Prata Camportaccio (SO) - San Cassiano
62 Voci
0343/20024
PARROCCHIA S. CASSIANO

GIUGNO MESE DEL SACRO CUORE 16

16° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare le impurità e gli scandali del mondo.

ABUSO DELLA DIVINA MISERICORDIA
Nei giorni precedenti abbiamo considerato la misericordia di Dio; ora consideriamo la sua giustizia.

Il pensiero della divina bontà è confortante, ma quello della divina giustizia è più fruttuoso, quantunque meno piacevole. Dio non deve considerarsi solo per metà, come dice San Basilio, cioè pensandolo soltanto buono; Dio è anche giusto; e poiché gli abusi della divina misericordia sono frequenti, meditiamo i rigori della divina giustizia, per non cadere nella disgrazia dell'abuso della bontà del Sacro Cuore.

Dopo del peccato, bisogna sperare nella misericordia, pensare alla bontà di quel Cuore Divino, il quale accoglie con amore e gioia l'anima pentita. Il disperare del perdono, anche dopo un numero sterminato di colpe gravi, è un insulto al Cuore di Gesù, fonte di bontà.

Ma prima di commettere un grave peccato, bisogna pensare alla terribile giustizia di Dio, la quale può ritardare a punire il peccatore (e questa è misericordia!), ma certamente lo punirà, o in questa o nell'altra vita.

Tanti peccano, pensando: Gesù è buono, è Padre di misericordia; farò un peccato e poi me lo confesserò. Certamente Dio mi perdonerà. Quante volte mi ha perdonato! ...

Dice Sant'Alfonso: Non merita la misericordia di Dio, chi si serve della sua misericordia per offenderlo. Chi offende la giustizia divina, può ricorrere alla misericordia. Ma chi offende la misericordia abusandone, a chi ricorrerà?

Dice Dio: Non dire: La misericordia di Dio è grande ed avrà compassione della moltitudine dei miei peccati (... quindi posso peccare!) (Eccl., VI).

La bontà di Dio è infinita, ma gli atti della sua misericordia, nei rapporti con le singole anime, sono finiti. Se il Signore sopportasse sempre il peccatore, nessuno andrebbe all'inferno; invece si sa che tante anime si dannano.

Iddio promette il perdono e lo concede volentieri all'anima pentita, risoluta di lasciare il peccato; ma chi pecca, dice S. Agostino, abusando della divina bontà, non è un penitente, ma uno schernitore di Dio. - con Dio non si scherza! - dice San Paolo (Galati, VI, 7).

La speranza del peccatore dopo la colpa, quando c'è il vero pentimento, è cara al Cuore di Gesù; ma la speranza dei peccatori ostinati, è l'abominio di Dio (Giobbe, XI, 20).

Taluno dice: Il Signore mi ha usato tanta misericordia nel passato; spero che me la userà anche in avvenire. - Si risponde:

E per questo tu vuoi ritornare ad offenderlo? Non pensi che così tu disprezzi la bontà di Dio e stanchi la sua pazienza? E' vero che il Signore in passato ti ha sopportato, ma ha agito così per darti tempo a pentirti dei peccati e piangerli, non per darti tempo di offenderlo ancora!

E’scritto nel libro dei Salmi: Se non vi convertite, il Signore ruoterà la sua spada (Salmi, VII, 13). Chi abusa della divina misericordia, tema l'abbandono di Dio! O muore improvvisamente mentre pecca o viene privato delle grazie divine abbondanti, per cui non avrà la forza di lasciare il male e morrà nel peccato. L'abbandono di Dio porta alla cecità della mente e all'indurimento del cuore. L'anima ostinata nel male è come una campagna senza muro e senza siepe. Dice il Signore: Toglierò la siepe e la vigna sarà devastata (Isaia, V, 5).

Quando un'anima abusa della bontà divina, viene abbandonata così: le toglie Dio la siepe del suo timore, il rimorso di coscienza, la luce della mente ed allora entreranno in quell'anima tutti i mostri dei vizi (Salmi, CIII, 20).

Il peccatore abbandonato da Dio disprezza tutto, pace del cuore, ammonizioni, Paradiso! Cerca di godere e di distrarsi. Il Signore lo vede ed aspetta ancora; ma più ritarda il castigo e maggiore sarà. - Usiamo misericordia all'empio, dice Dio, ed egli non si rimetterà! (Isaia, XXVI, 10).

Oh quale castigo è quando il Signore lascia l'anima peccatrice nel suo peccato e pare che non gliene domandi conto! Dio vi aspetta per rendervi vittime della sua giustizia nella vita eterna. È cosa orrenda cadere nelle mani del Dio Vivente!

Domanda il profeta Geremia: Per qual motivo tutto va a seconda per gli empi? Poi risponde: Tu, o Dio, li raduni quale gregge al macello (Geremia, XII, 1).

Non c'è maggior castigo, che il permettere Dio che il peccatore aggiunga peccati a peccati, secondo ciò che dice Davide: Aggiungono iniquità ad iniquità... Siano cancellati dal libro dei viventi! (Salmi, 68).

O peccatore, rifletti! Tu pecchi e Dio, per sua misericordia, tace, ma non tace sempre. Quando giungerà l'ora della giustizia, ti dirà: Queste iniquità hai fatte ed io ho taciuto. Hai creduto, iniquo, che io sia simile a te! Ti prenderò e ti metterò contro la tua stessa faccia! (Salmi, 49).

La misericordia che il Signore usa al peccatore ostinato, sarà motivo di più terribile giudizio e condanna.

Anime devote del Sacro Cuore, ringraziate Gesù della misericordia che vi ha usato nel passato; promettete di non abusare mai della sua bontà; riparate oggi, ed anche tutti i giorni, gl'innumerevoli abusi che fanno i cattivi della misericordia divina e così consolerete il suo afflitto Cuore!

ESEMPIO
Il Commediante
S. Alfonso, nel suo libro « Apparecchio alla morte », narra:

Si era presentato al Padre Luigi La Nusa, a Palermo, un commediante, il quale, spinto dai rimorsi dello scandalo, decise di confessarsi. Ordinariamente chi vive a lungo nell'impurità, non suole distaccarsi risolutamente dal vizio. Il santo Sacerdote, per illustrazione divina, vide lo stato misero di quel commediante e la sua poca buona volontà; perciò gli disse: Non abusate della divina misericordia; Dio vi concede ancora dodici anni di vita; se entro questo tempo non vi correggete, farete una mala morte. -

Il peccatore dapprima s'impressionò, ma poi si tuffò nel mare dei piaceri e non senti più il rimorso. Un giorno incontrò un amico e a vederlo pensoso, gli disse: Cosa ti è capitato? - Sono stato a confessarmi; vedo che la mia coscienza è imbrogliata! - E lascia la malinconia! Godi la vita! Guai a impressionarsi di ciò che dice un Confessore! Sappi che un giorno il Padre La Nusa mi disse che Dio mi dava ancora dodici anni di vita e che se nel frattempo io non avessi lasciato l'impurità, sarei morto malamente. Proprio in questo mese si compiono i dodici anni, ma io sto benissimo, godo sul palcoscenico, i piaceri, sono tutti miei! Vuoi stare allegro? Vieni sabato prossimo a vedere una nuova commedia, da me composta. -

Il sabato, 24 novembre 1668, mentre l'artista stava per presentarsi sulla scena, fu colpito da paralisi e morì tra le braccia di una donna, pure commediante. E così finì la commedia della sua vita!

Chi male vive, male muore!

Fioretto. Recitare devotamente il Rosario, affinché la Madonna ci liberi dal furore della divina giustizia, specialmente nell'ora della morte.

Giaculatoria. Dalla tua ira; liberaci, o Signore!

GIUGNO mese del sacro cuore 15

15°GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Implorare misericordia pei peccatori più ostinati.

DOVERI VERSO LA BONTA’ DI DIO
La misericordia divina che si riversa sull'umanità per mezzo del Sacro Cuore, si deve onorare, ringraziare e riparare. Rendere onore a Gesù sígnifica lodarlo per la bontà che dimostra verso di noi.

È bene destinare un giorno, ad esempio, il lunedì, principio di settimana, a rendere omaggio al Cuore misericordioso di Gesù, dicendo al mattino: Mio Dio, noi adoriamo la vostra infinita bontà! Tutto quello che oggi faremo, sarà diretto a questa divina perfezione.

Ogni anima, se rientra in se stessa, deve dire: Io sono un frutto della misericordia di Dio, non solo perché sono stata creata e redenta, ma anche per le innumerevoli volte che Dio mi ha perdonata. E’ doveroso ringraziare sovente l'adorabile Cuore di Gesù per averci chiamati a penitenza e per i continui atti di bontà che ci dimostra ogni giorno. Ringraziamolo anche per coloro che usufruiscono della sua misericordia e non gliene sono grati.

Il Cuore misericordioso di Gesù è oltraggiato dall'abuso della bontà, che fanno i cuori ingrati ed induriti nel male. Sia riparato dai suoi devoti.

Impetrare misericordia su noi e sugli altri: ecco il compito dei devoti del S. Cuore. La preghiera fervente, fiduciosa e costante, è la chiave d'oro che ci fa penetrare nel Cuore di Gesù, onde ricevere i divini doni, dei quali il principale è la divina misericordia. Con l'apostolato della preghiera a quante anime bisognose possiamo far giungere i frutti della bontà divina!

Volendosi rendere al Sacro Cuore un ossequio graditissimo, quando si ha la possibilità, anche con la cooperazione di altre persone, si faccia celebrare qualche S. Messa in onore della misericordia di Dio, o almeno si assista a qualche S. Messa e ci si comunichi allo stesso scopo.

Non sono troppe le anime che coltivano questa bella pratica.

Quanto sarebbe onorata la Divinità con la celebrazione di tale Messa!

ESEMPIO
Gesù trionfa!
Un sacerdote racconta:

Fui avvisato che in una clinica della città era degente un signore, pubblico peccatore, ostinato a rifiutare gli ultimi Sacramenti.

Le Suore addette alla clinica, mi dissero: Sono stati a visitare quest'ammalato altri tre Sacerdoti, ma senza frutto. Sappia che la clinica è piantonata dalla questura, perché tanti gli darebbero l'assalto per il risarcimento di gravi danni.

Compresi che il caso era importante ed urgente e ch'era necessario un miracolo della misericordia di Dio. D'ordinario, chi vive male, muore male; ma se il Cuore Misericordioso di Gesù è pressato dalla preghiera di anime pie, il peccatore più malvagio e ribelle si converte d'un colpo.

Dissi alle Suore: Andate in Cappella a pregare; pregate con fede Gesù; nel frattempo io parlo all'ammalato. -

L'infelice era lì, solitario, adagiato sul letto, incosciente del suo triste stato spirituale. Alle prime battute mi accorsi che il suo cuore era troppo duro e che non intendeva confessarsi. Intanto la Divina Misericordia, invocata dalle Suore nella Cappella, trionfò appieno: Padre, ora può ascoltare la mia Confessione! - Ringraziai Dio; l'ascoltai e gli diedi l'assoluzione. Io ero commosso; sentii il bisogno di dirgli: Ho assistito centinaia e centinaia d'infermi; mai ne ho baciato uno. Mi permetta che io baci lei, come espressione del bacio divino che le ha dato or ora Gesù perdonando i suoi peccati! ... - Faccia liberamente! -

Poche volte in vita mia ho avuto gioia sì grande, come in quel momento, in cui imprimevo quel bacio, riflesso del bacio di Gesù Misericordioso.

Quel Sacerdote, autore di queste pagine, segui l'infermo nel corso della malattia. Tredici giorni di vita gli rimasero e li trascorse nella massima serenità di spirito, beandosi di quella pace che viene solo da Dio.

Fioretto. Recitare cinque Pater, Ave e Gloria in onore delle Sante Piaghe per la conversione dei peccatori.

Giaculatoria. Gesù, converti i peccatori!

Giugno mese del sacro cuore 14

14° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare i peccati della propria città.

GESU' MISERICORDIOSO
Nelle Litanie del Sacro Cuore c'è quest'invocazione: Cuore di Gesù, paziente e di molta misericordia, abbiate pietà di noi!

Dio ha tutte le perfezioni ed in grado infinito. Chi può misurare l'onnipotenza, la sapienza, la bellezza, la giustizia e la bontà divina?

L'attributo più bello e più confortante, quello che più si addice alla Divinità e che il Figlio di Dio facendosi uomo ha voluto far risplendere di più, è l'attributo della bontà e della misericordia.

Dio è buono in sé, sommamente buono, e manifesta la sua bontà amando le anime peccatrici, compatendole, perdonando tutto e perseguitando col suo amore i traviati, per tirarli a sé e renderli eternamente felici. Tutta la vita di Gesù fu una continua manifestazione di amore e di misericordia. Dio ha tutta l'eternità per attuare la sua giustizia; ha solo il tempo, per coloro che stanno nel mondo, per usare misericordia; e vuole usare misericordia.

Dice il Profeta Isaia che il castigare è un'opera aliena dall'inclinazione di Dio (Isaia, 28-21). Quando il Signore castiga in questa vita, castiga per usare misericordia nell'altra. Si mostra irato, affinché i peccatori si ravvedano, detestino i peccati e si liberino dal castigo eterno.

Il Sacro Cuore dimostra la sua immensa misericordia coll'aspettare pazientemente a penitenza le anime traviate.

Una persona, desiderosa di piaceri, attaccata solo ai beni di questo mondo, dimentica dei doveri che la legano al Creatore, commette ogni giorno tanti gravi peccati. Gesù potrebbe farla morire e tuttavia non lo fa; preferisce aspettare; anzi conservandola in vita, la provvede del necessario; finge di non vedere i suoi peccati, nella speranza che un giorno o l'altro si ravveda e possa perdonarla e salvarla.

Ma perché Gesù ha tanta pazienza con chi l'offende? Nella sua infinita bontà non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva.

Come dice S. Alfonso, pare che facciano a gara i peccatori a offendere Dio e Dio a pazientare, a beneficare ed a invitare al perdono. Scrive S. Agostino nel libro delle Confessioni: Signore, io ti offendevo e tu mi difendesti! -

Mentre Gesù aspetta i cattivi a penitenza, di continuo elargisce loro i torrenti della sua misericordia, chiamandoli ora con forti ispirazioni e con rimorsi di coscienza, ora con prediche e buone letture ed ora con tribolazioni per malattie o per lutti.

Anime peccatrici, non fate le sorde alla voce di Gesù! Riflettete che Colui il quale vi chiama, un giorno sarà il vostro giudice. Convertitevi ed aprite la porta del vostro cuore al Cuore di Gesù misericordioso! Tu, o Gesù, sei l'infinito; noi, tue creature, siamo vermi della terra. Perché ci ami tanto, anche quando ci ribelliamo a te? Che cosa è l'uomo, di cui il tuo Cuore tanto si premura? È la tua bontà infinita, che ti fa andare in cerca della pecorella smarrita, per riabbracciarla e accarezzarla.

ESEMPIO
Va' in pace!
Tutto il Vangelo è un inno alla bontà ed alla misericordia di Gesù. Meditiamo un episodio.

Un fariseo invitò Gesù a desinare; ed egli, entrato nella sua casa, prese posto a tavola. Ed ecco una donna (Maria Maddalena), conosciuta nella città come peccatrice, avendo saputo che egli era a tavola nella casa del fariseo, portò un vaso di alabastro, pieno d'unguento profumato; ed essendosi messa dietro, vicino ai suoi piedi, con le lacrime cominciò a bagnare i suoi piedi e li asciugava coi capelli del suo capo e baciava i suoi piedi, ungendoli col profumo.

Il fariseo che aveva invitato Gesù, disse fra sé: Se questi fosse un Profeta, saprebbe chi è questa donna che lo tocca e che è peccatrice. - Gesù prese la parola e disse: Simone, ho qualcosa da dirti. - Ed egli: Maestro, parla! - Un creditore aveva due debitori; uno gli doveva cinquecento denari e l'altro cinquanta. Non avendo essi di che pagare, condonò il debito ad entrambi. Quale dei due, dunque, lo amerà di più?

Simone rispose: Suppongo sia colui, al quale è stato condonato di più. -

E Gesù continuò: Hai giudicato bene! - Poi rivolto verso la donna, disse a Simone: Vedi questa donna? Io sono entrato nella tua casa e tu non mi hai offerto l'acqua per i miei piedi; invece essa ha bagnato i miei piedi con le sue lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai accolto con un bacio; mentre essa, dacché è venuta, non ha cessato di baciare i miei piedi. Tu non hai unto il mio capo con l'olio; ma essa ha unto i miei piedi col profumo. Per questo io ti dico che i suoi numerosi peccati le sono perdonati, perché ella molto ha amato. Ma colui al quale poco si perdona, poco ama. - E guardando la donna, disse: I tuoi peccati ti sono perdonati... La tua fede ti ha salvata. Va' in pace! - (Luca, VII 36).

