Venezia (VE) - Lido
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Ospedale San Camillo

FESTA DI SAN CAMILLO

Celebrare la Festa di San Camillo vuole essere un momento per rendere grazie a Dio del grande dono che ha fatto alla chiesa e al mondo intero: quello di chiamare Camillo perché potesse essere Suo strumento per portare conforto e amore, per essere segno della misericordia di Dio Padre verso coloro che soffrono, senza nessuna distinzione.
Sarà anche il momento del passaggio di consegne tra il superiore uscente, p. Alessandro Viganò, ed il nuovo superiore: p. Marino Marchesan che gia svolgeva il suo ministero come cappellano al san Camillo.

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Funzioni Settimana Santa

Con la Domenica delle Palme, è iniziato un periodo particolare: La Settimana Santa. Un periodo dove saremo condotti per mano nel cuore della nostra fede, cioè nella contemplazione del mistero pasquale di passione, morte e risurrezione di Gesù. Qui vi allego locandina delle Funzioni che si svolgeranno nella chiesa dell'Istituto.....buona Settimana Santa a Tutti

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Locandina Messa con il personale

Il giorno 11 Aprile, come ogni anno, celebreremo la s. messa per prepararci a vivere con fede la settimana santa..... siete tutti invitati

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PACE

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perchè con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio".

Se l'amore è l'arma decisiva per abbattere la guerra, ne viene di conseguenza che la guerra, questo fondaco di odio, di divisioni, di disperazioni e di viltà, è un frutto del peccato, del mio e del peccato di ognuno. Prima dunque di prendersela coi cannoni e con l'atomica, dobbiamo assalire il male che è dentro di noi, che ci oscura lo sguardo, che falsa le parole e i gesti. E devo cominciare da me, senza badare al vicino: e subito. (Don primo Mazzolari)

MITEZZA

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: "Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinchè siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti": (Mt 5, 43-45)

"...La mitezza è la sintesi tra l'amore e comprensione, tra la spinta ad agire in favore dell'altro e la valutazione delle diverse situazioni in cui è possibile imbattersi e che devono essere gestite con prudenza e obiettività. Mitezza non è quel buonismo che tutto scusa, anche ciò che deve essere affrontato con coraggio, pazienza e sano spirito di sopportazione. Mitezza non è timidezza; è dolcezza, soavità di linguaggio; è attesa paziente e cuore longanime. E' l'ambiente richiesto dal dialogo..." (Rocco Quaglia)

VIRTU'

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: "Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perchè chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono".

"...Dove è amore e sapienza, ivi non è timore ne ignoranza. Dove è pazienza e umiltà, ivi non è ira nè turbamento. Dove è povertà con letizia, ivi non è cupidigia nè avarizia. Dove è quiete e meditazione, ivi non è affanno nè dissipazione. Dove è il timore del Signore a custodire la sua casa, ivi il nemico non può trovare via d'entrata. Dove è misericordia e discrezione, ivi non è superfluità nè durezza...." ( San Francesco d'Assisi)


AUTENTICITA'

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: "Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perchè il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora gliele chiediate. Voi dunque pregate cosi: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo cosi in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male". (Mt. 6, 7-13)


"Fa' o Signore che tutta la nostra vita sia un tale specchio di purezza e di trasparenza che tutti, vedendo noi, rendano gloria a te" ( San Giovanni Crisostomo)

AMOREVOLEZZA

Allora i giusti risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?. E il re risponderàloro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me". (Mt. 25,37-40)

"Cosa vuole da te il signore? Egli vuole che dovunque vada, ovunque tu esprima fatica, ovunque metta in atto la tua esistenza, possa sentirsi il buon profumo di Cristo, e che ti lasci scavare l'anima dalle lacrime dei poveri, di oloro che soffrono, e interpreti la vita come dono e non come peso". (Don Tonino Bello)

La Quaresima

La Quaresima è il tempo che precede e dispone alla celebrazione della Pasqua. Tempo d’ascolto della Parola di Dio e di conversione, di preparazione e di memoria del Battesimo, di riconciliazione con Dio e coi fratelli, di ricorso più frequente alle "armi della penitenza cristiana": la preghiera, il digiuno e l'elemosina (vedere Mt 6,1-6.16-18).
A somiglianza dell'antico popolo d'Israele che camminò per quarant’anni nel deserto per essere pronto ad entrare nella terra promessa, la Chiesa, il nuovo popolo di Dio, si prepara per quaranta giorni per celebrare la Pasqua del Signore. Pur essendo un tempo penitenziale, non è un tempo triste e opprimente. Si tratta di un tempo speciale di purificazione e di rinnovamento della vita cristiana, per poter condividere in maggior pienezza e gioia il mistero pasquale del Signore.

