA delle CAPACITA’ e dei DONI, che DIO CREATORE mi ha ELARGITO ?...



Il PIANETA TERRA, sul quale noi VIVIAMO, è IMMENSO e STUPENDO.

OBBEDENDO ad una LEGGE SUPERIORE, CHE LO GUIDA, il NOSTRO PIANETA CORRE SEMPRE, NELLA SUA ORBITA, AD UNA VELOCITA’ FANTASTICA. Di ciò noi non ci accorgiamo, perché tutto è GUIDATO E REGOLATO dalla ONNIPOTENZA e dalla SAPIENZA DI DIO. E NOI SIAMO LE SUE CREATURE PREDILETTE.



L’AVVICENDARSI DEL GIORNO E DELLA NOTTE COME L’AVVICENDARSI DELLE QUATTRO STAGIONI DELL’ANNO SOLARE, CON ASSOLUTA PRECISIONE DEI MINUTI E DEI SECONDI, CI MANIFESTANO LA GRANDEZZA DI DIO.



PURTROPPO, SONO ABBASTANZA POCHE LE PERSONE CHE AMMIRANO e CONTEMPLANO la BELLEZZA e la MAESTOSITA’ dell’UNIVERSO, MA SI DIMENTICANO DI INNALZARE UN INNO A DIO CREATORE.



Una NOTTE STELLATA, con la LUNA, o un PANORAMA, VISTO DALLA CIMA DI UN MONTE, ci APRONO ALLA PREGHIERA CONTEMPLATIVA. La BELLEZZA ELEVA SEMPRE A DIO. IL CREATO CANTA CONTINUAMENTE LA SUA GLORIA.



La PREGHIERA di CONTEMPLAZIONE, davanti al BALCONE del mondo, ELEVA il NOSTRO SPIRITO a LODARE, a RINGRAZIARE e a BENEDIRE DIO CREATORE.



Per farci comprendere la Grandezza dell’UOMO, notiamo, come Dio, ancora prima di crearlo, ne rivela già il Meraviglioso PROGETTO: ” Facciamo l’uomo a nostra Immagine, secondo la nostra Somiglianza: Domini sopra i pesci del mare e su gli uccelli del cielo, su gli animali domestici, su tutte le fiere della terra e sopra tutti i rettili che strisciano sopra la sua superficie.” (Gen. 1,26).



Queste parole affermano, fin dall’inizio della Storia, che l’uomo è creato da DIO, a Sua IMMAGINE e SOMIGLIANZA. Come tale, egli deve sempre, nella sua vita, ELEVARE a DIO la MENTE e il CUORE, PER OFFRIRE A LUI TUTTA LA SUA VITA.



Le PAROLE RIVELATE esprimono l’atto di CONSEGNA del COSMO, da parte di Dio, all’uomo, sua Creatura Prediletta. Lo deve CUSTODIRE, GOVERNARE e RISPETTARE, in tutte le CREATURE che lo abitano e in tutte le LEGGI che lo guidano.



Per questo, ogni PERSONA UMANA ha ricevuto da Dio TRE FACOLTA’, che la rendono SIMILE a Lui: l’INTELLETTO, la VOLONTA’ e la COSCIENZA.



Tutte le LEGGI, che DIO ha COMUNICATO all’uomo, hanno, come CENTRO PROPULSORE, l’AMORE. Questa LEGGE DIO l’ha scolpita in tutto il nostro ESSERE UMANO. Noi siamo stati CREATI, a FORMA DI CROCE, PER RICORDARCI SEMPRE

L’AMORE CROCIFISSO PER NOI, IL FIGLIO DI DIO, GESU’ CRISTO.



CREATI, dunque, dal DIO-AMORE, noi siamo IMPASTATI dall’AMORE e CHIAMATI a VIVERE L’AMORE,, nei confronti di DIO e dei FRATELLI.



Il nostro INTELLETTO è creato da DIO per CONOSCERE. Ma la CONOSCENZA PIENA è

l’AMORE. L’INTELLETTO ha, come OBIETTIVO, la CONOSCENZA, ma NELLA VERITA’, ossia, secondo il PROGETTO e la LEGGE, CHE DIO CI ha DONATO.

E’ qui che si innesta anche il VALORE DELLA LIBERTA’.



La nostra VOLONTA’ è creata, per PRENDERE le DECISIONI, che sono CONFORMI alla VOLONTA’ DI DIO e al NOSTRO VERO BENE.



LA nostra COSCIENZA è creata per CONOSCERE e, quindi, per DISCERNERE LA LEGGE MORALE, APPLICANDOLA ALLE NOSTRE AZIONI.



Queste TRE FACOLTA’ ci sono state donate da DIO, PER ORIENTARE tutta la nostra vita alla VERITA’e al BENE, al fine di VIVERE PROFONDAMENTE UNITI A DIO.



Noi stessi ci siamo sicuramente accorti che, VIVENDO secondo i COMANDAMENTI DI DIO, CI SENTIAMO FELICI e nella PACE.

Quando, invece FACCIAMO IL MALE E VIVIAMO NEL MALE, DIVENTIAMO I CARNEFICI DI NOI STESSI.


P. Severino Consolaro


CREDO IN GESU’ CRISTO INTRODUZIONE ALLA FEDE Ricevuta da Padre Severino il 30 maggio 2015 - BELLISSIMA.

CREDO IN GESU’ CRISTO
INTRODUZIONE ALLA FEDE


Facciamo una premessa importante e fondamentale, inerente al tema della FEDE. Noi, con i cinque sensi, non possiamo percepire Dio, né tutte le realtà spirituali, che sono invisibili. Ma ciò non significa che esse non esistono.
La nostra persona è composta di anima e di corpo, sostanzialmente uniti tra loro. Proprio per questo, Dio, oltre ai sensi, ci ha donato anche delle facoltà spirituali, per percepire LUI e tutte le realtà, che non sono legate alla materia.
Queste facoltà sono: l’intelletto, la volontà, la coscienza, il sentimento, la memoria.
Noi percepiamo la PRESENZA di DIO, grazie soprattutto al dono inestimabile della FEDE, che ci è stata elargita nel Battesimo. Essa è come l’ ”occhio dello spirito”, che ci rende capaci di scoprire DIO, d’ incontrarlo e di contemplarlo.
Il Battesimo segna una radicale rinascita dell’uomo, perché eleva la sua natura umana, vulnerata dal peccato, e la innesta nella natura divina.
Questo evento meraviglioso si realizza, grazie al Mistero dell’Incarnazione del FIGLIO DI DIO, GESU’ CRISTO.
Egli si è fatto FIGLIO DELL’UOMO, per rendere noi FIGLI DI DIO, e come tali, compartecipi della sua natura divina, e quindi della VITA ETERNA.
Con tale rinascita, noi possiamo riconoscere Dio, non semplicemente come CREATORE, ma più ancora, e soprattutto, come PADRE.
In questa INTRODUZIONE ALLA FEDE, noi vogliamo, però, interpellare, con verità e onestà, soprattutto la ragione. Dono che l’uomo usa poco e spesso usa male. La ragione, risalendo dagli effetti alla causa, ci aiuta a scoprire, non soltanto l’ESISTENZA e la PRESENZA di DIO CREATORE, ma anche ì suoi ATTRIBUTI.
L’universo è il PRIMO LIBRO, nel quale DIO si rivela. La CREAZIONE, infatti, è “ opera delle sue mani”.
Vogliamo elencare qui i vari SEGNI che ci manifestano DIO CREATORE.
1 – I SEGNI CREATURALI O COSMICI.
Tutte le creature ci svelano il CREATORE.
Il Libro sacro della Bibbia inizia con questa affermazione:
“ IN PRINCIPIO Dio CREO’ il cielo e la terra” (Gen.1,1).
In questa attestazione sono espresse alcune verità fondamentali.
DIO esisteva già “IN PRINCIPIO”, cioè prima dell’esistenza del MONDO e del TEMPO. Anzi, l’universo lo ha creato, ossia tratto dal nulla, LUI.
Contemplando il mondo, noi lo scopriamo organizzato: regna un equilibrio e un’armonia perfetta tra tutti gli esseri che lo abitano e le leggi che lo governano. Ciò manifesta con chiarezza che lo ha PROGETTATO e “COSTRUITO”una MENTE SUPERIORE.
Proprio per questa organizzazione armonica, che rivela il CREATORE, il mondo è chiamato, con più precisione, COSMO.
Tutte le creature dell’universo costituiscono come i gradini di una SCALA, che sale dalla terra al cielo, dalle creature al CREATORE.
La scienza classifica l’ordine ascendente degli esseri nelle specie seguenti: MINERALI, VEGETALI, ANIMALI, UOMINI.
In ogni creatura è scolpita l’impronta indelebile di DIO, che l’ha creata. Impronta che costituisce il suo DNA. E porta scritto:“Io vengo da Dio, io sono di Dio, io sono per Dio,”.
Parole che l’uomo non deve mai dimenticare, nel suo rapporto con tutte le creature.
Egli, infatti, porta in sé, non solamente l’IMPRONTA di DIO CREATORE, ma la sua IMMAGINE e SOMIGLIANZA.
Il libro della Genesi lo afferma con molta chiarezza: ” E Dio disse: facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo”. (Gn. 1,26).
Dio ha costituito l’uomo RE del creato, dotandolo, oltre che del CORPO, anche dello SPIRITO, con tutti i doni annessivi: INTELLETTO, VOLONTA’, COSCIENZA e LIBERO ARBITRIO. A lui ha affidato il COSMO, con tutte le creature che lo abitano, perché lo coltivi e rispetti le leggi che lo governano.
Infatti, ancora il libro della Genesi afferma:” Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.” ( Gn. 2, 15).
Mediante questa Parola, Dio richiede dall’uomo la sua libera, e quindi responsabile collaborazione, per la vita del cosmo.
E’ chiamato a collaborare, soprattutto mettendo in atto due virtù.
- La LABORIOSITA’, nel coltivarlo e svilupparlo;
- il RISPETTO di tutti gli esseri che lo abitano e delle leggi che li governano.
Ma troppo spesso l’uomo viene meno a questa collaborazione con DIO CREATORE, perché dimentica che non è lui il PADRONE del cosmo, ma ne è soltanto l’AMMINISTRATORE e il CUSTODE.
In vari modi, egli deturpa l’AMBIENTE, VITALE per lui, in cui il CREATORE lo ha collocato. Egli inquina, in vari modi, l’atmosfera, causando effetti nocivi per la propria salute e per la salute di tutti gli esseri viventi. Danneggia il Creato, tagliando le foreste, incendiando la vegetazione, costruendo case scriteriatamente, senza osservare le leggi di sicurezza e di salvaguardia dell’ambiente.
Gli effetti negativi, che si sprigionano nell’universo da tutti questi scempi, sono incalcolabili.
Il COSMO, però, non ci svela solo l’ESISTENZA del CREATORE, ma anche i suoi ATTRIBUTI.
Qui ne elenchiamo i principali.
- La sua ONNIPOTENZA.
“ Nulla è impossibile a DIO (Lc. 1,37).
Egli ha CREATO, ossia ha tratto dal nulla tutto ciò che esiste.
“Io sono l’ONNIPOTENTE”(Ap.1,8).
- La sua PROVVIDENZA.
DIO ha creato il TEMPO e lo SPAZIO, per poter donare a tutti gli esseri l’ESISTENZA e la VITA.
E, con le sue leggi, Egli regola il fluire del TEMPO: i SECOLI, gli ANNI, i GIORNI, le ORE, i MINUTI, i SECONDI.
In tale fluire, si susseguono sempre, nel corso di OGNI ANNO, le QUATTRO STAGIONI, e nel corso di OGNI GIORNO, la LUCE e le TENEBRE.
DIO, nel tempo, nutre e conserva ogni creatura.
Il salmista, stupito nel contemplare la sua provvidente bontà, esclama:
“Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente”. Sal.145,16).
- La sua SAPIENZA.
DIO vive al di sopra del TEMPO, ma è presente anche nel TEMPO. Egli conosce sovranamente tutto. Perciò, con la sua SAPIENZA, GUIDA ogni essere, che ha creato, secondo la sua natura, in totale armonia con tutte le leggi del cosmo. E RIVOLGE anche ogni evento della storia verso il suo compimento e le sue finalità.
“ Con Te è la SAPIENZA che conosce le tue opere” (Sap.9,9).
Tutti questi ATTRIBUTI di DIO trovano il loro compimento e il loro coronamento nel suo AMORE SENZA LIMITI.
LA CREAZIONE, infatti, è PURO DONO DI DIO. Essa costituisce veramente la BENEDIZIONE RADICALE di DIO CREATORE, nei confronti di tutte le creature dell’universo.
Ecco perché la S. Scrittura invita ogni essere a pregare così:
” Benedici Chi ti ha creato” ( Sir. 32,13).
Quando noi, ci eleviamo nello spirito a contemplare le meraviglie dell’universo, non facciamo altro che unirci a tutte le creature, che di continuo proclamano la GLORIA del CREATORE, e cantano a LUI il loro “GRAZIE”.
“ I cieli narrano la gloria di Dio e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento” (Sal8,1).
S. Francesco d’Assisi, nel CANTICO DELLE CREATURE, ha elevato una pura Lode al CREATORE, che echeggia il salmo citato.
“Altissimo, onnipotente bonsignore, tue so’ le laude, la gloria e l’honore et omne benedictione”.

2 – I SEGNI UMANI.
Per SEGNI UMANI, intendiamo tutto ciò che l’uomo ha prodotto e continua a produrre, con il suo ingegno e con il suo lavoro: tutte le OPERE D’ARTE, le SCOPERTE e le APPLICAZIONI SCIENTIFICHE e TECNOLOGICHE.
Come accennato sopra, il PRIMO SEGNO della CREAZIONE è proprio l’UOMO, che si distingue nettamente dalle altre creature dell’universo. DIO CREATORE lo ha chiamato a sviluppare tutte le sue potenzialità, ad abbellire e, in un certo senso, a completare la CREAZIONE.
E qui diamo uno sguardo sintetico alla STORIA.
E’ il SECONDO LIBRO, che ci rivela DIO.

3 – I SEGNI STORICI: sono costituiti da tutti i PERSONAGGI e gli EVENTI, compiuti dall’uomo nel corso della Storia. Sappiamo bene che l’uomo ha commesso anche tante nefandezze. Ma qui noi vogliamo rilevare tutto ciò che di positivo egli ha attuato, per migliorare le condizioni della propria vita e della vita del cosmo.
Il PROGRESSO e lo SVILUPPO UMANO, dall’inizio del mondo ad oggi, sia sul piano culturale e sociale, che sul piano economico, scientifico e tecnologico, sono incalcolabili.
Così pure le SCOPERTE e le INVENZIONI scientifiche e tecnologiche, che l’uomo ha realizzato, per rendere la vita umana meno difficile, meno dura e più fruibile, non si possono numerare.
Tutto questo PROGRESSO e tutte queste INVENZIONI, rispondono al PROGETTO di Dio. Però, l’uomo ha potuto realizzarle, grazie all’ INGEGNO, donatogli dal CREATORE.
Per cui, la LODE e la GLORIA deve elevarsi sempre, in primo luogo, a LUI.
Ciò ci attesta che la STORIA non segna soltanto il PASSAGGIO DELL’UOMO.
Prima dell’uomo, essa attesta i PASSAGGI DI DIO, a iniziare dalla CREAZIONE. PASSAGGI, che hanno il loro culmine nel Mistero dell’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO, GESU’CRISTO.
GESU’ CRISTO è CENTRO e CULMINE della STORIA UMANA.
E qui dobbiamo ribadire con forza che Egli è un personaggio storico. Qualcuno, infatti, ha voluto addirittura porre dei dubbi sulla sua ESISTENZA.
Nessuna persona ha avuto tante PROVE STORICHE e tante TESTIMONIANZE, come ha avuto LUI.
- I dodici Apostoli, ai quali aggiungiamo S. Paolo, convertito istantaneamente e prodigiosamente;
- i Quattro VANGELI e tutti i libri del NUOVO TESTAMENTO.
Messi insieme, tutti questi DOCUMENTI, costituiscono una TESTIMONIANZA STORICA DIRETTA tale, che non può essere smentita in alcun modo.
Tutta la Sacra Bibbia ci illustra ciò che Dio ha compiuto, nell’arco della Storia. Essa registra il PASSAGGIO DI DIO, che si è RIVELATO GRADUALMENTE all’uomo.
Tutte le vicende storiche sono proiettate verso la loro pienezza, che si è realizzata nella VENUTA di GESU’ CRISTO, il SALVATORE DI TUTTA L’UMANITA’.
Non a caso, la STORIA la dividiamo in due ere, nettamente distinte: PRIMA DI CRISTO E DOPO CRISTO.
GESU’ CRISTO è il SEGNO PIU’GRANDE DI DIO NELLA STORIA.
Il suo VANGELO è la VERA BELLA NOTIZIA che DIO, CREATORE e PADRE, ci ama tutti, perché ha mandato LUI, il proprio Figlio, per salvarci.
GESU’ CRISTO è proclamato il SIGNORE DELLA STORIA, e quindi di tutte le creature del cosmo.
“ Egli era IN PRINCIPIO presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e senza di Lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.” (Gv.1, 2-3).
Gli ATTI di CULTO costituiscono il TERZO LIBRO della rivelazione di DIO.

4 – I SEGNI LITURGICI
Sono tutti i RITI, le PREGHIERE e gli ATTI che l’uomo compie per riconoscere, adorare, lodare, ringraziare DIO e per implorarne il suo perdono.
Il CULTO gradito a DIO non è fatto solamente di pratiche religiose, ma è celebrato soprattutto nella MENTE e nel CUORE di ogni persona.
A tale proposito, Gesù, citando il profeta Isaia, ribadisce la qualità del CULTO GRADITO A DIO.
“Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me”(Mc. 7, 6).
Gli ATTI di CULTO, per noi cattolici, culminano nei SETTE SACRAMENTI, istituiti da GESU’ CRISTO, per metterci in COMUNIONE VITALE con DIO.
Tutti i SEGNI LITURGICI hanno come CENTRO IRRADIATORE di GRAZIA il MISTERO-SACRAMENTO dell’EUCARISTIA.
SACRAMENTO, che consta di due elementi, intimamente uniti: la PAROLA DI DIO e l’IMMOLAZIONE DI CRISTO, per la salvezza dell’umanità.
La PAROLA di DIO, se accolta, non rimane mai sterile, ma diventa sempre EVENTO di GRAZIA. Essa tende al SACRAMENTO, nel quale raggiunge la sua piena efficacia salvifica.
GESU’ è la PAROLA DI DIO INCARNATA, che ha raggiunto il culmine dell’Amore, nella DONAZIONE-IMMOLAZIONE del suo CORPO e del suo SANGUE.
MISTERO, che è attualizzato in ogni CELEBRAZIONE EUCARISTICA, come ci ribadisce l’Apostolo Paolo:
“Ogni volta, infatti, che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finchè egli venga”. (I Cor. 11, 26).
CRISTO è il SACRAMENTO RADICALE, in cui la PAROLA si fa CARNE e diventa la VITA del mondo.
“Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo“ (Gv.6,51).
La FEDE è l’accoglienza della sua PAROLA, come VERITA’ DELLA NOSTRA VITA. Accogliendo questa PAROLA, si accoglie CRISTO, e in Lui, si accoglie il PADRE.
“Chi accoglie ME, accoglie Colui che mi ha mandato”(Mt.10,40).

I
IL MISTERO DI GESU’ CRISTO
SUPREMA RIVELAZIONE DI DIO E DELL’UOMO

Lo Conosci tu GESU’?... Non meravigliarti se ti pongo questo interrogativo. La dioomanda non è superflua, né scontata. Secondo i sondaggi, oggi un buon numero di persone, che pur si professano cattoliche, vive in un’ignoranza inammissibile nei confronti di GESU’ CRISTO.
Tra queste, ci sono anche persone, istruite e colte nella LETTERATURA e nelle VARIE SCIENZE, ma con una carenza cognitiva e con dei pregiudizi inconcepibili nei riguardi di GESU’ CRISTO, della BIBBIA, della RELIGIONE e della FEDE.
Queste persone sono le più colpevoli per tale ignoranza. Si lasciano, purtroppo, accecare dall’orgoglio, il primo vizio capitale, radice di tutti i mali. Al posto di DIO, collocano IO.
Tali persone si vantano di se stesse e del proprio sapere, sottovalutando o addirittura disprezzando il Magistero della CHIESA.
La Scienza, senza il dono della Sapienza, gonfia la persona di …vento, ma senza nutrire…
E, proprio per questo, tali saccenti si spingono fino ad odiare e a calunniare la CHIESA, che promuove e diffonde la FEDE in GESU’ CRISTO e la conoscenza del suo VANGELO.
E’ questo il Libro, che sintetizza le VERITA’ SU DIO E SULL’UOMO.
Al di fuori di CRISTO, l’uomo non trova la risposta agli interrogativi profondi e impellenti della vita.
A tutti coloro che ostacolano coscientemente la DIFFUSIONE DELLA PAROLA DI DIO e L’OPERA EVANGELIZZATRICE DELLA CHIESA, lanciamo un ammonimento, chiaro e forte.
Ricordatevi che chiunque si confronta con GESU’CRISTO, ma senza ricercare sinceramente la VERITA’, questa non potrà mai trovarla, perché “ Dio resiste ai superbi, ma dà Grazia agli umili”. (1 Pt. 5,5).
Spiegando il significato profondo della guarigione del cieco nato, GESU’ afferma: “Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono(= credono di vedere) diventino ciechi.” (Gv.9,39).
Un’affermazione, che fa molto riflettere.
L’orgoglio è tutta falsità, che acceca l’uomo, impedendogli di riconoscere la VERITA’su DIO e su SE STESSO.
Per questo, Gesù afferma categoricamente: “ Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mt. 9,13).
La verità è che siamo tutti peccatori.
Chi si ritiene giusto, non può essere salvato da Dio. Tanto meno, può salvarsi da solo.
Davanti alla donna adultera, che i Farisei volevano condannare alla lapidazione, secondo la LEGGE DI MOSE’, Gesu’ lancia loro la sfida:
“ Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. ( Gv.8,7).
Giovanni, l’Apostolo prediletto e il grande Testimone di GESU’, dichiara:” Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi”( I Gv. 1,8 ).
Bisogna ribadire con forza che la SORGENTE della VERITA’ non è l’uomo, peccatore e fallibile, ma soltanto GESU’ CRISTO, il FIGLIO DI DIO. Egli si è incarnato proprio per RIVELARCI i MISTERI, per noi INCOMPRENSIBILI, e per guarirci dalle nostre colpe.
Per conseguenza, la nostra vita o l’appoggiamo su DIO o sarà un FALLIMENTO.
GESU’non è venuto soltanto a sanare le nostre piaghe, ma a RENDERCI PARTECIPI ETERNAMENTE della sua VITA DIVINA.
Prendiamo coscienza che tutti noi siamo stati da Lui creati. E ci ha creati per vivere uniti a Lui, nella FEDE e nell’AMORE, in questa vita terrena.
Ma il VERO FINE e COMPIMENTO della nostra vita è al di là della morte, dove godremo il PREMIO della FEDE: la FELICITA’ SENZA FINE, NELL’ESTASI ETERNA DELL’AMORE.
Queste sono le parole più consolanti della FEDE, espresse da GESU’, nella preghiera “sacerdotale” dell’ULTIMA CENA:
“Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo” (Gv. 17,24).
GESU’non usa mai mezze misure, nell’attestare la sua IDENTITA’. Con molta forza, afferma di essere la LUCE DEL MONDO, la FONTE DELLA VERITA’ e DELLA VITA.
” IO SONO LA LUCE DEL MONDO; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la Luce della Vita”. ( Gv. 8,12)
“ IO SONO LA VIA, LA VERITA’ E LA VITA”. ( Gv. 14,6).
Parole che la Storia non ha potuto mai smentire. Le ha anzi pienamente confermate, con l’innumerevole schiera di suoi Testimoni, i MARTIRI e i SANTI, di ogni età ed in ogni tempo.
Giovanni, nel suo VANGELO, ci narra che i sommi sacerdoti e i farisei mandano le guardie per arrestare GESU’. Queste, però, rimangono talmente colpite dalla sua PERSONA e dalla sua PAROLA, che rispondono, con grande coraggio: “Mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo!”(Gv. 7, 46).
Nessuna persona, se vuole trovare la VERITA’, può esimersi dal confronto profondo e sincero con CRISTO.
Quando noi ci poniamo, nella sincerità, davanti al Mistero di GESU’ CRISTO, proviamo un sentimento duplice e contrastante:
- di TIMORE, perché avvertiamo, di fronte a LUI, tutta la nostra debolezza, i nostri limiti e la nostra fragilità di peccatori.
- di GIOIA INDICIBILE, perché scopriamo in Lui l’Oceano sconfinato di Amore, con cui Dio ci ama.
Ma ciò non può avvenire, se non rientrando in noi stessi, mettendoci in un atteggiamento di SILENZIO, che diviene ASCOLTO e ADORAZIONE di DIO in noi.
SILENZIO, che diviene anche RIFLESSIONE e CONFRONTO con GESU’ CRISTO.
La VITA, l’AMORE, la GIOIA, la VERITA’, la SALVEZZA sono, per ogni persona, i VALORI IRRINUNCIABILI, sui quali ognuno si gioca tutto, nel PRESENTE e nel FUTURO.
Ma tali VALORI noi li raggiungiamo, aprendo il nostro cuore a GESU’ CRISTO e accogliendolo con la FEDE.
Nel ventunesimo secolo, in cui la tecnologia delle comunicazioni sociali ha raggiunto il suo apice, l’ignoranza religiosa su questo TEMA VITALE è inammissibile.
Il TEMPO e la VITA stessa, con le sue vicende varie, ci presenta, in continuazione, degli INTERROGATIVI, ai quali dobbiamo dare una risposta.
GESU’ CRISTO è l’EVENTO CENTRALE e CRUCIALE DI TUTTA LA STORIA UMANA, il VERO NOCCIOLO DELLA QUESTIONE.
Davanti a LUI, non è assolutamente possibile rimanere NEUTRALI.
Egli, infatti, dichiara, in termini ultimativi:“ Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde”(Mt.12,30).
Le CREDENZIALI, che Lui ci dà con la sua Parola, trovano pieno riscontro, oltre che nella Storia, anche in tutta la sua vita, consumata, per AMORE, nel Dono di Sé, spinto oltre ogni limite: fino alla morte di croce.
GESU’ CRISTO si PRESENTA e si RIVELA come COLUI che ha il potere di dare le RISPOSTE VERE, COMPLETE E ULTIME su DIO, sull’UOMO e sul MONDO, sulla VITA, sulla MORTE e sulla sorte OLTRE LA MORTE.
RISPOSTE che, per ogni persona, sono INELUDIBILI.
Chi non si pone davanti a GESU’ CRISTO e non si interroga seriamente sulle DOMANDE, che riguardano il SENSO DELLA VITA, il VALORE DELLA VITA e il COMPIMENTO DELLA VITA, deve rammentare le parole del sommo poeta Dante, nel 26° Canto dell’Inferno:” Fatti non foste a viver come bruti”...
Ci sono persone che ritengono GESU’ CRISTO un personaggio, importante sì, ma che appartiene al passato. Per questo, sembrano obiettare: “ ma che centra Lui nella mia vita di oggi?”…
Quando parliamo di GESU’CRISTO, dobbiamo ribadire, con forza, che Egli si dichiara CONTEMPORANEO di ogni persona, lungo tutta la Storia umana. Nessuno è a Lui ESTRANEO.
“ GESU’ CRISTO è lo stesso ieri, oggi e sempre!”( Ebr. 13,8).
E’LUI il SIGNORE DELLA STORIA, che può affermare:” Tutto passerà, ma le mie Parole non passeranno” (Mc.13,31).
E’ il SEMPRE VIVENTE, PERCHE’ RISORTO, che ci fa la promessa più consolante, dichiarando solennemente:
“ Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”(Mt.28,20).
E’ vero che anche coloro che operano direttamente in suo Nome ( il papa, i vescovi, i sacerdoti ), scompaiono dalla scena di questo mondo. Ma la CHIESA, da LUI fondata, che è UNA, SANTA, CATTOLICA e APOSTOLICA, rimarrà, con certezza, fino alla fine dei tempi. Perché, in essa, come ha promesso, è SEMPRE PRESENTE LUI.
La solenne investitura di Simon Pietro, come suo primo rappresentante sulla terra, suona molto chiara al proposito:
“ E io ti dico: Tu sei Petro e su questa pietra edificherò la mia CHIESA e le porte degli Inferi( le Potenze del male) non prevarranno contro di essa” (Mt. 16, 18).
Non a caso, però, questa solenne affermazione è stata preceduta dalla confessione messianica di Pietro, come risposta alla domanda radicale che GESU’ ha rivolto ai suoi Apostoli: “ Voi chi dite che io sia?”(Mt. 16, 14).
E’ la domanda cruciale e centrale, imperniata sulla FEDE, che ha come CENTRO la PERSONA di GESU’ CRISTO.
Domanda che EGLI continua a rivolgere a ciascuno di noi, in tutto l’arco della vita terrena.
Anche la risposta di Simon Pietro è pienamente centrata sulla FEDE: “ Tu sei il CRISTO, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE ( Mt. 16, 16).
Il problema più inspiegabile è che molte persone, compresi i cattolici, non hanno ancora avvertito l’importanza, meglio dire l’URGENZA, di approfondire il rapporto di CONOSCENZA CON GESU’ CRISTO, che diventa RAPPORTO DI AMORE .
Solamente GESU’ CRISTO porta in dono la PIU’ BELLA DELLE NOTIZIE, per ogni cuore umano, il VANGELO. Questo annuncia che ogni persona esiste, perchè è stata da Lui amata fino alla morte di croce.
CREDERE NELL’AMORE, IRRADIATO DA LUI, TRASFIGURA LETTERALMENTE LA VITA.
La FEDE non è un’illusione, perché GESU’ CRISTO non è un’illusione, ma la PIU’ BELLA, LA PIU’ ESALTANTE delle REATA’.
FEDE non significa semplicemente prestare l’assenso, con l’intelletto, alla PAROLA e al VANGELO di GESU’ CRISTO. Dire con la bocca: “Io CREDO”, è molto facile.
Ma la FEDE non è un’ideologia, staccata dalla vita. Essa reclama il coinvolgimento pieno della VOLONTA’e del CUORE, ossia di tutta la nostra persona e in tutto l’arco della nostra vita.
CREDERE è DONO DI DIO, ma anche ACCOGLIENZA RESPONSABILE dell’uomo.
Tre sono gli ATTI che costituiscono la FEDE:
- USARE L’INTELLETTO, PER CAPIRE;
- METTERE IN ATTO LA VOLONTA’, PER DARE L’ASSENSO ALLA PAROLA, CHE SIGNIFICA A CRISTO GESU’;
- STABILIRE CON LUI UN RAPPORTO VITALE.
Ma tutti e tre questi ATTI poggiano sull’ASSENSO PIENO ALLA PAROLA DI DIO.

