-
Chiesa di Santa Maria della Neve
La chiesa, in origine di piccole dimensioni, sorgeva dove c'è l'attuale e rappresentava il centro materiale ed ideale del paese, il cui abitato si estendeva, allora, in larga parte verso nord, cioè verso le Vignole ed il Po di Volano.Qui, infatti, sino a pochi decenni or sono, si trovavano delle abitazioni sparse, dove sfollò parte della popolazione dopo i bombardamenti aerei su Lagosanto del gennaio 1945; ma di esse sono scomparse perfino le tracce. Questa prima chiesa, capace di accogliere poco più di duecento persone, perché tanti dovevano essere i Laghesi intorno all'anno Mille, diventò insufficiente nel corso dei secoli per lo sviluppo demografico, per cui nei primi decenni del 1600 Lagosanto ne volle una più ampia e più bella. L'Amministrazione comunale ne accolse la richiesta ed assunse in proprio la progettazione e l'esecuzione dell'opera. Le oltre cinquanta deliberazioni adottate testimoniano l'impegno ed il travaglio dello stesso Comune per la sollecita realizzazione del Sacro Tempio, e quindi appare interessante accennare ai deliberati più significativi di quel periodo.
L'11 gennaio 1632 il consiglio comunale approvò alla unanimità il progetto della nuova Chiesa, che doveva sorgere, come si legge nella stessa delibera, per "l'accrescimento del culto divino e a gloria della maestà di Dio". Inoltre, doveva essere costruita "nel coro della chiesa parrocchiale", cioè nel luogo stesso di quella preesistente, e ci si impegnava di far fronte alle ingenti spese, ricorrendo al bilancio comunale e confidando nelle generose offerte di tutti i cittadini. In dodicì anni di continuo lavoro fu realizzata un'opera straordinaria per quei tempi, addirittura eccezionale per una comunità composta da poveri uomini di valle. Il Comune e la popolazione si sottoposero a pesanti sacrifici e privazioni, al punto di autotassarsi volontariamente per onorare tutti gli impegni finanziari assunti. Nel corso degli anni, sono stati eseguiti diversi interventi al campanile, alla chiesa e alla canonica, sostenuti dallo sforzo congiunto del Comune e della popolazione.
CARATTERISTICHE DI INTERESSE
Il Campanile
Nel 1781 alcune scosse di terremoto provocarono danni al campanile, che rimase inutilizzato per qualche tempo. Per sopperire alle necessità, fu aperta nella chiesa una finestrella provvisoria, da cui con mezzi rudimentali s'invitavano i fedeli alle cerimonie religiose. Lo stesso campanile, che era poi una torre medioevale con mura di tre teste, nel 1821 accusò nuove e gravi deficienze. Il Comune, non disponendo dei mezzi finanziari per costruirne uno nuovo, deliberò di eseguire dei semplici rinforzi alla struttura esistente, in attesa di tempi migliori.
Santa Maria della Neve con il vecchio Campanile
Si arrivò così al 1932, anno in cui la vecchia torre, che si trovava tra la chiesa e la canonica, e che ingombrava la strada per il cimitero e le terre appena bonificate, fu rasa al suolo e si diede mano alla costruzione del nuovo campanile, quello attuale. Anche in questo caso, vi concorsero il Comune e la popolazione, attraverso un apposito comitato organizzativo ed operativo.
Nel 1975 le sue tre modeste campane, azionate a braccia, e tuttora nel loro castello, vennero sostituite da un impianto elettronico dotato di cinque campane in doppio. E nel 1985, in applicazione di una legge a favore dei luoghi di culto, il Comune effettuò aggiustamenti e ritocchi al campanile, impiegando tecniche aggiornate di restauro conservativo.
Il Quadro di Nicolò Roselli
L'unico quadro artistico esistente nella chiesa di "S. Maria della Neve" è quello del pittore ferrarese Nicolò Roselli, che fino al 1951 dominava nei coro dell'abside, dietro l'altare maggiore, con un'ampia cornice di stile barocco. Ora si trova, sobriamente incorniciato, sopra l'altare di marmo, non officiabile, dedicato alla Madonna.
Il quadro rappresenta la Madonna in trono con Bambino e, ai suoi piedi, l'apostolo Giacomo, Giovanni Battista, S. Antonio abate e S. Rocco, pellegrino tipico.
il disegno è sobrio e finemente colorato, che infonde nel visitatore un senso di serena contemplazione ed una piacevole visione estetica. La sua scoperta è dovuta a Girolamo Baruffaldi (1675-1755), che nel primo suo volume "Vite dei pittori e scultori ferraresi", ci racconta come egli è riuscito ad identificarne l'autore.
I mosaici
Gli artistici mosaici della chiesa di "S. Maria della Neve", realizzati con vetro policromo veneziano negli anni 1951 -54, sono opera del concittadino prof. Nicola Sebastio. In essi sono presenti temi strettamente religiosi ed elementi di storia locale.
Orari S. Messe
Prefestiva in S. Maria, ore 18.00 (estivo); ore 17.00 (invernale )
Festiva in S. Pio X, ore 9.00; in S. Maria, ore 11.00.
Festa del Patrono - San Venanzio 18 maggio
Catechismo domenicale ore 10.00