Originariamente dipendente dalla pieve di Martellago, come indicato in una bolla di papa Eugenio III del 1152, cappella dipendente dalla pieve di Martellago già dal XIV secolo la cappella era dotata di una propria fonte battesimale, date le molteplici difficoltà di comunicazione con la matrice dovute alla presenza del fiume Dese, allora poco governabile e spesso oggetto a piene ed esondamenti. Nel 1344, infatti, si documenta la presenza di un curato, tale Presbiter Petrus, e di una primitiva chiesa già dedicata a san Giovanni Battista, mentre il primo parroco, Lodovico Marin di Gardigiano, risale al 1593. Nell'archivio parrocchiale è conservato un registro dei matrimoni redatto a partire dal 1642. Al tempo, l'edificio dedicato al culto doveva essere di dimensioni assai modeste, anche se nel XVII secolo fu dotato di un portico penitenziale[1].
Stemma del vescovo Giustiniani.
La chiesa del 1744
Data la vetustà e le ridotte dimensioni del tempio originario, nella prima metà del XVIII secolo si decise di costruirne uno più grande e decoroso nello stesso posto del precedente. Esso viene descritto come dotato di una unica navata, quattro altari laterali costruiti da Francesco Damini (due lungo le pareti della navata, due ai lati dell'altar maggiore), e un altare maggiore sormontato da una cupola "a foggia di pero". La chiesa, terminata già nel 1744, sarà consacrata del vescovo Paolo Francesco Giustiniani il 31 maggio 1772, come risulta da una lapide ancora conservata. Varie le opere d'arte che andarono via via arricchendo la parrocchiale, tra cui sono da menzionare alcuni affreschi di Giovanni Carlo Bevilacqua andati, ovviamente, perduti con la demolizione dell'edificio.
Di questa chiesa si conserva ancora la lapide della consacrazione:
(LA)
« PAULUS FRANCISCUS IUSTINIANUS
PONTIFEX TARVISINUS
HOC DECENTIUS REFECTUM TEMPLUM ET ALTARE
TITULOS S. IOANNIS BAPTISTAE
RITE SACRAVIT
DOMINICA INFRA OCTAVAM ASCENSIONIS
ANNO PUBL. SAL. MDCCLXXII
PETRO CHIESA RECTORE » (IT)
« Paolo Francesco Giustiniani
Vescovo di Treviso
consacrò e dedicò
a S. Giovanni Battista
questo tempio e l'altare ricostruiti in modo più decoroso
la domenica tra l'ottava dell'Ascensione
dell'anno del Signore 1772
Parroco Pietro Chiesa »
Nel 1797, col passaggio delle truppe napoleoniche nel territorio veneto, anche la chiesa di Cappella venne, al pari di altri monumenti nei territori interessati dall'invasione francese, depredata delle sue ricchezze. In particolare, furono saccheggiate e sottratte le preziose argenterie donate da una nobildonna locale in occasione della consacrazione (consistenti in candelabri, croci, cartegloria, ecc...) nel 1744.
Il beato Longhin, ispiratore e consacratore della chiesa.
L'attuale edificio
Col passare del tempo, tuttavia, anche la chiesa settecentesca si rivelò di dimensioni insufficienti per la popolazione locale. A ciò si aggiunse la precarietà statica dell'edificio, divenuto ormai pericolante. Nel 1909, l'energico parroco don Lorenzo Sandro, sollecitato anche dal vescovo Longhin durante la visita pastorale dell'anno prima, affidò l'incarico del progetto all'architetto Antonio Beni, che ebbe l'occasione, così, di progettare qui la prima delle sue numerose chiese[2].
I lavori iniziarono ufficialmente il 26 maggio di quello stesso anno, con la posa solenne della prima pietra. in realtà lo scavo delle fondazioni era iniziato già l'11 febbraio. Nel frattempo, mentre proseguivano i lavori, per ordine del questore di Venezia l'11 maggio del 1910 venne demolita la vecchia parrocchiale, spogliata dei materiali più pregiati che verranno riutilizzati per il nuovo tempio. La nuova chiesa parrocchiale[3] viene solennemente inaugurata il 29 dicembre 1911, dopo che il 17 dello stesso mese erano state benedette le tre statue della facciata, opera di Francesco Sartor.
Qualche anno più tardi, nel 1922, ripresosi il paese dall'enorme sforzo economico per la costruzione dell'edificio e dai terribili strazi della Grande guerra, fu terminato, nei decori e negli arredi, il solenne altare maggiore. Il nuovo tempio sarà solennemente consacrato il 20 ottobre 1925 dal vescovo di Treviso, Beato Andrea Giacinto Longhin[4].
Ne fa testimonianza una dedica in latino, dipinta in affresco nell'abside della chiesa:
(LA)
« TEMPLUM HOC IN HONOREM SANCTI JOAN
BAPTISTAE STIPE CONLATA AB INCHOATO
RESTITUTUM CUIUS AUSPICALIS LAPIS
VII KAL JVN MCMIX STATUTUS EST
FR. ANDREAS HJACINTI LONGHIN
TARVISINI ANTISTES XIII KAL NOV
A MAXIMI JUBILAEI MCMXXV
SUA OMNIUM LETITIA
RITE SACRAVII
LAUR. SANDRO
RECTORE » (IT)
« Questo Tempio costruito dalle fondamenta
in onore di San Giovanni Battista
con il contributo delle offerte fatte dal popolo
la cui pietra inaugurale fu benedetta
e collocata da Fra A. Giacinto Longhin di Treviso il 26 maggio 1909
con grande gioia di tutto il popolo
fu consacrata il 20 ottobre 1925, anno del grande Giubileo
essendo parroco don Lorenzo Sandro »
Negli anni '50 venne intonacata la navata e realizzato il fonte battesimale, opera in marmi policromi di Achille Vettorazzo.
Tutti gli interventi successivi si limitarono alla semplice conservazione dell'esistente, senza apportare modifiche significative all'edificio che oggi si presenta ancora parzialmente incompleto e per giunta bisognoso di urgenti interventi di restauro.