La Quaresima è un tempo privilegiato per intensificare il percorso della propria conversione. Questa strada suppone la cooperazione con la grazia. Si tratta di rompere col peccato che abita nel nostro cuore, di allontanarci da tutto quello che ci porta lontano dal piano di Dio, e quindi, dalla nostra felicità e realizzazione personale.

La Quaresima è uno dei due tempi forti dell'anno liturgico e questo va colto in modo chiaro in ognuno dei dettagli della sua celebrazione. Quanto più accentueremo le sue particolarità, più fruttuosamente potremo vivere tutta la sua ricchezza spirituale.

1° Marzo......Mercoledi delle Ceneri.....inizia la Quaresima

Mercoledì delle Ceneri, inizia la Quaresima. È il «tempo forte» che prepara alla Pasqua, culmine dell’Anno liturgico e della vita di ogni cristiano. Come dice san Paolo, è «il momento favorevole» per compiere «un cammino di vera conversione» così da «affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male», si legge nell’orazione colletta all’inizio della Messa del Mercoledì delle Ceneri. Questo itinerario di quaranta giorni che conduce al Triduo pasquale, memoria della passione, morte e risurrezione del Signore, cuore del mistero di Salvezza, è un tempo di cambiamento interiore e di pentimento in cui «il cristiano è chiamato a tornare a Dio “con tutto il cuore” per non accontentarsi di una vita mediocre», ricorda papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima 2017.
.......Il Mercoledì delle Ceneri è giorno di digiuno e astinenza dalle carni (così come lo è il Venerdì Santo, mentre nei Venerdì di Quaresima si è invitati all’astensione dalle carni). Come ricorda uno dei prefazi di Quaresima, «con il digiuno quaresimale» è possibile vincere «le nostre passioni» ed elevare «lo spirito». Durante la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri il sacerdote sparge un pizzico di cenere benedetta sul capo o sulla fronte. Secondo la consuetudine, la cenere viene ricavata bruciando i rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell’anno precedente. La cenere imposta sul capo è un segno che ricorda la nostra condizione di creature ed esorta alla penitenza.

Nel ricevere le ceneri l’invito alla conversione è espresso con una duplice formula: «Convertitevi e credete al Vangelo» oppure «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai». Il primo richiamo è alla conversione che significa cambiare direzione nel cammino della vita e andare controcorrente (dove la “corrente” è lo stile di vita superficiale, incoerente ed illusorio). La seconda formala rimanda agli inizi della storia umana, quando il Signore disse ad Adamo dopo la colpa delle origini: «Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai!» (Gen 3,19). La parola di Dio evoca la fragilità, anzi la morte, che ne è la forma estrema. Ma se l’uomo è polvere, è una polvere preziosa agli occhi del Signore perché Dio ha creato l’uomo destinandolo all’ immortalità. (da Avvenire)



Preghiera alla Vergine Maria "Salute degli Infermi"

O Vergine Maria,
che hai generato all’umanità
il Figlio di Dio, il Signore Gesù,
Vita e Salvezza degli uomini,
e, per questo, sei invocata:
‘Salute degli Infermi’,
guarda con amore materno
alle mie necessità nella sofferenza,
proteggimi nella prova del dolore,
sorreggimi nelle oscurità della fede.
E come un giorno rimanesti
accanto alla Croce del tuo divin Figlio,
intercedi anche ora presso di Lui
per la salute del corpo e la santità dello spirito.
Amen

Il Sacramento dell'Unzione degli infermi

La pratica dell’unzione degli infermi con olio è un gesto che risale ai tempi antichi. Con esso, si esprimeva attenzione premurosa a chi era nella malattia, se ne cercava il lenimento del dolore, se ne curavano le piaghe o le membra sofferenti.
La parabola del Samaritano che “vide un malca-pitato aggredito dai briganti, ne provò compas-sione, gli si avvicinò, ne curò le ferite con olio e vino, lo accompagnò all’albergo”, descrive una pratica conosciuta anche ai tempi di Gesù.

Il sacramento istituito da Gesù
Nella sua vita terrena, Gesù ha avvicinato con infinita compassione ogni sofferenza umana, ed ha incontrato ammalati di ogni genere, dimo-strando ad essi la sua predilezione. Li ha guariti nel corpo e nello spirito per la potenza di quel-l’Amore divino che operava in Lui. I gesti dell’un-zione degli infermi e dell’imposizione delle mani su di essi, in Gesù, sono divenuti ‘segni efficaci’ della vicinanza di Dio e della sua volontà di risanare e salvare tutto l’uomo. Gesù è il Buon Samaritano che può donare la vita fino alla sua pienezza: la Vita divina ed eterna.
Nel sacramento dell’unzione degli infermi, Gesù incontra ancora gli ammalati di ogni tempo, chiede loro di accoglierlo con fede, li invita a di riporre la loro fiducia in Lui.