II
IL MISTERO DI GESU’ CRISTO
SUPREMA RIVELAZIONE DI DIO E DELL’UOMO

In questa seconda parte vogliamo fare una Catechesi chiara e profonda su GESU’ CRISTO, il CENTRO IRRADIATORE della FEDE.
Il Nome, GESU’, identifica la sua PERSONA. L’appellativo, CRISTO, specifica la sua MISSIONE. Nomi Profetici, che ci sono stati ambedue rivelati.
GESU’significa DIO SALVA. “Egli, infatti, salverà il suo popolo dai suoi peccati”(Mt.1,21).
CRISTO significa l’UNTO, il CONSACRATO dal PADRE, nella PIENEZZA DELLO SPIRITO SANTO, ad essere SACERDOTE, RE e PROFETA.
SACERDOTE: che continuamente OFFRE al PADRE Se stesso, la sua Santissima Umanità, sacrificata sulla croce, per RICONCILIARE tutte le creature.
I BENI che ottiene: la COMUNIONE VITALE CON DIO, la PACE, la SALVEZZA.
RE: che estende il suo SOVRANO DOMINIO DI AMORE, DI GIUSTIZIA, DI SANTITA’E DI PACE su tutte le creature.
PROFETA: Che non parla semplicemente come INVIATO DI DIO, ma come FIGLIO DI DIO.
Il PADRE stesso lo proclama solennemente il PROPRIO FIGLIO, in due momenti salienti della sua vita.
- Durante il Battesimo, al fiume Giordano.
“ In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di Lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto. (Mc. 1, 9-11).
- Sul monte Tabor, nella sua gloriosa Trasfigurazione:
“ Poi si formò una nube che li avvolse nell’ombra e uscì una voce dalla nube:” Questi è il FIGLIO Mio prediletto;ASCOLTATELO!” (Mc.9,8).
GESU’ CRISTO è VERO DIO e come tale è CREATORE, ONNIPOTENTE, ONNISCIENTE, ETERNO.
GESU’ CRISTO è VERO UOMO e come tale SOGGETTO AL TEMPO, ALLA SOFFERENZA, ALLA MORTE, e MORTE DI CROCE.
In GESU’ CRISTO sussistono, quindi, due nature: DIVINA e UMANA, in UNA SOLA PERSONA DIVINA, la PERSONA DEL FIGLIO DI DIO, IL VERBO.
GESU’CRISTO, COME UOMO, è il DONO TOTALE CHE FA L’UOMO A DIO.
GESU’ CRISTO, COME DIO, è il DONO TOTALE CHE FA DIO ALL’UOMO.
IN GESU’ CRISTO, QUINDI, DIO INCONTRA E ABBRACCIA OGNI UOMO. RICONOSCENDOLO FIGLIO SUO.
Con la FEDE, si accoglie TUTTO IL MISTERO DI GESU’CRISTO, il quale è venuto a CONDIVIDERE la nostra natura umana, PER RENDERCI PARTECIPI DELLA SUA FIGLIOLANZA DIVINA.
Egli vuole entrare ed entra in ogni anima che si apre a Lui.
In te, fratello, sorella, dimora la FEDE, se stabilisci con Lui, il RISORTO, il VIVENTE, un RAPPORTO DI AMORE VITALE E PERMANENTE. Egli stesso ha dichiarato la volontà di abitare nel cuore di ogni persona, che diventa il suo TEMPIO VIVENTE.
“Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap.3,20).
Parole che descrivono l’IDILLIO DI QUESO AMORE…
Chi vive la FEDE, non si sente mai solo, ma avverte dentro di sé la sua PRESENZA INEFFABILE E RASSICURANTE, che non lo abbandona mai.
Ciò che manca oggi, in troppi cristiani, è proprio l’ESPERIENZA DI DIO, che diventa TESTIMONIANZA DI VITA per i fratelli.
Tutti i Santi e i convertiti di ogni tempo ci MOSTRANO LA SUA PRESENZA, con tanto vigore, gioia ed entusiasmo.
E’ soltanto GESU’ che ci rigenera alla VITA DI DIO, con il Battesimo.
S. Giovanni Apostolo afferma:” A quanti lo hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo Nome, i quali non da sangue, né da volere di cane, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati”(Gv.1,12-13).
Perché ACCOGLIERE GESU’? Perché “ possiede la gloria come di Unigenito dal Padre, pieno di GRAZIA e di VERITA’” (Gv.1,14).
-“Pieno di Grazia”: RIPIENO DELLO SPIRITO SANTO.
-“ Pieno di Verità”: E’Lui la PIENEZZA DELLA RIVELAZIONE DI DIO ALL’UOMO.
Nel FIGLIO DI DIO INCARNATO, il PADRE manifesta i VERI VALORI, per vivere secondo il suo PROGETTO.
Vogliamo qui brevemente esaminarli.
GESU’CRISTO, entrando nel mondo, avrebbe potuto rivelare tutta la sua POTENZA. Invece si fa SERVO dell’uomo, fino a chiedere il consenso di Maria e farsi soggetto a Lei e a Giuseppe. E’ l’UMILTA’ di DIO, che l’uomo non riesce a comprendere.
Fin dalla sua nascita, GESU’ha capovolto radicalmente il concetto umano del POTERE.
GESU’non si impone con l’autorità, ma per la FORZA MORALE IRRESISTIBILE DELLA SUA VITA.
Così lascia l’uomo LIBERO e RESPONSABILE delle sue scelte, vincendo, NON CON L’AMORE DEL POTERE, ma CON LA POTENZA dell’AMORE.
E’ così che paga di persona il debito dell’uomo e che dalla croce EGLI fonda per sempre la CIVILTA’ DELL’AMORE.
Mentre si offre sul Calvario, non soltanto PREGA e PERDONA tutti noi uomini peccatori, ma addirittura ci scusa presso il PADRE.
“PADRE, PERDONALI, PERCHE’NON SANNO QUELLO CHE FANNO” ( Lc. 23,34).
GESU’ ha portato il vero concetto della LIBERTA’. E’ veramente LIBERO chi sceglie il BENE. Dio, infatti, che è totalmente LIBERO, non compie mai il MALE.
La LIBERTA’, per l’uomo, è un CAMMINO DI LIBERAZIONE DA OGNI FORMA DI SCHIAVITU’.
Tutta la RIVELAZIONE BIBLICA è un ESODO DI POPOLO CHE CAMMINA VERSO LA LIBERTA’, CHE LUI CI HA CONQUISTATO.
GESU’E’ L’UOMO PIU’ LIBERO.
Quando era in gioco la VERITA’ di Dio e dell’uomo, Egli non ha mai esitato a ribellarsi ad ogni autorità: politica, militare, religiosa.
In nessun caso, però, ha usato la violenza o la forza.
La RIVOLUZIONE, che ha portato GESU’, è la più vera, perché priva di semi di odio, che trascinano sempre con sé altro male.
La RIVOLUZIONE di Gesù è la più efficace di tutte le Rivoluzioni, fondate sulla POTENZA delle armi, perché è la RIVOLUZIONE DELL’AMORE.
Davanti a Pilato, nell’interrogatorio decisivo per la sua vita, GESU’ ha dato la suprema TESTIMONIANZA DI SE’:
” Per questo io sono nato e sono venuto nel mondo: PER RENDERE TESTIMONIANZA ALLA VERITA’. Chiunque è dalla Verità ascolta la mia voce” (Gv.18,37).
I più grandi personaggi della storia, pur lasciando le loro orme, il loro contributo di Arte, di Scienza, di Letteratura, sono poi inesorabilmente travolti dalla corrente del TEMPO.
GESU’ CRISTO E’ L’UNICO PERSONAGGIO CHE IL TEMPO NON HA POTUTO “DIGERIRE”. Non entra mai in lista con i morti, perché è risorto, e quindi è il VIVENTE.
GESU’ CRISTO è VERO DIO E VERO UOMO.
COME TALE, è l’UNICO MEDIATORE tra DIO e l’ UOMO.
IN LUI SOLTANTO SI PUO’FONDARE IL VERO CULTO.
COME DIO, EGLI SI DONA ALL’UOMO E COME UOMO EGLI SI DONA A DIO, SUO PADRE.
Nel CANONE della Messa, la LITURGIA proclama: “ PER CRISTO, CON CRISTO e IN CRISTO a Te, DIO PADRE ONNIPOTENTE ( è reso) OGNI ONORE e GLORIA PER TUTTI I SECOLI DEI SECOLI”.
Ma, immediatamente prima, il CANONE prega così: “ PER MEZZO di GESU’ CRISTO, Tu, O Dio, doni al mondo ogni bene”.
TUTTO IL CULTO SALE, PERCIO’, AL PADRE “IN CRISTO, CON CRISTO E PER CRISTO”.
Nella sua Santissima Umanita’, Egli è SOMMO SACERDOTE del PADRE e del genere umano. IN LUI ogni creatura rende il CULTO PERFETTO a DIO, che riconosce come CREATORE e PADRE.
Dalla sua offerta incessante che si eleva al Padre sulla croce, GESU’ perpetua la sua PASQUA, unendo a Sé tutta l’umanità.
Da tale OFFERTA PERFETTA fluiscono sugli uomini tutti i DONI, in sovrabbondanza.
Per questo, alla vigilia della sua PASSIONE, Egli ha voluto celebrare ed istituire, per tutti i secoli, il MEMORIALE della sua PASQUA.
Perciò agli Apostoli e a tutti i suoi discepoli ha dato un comando IMPERATIVO, per tutti i secoli:
“FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME!”
PAROLE SACRE, espresse in forma di TESTAMENTO e molto dense di significato e di significati.
Ne elenchiamo i principali:
- PARTECIPATE a questo MEMORIALE DELLA MIA PASQUA:
alla SANTA MESSA.
- AMATEVI, come vi ho amato io, mettendo la vostra vita a servizio dei fratelli.
- OFFRITE, sul mio esempio, la vostra vita COME SACRIFICIO GRADITO AL PADRE.
- “FATE”, non semplicemente “CELEBRATE”. Per chiarire questo concetto, Gesù afferma:
“ Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me, VIVRA’ PER ME” (Gv.6,57).
E’ così che avviene nel cristiano l’osmosi vitale tra l’EUCARISTIA e la VITA.
L’EUCARISTIA SI TRAMUTA IN VITA e la VITA SI TRAMUTA IN EUCARISTIA. Questa OSMOSI, VITA-EUCARISTIA-VITA, si irradia su tutta l’esistenza del cristiano: la UNIFICA, la PURIFICA, la SANTIFICA.
“ Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e Grazia su Grazia”(Gv.1,16).
Nella santissima umanità di Cristo, Il CULTO è compiuto veramente “in SPIRITO e VERITA”.
L’APOCALISSE, ultimo libro della Bibbia, celebra la VITTORIA TOTALE e DEFINITIVA di CRISTO, al COMPIMENTO DELLA STORIA, Questa usa molti TITOLI, per esprimere il suo INPERSCRUTABILE MISTERO, che vince ogni FORZA MALIGNA.
Chiama GESU’CRISTO il VERACE, il TESTIMONE FEDELE, il VIVENTE, il PRIMOGENITO TRA I MORTI, l’AGNELLO IMMOLATO, che, solo, apre il libro dei SIGILLI, SVELA ,cioè, DIO TOTALMENTE ALL’UOMO, e L’UOMO ALL’UOMO.(cfr.Ap.C.5).
Come conclusione, riportiamo, ancora dall’APOCALISSE, un brano molto significativo, in cui CRISTO si presenta come il GRANDE TESTIMONE di TUTTA LA VERITA’E DI TUTTA LA STORIA.
“Non temere: Io sono il PRIMO e l’ULTIMO, il VIVENTE. Ero morto, ma ora vivo per sempre. Ho la morte in mio potere, in mio potere è il mondo dei morti”( Ap. 1,17-18).
Concludiamo questo trattato sulla FEDE IN CRISTO GESU’ con un’altra dichiarazione di Simon Pietro.
Dopo che Gesu’ aveva affermato, con molta chiarezza, che LUI è IL PANE DELLA VITA, molte persone si allontanarono, mormorando: “Questo discorso è troppo duro!”
Allora il MAESTRO, rivolgendosi ai suoi Apostoli, senza mezzi termini, li interpella: “ Volete andarvene anche voi?”( Gv.6,67).
Pietro, illuminato, per grazia, dallo SPIRITO, risponde:
“ Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che Tu SEI IL SANTO DI DIO”. (Gv.6,68-69)
Questo è un ATTO DI FEDE PEREFTTO. Mettiamo in risalto come Pietro afferma prima “ abbiamo creduto” e dopo “abbiamo conosciuto”.
Prima si accoglie la PAROLA DI DIO COME VERA. Poi lo SPIRITO SANTO, che l’ha ispirata e che sempre l’accompagna, ILLUMINA la mente, per COMPRENDERLA.
La FEDE, infatti, è, prima di tutto e sopratutto, un DONO, che DIO comunica all’uomo.
La TESTIMONIANZA di Simon Pietro ci fa anche comprendere che il CENTRO DELLA FEDE è sempre L’INCONTRO VIVO CON LA PERSONA DI GESU’ CRISTO.
Chi non si innamora di Cristo, non può capire, né che cos’è la FEDE, né chi vive la FEDE.


P. Severino Consolaro

CREDO IN GESU’ CRISTO INTRODUZIONE ALLA FEDE Ricevuta da Padre Severino il 30 maggio 2015 - BELLISSIMA.

CREDO IN GESU’ CRISTO
INTRODUZIONE ALLA FEDE


Facciamo una premessa importante e fondamentale, inerente al tema della FEDE. Noi, con i cinque sensi, non possiamo percepire Dio, né tutte le realtà spirituali, che sono invisibili. Ma ciò non significa che esse non esistono.
La nostra persona è composta di anima e di corpo, sostanzialmente uniti tra loro. Proprio per questo, Dio, oltre ai sensi, ci ha donato anche delle facoltà spirituali, per percepire LUI e tutte le realtà, che non sono legate alla materia.
Queste facoltà sono: l’intelletto, la volontà, la coscienza, il sentimento, la memoria.
Noi percepiamo la PRESENZA di DIO, grazie soprattutto al dono inestimabile della FEDE, che ci è stata elargita nel Battesimo. Essa è come l’ ”occhio dello spirito”, che ci rende capaci di scoprire DIO, d’ incontrarlo e di contemplarlo.
Il Battesimo segna una radicale rinascita dell’uomo, perché eleva la sua natura umana, vulnerata dal peccato, e la innesta nella natura divina.
Questo evento meraviglioso si realizza, grazie al Mistero dell’Incarnazione del FIGLIO DI DIO, GESU’ CRISTO.
Egli si è fatto FIGLIO DELL’UOMO, per rendere noi FIGLI DI DIO, e come tali, compartecipi della sua natura divina, e quindi della VITA ETERNA.
Con tale rinascita, noi possiamo riconoscere Dio, non semplicemente come CREATORE, ma più ancora, e soprattutto, come PADRE.
In questa INTRODUZIONE ALLA FEDE, noi vogliamo, però, interpellare, con verità e onestà, soprattutto la ragione. Dono che l’uomo usa poco e spesso usa male. La ragione, risalendo dagli effetti alla causa, ci aiuta a scoprire, non soltanto l’ESISTENZA e la PRESENZA di DIO CREATORE, ma anche ì suoi ATTRIBUTI.
L’universo è il PRIMO LIBRO, nel quale DIO si rivela. La CREAZIONE, infatti, è “ opera delle sue mani”.
Vogliamo elencare qui i vari SEGNI che ci manifestano DIO CREATORE.
1 – I SEGNI CREATURALI O COSMICI.
Tutte le creature ci svelano il CREATORE.
Il Libro sacro della Bibbia inizia con questa affermazione:
“ IN PRINCIPIO Dio CREO’ il cielo e la terra” (Gen.1,1).
In questa attestazione sono espresse alcune verità fondamentali.
DIO esisteva già “IN PRINCIPIO”, cioè prima dell’esistenza del MONDO e del TEMPO. Anzi, l’universo lo ha creato, ossia tratto dal nulla, LUI.
Contemplando il mondo, noi lo scopriamo organizzato: regna un equilibrio e un’armonia perfetta tra tutti gli esseri che lo abitano e le leggi che lo governano. Ciò manifesta con chiarezza che lo ha PROGETTATO e “COSTRUITO”una MENTE SUPERIORE.
Proprio per questa organizzazione armonica, che rivela il CREATORE, il mondo è chiamato, con più precisione, COSMO.
Tutte le creature dell’universo costituiscono come i gradini di una SCALA, che sale dalla terra al cielo, dalle creature al CREATORE.
La scienza classifica l’ordine ascendente degli esseri nelle specie seguenti: MINERALI, VEGETALI, ANIMALI, UOMINI.
In ogni creatura è scolpita l’impronta indelebile di DIO, che l’ha creata. Impronta che costituisce il suo DNA. E porta scritto:“Io vengo da Dio, io sono di Dio, io sono per Dio,”.
Parole che l’uomo non deve mai dimenticare, nel suo rapporto con tutte le creature.
Egli, infatti, porta in sé, non solamente l’IMPRONTA di DIO CREATORE, ma la sua IMMAGINE e SOMIGLIANZA.
Il libro della Genesi lo afferma con molta chiarezza: ” E Dio disse: facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo”. (Gn. 1,26).
Dio ha costituito l’uomo RE del creato, dotandolo, oltre che del CORPO, anche dello SPIRITO, con tutti i doni annessivi: INTELLETTO, VOLONTA’, COSCIENZA e LIBERO ARBITRIO. A lui ha affidato il COSMO, con tutte le creature che lo abitano, perché lo coltivi e rispetti le leggi che lo governano.
Infatti, ancora il libro della Genesi afferma:” Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.” ( Gn. 2, 15).
Mediante questa Parola, Dio richiede dall’uomo la sua libera, e quindi responsabile collaborazione, per la vita del cosmo.
E’ chiamato a collaborare, soprattutto mettendo in atto due virtù.
- La LABORIOSITA’, nel coltivarlo e svilupparlo;
- il RISPETTO di tutti gli esseri che lo abitano e delle leggi che li governano.
Ma troppo spesso l’uomo viene meno a questa collaborazione con DIO CREATORE, perché dimentica che non è lui il PADRONE del cosmo, ma ne è soltanto l’AMMINISTRATORE e il CUSTODE.
In vari modi, egli deturpa l’AMBIENTE, VITALE per lui, in cui il CREATORE lo ha collocato. Egli inquina, in vari modi, l’atmosfera, causando effetti nocivi per la propria salute e per la salute di tutti gli esseri viventi. Danneggia il Creato, tagliando le foreste, incendiando la vegetazione, costruendo case scriteriatamente, senza osservare le leggi di sicurezza e di salvaguardia dell’ambiente.
Gli effetti negativi, che si sprigionano nell’universo da tutti questi scempi, sono incalcolabili.
Il COSMO, però, non ci svela solo l’ESISTENZA del CREATORE, ma anche i suoi ATTRIBUTI.
Qui ne elenchiamo i principali.
- La sua ONNIPOTENZA.
“ Nulla è impossibile a DIO (Lc. 1,37).
Egli ha CREATO, ossia ha tratto dal nulla tutto ciò che esiste.
“Io sono l’ONNIPOTENTE”(Ap.1,8).
- La sua PROVVIDENZA.
DIO ha creato il TEMPO e lo SPAZIO, per poter donare a tutti gli esseri l’ESISTENZA e la VITA.
E, con le sue leggi, Egli regola il fluire del TEMPO: i SECOLI, gli ANNI, i GIORNI, le ORE, i MINUTI, i SECONDI.
In tale fluire, si susseguono sempre, nel corso di OGNI ANNO, le QUATTRO STAGIONI, e nel corso di OGNI GIORNO, la LUCE e le TENEBRE.
DIO, nel tempo, nutre e conserva ogni creatura.
Il salmista, stupito nel contemplare la sua provvidente bontà, esclama:
“Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente”. Sal.145,16).
- La sua SAPIENZA.
DIO vive al di sopra del TEMPO, ma è presente anche nel TEMPO. Egli conosce sovranamente tutto. Perciò, con la sua SAPIENZA, GUIDA ogni essere, che ha creato, secondo la sua natura, in totale armonia con tutte le leggi del cosmo. E RIVOLGE anche ogni evento della storia verso il suo compimento e le sue finalità.
“ Con Te è la SAPIENZA che conosce le tue opere” (Sap.9,9).
Tutti questi ATTRIBUTI di DIO trovano il loro compimento e il loro coronamento nel suo AMORE SENZA LIMITI.
LA CREAZIONE, infatti, è PURO DONO DI DIO. Essa costituisce veramente la BENEDIZIONE RADICALE di DIO CREATORE, nei confronti di tutte le creature dell’universo.
Ecco perché la S. Scrittura invita ogni essere a pregare così:
” Benedici Chi ti ha creato” ( Sir. 32,13).
Quando noi, ci eleviamo nello spirito a contemplare le meraviglie dell’universo, non facciamo altro che unirci a tutte le creature, che di continuo proclamano la GLORIA del CREATORE, e cantano a LUI il loro “GRAZIE”.
“ I cieli narrano la gloria di Dio e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento” (Sal8,1).
S. Francesco d’Assisi, nel CANTICO DELLE CREATURE, ha elevato una pura Lode al CREATORE, che echeggia il salmo citato.
“Altissimo, onnipotente bonsignore, tue so’ le laude, la gloria e l’honore et omne benedictione”.

2 – I SEGNI UMANI.
Per SEGNI UMANI, intendiamo tutto ciò che l’uomo ha prodotto e continua a produrre, con il suo ingegno e con il suo lavoro: tutte le OPERE D’ARTE, le SCOPERTE e le APPLICAZIONI SCIENTIFICHE e TECNOLOGICHE.
Come accennato sopra, il PRIMO SEGNO della CREAZIONE è proprio l’UOMO, che si distingue nettamente dalle altre creature dell’universo. DIO CREATORE lo ha chiamato a sviluppare tutte le sue potenzialità, ad abbellire e, in un certo senso, a completare la CREAZIONE.
E qui diamo uno sguardo sintetico alla STORIA.
E’ il SECONDO LIBRO, che ci rivela DIO.

3 – I SEGNI STORICI: sono costituiti da tutti i PERSONAGGI e gli EVENTI, compiuti dall’uomo nel corso della Storia. Sappiamo bene che l’uomo ha commesso anche tante nefandezze. Ma qui noi vogliamo rilevare tutto ciò che di positivo egli ha attuato, per migliorare le condizioni della propria vita e della vita del cosmo.
Il PROGRESSO e lo SVILUPPO UMANO, dall’inizio del mondo ad oggi, sia sul piano culturale e sociale, che sul piano economico, scientifico e tecnologico, sono incalcolabili.
Così pure le SCOPERTE e le INVENZIONI scientifiche e tecnologiche, che l’uomo ha realizzato, per rendere la vita umana meno difficile, meno dura e più fruibile, non si possono numerare.
Tutto questo PROGRESSO e tutte queste INVENZIONI, rispondono al PROGETTO di Dio. Però, l’uomo ha potuto realizzarle, grazie all’ INGEGNO, donatogli dal CREATORE.
Per cui, la LODE e la GLORIA deve elevarsi sempre, in primo luogo, a LUI.
Ciò ci attesta che la STORIA non segna soltanto il PASSAGGIO DELL’UOMO.
Prima dell’uomo, essa attesta i PASSAGGI DI DIO, a iniziare dalla CREAZIONE. PASSAGGI, che hanno il loro culmine nel Mistero dell’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO, GESU’CRISTO.
GESU’ CRISTO è CENTRO e CULMINE della STORIA UMANA.
E qui dobbiamo ribadire con forza che Egli è un personaggio storico. Qualcuno, infatti, ha voluto addirittura porre dei dubbi sulla sua ESISTENZA.
Nessuna persona ha avuto tante PROVE STORICHE e tante TESTIMONIANZE, come ha avuto LUI.
- I dodici Apostoli, ai quali aggiungiamo S. Paolo, convertito istantaneamente e prodigiosamente;
- i Quattro VANGELI e tutti i libri del NUOVO TESTAMENTO.
Messi insieme, tutti questi DOCUMENTI, costituiscono una TESTIMONIANZA STORICA DIRETTA tale, che non può essere smentita in alcun modo.
Tutta la Sacra Bibbia ci illustra ciò che Dio ha compiuto, nell’arco della Storia. Essa registra il PASSAGGIO DI DIO, che si è RIVELATO GRADUALMENTE all’uomo.
Tutte le vicende storiche sono proiettate verso la loro pienezza, che si è realizzata nella VENUTA di GESU’ CRISTO, il SALVATORE DI TUTTA L’UMANITA’.
Non a caso, la STORIA la dividiamo in due ere, nettamente distinte: PRIMA DI CRISTO E DOPO CRISTO.
GESU’ CRISTO è il SEGNO PIU’GRANDE DI DIO NELLA STORIA.
Il suo VANGELO è la VERA BELLA NOTIZIA che DIO, CREATORE e PADRE, ci ama tutti, perché ha mandato LUI, il proprio Figlio, per salvarci.
GESU’ CRISTO è proclamato il SIGNORE DELLA STORIA, e quindi di tutte le creature del cosmo.
“ Egli era IN PRINCIPIO presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e senza di Lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.” (Gv.1, 2-3).
Gli ATTI di CULTO costituiscono il TERZO LIBRO della rivelazione di DIO.

4 – I SEGNI LITURGICI
Sono tutti i RITI, le PREGHIERE e gli ATTI che l’uomo compie per riconoscere, adorare, lodare, ringraziare DIO e per implorarne il suo perdono.
Il CULTO gradito a DIO non è fatto solamente di pratiche religiose, ma è celebrato soprattutto nella MENTE e nel CUORE di ogni persona.
A tale proposito, Gesù, citando il profeta Isaia, ribadisce la qualità del CULTO GRADITO A DIO.
“Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me”(Mc. 7, 6).
Gli ATTI di CULTO, per noi cattolici, culminano nei SETTE SACRAMENTI, istituiti da GESU’ CRISTO, per metterci in COMUNIONE VITALE con DIO.
Tutti i SEGNI LITURGICI hanno come CENTRO IRRADIATORE di GRAZIA il MISTERO-SACRAMENTO dell’EUCARISTIA.
SACRAMENTO, che consta di due elementi, intimamente uniti: la PAROLA DI DIO e l’IMMOLAZIONE DI CRISTO, per la salvezza dell’umanità.
La PAROLA di DIO, se accolta, non rimane mai sterile, ma diventa sempre EVENTO di GRAZIA. Essa tende al SACRAMENTO, nel quale raggiunge la sua piena efficacia salvifica.
GESU’ è la PAROLA DI DIO INCARNATA, che ha raggiunto il culmine dell’Amore, nella DONAZIONE-IMMOLAZIONE del suo CORPO e del suo SANGUE.
MISTERO, che è attualizzato in ogni CELEBRAZIONE EUCARISTICA, come ci ribadisce l’Apostolo Paolo:
“Ogni volta, infatti, che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finchè egli venga”. (I Cor. 11, 26).
CRISTO è il SACRAMENTO RADICALE, in cui la PAROLA si fa CARNE e diventa la VITA del mondo.
“Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo“ (Gv.6,51).
La FEDE è l’accoglienza della sua PAROLA, come VERITA’ DELLA NOSTRA VITA. Accogliendo questa PAROLA, si accoglie CRISTO, e in Lui, si accoglie il PADRE.
“Chi accoglie ME, accoglie Colui che mi ha mandato”(Mt.10,40).

I
IL MISTERO DI GESU’ CRISTO
SUPREMA RIVELAZIONE DI DIO E DELL’UOMO

Lo Conosci tu GESU’?... Non meravigliarti se ti pongo questo interrogativo. La dioomanda non è superflua, né scontata. Secondo i sondaggi, oggi un buon numero di persone, che pur si professano cattoliche, vive in un’ignoranza inammissibile nei confronti di GESU’ CRISTO.
Tra queste, ci sono anche persone, istruite e colte nella LETTERATURA e nelle VARIE SCIENZE, ma con una carenza cognitiva e con dei pregiudizi inconcepibili nei riguardi di GESU’ CRISTO, della BIBBIA, della RELIGIONE e della FEDE.
Queste persone sono le più colpevoli per tale ignoranza. Si lasciano, purtroppo, accecare dall’orgoglio, il primo vizio capitale, radice di tutti i mali. Al posto di DIO, collocano IO.
Tali persone si vantano di se stesse e del proprio sapere, sottovalutando o addirittura disprezzando il Magistero della CHIESA.
La Scienza, senza il dono della Sapienza, gonfia la persona di …vento, ma senza nutrire…
E, proprio per questo, tali saccenti si spingono fino ad odiare e a calunniare la CHIESA, che promuove e diffonde la FEDE in GESU’ CRISTO e la conoscenza del suo VANGELO.
E’ questo il Libro, che sintetizza le VERITA’ SU DIO E SULL’UOMO.
Al di fuori di CRISTO, l’uomo non trova la risposta agli interrogativi profondi e impellenti della vita.
A tutti coloro che ostacolano coscientemente la DIFFUSIONE DELLA PAROLA DI DIO e L’OPERA EVANGELIZZATRICE DELLA CHIESA, lanciamo un ammonimento, chiaro e forte.
Ricordatevi che chiunque si confronta con GESU’CRISTO, ma senza ricercare sinceramente la VERITA’, questa non potrà mai trovarla, perché “ Dio resiste ai superbi, ma dà Grazia agli umili”. (1 Pt. 5,5).
Spiegando il significato profondo della guarigione del cieco nato, GESU’ afferma: “Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono(= credono di vedere) diventino ciechi.” (Gv.9,39).
Un’affermazione, che fa molto riflettere.
L’orgoglio è tutta falsità, che acceca l’uomo, impedendogli di riconoscere la VERITA’su DIO e su SE STESSO.
Per questo, Gesù afferma categoricamente: “ Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mt. 9,13).
La verità è che siamo tutti peccatori.
Chi si ritiene giusto, non può essere salvato da Dio. Tanto meno, può salvarsi da solo.
Davanti alla donna adultera, che i Farisei volevano condannare alla lapidazione, secondo la LEGGE DI MOSE’, Gesu’ lancia loro la sfida:
“ Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. ( Gv.8,7).
Giovanni, l’Apostolo prediletto e il grande Testimone di GESU’, dichiara:” Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi”( I Gv. 1,8 ).
Bisogna ribadire con forza che la SORGENTE della VERITA’ non è l’uomo, peccatore e fallibile, ma soltanto GESU’ CRISTO, il FIGLIO DI DIO. Egli si è incarnato proprio per RIVELARCI i MISTERI, per noi INCOMPRENSIBILI, e per guarirci dalle nostre colpe.
Per conseguenza, la nostra vita o l’appoggiamo su DIO o sarà un FALLIMENTO.
GESU’non è venuto soltanto a sanare le nostre piaghe, ma a RENDERCI PARTECIPI ETERNAMENTE della sua VITA DIVINA.
Prendiamo coscienza che tutti noi siamo stati da Lui creati. E ci ha creati per vivere uniti a Lui, nella FEDE e nell’AMORE, in questa vita terrena.
Ma il VERO FINE e COMPIMENTO della nostra vita è al di là della morte, dove godremo il PREMIO della FEDE: la FELICITA’ SENZA FINE, NELL’ESTASI ETERNA DELL’AMORE.
Queste sono le parole più consolanti della FEDE, espresse da GESU’, nella preghiera “sacerdotale” dell’ULTIMA CENA:
“Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo” (Gv. 17,24).
GESU’non usa mai mezze misure, nell’attestare la sua IDENTITA’. Con molta forza, afferma di essere la LUCE DEL MONDO, la FONTE DELLA VERITA’ e DELLA VITA.
” IO SONO LA LUCE DEL MONDO; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la Luce della Vita”. ( Gv. 8,12)
“ IO SONO LA VIA, LA VERITA’ E LA VITA”. ( Gv. 14,6).
Parole che la Storia non ha potuto mai smentire. Le ha anzi pienamente confermate, con l’innumerevole schiera di suoi Testimoni, i MARTIRI e i SANTI, di ogni età ed in ogni tempo.
Giovanni, nel suo VANGELO, ci narra che i sommi sacerdoti e i farisei mandano le guardie per arrestare GESU’. Queste, però, rimangono talmente colpite dalla sua PERSONA e dalla sua PAROLA, che rispondono, con grande coraggio: “Mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo!”(Gv. 7, 46).
Nessuna persona, se vuole trovare la VERITA’, può esimersi dal confronto profondo e sincero con CRISTO.
Quando noi ci poniamo, nella sincerità, davanti al Mistero di GESU’ CRISTO, proviamo un sentimento duplice e contrastante:
- di TIMORE, perché avvertiamo, di fronte a LUI, tutta la nostra debolezza, i nostri limiti e la nostra fragilità di peccatori.
- di GIOIA INDICIBILE, perché scopriamo in Lui l’Oceano sconfinato di Amore, con cui Dio ci ama.
Ma ciò non può avvenire, se non rientrando in noi stessi, mettendoci in un atteggiamento di SILENZIO, che diviene ASCOLTO e ADORAZIONE di DIO in noi.
SILENZIO, che diviene anche RIFLESSIONE e CONFRONTO con GESU’ CRISTO.
La VITA, l’AMORE, la GIOIA, la VERITA’, la SALVEZZA sono, per ogni persona, i VALORI IRRINUNCIABILI, sui quali ognuno si gioca tutto, nel PRESENTE e nel FUTURO.
Ma tali VALORI noi li raggiungiamo, aprendo il nostro cuore a GESU’ CRISTO e accogliendolo con la FEDE.
Nel ventunesimo secolo, in cui la tecnologia delle comunicazioni sociali ha raggiunto il suo apice, l’ignoranza religiosa su questo TEMA VITALE è inammissibile.
Il TEMPO e la VITA stessa, con le sue vicende varie, ci presenta, in continuazione, degli INTERROGATIVI, ai quali dobbiamo dare una risposta.
GESU’ CRISTO è l’EVENTO CENTRALE e CRUCIALE DI TUTTA LA STORIA UMANA, il VERO NOCCIOLO DELLA QUESTIONE.
Davanti a LUI, non è assolutamente possibile rimanere NEUTRALI.
Egli, infatti, dichiara, in termini ultimativi:“ Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde”(Mt.12,30).
Le CREDENZIALI, che Lui ci dà con la sua Parola, trovano pieno riscontro, oltre che nella Storia, anche in tutta la sua vita, consumata, per AMORE, nel Dono di Sé, spinto oltre ogni limite: fino alla morte di croce.
GESU’ CRISTO si PRESENTA e si RIVELA come COLUI che ha il potere di dare le RISPOSTE VERE, COMPLETE E ULTIME su DIO, sull’UOMO e sul MONDO, sulla VITA, sulla MORTE e sulla sorte OLTRE LA MORTE.
RISPOSTE che, per ogni persona, sono INELUDIBILI.
Chi non si pone davanti a GESU’ CRISTO e non si interroga seriamente sulle DOMANDE, che riguardano il SENSO DELLA VITA, il VALORE DELLA VITA e il COMPIMENTO DELLA VITA, deve rammentare le parole del sommo poeta Dante, nel 26° Canto dell’Inferno:” Fatti non foste a viver come bruti”...
Ci sono persone che ritengono GESU’ CRISTO un personaggio, importante sì, ma che appartiene al passato. Per questo, sembrano obiettare: “ ma che centra Lui nella mia vita di oggi?”…
Quando parliamo di GESU’CRISTO, dobbiamo ribadire, con forza, che Egli si dichiara CONTEMPORANEO di ogni persona, lungo tutta la Storia umana. Nessuno è a Lui ESTRANEO.
“ GESU’ CRISTO è lo stesso ieri, oggi e sempre!”( Ebr. 13,8).
E’LUI il SIGNORE DELLA STORIA, che può affermare:” Tutto passerà, ma le mie Parole non passeranno” (Mc.13,31).
E’ il SEMPRE VIVENTE, PERCHE’ RISORTO, che ci fa la promessa più consolante, dichiarando solennemente:
“ Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”(Mt.28,20).
E’ vero che anche coloro che operano direttamente in suo Nome ( il papa, i vescovi, i sacerdoti ), scompaiono dalla scena di questo mondo. Ma la CHIESA, da LUI fondata, che è UNA, SANTA, CATTOLICA e APOSTOLICA, rimarrà, con certezza, fino alla fine dei tempi. Perché, in essa, come ha promesso, è SEMPRE PRESENTE LUI.
La solenne investitura di Simon Pietro, come suo primo rappresentante sulla terra, suona molto chiara al proposito:
“ E io ti dico: Tu sei Petro e su questa pietra edificherò la mia CHIESA e le porte degli Inferi( le Potenze del male) non prevarranno contro di essa” (Mt. 16, 18).
Non a caso, però, questa solenne affermazione è stata preceduta dalla confessione messianica di Pietro, come risposta alla domanda radicale che GESU’ ha rivolto ai suoi Apostoli: “ Voi chi dite che io sia?”(Mt. 16, 14).
E’ la domanda cruciale e centrale, imperniata sulla FEDE, che ha come CENTRO la PERSONA di GESU’ CRISTO.
Domanda che EGLI continua a rivolgere a ciascuno di noi, in tutto l’arco della vita terrena.
Anche la risposta di Simon Pietro è pienamente centrata sulla FEDE: “ Tu sei il CRISTO, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE ( Mt. 16, 16).
Il problema più inspiegabile è che molte persone, compresi i cattolici, non hanno ancora avvertito l’importanza, meglio dire l’URGENZA, di approfondire il rapporto di CONOSCENZA CON GESU’ CRISTO, che diventa RAPPORTO DI AMORE .
Solamente GESU’ CRISTO porta in dono la PIU’ BELLA DELLE NOTIZIE, per ogni cuore umano, il VANGELO. Questo annuncia che ogni persona esiste, perchè è stata da Lui amata fino alla morte di croce.
CREDERE NELL’AMORE, IRRADIATO DA LUI, TRASFIGURA LETTERALMENTE LA VITA.
La FEDE non è un’illusione, perché GESU’ CRISTO non è un’illusione, ma la PIU’ BELLA, LA PIU’ ESALTANTE delle REATA’.
FEDE non significa semplicemente prestare l’assenso, con l’intelletto, alla PAROLA e al VANGELO di GESU’ CRISTO. Dire con la bocca: “Io CREDO”, è molto facile.
Ma la FEDE non è un’ideologia, staccata dalla vita. Essa reclama il coinvolgimento pieno della VOLONTA’e del CUORE, ossia di tutta la nostra persona e in tutto l’arco della nostra vita.
CREDERE è DONO DI DIO, ma anche ACCOGLIENZA RESPONSABILE dell’uomo.
Tre sono gli ATTI che costituiscono la FEDE:
- USARE L’INTELLETTO, PER CAPIRE;
- METTERE IN ATTO LA VOLONTA’, PER DARE L’ASSENSO ALLA PAROLA, CHE SIGNIFICA A CRISTO GESU’;
- STABILIRE CON LUI UN RAPPORTO VITALE.
Ma tutti e tre questi ATTI poggiano sull’ASSENSO PIENO ALLA PAROLA DI DIO.

