avvisi del 31 gennaio
31 Gennaio 2016 ( 4° Dom Ordinaria C )
Introduzione. In questa quarta Domenica del Tempo Ordinario ci fa da guida il tema del profeta che, per una singolare chiamata, è da Dio inviato all’umanità per portare il Suo messaggio di salvezza in tutti i contesti, quelli favorevoli e quelli ostili. Anche noi, in forza del Battesimo, siamo dei profeti che Dio invia alla gente del nostro tempo. Lasciamoci raggiungere in profondità da questa Parola rivolta a noi.
Atto penitenziale
Signore Tu che sei Vita e Luce dei credenti: abbi pietà di noi
Cristo, Tu che ci hai rigenerato a tua immagine: abbi pietà di noi
Signore Tu che susciti e sostieni la nostra fede, abbi pietà di noi
Presentazione delle Letture:
Prima lettura. Il profeta Geremia narra la vicenda di Grazia che lo ha immesso tra i portavoce di Dio come profeta mandato, carico di una forza spirituale speciale, a un popolo troppo spesso indisponibile agli appelli di Dio.
Seconda lettura. L’apostolo Paolo, dopo aver passato in rassegna i carismi che edificano il Corpo di Cristo che è la Chiesa, focalizza l’attenzione sul carisma più grande di tutti, l’unico destinato a oltrepassare i confini del vivere terreno: la carità, intesa come amore di Dio in noi.
Vangelo. I concittadini di Gesù rimangono perplessi sui suoi atteggiamenti inediti e sulle sue parole dette con autorità. Alla fine lo rifiutano, proprio secondo quanto Gesù disse loro: «Nessun profeta è bene accetto in patria». A noi invece la responsabilità di accoglierlo per quello che Lui è, come il Messia che il Padre ha mandato a noi come incarnazione della sua Misericordia.
PREGHIERA DEI FEDELI
Mediante i profeti Dio ha voluto illuminare il cammino del suo popolo. Anche oggi, attraverso la voce della Chiesa, indica la strada dell'autentica conversione. Rivolgiamoci con fede a Dio dicendo: Illumina il tuo popolo, Signore.
Per la Chiesa: perché viva in pienezza la sua vocazione profetica e sia coraggiosa testimone del Vangelo della vita, anche a costo dell'emarginazione e del rifiuto; PREGHIAMO.
Per i giovani chiamati ad evangelizzare i loro coetanei , perché la Parola che annunciano trovi cuori aperti e disponibili all'ascolto; PREGHIAMO
Per coloro che il Signore manda come profeti nel nostro mondo: accolgano la sofferenza del rifiuto e dell'incomprensione sull'esempio di Gesù Cristo Signore. Preghiamo:
Per la nostra comunità parrocchiale, perché cresca in essa l'impegno di ciascuno a costruire relazioni umane sempre più autentiche e fraterne; PREGHIAMO.
Per tutti noi perché nelle prove della vita sappiamo confidare in Dio e non perdiamo mai il coraggio di annunciare la nostra fede in Cristo; PREGHIAMO.
O Padre, nel tuo Figlio ci hai dato il grande profeta che annuncia e compie la nostra salvezza: le preghiere che ti abbiamo elevato giungano a te per la stessa mediazione di Gesù Cristo. Egli vive regna nei secoli dei secoli.
Gennaio – Febraio 2016 18:00 Def. Anna Maria Di Rocco
+ Giuseppe Girelli (ann.)
31 DOM
8.30 Per le persone dimenticate
10.00 Def. Giovanni Todeschini
11:15 Def. Giacomo Segala
18:00 Sec. int. off. + PER LA PARROCCHIA
1 LUN 8.30 Def. Giuseppe Todeschini
+ Maria Turata ( 7°)
2 MAR 8:30 Def. Luca Romani
+ Per le persone dimenticate
20:30 Presentazione del Signore ( Candelora )
3 MER 8.30 Def. fam. Girelli
4 GIO 8.30 Def. fam. Todeschini
5 VEN 8.30 Per le persone dimenticate
19.30 Def. Giovanni Milanese
6 SAB 8:30 In onore della Madonna
18:00 Def. Rina Girelli + Paolo
7 DOM
Giornata per la Vita 8.30 Per le persone dimenticate
10.00 PER LA PARROCCHIA
11:15 PER I NEO BATTEZZATI
18.00 Per i Giovanni
La chiesa parrocchiale è aperta tutto il giorno!