Bontà infinita del cuore amabilissimo di Gesù! Si trova davanti alla Maddalena, peccatrice scandalosa, non la respinge, non la rimprovera, ne prende le difese, la perdona e la ricolma di ogni benedizione, sino a volerla ai piedi della Croce, ad apparirle per prima appena risorto ed a farla una grande Santa!

Fioretto. Lungo il giorno baciare con fede e amore l'immagine di Gesù.

Giaculatoria. Gesù misericordioso, confido in te!

Giugno mese del sacro cuore 13

13° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare i peccati della propria famiglia.

LA CONSACRAZIONE DELLA FAMIGLIA
Fortunata quella famiglia di Betania, che aveva l'onore di ospitare Gesù! I suoi membri, Marta, Maria e Lazzaro, furono santificati dalla presenza, dai colloqui e dalle benedizioni del Figlio di Dio.

Se non può aversi la sorte di ospitare Gesù personalmente, almeno lo si faccia regnare nella famiglia, consacrandola solennemente al suo Divin Cuore.

Consacrandosi la famiglia, dovendosi esporre perennemente l'immagine del Sacro Cuore, si ottiene il compimento della promessa fatta a Santa Margherita: Benedirò i luoghi, dove sarà esposta ed onorata l'immagine del mio Cuore. -

La consacrazione della famiglia al Cuore di Gesù è tanto raccomandata dai Sommi Pontefici, per i frutti spirituali che apporta:

benedizione negli affari, conforto nelle pene della vita e misericordiosa assistenza in punto di morte.

La Consacrazione si fa così:

Si sceglie un giorno, possibilmente di festa, oppure il Primo Venerdì del mese. In detto giorno tutti i componenti della famiglia facciano la Santa Comunione; però, se qualche traviato non volesse comunicarsi, la Consacrazione potrebbe avere luogo ugualmente.

S'invitino i parenti ad assistere alla sacra funzione; è bene che s'inviti qualche Sacerdote, quantunque ciò non sia necessario.

I membri della famiglia, prostrati davanti ad un'immagine del Sacro Cuore, appositamente preparata ed ornata, pronunziano la formula della Consacrazione, la quale può trovarsi in certi libretti di devozione.

È lodevole chiudere la funzione con una piccola festicciola familiare, per ricordare meglio il giorno della Consacrazione.

Si consiglia che nelle feste principali, o almeno nel giorno anniversario, venga rinnovato l'atto di Consacrazione.

Ai novelli sposi si raccomanda vivamente di compiere la solenne Consacrazione nel giorno delle nozze, affinché Gesù benedica generosamente la nuova famiglia.

Al venerdì non, si lasci mancare davanti all'immagine del Sacro Cuore il lumicino o il mazzetto di fiori. Questo atto di ossequio è gradito a Gesù ed è buon richiamo ai familiari.

Nei bisogni particolari genitori e figli ricorrano al Sacro Cuore e preghino con fede davanti alla sua immagine.

La stanza, ove Gesù ha il suo posto d'onore, sia considerata come un piccolo Tempio.

È bene scrivere alla base dell'immagine del Sacro Cuore una giaculatoria, per ripeterla ogni qual volta si passi davanti ad essa.

Potrebbe essere: « Cuore di Gesù, benedici questa famiglia! »

La famiglia consacrata non dimentichi che la vita domestica dev'essere santificata da tutti i membri, prima dai genitori e poi dai figliuoli. Si osservino esattamente i Comandamenti di Dio, aborrendo dalla bestemmia e dal parlare scandaloso ed interessandosi della vera educazione religiosa dei piccoli.

Gioverebbe poco alla famiglia l'immagine esposta del Sacro Cuore, se in casa regnasse il peccato o l'indifferenza religiosa.

ESEMPIO
Un quadro
L'autore di questo libretto narra un fatto personale:

Nell'estate del 1936, trovandomi per alcuni giorni in famiglia, esortai un parente a compiere l'atto di Consacrazione.

Per la brevità del tempo, non si poté preparare un quadro conveniente del Sacro Cuore e, per compiere la funzione, si adoperò un bell'arazzo.

Gli interessati al mattino si accostarono alla Santa Comunione ed alle ore nove si raccolsero per l'atto solenne. Era presente anche la mia mamma.

In corta e stola lessi la formula della Consacrazione; alla fine, tenni un discorso religioso, spiegando il significato della funzione. Conclusi così: L'immagine del Sacro Cuore deve avere in questa stanza il posto d'onore. L'arazzo che avete collocato momentaneamente, dev'essere incorniciato ed attaccato alla parete centrale; in tal modo chi entra in questa stanza, subito posa lo sguardo sopra Gesù. -

Le figliuole della famiglia consacrata erano discordi sul posto da scegliere e quasi si bisticciavano. In quell'istante avvenne un fatto curioso. Sulle pareti stavano diversi quadri; sulla parete centrale campeggiava un quadro di Sant'Anna, che da anni non era stato rimosso. Sebbene questo fosse abbastanza in alto, ben assicurato al muro con grosso chiodo e laccio resistente, si sciolse da sè e spiccò un salto. Avrebbe dovuto frantumarsi a terra; invece andò a posarsi sopra un lettino, abbastanza distante dalla parete.

I presenti, compreso chi parla, ebbero un fremito e, considerando le circostanze, dissero: Questo fatto non pare naturale! - Realmente quello era il posto più adatto per intronizzare Gesù, e Gesù stesso se lo scelse.

La mamma mi disse in quell'occasione: Dunque Gesù ha assistito ed ha seguito la nostra funzione?

Sì, il Sacro Cuore, quando si fa una Consacrazione, è presente e benedice!

Fioretto. Mandare sovente il proprio Angelo Custode a rendere omaggio a Gesù Sacramentato.

Giaculatoria. Angioletto mio, vai da Maria E di' che saluti Gesù da parte mia!

Giugno mese del sacro cuore 12

12° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare l'indifferenza dei cattivi Cristiani verso Gesù Sacramentato.

L'ORA DI GUARDIA
Santa Margherita stava un giorno nel cortiletto, sito dietro l'abside della Cappella. Era intenta a lavorare, ma il suo cuore era rivolto a Gesù Sacramentato; soltanto il muro impediva la vista del Tabernacolo. Avrebbe preferito, se l'ubbidienza glielo avesse permesso, di stare a pregare, anziché attendere al lavoro. Invidiava santamente la sorte degli Angeli, i quali non hanno altra occupazione che amare e lodare Dio.

All'improvviso fu rapita in estasi ed ebbe una dolce visione. Le apparve il Cuore di Gesù, risplendente, consumato nelle fiamme del suo puro amore, circondato da una grande schiera di Serafini, che cantavano: Amor trionfa! Amor delizia! L'amor del Sacro Cuore tutto allieta! -

La Santa guardava, incantata di meraviglia.

I Serafini si volsero verso di lei e le dissero: Canta con noi ed unisciti a noi nel lodare questo Divin Cuore! -

Margherita rispose: Io non oso. - Essi replicarono: Noi siamo gli Angeli che onoriamo Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento e siamo venuti qui apposta per unirci a te e dare al Divin Cuore l'omaggio di amore, di adorazione e di lode. Noi possiamo fare un patto con te e con tutte le anime: noi terremo il vostro posto davanti al Santissimo Sacramento, così che voi possiate amarlo senza mai cessare, per mezzo di noi vostri ambasciatori. - (Vita di S. Margherita).

La Santa accettò di unirsi al coro dei Serafini per lodare il Signore ed i termini del patto furono scritti a lettere d'oro nel Cuore di Gesù.

Questa visione diede origine ad una pratica, tanto diffusa nel mondo, chiamata « L'Ora di Guardia al Sacro Cuore ». Centinaia di migliaia sono le anime, che vanno orgogliose di chiamarsi e di essere le Guardie del Sacro Cuore. Si sono formate delle Arciconfraternite, con il proprio periodico, affinché gli ascritti possano stare uniti nell'ideale della riparazione ed usufruire dei privilegi, di cui la Santa Chiesa li arricchisce.

In Italia il centro nazionale è a Roma, e precisamente nella Chiesa di San Camillo, in Via Sallustiana. Quando si vuol costituire un gruppo di Guardie d'Onore al Sacro Cuore, ci si rivolga al suddetto centro nazionale, per riceverne le modalità, la pagellina e l'apposita medaglia.

È da augurarsi che in ogni Parrocchia ci sia una buona schiera di Guardie d'Onore, il cui nome sia scritto ed esposto nell'apposito Quadrante.

L'Ora di Guardia non si confonda con l'Ora Santa. Gioverà una breve istruzione. Quando si vogliono acquistare le indulgenze, prendere parte al bene che fanno le altre Guardie d'Onore ed avere il diritto alle Messe di Suffragio, è necessario iscriversi all'Arciconfraternita nazionale di Roma.

Anche senza l'iscrizione, si può divenire Guardie del Sacro Cuore, ma in forma privata.

Compito di queste anime è: Imitare le pie donne, che sul monte del Calvario consolavano Gesù pendente dalla Croce, e fare compagnia al Sacro Cuore chiuso nel Tabernacolo. Il tutto si riduce ad un'ora al giorno. Non vi è nulla di obbligatorio sul come passare l'Ora di Guardia e non è necessario recarsi in Chiesa a trascorrere il tempo in preghiera. Il modo di farla è il seguente:

Si sceglie un'ora del giorno, la più adatta al raccoglimento; può anche cambiarsi, secondo i bisogni, ma è meglio tenere sempre la stessa. Quando scocca l'ora stabilita, da qualunque posto ci si trovi, conviene andare col pensiero davanti al Tabernacolo ed unirsi alle adorazioni dei Cori degli Angeli; si offrono a Gesù in modo speciale le opere di quell'ora. Se è possibile, si reciti qualche preghiera, si legga un buon libro, si cantino delle lodi a Gesù. Nel frattempo, si può anche lavorare, conservando però un po' di raccoglimento. Si evitino le mancanze, anche piccole, e si compia qualche opera buona.

L'Ora di guardia può farsi anche a mezz'ora a mezz'ora; può ripetersi più volte al giorno; si può compiere in compagnia di altri.

Finita l'ora si recita un Pater, Ave e Gloria, ad onore del Sacro Cuore.

Lo scrivente ricorda con piacere che negli anni giovanili, quando lavorava in Parrocchia, aveva circa ottocento anime che giornalmente facevano l'Ora di Guardia e restava edificato dello zelo di certe maestre di taglio e di asilo, le quali facevano con le sartine e con i bambini l'Ora di Guardia in comune.

La devota pratica, di cui si è parlato, fa parte dell'Apostolato della Preghiera.

ESEMPIO
Un militare
Il Cuore di Gesù trova amanti in ogni ceto di persone.

Un giovane aveva lasciata la famiglia per prestare servizio nella vita militare. I sentimenti religiosi, avuti nell'infanzia, e specialmente la devozione al Cuore di Gesù, l'accompagnarono nella vita di caserma, con l'edificazione dei compagni.

Ogni pomeriggio, appena cominciava la sortita, entrava in una Chiesa e li stava per una buona ora raccolto in preghiera.

La sua presenza devota, assidua, in ore in cui la Chiesa era quasi deserta, colpi il Parroco, il quale un giorno lo avvicinò e gli disse:

- Mi piace e nello stesso tempo mi meraviglia la vostra condotta. Lodo la vostra buona volontà a stare davanti al SS. Sacramento.

- Reverendo, se non facessi così, crederei di mancare ad un mio dovere verso Gesù. Impiego tutta la giornata a servizio di un re della terra e non devo impiegare almeno un'ora per Gesù, che è il Re dei re? Godo tanto a fare compagnia al Signore ed è un onore potergli fare un'ora di guardia! -

Quanta sapienza ed amore nel cuore di un militare!

Fioretto. Fare un'Ora di Guardia al Sacro Cuore, possibilmente in compagnia.

Giaculatoria. Amato sia dovunque il Cuore di Gesù

Giugno mese del sacro cuore 11

11° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare le irriverenze che si fanno nelle Chiese.

L'ORA SANTA
La sofferenza che Gesù provò nell'Orto del Getsemani, nessuno può comprenderla appieno. Fu così grande da produrre nel Cuore del Figlio di Dio una tristezza senza paragone, tanto che esclamò: L'anima mia è triste sino alla morte! (S. Matteo, XXVI­38).

In quell'ora di dolore vide tutti i tormenti della Passione ed il cumulo d'iniquità degli uomini, per cui si offriva a riparare.

« Lo spirito è pronto, disse, ma la carne è debole! » (S. Matteo, XXVI-41).

Fu tale lo spasimo del Cuore, che il Corpo del Redentore sudò Sangue.

Gesù, come Uomo, sentì il bisogno del conforto e lo cercò presso gli Apostoli più intimi, Píetro, Giacomo e Giovanni; a tal fine li aveva condotti seco nel Getsemani. Ma gli Apostoli, stanchi, si addormentarono.

Afflitto di tanto abbandono, li svegliò lamentandosi: « E così, non avete potuto vegliare con me neppure un'ora? Vigilate e pregate... » (S. Matteo, XXVI-40).

Il Getsemani di venti secoli fa si ripete anche oggi misteriosamente. Il Cuore Eucaristico di Gesù, Prigioniero d'amore nei Tabernacoli, in modo a noi inspiegabile risente gli effetti delle colpe dell'umanità. Alle anime privilegiate, ed in particolare a Santa Margherita, chiese tante volte di tenergli compagnia davanti al Tabernacolo, per un'ora, durante la notte, per consolarlo.

Conosciuto il desiderio esplicito di Gesù, le anime amanti del Sacro Cuore si affezionarono alla pratica dell'Ora Santa.

In questo mese del Sacro Cuore approfondiamo l'alto significato dell'Ora Santa, per apprezzarla e per farla con frequenza e devozione.

L'Ora Santa è un'ora di compagnia che si fa a Gesù in memoria dell'agonia del Getsemani, per consolarlo delle offese che riceve e per ripararlo dell'abbandono, in cui è lasciato nei Tabernacoli dagli increduli, dagli infedeli e dai cattivi Cristiani.

Quest'ora può farsi solennemente in Chiesa, quando è esposto il Santissimo, e può farsi anche privatamente, o in Chiesa o in casa.

Anime pie che facciano l'Ora Santa privata in Chiesa, ce ne sono poche; si adduce il motivo degli affari domestici. Chi realmente fosse impedito di stare in Chiesa, potrebbe anche in famiglia fare compagnia a Gesù. Come comportarsi in pratica?

Ritirarsi nella propria cameretta; rivolgersi verso la Chiesa più vicina, quasi per mettersi in rapporto diretto con Gesù nel Tabernacolo; recitare lentamente e con devozione le preghiere dell'Ora Santa, contenute in appositi libretti, oppure pensare a Gesù ed a quanto soffrì nella sua Passione, o recitare qualunque preghiera. S'inviti il proprio Angelo Custode ad unirsi alle adorazioni.

L'anima assorta in preghiera non può sfuggire allo sguardo amoroso del Cuore di Gesù. Subito si forma tra Gesù e l'anima una corrente spirituale, apportatrice di pura gioia e di profonda pace.

Diceva Gesù alla sua Serva Suor Menendez: Raccomando a te ed alle anime mie care l'esercizio dell'Ora Santa, poiché questo è uno dei mezzi di offrire a Dio Padre, per la mediazione di Gesù Cristo, una riparazione infinita. -

Il desiderio ardente del Sacro Cuore, dunque, è questo: che i suoi devoti lo amino e lo riparino con l'Ora Santa. Quanto gradirebbe Gesù una organizzazione di turni in proposito!

Una schiera di devoti del Divin Cuore, con a capo una persona fervente, potrebbe mettersi d'accordo a darsi turno, specialmente al giovedì, al venerdì e al giorno festivo, affinché nelle diverse ore ci sia chi ripari il Cuore di Gesù.

Le ore più comode sono quelle della sera ed anche le più propizie, perché le offese più gravi Gesù le suole ricevere nelle ore delle tenebre, specialmente nella serata dei giorni festivi, tempo in cui i mondani si danno alla pazza gioia.

ESEMPIO
Prima chiedi il permesso!
Si è detto sopra che al primo tempo delle rivelazioni del Sacro Cuore a Santa Margherita, sorsero delle difficoltà a credere a quanto la Suora affermava di vedere.e di sentire; tutto disposto dalla Provvidenza, affinché la Santa venisse umiliata. Si fece luce poco per volta.

Quanto ora si narra, avvenne verso gli inizi delle rivelazioni.

Il Sacro Cuore, desideroso che Margherita facesse un'Ora Santa, le disse: Questa notte ti alzerai e verrai davanti al Tabernacolo; dalle undici alla mezzanotte mi terrai compagnia. Prima chiedi il permesso alla Superiora. -

Questa Superiora non prestava fede alle visioni e si meravigliava che il Signore potesse parlare ad una suora così poco istruita e poco capace.

