Cenni storici
La pieve venne fondata 1152, ed è da sempre dedicata a San Giovanni Battista, come d'altronde lo sono quasi tutte le antiche pievi, ad indicarne la loro prima fondazione.
La posa della prima pietra dell'attuale chiesa, risale al 5 giugno 1768. È documentata e certa opera dell'architetto Giovanni Miazzi, su principi e ispirazione del ben noto Francesco Maria Preti di Castelfranco Veneto (e sui suoi principi di architettura legati ai rapporti armonici musicali. Si può infatti ben dire che è un grande e armonioso gioiello musicale-architettonico). Si sa bene infatti come il Miazzi fosse collaboratore del Preti e suo particolare disegnatore quando questi col passare degli anni divenne cieco.
L'opera fu lunga e travagliata, sia per la povertà del paese, sia per l'imponenza della costruzione (una delle maggiori del tempo) sia per le vicissitudini storiche che avvennero negli anni della costruzione, ovvero la fine della Repubblica Serenissima, le travagliate vicende Napoleoniche, le razzie di guerra e molto altro. Arrivati a coprirla ma completamente grezza all'interno e senza facciata all'esterno fu benedetta nel 1805 e da quella data si inizio' a dir messa. Nel 1833 la visita del vescovo, Sebastiano Soldati, dà impulso al completamento dell'interno della chiesa, che sarà terminata il 9 febbraio 1844. Non restava che completare la facciata, cosa che fu fatta, seguendo i disegni originali del Miazzi e completata nel 1894. Dopo molti altri lavori, come l'ampliamento del magnifico organo di Gaetano Callido, fu solennemente consacrata il 22 ottobre 1910 dal vescovo Andrea Giacinto Longhin.
La Chiesa Pievana nonostante la divisione del 1813 del suo antico territorio in tre parrocchie distinte e autonome mantiene il titolo di Pieve e il parroco la nomina di Pievano Arciprete.
L'interno è a navata unica, coperta da una volta slanciata decorata con un affresco, di oltre 60 metri quadrati, realizzato da Sebastiano Santi nell'aprile del 1843 e che rappresenta la gloria di San Giovanni Battista.
Organo a canne
Costruito nel 1904 dai Fratelli Zordan di Cogollo del Cengio con parziale riutilizzo dell'organo di Gaetano Callido risalente al 1790 è posto sulla cantoria in controfacciata su una cassa fastosamente decorata.
Il campanile, finito nel 1876, è alto 72 metri[1] e supera in altezza quello delle chiese vicine ed è il terzo più alto del Veneto[senza fonte]. Fu eseguito a spese degli abitanti ed è stato risanato e ristrutturato integralmente nel 1996. La torre campanaria è di stile ottocentesco, ad imitazione del romanico. Nel 1877 vennero installate le campane.