Foglietto Loria 6 Febbraio 2022 V domenica tempo ordinario
AVVISI
AVVISO IMPORTANTE: non riuscendo a garantire i distanziamenti per la S. Comunione in processione, si rimane al posto in attesa del ministro.
PULIZIA DELLA CHIESA
Martedì 8 febbraio è il turno della contrada Cornorotto dalle ore 8:30, si ringrazia quanti presteranno il loro servizio.
OFFERTE DAI FUNERALI PER LA SCUOLA D’INFANZIA:
Funerale di Loro Luigia Porcellato per la scuola d’infanzia EURO 104.90;
Funerale di Sbrissa Fernando per la scuola d’infanzia EURO 236.50 Grazie a tutti…
ANNIVERSARIO MORTE DON GIUSEPPE
Sabato 12 febbraio anniversario morte Don Giuseppe Menegon 12 febbraio 27 anni
CORSO GRATUITO ”CUCITO E UNCINETTO”
Ogni mercoledì dalle 9:00 alle 11:00 presso la sala mostre (biblioteca) rispettando le normative anticovid. Info e iscrizioni, Nadia Bergamin 3403178643
INCONTRO DI PREGHIERA PER E CON I GIOVANI A TREVISO "Ora X"
11 Febbraio 2022 ore 20:30 presso il Seminario Vescovile della Diocesi di Treviso.
DATE PROSSIMI BATTESIMI:
Domenica 20 febbraio ore 11:30 in chiesa
Domenica 24 aprile ore 11:30 in chiesa
Domenica 19 giugno ore 11:30 in chiesa
DATE SACRAMENTI:
Prima Confessione III elementare sabato 14 Maggio 2022
Prima Comunione IV elementare domenica 29 Maggio 2022
S. Cresima II media domenica 20 Marzo 2022
PELLEGRINAGGIO a GIUGNO delle NOSTRE PARROCCHIE
Gita–Pellegrinaggio a Lanciano, S. Giovanni Rotondo (S.Padre Pio) Monte Sant’Angelo, Manfredonia e Loreto.
Da Venerdi 10 a domenica 12 giugno 2022.
Preiscrizioni in canonica a Bessica o in cartoleria f.lli Guarise a Ramon
“SUBITO CERCAMMO DI PARTIRE” (At 16,19): nuova lettera pastorale del Vescovo
”Riflessioni sulle difficoltà e sulla gioia del camminare insieme e sui passi da condividere” E’ arrivata in questi giorni nelle parrocchie con alcune copie, in forma di libretto per i membri dei Consigli e degli operatori pastorali. Per raggiungere più persone possibili, comunque, la lettera è già scaricabile (basta collegarsi al sito www.diocesitv.it cliccando sul link oppure direttamente all’indirizzo https://www.diocesitv.it /wp-content/uploads/sites/28/2022/01/Michele-Tomasi-Subito-cercammo-di-partire-Lettera-pastorale-2022.pdf ). BRANO BIBLICO DI RIFERIMENTO: Dagli ATTI DEGLI APOSTOLI (At 16,10-15) Dopo che ebbe questa visione, subito cercammo di partire per la Macedonia, ritenendo che Dio ci avesse chiamati ad annunciare loro il Vangelo. Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni. Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite. Ad ascoltare c'era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo. Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: “Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa”. E ci costrinse ad accettare».
LE RIFLESSIONI DEL VESCOVO MICHELE: (Le stiamo pubblicando “a puntate” nei “foglietti”) Lidia, una di quelle donne, aderisce alle parole di Paolo perché il Signore le ha aperto il cuore. Partendo dal suo incontro, rapido ma sicuramente intenso, si fa battezzare insieme alla sua famiglia e poi forza un po’ la mano a Paolo, costringendolo ad accogliere il suo invito a rimanere nella sua casa: tutti i piani sono stati ancora una volta stravolti, ma proprio attraverso la fede di questa 10 donna è nata la Chiesa in Europa, è stato gettato il seme della nostra fede. Noi pure abbiamo preso il largo negli ultimi mesi e siamo di nuovo in cammino in territori nuovi. Anche a noi viene chiesto di cercare compagni di strada con cui condividere l’esperienza di fede. Anche noi riceviamo stimoli inediti, da cui possono scaturire parole nuove, capaci di aprire il cuore, così come era accaduto a Lidia, la commerciante di porpora, credente in Dio, che era là ed ascoltava.
