Loria (TV) - Bessica
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PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA Bessica

FOGLIETTO DOMENICA 10 MAGGIO 2020

DA LUNEDI’ 18 MAGGIO RIPRENDEREMO
A CELEBRARE INSIEME L’EUCARESTIA
Una bella notizia, tanto attesa da molti di noi. Il protocollo definito e firmato dalla Cei e dal Governo ci permetteranno di riprendere a viver come comunità anche le assemblee liturgiche. Ci sono ancora alcune attenzioni alle quali dovremmo attenerci scrupolosamente e in uno stile di collaborazione. Ciascuno si senta responsabile del tempo che abbiamo davanti. Per ora vi chiedo solamente questo: dal 18 maggio ad ogni Santa messa portate con voi la mascherina e, se potete, il gel per le mani. Nel caso sarà messo a disposizione. Questa settimana si incontrerà in videoconferenza il Consiglio pastorale per programmare la ripresa ed organizzare al meglio ogni aspetto affinchè possiamo celebrare in modo sereno e sicuro. Non posso che manifestare la mia gioia per questo primo passo importante di ritorno alla normalità. Nel foglietto degli avvisi della prossima settimana ci saranno anche altre importanti notizie riguardanti la Messa in suffragio dei defunti che in questo tempo di Coronavirus sono stati sepolti, le Confessioni, l’Adorazione Eucaristica….
Dio vi benedica, vostro don Paolo

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FOGLIETTO DI DOMENICA 3 maggio 2020

AVVISI PARROCCHIALI in allegato

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Domenica 26 aprile 2020 -

II domenica di Pasqua

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Foglietto Parrocchiale di domenica 19 aprile 2020

Festa della Divina Misericordia

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FOGLIETTO DI DOMENICA 12 aprile 2020

Santa Pasqua 2020
Carissimi parrocchiani, BUONA PASQUA! Cristo è Risorto. Credo sia quasi scontato dire che questa è stata una Quaresima e una Pasqua speciale. Il tempo dell’isolamento è iniziato esattamente nei giorni che siamo entrati nel tempo della Quaresima e probabilmente si prolungherà ancora… fino a quando? E’ proprio questa domanda che sento più forte e che ho ritrovato anche nel Salmo 13 “Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? Fino a quando nell'anima mia addenserò pensieri, tristezza nel mio cuore tutto il giorno? Fino a quando su di me prevarrà il mio nemico? Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio, conserva la luce ai miei occhi, perché non mi sorprenda il sonno della morte, perché il mio nemico non dica: «L'ho vinto!» Fino a quando durerà questo tempo di prova? Nessuno lo può sapere…. Possiamo fare ipotesi, ascoltare gli esperti … ma per noi, Cristiani che celebriamo in questi giorni la Risurrezione di Gesù ci viene chiesto di fidarci non solo degli uomini ma anche e soprattutto di Dio, fidarci che lui non ci lascia soli in questo tempo di attesa. Il Risorto ora è con noi ancora più di prima. La Pasqua si prende tutto lo spazio che il silenzio e la tristezza del Venerdi Santo avevano occupato perché tutto è suo: il tempo, il nostro tempo che è limitato, è dentro al suo tempo che è infinito. Certo, vi auguriamo anche in questa Santa Pasqua Gioia e serenità ma ci auguriamo anche e soprattutto di poterci fidare più di prima che Lui camminerà con noi, ci mostrerà nuove strade di fraternità da percorrere, un nuovo modo di stare e di partecipare alla vita in parrocchia. Si tratta di una conversione non indifferente sui nostri modi di celebrare, di organizzare gli incontri, i momenti di festa. Non attendiamo solo le indicazioni di che nella società civile ha un compito di responsabilità (e che osserveremo in stile di collaborazione fattiva). Chiediamo a Gesù Risorto che faccia crescere in noi i noi i frutti di questo tempo di isolamento che sono stati un campo nel quale abbiamo seminato abbondantemente con Lui, anche senza accorgercene, semi del regno dei Cieli.
Per voi e per le vostre care famiglie chiediamo una pioggia abbondante di Benedizioni dal cielo; per i bambini, i ragazzi e i giovani invochiamo la protezione e l’entusiasmo che aiuta a guardare al futuro con speranza; per gli ammalati e gli anziani speriamo un tempo di consolazione per quel “di più” che in questo tempo vi è stato chiesto. Un tempo e un mondo nuovo, se vogliamo può cominciare già qui ed ore, se lo desideriamo. Vi mandiamo un grande abbraccio. Don Paolo e d. Elio

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FOGLIETTO DI DOMENICA 5 APRILE 2020, LE PALME

Auguro a tutti una fruttuosa SETTIMANA SANTA e vi assicuro la mia preghiera. Don Paolo, Parroco

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FOGLIETTO DI DOMENICA 29 MARZO 2020

AVVISI SETTIMANALE

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FOGLIETTO DI DOMENICA 22 MARZO 2020

Di seguito il foglietto settimanale

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Una Parola per te ..