Quando la Santa chiese il permesso, la Madre rispose: Che sciocchezze! Che bella fantasia avete mai! Così, voi pensate davvero che vi sia apparso Nostro Signore!?... Non crediate neppure lontanamente che io vi permetta di alzarvi di notte per andare a fare l'Ora Santa. -

L'indomani riapparve Gesù e Margherita gli disse rattristata: Non ho potuto avere il permesso e non ho soddisfatto al tuo desiderio.

- Sta' tranquilla, rispose Gesù, che non mi hai disgustato; tu hai ubbidito e mi hai dato gloria. Però, domanda di nuovo il permesso; di' alla Superiora che per questa notte mi accontenti. - Anche questa volta ebbe il rifiuto: Alzarsi di notte è una irregolarità alla vita comune. Il permesso non lo do! - Gesù fu privato della gioia di un'Ora Santa; ma non rimase indifferente, poiché disse alla sua prediletta: Avverti la Superiora che, in punizione di non averti dato il permesso, entro il mese ci sarà un lutto in Comunità. Morrà una Suora. -

Entro il mese una Suora passò all'eternità.

Impariamo da questo episodio a superare le difficoltà che certe volte possono sorgere, allorché il Signore c'ispira di offrirgli un'Ora Santa.

Fioretto. Raccogliersi in qualche momento della giornata per fare un po' di Ora Santa.

Giaculatoria. Gesù, accresci in me la fede, la speranza e la carità!

Giugno mese del sacro cuore 10

10° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Pregare per quelli che aspettano grazie dal Sacro Cuore.

I QUINDICI VENERDI' DEL SACRO CUORE
Maria Santissima è onorata dai fedeli, non solo con la pratica dei primi cinque Sabati del mese, ma anche con i Quindici Sabati consecutivi, che si compiono due volte all'anno, chiudendosi il primo turno l'otto maggio, festa di S. Michele Arcangelo, ed il secondo turno il sette ottobre, festa della Madonna del Rosario.

La pietà dei fedeli ha fatto sì che si rendesse un simile omaggio al Sacro Cuore di Gesù, onorandolo, non solo con i nove primi Venerdì, ma anche con i Quindici Venerdì consecutivi.

Questa pratica non toglie nulla alla rivelazione della Grande Promessa, essendo soltanto una intensificazione di riparazione, dato l'aumentare dell'iniquità nel mondo. L'autore di queste pagine si è interessato affinché la devozione dei Quindici Venerdì si diffondesse ovunque. In pochi anni la pia pratica è penetrata in tutto il mondo, è stata bene accolta dai devoti del Sacro Cuore, ha prodotto e continua a produrre frutti ubertosissimi nelle anime. Il manuale, che ormai circola in sette lingue e che porta la Benedizione di Papa Giovanni XXIII, può servire di guida alle anime volonterose.

Si presenta lo scopo e la maniera di compiere questa pratica.

Fine principale dei Quindici Venerdì è la riparazione al Sacro Cuore, tenendo presente ogni venerdì una categoria particolare di peccati dà riparare: o i sacrilegi, o le bestemmie, o gli scandali, ecc.

Fine secondario è ottenere grazie. Il Cuore di Gesù, riparato e consolato da queste Comunioni riparatrici, si dimostra larghissimo nel concedere grazie e favori eccezionali. La diffusione rapida e densa dei Quindici Venerdì non potrebbe spiegarsi, se i fedeli non avessero constatato la generosità di Gesù nel fare grazie.

Ecco le norme:

Ognuno, privatamente, può compiere la devota pratica in qualunque periodo dell'anno.

I turni solenni sono due: il primo comincia verso la metà di marzo e finisce l'ultimo venerdì di giugno; si completano così quindici settimane.

Il secondo turno ha inizio verso la metà di settembre e si chiude l'ultimo venerdì di dicembre.

In casi urgentissimi si possono fare quindici Comunioni di seguito, cioè si compie la pia pratica in due settimane.

Quando si aspettano grazie molto importanti, è consigliabile che diverse persone facciano i Quindici Venerdì assieme.

Chi per impedimento o per dimenticanza non potesse comunicarsi in qualche venerdì, potrebbe supplire un giorno qualsiasi prima che giunga il venerdì successivo.

Quando un venerdì coincide col Primo Venerdì del mese, la Comunione soddisfa all'una ed all'altra pratica.

Non occorre confessarsi volta per volta che ci si comunica; è necessario trovarsi in grazia di Dio.

I Quindici Venerdì possono farsi anche per dare suffragio ai defunti, poiché Gesù, consolato da tante Comunioni riparatrici, consolerà in cambio le anime del Purgatorio. Guarigione istantanea

Chi scrive questo Mese del Sacro Cuore è a conoscenza di molte grazie, anche importantissime, ottenute con la pratica dei Quindici Venerdì, grazie che riguardano tanto l'anima quanto il corpo.

ESEMPIO
Ecco un esempio.
Nella mia dimora, a Catania-Barriera, fui visitato da due coniugi, piuttosto avanzati negli anni. La donna mi disse: Padre, mio marito è ammalato; da quattro anni ha l'ulcera gastrica; non può prendere facilmente cibo, perché s'intensifica il dolore; è contadino e non può andare al lavoro, perché piegandosi soffre troppo. Ci aiuti lei, come Sacerdote, ad ottenere da Dio la guarigione. - Io mi volsi all'uomo: Lei frequenta la Chiesa? - Veramente, no; anzi impedisco a mia moglie di andarvi. - Dice forse qualche bestemmia? - Ogni momento; è il mio linguaggio. - Da molto tempo non si comunica? - Da quando sposai; decine di anni. - Ma come pretende che Dio le faccia la grazia della guarigione, se non cambia vita?! ... - Glielo prometto! Ho tanto bisogno della salute, perché la famiglia è in tristi condizioni.

- Ed allora prometta di comunicarsi al venerdì per quindici settimane, in riparazione dei peccati. Se vuole confessarsi adesso, può farlo.

- Preferisco confessarmi al mio paese. - Libero di farlo. - Dopo di ciò, pregammo assieme il Sacro Cuore. Il buon Gesù, contento del ritorno di quella pecorella all'ovile, operò il miracolo.

Il povero uomo disse alla moglie: Sai che non sento più il dolore? Che sia una mia impressione? - Giunto a casa, provò a mangiare e non avvertì disturbo; fu così nei giorni seguenti. Riprese l'abitudine di sumere cibi di non facile digestione e non provava nè dolore nè difficoltà. Cominciò il lavoro di zappa, senza avvertire l'antico dolore. Per rassicurarsi, dopo alcuni mesi si sottopose alla visita di uno specialista a Catania, e questi, consegnandogli la lastra della radioscopia, gli disse: È sparita l'ulcera gastrica; non è rimasta neppure la traccia! -

Il miracolato ogni venerdì si comunicava ad onore del Sacro Cuore e non si stancava di narrare il suo caso agli amici, concludendo: Non credevo che queste cose potessero avvenire; eppure, io ne sono testimonio!

Fioretto. A qualche anima bisognosa parlare della devozione al Cuore di Gesù, per attirarla a Dio.

Giaculatoria. Gesù mio, misericordia!

GIUGNO mese del sacro cuore 9

9° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Pregare per gl'iscritti alla Massoneria.

I PRIMI VENERDI'
Abbiamo considerato il significato degli emblemi del Sacro Cuore. Conviene ora esporre le varie pratiche, che riguardano la devozione al Cuore di Gesù, cominciando dal Primo Venerdì del mese.

Ripetiamo le parole che Gesù rivolse a Santa Margherita:

« Nell'eccesso della misericordia del mio amore infinito, accorderò a tutti coloro che si comunicano nel Primo Venerdì d'ogni mese, per nove mesi consecutivi, la grazia del pentimento finale, onde essi non morranno nella mia disgrazia, né senza ricevere i Santi Sacramenti, ed il mio Cuore in quell'ora estrema sarà il loro rifugio più sicuro ».

Queste solenni parole di Gesù sono rimaste scolpite nella storia della Chiesa e sono sinonimo di Grande Promessa.

Ed invero, quale promessa maggiore della sicurezza eterna? Giustamente la pratica dei nove Primi Venerdì è chiamata la « Tessera del Paradiso ».

Perché Gesù ha chiesto, fra le opere buone, la Santa Comunione? Perché questa gli rende una grande riparazione e tutti, volendo, possono comunicarsi.

Ha scelto il venerdì, affinché le anime gli rendano il delicato atto di riparazione nel giorno in cui si ricorda la sua morte in Croce.

Perché si meriti la Grande Promessa, devono attuarsi le condizioni volute dal Sacro Cuore:

1° Comunicarsi al Primo Venerdì del mese. Non soddisfa a questa condizione chi, per dimenticanza o per impossibilità, volesse supplire in altro giorno, per esempio la domenica.

2° Comunicarsi per nove mesi consecutivi, cioè senza interruzione alcuna, volontaria o no.

3° La terza condizione, che non è detta espressamente, ma che si riduce logicamente, è: che la Santa Comunione si riceva bene.

Questa condizione abbisogna di delucidazione, perchè importantissima e perchè da tanti è poco tenuta in conto.

Comunicarsi bene significa essere in grazia di Dio, quando si riceve Gesù. D'ordinario tanti, prima di comunicarsi, ricorrono al Sacramento della Confessione, per ricevere l'assoluzione delle colpe mortali. Se non ci si confessa come si deve, non si ottiene il perdono dei peccati; la Confessione resta nulla o sacrilega e la Comunione del Venerdì non ottiene il suo effetto, perché è fatta male.

Chi sa quante persone credono di meritare la Grande Promessa e di fatto non la conseguiranno, proprio per la Confessione mal fatta!

Si confessa male chi, consapevole di grave peccato, volontariamente lo tace o nasconde in Confessione, per vergogna o per altro motivo; chi ha la volontà di ritornare a commettere un peccato mortale, quale sarebbe ad esempio, il proposito di non accettare i figliuoli che Dio volesse mandare nella vita matrimoniale.

Si confessa male, e quindi non merita la Grande Promessa, chi non ha la volontà di fuggire le occasioni prossime gravi di peccato; in tale pericolo sono coloro che, pur facendo la pratica dei nove Primi Venerdì, non vogliono troncare un'amicizia veramente pericolosa, non vogliono rinunziare agli spettacoli immorali, a certi balli moderni scandalosi o a letture pornografiche.

Quanti purtroppo si confessano male, servendosi del Sacramento della Penitenza come di solo scarico momentaneo dei peccati, senza vera emendazione!

Si raccomanda ai devoti del Sacro Cuore di fare bene le Comunioni dei Primi Venerdì, anzi di ripetere la pratica, cioè, finita una serie, cominciarne un'altra; s'interessino affinchè tutti i membri della famiglia, almeno una volta in vita, facciano i nove Venerdì e si preghi che li facciano come si deve.

Si diffonda questa devozione, esortando a compierla vicini e lontani, a voce e per iscritto, distribuendo pagelline della Grande Promessa.

Il Sacro Cuore benedice e predilige coloro che si rendono apostoli dei nove Primi Venerdì.

ESEMPIO
Bontà di Gesù
Era sul letto di morte un professore, già da tempo iscritto alla Massoneria. Né la moglie né altri osavano dirgli di ricevere i Santi Sacramenti, conoscendo la sua ostilità alla Religione. Intanto era gravissimo; stava con la bombola dell'ossigeno per respirare ed il medico aveva detto: Probabilmente domani morrà.

La cognata, devota del Sacro Cuore, assidua alla pratica dei Primi Venerdì, ebbe un'ispirazione: mettere un'immagine di Gesù di fronte al moribondo, attaccata al grande specchio dell'armadio. L'immagine era graziosa ed arricchita di una benedizione particolare. Ciò che avvenne fu narrato più volte dal professore:

- Quella notte stavo assai male; pensavo già alla mia fine. Il mio sguardo andò a posarsi sull'immagine di Gesù, che mi stava dinnanzi. Quel bel volto si animò; gli occhi di Gesù mi fissarono. Che sguardo!... Poi mi rivolse la parola: Sei ancora in tempo. Scegli: o vita o morte! - Ero confuso e risposi: Non saprei scegliere!, - Gesù continuò: Allora scelgo io: Vita! - L'immagine ritornò allo stato normale. - Fin qui il professore.

L'indomani mattina volle il Confessore e ricevette i Santi Sacramenti. Non morì. Dopo altri due anni di vita, Gesù chiamò a sè l'ex-massone.

Il fatto fu narrato allo scrivente dalla stessa cognata.

Fioretto. Recitare un Santo Rosario per la conversione degli iscritti alla Massoneria.

Giaculatoria. Cuore di Gesù, fornace ardente di carità, abbi pietà di noi!

GIUGNO mese del sacro cuore 8

8° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare per coloro che si ribellano alla volontà di Dio nelle sofferenze.

LA CROCE
Gesù ci presenta il suo Divin Cuore sormontato da una piccola Croce. Il segno della Croce, distintivo di ogni cristianó, sia particolarmente il distintivo dei devoti del Sacro Cuore.

Croce significa sofferenza, rinuncia, dedizione. Gesù per la nostra redenzione, per dimostrarci l'infinito suo amore, si sottopose ad ogni genere di dolore, sino a dare la vita, umiliato come un malfattore con la condanna a morte.

Gesù abbracciò la Croce, la portò sulle sue spalle e vi morì inchiodato. Il Divin Maestro ripete a noi le parole che disse durante la sua vita terrena: Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua! (S. Matteo, XVI-24).

I mondani non intendono il linguaggio di Gesù; per loro la vita è unicamente piacere e la loro preoccupazione è tenere lontano tutto ciò che richiede sacrificio.

Le anime che aspirano al Cielo devono considerare la vita come tempo di combattimento, come periodo di prova per dimostrare a Dio il loro amore, come preparazione alla felicità eterna. Per seguire gl'insegnamenti del Vangelo, devono tenere a freno le passioni, andare contro lo spirito del mondo e resistere alle insidie di Satana. Tutto ciò richiede sacrificio e costituisce la croce quotidiana.

Altre croci presenta la vita, più o meno pesanti: povertà, contrasti, umiliazioni, incomprensioni, malattie, lutti, disillusioni ...

Le anime piccine nella vita spirituale, quando godono e tutto va secondo i loro gusti, piene d'amor di Dio, (come credono loro!), esclamano: Signore, come siete buono! Vi amo e vi benedico! Quanto amore mi portate! - Quando invece sono sotto il peso della tribolazione, non avendo il vero amor di Dio, giungono a dire: Signore, perché mi trattate male? ... Vi siete dimenticato di me? ... È questa la ricompensa delle preghiere che faccio? ...

Povere anime! Non comprendono che dove c'è la Croce, c'è Gesù; e dove c'è Gesù, c'è anche la Croce! Non pensano che il Signore dimostra il suo amore a noi, mandandoci più croci che consolazioni.

Certi Santi, qualche giorno in cui non avevano alcun che da soffrire, si lamentavano con Gesù: Oggi, o Signore, pare che vi siate dimenticato di me! Nessuna sofferenza mi avete donata!

La sofferenza, quantunque ripugnante alla natura umana, è preziosa e bisogna apprezzarla: distacca dalle cose del mondo e fa aspirare al Cielo, purifica l'anima, facendo riparare i peccati commessi; aumenta il grado di gloria in Paradiso; è moneta per salvare altre anime e per liberare quelle del Purgatorio; è fonte di gioia spirituale; è consolazione grande per il Cuore di Gesù, che attende l'offerta delle sofferenze come riparazione dell'amore divino offeso.

Come comportarsi nella sofferenza? Prima di tutto si preghi, ricorrendo al Sacro Cuore. Nessuno può comprenderci meglio di Gesù, il quale dice: O voi tutti, che vi affaticate e siete sotto il peso della tribolazione, venite a me ed io vi ristorerò! (Matteo 11-28).

Quando abbiamo pregato, lasciamo fare a Gesù; Egli sa quando liberarci dalla tribolazione; se ci libera subito, ringraziamolo; se ritarda ad esaudirci, ringraziamolo ugualmente, uniformandoci pienamente alla sua volontà, che agisce sempre per il nostro maggior bene spirituale. Quando si prega con fede, l'anima si rafforza e si risolleva.

Una delle Promesse fatte dal Sacro Cuore ai suoi devoti è proprio questa: Li consolerò nelle loro afflizioni. - Gesù non mentisce; perciò si abbia fiducia in Lui.

Si fa un appello ai devoti del Divin Cuore: Non sprecare le sofferenze, neppure le piccole, ed offrirle tutte, sempre con amore a Gesù, affinché Egli le utilizzi per le anime e per consolare il suo Cuore.

ESEMPIO
Sono vostro figlio!
In una nobilissima famiglia romana si era svolta una festa solenne. Il figlio Alessio aveva contratto matrimonio.

Nel fiore degli anni, con una nobile sposa, padrone d'immense ricchezze ... la vita gli si presentava come un giardino in fiore.