II
IL MISTERO DI GESU’ CRISTO
SUPREMA RIVELAZIONE DI DIO E DELL’UOMO

In questa seconda parte vogliamo fare una Catechesi chiara e profonda su GESU’ CRISTO, il CENTRO IRRADIATORE della FEDE.
Il Nome, GESU’, identifica la sua PERSONA. L’appellativo, CRISTO, specifica la sua MISSIONE. Nomi Profetici, che ci sono stati ambedue rivelati.
GESU’significa DIO SALVA. “Egli, infatti, salverà il suo popolo dai suoi peccati”(Mt.1,21).
CRISTO significa l’UNTO, il CONSACRATO dal PADRE, nella PIENEZZA DELLO SPIRITO SANTO, ad essere SACERDOTE, RE e PROFETA.
SACERDOTE: che continuamente OFFRE al PADRE Se stesso, la sua Santissima Umanità, sacrificata sulla croce, per RICONCILIARE tutte le creature.
I BENI che ottiene: la COMUNIONE VITALE CON DIO, la PACE, la SALVEZZA.
RE: che estende il suo SOVRANO DOMINIO DI AMORE, DI GIUSTIZIA, DI SANTITA’E DI PACE su tutte le creature.
PROFETA: Che non parla semplicemente come INVIATO DI DIO, ma come FIGLIO DI DIO.
Il PADRE stesso lo proclama solennemente il PROPRIO FIGLIO, in due momenti salienti della sua vita.
- Durante il Battesimo, al fiume Giordano.
“ In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di Lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto. (Mc. 1, 9-11).
- Sul monte Tabor, nella sua gloriosa Trasfigurazione:
“ Poi si formò una nube che li avvolse nell’ombra e uscì una voce dalla nube:” Questi è il FIGLIO Mio prediletto;ASCOLTATELO!” (Mc.9,8).
GESU’ CRISTO è VERO DIO e come tale è CREATORE, ONNIPOTENTE, ONNISCIENTE, ETERNO.
GESU’ CRISTO è VERO UOMO e come tale SOGGETTO AL TEMPO, ALLA SOFFERENZA, ALLA MORTE, e MORTE DI CROCE.
In GESU’ CRISTO sussistono, quindi, due nature: DIVINA e UMANA, in UNA SOLA PERSONA DIVINA, la PERSONA DEL FIGLIO DI DIO, IL VERBO.
GESU’CRISTO, COME UOMO, è il DONO TOTALE CHE FA L’UOMO A DIO.
GESU’ CRISTO, COME DIO, è il DONO TOTALE CHE FA DIO ALL’UOMO.
IN GESU’ CRISTO, QUINDI, DIO INCONTRA E ABBRACCIA OGNI UOMO. RICONOSCENDOLO FIGLIO SUO.
Con la FEDE, si accoglie TUTTO IL MISTERO DI GESU’CRISTO, il quale è venuto a CONDIVIDERE la nostra natura umana, PER RENDERCI PARTECIPI DELLA SUA FIGLIOLANZA DIVINA.
Egli vuole entrare ed entra in ogni anima che si apre a Lui.
In te, fratello, sorella, dimora la FEDE, se stabilisci con Lui, il RISORTO, il VIVENTE, un RAPPORTO DI AMORE VITALE E PERMANENTE. Egli stesso ha dichiarato la volontà di abitare nel cuore di ogni persona, che diventa il suo TEMPIO VIVENTE.
“Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap.3,20).
Parole che descrivono l’IDILLIO DI QUESO AMORE…
Chi vive la FEDE, non si sente mai solo, ma avverte dentro di sé la sua PRESENZA INEFFABILE E RASSICURANTE, che non lo abbandona mai.
Ciò che manca oggi, in troppi cristiani, è proprio l’ESPERIENZA DI DIO, che diventa TESTIMONIANZA DI VITA per i fratelli.
Tutti i Santi e i convertiti di ogni tempo ci MOSTRANO LA SUA PRESENZA, con tanto vigore, gioia ed entusiasmo.
E’ soltanto GESU’ che ci rigenera alla VITA DI DIO, con il Battesimo.
S. Giovanni Apostolo afferma:” A quanti lo hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo Nome, i quali non da sangue, né da volere di cane, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati”(Gv.1,12-13).
Perché ACCOGLIERE GESU’? Perché “ possiede la gloria come di Unigenito dal Padre, pieno di GRAZIA e di VERITA’” (Gv.1,14).
-“Pieno di Grazia”: RIPIENO DELLO SPIRITO SANTO.
-“ Pieno di Verità”: E’Lui la PIENEZZA DELLA RIVELAZIONE DI DIO ALL’UOMO.
Nel FIGLIO DI DIO INCARNATO, il PADRE manifesta i VERI VALORI, per vivere secondo il suo PROGETTO.
Vogliamo qui brevemente esaminarli.
GESU’CRISTO, entrando nel mondo, avrebbe potuto rivelare tutta la sua POTENZA. Invece si fa SERVO dell’uomo, fino a chiedere il consenso di Maria e farsi soggetto a Lei e a Giuseppe. E’ l’UMILTA’ di DIO, che l’uomo non riesce a comprendere.
Fin dalla sua nascita, GESU’ha capovolto radicalmente il concetto umano del POTERE.
GESU’non si impone con l’autorità, ma per la FORZA MORALE IRRESISTIBILE DELLA SUA VITA.
Così lascia l’uomo LIBERO e RESPONSABILE delle sue scelte, vincendo, NON CON L’AMORE DEL POTERE, ma CON LA POTENZA dell’AMORE.
E’ così che paga di persona il debito dell’uomo e che dalla croce EGLI fonda per sempre la CIVILTA’ DELL’AMORE.
Mentre si offre sul Calvario, non soltanto PREGA e PERDONA tutti noi uomini peccatori, ma addirittura ci scusa presso il PADRE.
“PADRE, PERDONALI, PERCHE’NON SANNO QUELLO CHE FANNO” ( Lc. 23,34).
GESU’ ha portato il vero concetto della LIBERTA’. E’ veramente LIBERO chi sceglie il BENE. Dio, infatti, che è totalmente LIBERO, non compie mai il MALE.
La LIBERTA’, per l’uomo, è un CAMMINO DI LIBERAZIONE DA OGNI FORMA DI SCHIAVITU’.
Tutta la RIVELAZIONE BIBLICA è un ESODO DI POPOLO CHE CAMMINA VERSO LA LIBERTA’, CHE LUI CI HA CONQUISTATO.
GESU’E’ L’UOMO PIU’ LIBERO.
Quando era in gioco la VERITA’ di Dio e dell’uomo, Egli non ha mai esitato a ribellarsi ad ogni autorità: politica, militare, religiosa.
In nessun caso, però, ha usato la violenza o la forza.
La RIVOLUZIONE, che ha portato GESU’, è la più vera, perché priva di semi di odio, che trascinano sempre con sé altro male.
La RIVOLUZIONE di Gesù è la più efficace di tutte le Rivoluzioni, fondate sulla POTENZA delle armi, perché è la RIVOLUZIONE DELL’AMORE.
Davanti a Pilato, nell’interrogatorio decisivo per la sua vita, GESU’ ha dato la suprema TESTIMONIANZA DI SE’:
” Per questo io sono nato e sono venuto nel mondo: PER RENDERE TESTIMONIANZA ALLA VERITA’. Chiunque è dalla Verità ascolta la mia voce” (Gv.18,37).
I più grandi personaggi della storia, pur lasciando le loro orme, il loro contributo di Arte, di Scienza, di Letteratura, sono poi inesorabilmente travolti dalla corrente del TEMPO.
GESU’ CRISTO E’ L’UNICO PERSONAGGIO CHE IL TEMPO NON HA POTUTO “DIGERIRE”. Non entra mai in lista con i morti, perché è risorto, e quindi è il VIVENTE.
GESU’ CRISTO è VERO DIO E VERO UOMO.
COME TALE, è l’UNICO MEDIATORE tra DIO e l’ UOMO.
IN LUI SOLTANTO SI PUO’FONDARE IL VERO CULTO.
COME DIO, EGLI SI DONA ALL’UOMO E COME UOMO EGLI SI DONA A DIO, SUO PADRE.
Nel CANONE della Messa, la LITURGIA proclama: “ PER CRISTO, CON CRISTO e IN CRISTO a Te, DIO PADRE ONNIPOTENTE ( è reso) OGNI ONORE e GLORIA PER TUTTI I SECOLI DEI SECOLI”.
Ma, immediatamente prima, il CANONE prega così: “ PER MEZZO di GESU’ CRISTO, Tu, O Dio, doni al mondo ogni bene”.
TUTTO IL CULTO SALE, PERCIO’, AL PADRE “IN CRISTO, CON CRISTO E PER CRISTO”.
Nella sua Santissima Umanita’, Egli è SOMMO SACERDOTE del PADRE e del genere umano. IN LUI ogni creatura rende il CULTO PERFETTO a DIO, che riconosce come CREATORE e PADRE.
Dalla sua offerta incessante che si eleva al Padre sulla croce, GESU’ perpetua la sua PASQUA, unendo a Sé tutta l’umanità.
Da tale OFFERTA PERFETTA fluiscono sugli uomini tutti i DONI, in sovrabbondanza.
Per questo, alla vigilia della sua PASSIONE, Egli ha voluto celebrare ed istituire, per tutti i secoli, il MEMORIALE della sua PASQUA.
Perciò agli Apostoli e a tutti i suoi discepoli ha dato un comando IMPERATIVO, per tutti i secoli:
“FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME!”
PAROLE SACRE, espresse in forma di TESTAMENTO e molto dense di significato e di significati.
Ne elenchiamo i principali:
- PARTECIPATE a questo MEMORIALE DELLA MIA PASQUA:
alla SANTA MESSA.
- AMATEVI, come vi ho amato io, mettendo la vostra vita a servizio dei fratelli.
- OFFRITE, sul mio esempio, la vostra vita COME SACRIFICIO GRADITO AL PADRE.
- “FATE”, non semplicemente “CELEBRATE”. Per chiarire questo concetto, Gesù afferma:
“ Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me, VIVRA’ PER ME” (Gv.6,57).
E’ così che avviene nel cristiano l’osmosi vitale tra l’EUCARISTIA e la VITA.
L’EUCARISTIA SI TRAMUTA IN VITA e la VITA SI TRAMUTA IN EUCARISTIA. Questa OSMOSI, VITA-EUCARISTIA-VITA, si irradia su tutta l’esistenza del cristiano: la UNIFICA, la PURIFICA, la SANTIFICA.
“ Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e Grazia su Grazia”(Gv.1,16).
Nella santissima umanità di Cristo, Il CULTO è compiuto veramente “in SPIRITO e VERITA”.
L’APOCALISSE, ultimo libro della Bibbia, celebra la VITTORIA TOTALE e DEFINITIVA di CRISTO, al COMPIMENTO DELLA STORIA, Questa usa molti TITOLI, per esprimere il suo INPERSCRUTABILE MISTERO, che vince ogni FORZA MALIGNA.
Chiama GESU’CRISTO il VERACE, il TESTIMONE FEDELE, il VIVENTE, il PRIMOGENITO TRA I MORTI, l’AGNELLO IMMOLATO, che, solo, apre il libro dei SIGILLI, SVELA ,cioè, DIO TOTALMENTE ALL’UOMO, e L’UOMO ALL’UOMO.(cfr.Ap.C.5).
Come conclusione, riportiamo, ancora dall’APOCALISSE, un brano molto significativo, in cui CRISTO si presenta come il GRANDE TESTIMONE di TUTTA LA VERITA’E DI TUTTA LA STORIA.
“Non temere: Io sono il PRIMO e l’ULTIMO, il VIVENTE. Ero morto, ma ora vivo per sempre. Ho la morte in mio potere, in mio potere è il mondo dei morti”( Ap. 1,17-18).
Concludiamo questo trattato sulla FEDE IN CRISTO GESU’ con un’altra dichiarazione di Simon Pietro.
Dopo che Gesu’ aveva affermato, con molta chiarezza, che LUI è IL PANE DELLA VITA, molte persone si allontanarono, mormorando: “Questo discorso è troppo duro!”
Allora il MAESTRO, rivolgendosi ai suoi Apostoli, senza mezzi termini, li interpella: “ Volete andarvene anche voi?”( Gv.6,67).
Pietro, illuminato, per grazia, dallo SPIRITO, risponde:
“ Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che Tu SEI IL SANTO DI DIO”. (Gv.6,68-69)
Questo è un ATTO DI FEDE PEREFTTO. Mettiamo in risalto come Pietro afferma prima “ abbiamo creduto” e dopo “abbiamo conosciuto”.
Prima si accoglie la PAROLA DI DIO COME VERA. Poi lo SPIRITO SANTO, che l’ha ispirata e che sempre l’accompagna, ILLUMINA la mente, per COMPRENDERLA.
La FEDE, infatti, è, prima di tutto e sopratutto, un DONO, che DIO comunica all’uomo.
La TESTIMONIANZA di Simon Pietro ci fa anche comprendere che il CENTRO DELLA FEDE è sempre L’INCONTRO VIVO CON LA PERSONA DI GESU’ CRISTO.
Chi non si innamora di Cristo, non può capire, né che cos’è la FEDE, né chi vive la FEDE.


P. Severino Consolaro

CREDO IN GESU’ CRISTO INTRODUZIONE ALLA FEDERicevuta da Padre Severino il 30 maggio 2015 - BELLISSIMA.

CREDO IN GESU’ CRISTO
INTRODUZIONE ALLA FEDE


Facciamo una premessa importante e fondamentale, inerente al tema della FEDE. Noi, con i cinque sensi, non possiamo percepire Dio, né tutte le realtà spirituali, che sono invisibili. Ma ciò non significa che esse non esistono.
La nostra persona è composta di anima e di corpo, sostanzialmente uniti tra loro. Proprio per questo, Dio, oltre ai sensi, ci ha donato anche delle facoltà spirituali, per percepire LUI e tutte le realtà, che non sono legate alla materia.
Queste facoltà sono: l’intelletto, la volontà, la coscienza, il sentimento, la memoria.
Noi percepiamo la PRESENZA di DIO, grazie soprattutto al dono inestimabile della FEDE, che ci è stata elargita nel Battesimo. Essa è come l’ ”occhio dello spirito”, che ci rende capaci di scoprire DIO, d’ incontrarlo e di contemplarlo.
Il Battesimo segna una radicale rinascita dell’uomo, perché eleva la sua natura umana, vulnerata dal peccato, e la innesta nella natura divina.
Questo evento meraviglioso si realizza, grazie al Mistero dell’Incarnazione del FIGLIO DI DIO, GESU’ CRISTO.
Egli si è fatto FIGLIO DELL’UOMO, per rendere noi FIGLI DI DIO, e come tali, compartecipi della sua natura divina, e quindi della VITA ETERNA.
Con tale rinascita, noi possiamo riconoscere Dio, non semplicemente come CREATORE, ma più ancora, e soprattutto, come PADRE.
In questa INTRODUZIONE ALLA FEDE, noi vogliamo, però, interpellare, con verità e onestà, soprattutto la ragione. Dono che l’uomo usa poco e spesso usa male. La ragione, risalendo dagli effetti alla causa, ci aiuta a scoprire, non soltanto l’ESISTENZA e la PRESENZA di DIO CREATORE, ma anche ì suoi ATTRIBUTI.
L’universo è il PRIMO LIBRO, nel quale DIO si rivela. La CREAZIONE, infatti, è “ opera delle sue mani”.
Vogliamo elencare qui i vari SEGNI che ci manifestano DIO CREATORE.
1 – I SEGNI CREATURALI O COSMICI.
Tutte le creature ci svelano il CREATORE.
Il Libro sacro della Bibbia inizia con questa affermazione:
“ IN PRINCIPIO Dio CREO’ il cielo e la terra” (Gen.1,1).
In questa attestazione sono espresse alcune verità fondamentali.
DIO esisteva già “IN PRINCIPIO”, cioè prima dell’esistenza del MONDO e del TEMPO. Anzi, l’universo lo ha creato, ossia tratto dal nulla, LUI.
Contemplando il mondo, noi lo scopriamo organizzato: regna un equilibrio e un’armonia perfetta tra tutti gli esseri che lo abitano e le leggi che lo governano. Ciò manifesta con chiarezza che lo ha PROGETTATO e “COSTRUITO”una MENTE SUPERIORE.
Proprio per questa organizzazione armonica, che rivela il CREATORE, il mondo è chiamato, con più precisione, COSMO.
Tutte le creature dell’universo costituiscono come i gradini di una SCALA, che sale dalla terra al cielo, dalle creature al CREATORE.
La scienza classifica l’ordine ascendente degli esseri nelle specie seguenti: MINERALI, VEGETALI, ANIMALI, UOMINI.
In ogni creatura è scolpita l’impronta indelebile di DIO, che l’ha creata. Impronta che costituisce il suo DNA. E porta scritto:“Io vengo da Dio, io sono di Dio, io sono per Dio,”.
Parole che l’uomo non deve mai dimenticare, nel suo rapporto con tutte le creature.
Egli, infatti, porta in sé, non solamente l’IMPRONTA di DIO CREATORE, ma la sua IMMAGINE e SOMIGLIANZA.
Il libro della Genesi lo afferma con molta chiarezza: ” E Dio disse: facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo”. (Gn. 1,26).
Dio ha costituito l’uomo RE del creato, dotandolo, oltre che del CORPO, anche dello SPIRITO, con tutti i doni annessivi: INTELLETTO, VOLONTA’, COSCIENZA e LIBERO ARBITRIO. A lui ha affidato il COSMO, con tutte le creature che lo abitano, perché lo coltivi e rispetti le leggi che lo governano.
Infatti, ancora il libro della Genesi afferma:” Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.” ( Gn. 2, 15).
Mediante questa Parola, Dio richiede dall’uomo la sua libera, e quindi responsabile collaborazione, per la vita del cosmo.
E’ chiamato a collaborare, soprattutto mettendo in atto due virtù.
- La LABORIOSITA’, nel coltivarlo e svilupparlo;
- il RISPETTO di tutti gli esseri che lo abitano e delle leggi che li governano.
Ma troppo spesso l’uomo viene meno a questa collaborazione con DIO CREATORE, perché dimentica che non è lui il PADRONE del cosmo, ma ne è soltanto l’AMMINISTRATORE e il CUSTODE.
In vari modi, egli deturpa l’AMBIENTE, VITALE per lui, in cui il CREATORE lo ha collocato. Egli inquina, in vari modi, l’atmosfera, causando effetti nocivi per la propria salute e per la salute di tutti gli esseri viventi. Danneggia il Creato, tagliando le foreste, incendiando la vegetazione, costruendo case scriteriatamente, senza osservare le leggi di sicurezza e di salvaguardia dell’ambiente.
Gli effetti negativi, che si sprigionano nell’universo da tutti questi scempi, sono incalcolabili.
Il COSMO, però, non ci svela solo l’ESISTENZA del CREATORE, ma anche i suoi ATTRIBUTI.
Qui ne elenchiamo i principali.
- La sua ONNIPOTENZA.
“ Nulla è impossibile a DIO (Lc. 1,37).
Egli ha CREATO, ossia ha tratto dal nulla tutto ciò che esiste.
“Io sono l’ONNIPOTENTE”(Ap.1,8).
- La sua PROVVIDENZA.
DIO ha creato il TEMPO e lo SPAZIO, per poter donare a tutti gli esseri l’ESISTENZA e la VITA.
E, con le sue leggi, Egli regola il fluire del TEMPO: i SECOLI, gli ANNI, i GIORNI, le ORE, i MINUTI, i SECONDI.
In tale fluire, si susseguono sempre, nel corso di OGNI ANNO, le QUATTRO STAGIONI, e nel corso di OGNI GIORNO, la LUCE e le TENEBRE.
DIO, nel tempo, nutre e conserva ogni creatura.
Il salmista, stupito nel contemplare la sua provvidente bontà, esclama:
“Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente”. Sal.145,16).
- La sua SAPIENZA.
DIO vive al di sopra del TEMPO, ma è presente anche nel TEMPO. Egli conosce sovranamente tutto. Perciò, con la sua SAPIENZA, GUIDA ogni essere, che ha creato, secondo la sua natura, in totale armonia con tutte le leggi del cosmo. E RIVOLGE anche ogni evento della storia verso il suo compimento e le sue finalità.
“ Con Te è la SAPIENZA che conosce le tue opere” (Sap.9,9).
Tutti questi ATTRIBUTI di DIO trovano il loro compimento e il loro coronamento nel suo AMORE SENZA LIMITI.
LA CREAZIONE, infatti, è PURO DONO DI DIO. Essa costituisce veramente la BENEDIZIONE RADICALE di DIO CREATORE, nei confronti di tutte le creature dell’universo.
Ecco perché la S. Scrittura invita ogni essere a pregare così:
” Benedici Chi ti ha creato” ( Sir. 32,13).
Quando noi, ci eleviamo nello spirito a contemplare le meraviglie dell’universo, non facciamo altro che unirci a tutte le creature, che di continuo proclamano la GLORIA del CREATORE, e cantano a LUI il loro “GRAZIE”.
“ I cieli narrano la gloria di Dio e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento” (Sal8,1).
S. Francesco d’Assisi, nel CANTICO DELLE CREATURE, ha elevato una pura Lode al CREATORE, che echeggia il salmo citato.
“Altissimo, onnipotente bonsignore, tue so’ le laude, la gloria e l’honore et omne benedictione”.

2 – I SEGNI UMANI.
Per SEGNI UMANI, intendiamo tutto ciò che l’uomo ha prodotto e continua a produrre, con il suo ingegno e con il suo lavoro: tutte le OPERE D’ARTE, le SCOPERTE e le APPLICAZIONI SCIENTIFICHE e TECNOLOGICHE.
Come accennato sopra, il PRIMO SEGNO della CREAZIONE è proprio l’UOMO, che si distingue nettamente dalle altre creature dell’universo. DIO CREATORE lo ha chiamato a sviluppare tutte le sue potenzialità, ad abbellire e, in un certo senso, a completare la CREAZIONE.
E qui diamo uno sguardo sintetico alla STORIA.
E’ il SECONDO LIBRO, che ci rivela DIO.

3 – I SEGNI STORICI: sono costituiti da tutti i PERSONAGGI e gli EVENTI, compiuti dall’uomo nel corso della Storia. Sappiamo bene che l’uomo ha commesso anche tante nefandezze. Ma qui noi vogliamo rilevare tutto ciò che di positivo egli ha attuato, per migliorare le condizioni della propria vita e della vita del cosmo.
Il PROGRESSO e lo SVILUPPO UMANO, dall’inizio del mondo ad oggi, sia sul piano culturale e sociale, che sul piano economico, scientifico e tecnologico, sono incalcolabili.
Così pure le SCOPERTE e le INVENZIONI scientifiche e tecnologiche, che l’uomo ha realizzato, per rendere la vita umana meno difficile, meno dura e più fruibile, non si possono numerare.
Tutto questo PROGRESSO e tutte queste INVENZIONI, rispondono al PROGETTO di Dio. Però, l’uomo ha potuto realizzarle, grazie all’ INGEGNO, donatogli dal CREATORE.
Per cui, la LODE e la GLORIA deve elevarsi sempre, in primo luogo, a LUI.
Ciò ci attesta che la STORIA non segna soltanto il PASSAGGIO DELL’UOMO.
Prima dell’uomo, essa attesta i PASSAGGI DI DIO, a iniziare dalla CREAZIONE. PASSAGGI, che hanno il loro culmine nel Mistero dell’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO, GESU’CRISTO.
GESU’ CRISTO è CENTRO e CULMINE della STORIA UMANA.
E qui dobbiamo ribadire con forza che Egli è un personaggio storico. Qualcuno, infatti, ha voluto addirittura porre dei dubbi sulla sua ESISTENZA.
Nessuna persona ha avuto tante PROVE STORICHE e tante TESTIMONIANZE, come ha avuto LUI.
- I dodici Apostoli, ai quali aggiungiamo S. Paolo, convertito istantaneamente e prodigiosamente;
- i Quattro VANGELI e tutti i libri del NUOVO TESTAMENTO.
Messi insieme, tutti questi DOCUMENTI, costituiscono una TESTIMONIANZA STORICA DIRETTA tale, che non può essere smentita in alcun modo.
Tutta la Sacra Bibbia ci illustra ciò che Dio ha compiuto, nell’arco della Storia. Essa registra il PASSAGGIO DI DIO, che si è RIVELATO GRADUALMENTE all’uomo.
Tutte le vicende storiche sono proiettate verso la loro pienezza, che si è realizzata nella VENUTA di GESU’ CRISTO, il SALVATORE DI TUTTA L’UMANITA’.
Non a caso, la STORIA la dividiamo in due ere, nettamente distinte: PRIMA DI CRISTO E DOPO CRISTO.
GESU’ CRISTO è il SEGNO PIU’GRANDE DI DIO NELLA STORIA.
Il suo VANGELO è la VERA BELLA NOTIZIA che DIO, CREATORE e PADRE, ci ama tutti, perché ha mandato LUI, il proprio Figlio, per salvarci.
GESU’ CRISTO è proclamato il SIGNORE DELLA STORIA, e quindi di tutte le creature del cosmo.
“ Egli era IN PRINCIPIO presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e senza di Lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.” (Gv.1, 2-3).
Gli ATTI di CULTO costituiscono il TERZO LIBRO della rivelazione di DIO.

4 – I SEGNI LITURGICI
Sono tutti i RITI, le PREGHIERE e gli ATTI che l’uomo compie per riconoscere, adorare, lodare, ringraziare DIO e per implorarne il suo perdono.
Il CULTO gradito a DIO non è fatto solamente di pratiche religiose, ma è celebrato soprattutto nella MENTE e nel CUORE di ogni persona.
A tale proposito, Gesù, citando il profeta Isaia, ribadisce la qualità del CULTO GRADITO A DIO.
“Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me”(Mc. 7, 6).
Gli ATTI di CULTO, per noi cattolici, culminano nei SETTE SACRAMENTI, istituiti da GESU’ CRISTO, per metterci in COMUNIONE VITALE con DIO.
Tutti i SEGNI LITURGICI hanno come CENTRO IRRADIATORE di GRAZIA il MISTERO-SACRAMENTO dell’EUCARISTIA.
SACRAMENTO, che consta di due elementi, intimamente uniti: la PAROLA DI DIO e l’IMMOLAZIONE DI CRISTO, per la salvezza dell’umanità.
La PAROLA di DIO, se accolta, non rimane mai sterile, ma diventa sempre EVENTO di GRAZIA. Essa tende al SACRAMENTO, nel quale raggiunge la sua piena efficacia salvifica.
GESU’ è la PAROLA DI DIO INCARNATA, che ha raggiunto il culmine dell’Amore, nella DONAZIONE-IMMOLAZIONE del suo CORPO e del suo SANGUE.
MISTERO, che è attualizzato in ogni CELEBRAZIONE EUCARISTICA, come ci ribadisce l’Apostolo Paolo:
“Ogni volta, infatti, che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finchè egli venga”. (I Cor. 11, 26).
CRISTO è il SACRAMENTO RADICALE, in cui la PAROLA si fa CARNE e diventa la VITA del mondo.
“Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo“ (Gv.6,51).
La FEDE è l’accoglienza della sua PAROLA, come VERITA’ DELLA NOSTRA VITA. Accogliendo questa PAROLA, si accoglie CRISTO, e in Lui, si accoglie il PADRE.
“Chi accoglie ME, accoglie Colui che mi ha mandato”(Mt.10,40).

