Cenni storici.
La presenza romana è ancora testimoniata dai resti di una centuriazione: per esempio, l'attuale via Barucchella era un decumano.
Santandrà e citata per la prima volta in un diploma del 994, con il quale Ottone III concedeva a Rambaldo di Collalto, conte di Treviso, delle terre a nord della via Postumia. Dal 1231 la cappella dipese dall'abbazia di Nervesa, ma nel 1344 risulta passata alla pieve di Povegliano.
Sotto la Repubblica di Venezia, Santandrà ha costituito una villa del quartier Campagna Inferiore parte della podesteria di Treviso.
Architetture religiose.
Chiesa parrocchiale
Di antica origine, fu ampliata alla fine dell'Ottocento
L'edificio si presenta esternamente con una facciata a capanna. Gli interni sono a navata unica, con quattro altari laterali e l'altare maggiore risalente al XVII secolo e rimaneggiato nel XVIII. Degna di nota è la pala Cristo morto, Sant'Andrea e altri santi.
Il campanile è del 1910.