Cenni storici:
In piazza della Libertà si trova il Duomo di Legnago; opera incompiuta risalente all'epoca neoclassica e dedicata a San Martino Vescovo, protettore della cittadina. Esso venne ricostruito nei secoli XVIII e XIX e inaugurato nel 1814 su progetto di don Francesco Ziggiotti. La chiesa si presenta all’esterno con una facciata a capanna molto semplice, con mattoni a vista mentre al suo interno si possono trovare molteplici opere artistiche tra le quali la Pala di San Martino ubicata nell’abside (olio su tela, 480x350cm realizzata da Antonio Maria Perlotto Pomè). Quest’opera è una commemorazione ed un dono votivo della comunità legnaghese per la scampata inondazione dell'Adige del 1839. Essa rappresenta il protettore della cittadina nel momento il cui egli, dal paradiso, invia un angelo con un ramoscello d’ulivo con il compito di placare l’ira del fiume. Ai piedi del santo patrono si scorge una rappresentazione ottocentesca della città di Legnago.
Sull'altare dell'Addolorata è possibile ammirare una pietà risalente al Quattrocento appartenente alla scuola austro-boema. Sono inoltre presenti cinque statue ottocentesche realizzate da Innocenzo Fraccaroli, uno stimato scultore veronese. Lungo i lati della navata interna sono presenti una cappella absidata e tre cappelle minori; la navata si conclude con una zona presbiterale rialzata con soffitto cupolato.
Le 6 campane presenti sul campanile sono state fuse da Achille ed Ettore Cavadini di Verona nel 1901. La maggiore di 982 kg suona la nota RE3.
Altre opere di pregevole fattura conservate all’interno dell’edificio sono un olio su tela (databile al XVI secolo) appartenente ad un ignoto autore di scuola veronese il quale rappresenta la Madonna in trono con Bambino tra i santi Giovanni e Andrea e la cena in Emmaus realizzata da Adeodato Malatesta. Il fonte battesimale risale al Quattrocento.
Nella zona presbiterale, a destra e a sinistra, in alto, si trovano i due organi settecenteschi. Il duomo possedeva anche un altro organo più piccolo, oggi posto nella Chiesa S. Celestino di Nichesola, nel comune di Terrazzo.