I
IL MISTERO DI GESU’ CRISTO
SUPREMA RIVELAZIONE DI DIO E DELL’UOMO

Lo Conosci tu GESU’?... Non meravigliarti se ti pongo questo interrogativo. La dioomanda non è superflua, né scontata. Secondo i sondaggi, oggi un buon numero di persone, che pur si professano cattoliche, vive in un’ignoranza inammissibile nei confronti di GESU’ CRISTO.
Tra queste, ci sono anche persone, istruite e colte nella LETTERATURA e nelle VARIE SCIENZE, ma con una carenza cognitiva e con dei pregiudizi inconcepibili nei riguardi di GESU’ CRISTO, della BIBBIA, della RELIGIONE e della FEDE.
Queste persone sono le più colpevoli per tale ignoranza. Si lasciano, purtroppo, accecare dall’orgoglio, il primo vizio capitale, radice di tutti i mali. Al posto di DIO, collocano IO.
Tali persone si vantano di se stesse e del proprio sapere, sottovalutando o addirittura disprezzando il Magistero della CHIESA.
La Scienza, senza il dono della Sapienza, gonfia la persona di …vento, ma senza nutrire…
E, proprio per questo, tali saccenti si spingono fino ad odiare e a calunniare la CHIESA, che promuove e diffonde la FEDE in GESU’ CRISTO e la conoscenza del suo VANGELO.
E’ questo il Libro, che sintetizza le VERITA’ SU DIO E SULL’UOMO.
Al di fuori di CRISTO, l’uomo non trova la risposta agli interrogativi profondi e impellenti della vita.
A tutti coloro che ostacolano coscientemente la DIFFUSIONE DELLA PAROLA DI DIO e L’OPERA EVANGELIZZATRICE DELLA CHIESA, lanciamo un ammonimento, chiaro e forte.
Ricordatevi che chiunque si confronta con GESU’CRISTO, ma senza ricercare sinceramente la VERITA’, questa non potrà mai trovarla, perché “ Dio resiste ai superbi, ma dà Grazia agli umili”. (1 Pt. 5,5).
Spiegando il significato profondo della guarigione del cieco nato, GESU’ afferma: “Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono(= credono di vedere) diventino ciechi.” (Gv.9,39).
Un’affermazione, che fa molto riflettere.
L’orgoglio è tutta falsità, che acceca l’uomo, impedendogli di riconoscere la VERITA’su DIO e su SE STESSO.
Per questo, Gesù afferma categoricamente: “ Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mt. 9,13).
La verità è che siamo tutti peccatori.
Chi si ritiene giusto, non può essere salvato da Dio. Tanto meno, può salvarsi da solo.
Davanti alla donna adultera, che i Farisei volevano condannare alla lapidazione, secondo la LEGGE DI MOSE’, Gesu’ lancia loro la sfida:
“ Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. ( Gv.8,7).
Giovanni, l’Apostolo prediletto e il grande Testimone di GESU’, dichiara:” Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi”( I Gv. 1,8 ).
Bisogna ribadire con forza che la SORGENTE della VERITA’ non è l’uomo, peccatore e fallibile, ma soltanto GESU’ CRISTO, il FIGLIO DI DIO. Egli si è incarnato proprio per RIVELARCI i MISTERI, per noi INCOMPRENSIBILI, e per guarirci dalle nostre colpe.
Per conseguenza, la nostra vita o l’appoggiamo su DIO o sarà un FALLIMENTO.
GESU’non è venuto soltanto a sanare le nostre piaghe, ma a RENDERCI PARTECIPI ETERNAMENTE della sua VITA DIVINA.
Prendiamo coscienza che tutti noi siamo stati da Lui creati. E ci ha creati per vivere uniti a Lui, nella FEDE e nell’AMORE, in questa vita terrena.
Ma il VERO FINE e COMPIMENTO della nostra vita è al di là della morte, dove godremo il PREMIO della FEDE: la FELICITA’ SENZA FINE, NELL’ESTASI ETERNA DELL’AMORE.
Queste sono le parole più consolanti della FEDE, espresse da GESU’, nella preghiera “sacerdotale” dell’ULTIMA CENA:
“Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo” (Gv. 17,24).
GESU’non usa mai mezze misure, nell’attestare la sua IDENTITA’. Con molta forza, afferma di essere la LUCE DEL MONDO, la FONTE DELLA VERITA’ e DELLA VITA.
” IO SONO LA LUCE DEL MONDO; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la Luce della Vita”. ( Gv. 8,12)
“ IO SONO LA VIA, LA VERITA’ E LA VITA”. ( Gv. 14,6).
Parole che la Storia non ha potuto mai smentire. Le ha anzi pienamente confermate, con l’innumerevole schiera di suoi Testimoni, i MARTIRI e i SANTI, di ogni età ed in ogni tempo.
Giovanni, nel suo VANGELO, ci narra che i sommi sacerdoti e i farisei mandano le guardie per arrestare GESU’. Queste, però, rimangono talmente colpite dalla sua PERSONA e dalla sua PAROLA, che rispondono, con grande coraggio: “Mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo!”(Gv. 7, 46).
Nessuna persona, se vuole trovare la VERITA’, può esimersi dal confronto profondo e sincero con CRISTO.
Quando noi ci poniamo, nella sincerità, davanti al Mistero di GESU’ CRISTO, proviamo un sentimento duplice e contrastante:
- di TIMORE, perché avvertiamo, di fronte a LUI, tutta la nostra debolezza, i nostri limiti e la nostra fragilità di peccatori.
- di GIOIA INDICIBILE, perché scopriamo in Lui l’Oceano sconfinato di Amore, con cui Dio ci ama.
Ma ciò non può avvenire, se non rientrando in noi stessi, mettendoci in un atteggiamento di SILENZIO, che diviene ASCOLTO e ADORAZIONE di DIO in noi.
SILENZIO, che diviene anche RIFLESSIONE e CONFRONTO con GESU’ CRISTO.
La VITA, l’AMORE, la GIOIA, la VERITA’, la SALVEZZA sono, per ogni persona, i VALORI IRRINUNCIABILI, sui quali ognuno si gioca tutto, nel PRESENTE e nel FUTURO.
Ma tali VALORI noi li raggiungiamo, aprendo il nostro cuore a GESU’ CRISTO e accogliendolo con la FEDE.
Nel ventunesimo secolo, in cui la tecnologia delle comunicazioni sociali ha raggiunto il suo apice, l’ignoranza religiosa su questo TEMA VITALE è inammissibile.
Il TEMPO e la VITA stessa, con le sue vicende varie, ci presenta, in continuazione, degli INTERROGATIVI, ai quali dobbiamo dare una risposta.
GESU’ CRISTO è l’EVENTO CENTRALE e CRUCIALE DI TUTTA LA STORIA UMANA, il VERO NOCCIOLO DELLA QUESTIONE.
Davanti a LUI, non è assolutamente possibile rimanere NEUTRALI.
Egli, infatti, dichiara, in termini ultimativi:“ Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde”(Mt.12,30).
Le CREDENZIALI, che Lui ci dà con la sua Parola, trovano pieno riscontro, oltre che nella Storia, anche in tutta la sua vita, consumata, per AMORE, nel Dono di Sé, spinto oltre ogni limite: fino alla morte di croce.
GESU’ CRISTO si PRESENTA e si RIVELA come COLUI che ha il potere di dare le RISPOSTE VERE, COMPLETE E ULTIME su DIO, sull’UOMO e sul MONDO, sulla VITA, sulla MORTE e sulla sorte OLTRE LA MORTE.
RISPOSTE che, per ogni persona, sono INELUDIBILI.
Chi non si pone davanti a GESU’ CRISTO e non si interroga seriamente sulle DOMANDE, che riguardano il SENSO DELLA VITA, il VALORE DELLA VITA e il COMPIMENTO DELLA VITA, deve rammentare le parole del sommo poeta Dante, nel 26° Canto dell’Inferno:” Fatti non foste a viver come bruti”...
Ci sono persone che ritengono GESU’ CRISTO un personaggio, importante sì, ma che appartiene al passato. Per questo, sembrano obiettare: “ ma che centra Lui nella mia vita di oggi?”…
Quando parliamo di GESU’CRISTO, dobbiamo ribadire, con forza, che Egli si dichiara CONTEMPORANEO di ogni persona, lungo tutta la Storia umana. Nessuno è a Lui ESTRANEO.
“ GESU’ CRISTO è lo stesso ieri, oggi e sempre!”( Ebr. 13,8).
E’LUI il SIGNORE DELLA STORIA, che può affermare:” Tutto passerà, ma le mie Parole non passeranno” (Mc.13,31).
E’ il SEMPRE VIVENTE, PERCHE’ RISORTO, che ci fa la promessa più consolante, dichiarando solennemente:
“ Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”(Mt.28,20).
E’ vero che anche coloro che operano direttamente in suo Nome ( il papa, i vescovi, i sacerdoti ), scompaiono dalla scena di questo mondo. Ma la CHIESA, da LUI fondata, che è UNA, SANTA, CATTOLICA e APOSTOLICA, rimarrà, con certezza, fino alla fine dei tempi. Perché, in essa, come ha promesso, è SEMPRE PRESENTE LUI.
La solenne investitura di Simon Pietro, come suo primo rappresentante sulla terra, suona molto chiara al proposito:
“ E io ti dico: Tu sei Petro e su questa pietra edificherò la mia CHIESA e le porte degli Inferi( le Potenze del male) non prevarranno contro di essa” (Mt. 16, 18).
Non a caso, però, questa solenne affermazione è stata preceduta dalla confessione messianica di Pietro, come risposta alla domanda radicale che GESU’ ha rivolto ai suoi Apostoli: “ Voi chi dite che io sia?”(Mt. 16, 14).
E’ la domanda cruciale e centrale, imperniata sulla FEDE, che ha come CENTRO la PERSONA di GESU’ CRISTO.
Domanda che EGLI continua a rivolgere a ciascuno di noi, in tutto l’arco della vita terrena.
Anche la risposta di Simon Pietro è pienamente centrata sulla FEDE: “ Tu sei il CRISTO, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE ( Mt. 16, 16).
Il problema più inspiegabile è che molte persone, compresi i cattolici, non hanno ancora avvertito l’importanza, meglio dire l’URGENZA, di approfondire il rapporto di CONOSCENZA CON GESU’ CRISTO, che diventa RAPPORTO DI AMORE .
Solamente GESU’ CRISTO porta in dono la PIU’ BELLA DELLE NOTIZIE, per ogni cuore umano, il VANGELO. Questo annuncia che ogni persona esiste, perchè è stata da Lui amata fino alla morte di croce.
CREDERE NELL’AMORE, IRRADIATO DA LUI, TRASFIGURA LETTERALMENTE LA VITA.
La FEDE non è un’illusione, perché GESU’ CRISTO non è un’illusione, ma la PIU’ BELLA, LA PIU’ ESALTANTE delle REATA’.
FEDE non significa semplicemente prestare l’assenso, con l’intelletto, alla PAROLA e al VANGELO di GESU’ CRISTO. Dire con la bocca: “Io CREDO”, è molto facile.
Ma la FEDE non è un’ideologia, staccata dalla vita. Essa reclama il coinvolgimento pieno della VOLONTA’e del CUORE, ossia di tutta la nostra persona e in tutto l’arco della nostra vita.
CREDERE è DONO DI DIO, ma anche ACCOGLIENZA RESPONSABILE dell’uomo.
Tre sono gli ATTI che costituiscono la FEDE:
- USARE L’INTELLETTO, PER CAPIRE;
- METTERE IN ATTO LA VOLONTA’, PER DARE L’ASSENSO ALLA PAROLA, CHE SIGNIFICA A CRISTO GESU’;
- STABILIRE CON LUI UN RAPPORTO VITALE.
Ma tutti e tre questi ATTI poggiano sull’ASSENSO PIENO ALLA PAROLA DI DIO.

II
IL MISTERO DI GESU’ CRISTO
SUPREMA RIVELAZIONE DI DIO E DELL’UOMO

In questa seconda parte vogliamo fare una Catechesi chiara e profonda su GESU’ CRISTO, il CENTRO IRRADIATORE della FEDE.
Il Nome, GESU’, identifica la sua PERSONA. L’appellativo, CRISTO, specifica la sua MISSIONE. Nomi Profetici, che ci sono stati ambedue rivelati.
GESU’significa DIO SALVA. “Egli, infatti, salverà il suo popolo dai suoi peccati”(Mt.1,21).
CRISTO significa l’UNTO, il CONSACRATO dal PADRE, nella PIENEZZA DELLO SPIRITO SANTO, ad essere SACERDOTE, RE e PROFETA.
SACERDOTE: che continuamente OFFRE al PADRE Se stesso, la sua Santissima Umanità, sacrificata sulla croce, per RICONCILIARE tutte le creature.
I BENI che ottiene: la COMUNIONE VITALE CON DIO, la PACE, la SALVEZZA.
RE: che estende il suo SOVRANO DOMINIO DI AMORE, DI GIUSTIZIA, DI SANTITA’E DI PACE su tutte le creature.
PROFETA: Che non parla semplicemente come INVIATO DI DIO, ma come FIGLIO DI DIO.
Il PADRE stesso lo proclama solennemente il PROPRIO FIGLIO, in due momenti salienti della sua vita.
- Durante il Battesimo, al fiume Giordano.
“ In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di Lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto. (Mc. 1, 9-11).
- Sul monte Tabor, nella sua gloriosa Trasfigurazione:
“ Poi si formò una nube che li avvolse nell’ombra e uscì una voce dalla nube:” Questi è il FIGLIO Mio prediletto;ASCOLTATELO!” (Mc.9,8).
GESU’ CRISTO è VERO DIO e come tale è CREATORE, ONNIPOTENTE, ONNISCIENTE, ETERNO.
GESU’ CRISTO è VERO UOMO e come tale SOGGETTO AL TEMPO, ALLA SOFFERENZA, ALLA MORTE, e MORTE DI CROCE.
In GESU’ CRISTO sussistono, quindi, due nature: DIVINA e UMANA, in UNA SOLA PERSONA DIVINA, la PERSONA DEL FIGLIO DI DIO, IL VERBO.
GESU’CRISTO, COME UOMO, è il DONO TOTALE CHE FA L’UOMO A DIO.
GESU’ CRISTO, COME DIO, è il DONO TOTALE CHE FA DIO ALL’UOMO.
IN GESU’ CRISTO, QUINDI, DIO INCONTRA E ABBRACCIA OGNI UOMO. RICONOSCENDOLO FIGLIO SUO.
Con la FEDE, si accoglie TUTTO IL MISTERO DI GESU’CRISTO, il quale è venuto a CONDIVIDERE la nostra natura umana, PER RENDERCI PARTECIPI DELLA SUA FIGLIOLANZA DIVINA.
Egli vuole entrare ed entra in ogni anima che si apre a Lui.
In te, fratello, sorella, dimora la FEDE, se stabilisci con Lui, il RISORTO, il VIVENTE, un RAPPORTO DI AMORE VITALE E PERMANENTE. Egli stesso ha dichiarato la volontà di abitare nel cuore di ogni persona, che diventa il suo TEMPIO VIVENTE.
“Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap.3,20).
Parole che descrivono l’IDILLIO DI QUESO AMORE…
Chi vive la FEDE, non si sente mai solo, ma avverte dentro di sé la sua PRESENZA INEFFABILE E RASSICURANTE, che non lo abbandona mai.
Ciò che manca oggi, in troppi cristiani, è proprio l’ESPERIENZA DI DIO, che diventa TESTIMONIANZA DI VITA per i fratelli.
Tutti i Santi e i convertiti di ogni tempo ci MOSTRANO LA SUA PRESENZA, con tanto vigore, gioia ed entusiasmo.
E’ soltanto GESU’ che ci rigenera alla VITA DI DIO, con il Battesimo.
S. Giovanni Apostolo afferma:” A quanti lo hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo Nome, i quali non da sangue, né da volere di cane, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati”(Gv.1,12-13).
Perché ACCOGLIERE GESU’? Perché “ possiede la gloria come di Unigenito dal Padre, pieno di GRAZIA e di VERITA’” (Gv.1,14).
-“Pieno di Grazia”: RIPIENO DELLO SPIRITO SANTO.
-“ Pieno di Verità”: E’Lui la PIENEZZA DELLA RIVELAZIONE DI DIO ALL’UOMO.
Nel FIGLIO DI DIO INCARNATO, il PADRE manifesta i VERI VALORI, per vivere secondo il suo PROGETTO.
Vogliamo qui brevemente esaminarli.
GESU’CRISTO, entrando nel mondo, avrebbe potuto rivelare tutta la sua POTENZA. Invece si fa SERVO dell’uomo, fino a chiedere il consenso di Maria e farsi soggetto a Lei e a Giuseppe. E’ l’UMILTA’ di DIO, che l’uomo non riesce a comprendere.
Fin dalla sua nascita, GESU’ha capovolto radicalmente il concetto umano del POTERE.
GESU’non si impone con l’autorità, ma per la FORZA MORALE IRRESISTIBILE DELLA SUA VITA.
Così lascia l’uomo LIBERO e RESPONSABILE delle sue scelte, vincendo, NON CON L’AMORE DEL POTERE, ma CON LA POTENZA dell’AMORE.
E’ così che paga di persona il debito dell’uomo e che dalla croce EGLI fonda per sempre la CIVILTA’ DELL’AMORE.
Mentre si offre sul Calvario, non soltanto PREGA e PERDONA tutti noi uomini peccatori, ma addirittura ci scusa presso il PADRE.
“PADRE, PERDONALI, PERCHE’NON SANNO QUELLO CHE FANNO” ( Lc. 23,34).
GESU’ ha portato il vero concetto della LIBERTA’. E’ veramente LIBERO chi sceglie il BENE. Dio, infatti, che è totalmente LIBERO, non compie mai il MALE.
La LIBERTA’, per l’uomo, è un CAMMINO DI LIBERAZIONE DA OGNI FORMA DI SCHIAVITU’.
Tutta la RIVELAZIONE BIBLICA è un ESODO DI POPOLO CHE CAMMINA VERSO LA LIBERTA’, CHE LUI CI HA CONQUISTATO.
GESU’E’ L’UOMO PIU’ LIBERO.
Quando era in gioco la VERITA’ di Dio e dell’uomo, Egli non ha mai esitato a ribellarsi ad ogni autorità: politica, militare, religiosa.
In nessun caso, però, ha usato la violenza o la forza.
La RIVOLUZIONE, che ha portato GESU’, è la più vera, perché priva di semi di odio, che trascinano sempre con sé altro male.
La RIVOLUZIONE di Gesù è la più efficace di tutte le Rivoluzioni, fondate sulla POTENZA delle armi, perché è la RIVOLUZIONE DELL’AMORE.
Davanti a Pilato, nell’interrogatorio decisivo per la sua vita, GESU’ ha dato la suprema TESTIMONIANZA DI SE’:
” Per questo io sono nato e sono venuto nel mondo: PER RENDERE TESTIMONIANZA ALLA VERITA’. Chiunque è dalla Verità ascolta la mia voce” (Gv.18,37).
I più grandi personaggi della storia, pur lasciando le loro orme, il loro contributo di Arte, di Scienza, di Letteratura, sono poi inesorabilmente travolti dalla corrente del TEMPO.
GESU’ CRISTO E’ L’UNICO PERSONAGGIO CHE IL TEMPO NON HA POTUTO “DIGERIRE”. Non entra mai in lista con i morti, perché è risorto, e quindi è il VIVENTE.
GESU’ CRISTO è VERO DIO E VERO UOMO.
COME TALE, è l’UNICO MEDIATORE tra DIO e l’ UOMO.
IN LUI SOLTANTO SI PUO’FONDARE IL VERO CULTO.
COME DIO, EGLI SI DONA ALL’UOMO E COME UOMO EGLI SI DONA A DIO, SUO PADRE.
Nel CANONE della Messa, la LITURGIA proclama: “ PER CRISTO, CON CRISTO e IN CRISTO a Te, DIO PADRE ONNIPOTENTE ( è reso) OGNI ONORE e GLORIA PER TUTTI I SECOLI DEI SECOLI”.
Ma, immediatamente prima, il CANONE prega così: “ PER MEZZO di GESU’ CRISTO, Tu, O Dio, doni al mondo ogni bene”.
TUTTO IL CULTO SALE, PERCIO’, AL PADRE “IN CRISTO, CON CRISTO E PER CRISTO”.
Nella sua Santissima Umanita’, Egli è SOMMO SACERDOTE del PADRE e del genere umano. IN LUI ogni creatura rende il CULTO PERFETTO a DIO, che riconosce come CREATORE e PADRE.
Dalla sua offerta incessante che si eleva al Padre sulla croce, GESU’ perpetua la sua PASQUA, unendo a Sé tutta l’umanità.
Da tale OFFERTA PERFETTA fluiscono sugli uomini tutti i DONI, in sovrabbondanza.
Per questo, alla vigilia della sua PASSIONE, Egli ha voluto celebrare ed istituire, per tutti i secoli, il MEMORIALE della sua PASQUA.
Perciò agli Apostoli e a tutti i suoi discepoli ha dato un comando IMPERATIVO, per tutti i secoli:
“FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME!”
PAROLE SACRE, espresse in forma di TESTAMENTO e molto dense di significato e di significati.
Ne elenchiamo i principali:
- PARTECIPATE a questo MEMORIALE DELLA MIA PASQUA:
alla SANTA MESSA.
- AMATEVI, come vi ho amato io, mettendo la vostra vita a servizio dei fratelli.
- OFFRITE, sul mio esempio, la vostra vita COME SACRIFICIO GRADITO AL PADRE.
- “FATE”, non semplicemente “CELEBRATE”. Per chiarire questo concetto, Gesù afferma:
“ Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me, VIVRA’ PER ME” (Gv.6,57).
E’ così che avviene nel cristiano l’osmosi vitale tra l’EUCARISTIA e la VITA.
L’EUCARISTIA SI TRAMUTA IN VITA e la VITA SI TRAMUTA IN EUCARISTIA. Questa OSMOSI, VITA-EUCARISTIA-VITA, si irradia su tutta l’esistenza del cristiano: la UNIFICA, la PURIFICA, la SANTIFICA.
“ Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e Grazia su Grazia”(Gv.1,16).
Nella santissima umanità di Cristo, Il CULTO è compiuto veramente “in SPIRITO e VERITA”.
L’APOCALISSE, ultimo libro della Bibbia, celebra la VITTORIA TOTALE e DEFINITIVA di CRISTO, al COMPIMENTO DELLA STORIA, Questa usa molti TITOLI, per esprimere il suo INPERSCRUTABILE MISTERO, che vince ogni FORZA MALIGNA.
Chiama GESU’CRISTO il VERACE, il TESTIMONE FEDELE, il VIVENTE, il PRIMOGENITO TRA I MORTI, l’AGNELLO IMMOLATO, che, solo, apre il libro dei SIGILLI, SVELA ,cioè, DIO TOTALMENTE ALL’UOMO, e L’UOMO ALL’UOMO.(cfr.Ap.C.5).
Come conclusione, riportiamo, ancora dall’APOCALISSE, un brano molto significativo, in cui CRISTO si presenta come il GRANDE TESTIMONE di TUTTA LA VERITA’E DI TUTTA LA STORIA.
“Non temere: Io sono il PRIMO e l’ULTIMO, il VIVENTE. Ero morto, ma ora vivo per sempre. Ho la morte in mio potere, in mio potere è il mondo dei morti”( Ap. 1,17-18).
Concludiamo questo trattato sulla FEDE IN CRISTO GESU’ con un’altra dichiarazione di Simon Pietro.
Dopo che Gesu’ aveva affermato, con molta chiarezza, che LUI è IL PANE DELLA VITA, molte persone si allontanarono, mormorando: “Questo discorso è troppo duro!”
Allora il MAESTRO, rivolgendosi ai suoi Apostoli, senza mezzi termini, li interpella: “ Volete andarvene anche voi?”( Gv.6,67).
Pietro, illuminato, per grazia, dallo SPIRITO, risponde:
“ Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che Tu SEI IL SANTO DI DIO”. (Gv.6,68-69)
Questo è un ATTO DI FEDE PEREFTTO. Mettiamo in risalto come Pietro afferma prima “ abbiamo creduto” e dopo “abbiamo conosciuto”.
Prima si accoglie la PAROLA DI DIO COME VERA. Poi lo SPIRITO SANTO, che l’ha ispirata e che sempre l’accompagna, ILLUMINA la mente, per COMPRENDERLA.
La FEDE, infatti, è, prima di tutto e sopratutto, un DONO, che DIO comunica all’uomo.
La TESTIMONIANZA di Simon Pietro ci fa anche comprendere che il CENTRO DELLA FEDE è sempre L’INCONTRO VIVO CON LA PERSONA DI GESU’ CRISTO.
Chi non si innamora di Cristo, non può capire, né che cos’è la FEDE, né chi vive la FEDE.


P. Severino Consolaro

LA GRANDE SFIDA CHE DIVENTA APPELLO ricevuta da padre Severino il 29 maggio 2015

LA GRANDE SFIDA CHE DIVENTA APPELLO



Mi rivolgo a tutta la fraternità umana, ma, in un modo tutto particolare, ad ogni persona, che non si è ancora posta seriamente il problema centrale e più importante della vita: DIO. Prima dell’IO viene DIO. Non è possibile, infatti, dare risposta al MISTERO DELL’UOMO, se prima non si cerca di rispondere al MISTERO DI DIO. L’UOMO non trova IN SE STESSO le SOLUZIONI ULTIME ed ESAURIENTI della sua esistenza e della sua vita.

Ecco perchè credo opportuno ed urgente lanciare un CALDO APPELLO a voi che, nella prassi della vita, trascurate DIO, a voi che l’avete dimenticato, ignorato o addirittura rimosso dalla vostra esistenza. Rendetevi conto che DIO è il problema dei problemi, perchè risponde alle domande FONDAMENTALI circa l’ORIGINE, il SENSO, il VALORE e il COMPIMENTO della NOSTRA VITA e della STORIA UMANA. Giustamente è stato affermato: “ VIVERE CON DIO O SENZA DIO CAMBIA TUTTO”.

Cominciate a dedicare tempo, per ascoltare Lui ( che significa anche ascoltare voi stessi). Concedetevi soste di silenzio, che rigenerano nello spirito, per riflettere. Nella misura in cui cercate DIO, Egli si fa trovare, come dice il profeta Isaia: “ Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino” (Is.55,6). Non avete bisogno di andare lontano: lo trovate già presente dentro di voi, che siete il suo Tempio Vivente, da Lui plasmato con le sue mani. Voi non lo vedete, ma Lui è presente, vi vede, vi scruta e vi ascolta, come dice il Salmo:

“ Signore, Tu mi scruti e mi conosci, Tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo” ( Sal. 139,1-2).

Iniziate a dialogare con Lui, e vi accorgerete, gradualmente, che tale dialogo si illumina sempre più della sua PRESENZA, perchè guidato dal suo SPIRITO, che è SPIRITO di VERITA’, di AMORE e di LIBERTA’. Se perseverate nella preghiera, Egli susciterà in voi un desiderio, sempre più vivo, di conoscerlo, di incontrarlo e di vivere con Lui e per Lui.

E’ il CAMMINO, difficile, ma esaltante, della FEDE.

Il grande dottore della Chiesa, S. Agostino, alla fine del suo lungo travaglio nella ricerca di DIO, che l’ha portato alla conversione, sintetizza la sua esperienza, che è una vera RI-NASCITA, con questa affermazione, colma di Sapienza: ”Quando tu cerchi la VERITA’, è Dio che cerca te”.

Dopo la consumazione del peccato di origine, da parte di Adamo ed Eva, Dio va alla ricerca delle sue creature. Anche oggi continua a rivolgere alla coscienza di ciascuna la domanda, profonda e sempre attuale, che ha rivolto a loro: “ Uomo, dove sei? (Gen. 3,9), ossia “Dove ti sei cacciato con il tuo peccato?”...

Come ci attesta il Sacro Libro della Rivelazione, la Bibbia, tutta la storia è un CAMMINO DI DIO VERSO L’UOMO. CAMMINO che raggiunge il suo culmine nel MISTERO dell’INCARNAZIONE DEL FIGLIO SUO, GESU’CRISTO. In Lui, Dio si unisce indissolubilmente all’uomo, per restare sempre con la sua creatura prediletta. Non solo. Egli, per salvarlo e unirlo a Sé nella gloria, ha donato tutto il suo sangue. La PASQUA DI MORTE E DI RISURREZIONE di Gesù è l’EVENTO SALVIFICO, che cambia tutta la storia: da STORIA di PECCATO e di PERDIZIONE in STORIA di MISERICORDIA e di SALVEZZA.

“Uomo, dove sei”? Questo interrogativo profondo, come dardo infuocato, è rivolto da CRISTO SULLA CROCE, alla coscienza di tutti, ma in modo particolare alla coscienza di voi, che l’avete praticamente cancellato dalla vostra vita. Voi dite: “ Non abbiamo fatto nulla di male”. Egli vi risponde, con molta chiarezza: “ Chi non è con me è contro di me” (Mt.12,30). Il male radicale è ignorare Dio, nostro CREATORE e PADRE.

Dalla CROCE, Egli ci GIUDICA, ma PER SALVARCI. Non facciamo i sordi: dopo la sua misericordia, Egli metterà in atto la sua giustizia.

Molte persone sono troppo distratte e attaccate ai beni e ai piaceri di questo mondo. E’ per tale motivo che non possono percepire dentro di sé la sua PRESENZA.

Se lasciate parlare, nella sincerità, la vostra coscienza, che è la VOCE DI DIO, voi stessi vi renderete conto delle VERITA’, che qui annunciamo. Chi, nella propria vita, dà il bando a DIO, vive una vita VUOTA e SUPERCIALE, perchè ruota tutta attorno a SE STESSO e al PROPRIO EGOISMO. Una VITA, perciò, INFELICE, perché senza l’AMORE, che si fa DONO; senza VALORI, che la UNIFICANO e senza PRINCIPI e IDEALI che la ORIENTANO verso la sua CRESCITA e la sua MATURAZIONE.

Ricercare sinceramente DIO, per porlo, sempre più al centro dei pensieri, degli affetti e delle scelte della vita è, per ogni persona, la vera SFIDA, che decide la sua sorte, sia nel presente che nel futuro.

SFIDA, davanti alla quale non possiamo delegare nessuno, perché DIO NON CI ESIME MAI DALLE NOSTRE RESPONSABILITA’.

S. Agostino afferma: “Quel Dio che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te”.

Per mostrare quanto è importante tale SFIDA, vi presentiamo qui un’argomentazione, che esula totalmente dalla FEDE, ma è rigorosamente guidata dalla luce della RAGIONE, dono che tutti abbiamo ricevuto, CREDENTI E NON CREDENTI.

E qui ci viene da esclamare: “ Volesse il cielo che le persone si lasciassero guidare dalla luce della RAGIONE!”

Con una logica stringente, essa ci porta ad INTERROGARCI e a RIFLETTERE, con serietà e saggezza, sul SENSO e sul VALORE della vita, che non ci siamo donata noi.

Nella dimostrazione, che vi vogliamo ora esporre, ci lasciamo guidare dal grande Filosofo francese Biagio Pascal, ( 1623-1662). Egli, in uno dei suoi celeberrimi PENSIERI, paragona la condizione di ciascuna persona umana, di fronte al MISTERO di DIO, che si riverbera sul MISTERO della VITA ULTRATERRENA, al gioco della roulette. In questo gioco SI VINCE o SI PERDE, senza poter più ritirarsi, né rimanere neutrali.

Da quando hai iniziato a vivere, anche tu ti sei “imbarcato” in tale gioco e non ti puoi più esimere dal giocare. Volente, nolente o indifferente di fronte al problema DIO, tu stai scegliendo una di queste due opzioni: o con DIO e la VITA ETERNA, oppure con il NULLA ETERNO.

Questo dilemma, che ti costringe a mettere in gioco la tua libertà è, senza dubbio, la scommessa cruciale e decisiva della vita umana.

Sulla scelta fondamentale di DIO poggiano tutte le altre scelte della tua vita. Ciascuna persona, davanti a questa scelta, è chiamata sempre, con urgenza, a fare la sua opzione, senza attendere, né temporeggiare. La posta in gioco è troppo alta, per prenderla con leggerezza. Si tratta della tua ETERNITA’.

Giuseppe Prezzolini, nel 1970, ha scritto un libro dal titolo: “Dio è un rischio”.

Sia chi crede, sia chi non crede rischia. E tutte le conseguenze ricadono su di lui.

Ecco, in sintesi, la SFIDA, che si tramuta in DILEMMA e il DILEMMA in un ACCORATO APPELLO ALLA CONVERSIONE.

DIO ESISTE OPPURE NON ESISTE.

- Se Dio per te esiste, tu decidi di vivere tutta la tua vita sulla terra con Lui.

- Se Dio per te non esiste, tu vivi la tua vita senza di Lui e attendi la rivelazione della verità

alla tua morte. AHIME’ TROPPO TARDI!

Ed ecco la conclusione logica del DILEMMA:

Chi ammette Dio, ha un vantaggio formidabile nei confronti di chi lo esclude.

SE PERDE, NON PERDE NULLA. SE GUADAGNA, GUADAGNA TUTTO, SIA NEL

TEMPO CHE NELL’ETERNITA’.

NEL TEMPO, PERCHE’, SENZA DUBBIO, CON DIO, OGNI CROCE DIVIENE MENO PESANTE E AVRA’ MOLTI PIU’ MOTIVI PER GIOIRE.

NELLA VITA ETERNA, PERCHE’, VIVRA’, GODENDO LA BEATITUDINE DI DIO, SENZA FINE, NELLA COMUNIONE DEI SUOI SANTI.



P. Severino Consolaro

Ricevuta da padre Severino il 28 maggio 2015

CIO’ CHE CREDO



Credo che la vita non è un’avventura da vivere

secondo le mode correnti,

ma un impegno a realizzare il progetto

che Dio ha su ognuno di noi:

un progetto di amore

che trasforma la nostra esistenza.



Credo che la più grande gioia di un uomo

è incontrare Gesù Cristo, Dio fatto carne.

In Lui ogni cosa - miserie, peccati, storia, speranza -

assume nuova dimensione e significato.



Credo che ogni uomo possa rinascere

a una vita genuina e dignitosa

in qualunque momento

della sua esistenza.

Compiendo sino in fondo

la volontà di Dio può’,

non solo rendersi libero,

ma anche sconfiggere il male.



Thomas Merton



Il grande scrittore cattolico,Thomas Merton, ha formulato

un atto di Fede in GESU’ CRISTO, il RISORTO, il VIVENTE.

E’ Lui la vera SORGENTE INESAURIBILE, che irradia nei cuori

LUCE, AMORE e PACE.

Egli si è fatto uomo per vivere, non soltanto CON noi,

ma soprattutto IN noi. “ Le mie delizie sono (dimorare)

tra i figli dell’uomo”( Prov. 8,31).

Per realizzare un contatto con Lui, occorre un’assidua

PREGHIERA, unita ad un ASCOLTO INTERIORE

della sua PAROLA, che è PAROLA di VITA ETERNA.

“La Parola del Signore rimane in eterno”( I Ptr.1,25).

ESPERIENZA DI MONDO ricevuta da padre Severino il 25 giugno 2015

ESPERIENZA DI MONDO PER PRINCI'PI DI VITA PER LIBERARSI DALLE DROGHE

( per i giovani )
P.Eligio Gelmini, sacerdote francescano della Provincia lombarda, ha fondato per i giovani la Comunità di MONDO X. Il fratello, pure sacerdote, Don Pierino Gelmini, ha fondato una Comunità analoga, per gli stessi giovani, che si chiama Comunità INCONTRO.

Noi vogliamo esaminare qui la Comunità di P.Eligio. Per salvare i giovani dalle varie droghe, il religioso francescano ha dato un’impronta tipicamente monastica, che vogliamo qui analizzare.



MONDO X: P.Eligio è stato particolarmente colpito dalla vita sbandata del mondo giovanile, a cui la società di oggi, guidata dai potenti MASS-MEDIA, propone valori fasulli, fondati quasi esclusivamente sul benessere materiale, guidato dal profitto: l’ appagamento delle proprie ambizioni e delle proprie voglie, il possesso di beni e di danaro, che non sono stati veramente guadagnati. Troppi giovani vivono l’istante, senza prospettiva del futuro. Cercano la soddisfazione dei piaceri del momento, senza alcuna forma di autocontrollo e senza un impegno serio per costruire il proprio futuro.

“Questo mondo – dice P.Eligio - va radicalmente contestato, perché non aiuta i giovani a crescere come persone e a maturare le proprie capacità e potenzialità, per metterle a servizio degli altri.”

Il mondo in cui oggi vivono i giovani, è basato sul possedere, sull’emergere e sul godere. Questo rende difficile per loro individuare, discernere e scegliere i veri valori della vita. Valori che devono essere fondati anzitutto sulla formazione della propria persona: lealtà, rispetto, solidarietà ecc… Anche chi vuole vivere la fede oggi deve andare contro corrente, perchè ostacolato dalla stessa società, che, come tale, coltiva poco i valori morali, spirituali e religiosi, che ci propone Gesù nel Vangelo.

Per questo, i giovani oggi si trovano ostacolati nel discernere e nel vivere questi valori. Ecco perché proprio i giovani devono costruire un mondo, che ancora non c’è: il MONDO X.

Però dobbiamo gridare anche forte che chi non si mette in ricerca dei veri valori che non deludono, ma si ritiene appagato di quanto offre il mondo di oggi, è il vero emarginato.



P.Eligio, come monaco francescano, vuole recuperare i giovani, non solo dalla droga come stupefacente, ma anche da tutte le altre specie di droga, che alienano la persona. Per questo, egli propone alcune REGOLE FONDAMENTALI DI VITA, che si ispirano alle comunità monastiche.



Lo slogan che sintetizza tutte queste regole, proposte ad ogni giovane che voglia ricuperare se stesso, è:

“ Tu solo puoi farcela, ma non puoi farcela da solo”. Verità che afferma il valore insostituibile della famiglia e della società, dalle quali dipende la formazione di ogni persona-



Nelle comunità del MONDO X, le 24 ore del giorno si possono articolare in tre forme di attività, che si susseguono in un saggio equilibrio di valori: 8 ORE di LAVORO – 8 ORE di SONNO – 8 ORE di DIALOGO e FORMAZIONE COMUNITARIA.





IL LAVORO: Riscoprire il valore del lavoro e metterlo in atto.

Il lavoro è il primo valore che aiuta i giovani a liberarsi dalle droghe.

Esso non ha valore semplicemente in funzione del guadagno che se ne ricava. Il lavoro, prima di tutto, mette in atto lo sviluppo di tutti i talenti personali, ricevuti da Dio, e fa maturare le persone. Inoltre, il lavoro fa acquisire ai giovani la fiducia in se stessi e li rende coscienti della propria dignità e delle proprie capacità. Li rende anche autonomi, e quindi meno ricattabili. Inoltre, il lavoro, mediante il guadagno che se ne ricava, permette anche di elargire e di aiutare altre persone.

Crescere, infatti, significa anche dare di più e ricevere di meno.

Nelle Comunità di MONDO X il LAVORO è duro e costa sacrificio. Però i giovani incominciano a prendere coscienza di rendersi utili agli altri e, man mano, scompare in loro la voglia di “bucarsi” o di fare altre “sciocchezze”.

Nell’ esperienza di MONDO X, il lavoro è una vera terapia per aiutare i giovani a ricuperarsi.





IL DIALOGO. Aprirsi alla Comunità per ricevere e poi dare agli altri.

Nelle Comunità di MONDO X c’è un dialogo sempre aperto tra tutti e ciascun giovane sui problemi della sua vita, con tutte le difficoltà che incontra e i valori che la Comunità gli propone per il suo reinserimento.

Dialogo che, purtroppo, i giovani trovano oggi in poche famiglie. C’è spesso una frattura tra genitori e figli e sembra ci sia tempo per tutto fuorché per dialogare. I giovani sono e si sentono troppo soli. C’è, in compenso, molto tempo per chiacchierare…Nel dialogo ci si comprende perché ci si ascolta e ci si parla, focalizzando i veri problemi della vita. Il motto, che devono tener presente, è molto importante: “Solo tu puoi farcela, ma non puoi farcela da solo”. Nel dialogo trovi sempre una parola chiarificatrice, un’attenzione rivolta a te e ai tuoi problemi ed un grande sostegno morale nel tuo cammino della vita.



