avvisi della settimana
Parrocchia San Gaudenzio Vescovo – Esmate
Parrocchia san Nicola da Bari vescovo – Riva di Solto
Parrocchia S. Maria Assunta - Solto
Parrocchia Ss. Ippolito e Cassiano martiri- Zorzino
Parrocchie: 347/1994286 e-mail solto@diocesibg.it; parroco don Lorenzo 339/4581382
Curato don Erminio: 349/5800152 e-mail: ostierminio@gmail.com
AVVISI DELLA SETTIMANA 14 – 21 luglio
Domenica 14 Luglio
XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
CRE presso l’oratorio di Solto: BELLA STORIA
Ogni uomo è una storia di amore che Dio scrive su questa terra!
Sabato sera: Cena del CRE in oratorio
Domenica 21 Luglio
XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Vengono distribuiti i volantini con i programmi delle feste patronali e sagre
In questo sesto anniversario della visita a Lampedusa, il mio pensiero va agli “ultimi” che ogni giorno gridano al Signore, chiedendo di essere liberati dai mali che li affliggono. Sono gli ultimi ingannati e abbandonati a morire nel deserto; sono gli ultimi torturati, abusati e violentati nei campi di detenzione; sono gli ultimi che sfidano le onde di un mare impietoso; sono gli ultimi lasciati in campi di un’accoglienza troppo lunga per essere chiamata temporanea. Essi sono solo alcuni degli ultimi che Gesù ci chiede di amare e rialzare. Purtroppo le periferie esistenziali delle nostre città sono densamente popolate di persone scartate, emarginate, oppresse, discriminate, abusate, sfruttate, abbandonate, povere e sofferenti. Nello spirito delle Beatitudini siamo chiamati a consolare le loro afflizioni e offrire loro misericordia; a saziare la loro fame e sete di giustizia; a far sentire loro la paternità premurosa di Dio; a indicare loro il cammino per il Regno dei Cieli. Sono persone, non si tratta solo di questioni sociali o migratorie! “Non si tratta solo di migranti!”, nel duplice senso che i migranti sono prima di tutto persone umane, e che oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata.
Viene spontaneo riprendere l’immagine della scala di Giacobbe. In Gesù Cristo il collegamento tra la terra e il Cielo è assicurato e accessibile a tutti. Ma salire i gradini di questa scala richiede impegno, fatica e grazia. I più deboli e vulnerabili devono essere aiutati. Mi piace allora pensare che potremmo essere noi quegli angeli che salgono e scendono, prendendo sottobraccio i piccoli, gli zoppi, gli ammalati, gli esclusi: gli ultimi, che altrimenti resterebbero indietro e vedrebbero solo le miserie della terra, senza scorgere già da ora qualche bagliore di Cielo.
Papa Francesco, 8 luglio 2019