Lo stesso giorno delle nozze gli apparve Gesù: Lascia, figlio mio, le delizie del mondo! Segui la via della Croce e avrai un tesoro in Cielo! -

Ardente d'amore per Gesù, senza dire nulla ad alcuno, la prima notte del matrimonio il giovane abbandonò la sposa e la casa e si mise in viaggio, col proposito di visitare le principali Chiese del mondo. Diciassette anni durò la pellegrinazione, seminando al suo passaggio la devozione a Gesù ed a Maria Santissima. Ma quanti sacrifici, privazioni ed umiliazioni! Trascorso questo tempo, Alessio ritornò a Roma e si presentò alla casa paterna senza essere riconosciuto, domandando al padre suo l'elemosina e supplicandolo che lo accettasse in qualità dell'ultimo servo. Fu ammesso al servizio.

Stare nella propria casa e vivere da estraneo; avere il diritto di comandare e stare soggetto; potere essere onorato e ricevere umiliazioni; essere ricco ed essere considerato povero e vivere da tale; e tutto ciò per ben diciassette anni; quanto eroismo in un vero amante di Gesù! Alessio aveva compresa la preziosità della Croce ed era felice di offrire ogni giorno a Dio il tesoro della sofferenza. Gesù lo sosteneva e lo confortava.

Prima di morire lasciò uno scritto: « Sono Alessio, vostro figlio, colui che il primo giorno delle nozze abbandonò la sposa ».

Al momento della morte, Gesù glorificò colui che tanto lo aveva amato. Appena spirata l'anima, in tante Chiese di Roma, mentre i fedeli si erano raccolti, si udì una voce misteriosa: Alessio è morto da Santo! ...

Il Papa Innocenzo Primo, conosciuto il fatto, ordinò che il corpo di Alessio fosse portato con sommo onore nella Chiesa di San Bonifacio.

Innumerevoli miracoli Dio operò al suo sepolcro.

Com'è generoso Gesù con le anime che sono generose nella sofferenza!

Fioretto. Non sprecare le sofferenze, specialmente le piccole, che sono le più frequenti e le più facili a sopportarsi; offrirle con amore al Cuore di Gesù per i peccatori.

Giaculatoria. Dio sia benedetto!

GIUGNO mese del sacro cuore 8

8° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare per coloro che si ribellano alla volontà di Dio nelle sofferenze.

LA CROCE
Gesù ci presenta il suo Divin Cuore sormontato da una piccola Croce. Il segno della Croce, distintivo di ogni cristianó, sia particolarmente il distintivo dei devoti del Sacro Cuore.

Croce significa sofferenza, rinuncia, dedizione. Gesù per la nostra redenzione, per dimostrarci l'infinito suo amore, si sottopose ad ogni genere di dolore, sino a dare la vita, umiliato come un malfattore con la condanna a morte.

Gesù abbracciò la Croce, la portò sulle sue spalle e vi morì inchiodato. Il Divin Maestro ripete a noi le parole che disse durante la sua vita terrena: Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua! (S. Matteo, XVI-24).

I mondani non intendono il linguaggio di Gesù; per loro la vita è unicamente piacere e la loro preoccupazione è tenere lontano tutto ciò che richiede sacrificio.

Le anime che aspirano al Cielo devono considerare la vita come tempo di combattimento, come periodo di prova per dimostrare a Dio il loro amore, come preparazione alla felicità eterna. Per seguire gl'insegnamenti del Vangelo, devono tenere a freno le passioni, andare contro lo spirito del mondo e resistere alle insidie di Satana. Tutto ciò richiede sacrificio e costituisce la croce quotidiana.

Altre croci presenta la vita, più o meno pesanti: povertà, contrasti, umiliazioni, incomprensioni, malattie, lutti, disillusioni ...

Le anime piccine nella vita spirituale, quando godono e tutto va secondo i loro gusti, piene d'amor di Dio, (come credono loro!), esclamano: Signore, come siete buono! Vi amo e vi benedico! Quanto amore mi portate! - Quando invece sono sotto il peso della tribolazione, non avendo il vero amor di Dio, giungono a dire: Signore, perché mi trattate male? ... Vi siete dimenticato di me? ... È questa la ricompensa delle preghiere che faccio? ...

Povere anime! Non comprendono che dove c'è la Croce, c'è Gesù; e dove c'è Gesù, c'è anche la Croce! Non pensano che il Signore dimostra il suo amore a noi, mandandoci più croci che consolazioni.

Certi Santi, qualche giorno in cui non avevano alcun che da soffrire, si lamentavano con Gesù: Oggi, o Signore, pare che vi siate dimenticato di me! Nessuna sofferenza mi avete donata!

La sofferenza, quantunque ripugnante alla natura umana, è preziosa e bisogna apprezzarla: distacca dalle cose del mondo e fa aspirare al Cielo, purifica l'anima, facendo riparare i peccati commessi; aumenta il grado di gloria in Paradiso; è moneta per salvare altre anime e per liberare quelle del Purgatorio; è fonte di gioia spirituale; è consolazione grande per il Cuore di Gesù, che attende l'offerta delle sofferenze come riparazione dell'amore divino offeso.

Come comportarsi nella sofferenza? Prima di tutto si preghi, ricorrendo al Sacro Cuore. Nessuno può comprenderci meglio di Gesù, il quale dice: O voi tutti, che vi affaticate e siete sotto il peso della tribolazione, venite a me ed io vi ristorerò! (Matteo 11-28).

Quando abbiamo pregato, lasciamo fare a Gesù; Egli sa quando liberarci dalla tribolazione; se ci libera subito, ringraziamolo; se ritarda ad esaudirci, ringraziamolo ugualmente, uniformandoci pienamente alla sua volontà, che agisce sempre per il nostro maggior bene spirituale. Quando si prega con fede, l'anima si rafforza e si risolleva.

Una delle Promesse fatte dal Sacro Cuore ai suoi devoti è proprio questa: Li consolerò nelle loro afflizioni. - Gesù non mentisce; perciò si abbia fiducia in Lui.

Si fa un appello ai devoti del Divin Cuore: Non sprecare le sofferenze, neppure le piccole, ed offrirle tutte, sempre con amore a Gesù, affinché Egli le utilizzi per le anime e per consolare il suo Cuore.

ESEMPIO
Sono vostro figlio!
In una nobilissima famiglia romana si era svolta una festa solenne. Il figlio Alessio aveva contratto matrimonio.

Nel fiore degli anni, con una nobile sposa, padrone d'immense ricchezze ... la vita gli si presentava come un giardino in fiore.

Lo stesso giorno delle nozze gli apparve Gesù: Lascia, figlio mio, le delizie del mondo! Segui la via della Croce e avrai un tesoro in Cielo! -

Ardente d'amore per Gesù, senza dire nulla ad alcuno, la prima notte del matrimonio il giovane abbandonò la sposa e la casa e si mise in viaggio, col proposito di visitare le principali Chiese del mondo. Diciassette anni durò la pellegrinazione, seminando al suo passaggio la devozione a Gesù ed a Maria Santissima. Ma quanti sacrifici, privazioni ed umiliazioni! Trascorso questo tempo, Alessio ritornò a Roma e si presentò alla casa paterna senza essere riconosciuto, domandando al padre suo l'elemosina e supplicandolo che lo accettasse in qualità dell'ultimo servo. Fu ammesso al servizio.

Stare nella propria casa e vivere da estraneo; avere il diritto di comandare e stare soggetto; potere essere onorato e ricevere umiliazioni; essere ricco ed essere considerato povero e vivere da tale; e tutto ciò per ben diciassette anni; quanto eroismo in un vero amante di Gesù! Alessio aveva compresa la preziosità della Croce ed era felice di offrire ogni giorno a Dio il tesoro della sofferenza. Gesù lo sosteneva e lo confortava.

Prima di morire lasciò uno scritto: « Sono Alessio, vostro figlio, colui che il primo giorno delle nozze abbandonò la sposa ».

Al momento della morte, Gesù glorificò colui che tanto lo aveva amato. Appena spirata l'anima, in tante Chiese di Roma, mentre i fedeli si erano raccolti, si udì una voce misteriosa: Alessio è morto da Santo! ...

Il Papa Innocenzo Primo, conosciuto il fatto, ordinò che il corpo di Alessio fosse portato con sommo onore nella Chiesa di San Bonifacio.

Innumerevoli miracoli Dio operò al suo sepolcro.

Com'è generoso Gesù con le anime che sono generose nella sofferenza!

Fioretto. Non sprecare le sofferenze, specialmente le piccole, che sono le più frequenti e le più facili a sopportarsi; offrirle con amore al Cuore di Gesù per i peccatori.

Giaculatoria. Dio sia benedetto!

GIUGNO mese del sacro cuore 7

7° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Rendere onore al Sangue che Gesù sparse nella Passione.

LE PIAGHE SANGUINANTI
Diamo uno sguardo al Sacro Cuore. Vi scorgiamo il Sangue nel Cuore ferito e le Piaghe alle mani ed ai piedi.

La devozione alle cinque Piaghe e al Preziosissimo Sangue è intimamente unita a quello del Sacro Cuore. Poiché Gesù mostrò a S. Margherita le sue Sacrosante Piaghe, vuol dire che desidera essere onorato come Crocifisso sanguinante.

Nel 1850 Gesù scelse un'anima, affinché divenisse apostola della sua Passione; fu costei la Serva di Dio Maria Marta Chambon. Le furono rivelati i segreti e la preziosità delle Divine Piaghe. Ecco in succinto il pensiero di Gesù:

« Mi addolora che certe anime considerino la devozione alle Piaghe come strana. Con le mie Sante Piaghe voi potete compartire alla terra tutte le ricchezze del Cielo. Dovete far fruttare questi tesori. Non dovete restare poveri, mentre il vostro Padre Celeste è così ricco. La vostra ricchezza è la mia Passione...

« Ti ho scelta per risvegliare la devozione alla mia santa Passione in questi tempi infelici in cui vivi! Ecco le mie Sante Piaghe!

Non distogliere lo sguardo da questo libro e tu sorpasserai in dottrina i più grandi sapienti.

« La preghiera alle mie Piaghe comprende tutto. Offrile di continuo per la salvezza del mondo! Ogni volta che voi offrite al mio Padre Celeste i meriti delle mie Divine Piaghe, voi guadagnate ricchezze immense. Offrirgli le mie Piaghe è come offrirgli la sua gloria; è offrire il Cielo al Cielo. Il Padre Celeste, davanti alle mie Piaghe, mette da parte la giustizia ed usa misericordia.

« Una delle mie creature, Giuda, mi ha tradito ed ha venduto il mio Sangue; ma voi potete così facilmente ricomprarlo. Una sola goccia del mio Sangue è bastevole a purificare tutto il mondo ... e voi non ci pensate ... non ne conoscete il valore!

« Chi è povero, venga con fede e confidenza e prenda dal tesoro della mia Passione! « La via delle mie Piaghe è così semplice e facile per andare in Paradiso!

« Le Divine Piaghe convertono i peccatori; sollevano gli ammalati nell'anima e nel corpo; assicurano la buona morte. Non vi sarà morte eterna per l'anima che spirerà nelle mie Piaghe, perché esse danno la vera vita ».

Poiché Gesù ha fatto conoscere la preziosità delle sue Ferite e del suo Sangue Divino, se vogliamo essere nel numero dei veri amanti del Sacro Cuore, coltiviamo la devozione alle Sante Piaghe ed al Preziosissimo Sangue.

Nell'antica Liturgia c'era la festa del Divin Sangue e precisamente il primo giorno di luglio. Offriamo questo Sangue del Figlio di Dio al Divin Padre tutti i giorni, e più volte al giorno, specialmente quando il Sacerdote solleva il Calice alla Consacrazione, dicendo: Eterno Padre, io vi offro il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo in isconto dei miei peccati, in suffragio delle anime sante del Purgatorio e per i bisogni di Santa Chiesa!

Santa Maria Maddalena De' Pazzi era solita offrire il Divin Sangue cinquanta volte al giorno. Apparendole Gesù le disse: Da che tu fai questa offerta, non puoi immaginare quanti peccatori si siano convertiti e quante anime siano state liberate dal Purgatorio!

È ormai in circolazione e tanto diffusa la preghiera, che si recita in forma di Rosario, cioè per cinquanta volte: Eterno Padre, io vi offro per il Cuore Immacolato di Maria il Sangue di Gesù Cristo, per la santificazione dei Sacerdoti e la conversione dei peccatori, per i moribondi e le anime del Purgatorio!

Le Sante Piaghe è tanto facile baciarle, servendosi del piccolo Crocifisso, che si suole portare addosso, o di quello che è attaccato alla corona del Rosario. Dando il bacio, con amore e con dolore dei peccati, è bene dire: O Gesù, per le tue Sante Piaghe, pietà di me e del mondo intero!
Ci sono anime che non lasciano passare giorno senza rendere qualche ossequio alle Sacrosante Piaghe, con la recita di cinque Pater e con l'offerta di cinque piccoli sacrifici. Oh, come gradisce il Sacro Cuore queste delicatezze d'amore e come ricambia con particolari benedizioni!

Mentre si presenta l'argomento del Crocifisso, si ricorda ai devoti del Sacro Cuore di avere un pensiero particolare a Gesù ogni venerdì, alle ore tre del pomeriggio, orario in cui il Redentore moriva sulla Croce dissanguato. Si reciti in quel momento qualche preghiera, invitando i familiari a fare altrettanto.

ESEMPIO
Dono straordinario
Un giovane elegante rifiutò l'elemosina ad un poverello, anzi se ne allontanò sdegnato. Ma subito dopo, riflettendo al male fatto, lo richiamò e gli diede una buona offerta. Promise a Dio di non negare mai la carità ad alcun bisognoso.

Gesù gradi questa buona volontà e trasformò quel cuore mondano in un cuore serafico. Gl'infuse il disprezzo del mondo e della sua gloria, gli diede l'amore alla povertà. Alla scuola del Crocifisso il giovane fece passi da gigante nella via della virtù.

Gesù lo premiò anche su questa terra ed un giorno, staccando la mano dalla Croce, gli diede un abbraccio.

Quell'anima generosa ricevette uno dei doni più grandi che Dio possa fare a creatura: l'impressione delle Piaghe di Gesù nel proprio corpo.

Due anni prima di morire era andato sopra un monte, per cominciare il digiuno di quaranta giorni. Una mattina, mentre pregava, vide scendere dal cielo un Serafino, che aveva sei ali luminose ed infocate e le mani ed i piedi forati dai chiodi, come il Crocifisso.

Il Serafino gli disse che era stato mandato da Dio per significargli che avrebbe dovuto avere il martirio d'amore, nella forma di Gesù Crocifisso.

Il santo uomo, ch'era Francesco d'Assisi, si avvide che nel suo corpo erano apparse cinque piaghe: le mani ed i piedi sanguinavano, così anche il costato.

Fortunati gli stimmatizzati, che portano nel corpo le Piaghe di Gesù Crocifisso!

Fortunati anche coloro che onorano le Divine Piaghe e ne portano in cuore la memoria!

Fioretto. Tenere addosso un Crocifisso e baciarne spesso le Piaghe.

Giaculatoria. O Gesù, per le tue Sante Piaghe, pietà di me e del mondo intero!

GIUGNO mese del sacro cuore 7

7° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Rendere onore al Sangue che Gesù sparse nella Passione.

LE PIAGHE SANGUINANTI
Diamo uno sguardo al Sacro Cuore. Vi scorgiamo il Sangue nel Cuore ferito e le Piaghe alle mani ed ai piedi.

La devozione alle cinque Piaghe e al Preziosissimo Sangue è intimamente unita a quello del Sacro Cuore. Poiché Gesù mostrò a S. Margherita le sue Sacrosante Piaghe, vuol dire che desidera essere onorato come Crocifisso sanguinante.

Nel 1850 Gesù scelse un'anima, affinché divenisse apostola della sua Passione; fu costei la Serva di Dio Maria Marta Chambon. Le furono rivelati i segreti e la preziosità delle Divine Piaghe. Ecco in succinto il pensiero di Gesù:

« Mi addolora che certe anime considerino la devozione alle Piaghe come strana. Con le mie Sante Piaghe voi potete compartire alla terra tutte le ricchezze del Cielo. Dovete far fruttare questi tesori. Non dovete restare poveri, mentre il vostro Padre Celeste è così ricco. La vostra ricchezza è la mia Passione...

« Ti ho scelta per risvegliare la devozione alla mia santa Passione in questi tempi infelici in cui vivi! Ecco le mie Sante Piaghe!

Non distogliere lo sguardo da questo libro e tu sorpasserai in dottrina i più grandi sapienti.

« La preghiera alle mie Piaghe comprende tutto. Offrile di continuo per la salvezza del mondo! Ogni volta che voi offrite al mio Padre Celeste i meriti delle mie Divine Piaghe, voi guadagnate ricchezze immense. Offrirgli le mie Piaghe è come offrirgli la sua gloria; è offrire il Cielo al Cielo. Il Padre Celeste, davanti alle mie Piaghe, mette da parte la giustizia ed usa misericordia.