LA SOLIDARIETA’. Il motto è “ Tutti per uno e uno per tutti”.

Al MONDO X tutti i giovani sono solidali con ogni singolo giovane, e in particolare, con gli ultimi arrivati,

i quali hanno maggiori problemi. Nelle Comunità di MONDO X si tengono tutti in cordata: ognuno tira gli altri e, nello stesso tempo, si lascia tirare dagli altri. Tutti i giovani danno fiducia a ciascuno e ciò costituisce una potente iniezione morale che fa acquisire a ciascuno stima in se stesso e nelle proprie capacità. Così, sotto la spinta e l’aiuto di tutta la Comunità che lo sorregge, l’individuo mette in atto tutte le potenzialità di cui è dotato, delle quali man mano egli prende coscienza e responsabilità.



IL SILENZIO. E’ il custode della tua vita.



Nel MONDO X ogni giovane, durante il giorno e la sera, ha dei momenti di silenzio per leggere, riflettere, confrontarsi con i problemi della vita. Ai giovani non si impone alcuna Religione, perché la Religione e la Fede non si impongono. Però si favorisce un clima di silenzio e di ascolto, in tutto l’arco della giornata. In particolare, negli intervalli dal lavoro e durante i pasti stessi, nei quali si svolge un dialogo unico tra tutti i componenti della Comunità. Questo costruisce l’ambiente più favorevole, perché il giovane ripensi a se stesso e, nella libertà, ricerchi Dio. Purtroppo, nella società di oggi sembra che l’uomo trovi poco tempo per pensare e per riflettere. E questa è una carenza grave, specialmente per i giovani in formazione.

Nella Comunità di MONDO X, i giovani si rigenerano, conoscendosi sempre meglio e accogliendosi reciprocamente. I giovani, invece, che vivono fuori nel mondo, sotto la spinta dei MASS-MEDIA e della società che li ha assorbiti tanto bene, sono sempre proiettati al di fuori di sé, nella costante ricerca di emozioni o piaceri e interessi immediati. E così si svuotano sempre di più e trovano maggiore difficoltà ad interrogarsi sui veri valori della vita. Senza pause di silenzio, di riflessione, di ascolto, per ritrovare se stessi ed agire con più responsabilità e coscienza, non è possibile, nella vita, raggiungere la propria maturazione.

I giovani, nell’esperienza di MONDO X, mettendo in atto le suddette Regole monastiche, imparano a compiere bene e con coscienza il lavoro, rifioriscono nella gioia di vivere, si ricaricano di ideali che prima avevano perduto, immersi nel consumismo materialista che li aveva “spenti” dentro.

Il problema più importante, non solo per i giovani ma per tutte le persone, è quello si prendersi in mano la propria vita, neutralizzando, per quanto è possibile, l’influsso negativo della società.

A questo proposito, tutti dobbiamo ricordare che il benessere di ogni persona non consiste semplicemente nell’appagare le esigenze ( quelle giuste ) del corpo, ma anche le esigenze, ben più importanti, dello spirito, senza le quali la persona sentirà sempre nella propria coscienza di aver fallito la vita.





I MASS-MEDIA. Le comunicazioni sociali accolte con senso critico.

Tenendo conto del grande valore del silenzio, per ritrovare se stesi e recuperare i valori perduti, i giovani di MONDO X non fanno uso né della TV, né della Radio, né dei giornali. Questi mezzi della odierna comunicazione, anche se non vogliamo demonizzarli, tuttavia dobbiamo dire che in buona parte sono usati soprattutto con lo scopo di incentivare interessi economico-finanziari ed alimentare la pubblicità. In TV non è più la qualità delle trasmissioni che conta, bensì il profitto che se ne ricava. E l’indice di gradimento significa soltanto interesse economico-finanziario, per vendere prodotti, sfruttando la pubblicità. Per l’interesse si calpestano molti valori umani, morali, spirituali, sociali e religiosi. La trasmissione a puntate del GRANDE FRATELLO ci ha dato la misura dell’uso che si è arrivati a fare di questi potenti mezzi di comunicazione.

Purtroppo, nella società odierna, l’uso dei MASS-MEDIA comporta, come minimo, una forte distrazione, ma spesso arrivano anche ad istigare, più o meno palesemente, al male, al vizio.

Tre parole li caratterizzano: l’APPARENZA, il SUCCESSO e il CONSUMISMO.



P.Eligio ha intuito bene tutti questi effetti negativi per i giovani. In MONDO X. essi non hanno alcuna occasione di evadere da se stessi. Sono concentrati, con il sostegno della comunità, a ricuperare i veri valori e insieme la piena fiducia in se stessi, che fonda anche la loro sicurezza e la loro speranza per il futuro.

P.Severino Consolaro o.f.m.

link al sito della parrocchia

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http://www.missionebovalino.it/

BOLLETTINO DEL 17 maggio 2015 ASCENSIONE

BOLLETTINO DEL 17 maggio 2015 ASCENSIONE

vedi allegato

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ricevuto sempre da padre Severino Consolaro

POSSO PARLARTI CUORE A CUORE…



Posso parlarti?... Sono parole, che escono direttamente dal mio cuore e richiedono perciò di essere accolte, con altrettanta immediatezza, dal tuo cuore. Voglio richiamarti ad un problema fondamentale della tua vita. Voglio il tuo bene; non mi respingere, ora che sono capitato tra le tue mani, ma degnati di leggermi e di riflettere a quanto ti dico.

Non resistere più a Dio che da tempo bussa alla porta del tuo cuore.

Egli non ti illude mai, non fa sconti nel rivelarti TUTTA LA VERITA’. E non ti delude mai.

Nessuna persona, che lo ha seguito veramente, si è dichiarata o si è sentita ingannata. Tutti i convertiti lo attestano molto eloquentemente.

Non soffocare ancora l’aspirazione del tuo animo di riposarsi in Dio.

SOLO DIO TI DA’LA PACE. DIO E LA PACE SONO UN’UNICA COSA. Non vedi?...

I beni materiali non ti soddisfano, il piacere del senso ti abbrutisce, gli uomini ti sorridono nella prosperità, ma per sfruttarti, e ti abbandonano nel dolore. Per non essere deriso, tu mascheri il tormento del cuore con una falsa allegria.

Vorresti uscire da questo stato, ma ti sembra di non avere la forza.

Ebbene, Iddio ti stende la mano in questo momento e ti dice:

“ Ecco, ti ho mandato i miei Apostoli: ascoltali!”

Non disprezzare questa voce. E’ la voce del Padre, che vuole abbracciarti, dalla croce, con le braccia del Figlio suo, che si è immolato per te. Non disprezzarla; domani potrebbe mutarsi in voce di condanna.

Su via; un atto di buona volontà. Che ti costa? Se vuoi veramente bene a te stesso, non rimandare ancora la tua conversione. Ricordati che vita ne hai una sola; non sprecarla.

La parola di Dio ti esorta pressantemente a prendere la tua decisione, ricordandoti sempre che tu hai nelle tue mani soltanto l’attimo che fugge. Il tuo passato non ritorna, il tuo futuro non c’è ancora. Nelle tue mani hai solamente il presente. Perciò agisci SUBITO:

“ Oggi, se udite la sua VOCE, non indurite il vostro cuore”(Sal.95,8).



Sii una persona saggia, che riflette bene sul SENSO, sul VALORE e sull’ORIENTAMENTO della propria vita.



Il tempo fugge irreparabilmente; ma di te resta, per l’eternità, tutto quello che avrai costruito, nel tempo, sulla ROCCIA, che è CRISTO GESU’. E’ LUI L’UNICO MAESTRO, PERCHE’E’ L’UNICO CHE SI E’ FATTO SALVATORE dell’umanità.

da padre Severino, il 17/05/2015

IN PRINCIPIO E' L' AMORE



Per i fidanzati e per gli Sposi





In principio del mondo c'è Dio. Ma DIO è l' AMORE.

" IN PRINCIPIO DIO-AMORE creò il cielo e la terra" ( Gen. 1,1 ).

Il fine di ogni opera di Dio è l' AMORE che si fa DONO.

IN PRINCIPIO: all'origine di ogni fidanzamento, di ogni matrimonio,

di ogni famiglia, c'è l' AMORE.

L' AMORE è GRATUITA': NON CALCOLO, NON INTERESSE.

La COPPIA UMANA, UOMO-DONNA è IMMAGINE-SOMIGLIANZA

di DIO-AMORE. " Dio creò l'uomo a sua immagine; a IMMAGINE DI DIO LO CREO';

MASCHIO e FEMMINA LI CREO' ( Gen. 1,27 ).

Sposi, prima del vostro amore reciproco, c'è un AMORE PIU' GRANDE che vi ha uniti:

l' AMORE di DIO, che è la SORGENTE di tutte le realtà che esistono.

a) Vi ha PENSATI INSIEME DA SEMPRE.

b) Vi ha PREDESTINATI a percorrere INSIEME il CAMMINO della vita, aiutandovi

e sostenedovi reciprocamente a raggiungere il Traguardo.

Il Traguardo è Lui stesso: DIO.

c) Ha disposto, nella sua Provvidenza, tutte le circostanze della vostra vita,

perchè vi incontraste al fine di intrecciare le vostre due esistenze.

d) Ogni vita umana è concepita e nasce nell' AMORE e dall' AMORE:

la SORGENTE DELL' amore è Dio, che si serve però anche delle cause seconde, gli sposi.

Come logica conseguenza, ogni vita, per rispondere alla chiamata fondamentale,

deve farsi DONO per l ALTRO ( Dio) e per gli altri ( i fratelli ).

e) Dio ha CONFERMATO PER SEMPRE, con il SIGILLO INDELEBILE,

che è il SACRAMENTO, il VINCOLO che vi unisce, il quale diviene perciò INDISSOLUBILE.

f) La SCOPERTA DELL' AMORE di Dio, dal quale " tutto è stato fatto" e nel quale tutto sussiste,

è il FONDAMENTO che dà SENSO e VALORE ad ogni vita umana.

Si suggerisce questa PREGHIERA CONCLUSIVA, per gli sposi e per i fidanzati: la recita del Salmo 139: " Signore, Tu mi scruti e mi conosci." ...

Questo Salmo esprime la Fede nell' AMORE di Dio, il quale ci ha amato MOLTO PRIMA e MOLTO di PIU' dei nostri genitori. L'amore di papà e mamma è solo una scintilla, sprizzata anch'essa dall' INCENDIO dell'AMORE d Dio, " che move il Sole e l'altre stelle" ( Dante)-

Bollettino parrocchiale del 03 maggio 2015

>>>>>>> vedi allegato.
Bollettino parrocchiale del 03 maggio 2015

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da padre Severino: Giovedì 7 maggio (seconda)

GESU’ BUON PASTORE





“ Io sono venuto ad accendere il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso!” ( Lc.8,49).



“ Io sono il buon Pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me”( Gv. 10,14 e ss).



Gesù è venuto nel mondo, per portare e diffondere sulla terra il fuoco del suo AMORE ETERNO

SENZA LIMITI.

VANGELO significa la BELLA NOTIZIA, che il Padre ci rivela e ci comunica, nel suo

dilettissimo Figlio, GESU’CRISTO.

Questo FUOCO DI AMORE, tra il Padre e il Figlio, è lo SPIRITO SANTO.



Forse ci sembra di altri tempi l’immagine del BUON PASTORE. In realtà, essa è tanto semplice, quanto profonda, per manifestare l’identità del Mistero di Gesù, che è MISTERO DI AMORE.

Un AMORE INCARNATO e OFFERTO al PADRE per l’umanità, fino alla Morte di croce.

.



“Io conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me”.



Il verbo CONOSCERE, nel suo pieno significato, vuol dire AMARE. Senza l’AMORE, c’è soltanto una conoscenza dell’intelletto. Possiamo chiamarla CONOSCENZA di AMORE.



Gesù, Figlio di Dio, si è fatto uomo, non solo per manifestare l’AMORE del Padre, ma, più ancora, per incarnarlo e comunicarlo a tutte le creature umane.

Nel Mistero dell’INCARNAZIONE,L’AMORE DI DIO abbraccia tutti i VERI VALORI della nostra vita. E questi li possiamo sintetizzare in due: GAUDIO e PACE. Gesù è venuto ad accendere la fiamma ardente dell’AMORE, un FUOCO che non si spegnerà mai.



“ Io sono venuto ad accendere il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso!” ( Lc.8,49).



Noi siamo stati creati tutti PER VIVERE nell’AMORE. Questo è il VERO FUOCO, che illumina e riscalda.

Ogni persona impara ad amare, in proporzione all’esperienza che ha avuto nel sentirsi amata.

L’AMORE è la radice e il compimento della Creazione.

Ogni creatura dell’universo esiste, perché è stata amata ed è amata.



“Do la vita per le mie pecore” .



L’ AMORE VERO si tramuta sempre in DONO della propria vita, per DIO e per i FRATELLI.

Gesù ce ne ha dato un fulgido esempio, portando per noi la croce fino al DONO supremo della sua Vita: la morte di croce.



“E le mie pecore conoscono me.”



Come detto e spiegato, è sempre una CONOSCENZA di AMORE.

Ogni persona vivrà per l’eternità, ma la qualità della sua vita sarà proporzionale all’AMORE, ossia al DONO DI SE’, a Dio e ai fratelli.

Gli esempi più fulgidi di tale verità sono i SANTI e, in primo luogo, i MARTIRI.





P, Severino Consolaro

da padre Severino: Giovedì 7 maggio (prima)

LA SACRA BIBBIA



Principi generali



BIBBIA = I LIBRI. Sono 73 Libri: 46 del VECCHIO TESTAMENTO e 27 del NUOVO TESTAMENTO.

Le vicende che narra la Bibbia iniziano 2000 anni avanti Cristo (storia di Abramo.), ma fatte precedere e situate in quello che è chiamato in assoluto il PRINCIPIO del mondo e dell’umanità: la CREAZIONE, il PECCATO ORIGINALE, il CASTIGO di DIO e La PROMESSA della SALVEZZA

I Libri della Bibbia sono scritti in circa 1000 anni ( dal 900 a.C. al 100 d.C.). I Libri sono tanti, ma, nella realtà, costituiscono un SOLO LIBRO, perché UNICO è l’AUTORE PRINCIPALE: DIO. OGNI FRASE e OGNI PAROLA della Bibbia è quindi PAROLA DI DIO.

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ISPIRAZIONE:Tutti gli autori sacri, infatti, hanno scritto solamente ciò che Dio ha loro ispirato. Egli li ha guidati, perché scrivessero tutto ciò che Lui voleva dire all’uomo di ogni tempo e di ogni luogo. Essi certamente non potevano comprendere tutte le verità, che vi erano contenute.



PRINCIPI GENERALI PER COMPRENDERE LA BIBBIA



a) Distinguere sempre il LINGUAGGIO dal MESSAGGIO.

Il LINGUAGGIO ( la FORMA ) è strettamente aderente alla cultura, alla mentalità e alle modalità di espressione del tempo. Per questo nella Bibbia ci sono varie forme di LINGUAGGIO, adeguato ai temi trattati.



Nel VECCHIO TESTAMENTO i libri biblici li elenchiamo in: Libri della LEGGE o PENTATEUCO, Libri STORICI, Libri SAPIENZIALI, Libri PROFETICI.

Nel NUOVO TESTAMENTO registriamo: I QUATTRO VANGELI, gli ATTI DEGLI APOSTOLI, le LETTERE DI S. PAOLO, la LETTERA AGLI EBREI, la LETTERA DI S. GIACOMO, le LETTERE DI S. PIETRO, DI

S. GIOVANNI, DI S.GIUDA TADDEO e L’APOCALISSE DI S.GIOVANNI.



Il MESSAGGIO ( il CONTENUTO ), è costituito dalle Verità che sono enunciate e che valgono per gli uomini di ogni tempo.



b) Inquadrare sempre un brano o un testo nel contesto di tutta la Bibbia. Situarlo nel tempo e nell’ambiente storico in cui è stato scritto. La prima domanda che dobbiamo farci: è del VECCHIO o del NUOVO TESTAMENTO?



c) LA RIVELAZIONE DI DIO è PROGRESSIVA, perché Egli si adegua sempre al cammino sociale, culturale e spirituale dell’uomo, partendo sempre dalla situazione concreta in cui questi vive.



d) IL CENTRO FOCALE DI TUTTA LA BIBBIA, e di tutta la STORIA umana, è GESU’ CRISTO.

Solo partendo da Lui noi possiamo comprendere ogni EVENTO, sia del VECCHIO che del NUOVO TESTAMENTO. Lui, infatti, é il CENTRO e il COMPIMENTO di TUTTA LA STORIA UMANA.



:e) La Bibbia è un insieme di FATTI e di PAROLE, strettamente uniti tra loro. I FATTI attuano la PAROLA, e la PAROLA, a sua volta, spiega i FATTI. Senza la PAROLA, i FATTI sarebbero “MAGIA”. La PAROLA, senza i FATTI, sarebbe priva di FONDAMENTO STORICO.

Dio ci parla sempre con ciò che fa e con ciò che dice.



f) La BIBBIA descrive anche il MALE, ma senza mai approvarlo. Il SACRO LIBRO, infatti, registra la realtà in cui l’uomo vive, ossia realtà inquinata dal PECCATO ORIGINALE, con tutte le sue conseguenze.



g) L’INTERPRETAZIONE della BIBBIA non è lasciata alla libertà di ogni persona. Se così fosse, le interpretazioni sarebbero tante quante le teste. Su ogni tema della RIVELAZIONE, non ci sono PIU’ VERITA’, ma UNA SOLA VERITA’.

Gesù ha fondato la CHIESA, proprio perché sia GARANTE della AUTENTICA INTERPRETAZIONE della BIBBIA.



Le PAROLE di Gesù, rivolte all’Apostolo Pietro, sono, al riguardo, molto chiare: “Io ti dico:tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le prtye degl inferi non prevarranno contro di essa.”( Mt. 16,18 ).



La CHIESA, fondata da Gesù Cristo, si distingue nettamente da tutte le altre chiese o sette, per QUATTRO NOTE, che la distinguono e la caratterizzano: è UNA, SANTA, CATTOLICA, APOSTOLICA.



UNA: nella professione delle Verità nell’Unica Fede, che ci unisce in Cristo. UNA nel culto reso al PADRE, offrendo l’umanità santissima del FIGLIO, che si è immolata per tutti noi. UNA nell’accoglienza dei Pastori, canonicamente eletti, che, come successori degli Apostoli, agiscono nel suo Nome.



SANTA: perché nasce dall’immolazione di Cristo,

“ Fonte di ogni santità”, che ci unisce al PADRE NELLO SPIRITO SANTO.



CATTOLICA: è UNIVERSALE, aperta cioè a tutta l’umanità, di ogni razza, di ogni popolo - nazione e di ogni tempo.



APOSTOLICA; fondata da Gesù stesso sui 12 Apostoli.

La successione Apostolica è una catena ininterrotta di Sommi Pontefici e di Vescovi, che guidano la CHIESA.

E’importante tener presente che PRIMA e DURANTE TUTTA LA STORIA DELLA CHIESA, c’è la TRADIZIONE ORALE, quella, cioè, tramandata, A VIVA VOCE, dalla Comunità fondata da Gesù.

Tutti i DOGMI e le VERITA’della Fede sono comunque ricavate sempre, ESPLICITAMENTE o IMPLICITAMENTE, dalla PAROLA SCRITTA.

h) LA BIBBIA ABBRACCIA TUTTA LA STORIA UMANA: DALLA CREAZIONE ( GENESI ) ALLA CONSUMAZIONE DEL MONDO, CON L’AVVENTO DEL REGNO DI DIO NELLA SUA PIENEZZA, DOPO LA VITTORIA SULLE FORZE DEL MALE.

( APOCALISSE ).

da padre Severino: mercoledi 6 maggio (seconda)

RAPPORTO FEDE-RAGIONE



LA SAGGEZZA E LA RAGIONEVOLEZZA DELLA FEDE



Ogni persona, che gode “del ben dell’intelletto”, se non “vuol viver come bruto”, è chiamata ad usare la ragione, che diventa profonda riflessione, sul senso e sul valore della propria vita.

Il grande scienziato, filosofo e mistico francese Blaise Pascal

(1623-1662), ha scritto i celeberrimi “PENSIERI”, nei quali ha sviscerato, con una logica rigorosa, fedele alla ragione, il Mistero di Dio e il Mistero dell’uomo, che si richiamano sempre e che non possono mai andare disgiunti.

Ecco un suo PENSIERO, dal quale prendiamo l’avvio per chiarire il problema “scottante” del rapporto FEDE-RAGIONE.

Pascal non esita a classificare gli uomini, individuandone la ragionevolezza o la follia, la felicità o l’infelicità, in forza del loro atteggiamento nei confronti di Dio.

“Non ci sono che tre categorie di persone.Quelle che servono Dio, avendolo trovato, quelle che si impegnano a cercarlo, perché non l’hanno trovato e quelle che vivono senza cercarlo né averlo trovato.

Le prime sono ragionevoli e felici. Quelle di mezzo, che si impegnano a trovarlo, perché non l’hanno ancora trovato, sono ragionevoli e infelici. Quelle che vivono senza cercarlo, né averlo trovato, sono folli e infelici”.



Ci domandiamo: credere in Dio è un atto di fede o di ragione? E’ un atto di fede. La fede è una Luce accesa in noi da Dio stesso, nella quale percepiamo la sua Presenza, la sua Rivelazione, ed entriamo in una comunicazione profonda e vitale con Lui.





Allora, che ruolo ha la ragione nell’atto di fede?

La ragione, per se stessa, è guidata dalla luce dell'intelletto. Essa ricerca le risposte sulla condizione umana, ma avverte la propria insufficienza nel comprenderne e spiegarne tutte le Realtà, che la coinvolgono.

Pur non potendole però comprendere, la ragione, guidata dalla fede, le rende più chiare, le approfondisce e le coordina. I Misteri della fede, infatti, sono tutti armonicamente legati tra loro, in una logica intrinseca.

Per questo, S. Agostino afferma che la ragione e la fede si cercano e si supportano a vicenda. Sono come le due ali che si sostengono nella ricerca e nella contemplazione della Verità.

La ragione è di supporto alla fede, perché ci accompagna fin sulla soglia, dove inizia il Mistero di Dio, che chiarisce però anche il Mistero dell’uomo.

La fede supera la ragione, ma non è mai contro la ragione.

A questo proposito ancora S. Agostino afferma: “Crede ut intelligas” e “Intellige ut credas”.

Frasi che, tradotte a senso, suonano così: “Credi e capirai di più” e “Ricerca rettamente con la ragione la Verità e crederai di più”. La fede e la ragione, infatti, sono tutti e due doni di Dio, il Quale non può mai essere in contraddizione con Se stesso. E si fa trovare da chiunque lo cerca con sincerità di cuore.

Credere è un atto ragionevole, perché Dio, nel rivelarsi, ci offre anche tutte le credenziali di autenticità.

Credenziali che sono: di ordine Storico, di ordine Scritturistico e di ordine Esperienziale, e vengono indicati come I SEGNI DI CREDIBILITA’.

Li vogliamo enunciare, e brevemente spiegare, lasciando a ciascuno la responsabilità di riflettere e di confrontarsi con la Storia e con la propria esperienza.



· Le Profezie, (che si sono sempre avverate). Gesù è l’unica persona della storia di cui è stata scritta la biografia con secoli di anticipo. I vaticini su di Lui sono circa trecento.

Pascal, in un altro dei suoi PENSIERI, come SEGNO dell’autenticità di Cristo, ci propone proprio una riflessione sulle PROFEZIE che lo riguardano.

“Anche se un solo uomo avesse scritto un libro di predizioni su GESU’ CRISTO, determinando il tempo e la maniera della sua venuta, e GESU’ CRISTO fosse venuto conformemente a queste Profezie, ciò avrebbe una forza infinita.

Ma qui c’è assai di più: c’ è un seguito di uomini che, per quattromila anni, costantemente e senza variazioni, vanno predicendo, uno dopo l’altro, questo stesso avvenimento. C’ è un popolo intero che lo annuncia e che sussiste da quattromila anni per rendere testimonianza delle assicurazioni che essi ne hanno e da cui non possono essere distolti per qualsiasi minaccia e persecuzione che si possa far loro: ciò è ben diversamente importante”.



· Le CONVERSIONI, ossia i cambiamenti radicali di una persona, che sono i MIRACOLI PIU’ GRANDI. SEGNI, che umanamente non si possono spiegare e che sono predetti da Gesù stesso, mentre inviava gli Apostoli ad evangelizzare il mondo.

“Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la Parola con i PRODIGI che l’accompagnavano”(Mc.16,20).

SEGNI, che continuano a realizzarsi nella MISSIONE DELLA CHIESA CATTOLICA, fino alla fine dei tempi.



Ma il PIU’ GRANDE SEGNO STORICO, che li irradia tutti, è GESU’ CRISTO.

Egli, con il Mistero dell’Incarnazione, culminato nel Mistero della Redenzione, ha effettivamente cambiato la storia per tutti quelli che si aprono a Lui, accogliendolo nel dono della fede.

La Storia stessa si divide in DUE ERE: PRIMA DI CRISTO e DOPO CRISTO.

La sua RISURREZIONE è il Segno per eccellenza della sua Divinità, al quale fanno capo tutti gli altri Segni e al quale Gesù stesso fa appello.

“ Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un SEGNO, ma non le sarà dato nessun Segno fuorché quello di Giona. Poiché come Giona fu un Segno per quelli di Ninive, così il Figlio dell’ uomo lo sarà per questa generazione” (Lc. 11,29-30).

Tutti i Santi e tutti i Martiri della Chiesa cattolica di ogni tempo, che non si possono nemmeno contare, gli rendono la TESTIMONIANZA SUPREMA che Lui ha realmente vinto il peccato e la morte.

Anche chiunque accoglie la sua Parola, può attestare, con verità, di sentirsi interiormente rinnovato.

Lo dimostrano, con tanta forza ed entusiasmo, tutti i convertiti di ogni tempo.

I SEGNI INCONFONDIBILI della sua PRESENZA IN NOI sono: UNA VITA RICONCILIATA, LA PACE DEL CUORE e la GIOIA DI VIVERE.



Questi BENI SPIRITUALI, che solo LUI ci può donare, sono immensamente superiori ai BENI MATERIALI, sempre superficiali, labili, insicuri e che non soddisfano lo spirito.

L’esperienza di tutti i Santi ci attesta, con chiarezza, che chi crede ed agisce in nome di Cristo, tocca con mano, in tanti SEGNI della sua vita, la POTENZA DI DIO, CREATORE E PADRE.

Ma avverte, più ancora, di sentirsi avvolto dal suo AMORE INDICIBILE.

Quell’AMORE, che lo ha spinto a donarsi, totalmente e senza riserve, all’umanità, nel SUO FIGLIO DILETTISSIMO, il SIGNORE NOSTRO GESU’ CRISTO.



Un altro SEGNO, che la ragione deve bene valutare, è la DIFFUSIONE, PRODIGIOSA e UNIVERSALE, del Cristianesimo, che non si può, né comprendere, né spiegare, se Gesù non fosse Figlio di Dio.

E’ molto difficile, infatti, umanamente vivere secondo la Legge Morale dei Comandamenti, che culmina nella perfezione evangelica delle Beatitudini.

Le persecuzioni poi, che fin dall’inizio ha incontrato il Cristianesimo, ad iniziare dall’Impero Romano, il quale ha tentato in tutti i modi di distruggerlo, facendo un numero incalcolabile di martiri, sono delle prove formidabili che tale Religione, e quindi che la Chiesa Cattolica, non viene dall’uomo, ma direttamente da Dio.

E’ celebre il dilemma, che diviene un’argomentazione inconfutabile a favore del Cristianesimo.

“ Il Cristianesimo si è diffuso o con i Miracoli o senza Miracoli. Se si è diffuso senza Miracoli, la sua universale diffusione è il più grande Miracolo”.



A questo proposito, nel libro degli “Atti degli Apostoli”, troviamo l'affermazione, molto saggia, del fariseo Gamaliele, dottore della Legge, che si rivolge ai membri del Sinedrio, i quali perseguitavano gli Apostoli, perchè annunciavano che Gesù è Risorto. Egli fa loro questa proposta:

“Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico. Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se, infatti. questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio”( At.5,38-39).

Se, dopo duemila anni, nessuno è riuscito a distruggere il cristianesimo, che anzi si è sempre più diffuso nel mondo, significa che questa Religione non viene dagli uomini, ma da Dio.



E anche la ragione compie il suo più grande atto di onestà, quando riconosce il proprio limite, senza pretendere di voler spiegare il MISTERO o di negarlo.

Con la fede, l’uomo accoglie la Rivelazione di Dio, che ci svela tutta la Verità, anche ciò che umanamente noi non possiamo comprendere.

E la accoglie, fidandosi pienamente di Gesù, che afferma: “ Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quel che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre, l’ ho fatto conoscere a voi” (Gv.15,15). Non soltanto.



Accogliendo la LUCE della FEDE, accogliamo Dio stesso che si dona a noi, perché possiamo vivere nella VERITA’ e nella GRAZIA della sua AMICIZIA e del suo AMORE.

Il salmo lo esprime in maniera impareggiabile: “E’ in Te la SORGENTE della Vita, alla Tua LUCE noi vediamo la luce” (Sal. 36,10).



Tale DONO ci viene solo da Dio. Nessuno può credere, se non PER GRAZIA. S. Paolo lo esprime così:

”Nessuno può affermare: GESU' E' IL SIGNORE, se non sotto l'azione dello Spirito Santo”(1 Cor.12,3).

Ecco perchè la FEDE bisogna implorarla incessantemente nella preghiera.

Riportiamo qui la preghiera più indicata per chiedere il DONO DELLA FEDE.

E' di S. Anselmo, vescovo e dottore della Chiesa.

“ Signore, insegnami a cercarti e mostrati quando ti cerco:

non posso cercarti se Tu non me lo insegni,

né posso trovarti se Tu non ti mostri.

Che io ti cerchi desiderandoti

e ti desideri cercandoti,

che ti trovi amandoti”.



Ogni persona deve riflettere seriamente sul senso e sull’orientamento da dare alla propria vita, che ci è stata donata come una moneta di inestimabile valore, da spendere una volta sola.

L’uomo è come un passeggero: sta viaggiando sopra un treno che corre a grande velocità (= la vita) sulla terra (che pure viaggia continuamente ad una velocità pazzesca, ma lui non se ne accorge…E di quante cose l’uomo non si accorge...!)

Egli non ricorda la stazione di partenza, perché non aveva ancora cognizione di sé, quando è venuto al mondo. Sa però con certezza che ad una stazione ferroviaria dovrà fermarsi e scendere.



E’, a dir poco, un grande insipiente chi non riflette seriamente sul viaggio della propria vita, che si svolge tra due realtà, avvolte nel Mistero: la NASCITA e la MORTE.

Mentre vive, ogni persona ha occasione di rendersi conto che la scena di questo mondo è stupenda, ma è insieme anche drammatica.

E proprio perché la vita su questo pianeta Terra si vive una volta sola, e ognuno la “costruirà” per l’eternità, senza più possibilità di cambiarla, dopo il tempo, è urgente darle un senso e un orientamento.



Certamente, chi ha la fede, possiede una marcia in più, che è di un valore incalcolabile. Illuminato dalla Luce di Dio, egli si rende conto che, mentre la sua VITA FISICA è sottoposta ad un progressivo ed inevitabile disfacimento, la sua VITA INTERIORE, nella quale coltiva i VALORI CHE NON TRAMONTANO, cresce di giorno in giorno.

Allora comprende bene la verità, enunciata dall’Apostolo Paolo:

“ Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro UOMO

ESTERIORE si va disfacendo, quello INTERIORE si rinnova di giorno in giorno “(2 Cor. 4,16).



Per chi non crede, invece, la ragione diventa l’unico criterio che lo guida a vivere con saggezza.

Usando la ragione, infatti, l’uomo può discernere, sia pure nella fragilità della natura umana, vulnerata dal peccato, ciò che è vero e ciò che è falso, ciò che è buono e ciò che è cattivo.

Tutti però portano scolpita l’impronta indelebile di Dio nella propria coscienza, che rivela la Legge morale naturale, i Principi etici del Bene e del Male. Pur condizionato in tanti modi, l’uomo ha sempre un margine sufficiente di libertà, per compiere le scelte decisive della propria vita.

Anche chi non crede, non deve mai chiudersi pregiudizialmente al Mistero che intuisce esistere al di là della ragione, ossia alla “Verità tutta intera

(cfr. Gv.16,13 ) di cui parla il Vangelo.



Dio, che è CREATORE e PADRE DI TUTTI, da parte sua non fa distinzioni di religione o di razza, perché vuole salvare tutti. Egli offre ampiamente a tutte le persone la possibilità per salvarsi. Chiede, però, ad ognuna il suo SI’ CONCLUSIVO, senza il quale non può salvarla.

Dio, infatti, rispetta fino in fondo, la libertà dell’uomo.



Con la fede, noi accogliamo la RIVELAZIONE del PADRE, ossia il Dono che Egli fa di Se stesso, nel MISTERO DEL FIGLIO SUO GESU’ CRISTO. In LUI ci rende figli, e come tali, partecipi eternamente della sua vita divina.

Tutto il MISTERO DI DIO e TUTTO IL MISTERO DELL’ UOMO si sintetizzano in GESU’ CRISTO.



Egli è la RISPOSTA DEFINITIVA e COMPLETA, donata all’uomo, che è sempre alla ricerca del senso e del valore della propria vita.

“Noi non conosciamo Dio – dice Pascal – che per tramite di GESU’ CRISTO. Senza questo MEDIATORE ci è tolta ogni comunicazione con Lui; per GESU’ CRISTO, noi conosciamo Dio…Senza GESU’ CRISTO il mondo non sussisterebbe; poiché sarebbe necessario o che fosse distrutto o che fosse come un inferno”.

Il FIGLIO DI DIO INCARNATO è, infatti, il MEDIATORE

dell’ALLEANZA ETERNA di AMORE tra DIO e L’UOMO, ratificata con il suo sangue.