Credo che tutti noi sentiamo l’esigenza di parole buone che ci diano orientamento e che ci indichi - no la strada. Per poter anche solamente accennare a queste parole buone, il primo passo dovrà essere – come per Lidia – l’ascolto. Ascolto che ha bisogno di silenzio, di tempo, di calma, di tanta attenzione. Chiunque sia la fonte della parola che vogliamo ascoltare.
UNA PICCOLA VICENDA PERSONALE: A un simile silenzio sono stato chiamato di recente – dovrei dire costretto – da una piccola vicenda di vita. Non riesco a fare a meno di notare l’ironia della vicenda: mi sono trovato a riettere, in vista del Sinodo dei Vescovi per il quale siamo interpellati da Papa Francesco, sul valore del «camminare insieme» – di quello che chiamiamo sinodo, sinodalità, cammino sinodale – in un periodo particolare della mia vita, durante il quale, a causa di un banale incidente in montagna, per quasi tre mesi non ho potuto camminare, potendo poi riprendere solo lentamente la capacità di muovere i passi (un passo dopo l’altro). Mai mi era capitato di riettere tanto sull’immagine del cammino e del camminare, e contemporaneamente di dover porre tanta attenzione e tanta fatica sul mio corpo, proprio per riuscire a camminare di nuovo. L’esperienza di quelle settimane è stata particolarmente intensa: concentrata, limitata a lungo Una piccola vicenda personale 12 a quattro mura, in compagnia di poche – generosissime – persone, e forse anche per questo particolarmente istruttiva e formativa. Ho osservato, ho ascoltato, ho riettuto. Non voglio certo mettere al centro dell’attenzione questa mia piccola e limitata esperienza – quanti sono coloro che davvero so¬rono per malattia, o infermità, e in questa loro condizione si sentono o sono abbandonati, soli, sconfortati, a¬aticati. Vorrei però partire da alcune delle riessioni di questa mia strana scorsa estate per scoprire se queste possono aiutarci a cogliere il senso del «ripartire» e del «camminare insieme»: ripartire come desideriamo tutti nella fase attuale della pandemia, e camminare insieme come già stiamo facendo in Diocesi, almeno a partire dal Cammino sinodale degli anni scorsi e, come ci chiede con intensità e con amore Papa Francesco in questo nostro nuovo periodo sinodale, assieme alla Chiesa universale tutta..
CAMMINARE E’ COMPLESSO: Come vi dicevo, ho sperimentato quanto camminare non sia così banale come sembra. Penso sia un po’ come respirare: gli ammalati di Covid sanno sicuramente tanto, troppo, a questo proposito. Camminare è un’operazione complessa, che noi svolgiamo in maniera semplice, immediata, senza rietterci sopra: appena decidiamo di metterci in movimento, le cose funzionano praticamente da sole. Ma camminare presuppone molte caratteristiche siche, alcune attitudini mentali, numerose disposizioni rispetto al nostro essere nello spazio e nel tempo. Ed essere in grado di camminare ci apre poi molte possibilità, ci permette di vivere esperienze che ci sembrano ovvie e scontate, almeno no al momento in cui ci sono precluse. Ho dovuto vivere un periodo di un mese e più con le gambe bloccate dai tutori, senza poter piegare le ginocchia, e quindi, in pratica, senza potermi alzare dal letto. (..continua nel prossimo numero)