« Una delle mie creature, Giuda, mi ha tradito ed ha venduto il mio Sangue; ma voi potete così facilmente ricomprarlo. Una sola goccia del mio Sangue è bastevole a purificare tutto il mondo ... e voi non ci pensate ... non ne conoscete il valore!

« Chi è povero, venga con fede e confidenza e prenda dal tesoro della mia Passione! « La via delle mie Piaghe è così semplice e facile per andare in Paradiso!

« Le Divine Piaghe convertono i peccatori; sollevano gli ammalati nell'anima e nel corpo; assicurano la buona morte. Non vi sarà morte eterna per l'anima che spirerà nelle mie Piaghe, perché esse danno la vera vita ».

Poiché Gesù ha fatto conoscere la preziosità delle sue Ferite e del suo Sangue Divino, se vogliamo essere nel numero dei veri amanti del Sacro Cuore, coltiviamo la devozione alle Sante Piaghe ed al Preziosissimo Sangue.

Nell'antica Liturgia c'era la festa del Divin Sangue e precisamente il primo giorno di luglio. Offriamo questo Sangue del Figlio di Dio al Divin Padre tutti i giorni, e più volte al giorno, specialmente quando il Sacerdote solleva il Calice alla Consacrazione, dicendo: Eterno Padre, io vi offro il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo in isconto dei miei peccati, in suffragio delle anime sante del Purgatorio e per i bisogni di Santa Chiesa!

Santa Maria Maddalena De' Pazzi era solita offrire il Divin Sangue cinquanta volte al giorno. Apparendole Gesù le disse: Da che tu fai questa offerta, non puoi immaginare quanti peccatori si siano convertiti e quante anime siano state liberate dal Purgatorio!

È ormai in circolazione e tanto diffusa la preghiera, che si recita in forma di Rosario, cioè per cinquanta volte: Eterno Padre, io vi offro per il Cuore Immacolato di Maria il Sangue di Gesù Cristo, per la santificazione dei Sacerdoti e la conversione dei peccatori, per i moribondi e le anime del Purgatorio!

Le Sante Piaghe è tanto facile baciarle, servendosi del piccolo Crocifisso, che si suole portare addosso, o di quello che è attaccato alla corona del Rosario. Dando il bacio, con amore e con dolore dei peccati, è bene dire: O Gesù, per le tue Sante Piaghe, pietà di me e del mondo intero!
Ci sono anime che non lasciano passare giorno senza rendere qualche ossequio alle Sacrosante Piaghe, con la recita di cinque Pater e con l'offerta di cinque piccoli sacrifici. Oh, come gradisce il Sacro Cuore queste delicatezze d'amore e come ricambia con particolari benedizioni!

Mentre si presenta l'argomento del Crocifisso, si ricorda ai devoti del Sacro Cuore di avere un pensiero particolare a Gesù ogni venerdì, alle ore tre del pomeriggio, orario in cui il Redentore moriva sulla Croce dissanguato. Si reciti in quel momento qualche preghiera, invitando i familiari a fare altrettanto.

ESEMPIO
Dono straordinario
Un giovane elegante rifiutò l'elemosina ad un poverello, anzi se ne allontanò sdegnato. Ma subito dopo, riflettendo al male fatto, lo richiamò e gli diede una buona offerta. Promise a Dio di non negare mai la carità ad alcun bisognoso.

Gesù gradi questa buona volontà e trasformò quel cuore mondano in un cuore serafico. Gl'infuse il disprezzo del mondo e della sua gloria, gli diede l'amore alla povertà. Alla scuola del Crocifisso il giovane fece passi da gigante nella via della virtù.

Gesù lo premiò anche su questa terra ed un giorno, staccando la mano dalla Croce, gli diede un abbraccio.

Quell'anima generosa ricevette uno dei doni più grandi che Dio possa fare a creatura: l'impressione delle Piaghe di Gesù nel proprio corpo.

Due anni prima di morire era andato sopra un monte, per cominciare il digiuno di quaranta giorni. Una mattina, mentre pregava, vide scendere dal cielo un Serafino, che aveva sei ali luminose ed infocate e le mani ed i piedi forati dai chiodi, come il Crocifisso.

Il Serafino gli disse che era stato mandato da Dio per significargli che avrebbe dovuto avere il martirio d'amore, nella forma di Gesù Crocifisso.

Il santo uomo, ch'era Francesco d'Assisi, si avvide che nel suo corpo erano apparse cinque piaghe: le mani ed i piedi sanguinavano, così anche il costato.

Fortunati gli stimmatizzati, che portano nel corpo le Piaghe di Gesù Crocifisso!

Fortunati anche coloro che onorano le Divine Piaghe e ne portano in cuore la memoria!

Fioretto. Tenere addosso un Crocifisso e baciarne spesso le Piaghe.

Giaculatoria. O Gesù, per le tue Sante Piaghe, pietà di me e del mondo intero!

GIUGNO mese del sacro cuore 6

6° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare per i pensieri impuri, di odio e di superbia.

LA CORONA DI SPINE
Il Cuore di Gesù è rappresentato con una piccola corona di spine; così fu mostrato a Santa Margherita.

La coronazione di spine che subì il Redentore nel Pretorio di Pilato, gli produsse tante sofferenze. Quelle acute spine, conficcate senza pietà sul Divin Capo, vi rimasero fino a tanto che Gesù non spirò in Croce. Come dicono pii scrittori, con la corona di spine Gesù intese riparare i peccati che si fanno specialmente con il capo, cioè i peccati di pensiero.

Volendo rendere omaggio particolare al Sacro Cuore, riflettiamo oggi sui peccati di pensiero, non solo per evitarli, ma anche per ripararli e consolare Gesù.

Gli uomini vedono le opere; Dio, scrutatore dei cuori, vede i pensieri e ne misura la bontà o la malizia.

Le anime grossolane nella vita spirituale tengono conto delle azioni e delle parole e danno poca importanza ai pensieri, motivo per cui non ne fanno oggetto di esame e neppure di accusa in confessione. Costoro sono in errore.

Tante anime pie invece, delicate di coscienza, sogliono dare troppa importanza ai pensieri e, se non sono ben giudicate, possono cadere nella perplessità di coscienza o nello scrupolo, rendendosi pesante la vita spirituale, che di per sé è soave.

Nella mente hanno sede i pensieri, i quali possono essere indifferenti, buoni o cattivi. La responsabilità di un pensiero davanti a Dio ha luogo soltanto allorché se ne comprende la malizia e poi liberamente si accetta.

Non sono dunque peccato le immaginazioni ed i pensieri cattivi, quando si tengono in mente distrattamente, senza controllo dell'intelligenza e senza l'atto di volontà.

Chi volontariamente commette un peccato di pensiero, mette una spina nel Cuore di Gesù.

Il demonio conosce l'importanza del pensiero e lavora nella mente di ognuno o per disturbare o per fare offendere Dio.

Alle anime di buona volontà, a chi vuole piacere al Cuore di Gesù, si suggerisce il segreto, non solo di non peccare col pensiero, ma di utilizzare gli stessi assalti del demonio. Eccone la pratica:

1. - Viene alla mente il ricordo di una offesa ricevuta; l'amor proprio ferito si risveglia. Sorgono allora sentimenti di avversione e di odio. Appena ci si accorge di ciò, si dica: Gesù, come Tu perdoni a me i peccati, così per tuo amore io perdono al prossimo. Benedici chi mi ha offeso! - Fugge allora il demonio e l'anima resta con la pace di Gesù.

2. - Un pensiero di orgoglio, di superbia o di vanità ingigantisce nella mente. Avvertendolo, si faccia subito un atto di umiltà interna.

3. - Una tentazione contro la fede dà molestia. Approfittare per fare un atto di fede: Credo, o Dio, quanto hai rivelato e la Santa Chiesa propone a credere!

4. - Pensieri contro la purezza turbano la serenità della mente. È Satana che presenta immagini di persone, ricordi tristi, occasioni di peccato... Si resti nella calma; non ci si turbi; non si discuta con la tentazione; non si facciano tanti esami di coscienza; serenamente si pensi ad altro, dopo avere recitata qualche giaculatoria.

Si dà un suggerimento, che diede Gesù a Suor Maria della Trinità: Quando l'immagine di qualche persona attraversa la tua mente, o è naturalmente, oppure per opera di buono o di cattivo spirito, approfitta per pregare per essa. -

Quanti peccati di pensiero si compiono nel mondo in tutte le ore! Ripariamo il Sacro Cuore dicendo lungo il giorno: O Gesù, per la tua coronazione di spine, perdona i peccati di pensiero!

Ad ogni invocazione è come se si togliesse qualche spina dal Cuore di Gesù.

Un ultimo suggerimento. Uno dei tanti disturbi del corpo umano è il mal di testa, che alle volte è un vero martirio o per la intensità o per la durata. Si approfitti per fare degli atti di riparazione al Sacro Cuore, dicendo: « Ti offro, Gesù, questo mal di testa per riparare i miei peccati di pensiero e quelli che si fanno in questo momento nel mondo! ».

La preghiera unita alla sofferenza dà molta gloria a Dio.

ESEMPIO
Guardami, figlia mia!
Le anime amanti del Sacro Cuore si rendono familiare il pensiero della Passione. Gesù, quando apparve a Paray-Le Monial, mostrando il suo Cuore, mostrò anche gli strumenti della Passione e le Piaghe.

Chi medita spesso le sofferenze di Gesù, ripara, ama e si santifica.

Nel palazzo dei Principi di Svezia una ragazzina pensava spesso a Gesù Crocifisso. Si commuoveva al racconto della Passione. La sua piccola mente riandava sovente alle scene più dolorose del Calvario.

Gesù gradì il devoto ricordo dei suoi dolori e volle premiare la pia ragazzina, che allora contava dieci anni. Le apparve Crocifisso e ricoperto di Sangue. - Guardami, figlia mia! ... Così mi hanno ridotto gl'ingrati, che mi disprezzano e non mi amano! -
Da quel giorno la piccola Brigida s'innamorò del Crocifisso, ne parlava con altri e voleva soffrire per rendersi simile a Lui. Giovanissima contrasse le nozze e fu modello di sposa, di madre e poi di vedova. Una sua figliuola divenne Santa ed è S. Caterina di Svezia.

Il pensiero della Passione di Gesù fu per Brigida la vita della sua vita e così ottenne da Dio favori straordinari. Ebbe il dono delle rivelazioni e con abituale frequenza le appariva Gesù ed anche la Madonna. Le celesti rivelazioni fatte a quest'anima formano un prezioso libro ricco di ammaestramenti spirituali.

Brigida raggiunse le cime della santità e divenne una gloria della Chiesa col meditare con assiduità e frutto la Passione di Gesù.

Fioretto. Allontanare subito i pensieri d'impurità e di odio.

Giaculatoria. Gesù, per la tua coronazione di spine perdona i miei peccati di pensiero!

GIUGNO mese del sacro cuore 6

6° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare per i pensieri impuri, di odio e di superbia.

LA CORONA DI SPINE
Il Cuore di Gesù è rappresentato con una piccola corona di spine; così fu mostrato a Santa Margherita.

La coronazione di spine che subì il Redentore nel Pretorio di Pilato, gli produsse tante sofferenze. Quelle acute spine, conficcate senza pietà sul Divin Capo, vi rimasero fino a tanto che Gesù non spirò in Croce. Come dicono pii scrittori, con la corona di spine Gesù intese riparare i peccati che si fanno specialmente con il capo, cioè i peccati di pensiero.

Volendo rendere omaggio particolare al Sacro Cuore, riflettiamo oggi sui peccati di pensiero, non solo per evitarli, ma anche per ripararli e consolare Gesù.

Gli uomini vedono le opere; Dio, scrutatore dei cuori, vede i pensieri e ne misura la bontà o la malizia.

Le anime grossolane nella vita spirituale tengono conto delle azioni e delle parole e danno poca importanza ai pensieri, motivo per cui non ne fanno oggetto di esame e neppure di accusa in confessione. Costoro sono in errore.

Tante anime pie invece, delicate di coscienza, sogliono dare troppa importanza ai pensieri e, se non sono ben giudicate, possono cadere nella perplessità di coscienza o nello scrupolo, rendendosi pesante la vita spirituale, che di per sé è soave.

Nella mente hanno sede i pensieri, i quali possono essere indifferenti, buoni o cattivi. La responsabilità di un pensiero davanti a Dio ha luogo soltanto allorché se ne comprende la malizia e poi liberamente si accetta.

Non sono dunque peccato le immaginazioni ed i pensieri cattivi, quando si tengono in mente distrattamente, senza controllo dell'intelligenza e senza l'atto di volontà.

Chi volontariamente commette un peccato di pensiero, mette una spina nel Cuore di Gesù.

Il demonio conosce l'importanza del pensiero e lavora nella mente di ognuno o per disturbare o per fare offendere Dio.

Alle anime di buona volontà, a chi vuole piacere al Cuore di Gesù, si suggerisce il segreto, non solo di non peccare col pensiero, ma di utilizzare gli stessi assalti del demonio. Eccone la pratica:

1. - Viene alla mente il ricordo di una offesa ricevuta; l'amor proprio ferito si risveglia. Sorgono allora sentimenti di avversione e di odio. Appena ci si accorge di ciò, si dica: Gesù, come Tu perdoni a me i peccati, così per tuo amore io perdono al prossimo. Benedici chi mi ha offeso! - Fugge allora il demonio e l'anima resta con la pace di Gesù.

2. - Un pensiero di orgoglio, di superbia o di vanità ingigantisce nella mente. Avvertendolo, si faccia subito un atto di umiltà interna.

3. - Una tentazione contro la fede dà molestia. Approfittare per fare un atto di fede: Credo, o Dio, quanto hai rivelato e la Santa Chiesa propone a credere!

4. - Pensieri contro la purezza turbano la serenità della mente. È Satana che presenta immagini di persone, ricordi tristi, occasioni di peccato... Si resti nella calma; non ci si turbi; non si discuta con la tentazione; non si facciano tanti esami di coscienza; serenamente si pensi ad altro, dopo avere recitata qualche giaculatoria.

Si dà un suggerimento, che diede Gesù a Suor Maria della Trinità: Quando l'immagine di qualche persona attraversa la tua mente, o è naturalmente, oppure per opera di buono o di cattivo spirito, approfitta per pregare per essa. -

Quanti peccati di pensiero si compiono nel mondo in tutte le ore! Ripariamo il Sacro Cuore dicendo lungo il giorno: O Gesù, per la tua coronazione di spine, perdona i peccati di pensiero!

Ad ogni invocazione è come se si togliesse qualche spina dal Cuore di Gesù.

Un ultimo suggerimento. Uno dei tanti disturbi del corpo umano è il mal di testa, che alle volte è un vero martirio o per la intensità o per la durata. Si approfitti per fare degli atti di riparazione al Sacro Cuore, dicendo: « Ti offro, Gesù, questo mal di testa per riparare i miei peccati di pensiero e quelli che si fanno in questo momento nel mondo! ».

La preghiera unita alla sofferenza dà molta gloria a Dio.

ESEMPIO
Guardami, figlia mia!
Le anime amanti del Sacro Cuore si rendono familiare il pensiero della Passione. Gesù, quando apparve a Paray-Le Monial, mostrando il suo Cuore, mostrò anche gli strumenti della Passione e le Piaghe.

Chi medita spesso le sofferenze di Gesù, ripara, ama e si santifica.

Nel palazzo dei Principi di Svezia una ragazzina pensava spesso a Gesù Crocifisso. Si commuoveva al racconto della Passione. La sua piccola mente riandava sovente alle scene più dolorose del Calvario.

Gesù gradì il devoto ricordo dei suoi dolori e volle premiare la pia ragazzina, che allora contava dieci anni. Le apparve Crocifisso e ricoperto di Sangue. - Guardami, figlia mia! ... Così mi hanno ridotto gl'ingrati, che mi disprezzano e non mi amano! -
Da quel giorno la piccola Brigida s'innamorò del Crocifisso, ne parlava con altri e voleva soffrire per rendersi simile a Lui. Giovanissima contrasse le nozze e fu modello di sposa, di madre e poi di vedova. Una sua figliuola divenne Santa ed è S. Caterina di Svezia.

Il pensiero della Passione di Gesù fu per Brigida la vita della sua vita e così ottenne da Dio favori straordinari. Ebbe il dono delle rivelazioni e con abituale frequenza le appariva Gesù ed anche la Madonna. Le celesti rivelazioni fatte a quest'anima formano un prezioso libro ricco di ammaestramenti spirituali.

Brigida raggiunse le cime della santità e divenne una gloria della Chiesa col meditare con assiduità e frutto la Passione di Gesù.

Fioretto. Allontanare subito i pensieri d'impurità e di odio.

Giaculatoria. Gesù, per la tua coronazione di spine perdona i miei peccati di pensiero!

GIUGNO mese del sacro cuore 5

5° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare le bestemmie, gli scandali ed i delitti.