Chi chiede ai sacerdoti ascolto o consiglio o preghiera
o il Sacramento del Perdono …. NON DISTURBA MAI.
La Segreteria parrocchiale è in Canonica
Dal LUNEDI Al VENERDÌ Pomeriggio Dalle 15.00 Alle 18.00).
La distribuzione di vestiario a cura del Gruppo Missionario
avviene il Sabato pomeriggio sul lato di via Marmolada.
La raccolta di vestiario si fa il Martedì pomeriggio
Cristo Risorto Camminare Insieme!
Bussolengo Dom 31 Gennaio 2016
tel. 045 7153529
d. Antonio 348 7257725 d. Yonas:366 1638423
email: cristo_risorto@libero.it
S. Messa prefest. ore 18 fest. ore 8,30 – 10 - 11,15 – 18
feriale. Ore 8,30 (Martedì e Venerdì anche alle 19,30)
Battesimi: - 7 febbraio e 26 marzo
Confessioni: mezzora prima della Messa feriale e festiva.
Catechismo : 3° e 5° elementare: Venerdì 5 e Sabato 6
1° media: Martedì 2 e Venerdì 5
3° media: oggi domenica 31 gennaio alle 17
genitori della 1° elementare: Domenica 7
Gli Adolescenti si incontrano Giovedì sera.
Il Coro dei ragazzi ha le prove di canto Sabato 14,30-15,30 .
L’UNITALSI- organizza, lunedì 1° febbraio- dalle 20,30 alle 21,30- presso la chiesetta dell’ospedale una veglia di preghiera, in preparazione della giornata mondiale dell’ammalato e in vista del pellegrinaggio a Lourdes di fine Aprile
Il Coro parrocchiale riprende le prove di canto Martedì dopo la s.Messa delle 20,30 per la Presentazione (Candelora)
Domenica 7 febbraio, 38° Giornata per la Vita,
invitiamo le famiglie dei bambini battezzati nel 2015
a partecipare alla s. Messa delle 11,15 inoltre raccogliamo un contributo per il sostegno del Centro Aiuto Vita vicariale,
Si offrono anche fiori in vaso allo stesso scopo di sostegno delle madri in difficoltà.
(All’interno trovi il Messaggio dei Vescovi italiani:
La Misericordia fa rifiorire la vita )
LA MISERICORDIA FA FIORIRE LA VITA
“Siamo noi il sogno di Dio che, da vero innamorato, vuole cambiare la nostra vita”. Con queste parole Papa Francesco invitava a spalancare il cuore alla tenerezza del Padre, “che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati” (1Pt 1,3) e ha fatto fiorire la nostra vita.
La vita è cambiamento
L’Anno Santo della misericordia ci sollecita a un profondo cambiamento. Bisogna togliere “via il lievito vecchio, per essere pasta nuova” (1Cor 5,7), bisogna abbandonare stili di vita sterili, come gli stili ingessati dei farisei. Di loro il Papa dice che “erano forti, ma al di fuori. Erano ingessati. Il cuore era molto debole, non sapevano in cosa credevano. E per questo la loro vita era – la parte di fuori – tutta regolata; ma il cuore andava da una parte all’altra: un cuore debole e una pelle ingessata, forte, dura”. La misericordia, invero, cambia lo sguardo, allarga il cuore e trasforma la vita in dono: si realizza così il sogno di Dio.
