Il “don-Enrico-pensiero” su certi fatti di certi giovanissimi...
Gentili amici,
più che il danno ad un bene comune e al non rispetto delle cose altrui, quello che mi fa star più male in merito al vandalismo di cui sapete è a certi modi "fuori controllo" di stare insieme dei nostri giovanissimi, è che tanti di essi pensano: " so com'è andata e chi è stato ma io… IO NON FACCIO LA SPIA!"
Chi pensa e agisce così in realtà è già un COMPLICE, ed ha una mentalità che non esito a definire MAFIOSA.
Vi offro un flash del “don-Enrico-pensiero” in merito a ciò.
Credo che dietro la frase “non faccio la spia" ci sia da parte di chi la pronuncia un forte (ma ridicolo) gusto di sentirsi “figo”... ossia uno/a “tutto/a d’un pezzo”. In realtà è vigliaccheria mal travestita.
Notatelo: anche nei film chi fa questa parte è sempre un personaggio ambiguo, una persona sporca.
PROVOCAZIONE. Magari, qs meschinucci danneggiatori fossero "spie"!
La parola "spia", se non lo sapete, è sinonimo di “agente segreto"… non è dunque irrimediabilmente “negativa”.
Essi ci sono in tutti gli eserciti regolari: vengono chiamati da secoli anche "scout" (o esploratori). Da quello è derivato Scoutismo)", il nome scelto da Baden-Powell per il suo metodo educativo
Gli Scout, o gli agenti speciali, (come i Trapper al tempo della conquista del West ), sono insomma PERSONE IN GAMBA, formate, capaci di arrangiarsi anche in situazioni estreme a sopravvivere in ambienti ostili sia nella natura selvaggia che nei gruppi avversari dove s'infiltrano.
Sono come sentinelle invisibili che controllano le mosse degli avversari… ma lo fanno non per un gusto perverso di sapere le cose degli altri, ma per necessità... per salvaguardare i loro compagni, i loro concittadini, da pericolose azioni offensive.
Sono persone incredibili: non biechi, cattivi ...e la loro attività fa parte della strategia per la sopravvivenza di ogni gruppo sociale.
Anche l'Italia ha il suo servizio di intelligence.
Dunque, che frase è " io non faccio la spia "? In realtà essa significa: "Non m’importa nulla di essere un complice, un indifferente. Ciò che riguarda gli altri, la giustizia e il bene comune non mi interessa".
Questo è individualismo becero, egoismo squallido e irresponsabile.
Comportarci da omertosi NON CI RENDE GIUSTI. Ci costringe invece a piegare la schiena, a strisciare.
Ripeto: magari fossero “spie” qs nostri ragazzi (guardate che sono i "nostri", eh.. le voci girano)!
Sarebbero almeno persone molto intelligenti e soprattutto sarebbero spinti da un IDEALE. Combattere il male ha una connotazione molto positiva: siamo noi che abbiamo caricato di un'area di infamia chiamando “spie” le persone che collaborano per tenerlo a bada.
Probabilmente ciò è avvenuto perché tendiamo a portare all'estremo l’italica convinzione che “ i panni sporchi si lavano in casa”.
007 (personaggio inventato) non è forse un coraggioso, ammirato da tutti? Lo sono pure i poliziotti (che invece esistono):infiltrati nella malavita. Son gente straordinaria, pronta a grandi sacrifici perché motivata da grandi ideali. Così, queste “spie”!
Che tristezza, dunque,, questo tacere sul fatto del Bar dei ns giovani… Vedo davvero tanto vuoto in tanti di essi... e ora perfino omertà... ossia viltà.
Come faccio a non dirmi preoccupato? Così giovani.... già omertosi ?
PREGHIAMO DAVVERO IL SIGNORE, amici, e AIUTIAMOLI A CRESCERE BENE.
Senza demonizzarli… ma pure senza ipocrisie, con cieche, importune, aberranti difese. “Come? Lei si permette di drce questo di mio figlio?! Ma io la denuncio, io la rovino!”
Già… e in quel modo si apre il baratro per tuo figlio, per te, per chi denunci e per tutti noi! Possiamo continuare a far finta di niente?
Ci impegniamo? Un caro saluto a tutti, scusate lo sfogo.
dEn