Cenni storici.
Chiesa di San Daniele
La prima notizia sulla chiesa di San Daniele, parrocchiale del paese, è contenuta in un documento del 1242: in quell'anno i rappresentanti della vicinia di Treville si erano radunati sotto il portico del luogo sacro per giurare fedeltà al podestà di Treviso.
Già filiale di Santa Maria della Pieve, l'8 luglio 1475 è divenuta a sua volta pieve sui juris con giurisdizione sulla cappella di Sant'Andrea oltre il Muson.
La chiesa conserva all'interno una pregevolissima predella lignea su cui è rappresentato, ad intaglio laccato e dorato, un trittico con il Salvatore, San Daniele e San Giovanni Battista. L'altarolo è completato alla base da alcuni riquadri recano delle Storie di Cristo (i colori ricordano le ceramiche robbiesche), mentre le rimanenti parti lignee mostrano l'Annunciazione e il Padreterno nella parte fastigiale e, sopra le volute che collegano questa al trittico, cherubini e angeli musicanti. L'opera dovrebbe essere cinquecentesca e presenta delle influenze fiorentine che erano ravvisabili anche nella vicina villa Priuli, oggi scomparsa.
Proprio da villa Priuli dovrebbe provenire un lavello in pietra d'Istria scolpito con rilievi floreali e putti. Lo stile, una rilettura dell'arte tardo-antica in chiave umanistica, rimanda alle novità artistiche del Mantegna, introdotte nella scultura veneziana da Pietro e Tullio Lombardo.