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Preghiera per la XXV Giornata Mondiale del Malato 2017

Vergine e Madre Maria
che hai trasformato una grotta per animali
nella casa di Gesù
con alcune fasce e una montagna di tenerezza,
a noi, che fiduciosi invochiamo il Tuo nome,
volgi il tuo sguardo benigno.
Piccola serva del Padre
che esulti di gioia nella lode,
amica sempre attenta perché nella nostra vita
non venga a mancare il vino della festa,
donaci lo stupore
per le grandi cose compiute dall’Onnipotente.
Madre di tutti che comprendi le nostre pene,
segno di speranza per quanti soffrono,
con il tuo materno affetto
apri il nostro cuore alla fede;
intercedi per noi la forza di Dio
e accompagnaci nel cammino della vita.
Nostra Signora della premura
partita senza indugio dal tuo villaggio
per aiutare gli altri con giustizia e tenerezza,
apri il nostro cuore alla misericordia
e benedici le mani di quanti toccano
le carni sofferenti di Cristo.
Vergine Immacolata
che a Lourdes hai dato un segno della tua presenza,
come una vera madre cammina con noi,
combatti con noi,
e dona a tutti gli ammalati che fiduciosi ricorrono a te
di sentire la vicinanza dell’amore di Dio. Amen

XXV Giornata Mondiale del Malato 2017

Sabato 11 febbraio 2017 - ore 10.00
Santa Messa presieduta da don Giancarlo Iannotta,
Parroco di Santa Maria Elisabetta e moderatore della Comunità Pastorale.

Chiesa dell'IRCCS Ospedale San Camillo
Via Alberoni 70 - Lido di Venezia

Nel corso della celebrazione sarà amministrato il Sacramento dell'Unzione degli Infermi agli ammalati e alle persone anziane.



Istituendo la Giornata Mondiale del Malato, Giovanni Paolo II colse l’occasione per favorire lo sviluppo di una pastorale verso i malati e i sofferenti e richiamare il dovere del servizio ai malati e ai sofferenti come parte integrante della chiesa

“La celebrazione annuale della Giornata Mondiale del Malto ha lo scopo manifesto di sensibilizzare il popolo di Dio e, di conseguenza, le molteplici istituzioni sanitarie cattoliche e la stessa società civile, alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi; di aiutare chi è malato a valorizzare, sul piano umano e soprattutto su quello soprannaturale, la sofferenza; a coinvolgere in maniera particolare le diocesi, le comunità cristiane, le Famiglie religiose nella pastorale sanitaria; a favorire l’impegno sempre più prezioso del volontariato; a richiamare l’importanza della formazione spirituale e morale degli operatori sanitari e, infine, a far meglio comprendere l’importanza dell’assistenza religiosa agli infermi da parte dei sacerdoti diocesani e regolari, nonché di quanti vivono e operano accanto a chi soffre”

2 febbraio......Conversione di San Camillo

Nel giorno in cui la chiesa celebra la festa in cui Maria e Giuseppe presentano Gesù al tempio, per noi camilliani è un giorno particolare nella storia del nostro Ordine. Ricordiamo la conversione del nostro padre Camillo.
Il 2 febbraio 1575, all’età di 25 anni, il giovane Camillo de Lellis abbandona per sempre la vita sbandata e dissoluta condotta fino a quel momento per dedicarsi completamente ai più bisognosi. La sua conversione avviene in Puglia, nella cosiddetta “Valle dell’inferno”, lungo la strada che collega San Giovanni Rotondo a Manfredonia.

Camillo, soldato di ventura e giocatore incallito, era giunto a Manfredonia da Napoli per cercare fortuna, riducendosi a fare il mendicante davanti alla chiesa di San Domenico. Qui viene notato da un nobile del luogo, Antonio di Nicastro, procuratore dei padri Cappuccini, che gli chiede di lavorare come manovale alla costruzione di un convento e dell’annessa chiesa. Dopo un po’ di titubanza, Camillo accetta.

Nei sessanta giorni in cui è ospite dei frati, l’armonia dei loro canti e la potente testimonianza delle loro azioni lavorano inconsapevolmente dentro di lui, preparandolo all’incontro con Dio. Il primo febbraio 1575 Camillo giunge a San Giovanni Rotondo, per portare viveri ai frati del locale convento. Qui viene accolto dal guardiano padre Angelo, che si intrattiene con lui nel pergolato dell’orto e gli fa “un breve ragionamento spirituale”, parlandogli di Dio e del senso sell’esistenza. Camillo si commuove, è fortemente scosso.

Al mattino del 2 febbraio, festa della Purificazione della Vergine Maria, riparte in direzione di Manfredonia. Qui, sull’altopiano pietroso del Gargano, avviene la sua conversione. “Ah, misero me, che grande cecità è stata la mia vita senza conoscere prima il mio Signore! Perché non mi sono speso per servirlo? Perdona Signore, perdona a questo gran peccatore”, esclama a gran voce."