Come Persona del VERBO, Egli ha assunto la nostra NATURA UMANA, per immolarla sulla croce. Il PADRE lo risuscita, nella sua Umanità Santissima, per la GLORIA ETERNA. GESU’ diviene così, per sempre, il NOSTRO AVVOCATO presso il PADRE e il SOMMO SACERDOTE, che SI OFFRE per l’umanità.

Come vero Dio, Egli elargisce i frutti della sua Redenzione, Tesoro Inesauribile di GRAZIA e di MISERICORDIA, per la salvezza di noi peccatori.:

In conclusione, riportiamo ancora uno dei PENSIERI, sempre molto profondi, di Pascal. Con il quale egli esprime il MISTERO di GESU’, che è insondabile e ineffabile, per chiunque lo avvicina nella sincerità del cuore.

“ GESU’ CRISTO è un DIO a cui ci si accosta senza orgoglio e sotto il quale ci si abbassa senza disperazione”.



Davanti al Mistero della sua croce è impossibile rimanere indifferenti. EGLI dalla croce giudica e salva il mondo. Soltanto ai piedi della croce noi scopriamo veramente chi è Dio e chi è l’uomo. E soltanto lì, dove siamo stati rigenerati dal suo Sangue, veniamo rinnovati dallo Spirito e nello Spirito.

Nell’ abbraccio di GESU’ CROCIFISSO avviene la RICONCILIAZIONE COSMICA, che segna la VITTORIA TOTALE e DEFINITIVA dell’AMORE del DIO UNO e TRINO, al Quale sia ONORE e GlORIA nei secoli dei secoli- AMEN



“Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate: ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Avvocato presso il PADRE: GESU’ CRISTO Giusto”(1 Gv.2,1 ).





Fr. Severino Consolaro

da padre Severino: mercoledi 6 maggio (prima)

IL VALORE DEL TEMPO



Ogni essere dell’universo è condizionato da due elementi: lo spazio e il tempo. Noi vogliamo qui trattare del tempo, perchè misura, attimo per attimo, l’esistenza di tutte le creature dell’universo. Il tempo è strettamente ed indissolubilmente legato alla nostra vita.

I secoli, gli anni, i mesi, i giorni, le ore, i minuti, i secondi segnano ogni essere creato.



Perciò è molto importante saper usare il tempo che ci è regalato, attimo per attimo.

Man mano che il tempo trascorre, ci cambia irrimediabilmente.

Perdere tempo significa perdere vita.

Ogni cosa che facciamo ha bisogno di una durata precisa di tempo. I minuti, impiegati in più, è tempo perduto, che non tornerà mai più.



Quanto tempo perdiamo noi in sciocchezze! Non solo. Perdiamo il tempo a compiere azioni contrarie alla legge di Dio, scolpita in ogni cuore umano-

Le persone sono forgiate, in senso positivo o in senso negativo, secondo l’uso che fanno del tempo,



Allora è perfettamente appropriato lo slogan: “Dimmi come usi il tuo tempo e ti dirò che persona sei e che persona diventerai”.

Bisogna vivere il tempo, cogliendo tutte le occasioni, che ci aiutano a crescere, occasioni che non torneranno più.



Pensiamo che danno avrebbe avuto la società, se scienziati, pensatori e santi avessero bruciato inutilmente il loro tempo.





I TRE SEGRETI PER VIVERE BENE IL TEMPO





1 – Vivere il tempo, puntando sempre sul presente.

Ogni persona, in concreto, vive solo l’attimo che fugge.



Fantasticare sul futuro, che ancora non c’è o rimpiangere il passato, che non tornerà più, non giova a nulla. Renditi conto che il tempo coincide con la tua vita. Un proverbio afferma: “Chi ha tempo non aspetti tempo”.

Gesù, nel Vangelo, afferma: “ A ciascun giorno basta il suo affanno (Mt.6.26)…



2 – Agire con calma, la virtù degli intelligenti e dei forti.



La fretta fa perdere quella concentrazione e quella applicazione, che costituiscono l’anima del tempo ben speso.



Chi ha fretta, molto spesso non compie bene le azioni, che è chiamato a compiere.





3 - Saper decidersi, saper scegliere e darsi uno scopo preciso.



Quanti giovani che, a causa della fretta, hanno bruciato gli anni più belli della loro esistenza, per non essere partiti a tempo.

Mai dimenticarci che il futuro è sempre condizionato dal presente.

“ La vera generosità verso l’avvenire consiste nel dare tutto al presente” (Camus).





Riportiamo qui una preghiera che è fondata proprio sul valore del tempo. Nessuna altra azione può riempire il tempo come la preghiera, perché quando preghiamo, usciamo dal tempo. La preghiera ci fa incontrare Dio, che vive al di sopra del tempo.

Gesù Cristo ha voluto entrate nel mistero del tempo, per redimerlo. E lo ha per sempre riscattato dal Maligno, nel mistero della sua Incarnazione e della sua Redenzione sulla croce. Con la sua risurrezione, Gesù ha, per sempre, orientato il nostro tempo verso l’’Eternità Beata, dove Egli ci attende.

Per questo, vogliamo trasmettere una preghiera, che ci aiuta sempre a riempire il tempo, che ci sfugge inesorabilmente .



O Gesù, concedimi di essere in te e per te

ciò che tu vuoi che io sia; di pensare in Te

e per Te ciò che io pensi.



Concedimi di fare in Te e per Te tutto ciò

che Tu vuoi che io faccia.



Concedimi di dire, in Te e per Te

ciò che Tu vuoi che io dica.



Concedimi di amare in Te e per Te

Tutti coloro che mi dai da amare.



Dammi il coraggio di soffrire in Te e per Te,

con amore, ciò che Tu vuoi che io soffra.



Fammi cercare Te, sempre e dappertutto,

affinché Tu mi guidi e mi purifichi

secondo il tuo divino volere”.



P. Courtois.

Ricevuta da Padre Severino il 27/04/2015

LA RIVELAZIONE DI DIO E LA LIBERTA’DELL’ UOMO


LA MISERICORDIA DI DIO E LA FRAGILITA’ UMANA


Dio ha creato l’uomo per ultimo, dopo tutte le altre creature dell’universo. Questo perché egli è l’essere più perfetto del cosmo e, come tale, Dio lo ha costituito SIGNORE e RE di tutto il Creato.

Il Libro della Genesi ci presenta lo stesso Dio, che crea l’uomo, come la creatura più simile a Lui.



“Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: domini sopra i pesci del mare e su gli uccelli del cielo, su gli animali domestici, su tutte le fiere della terra e sopra tutti i rettili che strisciano sopra la sua superficie”.(Gen. 1,26).



L’uomo non deve mai dimenticare che lo ha creato Dio, a sua Immagine e Somiglianza, affidandogli l’universo intero, con tutte le sue creature. Perciò è chiamato, anzitutto, a vivere

in comunione di Amore con Lui. Se l’uomo non è in armonia con Dio, non può assolutamente vivere nell’AMORE, nella GIOIA e nella PACE.

Per questo è chiamato da Dio a collaborare con Lui, liberamente e responsabilmente, nella gestione della propria vita e nel rispetto di tutte le Leggi, che regolano e guidano l’Universo.



E’a tale scopo, che Dio ha donato all’uomo un’ANIMA IMMORTALE, dotata di INTELLETTO, di VOLONTA’ e di COSCIENZA.

L’uomo ha ricevuto in dono da Dio queste facoltà e capacità, adeguate alla sua dignità di persona.

Con queste, egli è chiamato a discernere, e poi a gestire, sempre nella Libertà e nella Responsabilità, le scelte inerenti alla propria vita e alla vita del Cosmo, che Dio gli ha affidato.



Quando noi ci dimentichiamo che siamo stati creati da Dio, le tentazioni ci insidiano e ci portano facilmente a ribellarci a Lui, cadendo nel peccato. Allora ci accorgiamo che la nostra vita è più triste e più problematica. Cedere al peccato è come assaggiare un frutto, che appare esternamente maturo, ma dentro è corroso dai vermi. Dio ci ha donato provvidenzialmente la COSCIENZA,

perché sappiamo distinguere il BENE dal MALE. Quando noi non l’ascoltiamo, essa non tace.

Per la misericordia di Dio, continua a roderci dentro con il rimorso.



La più grande Medicina contro il peccato è SCOPRIRE la PRESENZA di GESU’ CRISTO, mandatoci dal PADRE, come nostro SALVATORE.

E’ Lui stesso che lo afferma: “Io sarò con voi fino alla fine del mondo”.



La realtà più bella e più consolante, allora, è APRIRE la nostra MENTE e il nostro CUORE, per accogliere l’AMORE MISERICORDIOSO di Dio, che si è INCARNATO e che sempre ci accompagna, nel corso della vita.



Il nome stesso GESU’significa proprio DIO SALVATORE. Egli chiama ininterrottamente

ogni anima alla SALVEZZA ETERNA.



Chi accoglie GESU’, accoglie il suo “ VANGELO”, che significa LIETO ANNUNCIO.

Ogni anima è chiamata ad entrare in un DIALOGO VITALE DI AMORE CON LUI.

Aprirci a Dio, pentiti e umiliati, per accogliere un tale AMORE, che si tramuta in GIOIA

è il fine stesso della nostra esistenza umana. Ogni persona è chiamata a SCOPRIRE

quanto è grande questo AMORE MISERICORDIOSO di DIO.





Nel Catechismo di S.Pio X, c è una domanda elementare, molto chiara e molto profonda, sulla quale tutte le persone dovrebbero interrogarsi:“ Perché Dio ci ha creati ?”…

E questa è la risposta; “ Per conoscerlo, per amarlo e servirlo in questa vita e poi goderlo per l’eternità in Paradiso.”



Accogliendo Dio, mediante il dono della FEDE, noi accogliamo la VERA LUCE, che RISCHIARA tutto il nostro cammino, nel corso della vita terrena.

Il vero scopo della nostra vita è: ACCOGLIERE DIO e VIVERE IN COMUNIONE DI AMORE CON LUI.

Per questo, Dio ha donato ad ogni persona un’ANIMA IMMORTALE, dotata di INTELLETTO, di VOLONTA e di COSCIENZA. Tre facoltà, che orientano sempre la nostra vita a LUI, AMORE SENZA LIMITI, che si tramuta sempre in GIOIA. Per questo, mai Egli cesserà di bussare alla porta del nostro cuore.



Anche dopo la colpa originale dei progenitori, Adamo ed Eva, Dio non ha abbandonato, nè

mai abbandonerà l’umanità.

DIO PADRE, nella pienezza del tempo, ha manifestato quanto ci ama, mandandoci il suo dilettissimo Figlio, GESU’ CRISTO, come SALVATORE.



Nella Pentecoste, cinquanta giorni dopo la sua GLORIOSA RISURREZIONE,

GESU’, a sua volta, manda lo SPIRITO SANTO promesso, per santificare e salvare ogni anima che si apre a Lui.



Tutta la storia umana è un CONTINUO VENIRE DI DIO nel cuore dell’uomo.

.Egli si è fatto simile a noi, per renderci simili a Lui.

Tra Dio e l’uomo c’è una distanza infinita. Solo Gesù Cristo, il Figlio di Dio, poteva

colmarla.

E Lui l’ha colmata, nel Mistero della sua Incarnazione, culminato dal Mistero della sua Redenzione sulla croce.



Il DIO CON NOI (l’EMMANUELE) si è fatto anche il DIO PER NOI. Un Mistero ineffabile di Amore e quindi di GIOIA.



Chi si apre ad accogliere, nella Fede, GESU’CRISTO, si apre ad accogliere un MISTERO INESAURIBILE DI AMORE, che si compirà, in pienezza, nella BEATITUDINE ETERNA.

Egli stesso lo ha promesso nel Vangelo: “Sappiate che io sarò sempre con voi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo”( Mt. 28,20 ).

In proporzione dello spazio di tempo che ognuno di noi dedica alla MEDITAZIONE della sua PAROLA e alla PREGHIERA, avverte veramente la sua PRESENZA, che vince ogni tentazione di tristezza, di scoraggiamento e di solitudine.



Il grande dottore della Chiesa, S. Agostino, nel libro autobiografico “LE CONFESSIONI”,

ci dona una testimonianza personale della verità su accennata:



“ Tu ci hai fatto per Te, Signore, e il nostro cuore è inquieto, finché non riposa in Te”.



Parole profondamente vere. Ognuno ne costata la verità, in proporzione del tempo e della

applicazione che dedica a DIO, SORGENTE dell’AMORE, della GIOIA e della PACE. Amen.



P.Severino Consolaro

Ricevuta da padre Severino il 25 aprile 2015. è molto lunga, ma vale la pena leggerla.

LA CONDIZIONE DELL’UOMO DI OGGI NELLA PROSPETTIVA DELLE REALTA’ ULTIME DELLA
SUA VITA.


PRESENTAZIONE

L’attuale condizione del genere umano, vista nella Luce di Cristo, che è la RISPOSTA COMPLETA e DEFINITIVA di Dio ad ogni ricerca ed aspirazione dell’uomo.


1- SITUAZIONE SOCIALE COMPLESSA E PROBLEMATICA:

- LA FUNZIONE POTENTE E AMBIVALENTE

DEI MASS-MEDIA E DELLA GLOBALIZZAZIONE.

- IL PROGRESSO TECNOLOGICO SENZA UN ADEGUATO

SVILUPPO INTEGRALE DELLE PERSONE.



2 - SOLTANTO LA LUCE, PROIETTATA DA CRISTO, CULMINE

DELLA RIVELAZIONE, RISPONDE ALLE ESIGENZE E AGLI

INTERROGATIVI DELLA CONDIZIONE UMANA.


3 - LE REALTA’ ULTIME ILLUMINANO, DANNO SENSO E

VALORE ALLA VITA DELL’UOMO.



INTRODUZIONE



Il tema che trattiamo, la condizione attuale della società umana, costituisce il vero nocciolo della questione per ognuno di noi. Nessuno, infatti, può eludere le domande cruciali, che la vita continuamente ci pone attraverso gli eventi che ci toccano, e che sono sempre in cambiamento e in divenire.

Per affrontare la realtà che viviamo, in questo continuo mutare di eventi, col fluire del tempo, dobbiamo anzitutto metterci in ascolto sincero di noi stessi, nell’intimo del cuore.

La profonda riflessione sul nostro essere costituisce la prima bussola per conoscerci e per orientare, di conseguenza, le scelte e i comportamenti della nostra vita.
Questo, detto più semplicemente, significa mettersi in ascolto della propria coscienza.

La Costituzione Pastorale “Gaudium et spes”, emanata dal Concilio Vaticano II (1962-65), ribadisce il ruolo e l’importanza della coscienza come guida morale e spirituale, per vivere in armonia con Dio, con se stessi e con i fratelli,
“ Nell’intimo della coscienza l’uomo scopre una legge che non è lui a darsi, ma alla quale invece deve obbedire e la cui voce, che lo chiama sempre ad amare e a fare il bene e a fuggire il male, quando occorre, chiaramente parla alle orecchie del cuore… L’uomo ha in realtà una legge scritta da Dio dentro il suo cuore… La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo, dove egli si trova solo con Dio, la cui voce risuona nell’intimità propria”. (Gudium et spes, 16).




La coscienza è un grande dono di Dio, perché manifesta la sua presenza misericordiosa, che mai ci abbandona, anche quando noi abbandoniamo Lui con il peccato grave, come ci attesta la storia di Caino, dopo l’uccisione del fratello Abele. (cfr. Gen. 4,9).

Essa ci domanda conto sempre della nostra condotta di vita, della qualità delle nostre azioni e delle nostre relazioni, nel rapporto con Dio e con il prossimo.

La coscienza ci è stata donata per un unico scopo: vivere la comunione con Dio. Infatti, quando abbiamo peccato, essa ci richiama a riconoscere il male commesso, a pentirci e a confessare le nostre colpe, per avere il suo perdono, che ci rigenera, donandoci la vera pace del cuore.


- Quale rapporto hai tu con la tua coscienza, che è il sacrario in cui Dio continuamente ti parla ? ...

- Ti esamini spesso sui dieci Comandamenti, per
renderti conto come stai vivendo i tuoi rapporti
con Dio, con te stesso e con il tuo prossimo? …

- Abituati ad ascoltare la tua coscienza, perché,
alla fine della vita, ci sarà il giudizio di Dio, al
quale nessuno può sfuggire.
Il verdetto di questo giudizio combacerà
sostanzialmente con la sentenza che pronuncerà
la tua coscienza.

Ogni persona è in un continuo divenire, perché soggetta ai vari eventi che toccano la sua esistenza e la cambiano, in una maniera più o meno radicale.
Vivere significa crescere. Crescere significa cambiare, non soltanto fisicamente, ma in tutte le dimensioni che costituiscono la persona umana, nella sua dignità: psicologica, intellettuale-culturale, morale, spirituale e religiosa.

Ognuno di noi, grazie al dono della libertà ricevuto da Dio, è sempre aperto, moralmente e spiritualmente, sia alla conversione, come, purtroppo, anche alla perversione.
Ma gli eventi che sperimentiamo, se pur provocati da noi stessi, sono sempre e comunque guidati dalla Provvidenza di Dio, che li orienta al bene e alla salvezza di tutti. Egli, però, chiede e cerca sempre la nostra collaborazione libera e responsabile.

S. Agostino afferma: “Quel Dio che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te”. Parole che ci devono far molto riflettere.
La salvezza, infatti, è sì un dono di Dio, ma Egli non la impone: chiede sempre all’uomo di accettarla liberamente. E, purtroppo, l’uomo può anche rifiutarla.

Inizio questo trattato, prendendo lo spunto da una lirica di P. Davide M. Turoldo (n. a Coderno – UD – nel 1916 e morto a Milano nel 1992, grande scrittore, poeta e mistico dei nostri tempi).

La lirica è tratta dalla sua ultima raccolta di poesie, intitolata “ I CANTI ULTIMI”, scritte nell’imminenza della propria morte.L’ho scelta, perché entra pienamente nel tema trattato: l’esperienza della vita umana, illuminata dalla Luce di Cristo e proiettata verso le REALTA’ ULTIME, che non terminano, ma iniziano con la morte.

Il poema de “ I CANTI ULTIMI” si può considerare il Testamento Spirituale di P. Davide M. Turoldo.
Il titolo ha due significati. Il poeta intuiva che sarebbe stata la sua ultima opera. Queste liriche, infatti, le ha composte, quando i medici gli avevano già certificato un tumore maligno, che in breve lo condurrà alla morte.
L’altro significato del titolo riguarda il tema stesso, trattato in queste liriche:
IL MISTERO DI DIO, INTUITO E CONTEMPLATO NELLA FEDE, DAVANTI ALLA PROSPETTIVA IMMINENTE DELLE REALTA’ ULTIME DELLA VITA.





LA SENTENZA

La SENTENZA che ora tu sai
nulla di nuovo aggiunge a quanto
già doveva esserti noto da sempre:

TUTTO E' SCRITTO. Di nuovo
è appena un fatto di calendario.

Eppure è l'EVENTO che tutto muta
e di altra natura
si fanno le cose e i giorni.

Subito senti il tempo franarti
tra le mani: l' ULTIMO
TEMPO, quando
non vedrai più questi colori
e il sole, né con gli amici
ti troverai a sera…

Dunque, per quanto ancora?

Come sappiamo, P. Davide M. Turoldo, nelle sue opere, ha cantato e parafrasato i Salmi, le preghiere più alte e più profonde, scritte sotto l’ispirazione diretta dello Spirito Santo.
Questa lirica riecheggia il Salmo 138, che è un poema alla Provvidenza Onnisciente di Dio:

“Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; I MIEI GIORNI ERANO FISSATI QUANDO ANCORA NON NE ESISTEVA UNO”(Sal. 138, 16).

Dio è Onnisciente e Onnipresente, sia in senso locale( in ogni luogo), che in senso temporale, ( nelle tre dimensioni del tempo: passato, presente e futuro): ha sempre davanti tutte le realtà dell’universo e della storia umana.

La situazione, che ci descrive P. Turoldo, nella lirica, è molto realista e vale per ogni esistenza umana.

Anche se non sappiamo quanti giorni vivremo in questo mondo, ( e ciò è provvidenziale), abbiamo, però, una certezza: la nostra vita terrena ha un termine, che si avvicina sempre di più.

Nonostante ciò, noi non viviamo in uno stato di angoscia, non stiamo lì a pensare e contare i giorni che passano, perché Dio – anche qui provvidenzialmente - ci ha donato un attaccamento alla vita molto forte e molto radicato.

Guai, però, se ci dimentichiamo che essa è un cammino, meglio dire un pellegrinaggio, non semplicemente verso la morte, ma verso la VITA ETERNA CON DIO.


- Fratello, sorella, se ascolti la tua coscienza, che ti parla nel sacrario più intimo del cuore, scopri le verità basilari della vita, che ti danno la saggezza:

- IERI non esistevi in questo mondo.
- DOMANI non abiterai più su questo pianeta.
- Tutto ciò che sei e tutto ciò che esiste attorno a te,
l’ hai ricevuto in dono.
- Quotidianamente sperimenti i tuoi limiti, i tuoi
difetti e le tue colpe, ossia la tua fragilità e la tua
debolezza umana.



Tali verità non devi mai dimenticarle o nasconderle, se vuoi vivere nella verità del tuo essere e se vuoi incontrare Dio, che è “CARITA’ NELLA VERITA’ “.
Soltanto in questo atteggiamento di umiltà, infatti,


tu ti rendi disponibile perché Lui, - che ci sovrasta,
ma pure ci avvolge e ci penetra tutti, in maniera vitale, come l’aria che respiriamo, - entri nel tuo
cuore, per irradiarsi poi nella tua vita.



Allora capisci meglio la verità della Parola di Dio, che canta in un Salmo:
“I miei giorni sono come ombra che declina, e io come erba inaridisco.
Ma Tu, Signore, rimani in eterno, il tuo ricordo per ogni generazione”(Sal.101, 12-13).

La lirica, sopra riportata, nel contesto di esperienza drammatica che stava vivendo P. Davide Maria Turoldo, ci offre lo spunto, forte e concreto, per questo trattato, che possiamo concepire come un Corso di Esercizi Spirituali.
Oggi, troppe persone ritengono praticamente che con la morte finisce la vicenda umana. Sono talmente immerse nelle realtà materiali, da dimenticare totalmente le REALTA’ ULTIME, le quali illuminano, danno senso e valore all’esistenza terrena.
Tali persone non si interrogano più sulle domande fondamentali e cruciali della vita umana.



“ DA DOVE VENGO ? ... DOVE VADO ? ... CHE SENSO HA LA VITA? ...QUALI SONO I VALORI PER CUI VALE LA PENA VIVERE E…UN GIORNO ANCHE MORIRE? ...CHE SARA’ DI ME DOPO LA MORTE?...

- Senza farti seriamente queste domande, tu non vivi più come un essere umano: intelligente, libero e responsabile.
Vivi di puro istinto, seguendo l’onda della massa, che ti trascina a dare sfogo al tuo egoismo e ai tuoi istinti. Questi, se non li domini, si trasformano in vizi, trascinando al male anche il tuo intelletto e il tuo cuore.


E quando il cuore di una persona è impossessato dallo spirito del male, essa diventa incapace di amare e di usare misericordia ai fratelli.

A tale proposito, ascolta la Parola di Gesù, molto chiara e forte, che ti invita a coltivare e a custodire il tuo cuore, come il tuo tesoro.

Nel cuore, infatti, è racchiusa la persona, con tutto il bene, ma anche con tutto il male che si porta dentro. Nessuno può donare agli altri se non ciò che coltiva nel suo cuore.

“Dal di dentro, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo” (Mc.7,21-23).





Tenendo sempre presenti questi principi, noi vogliamo allargare ora lo sguardo sulla società in cui viviamo.




1 – LA SITUAZIONE SOCIALE E’COMPLESSA E PROBLEMATICA:


- LA FUNZIONE POTENTE E AMBIVALENTE
DEI MASS- MEDIA E DELLA GLOBALIZZAZIONE.

- IL PROGRESSO TECNOLOGICO SENZA UN ADEGUATO
SVILUPPO INTEGRALE DELLE PERSONE.

Situazione sociale COMPLESSA e PROBLEMATICA.


Con l’aggettivo “COMPLESSA”, vogliamo affermare che nella società odierna vari elementi positivi e negativi si intrecciano tra loro, e non sempre è facile riconoscerli e distinguerli.
Questa “complessità” è accentuata dalle grandi emigrazioni dei popoli più poveri, che portano dei valori sociali, culturali e religiosi diversi, e non tutti positivi. Questi valori spesso non si integrano e non si armonizzano con i valori degli altri popoli. E ciò diventa, purtroppo, un motivo continuo di attrito, sia nella dimensione sociale, che culturale e religiosa.

Con l’aggettivo “PROBLEMATICA”, vogliamo sottolineare la difficoltà di analizzare tutti gli elementi che entrano in gioco e che condizionano, in una maniera, purtroppo, sempre più accentuata, la libertà dell’uomo.

Per guarire da qualunque malattia, bisogna prima farne la diagnosi, ossia l’accertamento accurato. Bisogna poi fare la prognosi, cioè prevederne lo sviluppo e il decorso. Infine, studiarne le terapie più indicate, per ottenere la guarigione.

Lo stesso procedimento logico ci proponiamo di usare noi, per scoprire e analizzare le malattie dello spirito, che affliggono l’uomo di oggi, e indicarne le terapie adeguate.

Nell’esaminare la società del nostro tempo, vogliamo partire dall’aspetto esteriore, più visibile ed eclatante: quello economico-sociale.
La comunità umana odierna vive una situazione, a dir poco, paradossale, che è davanti agli occhi di tutti.

Circa tre quarti del genere umano versa in uno stato di estrema povertà e penuria, perché può godere soltanto di un quarto dei beni disponibili. Un buon numero di queste persone, a cominciare dai bambini, sta morendo continuamente di fame, per mancanza del cibo necessario.
Un quarto dell’umanità, invece, usufruisce dei tre quarti di beni disponibili e conduce una vita agiata, concedendosi molte comodità, lussi e piaceri, e sperperando anche tanto danaro in vizi e bagordi.

In questa, dobbiamo fare, purtroppo, una menzione particolare. Troppi uomini politici non ricercano anzitutto il bene comune e la giustizia sociale, ma la difesa dei loro interessi e dei loro privilegi corporativi, da tramandare, se possibile, per genealogia.

Una tale situazione, di grave sperequazione economica e sociale, ingiusta e scandalosa, divide nettamente l’umanità in due categorie: quella opulenta e quella affamata.

Purtroppo, la tendenza ci dice che i ricchi si stanno facendo sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. E questi ultimi continuano a crescere.

Tale fenomeno esplode in tutta la sua gravità e virulenza nelle odierne migrazioni bibliche, di intere Nazioni, alla ricerca della propria sopravvivenza.
Questo avviene, perché la logica che guida l’economia, e spesso anche la politica, è l’egoismo e il profitto.





Una tale situazione interpella la coscienza di ciascuno di noi.

Vivendo in una Nazione che fa parte del mondo opulento, vogliamo qui esaminare la condizione dell’uomo, che si culla nel proprio benessere e nella propria agiatezza.

Egli dimentica, con troppa facilità, la grande fetta di umanità affamata, che grida, in faccia a Dio e in faccia al mondo, più giustizia e più equità.
Ci domandiamo: perché avviene ciò?

Non possiamo rispondere a questa domanda cruciale, senza riconoscere l’esistenza del peccato, che ha prodotto e continua a produrre ogni forma di squilibrio. Il quale, prima perverte il cuore delle persone, poi si riversa, con effetti dirompenti, sulla società.
L’egoismo e la bramosia di possedere, ha portato l’uomo a costruirsi e a difendere delle strutture e dei sistemi economici e finanziari, palesemente ingiusti. Essi sono fondati, infatti, sulle disuguaglianze e sui privilegi, che sono tramandati di generazione in generazione.

Gesù ci ammonisce, con tanta forza, di non cedere alla seduzione lusinghevole del danaro e dei beni di questo mondo:
“Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell’abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni” (Lc.12,15).
Dobbiamo ricordarci che ad ogni persona che gode privilegi, corrisponde sempre un’altra o più persone che sono private di diritti.

A tale proposito, vogliamo qui citare un esempio in quella che è chiamata oggi GLOBALIZZAZIONE: le Multinazionali.

Esse sono Lobby di potere economico- finanziario, che dominano su tutto il globo e hanno come fine primario il profitto.
Esse violano sfacciatamente i diritti più elementari delle Nazioni povere.

Dapprima sfruttano le loro risorse del suolo e del sottosuolo, e spesso, per il maggior profitto, in maniera dissennata. Assumono, nella manodopera, persone del luogo, pagandole in maniera irrisoria.
Poi, vendono i loro stessi prodotti a prezzi esorbitanti, che esse non avranno mai il potere di acquistare.
Molti di quelli che godono il benessere economico, purtroppo, non si interrogano neppure da dove esso proviene, e tanto meno si domandano come loro se lo sono procurato.

Non riflettono minimamente né sull’origine, né sulla destinazione dei beni della terra.
Le risorse del suolo e del sottosuolo, tutti i beni dell’universo, sono stati creati da Dio in sovrabbondanza. Egli li ha destinati al nutrimento di tutti gli esseri viventi, distribuendoli ovunque, senza fare alcuna discriminazione tra i buoni e i cattivi.
“Il Padre vostro celeste fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti”(Mt. 5,45).

Nell’universo, immenso e meraviglioso, sul quale abitiamo, Dio non ha creato soltanto ciò che costituisce il nostro nutrimento, ma anche le piante e i fiori di ogni specie, che lo ornano di incomparabile bellezza.
Tutte le creature elevano continuamente un inno di pura lode al loro Creatore, come bene canta il salmista:

“ I cieli narrano la gloria di Dio, e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento” (Sal.18, 1).

A questa lode universale delle creature, purtroppo, non si unisce la lode cosciente di tutti gli uomini.

Davanti alla liberalità senza riserve del Creatore, risalta ancora di più l’egoismo umano in tutta la sua grettezza e meschinità.

- Ti ricordi di lodare il tuo Dio, Creatore e Signore del cielo e della terra, che si è fatto in CRISTO anche il tuo Salvatore? …

- Quanto tempo e quanta disponibilità gli doni per glorificarlo, mediante la preghiera, la lettura e la meditazione sul Vangelo? …

- Ricordati che glorificare Dio, dal quale tutto ha
origine, è il fine stesso per cui siamo stati creati.


Dio Creatore ha affidato agli uomini tutti i beni, perché collaborino con Lui nello sfruttarli, con sapienza e con generosità, per il nutrimento di tutti gli abitanti del nostro pianeta. Nessuno dovrebbe morire di fame.

I beni, elargiti dal Creatore, sono più che sufficienti ma male distribuiti, a causa dell’egoismo e dell’ingordigia insaziabile dell’uomo.

Alle folle, che andavano al Giordano per farsi battezzare, Giovanni Battista, diceva, con molta forza:

“Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto”(Lc. 3,11).



- Qui tu non puoi esimerti dal fare il tuo esame di coscienza, sull’uso che fai dei beni che possiedi e che…forse pensi soltanto di ammucchiare. Ti sono stati donati, perché tu li sappia anche condividere con gli altri.

Rifletti su quanti soldi sono spesi in armamenti, sempre più costosi e micidiali?
E quanti sono spesi, non per nutrire la vita, ma per “vendere e comprare la morte”, con lo smercio, sempre più massiccio, della droga? E quanti sono spesi solo per appagare l’ambizione e i vizi dell’uomo!
Così, sono sottratte ingenti somme alla grande massa dei poveri, che nel mondo “urlano” per la fame.

Gesù ha moltiplicato i pani e i pesci, ma ha chiesto la collaborazione dell’uomo, nell’elargire quei pochi pesciolini e quei pochi pani, per compiere il miracolo.

Dio chiede sempre la nostra collaborazione con Lui, per divenire la mano della sua Provvidenza, che dona largamente a tutti.
Nessuno morirebbe più di fame, se ognuno di noi mettesse a disposizione degli altri qualcosa di più di ciò che possiede!

- Ricordati bene che alla sera della vita, come ci ha detto chiaramente Gesù, saremo giudicati sull’Amore.

Oggi l’uomo ha fatto un grande cammino nel progresso scientifico e tecnologico. E ciò indubbiamente ha reso meno faticoso il suo lavoro e tutte le sue attività.
Ogni forma di vero progresso, risponde al disegno di Dio Creatore, di affidare all’uomo il mondo, come un giardino (l’Eden), intatto in tutte le sue forme di vita, armonizzate pienamente tra loro, e governato da leggi sapientissime.

Il libro della Genesi, esprime questo disegno, con molta semplicità, ma con altrettanta profondità:
“Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”(Gen.2,15).
Questi due verbi delimitano, con precisione, la responsabilità dell’uomo nei confronti dell’universo, che Dio gli ha affidato. Lo deve Coltivare e lo deve Custodire.





COLTIVARE: in questo verbo, c’è tutta la fatica, tutto il lavoro dell’uom, nella ricerca dell’uomo, per sviluppare i talenti ricevuti e per far progredire, così, sia la vita dei singoli, che la stessa condizione umana nel suo complesso.

Tutto lo sviluppo, tutte le invenzioni e le scoperte dell’uomo, per allargare il patrimonio di conoscenze e per rendere più vivibile e confortevole la propria esistenza, sono perciò in conformità con il progetto di Dio Creatore.


L’uomo, infatti, è stato creato e dotato da Dio dell’ intelligenza, della volontà e del libero arbitrio, per essere il signore dell’universo.
“ Dio li benedisse e disse loro: Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra”(Gen.1,28).



-Tu, come vedi e come accogli nella tua vita il lavoro, lo studio ed ogni impegno, che richieda sacrificio? …
- Non pensi che, per poter servire veramente i fratelli e la comunità, devi sempre avere cura di te stesso, coltivando e sviluppando tutte le tue capacità, i tuoi talenti? …




CUSTODIRE: in questo verbo, Dio chiama l’uomo ad essere il suo collaboratore responsabile, nel promuovere e rispettare le leggi, che regolano l’esistenza e la vita di tutte le creature dell’universo.

Non è concepibile alcun progresso, senza il rispetto di queste leggi naturali, che sono vitali.

Qui la Parola di Dio condanna tutte le forme di sfruttamento egoistico e dissennato delle risorse naturali. E sono condannate anche tutte le specie di inquinamento dell’ambiente e di manipolazione della vita, soprattutto umana.

