Cenni storici Chiesa parrocchiale:
Forse derivò, da un sacello paleocristiano intitolato ai santi Pietro e Paolo. L'attuale dedicazione si spiegherebbe con l'assegnazione della chiesa al Capitolo di Treviso, il cui patrono era appunto Sant'Andrea. I canonici mantennero lo iuspatronato sulla parrocchia sino al 1965[2].
Ampliata nel 1728 e sostanzialmente rifatta nel 1756, l'attuale costruzione, progetto dell'architetto Antonio Barea, risale al 1853 e si deve alla munificenza del patrizio Antonio Grimani. Il nobile aveva disposto un lascito di 30.000 lire austriache da destinare al luogo di culto, tuttavia alla sua morte, nel 1855, i lavori si interruppero perché gli eredi avevano rivendicato l'eredità. Solo nel 1878 la Corte d'appello di Venezia si pronunciò contro di essi e i lavori poterono essere terminati il 30 novembre 1880[2].
L'edificio si rifà all'architettura dell'atrio del Teatro Accademico di Castelfranco e si avvicina quindi allo stile di Francesco Maria Preti[2].