Domenica 29 Gennaio: lanciamo un messaggio di Pace

Come ogni anno all'ultima domenica di gennaio tutti i bambini e le famiglie del Lido si radunano nella nostra cappella per celebrare insieme la S. Messa della Pace. Seguirà il tradizionale lancio dei palloncini con all'interno un messaggio di Pace.
Un benvenuto a tutti i partecipanti

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Epifania

Il Signore appare come Salvatore di tutti gli uomini. La "stella dei Magi" è segno della chiamata alla fede di tutte le genti

Natale degli Operatori Sanitari 12 Dicembre

Anche quest'anno vogliamo prepararci insieme:
Operatori Sanitari, Ospiti dell'Istituto di cura S. Camillo, Familiari, Volontari e Accompagnatori, con una celebrazione eucaristica al Santo Natale.

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Pellegrinaggio Madonna della Salute

Come ogni anno domani 15 Novembre 2016 un gruppo di nostri ammalati ed anziani accompagnati da parenti e dalle animatrici del San Camillo, si recheranno in pellegrinaggio alla Basilica Santa Maria della Salute in Venezia. Che possa essere questa occasione un momento di intensa preghiera per tutti i partecipanti.

2 Novembre Commemorazione di Tutti i defunti

Locandina per la celebrazione eucaristica che verrà celebrata perpregare insieme e ricordare tutti i nostri cari defunti.

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XXXI Domenica T.O. " Oggi per questa casa è venuta la salvezza"

La liturgia di questa XXXI domenica del Tempo Ordinario nel Vangelo di Luca (19,1-10) ci presenta l'incontro di Gesuù e di Zacheo; meglio ancora
La liturgia di oggi ci presenta la conversione di Zaccheo, lui capo dei pubblicani di Gerico. I pubblicani erano gli esattori dei tributi che i Giudei dovevano pagare all'Imperatore romano, e già per questo motivo erano considerati pubblici peccatori. Per di più, approfittavano spesso della loro posizione per estorcere denaro alla gente. Per questo Zaccheo era molto ricco, ma disprezzato dai suoi concittadini. Quando dunque Gesù, attraversando Gerico, si fermò proprio a casa di Zaccheo, suscitò uno scandalo generale. Il Signore, però, sapeva molto bene quello che faceva. Egli, per così dire, ha voluto rischiare, e ha vinto la scommessa: Zaccheo, profondamente colpito dalla visita di Gesù, decide di cambiare vita, e promette di restituire il quadruplo di ciò che ha rubato. "Oggi per questa casa è venuta la salvezza", dice Gesù, e conclude: "Il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto".
Zaccheo ha accolto Gesù e si è convertito, perché Gesù per primo aveva accolto lui! Non lo aveva condannato, ma era andato incontro al suo desiderio di salvezza. Preghiamo affinché anche noi possiamo sperimentare la gioia di essere visitati dal Figlio di Dio, di essere rinnovati dal suo amore, e trasmettere agli altri la sua misericordia.

Torna a Vivere.....

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni...
Ma ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c'è un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite. Insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo che, invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Ma non trattenerti mai...
(Madre Teresa)

23 Ottobre 90.ma Giornata Missionaria Mondiale

La giornata mondiale missionaria che celebriamo in questa domenica, abbia la finalità che Papa Francesco ha attribuito ad essa nell'anno della misericordia. Essa "ci invita a guardare alla missione ad gentes come una grande, immensa opera di misericordia sia spirituale che materiale". In tal modo, la preghiera ci aiuta ad aprire lo sguardo di fede sul mondo che ancora ha bisogno di Dio e di conoscere Cristo e il suo vangelo di amore e perdono. Nello stesso tempo, il Papa ci ricorda che "siamo tutti invitati ad "uscire", come discepoli missionari, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti, la propria creatività, la propria saggezza ed esperienza nel portare il messaggio della tenerezza e della compassione di Dio all'intera famiglia umana".

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XXII Domenica Tempo Ordinario

«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».(da Lc. 14, 1.7-14)

14 Luglio Festa di San Camillo

Allego la locandina della Festa del 14 Luglio: Festa del nostro santo Fonfatore Camillo de Lellis.
Il gigante buono, il santo della Carità.

"Per prima cosa ognuno di noi chieda al Signore la grazia di un affetto materno verso il suo
prossimo, così che possiamo servirlo con ogni carità tanto nell’anima come nel corpo. Infatti
con la grazia di Dio desideriamo servire tutti gli infermi con quell’affetto che una madre
amorevole suole avere verso il suo unico figliolo infermo." (dagli scritti di san Camillo)

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