Quando l’uomo viola queste leggi del Creato, provoca sempre altri squilibri, che si ripercuotono sulla qualità della sua vita e sullo stesso clima.


- Ricordati che ogni violazione delle leggi del Creato è sempre un attentato contro il Creatore, contro la tua vita e contro la vita dei tuoi fratelli.



Per noi, che viviamo nel benessere, grazie al progresso, le esigenze sono enormemente cresciute. Molto di ciò che un tempo era considerato superfluo, o addirittura un lusso, oggi, per la nostra vita, è diventato necessario.

Ma ci dobbiamo sempre domandare se e fino a che punto ciò è giusto.

Come valutare un tale cambiamento e come comportarci di conseguenza? ...
Non è facile rispondere a questa domanda, mentre viviamo in un mondo in cui, sopratutto i giovani, non hanno conosciuto e non conoscono privazioni e sacrifici, perché nuotano nel benessere.

Occorre usare il discernimento e la coscienza, per distinguere ciò che è veramente necessario alla vita, ciò che è utile- conveniente e ciò che è semplicemente superfluo.

Il criterio di giudizio varia da popolo a popolo, secondo il grado di benessere raggiunto.
Ma rimane, sempre e comunque, tra i poveri e i ricchi della terra, lo squilibrio economico-sociale, che va progressivamente aumentando.





Le esigenze delle Nazioni benestanti, infatti, continuano a crescere, indotte dalla pubblicità martellante dei mass-media. Questi, facilmente, in nome del profitto, e anche in nome di qualche ideologia, manipolano e falsificano la verità.

Non vogliamo demonizzare affatto i mezzi di comunicazione sociale in se stessi. Questi hanno molto contribuito allo sviluppo dell’umanità e intensificato gradualmente le comunicazioni e le relazioni tra le persone e tra i popoli, in dimensione planetaria.

Ma i Mass-Media, come la Globalizzazione, da questi indotta e alimentata, diventano un’arma a doppio taglio.
L’uso dei mass-media, molto spesso, non rispetta, come dovrebbe, le leggi dell’etica, della morale e della verità, favorendo anche interessi di parte, a discapito del bene comune.


Questi mezzi di comunicazione sono oggi sempre più potenti e invadenti, diffondendosi in tutte le Nazioni del mondo.

Per i motivi sopra esposti, condizionano, in maniera sempre più accentuata, la vita e la libertà dell’uomo, sopratutto nella dimensione morale.



- Qui ti devi fare anche tu una domanda precisa e importante:

- Quanto ti lasci influenzare e condizionare dalla TV e dai Mass-Media in genere ? ...

- Ti rendi conto che la tele-dipendenza ti condiziona, nel tuo modo di pensare e di agire? …

- Che ti ruba tempo prezioso, a scapito dei tuoi doveri e dei tuoi impegni ? …



Gli effetti, poi, che i Mass-Media provocano sui popoli più indigenti, nel vedere che gli altri guazzano nel benessere, sperperando anche beni “vitali” di consumo, servono ad accentuare ancor più l’antagonismo tra i poveri e i ricchi della terra.

“Non è più tollerabile - dice il papa BenedettoXVI - assistere impassibili alla ecatombe di popoli affamati”.



- Chi è schiavo del danaro e dei beni di questo mondo diventa incapace di donarsi e di donare ai fratelli…
Rifletti sulla caducità di questa vita terrena. Alla tua morte, porterai nell’altro mondo soltanto la tua anima e le opere che hai compiuto.

La Parola di Dio, nel libro di Giobbe, lo proclama con estrema efficacia ed incisività:

“Nudo uscii dal seno di mia madre e nudo vi ritornerò”(nel seno della terra).(Gb. 1,21).


La conseguenza di tutta la situazione sopra descritta è che la persona oggi vive proiettata troppo al di fuori di sé. Il ritmo della sua vita è divenuto frenetico, dispersivo, frammentato, assillante e stressante.
L’uomo sta diventando sempre più schiavo, non solo dei “mezzi tecnologici”, che ha inventato, ma anche dei beni di consumo, che lo trascinano nel vortice, diventato ormai un imperativo: produrre-acquistare-consumare!

Bisogna dire che, alla fine, il progresso raggiunto è pagato a caro prezzo.

Anche l’uomo sta rendendosi conto, sempre di più, che il solo benessere materiale-economico non gli può più bastare, perché interiormente non lo appaga affatto.

Che cosa gli manca dunque ?


Si può dire che gli manca “l’anima”. La vera ricchezza della persona umana è la sua Interiorità.

E’ stato scritto con tanto verismo: “Senza la Spiritualità, l’uomo è un tubo digerente”.

La persona si sviluppa e si matura in varie dimensioni, che devono crescere armonicamente.

Non vi è dubbio, però, che quella fondamentale e più importante è la dimensione umana- spirituale.




2 – SOLTANTO LA LUCE, PROIETTATA DA CRISTO, CULMINE

DELLA RIVELAZIONE, RISPONDE ALLE ESIGENZE E

AGLI INTERROGATIVI DELLA CONDIZIONE UMANA.


Non è possibile vivere serenamente, in un mondo così agitato, frenetico e caotico, senza ancorarci a dei punti fermi, che sono i valori morali, spirituali e religiosi.

Valori che ci spingono a ricercare la nostra vera identità, e quindi la nostra realizzazione, al di là e al di sopra della semplice fruizione di un benessere materiale-economico.



- I beni di consumo riempiono il tuo stomaco e appagano i tuoi sensi nell’attimo che fugge. Ma essi non sazieranno mai il tuo spirito, che ha sete di VERITA’, di GIUSTIZIA, di AMORE, di FELICITA’ VERA, e non di un semplice PIACERE.

Questo, avulso da ogni riferimento morale e spirituale, ti lascia sempre più vuoto e più inquieto.
Perché?... Perchè la tua misura è Dio, che ti ha creato a SUA IMMAGINE e SOMIGLIANZA, e non i beni di questo mondo.

Per dare una risposta esauriente alle domande vitali su esposte, non c’è altra via che quella di aprirci alla Rivelazione di Dio, attuata in Cristo, suo Figlio.
Egli, nel Vangelo, non ci ha soltanto manifestato l’Amore del Padre. Lo ha anche comunicato a noi, nella sua Pasqua di morte e di risurrezione.

La seconda narrazione biblica della creazione dell’uomo, descritta dal libro della Genesi, con un linguaggio tanto semplice, ma altrettanto profondo, afferma che ognuno di noi, come persona, è composta di due elementi, nettamente distinti, anche se sostanzialmente uniti tra loro:
il corpo e lo spirito.

“Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente(”Gen.2,7).

Qui l’autore sacro ci descrive Dio, che agisce alla maniera dell’uomo. Si richiama alla similitudine plastica del vasaio, per mostrarci, più tangibilmente e più eloquentemente, quanto è grande il suo Amore per noi.
Come il vasaio maneggia la creta, plasmandola con le proprie mani, per donarle la forma che ha già concepito e contemplato, non solo nel suo intelletto, ma più ancora nel suo cuore, così fa Dio nei riguardi dell’uomo.

Prima di crearci, ci ha contemplati e amati, uno ad uno, dall’eternità.
Al cuore di ogni persona Dio sussurra:
“ Ti ho amato di Amore eterno, per questo ti conservo ancora pietà”.(Ger. 31,3).

L’uomo è la creatura prediletta di Dio, l’unico essere dell’universo, che Egli ha creato, per instaurare con lui un dialogo di Amore interpersonale, che si tramuta in VITA.

Il primo protagonista, in questo Dialogo Ineffabile, è sempre Dio, che continua a bussare al cuore di ogni persona, per potervi entrare e vivere con lei un IDILLIO DI AMORE.

“Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”(Ap.3,20).



- Non dire più, allora, che la vita dell’uomo è guidata dal cieco destino, nè dal caso.

E‘ guidata, invece, dalla PROVVIDENZA AMOROSA DI DIO, che tutto dispone per la salvezza e per il bene di ogni creatura umana.

Non puoi, però, percepire ciò, se, da parte tua, non apri il cuore al Signore che bussa.



Dio plasma con la terra il corpo dell’uomo, dotandolo di tutte le perfezioni, nell’ordine naturale. E’ il più perfetto tra tutte le creature viventi (= il microcosmo).

In questa creta, plasmata dal suo Amore, Dio vi soffia un alito della propria vita divina: lo spirito immortale.



- Tu puoi negare o rinnegare questo SOFFIO VITALE DI DIO che è in te, ma non puoi mai, in alcun modo, cancellarlo.
E’ il SIGILLO INDELEBILE, che Egli ha scolpito NEL SACRARIO INTERIORE DELLA TUA COSCIENZA, per indicare l’appartenenza a Lui.

Il nostro spirito, perciò, si ribella, quando noi lo dimentichiamo o, quando, comunque, lo trascuriamo e lo umiliamo, vivendo una vita superficiale, materialistica e dissoluta.

Dobbiamo ritornare sempre alle nostre origini, per prendere coscienza della realtà che ci circonda, ma principalmente della nostra vera identità di persone umane.

Le nostre origini non risalgono semplicemente ai genitori, ma a Dio.

I nostri genitori ci hanno procreato, ma è Dio che ci ha creato.
Siamo, sì, fragili peccatori, ma redenti da GESU’ CRISTO.


Se dimentichiamo queste Verità, la nostra condizione umana rimane veramente indecifrabile. Con la sola luce della ragione, non è possibile dare delle risposte “esistenziali”esaurienti.





Se, invece, accogliamo la LUCE della FEDE, proiettata dalla RIVELAZIONE DI GESU’CRISTO, veniamo illuminati su tutti gli aspetti della nostra condizione umana.

E’ vero, anche per chi ha aderito alla FEDE, rimangono degli interrogativi ai quali, nessuna persona può, comunque, dare risposta con le sue sole capacità umane.
Ma Dio non ci comunica semplicemente delle VERITA’ calate dall’alto. Ci offre anche tanti SEGNI DI.


Il PRIMO e MASSIMO di TALI SEGNI DELLA STORIA, dal quale si irradiano tutti gli altri, è GESU’ CRISTO.

- Finché tu non ti confronti, IN MANIERA SERIA e OBIETTIVA, CON GESU’CRISTO, non puoi capire il senso e il valore della tua vita, né della condizione umana in genere.

Il bisogno primo, fondamentale ed insopprimibile di ogni persona è quello di sentirsi amata.

Accogliendo, CRISTO, con la FEDE, tu fai l’esperienza gratificante di un AMORE senza limiti.

Questo AMORE, non soltanto “riempie” la tua solitudine, ma “risponde vitalmente” ai tuoi interrogativi.

Ricordati però che la Fede non si riduce ad un insieme di riti e di preghiere, ma è un INCONTRO PERSONALE PROFONDO CON GESU’ CRISTO,
FONDATO SULL’ACCOGLIENZA DELLA SUA PAROLA: IL VANGELO.



La storia ci attesta che chiunque lo ha cercato nella sincerità, (e sono miliardi di persone), lo ha veramente incontrato.
E GESU’CRISTO GLI HA CAMBIATO RADICALMENTE LA VITA.

Basta che citiamo la testimonianza, così ardente e appassionata, di S. Paolo, convertito sulla via di Damasco da persecutore dei cristiani a fervente Apostolo, infiammato dall’Amore di Cristo:
“Per me, infatti, il vivere è CRISTO e il morire un guadagno”(Fil.1,21).

LE CONVERSIONI, CHE CONTINUANO AD AVVENIRE NELLA STORIA, COSTITUISCONO IL SEGNO PIU’ GRANDE DELLA VERITA’ DI CRISTO.

ESSE CONFERMANO CHE DIO PADRE E’ SEMPRE PRESENTE ALL’UOMO, PER ATTUARE IN LUI LA SALVEZZA, OPERATA DAL PROPRIO FIGLIO.
Gesù stesso lo afferma con queste parole: “Il Padre mio opera sempre e anch’io opero”(Gv.5,17).

La schiera di EROI, di SANTI e di MARTIRI CRISTIANI, che non si possono nemmeno contare, CON LA LORO VITA E CON IL LORO MARTIRIO, CI OFFRONO QUESTA FORTE TESTIMONIANZA:

GESU’ CRISTO E’LA RISPOSTA VERA, UNICA, TOTALE E DEFINITIVA DI DIO ALLA RICERCA DELL’UOMO.

Come DIO PADRE nella CREAZIONE ci ha “fatti” a Sua Immagine e Somiglianza, così, mediante l’INCARNAZIONE E LA REDENZIONE, ci ha “rifatti” a Immagine e Somiglianza del FIGLIO.

Lo ha donato a noi come MAESTRO, SALVATORE e MODELLO PERFETTO della nostra umanità.



Egli stesso si presenta con queste parole, che nessuno mai ha osato pronunciare:
“IO sono La VIA, la VERITA’ e la VITA “ ( Gv. 14, 6).

IN CRISTO, ” IMMAGINE DEL DIO INVISIBILE” (Col. 1,15), il PADRE ci ha donato tutto Se stesso, ci ha svelato i suoi segreti, per metterci in comunione vitale con LUI.
“ Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi” (Gv. 15,15).

Nel DONO del FIGLIO SUO GESU’CRISTO, che si è fatto solidale con noi e garante per noi peccatori, fino alla morte di croce, il PADRE ABBRACCIA ognuno di noi.


GESU’CRISTO SULLA CROCE E’ LA RISPOSTA ULTIMA DI DIO PADRE A TUTTI GLI INTERROGATIVI DELL’UOMO.


Non una risposta teorica e speculativa, bensì una risposta di AMORE, che significa di VITA.

Egli ha riempito, CON LA SUA PRESENZA, il DOLORE e la MORTE dell’uomo, trasformando anche il suo PECCATO in un CAMMINO DI PURIFICAZIONE, DI REDENZIONE E DI SALVEZZA ETERNA.
SENZA CRISTO, SIAMO VERAMENTE PERDUTI! …

Abbiamo così tanto bisogno di LUI, quanto l’assetato ha bisogno dell’acqua.

Prostriamoci allora, con l’impeto di fede dell’Apostolo Pietro, per gridarGli:
“Signore, da chi andremo? Tu hai parole di Vita Eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che Tu sei il Santo di Dio”(Gv.6,68-69).

Il grande filosofo e mistico Pascal dice : “Il cuore intende ragioni che l’intelletto non può capire”. L’AMORE è un’esperienza che si capisce soltanto AMANDO.



- Se t’inginocchi davanti a Cristo, crocifisso per aore nostro, ti accorgi che le tue parole non servono più: Lì, percepisci il MISTERO INSONDABILE DELL’AMORE DI DIO e senti soltanto il bisogno di prostrarti, nel silenzio, per adorarlo e contemplarlo…

Sono questi incontri vivi e profondi con Lui, che ti aiutano a crescere veramente nella fede e ad entrare, così, in un rapporto sempre più vitale con Lui.



S. Paolo, il GRANDE ANNUNCIATORE e TESTIMONE dell’Amore di Cristo, esclama:
“Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme con LUI?”(Rom. 8,31-32).

- DIO E’ AMORE, e l’amore non si dimostra con la ragione, ma si mostra con la vita.
GESU’ CRISTO sulla croce lo ha mostrato in pienezza, manifestando così che era veramente il FIGLIO di DIO PADRE e che era ripieno dello SPIRITO SANTO.

Anche tu sei chiamato a mostrare, sempre più, con la tua vita, l’amore che porti a CRISTO GESU’.
Ricordati che la TESTIMONIANZA è la PRIMA EVANGELIZZAZIONE che facciamo ai fratelli.
Gesù, nel Vangelo, lo dice, con queste parole:
“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre che è nei cieli” (Mt. 5,16).


La CHIESA CATTOLICA, fondata da Cristo, nella quale Egli continua a vivere e ad operare la salvezza, è un altro SEGNO, per chi vuole intendere, dell’AUTENTICITA’ DEL CRISTIANESIMO.

Le 4 NOTE, che la distinguono da tutte le altre Religioni e Sette, sono:
UNA, SANTA, CATTOLICA, APOSTOLICA.

Abbiamo già parlato della SANTITA’, che nella CHIESA CATTOLICA fiorisce in ogni tempo e in ogni luogo, mostrandoci i suoi frutti maturi, che sono i SANTI: le persone che più hanno contribuito al vero progresso dell’umanità.

I SANTI non sono soltanto quelli canonizzati dalla Chiesa, ma una schiera senza numero di ogni popolo, di ogni razza e di ogni tempo, come ci descrive, in visione, l’Apostolo S. Giovanni nel libro dell’Apocalisse:
“Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani”(Ap.7,9).

La SANTITA’ consiste nel vivere “l’ EROISMO DELL’AMORE”, ossia l’integrità della LEGGE MORALE, che culmina nella perfezione evangelica delle BEATITUDINI.
Ciò non è assolutamente possibile con le sole forze umane, debilitate dal PECCATO ORIGINALE.

Ma avviene esclusivamente PER LA GRAZIA DI CRISTO.



- Il tuo grado di santità è in rapporto diretto con

l’ intensità di amore, che nutri per Cristo, FONTE DI OGNI SANTITA’.

In proporzione di quanto ti doni e ti abbandoni in Lui, Egli si rivela e si dona a te. Ti trasforma, con il Suo SPIRITO, rendendoti un TESTIMONE VERACE E CREDIBILE DEL SUO AMORE.


Qui, senza dilungarci, accenniamo soltanto ad un’altra di queste NOTE: l’APOSTOLICITA’.


La CHIESA, fin dal tempo degli Apostoli, trasmette, nell’assoluta fedeltà, la RIVELAZIONE SCRITTA ( S. SCRITTURA) e ORALE (TRADIZIONE VIVA DEL MAGISTERO), RICEVUTA DAL SUO MAESTRO CRISTO SIGNORE.

La catena ininterrotta, nella successione Apostolica, sia dei Sommi Pontefici, da S, Pietro fino al papa attuale Benedetto XVI, sia dei vescovi, successori degli Apostoli, ci attesta che la CHIESA, mediante questi anelli, è collegata direttamente al suo fondatore, GESU’ CRISTO.

La predicazione apostolica e la celebrazione dei Sacramenti, istituiti da Cristo, fin dall’inizio, - come ci attesta tutto il libro degli ATTI DEGLI APOSTOLI -, è un’altra garanzia dell’APOSTOLICITA’ della CHIESA.

S. Paolo così afferma la fedele trasmissione della Rivelazione Apostolica:
“ Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso”(I Cor. 11,23).

Ma vogliamo aggiungere un’altra prova storica, sempre attuale, che cogliamo dal libro degli “Atti degli Apostoli”.
I membri del Sinedrio, dopo aver interrogato gli Apostoli, irritati dalla loro forte e franca testimonianza sulla Risurrezione di Gesù Cristo, volevano mandarli a morte.



Ma il fariseo e dottore della Legge Gamaliele si rivolge ai membri del Sinedrio, facendo loro una proposta molto saggia:
“Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico. Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se, infatti, questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio” (At.5,38-39).

Noi accogliamo e attualizziamo il saggio parere di Gamaliele, sempre valido per ogni tempo.

Se, dopo duemila anni, nessuno è riuscito a distruggere la CHIESA e il CRISTIANESIMO, nonostante le molte e grandi persecuzioni che ha avuto e che continua ad avere nel mondo, significa che questa Religione non viene dagli uomini, ma da Dio.
E ostinarsi a combattere contro Dio, vuol dire avere già perduto in partenza.

Alla domanda cruciale di Gesù, rivolta agli Apostoli: “Voi chi dite che io sia?”(Mt.16,15), Simon Pietro, e con lui tutta la CHIESA, continua a rispondere: “ Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio Vivente”(Mt.16,16).

Gesù gli conferisce il grande mandato, con un’affermazione inequivocabile, che sfida i secoli:

“E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”(Mt.16,18).

La CHIESA è guidata visibilmente dal papa, ma la prima, infallibile GUIDA, è lo SPIRITO SANTO, inviato da GESU’ CRISTO, per costruire in essa il REGNO DI DIO.
LA CHIESA, COME LA PAROLA DI DIO, NON PUO’ ESSERE DISTRUTTA, PERCHE’ FONDATA SULLA ROCCIA, che è CRISTO.
“Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”(Lc.13,31), dice il Signore.


-Tu, che affermi di essere CRISTIANO CATTOLICO, che rapporto hai con la CHIESA, fondata da Gesù Cristo?...

-Ti senti partecipe e corresponsabile della sua vita e della sua missione, nel testimoniare e nello annunciare il VANGELO, L’UNICA PROPOSTA DI VITA CHE PROMUOVE E SALVA VERAMENTE

L’ UOMO? …

Ricordati: chi, per propria colpa, non accoglie la FEDE, che irradia la LUCE di CRISTO, resta nel buio totale davanti a tutte le realtà e le domande che si pone sulla propria vita e sulla condizione umana.
Tolto CRISTO, viene distrutto anche l’uomo, la cui sorte diviene inspiegabile e incomprensibile.



3 - LE REALTA’ ULTIME ILLUMINANO, DANNO SENSO E VALORE ALLA VITA DELL’UOMO.


“In faccia alla morte l’enigma della condizione umana diventa sommo”(“Lumen Gentium”=La Chiesa, Luce delle genti, cp7).

La CHIESA, “madre e maestra di vita”, nel Concilio Vaticano II (1962-65), si è aperta ad un dialogo pieno con l’uomo moderno, per illuminarlo su tutte le Verità, che coinvolgono la sua vita.

La condizione della persona umana, che vive nel tempo, ci pone molti interrogativi.







Ma la sua condizione dopo la morte è tutta un interrogativo, al quale l’uomo, con le sue sole capacità, non è in grado di rispondere.

Soltanto accogliendo il dono della FEDE, che è la LUCE DI DIO in noi, troviamo le risposte che illuminano la nostra vita, anche al di là della morte.

Nella preghiera del CREDO, in cui professiamo, in sintesi, tutte le Verità della nostra FEDE, affermiamo:
“ CREDO in un solo Signore, Gesù Cristo…che di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo Regno non avrà fine…. CREDO nella risurrezione della carne e nella vita eterna”.

Sono le REALTA’ ULTIME, verso le quali corre, con l’inesorabilità del tempo, ogni vita umana, e ne segnano il vero e definitivo compimento:
Il GIUDIZIO PARTICOLARE, IL GIUDIZIO UNIVERSALE, LA VITA ETERNA O LA CONDANNA ETERNA.

La MORTE pone FINE soltanto alla vita dell’uomo sulla terra, come TEMPO aperto all’accoglienza o al rifiuto della GRAZIA DIVINA, apparsa in Cristo. Ma non pone FINE alla vicenda umana.


Se, dopo la MORTE non ci fosse il GIUDIZIO DI DIO, che riequilibra la STORIA, secondo la VERITA’ DELL’AMORE, la VITA TERRENA non avrebbe più senso, né valore, né finalità.
Le guerre, i massacri, le violenze, le oppressioni, le ingiustizie umane, resterebbero tutte impunite.

Chi nasce e chi vive nell’estrema povertà, chi è schiavo dei dittatori, degli arroganti e dei prepotenti, non avrebbe alcuna speranza di essere riscattato e liberato.
In questo mondo, quindi, trionferebbero i malvagi, senza possibilità di cambiare tale situazione. Tutto ciò è assurdo. Gesù, nella proclamazione delle BEATITUDINI, afferma, con molta chiarezza:

”Beati quelli che hanno fame e sete della Giustizia, perché saranno saziati”(Mt.5,6).

Se ciò non avviene in questo mondo, avverrà sicuramente nell’altro.

Nel Prefazio della S.Messa dei defunti, la Chiesa ci insegna a pregare:

“Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata”.

Dio Padre, creando l’uomo “a sua Immagine e Somiglianza”(cfr. Gen. 1, 26, ), lo ha salvato, infatti, dal peccato, mediante il proprio Figlio, per renderlo partecipe della sua VITA, che è ETERNA BEATITUDINE.

Per questo, vogliamo qui affermare, con forza, l’IMMORTALITA’ DELL’ANIMA e LA VITA ETERNA.

“Dio ha creato l’uomo per l’immortalità; lo fece a immagine della propria natura” (Sap. 2, 23).


E’ vero che la morte in se stessa è un evento angosciante. Chi, però, si affida alla Parola di Dio, che non si smentisce, vivendo nella fede cristiana, anche davanti alla prospettiva imminente della morte, non è mai disperato. Sa, infatti, che non va né verso il nulla, né verso la catastrofe, ma va ad incontrare il suo DIO CREATORE e SALVATORE.
Le parole dell’Apocalisse, -nonostante le sue colpe e le sue fragilità umane, -gli infondono sicurezza e conforto.
“Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte,né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate”(Ap.21,4).
Questa fede, che si tramuta nella speranza dell’immortalità, è una fiamma che dobbiamo tenere sempre viva nel cuore, per trovarci, in ogni tempo, preparati a questo incontro finale e decisivo.



Davanti a queste Verità, che la Chiesa continua a proclamare da oltre 2000 anni, purtroppo, un buon numero di persone vive totalmente immerso nel materialismo. Esse ritengono, in pratica, che la morte segni la fine di tutta la vicenda umana.

Con una superficialità e leggerezza spaventose, sono ripiegate solamente a cogliere e godere l’attimo che fugge, senza farsi mai la domanda, che si pone sempre la persona saggia: e dopo? …

Così, la vita diventa semplicemente una partita di piacere, che il poeta canta in questi pochi versi:
“ Quanto è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol essere lieto, sia: di doman non c’è certezza”.
( Lorenzo De’ Medici )



-Tu come ti poni davanti alla morte e alle realtà
della vita ultraterrena? …
-Ti rendi conto che la tua vita non puoi delegarla ad
altri, perché, avendola ricevuta, ne sei amministratore, non proprietario? ...

- Hai coscienza che devi prendere una seria
decisione davanti a queste REALTA’ ULTIME, che
SEGNERANNO LA TUA SORTE PER L’ETERNITA’? …


C’è anche chi davanti alla morte e alle realtà ultraterrene, si è già “confezionate” aprioristicamente le risposte della scienza o dell’ideologia, per negare l’immortalità dell’anima e la vita eterna.

E’ spaventosa l’incoscienza e la superficialità, che tutte queste persone dimostrano, davanti alle REALTA’ULTIME, CHE DANNO COMPIMENTO, PER SEMPRE, ALLA VITA UMANA!


Sembra che essi non ne siano coinvolti. La conseguenza è evidente: tali persone vedono la MORTE come un vero tabù, da esorcizzare continuamente.

A tutti costoro, noi rispondiamo semplicemente con i versi del sommo poeta Dante Alighieri. ” Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza”.(Inf. c. XXVI).

Ma facciamo anche una riflessione, alla luce della ragione, che molti, a quanto pare, oggi usano poco.
Seguendo le tracce del grande filosofo francese Blaise Pascal, affermiamo che chi nega l’IMMORTALITA’ DELL’ANIMA e la VITA ETERNA, nega il MISTERO DI DIO, senza il quale nulla ha più senso, nè spiegazione.

E’ il dilemma, che diventa la SCOMMESSA PIU’CRUCIALE DELLA VITA UMANA: O DIO O IL NULLA.

Ma esiste il NULLA ? ... Dunque? …

Le persone sopra indicate, o per partito preso, o per la prassi della loro vita, che è atea, si ostinano a negarne la stessa esistenza.

Noi chiediamo loro di darci qualche prova di tanta sicumera, nel contestare il MISTERO TRASCENDENTE.

Ma essi non potranno mai darci, con sicurezza, alcuna prova che DIO NON ESISTE, mentre noi, che crediamo, abbiamo tanti SEGNI, per affermare che EGLI VERAMENTE ESISTE.



E’ vero che lo CREDIAMO solamente PER IL DONO DELLA FEDE. Ma resta vero pure che è RAGIONEVOLE CREDERE.

A tale proposito, è stato scritto:
“Noi non crediamo per delle ragioni, ma abbiamo molte ragioni per credere”. Ragioni, che essi non hanno affatto per smentirlo

La garanzia della VITA ETERNA è fondata sulla RISURREZIONE di Gesù Cristo, che ci narrano diffusamente tutti e quattro gli Evangelisti.

Essa non è un’invenzione, ma UN EVENTO STORICO.
Anzi, è L’EVENTO CENTRALE DELLA STORIA, che la illumina e le dà il suo valore e il suo senso ultimo, cambiandola tutta radicalmente, per chi si apre a questo MISTERO DELLA FEDE.

GESU’ CRISTO è lo SPARTIACQUE DELLA STORIA. Egli afferma, senza mezzi termini:”Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde” (Mt. 12, 30).

Il santo vecchio Simeone, prendendo, con commozione, Gesù Bambino tra le sue braccia, lo chiama profeticamente: “LUCE per illuminare le genti e GLORIA del tuo popolo Israele”, ma subito aggiunge che Egli è anche “SEGNO DI CONTRADDIZIONE, perché siano svelati i pensieri di molti cuori”(Lc. 2, 32. 34-35).

GESU’ CRISTO è venuto per unire e salvare l’umanità, dispersa dal peccato, e INSTAURARE TUTTE LE REALTÀ, SECONDO IL PROGETTO DEL PADRE.
Ogni persona, che è dotata di intelligenza, di volontà e di coscienza, davanti a LUI è chiamata a fare la propria scelta decisiva, dalla quale dipende la sua sorte eterna.



- Perciò, il dilemma, accennato sopra, nei confronti di Dio, si ripropone concretamente nei confronti di CRISTO, SUO FIGLIO: O LO ACCOGLI O LO RIFIUTI.

Non puoi restare in mezzo al guado: o stai di qua o passi al di là…CREDERE TI COSTA SACRIFICIO, MA TI RIPAGA MOLTO AMPIAMENTE…
Se davanti a Cristo rimani indifferente, hai già scelto, in pratica, di rifiutarlLa

La RISURREZIONE DI GESU’ E’ la PIU’ GRANDE CREDENZIALE, che DIO ci offre, per attestare l’autenticità della sua RIVELAZIONE, e quindi la VERITA’ DELLA FEDE.

S. Paolo fa della RISURREZIONE DI CRISTO la prova, per eccellenza, della credibilità della FEDE.
“Se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. E anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti”(I Cor. 15, 17-18).

Ma poi aggiunge: “Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la RISURREZIONE DEI MORTI; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo”. (I Cor. 15, 20-22).

Gesù stesso si appella profeticamente alla sua Risurrezione come al SEGNO PIU’GRANDE della storia, la quale è stata totalmente cambiata, proprio perché LUI è risorto.

“Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un SEGNO, ma non le sarà dato nessun Segno fuorchè quello di Giona. Poiché come Giona fu un Segno per quelli di Ninive, così il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione” (Lc. 11, 29-30).

Nella prospettiva della FEDE CRISTIANA, quindi, la MORTE, grazie a Cristo, non segna la fine della vita dell’uomo, ma le dà il suo vero senso e il suo compimento.



Il GIUDIZIO DI DIO ad ogni anima che lascia questo mondo, ci illumina per riconoscere, con chiarezza, i valori veri e quelli fasulli della vita terrena. Poiché DIO E’ AMORE, i veri valori sono tutti quelli che nascono dall’AMORE e donano AMORE.
Dio, infatti, ci giudicherà SULL’AMORE.

Il GIUDIZIO PARTICOLARE avviene al momento della morte.
“Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finchè era nel corpo, sia in bene che in male.(2 Cor. 5, 10).

Ma, alla fine del mondo presente, avverrà la RISURREZIONE DEI CORPI, che si ricongiungeranno all’anima.
Seguirà immediatamente il GIUDIZIO UNIVERSALE.
“Verrà l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri UDRANNO la SUA VOCE e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna” (Gv. 5, 29).

Questo GIUDIZIO CHIUDE IL TEMPO DELLA STORIA, “per mostrare che la Giustizia di Dio trionferà su tutte le ingiustizie e che il suo Amore è più forte della morte” (Dal Catechismo della Chiesa cattolica).

Tutti, come pellegrini, siamo in cammino verso queste REALTA’ ULTIME, che sono le più importanti, perché SEGNANO LA NOSTRA SORTE PER L’ETERNITA’.


A conclusione di questo trattato, vengono, quindi, opportune queste affermazioni di S. Paolo:
“Noi non fissiamo lo sguardo sulle cose VISIBILI, ma su quelle INVISIBILI. Le cose VISIBILI sono di un momento, quelle INVISIBILI sono ETERNE” (2 Cor. 4, 18).

L’uomo è stato creato NEL TEMPO, ma PER VIVERE ETERNAMENTE.
“Non abbiamo qui una città stabile, ma cerchiamo quella futura (Ebr.13,14).

Il grande dottore della Chiesa S. Agostino dice a proposito“Dio ci ha donato la VITA per cercarlo, la MORTE per incontrarlo e l’ETERNITA’ per goderlo”.

Coloro che non vivono la FEDE IN CRISTO, racchiudono la loro esistenza nella VITA TERRENA ossia nella DIMENSIONE DEL TEMPO.

Chi, invece, vive la FEDE IN CRISTO, vive, e intensamente, la DIMENSIONE DEL TEMPO, ma la vive sempre nella prospettiva della VITA ETERNA. La preghiera del CREDO si conclude proprio con la professione di Fede in tale Verità: “ Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà.”

Noi non crediamo nel Dio dei morti, ma nel Dio dei viventi, perché tutto ha creato LUI e tutto vive per LUI.

La parabola evangelica del ricco epulone e del povero Lazzaro, che ci narra l’evangelista Luca, afferma chiaramente due Verità Fondamentali sul COMPIMENTO VERO della nostra vita. La prima Verità è che dopo il TEMPO c’è la VITA ETERNA, la quale NON AVRA’ MAI FINE. L’altra Verità è la SORTE, diametralmente opposta, tra chi, in questa vita terrena, ha accolto Cristo (= l’AMORE ), e chi non l’ha voluto accogliere.

“ Tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi “ (Lc.16,26).


Per l’epulone, il quale rappresenta tutte le persone che, nella loro vita terrena, hanno bandito Dio, non è più possibile uscire dall’Inferno, per andare in Paradiso. Dio è INFINITAMENTE MISERCORDIOSO: ci dona una vita intera, perché ci pentiamo e ci convertiamo al suo Amore. Ma Egli è anche INFINITAMENTE GIUSTO.
L’uomo che, disgraziatamente vive, cullandosi nel proprio EGOISMO, coltivando nel cuore VIOLENZA, ODIO, GELOSIE, e rifiuta, fino alla fine della propria vita, di aprirsi all’AMORE e alla MISERICORDIA di Dio, si condanna da sé.

