Alcuni cenni storici, che forse neppure gli abitanti di Venera conoscono: Venera, che ora è divisa tra i Comuni di Sanguinetto, Cerea e Casaleone, si trova menzionata nei libri del Comune di Verona fin dal 1589, anche se allora si trattava di poche casupole. Poi, all'improvviso, nel 1876 Venera divenne famosa in tutta la provincia perché fu scoperto, nel corso di alcuni scavi per la costruzione di una ghiacciaia, un grande ammasso di monete romane, che fu denominato "il ripostiglio della Venera" (oltre 50.000 monete appartenenti alla seconda metà del III secolo d.C., insieme a qualche anfora ed altri oggetti, che ora sono conservati al Museo Civico di Verona).
Tuttavia la nostra piccola frazione rimase per lungo tempo senza una propria chiesa dove celebrare le Messe e i Sacramenti. Fino alla metà del 1900, al centro del paese c'era soltanto un ottocentesco capitello, con all'interno una antica statua in pietra della Madonna col Bambino. Il "capitello", che poi diede il nome anche alla via dove si trovava, era il luogo serale di preghiera di molte persone che, animate da spirito di fede, con qualsiasi tempo si recavano a pregare la Madonna col rosario.
Nei primi decenni del 1900 gli abitanti di Venera pensarono di dare una chiesa al loro paese ed alcune donne cominciarono una "questua" raccogliendo cinque o dieci centesimi e le uova offerte per una ventina di anni. Con la somma ricavata fu acquistato un terreno ed iniziati i lavori di costruzione di una cappella, come ricordo e monumento ai caduti della grande guerra. Ma i lavori furono interrotti su segnalazione dell'allora parroco di Sanguinetto, perchè tale costruzione si presentava troppo grande, come una chiesa capiente. Questo rudere interrotto rimase in piedi fino al 1958, quando iniziarono i lavori di costruzione dell'attuale chiesa.
Infatti, l'esigenza di essere comunità e comunità cristiana ... fa sentire il bisogno di un luogo di culto per ritrovarsi. Così, gli abitanti di Venera chiedono al Vescovo di Verona e questa volta ottengono, di diventare parrocchia con una propria chiesa, per avere i servizi religiosi in paese, vicini alle proprie case, ma soprattutto perchè si sentivano uniti fra di loro. Nel 1959, quando si terminò di costruire il primo edificio che vediamo, poi ristrutturato completamente in occasione del grande giubileo e quindi consacrato nel 2001, al suo interno venne posta l'antica statua in pietra che si trovava nel capitello, ormai demolito, e che ha appunto dato il nome alla chiesa parrocchiale, intitolata alla Beata Vergine, Santa Maria Regina in Venera.
Molto poco si sa di questa statua, dal punto di vista artistico. Si sa solo che è in tufo dipinto e che dovrebbe risalire al 1380-1420 circa. Anonimo resta invece per il momento l'autore che l'ha scolpita, il quale ha dato alla Madonna una posa particolare, ritta in piedi mentre regge delicatamente in braccio il bambino Gesù, che ha in mano un piccolo rondinotto, ricordo forse di qualche pittoresca e antica storia narrata nei Vangeli apocrifi.
Qualcosa di più si sa invece sulla provenienza e la storia di questa statua. Secondo la tradizione, infatti, essa fu donata dagli abitanti di Sanguinetto a quelli di Venera per ringraziarli del generoso contributo dato durante la costruzione della Chiesa parrocchiale di Sanguinetto nel 1800. Infatti, prima di arrivare a Venera la statua di Maria Regina probabilmente si trovava a Sanguinetto, dove era però venerata con il nome di Madonna della Cintura. Ed infatti uno dei particolari più curiosi dell'immagine scolpita è appunto la fascia scura che stringe il vestito di Maria.
Quella cintura aveva un preciso significato per i cristiani di molti secoli fa, i secoli nei quali fu scolpita la statua. Infatti, si narra nelle storie antiche che l'apostolo Tommaso non si trovava a Gerusalemme quando la Madonna morì e fu assunta in cielo. Arrivato dopo qualche giorno al suo sepolcro, vi trovò all'interno soltanto la cintura, che divenne perciò simbolo della Madonna, Madre di Gesù, assunta in cielo subito dopo la morte.
L'immagine della Madonna della Cintura, ora chiamata Beata Vergine Maria Regina rappresenta quindi il momento più solenne e glorioso della vita di Maria: la sua assunzione in Cielo, dove è proclamata Regina ed è incoronata di stelle, proprio come mostra la corona che adorna, anche luminosamente, questa bella immagine scolpita, presente ora sopra l'altare maggiore ed il tabernacolo con l'Eucarestia.
Altri simboli che richiamano i più bei titoli della Madonna sono dipinti sulle vetrate istoriate che illuminano con tanti colori la chiesa, specialmente nelle giornate estive: Regina degli angeli, Regina dei sofferenti, Regina dei martiri, Regina concepita senza peccato originale, Regina dei santi, Regina del cielo, Regina della pace, cosicchè anche le immagini dipinte sono una preghiera continua rivolta alla nostra mamma celeste.