LA FERITA DEL CUORE
Durante la Passione il Corpo di Gesù fu ricoperto di Piaghe: prima con i flagelli, poi con la corona di spine ed in ultimo con i chiodi della crocifissione. Anche dopo morto, il suo Sacro Corpo ricevette un'altra ferita, più larga e più crudele delle altre, ma anche più significativa. Il centurione, per assicurarsi meglio della morte di Gesù, apri con una lancia il suo Costato e trapassò il Cuore; ne venne fuori un po' di Sangue e qualche goccia d'acqua.

Questa ferita del Cuore Divino fu mostrata a S. Margherita Alacoque, perché la contemplasse e riparasse.

La devozione al Sacro Cuore, oltre che amore, è riparazione. Gesù stesso lo disse: Cerco gloria, amore, riparazione!

Quali colpe può significare la ferita del Cuore? Di certo le più gravi, quelle che feriscono di più il buon Gesù. E queste colpe bisogna riparare generosamente e di continuo.

Il primo peccato che ferisce orribilmente il Sacro Cuore è il sacrilegio eucaristico: il Dio della santità, della bellezza e dell'amore, entrare con la Comunione in un cuore indegno, preda di Satana. Ed ogni giorno sulla faccia della terra quante Comunioni sacrileghe si fanno!

L'altro peccato che apre la ferita del Sacro Costato, è la bestemmia, l'insulto satanico che un verme di terra, l'uomo, lancia contro il suo Creatore, l'Onnipotente, l'Infinito. Chi può contare le bestemmie che giornalmente escono dalla bocca di tanti infelici?

È anche lo scandalo uno dei peccati più gravi, perché apporta la rovina a tante anime che ne subiscono il funesto influsso. Quale ferita dolorosa apre al Sacro Cuore chi dà scandalo!

Il delitto, il sangue innocente sparso, affligge moltissimo il Sacro Cuore. L'omicidio è una colpa così grave, da essere nel numero dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. Eppure, quanti delitti registrano le cronache! Quante risse e ferimenti! Quanti bambini vengono stroncati alla vita, prima che vedano la luce del sole!

Finalmente, ciò che amareggia molto e trafigge il Sacro Cuore, è il peccato mortale commesso da chi è vissuto nell'intimità con Gesù. Anime pie, frequenti alla Mensa Eucaristica, anime che hanno gustato le dolcezze di Gesù ed hanno giurato fedeltà al Re d'amore ... in un momento di passione, dimenticando tutto, commettono il peccato mortale. Ah, che dolore per il Sacro Cuore la caduta di certe anime! ... Gesù ne fece cenno a Santa Margherita, quando le disse: Ma ciò che più mi addolora è che i cuori a me consacrati mi trattino anch'essi così! -

Le ferite si possono risanare o almeno si può mitigarne il dolore. Gesù, mostrando al mondo la ferita del suo Cuore, dice: Guardate com'è ridotto quel Cuore che tanto vi ha amato! Non feritelo più con nuove colpe! ... E voi, miei devoti, riparate l'amore oltraggiato! -

Una condegna riparazione che può farsi da tutti, anche ogni giorno, è l'offerta della S. Comunione per riparare i peccati sopraccennati. Tale offerta costa poco e vale assai. Basta prendere l'abitudine e dire quando ci si comunica: Ti offro, o Dio, questa S. Comunione per riparare il tuo Cuore dei sacrilegi, delle bestemmie, degli scandali, dei delitti e delle cadute delle anime a Te più care!

ESEMPIO
Una madre morente
Viveva in una famiglia un grazioso bambino; naturalmente era l'idolo dei genitori. La mamma faceva i più bei sogni sul suo avvenire.

Un giorno il sorriso di quella famiglia si mutò in pianto. Il bambino, per trastullarsi, prese la pistola del babbo e poi si avviò verso la mamma. La povera donna non si accorse del pericolo. Disgrazia volle che partisse un colpo e la mamma fu ferita gravemente l petto. I rimedi della chirurgia rallentarono la fine, ma la morte fu inevitabile. L'infelice morente, sentendosi prossima a lasciare il mondo, chiese del suo bambino e, quando l'ebbe vicino, lo baciò amorosamente.

O donna, come puoi baciare ancora colui che ti ha troncato la vita?

- ... Sì, è vero! ... Però è mio figlio... ed io l'amo!... -

Anime peccatrici, voi coi vostri peccati siete state la causa della morte di Gesù. Avete ferito mortalmente, e non una volta sola, il suo Divin Cuore! ... Eppure Gesù vi ama ancora; vi aspetta a penitenza e vi apre la porta della misericordia, che è la ferita del suo Costato! Convertitevi e riparate!

Fioretto. Offrite tutte le sofferenze di oggi per consolare Gesù delle offese che riceve.

Giaculatoria. Gesù, perdona i peccati del mondo!

GIUGNO mese del sacro cuore 5

5° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare le bestemmie, gli scandali ed i delitti.

LA FERITA DEL CUORE
Durante la Passione il Corpo di Gesù fu ricoperto di Piaghe: prima con i flagelli, poi con la corona di spine ed in ultimo con i chiodi della crocifissione. Anche dopo morto, il suo Sacro Corpo ricevette un'altra ferita, più larga e più crudele delle altre, ma anche più significativa. Il centurione, per assicurarsi meglio della morte di Gesù, apri con una lancia il suo Costato e trapassò il Cuore; ne venne fuori un po' di Sangue e qualche goccia d'acqua.

Questa ferita del Cuore Divino fu mostrata a S. Margherita Alacoque, perché la contemplasse e riparasse.

La devozione al Sacro Cuore, oltre che amore, è riparazione. Gesù stesso lo disse: Cerco gloria, amore, riparazione!

Quali colpe può significare la ferita del Cuore? Di certo le più gravi, quelle che feriscono di più il buon Gesù. E queste colpe bisogna riparare generosamente e di continuo.

Il primo peccato che ferisce orribilmente il Sacro Cuore è il sacrilegio eucaristico: il Dio della santità, della bellezza e dell'amore, entrare con la Comunione in un cuore indegno, preda di Satana. Ed ogni giorno sulla faccia della terra quante Comunioni sacrileghe si fanno!

L'altro peccato che apre la ferita del Sacro Costato, è la bestemmia, l'insulto satanico che un verme di terra, l'uomo, lancia contro il suo Creatore, l'Onnipotente, l'Infinito. Chi può contare le bestemmie che giornalmente escono dalla bocca di tanti infelici?

È anche lo scandalo uno dei peccati più gravi, perché apporta la rovina a tante anime che ne subiscono il funesto influsso. Quale ferita dolorosa apre al Sacro Cuore chi dà scandalo!

Il delitto, il sangue innocente sparso, affligge moltissimo il Sacro Cuore. L'omicidio è una colpa così grave, da essere nel numero dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. Eppure, quanti delitti registrano le cronache! Quante risse e ferimenti! Quanti bambini vengono stroncati alla vita, prima che vedano la luce del sole!

Finalmente, ciò che amareggia molto e trafigge il Sacro Cuore, è il peccato mortale commesso da chi è vissuto nell'intimità con Gesù. Anime pie, frequenti alla Mensa Eucaristica, anime che hanno gustato le dolcezze di Gesù ed hanno giurato fedeltà al Re d'amore ... in un momento di passione, dimenticando tutto, commettono il peccato mortale. Ah, che dolore per il Sacro Cuore la caduta di certe anime! ... Gesù ne fece cenno a Santa Margherita, quando le disse: Ma ciò che più mi addolora è che i cuori a me consacrati mi trattino anch'essi così! -

Le ferite si possono risanare o almeno si può mitigarne il dolore. Gesù, mostrando al mondo la ferita del suo Cuore, dice: Guardate com'è ridotto quel Cuore che tanto vi ha amato! Non feritelo più con nuove colpe! ... E voi, miei devoti, riparate l'amore oltraggiato! -

Una condegna riparazione che può farsi da tutti, anche ogni giorno, è l'offerta della S. Comunione per riparare i peccati sopraccennati. Tale offerta costa poco e vale assai. Basta prendere l'abitudine e dire quando ci si comunica: Ti offro, o Dio, questa S. Comunione per riparare il tuo Cuore dei sacrilegi, delle bestemmie, degli scandali, dei delitti e delle cadute delle anime a Te più care!

ESEMPIO
Una madre morente
Viveva in una famiglia un grazioso bambino; naturalmente era l'idolo dei genitori. La mamma faceva i più bei sogni sul suo avvenire.

Un giorno il sorriso di quella famiglia si mutò in pianto. Il bambino, per trastullarsi, prese la pistola del babbo e poi si avviò verso la mamma. La povera donna non si accorse del pericolo. Disgrazia volle che partisse un colpo e la mamma fu ferita gravemente l petto. I rimedi della chirurgia rallentarono la fine, ma la morte fu inevitabile. L'infelice morente, sentendosi prossima a lasciare il mondo, chiese del suo bambino e, quando l'ebbe vicino, lo baciò amorosamente.

O donna, come puoi baciare ancora colui che ti ha troncato la vita?

- ... Sì, è vero! ... Però è mio figlio... ed io l'amo!... -

Anime peccatrici, voi coi vostri peccati siete state la causa della morte di Gesù. Avete ferito mortalmente, e non una volta sola, il suo Divin Cuore! ... Eppure Gesù vi ama ancora; vi aspetta a penitenza e vi apre la porta della misericordia, che è la ferita del suo Costato! Convertitevi e riparate!

Fioretto. Offrite tutte le sofferenze di oggi per consolare Gesù delle offese che riceve.

Giaculatoria. Gesù, perdona i peccati del mondo!

GIUGNO mese del Sacro Cuore 4

4° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare per coloro che vivono abitualmente in peccato.

IL CUORE
Consideriamo gli emblemi del Sacro Cuore e procuriamo di trarre profitto dagl'insegnamenti che ci dà il Divin Maestro.

Le richieste che Gesù fece a Santa Margherita furono diverse; la più importante, anzi quella che tutte le racchiude, è la richiesta dell'amore. La devozione al Cuore di Gesù è devozione di amore.

Amare e non essere ricambiati nell'amore, è cosa che rattrista. Fu questo il lamento di Gesù: vedersi trascurato e disprezzato da coloro che tanto ha amato e tanto continua ad amare. Per spingerci ad innamorarci di Lui, presentò il Cuore fiammeggiante.

Il Cuore! ... Nel corpo umano il cuore è il centro della vita; se non pulsa, c'è la morte. Esso è preso come simbolo di amore. - Ti offro il cuore! - si dice a persona amata, volendo significare: Ti offro quanto ho di più prezioso, tutto il mio essere!

Il cuore umano, centro e sorgente degli affetti, deve battere prima di tutto per il Signore, Sommo Bene. Quando un dottore della legge chiese: Maestro, qual è il più grande comandamento? - rispose Gesù: Il primo e massimo comandamento è questo: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente ... (S. Matteo, XXII - 3G).

L'amore di Dio non esclude altri amori. Gli affetti del cuore possono anche dirigersi al nostro simile, ma sempre in rapporto a Dio: amare il Creatore nelle creature.

E' ottima cosa quindi amare i poverelli, amare i nemici e pregare per loro. Benedice il Signore gli affetti che uniscono i cuori degli sposi: dà gloria a Dio l'amore che i genitori portano ai figli ed il loro ricambio.

Se il cuore umano si lascia senza freno, facilmente vi sorgono gli affetti disordinati, che talora sono pericolosi e talvolta gravemente peccaminosi. Il demonio sa che il cuore, se è preso da ardente amore, è capace del più grande bene o del più grande male; perciò quando vuol trascinare un'anima all'eterna perdizione, comincia a legarla con qualche affetto, dicendole dapprima che quell'amore è lecito, anzi doveroso; poi le fa comprendere che non è un gran male ed in fine, vedendola debole, la getta nell'abisso del peccato.

È facile conoscere se l'affetto ad una persona è disordinato: nell'anima resta l'inquietudine, si soffre di gelosia, si pensa di frequente all'idolo del cuore, col pericolo di svegliare le passioni.

Quanti cuori vivono nell'amarezza, perché il loro amore non è secondo la volontà di Dio!

Il cuore non può essere pienamente appagato in questo mondo; cominciano a pregustare la sazietà del cuore, preludio della felicità eterna, soltanto coloro che rivolgono gli affetti a Gesù, al suo Sacro Cuore. Quando Gesù regna sovrano in un'anima, questa trova la pace, la vera gioia, avverte nella mente una luce celeste che l'attrae sempre più al ben operare. I Santi amano fortemente Dio e sono felici anche nelle inevitabili pene della vita. San Paolo esclamava: Sovrabbondo di gioia in ogni mia tribolazione ... Chi può separarmi dall'amore di Cristo? ... (II Corinti, VII-4). I devoti del Sacro Cuore devono nutrire sempre affetti santi e tendere all'amore di Dio. L'amore si alimenta col pensare la persona amata; perciò si rivolga spesso il pensiero a Gesù e s'invochi con fervorose giaculatorie.

Quanto piace a Gesù l'essere pensato! Diceva un giorno alla sua Serva Suor Benigna Consolata: Pensami, pensami spesso, pensami di continuo!

Si licenziava da un Sacerdote una pia donna: Padre, disse, vorrebbe donarmi un buon pensiero? - Volentieri: Non lasciar passare un quarto d'ora, senza pensare a Gesù! - Sorrise la donna.

- Perché questo sorriso? - Dodici anni or sono mi diede lo stesso pensiero e lo scrisse sopra un'immaginetta. Da quel giorno ad oggi sempre ho pensato a Gesù quasi ogni quarto d'ora. - Il Sacerdote, che è lo scrivente, rimase edificato.

Pensiamo dunque spesso a Gesù; offriamogli sovente il cuore; diciamogli: Cuore di Gesù, ogni palpito del mio cuore sia un atto d'amore!

In conclusione: Non sprecare gli affetti del cuore, che sono preziosi, e rivolgerli tutti a Gesù, che è il centro dell'amore.

ESEMPIO
Da peccatrice ... a Santa
Il cuore della donna, specie negli anni giovanili, è come un vulcano in attività. Guai se non si domina!

Una giovane, presa da amore peccaminoso, si gettò a capofitto nell'immoralità. I suoi scandali rovinarono tante anime. Così visse per nove anni, dimentica di Dio, sotto la schiavitù di Satana. Il suo cuore però era inquieto; il rimorso non le dava tregua.

Un giorno le fu annunziato che il suo amante era stato ucciso. Corse sul luogo del delitto ed inorridì a vedere il cadavere di quell'uomo, che aveva considerato come l'oggetto della sua felicità.

- Tutto finito! - pensò la donna.

La grazia di Dio, che suole agire nel tempo del dolore, toccò il cuore della peccatrice. Ritornata a casa, rimase a lungo a riflettere; si riconobbe infelice, macchiata di tante colpe, priva dell'onore ... e pianse.

Si fecero vivi i ricordi dell'infanzia, quando amava Gesù e godeva della pace del cuore. Umiliata si rivolse a Gesù, a quel Cuore Divino che abbraccia il figliuol prodigo. Si sentì rinascere a nuova vita; detestò i peccati; memore degli scandali, andò da porta in porta nel vicinato a chiedere perdono del cattivo esempio dato.

Quel cuore, che prima aveva amato malamente, cominciò ad ardere d'amore per Gesù e si sottopose ad aspre penitenze per riparare il male fatto. Si ascrisse tra le Terziarie Francescane, imitando il Poverello d'Assisi.

Gesù fu lieto di tale conversione e lo dimostrò con apparire spesso a questa donna. Vedendola un giorno ai suoi piedi pentita, come la Maddalena, l'accarezzò dolcemente

e le disse: Brava la mia cara penitente! Sapessi, quanto ti amo! -

L'antica peccatrice oggi è nel numero delle Sante: S. Margherita da Cortona. Buono per lei che troncò gli affetti peccaminosi e diede nel suo cuore il posto a Gesú; Re dei cuori!

Fioretto. Abituarsi a pensare a Gesù spesso, anche ogni quarto d'ora.

Giaculatoria. Gesù, ti amo per coloro che non ti amano!

GIUGNO mese del Sacro Cuore 4

4° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare per coloro che vivono abitualmente in peccato.

IL CUORE
Consideriamo gli emblemi del Sacro Cuore e procuriamo di trarre profitto dagl'insegnamenti che ci dà il Divin Maestro.

Le richieste che Gesù fece a Santa Margherita furono diverse; la più importante, anzi quella che tutte le racchiude, è la richiesta dell'amore. La devozione al Cuore di Gesù è devozione di amore.

Amare e non essere ricambiati nell'amore, è cosa che rattrista. Fu questo il lamento di Gesù: vedersi trascurato e disprezzato da coloro che tanto ha amato e tanto continua ad amare. Per spingerci ad innamorarci di Lui, presentò il Cuore fiammeggiante.

