La parrocchia conta circa 2000 abitanti e si estende su due comuni (Villa del Conte e San Martino di Lupari) ponendosi all'estremo confine sud-ovest della Diocesi di Treviso.
Curazia dipendente dalla Parrocchia di Tombolo, è stata eretta il 25 marzo 1936 dall'amministratore diocesano, mons. Carlo Agostini Vescovo di Padova. Pur relativamente giovane, la Parrocchia eredita dall'antica abbazia di Sant'Eufemia e San Pietro di Villanova il titolo patronale nonché quello che rimane degli edifici abbaziali dopo che, nel 1967, fu demolito arbitrariamente il dormitorio posto fra quella che oggi è conosciuta come "Corte Benedettina" e la chiesa parrocchiale che conserva evidenti tracce del suo passato millenario.
Era, infatti, il 29 aprile 1085 quando furono donati ingenti beni alla piccola comunità di monaci cluniacensi che si era insediata nella chiesa già esistente da tempo. Tale donazione diede alla località e alla comunità monastica visibilità e potere fino al 1444 quando, con la m orte dell'ultimo abate eletto, fu data in commenda fino a quando, a metà del '700, non fu creata la curazia.
Da ricordare è sicuramente l'azione svolta dal giovane cappellano di Tombolo, don Giuseppe Sarto (papa s. Pio X) che si recò spesso ad Abbazia per celebrare la s. Messa, spiegare la catechesi agli adulti e visitare gli ammalati. Istituì le scuole per contadini e tenne lezioni private per i ragazzi che intendevano entrare come chierici in seminario.
La chiesa fu riconsacrata solennemente il 16 settembre 1926 dal Vescovo di Treviso, il beato Andrea Giacinto Longhin.