La vita è crescita
Una vera crescita in umanità avviene innanzitutto grazie all’amore materno e paterno: “la buona educazione familiare è la colonna vertebrale dell’umanesimo”. La famiglia, costituita da un uomo e una donna con un legame stabile, è vitale se continua a far nascere e a generare. Ogni figlio che viene al mondo è volto del “Signore amante della vita” (Sap 11,26), dono per i suoi genitori e per la società; ogni vita non accolta impoverisce il nostro tessuto sociale. Ce lo ricordava Papa Benedetto XVI: “Lo sterminio di milioni di bambini non nati, in nome della lotta alla povertà, costituisce in realtà l'eliminazione dei più poveri tra gli esseri umani”. Il nostro Paese, in particolare, continua a soffrire un preoccupante calo demografico, che in buona parte scaturisce da una carenza di autentiche politiche familiari. Mentre si continuano a investire notevoli energie a favore di piccoli gruppi di persone, non sembra che ci sia lo stesso impegno per milioni di famiglie che, a volte sopravvivendo alla precarietà lavorativa, continuano ad offrire una straordinaria cura dei piccoli e degli anziani. “Una società cresce forte, cresce buona, cresce bella e cresce sana se si edifica sulla base della famiglia”. È la cura dell’altro – nella famiglia come nella scuola – che offre un orizzonte di senso alla vita e fa crescere una società pienamente umana.
La vita è dialogo
I credenti in ogni luogo sono chiamati a farsi diffusori di vita “costruendo ponti” di dialogo, capaci di trasmettere la potenza del Vangelo, guarire la paura di donarsi, generare la “cultura dell’incontro”. Le nostre comunità parrocchiali e le nostre associazioni sanno bene che “la Chiesa deve venire a dialogo col mondo in cui si trova a vivere”. Siamo chiamati ad assumere lo stile di Emmaus: è il vangelo della misericordia che ce lo chiede. Gesù si mette accanto, anche quando l’altro non lo riconosce o è convinto di avere già tutte le risposte. La sua presenza cambia lo sguardo ai due di Emmaus e fa fiorire la gioia: nei loro occhi si è accesa una luce. Di tale luce fanno esperienza gli sposi che, magari dopo una crisi o un tradimento, scoprono la forza del perdono e riprendono di nuovo ad amare. Ritrovano, così, il sapore pieno delle parole dette durante la celebrazione del matrimonio: “Padre, hai rivelato un amore sconosciuto ai nostri occhi, un amore disposto a donarsi senza chiedere nulla in cambio”. In questa gratuità del dono fiorisce lo spazio umano più fecondo per far crescere le giovani generazioni e per “introdurre – con la famiglia – la fraternità nel mondo”. Il sogno di Dio - fare del mondo una famiglia – diventa metodo quando in essa si impara a custodire la vita dal concepimento al suo naturale termine e quando la fraternità si irradia dalla famiglia al condominio, ai luoghi di lavoro, alla scuola, agli ospedali, ai centri di accoglienza, alle istituzioni civili.
La vita è misericordia
Chiunque si pone al servizio della persona umana realizza il sogno di Dio. Contagiare di misericordia significa aiutare la nostra società a guarire da tutti gli attentati alla vita. L’elenco è impressionante: “È attentato alla vita la piaga dell’aborto. È attentato alla vita lasciar morire i nostri fratelli sui barconi nel canale di Sicilia. È attentato alla vita la morte sul lavoro perché non si rispettano le minime condizioni di sicurezza. È attentato alla vita la morte per denutrizione. È attentato alla vita il terrorismo, la guerra, la violenza; ma anche l’eutanasia. Amare la vita è sempre prendersi cura dell’altro, volere il suo bene, coltivare e rispettare la sua dignità trascendente”. Contagiare di misericordia significa affermare – con papa Francesco – che è la misericordia il nuovo nome della pace. La misericordia farà fiorire la vita: quella dei migranti respinti sui barconi o ai confini dell'Europa, la vita dei bimbi costretti a fare i soldati, la vita delle persone anziane escluse dal focolare domestico e abbandonate negli ospizi, la vita di chi viene sfruttato da padroni senza scrupoli, la vita di chi non vede riconosciuto il suo diritto a nascere. Contagiare di misericordia significa osare un cambiamento interiore, che si manifesta contro corrente attraverso opere di misericordia. Opere di chi esce da se stesso, annuncia l’esistenza ricca in umanità, abita fiducioso i legami sociali, educa alla vita buona del Vangelo e trasfigura il mondo con il sogno di Dio.