Il Cuore! ... Nel corpo umano il cuore è il centro della vita; se non pulsa, c'è la morte. Esso è preso come simbolo di amore. - Ti offro il cuore! - si dice a persona amata, volendo significare: Ti offro quanto ho di più prezioso, tutto il mio essere!

Il cuore umano, centro e sorgente degli affetti, deve battere prima di tutto per il Signore, Sommo Bene. Quando un dottore della legge chiese: Maestro, qual è il più grande comandamento? - rispose Gesù: Il primo e massimo comandamento è questo: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente ... (S. Matteo, XXII - 3G).

L'amore di Dio non esclude altri amori. Gli affetti del cuore possono anche dirigersi al nostro simile, ma sempre in rapporto a Dio: amare il Creatore nelle creature.

E' ottima cosa quindi amare i poverelli, amare i nemici e pregare per loro. Benedice il Signore gli affetti che uniscono i cuori degli sposi: dà gloria a Dio l'amore che i genitori portano ai figli ed il loro ricambio.

Se il cuore umano si lascia senza freno, facilmente vi sorgono gli affetti disordinati, che talora sono pericolosi e talvolta gravemente peccaminosi. Il demonio sa che il cuore, se è preso da ardente amore, è capace del più grande bene o del più grande male; perciò quando vuol trascinare un'anima all'eterna perdizione, comincia a legarla con qualche affetto, dicendole dapprima che quell'amore è lecito, anzi doveroso; poi le fa comprendere che non è un gran male ed in fine, vedendola debole, la getta nell'abisso del peccato.

È facile conoscere se l'affetto ad una persona è disordinato: nell'anima resta l'inquietudine, si soffre di gelosia, si pensa di frequente all'idolo del cuore, col pericolo di svegliare le passioni.

Quanti cuori vivono nell'amarezza, perché il loro amore non è secondo la volontà di Dio!

Il cuore non può essere pienamente appagato in questo mondo; cominciano a pregustare la sazietà del cuore, preludio della felicità eterna, soltanto coloro che rivolgono gli affetti a Gesù, al suo Sacro Cuore. Quando Gesù regna sovrano in un'anima, questa trova la pace, la vera gioia, avverte nella mente una luce celeste che l'attrae sempre più al ben operare. I Santi amano fortemente Dio e sono felici anche nelle inevitabili pene della vita. San Paolo esclamava: Sovrabbondo di gioia in ogni mia tribolazione ... Chi può separarmi dall'amore di Cristo? ... (II Corinti, VII-4). I devoti del Sacro Cuore devono nutrire sempre affetti santi e tendere all'amore di Dio. L'amore si alimenta col pensare la persona amata; perciò si rivolga spesso il pensiero a Gesù e s'invochi con fervorose giaculatorie.

Quanto piace a Gesù l'essere pensato! Diceva un giorno alla sua Serva Suor Benigna Consolata: Pensami, pensami spesso, pensami di continuo!

Si licenziava da un Sacerdote una pia donna: Padre, disse, vorrebbe donarmi un buon pensiero? - Volentieri: Non lasciar passare un quarto d'ora, senza pensare a Gesù! - Sorrise la donna.

- Perché questo sorriso? - Dodici anni or sono mi diede lo stesso pensiero e lo scrisse sopra un'immaginetta. Da quel giorno ad oggi sempre ho pensato a Gesù quasi ogni quarto d'ora. - Il Sacerdote, che è lo scrivente, rimase edificato.

Pensiamo dunque spesso a Gesù; offriamogli sovente il cuore; diciamogli: Cuore di Gesù, ogni palpito del mio cuore sia un atto d'amore!

In conclusione: Non sprecare gli affetti del cuore, che sono preziosi, e rivolgerli tutti a Gesù, che è il centro dell'amore.

ESEMPIO
Da peccatrice ... a Santa
Il cuore della donna, specie negli anni giovanili, è come un vulcano in attività. Guai se non si domina!

Una giovane, presa da amore peccaminoso, si gettò a capofitto nell'immoralità. I suoi scandali rovinarono tante anime. Così visse per nove anni, dimentica di Dio, sotto la schiavitù di Satana. Il suo cuore però era inquieto; il rimorso non le dava tregua.

Un giorno le fu annunziato che il suo amante era stato ucciso. Corse sul luogo del delitto ed inorridì a vedere il cadavere di quell'uomo, che aveva considerato come l'oggetto della sua felicità.

- Tutto finito! - pensò la donna.

La grazia di Dio, che suole agire nel tempo del dolore, toccò il cuore della peccatrice. Ritornata a casa, rimase a lungo a riflettere; si riconobbe infelice, macchiata di tante colpe, priva dell'onore ... e pianse.

Si fecero vivi i ricordi dell'infanzia, quando amava Gesù e godeva della pace del cuore. Umiliata si rivolse a Gesù, a quel Cuore Divino che abbraccia il figliuol prodigo. Si sentì rinascere a nuova vita; detestò i peccati; memore degli scandali, andò da porta in porta nel vicinato a chiedere perdono del cattivo esempio dato.

Quel cuore, che prima aveva amato malamente, cominciò ad ardere d'amore per Gesù e si sottopose ad aspre penitenze per riparare il male fatto. Si ascrisse tra le Terziarie Francescane, imitando il Poverello d'Assisi.

Gesù fu lieto di tale conversione e lo dimostrò con apparire spesso a questa donna. Vedendola un giorno ai suoi piedi pentita, come la Maddalena, l'accarezzò dolcemente

e le disse: Brava la mia cara penitente! Sapessi, quanto ti amo! -

L'antica peccatrice oggi è nel numero delle Sante: S. Margherita da Cortona. Buono per lei che troncò gli affetti peccaminosi e diede nel suo cuore il posto a Gesú; Re dei cuori!

Fioretto. Abituarsi a pensare a Gesù spesso, anche ogni quarto d'ora.

Giaculatoria. Gesù, ti amo per coloro che non ti amano!

GIUGNO mese del Sacro Cuore 3

3° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Pregare per i moribondi della giornata.

LE PROMESSE
Nel periodo delle contraddizioni, dalle quali fu bersagliata Santa Margherita, Iddio mandò un valido sostegno alla sua prediletta, facendola incontrare con il Padre Claudio De La Colombière, che oggi si venera sugli altari. Quando avvenne l'ultima apparizione solenne, il Padre Claudio era a ParayLe Monial.

Si era nell'Ottava del Corpus Domini, nel giugno del 1675. Nella Cappella del monastero Gesù stava esposto con solennità. Margherita era riuscita ad avere un po' di tempo libero, finite le sue occupazioni, ed approfittò per andare ad adorare il SS. Sacramento. Mentre pregava, si sentì sopraffatta da una forte brama di amare Gesù; Gesù le apparve e le disse:

« Guarda questo Cuore, che ha tanto amato gli uomini da non risparmiare nulla, sino ad esaurire e consumare se stesso, per mostrare il suo amore per essi. In cambio io ricevo dalla maggior parte nient'altro che ingratitudine, a causa delle loro irriverenze, dei loro sacrilegi della freddezza e del disprezzo che mi dimostrano nel Sacramento dell'amore.

« Ma ciò che più mi addolora è che i cuori a me consacrati mi trattino anch'essi così. Per questo domando a te che il venerdì dopo l'ottava del Corpus Domini venga destinato ad una festa speciale per onorare il mio Cuore, ricevendo in quel giorno la S. Comunione e facendo riparazione con un atto solenne, per chiedere riparazione per le offese che mi sono state recate durante il tempo, in cui sono esposto sugli Altari. Ti prometto che il mio Cuore si aprirà per effondere abbondantemente le ricchezze del suo divino amore sopra coloro che in questo modo lo onoreranno e lo faranno onorare da altri ».

La pia Suora, consapevole della sua incapacità, disse: « Io non so come fare per ottenere questo ».

Gesù le rispose: « Rivolgiti al mio servo (Claudio De La Colombière), che ho mandato a te il compimento di questo mio disegno ».

Le apparizioni di Gesù a S. Margherita furono numerose; abbiamo accennato le principali.

È utile, anzi necessario, riportare quanto il Signore disse in altra apparizione. Gesù, per invogliare le anime alla devozione al suo Sacro Cuore, fece dodici promesse:

Concederò ai miei devoti tutte le grazie necessarie al loro stato.

Metterò la pace nelle loro famiglie.

Li consolerò nelle loro afflizioni.

Sarò il loro più sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte.

Spargerò copiose benedizioni sopra le loro imprese.

I peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l'oceano infinito della misericordia.

I tiepidi diverranno fervorosi.

I fervorosi saliranno presto alla più grande perfezione.

Benedirò i luoghi dove sarà esposta ed onorata l'immagine del mio Cuore.

Darò ai Sacerdoti la forza di commuovere i cuori più induriti.

Il nome di coloro che propagheranno questa devozione, sarà scritto nel mio Cuore e non ne verrà cancellato giammai.

Nell'eccesso della misericordia del mio amore infinito accorderò a tutti coloro che si comunicano nel Primo Venerdì di ogni mese, per nove mesi consecutivi, la grazia del pentimento finale, onde essi non morranno nella mia disgrazia, né senza ricevere i Santi Sacramenti, ed il mio Cuore in quell'ora estrema sarà il loro rifugio più sicuro. -

ESEMPIO
Nell'ultima ora
L'autore di queste pagine riporta uno dei tanti episodi della sua vita sacerdotale. Nel 1929 ero a Trapani. Mi pervenne un biglietto con l'indirizzo di un ammalato grave, del tutto incredulo. Mi affrettai ad andare.

Nell'anticamera dell'infermo stava una donna, che vedendomi disse: Reverendo, lei non si azzardi ad entrare; sarà trattato male; vedrà che sarà cacciato. -

Entrai lo stesso. L'infermo mi diede una occhiata di sorpresa e di rabbia: Chi l'ha invitato a venire? Vada via! -

Poco per volta lo calmai, ma non del tutto. Venni a sapere che già aveva oltrepassati i settant'anni e che mai si era confessato e comunicato.

Gli parlai di Dio, della sua misericordia, del Paradiso e dell'inferno; ma egli rispose: E lei crede a queste corbellerie?... Domani sarò morto e tutto sarà finito per sempre... Ora è tempo di smetterla. Vada via! - Per tutta risposta mi sedetti presso il capezzale. L'infermo mi voltò le spalle. Continuai a dirgli: Forse lei è stanco e per il momento non ha voglia di ascoltarmi, ritornerò un'altra volta.

- Non si permetta più di venire! - Non potei fare altro. Prima di allontanarmi gli soggiunsi: Me ne vado. Lei però sappia che si convertirà e morrà con i Santi Sacramenti. Pregherò e farò pregare. - Era il mese del Sacro Cuore ed ogni giorno predicavo al popolo. Esortai tutti a pregare il Cuore di Gesù per il peccatore ostinato, concludendo: Da questo pulpito un giorno annunzierò la sua conversione. - Invitai un altro Sacerdote a tentare una visita all'infermo; ma a questi non fu permesso di entrare. Intanto Gesù lavorava in quel cuore di pietra.

Erano trascorsi sette giorni. L'ammalato si avvicinava alla fine; aprendo gli occhi alla luce della fede, mandò una persona a chiamarmi d'urgenza.

Quale non fu la mia meraviglia e la gioia di vederlo cambiato! Quanta fede, quanto pentimento! Ricevette i Sacramenti con edificazione dei presenti. Mentre baciava con le lacrime agli occhi il Crocifisso, esclamava: Gesù mio, misericordia! ... Signore, perdonatemi! ...

Era presente un deputato al Parlamento, che conosceva la vita del peccatore, ed esclamò: Pare impossibile che un tale uomo faccia una morte così religiosa!

Poco dopo il convertito moriva. Il Sacro Cuore di Gesù lo salvò nell'ultima ora.

Fioretto. Offrire a Gesù tre piccoli sacrifici per i moribondi della giornata.

Giaculatoria. Gesù, per la tua agonia sulla Croce, pietà degli agonizzanti!

GIUGNO mese del Sacro Cuore 3

3° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Pregare per i moribondi della giornata.

LE PROMESSE
Nel periodo delle contraddizioni, dalle quali fu bersagliata Santa Margherita, Iddio mandò un valido sostegno alla sua prediletta, facendola incontrare con il Padre Claudio De La Colombière, che oggi si venera sugli altari. Quando avvenne l'ultima apparizione solenne, il Padre Claudio era a ParayLe Monial.

Si era nell'Ottava del Corpus Domini, nel giugno del 1675. Nella Cappella del monastero Gesù stava esposto con solennità. Margherita era riuscita ad avere un po' di tempo libero, finite le sue occupazioni, ed approfittò per andare ad adorare il SS. Sacramento. Mentre pregava, si sentì sopraffatta da una forte brama di amare Gesù; Gesù le apparve e le disse:

« Guarda questo Cuore, che ha tanto amato gli uomini da non risparmiare nulla, sino ad esaurire e consumare se stesso, per mostrare il suo amore per essi. In cambio io ricevo dalla maggior parte nient'altro che ingratitudine, a causa delle loro irriverenze, dei loro sacrilegi della freddezza e del disprezzo che mi dimostrano nel Sacramento dell'amore.

« Ma ciò che più mi addolora è che i cuori a me consacrati mi trattino anch'essi così. Per questo domando a te che il venerdì dopo l'ottava del Corpus Domini venga destinato ad una festa speciale per onorare il mio Cuore, ricevendo in quel giorno la S. Comunione e facendo riparazione con un atto solenne, per chiedere riparazione per le offese che mi sono state recate durante il tempo, in cui sono esposto sugli Altari. Ti prometto che il mio Cuore si aprirà per effondere abbondantemente le ricchezze del suo divino amore sopra coloro che in questo modo lo onoreranno e lo faranno onorare da altri ».

La pia Suora, consapevole della sua incapacità, disse: « Io non so come fare per ottenere questo ».

Gesù le rispose: « Rivolgiti al mio servo (Claudio De La Colombière), che ho mandato a te il compimento di questo mio disegno ».

Le apparizioni di Gesù a S. Margherita furono numerose; abbiamo accennato le principali.

È utile, anzi necessario, riportare quanto il Signore disse in altra apparizione. Gesù, per invogliare le anime alla devozione al suo Sacro Cuore, fece dodici promesse:

Concederò ai miei devoti tutte le grazie necessarie al loro stato.

Metterò la pace nelle loro famiglie.

Li consolerò nelle loro afflizioni.

Sarò il loro più sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte.

Spargerò copiose benedizioni sopra le loro imprese.

I peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l'oceano infinito della misericordia.

I tiepidi diverranno fervorosi.

I fervorosi saliranno presto alla più grande perfezione.

Benedirò i luoghi dove sarà esposta ed onorata l'immagine del mio Cuore.

Darò ai Sacerdoti la forza di commuovere i cuori più induriti.

Il nome di coloro che propagheranno questa devozione, sarà scritto nel mio Cuore e non ne verrà cancellato giammai.

Nell'eccesso della misericordia del mio amore infinito accorderò a tutti coloro che si comunicano nel Primo Venerdì di ogni mese, per nove mesi consecutivi, la grazia del pentimento finale, onde essi non morranno nella mia disgrazia, né senza ricevere i Santi Sacramenti, ed il mio Cuore in quell'ora estrema sarà il loro rifugio più sicuro. -

ESEMPIO
Nell'ultima ora
L'autore di queste pagine riporta uno dei tanti episodi della sua vita sacerdotale. Nel 1929 ero a Trapani. Mi pervenne un biglietto con l'indirizzo di un ammalato grave, del tutto incredulo. Mi affrettai ad andare.

Nell'anticamera dell'infermo stava una donna, che vedendomi disse: Reverendo, lei non si azzardi ad entrare; sarà trattato male; vedrà che sarà cacciato. -

Entrai lo stesso. L'infermo mi diede una occhiata di sorpresa e di rabbia: Chi l'ha invitato a venire? Vada via! -

Poco per volta lo calmai, ma non del tutto. Venni a sapere che già aveva oltrepassati i settant'anni e che mai si era confessato e comunicato.

Gli parlai di Dio, della sua misericordia, del Paradiso e dell'inferno; ma egli rispose: E lei crede a queste corbellerie?... Domani sarò morto e tutto sarà finito per sempre... Ora è tempo di smetterla. Vada via! - Per tutta risposta mi sedetti presso il capezzale. L'infermo mi voltò le spalle. Continuai a dirgli: Forse lei è stanco e per il momento non ha voglia di ascoltarmi, ritornerò un'altra volta.

- Non si permetta più di venire! - Non potei fare altro. Prima di allontanarmi gli soggiunsi: Me ne vado. Lei però sappia che si convertirà e morrà con i Santi Sacramenti. Pregherò e farò pregare. - Era il mese del Sacro Cuore ed ogni giorno predicavo al popolo. Esortai tutti a pregare il Cuore di Gesù per il peccatore ostinato, concludendo: Da questo pulpito un giorno annunzierò la sua conversione. - Invitai un altro Sacerdote a tentare una visita all'infermo; ma a questi non fu permesso di entrare. Intanto Gesù lavorava in quel cuore di pietra.