Il vero, tremendo ed eterno supplizio dei dannati è la loro RADICALE INCAPACITÀ DI AMARE, PERCHÉ SI SONO STACCATI DA CRISTO, SORGENTE DELL’AMORE.


In un responsorio Liturgico, la Chiesa afferma: “Nell’inferno non c’è più Redenzione”.
Perciò, è inutile pregare per i dannati: la preghiera per loro non giova più.


A tale riguardo, leggiamo e meditiamo anche il giudizio finale di Cristo, che ci racconta l’evangelista Matteo (cfr. Mt. 25-41 ). Il brano evangelico si conclude con la sentenza ultima, pronunciata dal Giudice Divino su tutta la storia umana, e su ogni singola persona. ” E se ne andranno, questi ( i malvagi ) al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”.
Non dobbiamo mai dimenticare che DIO è il nostro CREATORE: da LUI veniamo e a LUI ritorniamo.

Il Catechismo di un tempo, sempre valido anche oggi, poneva questa domanda fondamentale: “Perché Dio ci ha creati?”E ci dava anche la risposta. “ Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e meritare così di goderlo eternamente nell’ ALTRA VITA”.

S. Francesco d’Assisi, al termine del suo Testamento, scritto di suo pugno e diretto a tutti i frati di ogni tempo, rivolge loro un’ Esortazione-Ammonimento solenne sulle conseguenze ultime della loro scelta vocazionale.

Ciò che dice il Serafico Padre – pur con le dovute differenze, secondo lo stato di vita di ognuno, - vale per tutti.


“Dilettissimi fratelli e figli in eterno benedetti,
ascoltatemi, ascoltate la voce del vostro padre:
Grandi cose abbiamo promesso, maggiori sono state promesse a noi. Osserviamo quelle, aspiriamo a queste.
BREVE È IL PIACERE, ETERNA LA PENA
PICCOLO IL PATIRE, INFINITA LA GLORIA
Molti i chiamati, pochi gli eletti; tutti avranno la loro retribuzione”.
AMEN.

Fr. Severino Consolaro

Ricevuta oggi, 21 aprile, da padre Severino

DECALOGO PER LA GIOIA DELLA COPPIA E DELLA FAMIGLIA



1 – Guardate il vostro coniuge con occhi nuovi, non fermatevi sempre e soltanto ai giudizi negativi ed alle critiche, ma sforzatevi di apprezzare quello che di bello e di buono egli riesce ad esprimere.

2 – Riscoprite la parola GRAZIE, detta con dolcezza e tenerezza, in ogni circostanza, anche la più normale della giornata.

3 – Esprimete la vostra gioia e gratitudine con la vicinanza tra voi, anche fisica, e non abbiate paura di dire: “TI VOGLIO BENE, SONO CONTENTO DI TE”. L’amore non basta portarlo nel cuore. Bisogna anche manifestarlo.

4 – Valorizzare il sorriso ( tutti ne abbiamo almeno un po’ ), per dare gioia a chi è triste e avvilito, per spezzare i bronci, per smussare gli angoli e le incomprensioni.

5 – Non trascurare il decoro e la pulizia della casa e la cura della vostra persona. Date importanza al linguaggio che usate e al comportamento che tenete, per favorire il gusto di stare insieme.

6 – Accontentatevi e ringraziate per ogni cosa che la vita vi dona. Sappiate cogliere le piccole gioie di ogni giorno, facendole emergere, sottolineandole e incoraggiandole, anche quando siete stanchi.

7 – Programmate e decidete insieme momenti distensivi, gite riposanti, voi due da soli o con tutta la famiglia, per alleggerire qualche tensione e ricreare uno spirito nuovo.

8 – Sappiate perdonare sempre, per ritrovare la pace fra voi e con i familiari. Vi sentirete liberi da pesi e ritroverete la gioia del cuore.

9 – Non accusatevi nei contrasti, nelle prove, nelle sofferenze, e non ingigantite le difficoltà, né generalizzate i difetti, ma cercate l’unità in atteggiamenti di speranza e di confidenza in Dio.

10 – Pregate insieme per ringraziare Dio dei momenti della vostra unione, e soprattutto affidate a Dio, che vi ama, la tristezza, che spesso sembra prevalere.


P. Severino Consolaro

ricevuta il 20 aprile 2015 da Padre Severino

LA PASQUA DI GESU’







PASQUA= PASSAGGIO dalla sofferenza fino alla morte di croce, offerta da Gesù PER AMORE.

“ “ “ dalla morte di croce alla PIENEZZA DELLA VITA, in un CORPO

TRASFIGURATO dalla LUCE.



La morte di croce l’ha scelta Gesù, perché è la MORTE PIU’ DOLOROSA e PIU’ SIGNIFICATIVA.



a) La più DOLOROSA, perché il suo corpo, durante la VIA DOLOROSA, è stato martoriato in tutte le sue membra e poi crocifisso fino all’esaurimento di tutto il suo sangue.

Questa morte era riservata agli schiavi e ai delinquenti.



b) La più SIGNIFICATIVA, perché in croce Gesù ha le braccia aperte, per abbracciare tutta l’umanità peccatrice. Ad un certo momento Egli grida: “Ho sete”! E’ la sua sete di anime da salvare.

Gesù aveva anche predetto di quale morte sarebbe stato tolto dalla scena di questo mondo :

e io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me”.



La PASQUA è FONDAMENTO e CORONAMENTO della nostra fede, perché è la risposta ultima e vera al SENSO e al VALORE della vita. “Se Gesù non fosse risorto, vana sarebbe la nostra fede”.

Poiché Lui è AMORE, e lo ha manifestato fino all’estremo, nella PASQUA, è anche INFINITA

BEATITUDINE. Egli ci insegna che la Fede cresce donandola. Più si dona, più da Dio si riceve.

“ Chi ama la propria vita la perderà e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la VITA ETERNA.( Gv.12,25).



La PASQUA è FECONDITA’ dell’Amore. L’Amore di Dio Padre, rivelato, in pienezza, dal suo

Figlio GESU’ CRISTO, è la più potente delle calamite, per attirare le persone, le anime a Dio.

“ E io quando sarò innalzato da terra attirerò tutti a me” (Gv.12,32).

Dio è ETERNA BEATITUDINE, perché è ETERNO AMORE.

Un canto, molto significativo, dice; “ Passa questo mondo, passano i secoli, solo l’AMORE non passerà mai”.


P.Severino Consolaro

ricevuta il 19 aprile 2015 da Padre Severino

LA CONTRIZIONE E IL PENTIMENTO DEI PECCATI





La CONTRIZIONE = è il pentimento dei propri peccati, infuso nel cuore dall’Amore di Dio, Sommo Bene.

Il PENTIMENTO = è il riconoscimento di una propria colpa. Sul piano morale,

esso è associato ad un atteggiamento di autocondanna. Sul piano religioso, invece,

è associato ad un fermo proposito di non cadere più nel peccato.



Purtroppo, nel mondo di oggi, che pure è molto progredito tecnologicamente,

si avverte tanta carenza e falsificazione dei valori religiosi e morali.

Sono questi i valori, che dovrebbero guidare sempre i mezzi di comunicazione sociale.



I mass-media invece, che ci assediano in continuazione, trascurano troppo questi valori.

Non di rado li falsificano ed anche li ignorano.

In tal modo, non rispettano adeguatamente la coscienza umana, che ci è stata donata

da Dio per orientare le nostre scelte di vita alla Legge morale dei suoi Comandamenti.



Questa carenza mediatica nuoce soprattutto ai ragazzi e ai giovani, che assorbono

maggiormente tutto ciò che viene proposto dai mezzi di comunicazione sociale.



Tornando al titolo del tema, ci poniamo una domanda.

Quante persone avvertono, oggi, la differenza tra il BENE e il MALE? ...

Quanti interpellano ancora la propria coscienza, che è la VOCE DI DIO, radicata in noi?...



Non possiamo giudicare le persone, ma siamo convinti che c’è una buona percentuale

di persone che non si confrontano seriamente con i Comandamenti di Dio.

Soltanto questi fondano la base sicura di ogni legge morale, che deve essere guidata sempre

dalla GIUSTIZIA e dall’ AMORE.



L’ esame di coscienza è molto importante, per mantenere retto e sincero

il nostro rapporto con Dio.

Egli risponde a noi, in proporzione di come lo cerchiamo e di

quanto tempo giornaliero gli dedichiamo, mediante la preghiera.



Chi minimizza o, peggio, chi rinnega il proprio peccato, si pone in una situazione

falsa davanti a Dio, che è la VERITA’ASSOLUTA.

Al patriarca Abramo Dio dice: “Vivi alla mia presenza e sarai perfetto”.



Se noi prendiamo coscienza che Dio è l’ONNIPRESENTE, meno facilmente

cederemo alla tentazione, che è sempre subdola. Essa , infatti, è una grande illusione,

che si tramuta subito in una cocente delusione.

Questo si chiama rimorso della coscienza, il frutto amaro del peccato.



Però anche il rimorso è sempre provvidenziale, perché diventa un APPELLO

all’AMORE DI DIO, che mai ci abbandona a noi stessi, perché vuole aprirci

alla sua Misericordia, che sempre ci sta attendendo, per abbracciarci, come il buon Pastore che va alla ricerca della pecorella smarrita.



Per questo, dopo la caduta nel peccato, dobbiamo subito riconoscere la nostra colpa,

apellandoci, con umiltà e con sincerità, all’ AMORE MISERICORDIOSO di Dio Padre

che, da parte sua, ci viene sempre incontro per riabbracciarci.



Nella meravigliosa parabola del figliol prodigo, Gesù dipinge, molto plasticamente,

l’atteggiamento, caldo e accogliente, del PADRE MISERICORDIOSO. nei confronti del figlio,

che si è allontanato da casa, portando via e sperperando tutti i beni del Padre.

Quando li ha sperperati tutti, rimane senza nulla, Allora si ricorda della GRANDE BONTA’

di suo padre e ritorna a Lui, che lo accoglie, con le braccia aperte, per stringerlo a sé.



Maria, nel Cantico del suo MAGNIFICAT, divenuto il Cantico della Chiesa,

eleva il più grande Inno alla GIUSTIZIA e all’AMORE MISERICORDIOSO di Dio:

“Dio resiste ai superbi e dona la sua Grazia agli umili”.



Dio non può mai riconoscere il falso, perché è VERITA’ ASSOLUTA.

Il peccato, invece, è menzogna, perché tende ad affermare ciò che non è vero.



Chi nega di essere peccatore, si pone in contrasto diretto con Dio.



Gesù ci conforta affermando:“ Io non sono venuto per i sani,

ma per gli ammalati, non per i giusti, ma per i peccatori”.



Ecco perché la virtù fondamentale della vita cristiana è l’UMILTA’, la quale ci fa

riconoscere le nostre colpe e le nostre debolezze, appellandoci però sempre

alla sua Divina Misericordia.



S.Francesco d’Assisi trascorreva notti intere nella contemplazione del Figlio di Dio crocifisso, ripetendo spesso. “ Dio mio, Dio mio, chi sei Tu e chi sono io?”.

Il confronto diretto con il Figlio di Dio è il vero ritorno alla nostra radice, che è Lui.



Una massima popolare suona così:“ L uomo guarda la faccia,Dio guarda il cuore”.

Meditiamo quanto essa è vera.



Nel Vangelo di Luca, c’è una parabola che ci dipinge la figura di due persone,

che si recano nel tempio a pregare. Appartengono a due gruppi sociali

ben distinti: i Farisei e i Pubblicani (Lc.cap.18,9-14). I Farisei detenevano il potere,

religioso. Si presentavano perfetti osservanti della legge di Mosè, che essi soli

potevano interpretare. I Pubbilicani, invece, costituivano la categoria sociale più

debole, che viveva soprattutto riscuotendo le tasse, e perciò erano ritenuti

dei peccatori, perchè imbroglioni.

La parabola di Gesù ritrae due rappresentanti di queste categorie sociali,

nel momento più significativo: l’atto di culto a Dio nel Tempio.



L’atteggiamento interiore e la preghiera dei due personaggi è totalmente

opposto. Il Fariseo si misura con Dio, è soddisfatto della sua vita e se ne vanta.



Il Pubblicano si mette in fondo al Tempio e non fa altro che battersi

il petto ed implorare la misericordia di Dio, ritenendosi peccatore.



Il Fariseo è rigettato da Dio, perché è superbo: Vede solamente se stesso.

Il Pubblicano, invece, che si appella alla misericordia di Dio e viene da Lui accolto e perdonato.



Sempre Lode a Te, Dio Giusto e Misericordioso!



P.Severino Consolaro

Ricevuto da Padre Severino il 16 aprile 2015

MISTERO DI DIO, MISTERO DI AMORE





In Gesù di Nazareth si è manifestato, in pienezza, l’Amore del Padre.

E’ un amore senza limiti, perché è un amore senza misura.

Così lo esprime il Vangelo: “ Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio

Unigenito, perché chi crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna”(Gv.3,16).

Il Padre non ha risparmiato il proprio Figlio, l’Unigenito, ma lo ha donato per tutte

le persone, che passano sulla scena di questo mondo. Nessuno è escluso.

Il Figlio di Dio si è fatto simile a noi, proprio per manifestarci quanto è grande l’Amore

del Padre e per donarci lo Spirito Santo, che è l’Amore reciproco del Padre e del Figlio.



Questo GRANDE AMORE, INCARNATO IN GESU’ CRISTO, è

la più importante delle scoperte, nella vita di ognuno di noi. E ne facciamo esperienza,

in proporzione di quanto spazio di tempo diamo a Lui, alla sua Rivelazione

biblica e alla preghiera. Dio, perchè percepiamo la sua PRESENZA

DI AMORE, ci ha donato l’intelletto, la volontà, il cuore e la coscienza.



Tra noi e il Padre c’è sempre Gesù, Mediatore e Garante della sua misericordia

che, in Dio, è la pienezza dell’Amore.

Aprirci e accoglierlo è la medicina vera e radicale della nostra vita.

Ecco perché Gesù Cristo stesso, nel Vangelo, ci rivolge un pressante invito.



“Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò.

Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono umile di cuore,

e troverete ristoro per le vostre anime” (Mt.11,28-29 ).



Ogni persona umana porta nel cuore una sete inesauribile di SENTIRSI AMATA.

E lo Spirito Santo, Spirito del Padre e del Figlio, che Gesù vuole donare a tutti,

è la Sorgente inesauribile dell’Amore, con cui Dio ci ama.

Tutti i Santi, che non si contano, sono i veri eroi, forgiati dallo Spirito Santo.

Gesù, prendendo su di sé tutte le conseguenze del nostro peccato, si è fatto per noi

obbediente al Padre, fino alla morte, e alla morte di croce.



Ogni persona avverte, nella coscienza, il fardello pesante delle proprie colpe.

Peso, che sarebbe insostenibile, senza la sovrabbondante misericordia di Dio.



Dio Padre, tramite il suo Figlio Gesù Cristo, è venuto a salvare tutte le persone,

senza condannare alcuno. Chi si dannerà, sarà il solo, pienamente responsabile,

della propria eterna dannazione. E questo ci fa rabbrividire, ma ci fa anche riflettere

sulla serietà della vita, che abbiamo nelle nostre mani.

Ma ricordiamoci che la nostra salvezza si opera nel presente, ossia nell’attimo che

fugge, non nel futuro.

Chi non si salverà, dovrà portare per l’eternità, le conseguenze del suo rifiuto a Dio.

Le persone, compresi anche un buon numero di cristiani, pensa troppo poco all’eternità.



Il grande dottore della Chiesa, S.Agostino ci fa molto riflettere, nell’affermazione:

“ Quel Dio che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te”.



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inviata da Padre Severino il 15 aprile 2015

LA TUA VITA HA UN VALORE ALTISSIMO





PERCHE’ VIVI SU QUESTA TERRA?...
VIENI DA DIO E DEVI RITORNARE A DIO.



Perché si nasce, si vive, si lavora? Che senso ha la mia vita? Chi sono io? Da dove vengo? Dove vado? Sono domande di somma importanza e di estremo interesse che l’uomo non può ignorare. Eppure molti vivono senza interrogarsi sul perché della loro esistenza. C’è da chiedersi se costoro si comportino da veri uomini: anche l’albero e l’animale esistono, ma non capiscono perché vivono.



a) LA RISPOSTA DELLA RAGIONE.



Il grande scrittore cattolico Giovanni Papini racconta: “ Uscii di casa; andai verso il fiume. Vidi un pescatore; gli chiesi: perché peschi? – Per prendere i pesci. E poi? – Per venderli. – Che ne fai dei quattrini? – compero pane, vino, olio, vestiti. – Perché comperi queste cose? – Per vivere. – Perché vuoi vivere? – Per pescare.

Era inutile continuare; eravamo tornati al principio. Mi alzai e prosegui il cammino.



A un contadino che vangava chiesi: “Perché fai questo lavoro? – Per seminare e perché nasca il grano e possa fare il pane. – E perché vuoi il pane? – Per vivere. – Ma perché vuoi vivere? – Lui abbassò la testa e riprese a lavorare; non volle rispondere.



In un prato vicino una fanciulla raccoglieva fiori. Le chiesi: “Perché fai questo? Subito rispose: per portarli in Chiesa e collocarli davanti alla Madonna. – Perché? – Perché si ricordi di me e mi prepari un posto in Paradiso, vicino a Lei.

Solamente quella fanciulla aveva compreso il vero significato della vita. Siamo su questa terra per ritornare a Dio che ci ha creati; viviamo, lavoriamo, soffriamo per conquistare il Paradiso. La devozione alla Madonna è la via più facile, più breve e più dilettevole per raggiungere la felicità del cielo.



b) LA RISPOSTA DELLA SACRA SCRITTURA



Veniamo dal Signore il quale ci ha creati “ a sua immagine e somiglianza”, e ci ha collocati in questo meraviglioso giardino, che è l’universo, con l’invito a ritornare a Lui e a partecipare alla sua gloria e alla sua gioia. Cristo Giudice un giorno ti dirà: “Bene, servo buono e fedele… Prendi parte (per sempre) alla gioia del tuo padrone”, del tuo Signore.

Siamo “stranieri e pellegrini sulla terra”alla ricerca di una patria migliore, quella celeste.

“Non abbiamo qui una città stabile, ma cerchiamo quella futura. Perciò S. Pietro ci ripete:”Carissimi, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dai desideri della carne che fanno guerra all’anima. La vostra condotta tra i pagani sia irreprensibile”.



Il S. curato d’Ars ammonisce: “Purtroppo ci sono molti cristiani che non sanno perchè sono al mondo. Tre quarti di cristiani non si affaticano che per dare soddisfazione al cadavere che ben presto andrà a marcire sotto terra, mentre non pensano affatto alla loro povera anima destinata ad essere eternamente felice o dannata. E’ cosa da far tremare”.



NON LASCIARTI INGANNARE DALLE TRE TERRIBILI “ESSE”: SESSO, SOLDI, SUCCESSO!

La Bibbia li denomina: “Concupiscenza della carne, Concupiscenza degli occhi e Superbia della vita”.



a) SUCCESSO (o superbia della vita).



Aspirare con mezzi leciti, e unicamente per amore a Dio e ai fratelli, ad avere i massimi gradi, a vincere importanti concorsi, a raggiungere i primi posti, non è un vizio, ma una grande virtù. E i cristiani che ne hanno la possibilità dovrebbero tendere a una posizione alta e distinta nel mondo, con l’unico scopo però di rendere a Gesù una testimonianza più visibile e più efficace, e di fare un bene maggiore alle anime. Ma questo avviene raramente.

Invece aspirare alla gloria, al potere, agli applausi, al successo, per egoismo, per superbia, è il peggiore dei vizi.

E moltissimi corrono pazzamente per questa strada.



Dice lo Spirito Santo, il diretto Ispiratore della S. Scrittura: “Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia. Dio resiste ai superbi e concede la sua Grazia agli umili”. La superbia è la radice di tutti i mali. Il principio della superbia umana, infatti, è l’allontanarsi dal Signore, per vivere secondo la propria volontà, forse è meglio dire secondo i propri capricci. La superbia, perciò, è la prima causa di tutti i peccati. Fu la superbia che spinse Lucifero e una parte degli Angeli a ribellarsi a Dio diventando demoni.

Fu la superbia che spinse Adamo ed Eva a cadere alla tentazione del diavolo, travolgendo se stessi e tutta l’umanità nella catastrofe. Fu la superbia che spinse Erode alla strage degli innocenti. Fu la superbia che trascinò i Farisei al più grande delitto della storia: all’uccisione di Cristo Gesù.



E’ la superbia che, impossessandosi dell’uomo di oggi, lo rende divorzista, lo rende abortista, lo rende schiavo del consumismo, del laicismo, dell’odio, delle violenze, del terrorismo, delle profonde lacerazioni sociali, delle innumerevoli guerriglie e di spaventose guerre.



I successi terreni e glorie mondane, frutto della superbia, inevitabilmente tolgono la pace alla coscienza e la felicità all’anima. Sono bolle di sapone che vivono e luccicano un istante e subito scompaiono. Sono fuochi d’artificio nel buio della notte, che dopo pochi minuti si dileguano per cedere il posto alle più fitte tenebre.

All’ebbrezza momentanea delle vittorie, delle conquiste, delle carriere brillanti e dei frenetici applausi delle folle, subentra sovente la più tragica disperazione. “Avverrà - dice la Bibbia - come quando un affamato sogna di mangiare, ma si sveglia con lo stomaco vuoto; come quando un assetato sogna di bere, ma si sveglia stanco e con la gola riarsa”. Ancora la S. Scrittura afferma: “Non c’è pace per gli empi”.

Sul frontespizio di un cimitero sono stampate queste parole: “ Homo = humus. Fama = fumus. Finis = cinis”, che significano: l’uomo è terra, la fama è fumo, la fine della vita è la cenere.



Sulla porta della celletta di P.Pio, a S.Giovanni Rotondo, sta scritto: “La gloria del mondo ha sempre per compagna la tristezza”.

Mentre la superbia è sempre fondata sulla falsità, l’umiltà poggia sempre sulla verità. Per questo l’anima umile è sempre gradita a Dio. L’umiltà è fonte di grazia, è pace dei cuori, è l’inizio di tutti i beni, è il fondamento della santità.

Gesù ci ripete:”Imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime”. E ancora: “Chi si esalta sarà umiliato, chi si umilia sarà esaltato”.

Maria “umile ed alta più che creatura”, a condanna dei prepotenti, dei gaudenti, degli sfruttatori, oppressori, e a lode delle persone umili e pie, canta nel Magnificat: “Il Signore ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili”.



b) SOLDI (o concupiscenza degli occhi). Molte persone pensano unicamente a lavorare, ad affaticarsi, nella sfrenata avidità di accumulare sempre maggiori ricchezze. Aggrappati disperatamente alle misere cose della terra, dimenticano completamente Dio da riamare, l’anima immortale da salvare, l’eternità beata da conquistare.

S. Paolo ammonisce:”Quando abbiamo di che mangiare e di che bere, accontentiamoci di questo. Al contrario, coloro che vogliono arricchire, cadono nella tentazione, in rovina e perdizione. L’attaccamento al denaro è la radice di tutti i mali.”

Gesù grida: “Quanto è difficile che un ricco ( ossia un uomo avido di beni terreni), entri nel Regno dei cieli!” “Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia… Disse poi una parabola.

“La campagna di un uomo ricco aveva dato buon raccolto. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? E disse:” Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni, poi dirò a me stesso: hai a disposizione molti beni per molti anni. Riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. Ma Dio gli disse: “Stolto! Questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che avrai accumulato di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé e non arricchisce davanti a Dio… Cercate il Regno di Dio. Preparatevi un tesoro inesauribile nei cieli”.



Quando l’anima, dopo la morte corporale, si presenterà davanti a Cristo Dio per essere giudicata, guai se dovrà dire: “Nella mia vita terrena ho pensato di lavorare soltanto per il corpo e ad accumulare soltanto ricchezze materiali, e ora le mie mani sono vuote di opere buone, di opere religiose! Amareggiata e disperata dovrà ripetere quelle parole della Bibbia:”Vanità delle vanità, tutto è vanità. Quale utilità ricava l’uomo da tutto l’affanno, per il quale fatica sotto il sole?” Perchè chi avrà lavorato con successo dovrà poi lasciare i suoi beni. Vanità e grande sventura”.

Per chi vive e lavora solo per le cose terrene si avvereranno quelle Parole dello Spirito Santo:”Le vostre ricchezze si sono putrefatte e i vostri vestiti sono corrosi dalle tarme. L’oro vostro e il vostro argento si sono irruginiti. Lla ruggine si alzerà a testimone contro di voi”.



Fortunati coloro che avranno compiuto opere buone, opere religiose, opere sante! Di questi lo Spirito Santo afferma: “Beati i morti che muoiono nel Signore; riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono” nel Regno eterno di Dio.



c) SESSO ( concupiscenza della carne). Il sesso, nel senso nobile della parola, poiché viene da Dio, è cosa buona, e perfino santa e santificante. Ma nel senso deteriore, disordinato, non è amore, bensì egoismo, non è libertà ma schiavitù. Non è fonte di felicità, ma di tristezza e, sovente, di disperazione.

Eppure tante persone non pensano, non desiderano, non cercano altro che sesso, sesso, sesso, nel significato il più turpe e il più degradante.

S. Pietro ( 2 Pt.12,22) così li descrive: “Essi stimano felicità il piacere di un giorno, sono tutta sporcizia e vergogna. Hanno gli occhi pieni di disonesti desideri e sono insaziabili di peccato.

Adescano le anime instabili…mediante le passioni licenziose della carne. Promettono loro libertà, ma essi stessi sono schiavi della corruzione. Se ne rimangono di nuovo invischiati e vinti, si è verificato per essi il proverbio:il cane è tornato al suo vomito e la scrofa lavata è tornata ad arrotolarsi nel fango”.



S. Paolo grida: “Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione. Che vi asteniate, cioè, dall’impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e di libidine, come i pagani che non conoscono Dio… Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione”.

Gabriele d’Annunzio, famoso per le sue sconcezze, già a 23 anni scrive: “Voi lo sapete, o mio Dio, che non c’è nella vita angoscia più amara di quella che mi danno queste cadute nell’impurità”. Nella sua età matura, dopo tanti peccati, scrive disperato: “Tristezza atroce della carne immonda /quando la fiamma del desìo/nel gelo del disgusto si spegne”.

Giosuè Borsi, il quale aveva trascorso la sua prima giovinezza lontano da Dio, immerso nei piaceri illeciti, alla mamma scrive: “Non rimpiango la vita. Ne ho assaporate tutte le ebbrezze mondane, e me ne sono ritratto con insormontabile fastidio e disgusto”.

S. Agostino, nella sua famosa autobiografia ” Le Confessioni” descrive il suo cammino interiore da una vita pagana all’incontro con Cristo. Prima della conversione, egli ha sperimentato, nella propria carne, tutti gli illeciti piaceri del sesso. Questi non gli procuravano felicità, ma soltanto pochi attimi di “stordimento”, ai quali seguiva tanta angoscia. Giunto alla conversione, poteva scrivere: “Voi sapete, Signore, che cosa soffrivo allora. Ero rosicchiato. Quanto ero infelice! Soffrivo crudelmente. Che tormenti e che gemiti erano i miei! Un’ immensa tristezza riempiva il mio cuore. Mi sentivo schiacciare da un enorme peso di infelicità”. Dopo la sua conversione a Gesù, il Santo, totalmente trasformato, ci dona la più grande testimonianza della GIOIA VERA, che ha sperimentato nell’ INCONTRO CON CRISTO: “Questa è la vera felicità, o Signore, gioire in Te, di Te, per Te. Questa è la certa felicità, e nessuna’altra”.



GESU’ TI HA INDICATO L’ITINERARIO DELL’EISTENZA, LO SCOPO DELLA VITA quando ha detto: “Uscito dal Padre, sono venuto nel mondo. Ora lascio il mondo e ritorno al Padre”. Il mistero della nostra vita è in questa traiettoria: siamo venuti dal Padre che ci ha creati e ci ha posti sulla terra. Un giorno lasceremo la vita terrena per ritornare al Padre.

Il Padre ci ha donato l’intelligenza soprattutto per conoscere Lui stesso, che è Verità infinita. Perciò l’istruzione religiosa è il primo dovere di ogni uomo e costituisce l’inizio del Paradiso su questa terra, come afferma Gesù: “Questa è la vita eterna, che conoscano Te, l’unico vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo”. Il Padre ci ha donato il cuore soprattutto per amare Lui, che è l’Unico BENE, il Sommo BENE, l’Infinito BENE, e l’Unica Sorgente del VERO AMORE.



Il Padre ci ha donato la volontà soprattutto per cercare e fare sempre la sua volontà, unica strada per conquistare la pienezza della pace, come esclama il sommo poeta: “In la sua voluntade è nostra pace”. E come ci attesta l’esperienza di innumerevoli convertiti. Come esempio, citiamo Pascal, il quale, nella celebre notte della sua totale conversione, grida: “Certezza! Certezza! Certezza! Gioia! Pcae! Grandezza dell’anima umana! Padre, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto. Gioia, gioia, lacrime di gioia.”

Soltanto se conosceremo Dio, se lo ameremo, se faremo la sua volontà avremo, n,ell’al di là, quella felicità completa, perfetta e infinita, alla quale tutti fortemente aspiriamo. Dunque, come si esprime molto bene il Catechismo di S. Pio X, noi siamo creati per “conoscere, amare, servire il Signore;” ossia per fare la sua volontà su questa terra, per gioire poi con Lui, senza fine, nel Paradiso.



La vita è un CAMMINO DI FEDE per incontrare Cristo, che non si stanca mai di bussare alla porta del nostro cuore, perché gli apriamo ( Ap. 3,20 ): “Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui e cenerò con lui ed egli con me”.



In questa intimità con Lui, noi comprendiamo anche la verità, che esprime S. Agostino, quando la sua vita è approdata a Cristo: “O Signore, Tu ci hai creati per Te e il nostro cuore sarà sempre

inquieto, finchè non riposa in Te”.




P.Severino Consolaro

RICEVUTO DA PADRE SEVERINO il 14 aprile 2015

La PREGHIERA FILIALE- TRINITARIA DI GESU’



In quel tempo Gesù disse: “ Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra,

perchè hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai

rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a Te. Tutto mi è stato dato

dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre e colui al quale il Figlio

lo voglia rivelare. Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò.

Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono umile di cuore, e

troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo, infatti, è dolce

e il mio carico leggero”.( Mt. 11,25-30).



In questa preghiera, Gesù manifesta all’uomo la sua figliolanza divina, nell’intimità

del Mistero Trinitario. Egli prega il Padre, nello SPIRITO SANTO, che è l’amore

reciproco tra il Padre e il Figlio.

Gesù non si è fatto uomo semplicemente per rivelarci il Mistero della sua vita intima.

Da Dio si è fatto uomo, per innestarci tutti in Lui, come tralci alla vite.



Con il Battesimo, infatti, noi siamo divenuti figli del Padre, e quindi, fratelli

del Figlio, Gesù Cristo, e templi viventi dello Spirito Santo.

Per ricordarci sempre questa suprema Rivelazione, Gesù ci ha insegnato

la preghiera più perfetta: il PADRE NOSTRO.

Preghiera, che ci rivela il MISTERO DI AMORE tra le tre Persone Divine: il PADRE,

il FIGLIO e lo SPIRITO SANTO.



Quando preghiamo il PADRE NOSTRO, dovremmo renderci consapevoli che entriamo

in una profonda e vitale comunione di amore con la Triade Divina.



“ Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò”.

Questo pressante invito sgorga direttamente dal Cuore di Gesù ed entra

nel cuore di ogni persona, che si apre a Lui. Egli stesso afferma

che si rivela a tutti coloro che si aprono e che si offrono a Lui, nella loro

fragilità e sincerità. Quanto Amore misericordioso in questo appello!



Anche il canto esprime lo scopo dell’Incarnazione di Gesù:

“Dio si è fatto come noi, per farci come Lui”.

Egli si è fatto carne, per condividere il nostro dolore e la nostra morte,

e donarci la VITA ETERNA, nella Beatitudine senza fine.

In proporzione di quanto noi ci apriamo a Dio, Egli manifesta a noi il suo Mistero

di Amore.



Nel Catechismo del santo papa Pio x, alla domanda: “Perché Dio ci ha creati?”,

la risposta era: “Per conoscerlo, amarlo e servirlo, in questa vita,

e poi meritare di goderlo eternamente”.

Oggi la risposta non è cambiata, perché la Verità non cambia. Ogni persona si

salva, se collabora con la Grazia, che Dio dona a tutti.



S.Agostino afferma: “Quel Dio che ti ha creato senza di te, non ti

salverà senza di te”.

Ogni persona è salvata dalla MISERICORDIA di Dio, IN CRISTO GESU’.

La condizione è che questa si penta e si consegni a Lui che, per salvarci,

si è consegnato volontariamente fino alla morte e morte di croce.



Nella preghiera, che stiamo esaminando, Gesù mostra un amore di predilezione

nel confronto degli ultimi: i piccoli, gli umili e, aggiungiamo, anche tutti coloro,

che si sentono peccatori. Egli afferma, infatti: “ Io non sono venuto per i giusti,

ma per i peccatori”.

Il santo papa Francesco ci insegna oggi, con l’esempio e con la parola, ad amare ed accogliere

le persone più povere e più disagiate della società. Le prime, che meritano di regnare

con Cristo, il quale, “ pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo è divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce”( Fil.2,5-8).

Da quanto abbiamo espresso, la conseguenza logica è chiara. Dobbiamo chiedere

il dono della Fede, che ci fa entrare in comunione vitale con Lui, Uno e Trino

Signore, Sorgente inesauribile di Amore.

La gioia più grande che possiamo sperimentare è quella di sentirci da Lui amati.

Questo veramente ci cambia la vita.

Ma chi non si sente peccatore, non si può salvare, perché, in realtà, questi crede di salvarsi da solo.

Quanto è necessario perciò, oltre che essere umili, chiedere il dono della Fede

in Dio, Uno e Trino.



Nell’appello di Matteo, come accennato, Gesù si fa mendicante di Amore,

toccando il cuore di tutti i suoi figli.

Nella proporzione in cui sappiamo aderire a questo appello, ci apriamo al grande

Amore, al Mistero dell’Amore di Dio. Amore che ci cambia radicalmente la vita

e, con il nostro esempio, ci aiuta a cambiare anche la vita degli altri.






P. Severino Consolaro