Erano trascorsi sette giorni. L'ammalato si avvicinava alla fine; aprendo gli occhi alla luce della fede, mandò una persona a chiamarmi d'urgenza.

Quale non fu la mia meraviglia e la gioia di vederlo cambiato! Quanta fede, quanto pentimento! Ricevette i Sacramenti con edificazione dei presenti. Mentre baciava con le lacrime agli occhi il Crocifisso, esclamava: Gesù mio, misericordia! ... Signore, perdonatemi! ...

Era presente un deputato al Parlamento, che conosceva la vita del peccatore, ed esclamò: Pare impossibile che un tale uomo faccia una morte così religiosa!

Poco dopo il convertito moriva. Il Sacro Cuore di Gesù lo salvò nell'ultima ora.

Fioretto. Offrire a Gesù tre piccoli sacrifici per i moribondi della giornata.

Giaculatoria. Gesù, per la tua agonia sulla Croce, pietà degli agonizzanti!

GIUGNO mese del Sacro cuore 2

2° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Ringraziare Gesù che è morto in Croce per noi.

ALTRE RIVELAZIONI
Santa Margherita Alacoque non vide una sola volta Gesù. Consideriamo quindi altre rivelazioni, per innamorarci maggiormente della sublime devozione al Sacro Cuore.

In una seconda visione, mentre la Santa Suora pregava, Gesù apparve luminoso e le mostrò il suo Divin Cuore sopra un trono di fuoco e di fiamme, emanante raggi da ogni parte, più luminoso del sole e più trasparente di un cristallo. Vi era visibile la ferita che aveva ricevuto sulla Croce dalla lancia del centurione. Il Cuore era circondato da una corona di spine e sormontato da una Croce.

Gesù disse: « Onorate il Cuore di un Dio sotto la figura di questo Cuore di carne. Desidero che tale immagine sia esposta, affinché siano toccati i cuori insensibili degli uomini. Ovunque sarà esposta per essere onorata, scenderà dal cielo ogni sorta di benedizioni ... Ho una sete ardente di essere onorato dagli uomini nel Santo Sacramento e non trovo quasi nessuno che cerchi di appagare il mio desiderio e di alleviare questa mia sete, dandomi un qualche contraccambio di amore ».

Udendo questi lamenti, Margherita si rattristò e promise di riparare col suo amore l'ingratitudine degli uomini.

La terza grande visione ebbe luogo nel primo Venerdì del mese.

Era esposto solennemente il SS. Sacramento e l'Alacoque stava in adorazione. Le apparve il dolce Maestro, Gesù, risplendente di gloria, con le cinque Piaghe che brillavano come cinque soli. Da ogni parte del suo Santo Corpo, uscivano fiamme, e specialmente dal suo adorabile Petto, che somigliava ad una fornace. Apri il Petto ed apparve il suo Divin Cuore, sorgente viva di queste fiamme. Poi disse:

« Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e dai quali non riceve in cambio che ingratitudine e disprezzo! Ciò mi fa soffrire più di quanto io ebbi a soffrire nella mia Passione ... Il solo contraccambio che essi mi rendono per tutto il mio desiderio di far loro del bene, è quello di rigettarmi e trattarmi con freddezza. Tu almeno consolami quanto più ti è possibile ». -

In quel momento si sollevò dal Divin Cuore una fiamma così intensa, che Margherita, pensando che ne sarebbe stata consumata, supplicò Gesù di avere pietà della sua debolezza. Ma Egli disse: « Non temere nulla; soltanto sta' attenta alla mia voce. Ricevi la S. Comunione il più spesso possibile, specialmente al primo venerdì di ogni mese. Ogni notte, tra il giovedì ed il venerdì, ti farò prendere parte all'opprimente tristezza che io sentii nell'Orto degli Ulivi; e questa tristezza ti ridurrà ad un'agonia più dura a sopportarsi della stessa morte. Per tenermi compagnia, ti alzerai tra le undici e la mezzanotte e resterai prostrata davanti a me per un'ora, non solo per placare l'ira divina, chiedendo perdono per i peccatori, ma anche per mitigare in qualche modo l'amarezza che io provai nel Getsemani, vedendomi abbandonato dai miei Apostoli, che mi costrinsero a rimproverarli perché non erano stati capaci di vegliare un'ora sola con me ».

Quando cessò l'apparizione, Margherita svenne. Rinvenuta che fu, piangendo, sostenuta da due Consorelle, si allontanò dal coro.

La buona Suora ebbe molto a soffrire per l'incomprensione della Comunità e particolarmente della Superiora.

ESEMPIO
Una conversione
Gesù concede sempre grazie, dando la salute del corpo e specialmente dell'anima. Il giornale « Il popolo nuovo » - Torino - 7 gennaio 1952, portava un articolo di un famoso comunista, Pasquale Bertiglia, convertito dal Sacro Cuore. Appena ritornato a Dio, chiuse in una busta la tessera del partito comunista e la spedì alla sezione di Asti, con la motivazione: « Voglio passare il resto della mia vita nella Religione ». Si decise a questo passo dopo la guarigione del nipotino Walter. Il bimbo giaceva ammalato nella sua abitazione di Corso Tassoni, 50, a Torino; era minacciato da una paralisi infantile e la madre era disperata. Scrive il Bertiglia nel suo articolo:

« Mi sentivo morire dal dolore ed una notte non potei prender sonno al pensiero del nipotino ammalato. Ero lontano da lui, nella mia abitazione. Quella mattina mi balenò un pensiero: mi alzai da letto ed entrai nello stanzino, occupato un tempo da mia madre morta. Al di sopra della spalliera del letto stava un'immagine del Sacro Cuore, unico segno religioso che fosse rimasto nella mia casa. M'inginocchiai, dopo quarantotto anni che non lo facevo, e dissi: « Se il mio bimbo guarisce, giuro di non bestemmiare più e di cambiare vita!

« Il mio piccolo Walter guarì ed io ritornai a Dio ».

Quante di queste conversioni opera il Sacro Cuore!

Fioretto. Appena alzati da letto, mettersi in ginocchio verso la Chiesa più vicina ed adorare il Cuore di Gesù vivente nel Tabernacolo.

Giaculatoria. Gesù, Prigioniero nei Tabernacoli, io ti adoro!

GIUGNO mese del Sacro cuore 2

2° GIORNO

Pater noster.

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Ringraziare Gesù che è morto in Croce per noi.

ALTRE RIVELAZIONI
Santa Margherita Alacoque non vide una sola volta Gesù. Consideriamo quindi altre rivelazioni, per innamorarci maggiormente della sublime devozione al Sacro Cuore.

In una seconda visione, mentre la Santa Suora pregava, Gesù apparve luminoso e le mostrò il suo Divin Cuore sopra un trono di fuoco e di fiamme, emanante raggi da ogni parte, più luminoso del sole e più trasparente di un cristallo. Vi era visibile la ferita che aveva ricevuto sulla Croce dalla lancia del centurione. Il Cuore era circondato da una corona di spine e sormontato da una Croce.

Gesù disse: « Onorate il Cuore di un Dio sotto la figura di questo Cuore di carne. Desidero che tale immagine sia esposta, affinché siano toccati i cuori insensibili degli uomini. Ovunque sarà esposta per essere onorata, scenderà dal cielo ogni sorta di benedizioni ... Ho una sete ardente di essere onorato dagli uomini nel Santo Sacramento e non trovo quasi nessuno che cerchi di appagare il mio desiderio e di alleviare questa mia sete, dandomi un qualche contraccambio di amore ».

Udendo questi lamenti, Margherita si rattristò e promise di riparare col suo amore l'ingratitudine degli uomini.

La terza grande visione ebbe luogo nel primo Venerdì del mese.

Era esposto solennemente il SS. Sacramento e l'Alacoque stava in adorazione. Le apparve il dolce Maestro, Gesù, risplendente di gloria, con le cinque Piaghe che brillavano come cinque soli. Da ogni parte del suo Santo Corpo, uscivano fiamme, e specialmente dal suo adorabile Petto, che somigliava ad una fornace. Apri il Petto ed apparve il suo Divin Cuore, sorgente viva di queste fiamme. Poi disse:

« Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e dai quali non riceve in cambio che ingratitudine e disprezzo! Ciò mi fa soffrire più di quanto io ebbi a soffrire nella mia Passione ... Il solo contraccambio che essi mi rendono per tutto il mio desiderio di far loro del bene, è quello di rigettarmi e trattarmi con freddezza. Tu almeno consolami quanto più ti è possibile ». -

In quel momento si sollevò dal Divin Cuore una fiamma così intensa, che Margherita, pensando che ne sarebbe stata consumata, supplicò Gesù di avere pietà della sua debolezza. Ma Egli disse: « Non temere nulla; soltanto sta' attenta alla mia voce. Ricevi la S. Comunione il più spesso possibile, specialmente al primo venerdì di ogni mese. Ogni notte, tra il giovedì ed il venerdì, ti farò prendere parte all'opprimente tristezza che io sentii nell'Orto degli Ulivi; e questa tristezza ti ridurrà ad un'agonia più dura a sopportarsi della stessa morte. Per tenermi compagnia, ti alzerai tra le undici e la mezzanotte e resterai prostrata davanti a me per un'ora, non solo per placare l'ira divina, chiedendo perdono per i peccatori, ma anche per mitigare in qualche modo l'amarezza che io provai nel Getsemani, vedendomi abbandonato dai miei Apostoli, che mi costrinsero a rimproverarli perché non erano stati capaci di vegliare un'ora sola con me ».

Quando cessò l'apparizione, Margherita svenne. Rinvenuta che fu, piangendo, sostenuta da due Consorelle, si allontanò dal coro.

La buona Suora ebbe molto a soffrire per l'incomprensione della Comunità e particolarmente della Superiora.

ESEMPIO
Una conversione
Gesù concede sempre grazie, dando la salute del corpo e specialmente dell'anima. Il giornale « Il popolo nuovo » - Torino - 7 gennaio 1952, portava un articolo di un famoso comunista, Pasquale Bertiglia, convertito dal Sacro Cuore. Appena ritornato a Dio, chiuse in una busta la tessera del partito comunista e la spedì alla sezione di Asti, con la motivazione: « Voglio passare il resto della mia vita nella Religione ». Si decise a questo passo dopo la guarigione del nipotino Walter. Il bimbo giaceva ammalato nella sua abitazione di Corso Tassoni, 50, a Torino; era minacciato da una paralisi infantile e la madre era disperata. Scrive il Bertiglia nel suo articolo:

« Mi sentivo morire dal dolore ed una notte non potei prender sonno al pensiero del nipotino ammalato. Ero lontano da lui, nella mia abitazione. Quella mattina mi balenò un pensiero: mi alzai da letto ed entrai nello stanzino, occupato un tempo da mia madre morta. Al di sopra della spalliera del letto stava un'immagine del Sacro Cuore, unico segno religioso che fosse rimasto nella mia casa. M'inginocchiai, dopo quarantotto anni che non lo facevo, e dissi: « Se il mio bimbo guarisce, giuro di non bestemmiare più e di cambiare vita!

« Il mio piccolo Walter guarì ed io ritornai a Dio ».

Quante di queste conversioni opera il Sacro Cuore!

Fioretto. Appena alzati da letto, mettersi in ginocchio verso la Chiesa più vicina ed adorare il Cuore di Gesù vivente nel Tabernacolo.

Giaculatoria. Gesù, Prigioniero nei Tabernacoli, io ti adoro!

Almanacco 30 maggio

Allegato

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GIUGNO mese del Sacro Cuore

1° GIORNO

Padre nostro...

Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione. - Riparare i peccati che oggi si fanno nel mondo.

ORIGINE DELLA DEVOZIONE AL SACRO CUORE
Il Cuore di Gesù cominciò a palpitare d'amore per noi sin dal primo istante della sua Incarnazione. Ardeva d'amore durante la vita terrena ed a San Giovanni Evangelista, l'Apostolo prediletto, fu concesso di sentirne i palpiti nell'ultima Cena, quando posò il capo sul petto del Redentore.

Salito al Cielo, il Cuore di Gesù non cessò di palpitare per noi restando vivo e vero nello stato eucaristico nei Tabernacoli.

Nella pienezza dei tempi, quando gli uomini giacevano nell'indifferenza, affinché si risvegliasse il fervore, Gesù volle mostrare al mondo le meraviglie del suo Cuore lasciando vedere il petto squarciato e le fiamme che lo circondavano.

A ricevere le confidenze di Gesù fu scelta una povera Suora, Margherita Alacoque, umile e pia, dimorante nel monastero di Paray - Le Monial, in Francia.

Dopo il Natale del 1673, nella festa di S. Giovanni Evangelista, Margherita era nel coro del chiostro, da sola, assorta in preghiera davanti al Tabernacolo. Gesù Sacramentato, nascosto sotto i Veli Eucaristici, le si fece vedere in modo sensibile.

Margherita contemplò a lungo la Sacrosanta Umanità di Gesù, meravigliandosi, nella sua umiltà, di essere ammessa a tale visione.

Il volto di Gesù si era atteggiato a mestizia.

La fortunata Suora, in estasi di amore, si abbandonò allo Spirito Divino, aprendo il suo cuore al celeste amore. Gesù la invitò a riposare a lungo sul suo Sacro Petto e le svelò così le meraviglie del suo amore e gl'imperscrutabili segreti del suo Divin Cuore, che sino a quel tempo erano stati nascosti.

Gesù le disse. Il mio Cuore Divino è così infiammato di amore per gli uomini, e per te in particolare, che incapace di contenere più a lungo le fiamme della sua ardente carità, deve diffondere largamente con ogni mezzo e manifestarsi agli uomini per arricchirli dei preziosi tesori, che sono rivelati a te. Ho scelto te, abisso d'indegnità e d'ignoranza, per compiere questo mio grande progetto, affinché tutto sia fatto soltanto da me. Ed ora ... dammi il tuo cuore!

- Oh, ti prego, prendilo, Gesù mio! - Con un tocco della sua mano divina, Gesù estrasse dal petto di Margherita il cuore e lo mise entro il suo Costato.

Dice la Suora: Guardai e vidi il mio cuore dentro il Cuore di Gesù; sembrava un piccolissimo atomo che bruciava in una fornace ardente. Quando il Signore me lo ridiede, vidi una fiamma ardente a forma di cuore. Mentre me lo rimetteva in petto, mi disse: Guarda, diletta mia! Questo è un segno prezioso del mio amore! -

Per Margherita Alacoque: cominciò l'agonia, cioè una vera e propria angoscia fisica. Il cuore che era stato dentro a quello di Gesù Cristo, d'allora in poi divenne una fiamma, che bruciava dentro il suo petto e tale dolore le rimase sino alla fine della vita.

Fu questa la prima rivelazione del Sacro Cuore (Vita di S. Margherita).

ESEMPIO
Un apostolo del S. Cuore di Gesù
Il male che non perdona, la tisi polmonare, aveva colpito un Sacerdote. I rimedi della scienza non riuscirono a frenare il corso della malattia.

L'afflitto Ministro di Dio si rassegnò al volere divino e si dispose al gran passo, alla dipartita da questo mondo. I sogni dell'apostolato, la salvezza di tante schiere di anime ... tutto stava per svanire.

Nella mente del Sacerdote balenò un pensiero: andare a Paray-Le Monial, pregare il Sacro Cuore davanti al Tabernacolo, ove S. Margherita ebbe la rivelazione, fare delle promesse di apostolato e così ottenere il miracolo della guarigione.

Dalla lontana America si portò in Francia.

Genuflesso davanti all'altare del Sacro Cuore, pieno di fede, così pregò: Qui, o Gesù, manifestasti le meraviglie del tuo amore. Dammi una prova d'amore. Se mi vuoi subito in Paradiso, accetto la mia prossima fine terrena. Se operi il miracolo della guarigione, dedicherò tutta la mia vita all'apostolato del tuo Sacro Cuore. -

Mentre pregava, avvertì nel corpo come una forte scossa elettrica. Cessò l'oppressione polmonare, sparì la febbre e si accorse di essere guarito.

Riconoscente al Sacro Cuore, iniziò l'apostolato. Si recò dal Sommo Pontefice, San Pio X, per implorare la Benedizione e non cessò più di propagare la devozione al Divin Cuore, andando in giro per il mondo, tenendo corsi di predicazione, facendo conferenze, pubblicando libri e foglietti, consacrando famiglie al Sacro Cuore, portando ovunque il profumo dell'amore di Dio.

Quel Sacerdote è l'autore di una buona serie di libri, tra cui «Incontro al Re di amore». Il suo nome, Padre Matteo Crawley, resterà negli annali del Sacro Cuore.

Fioretto. Collocare l'immagine del S. Cuore nella propria cameretta, ornarla di fiori e guardarla sovente, recitando qualche pia giaculatoria.

Giaculatoria. Sia lode, onore e gloria al Divin Cuore di Gesù!

Domenica della Divina Misericordia

Allegato

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