Iniziativa in tempo di Coronavirus per accogliere la Parola di Dio ogni mattino sul proprio cellulare

FOGLIETTO DEGLI AVVISI DI DOMENICA 15 MARZO 2020

IN ALLEGATO IL FOGLIETTO

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LA VOCE - II° DOMENICA DI QUARESIMA

Qui potete scaricare il foglietto leggibile e a colori, sempre aggiornato.

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FOGLIETTO DI DOMENICA 1 MARZO

AVVISI DELLA SETTIMANA DAL 1 AL 8 MARZO

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SS. MESSE DOMENICA 1° MARZO

Per le SANTE MESSE DI DOMENICA 1 MARZO
ho pensato di offrire la possibilità di poterle seguire
in DIRETTA FACEBOOK dalla mia pagina personale.
L'ORARIO sarà quello consueto: 9.00 e 10.30.
In questo modo potremo sentirci in comunione
di fede nonostante l'inevitabile disagio.
La Comunione Sacramentale sarà sostituita
dalla Comunione Spirituale che faremo in diretta.
La celebrazione avverrà a porte chiuse,
come disposto dalle autorità civili e religiose.
Mi rendo conto che non tutti possono disporre
di un account facebook... una idea potrebbe
essere di coinvolgere in famiglia qualcuno che
ce l'ha e poter seguire insieme la celebrazione.
don Paolo.

CORONAVIRUS SOSPENSIONE CELEBRAZIONI

In accordo con la Regione Veneto è stata disposta dalla Diocesi, la sospensione di tutte le celebrazioni di S. Messe, compresi Adorazione, Battesimi, Comunioni, Cresime.
Incontri, Scuole, attività oratoriali, incontri di catechismo, gruppi giovanili e qualsiasi forma di incontro,
Per i funerali sarà possibile la sepoltura con benedizione della salma, ma senza la S. Messa in chiesa che potrà essere celebrata con l'intenzione alla fine dell'emergenza.
Questo fino alle ore 24.00 di Domenica 1 Marzo 2020.

"LA VOCE" - VII° DOMENICA T.O.

Qui potete scaricare il foglietto settimanale leggibile e a colori.

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"LA VOCE" - VI° DOMENICA T.O.

Qui potete scaricare il foglietto settimanale leggibile e a colori.

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OMELIA SAN VALENTINO 2020

Cosa significa “festeggiare un Santo Patrono”? prima di tutti ci chiediamo: che cos’è un Patrono? Qual’è il suo compito nella Chiesa e nella nostra Comunità?
Prima di tutto il Patrono è un Santo, cioè un cristiano battezzato che ha vissuto la sua vita come una continua ricerca e scoperta affinchè la sua vita potesse essere felice e realizzata. Un Santo è colui che non si stanca mai di cercare la fonte della vera gioia e quando l’ha trovata non vede l’ora di condividerla con tutti. Questa fonte, lo sappiamo, ha un nome: Gesù di Nazareth. I Santi sono coloro che hanno vissuto una vita eroica, che non significa facendo cose straordinarie .. si, a volte è vero che sono capitate anche delle cose fuori dal comune attraverso di loro, ma il Signore non ci chiede di soffermarci troppo su questo. Il più grande atto di eroismo ( e lo troviamo in tutte le figure dei Santi) è di aver speso tutta la propria vita per gli altri.
Di San Valentino ricordiamo alcuni tratti fondamentali: fu cittadino e poi Vescovo di Terni nel duecento diventato famoso per la santità della sua vita, per la carità ed umiltà; venne invitato a Roma da un certo Cratone, oratore greco e latino, perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni. Guarito il giovane, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia ed ai greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio, insieme al figlio del Prefetto della città. Tra i miracoli compiuti dal Santo, anche quello di aver ridato la vista alla figlia cieca del suo carceriere Asterius quando fu catturato e messo in carcere per la prima volta. (episodio descritto anche nella magnifica pala d’altare).. Imprigionato sotto l’ Imperatore Aureliano fu decollato a Roma. Era il 14 febbraio 273. Il suo corpo fu trasportato a Terni al LXIII miglio della Via Flaminia. Nel mondo è ricordato come il patrono dei fidanzati e dei bambini.
L’inno alla carità che abbiamo ascoltato nella prima lettura di oggi ci aiuta a guardare a Valentino con il giusto sguardo di fede e di amore. Ciò che ha reso grande San Valentino e ogni Santo è proprio l’amore, o come la definisce San Paolo, LA CARITA’. L’amore che Dio ci concede di conoscere e sperimentare in questa vita non è un semplice sentimento, come quello che forse oggi rischia di essere messo al centro… i sentimenti, lo sappiamo che con il tempo cambiano: alcuni si rafforzano, si confermano.. altri svaniscono o addirittura spariscono. L’amore di Dio, invece, è un dono destinato a crescere, sempre, crescendo con chi lo riceve. Anche San Paolo ce lo ricorda nella sua lettera: quando ero bambino ragionavo, pensavo da bambino… da adulti, invece, si abbandona tutto ciò che rende l’amore una cosa superficiale e lo rende segno di eternità. Si, perché amarsi significa puntare tutto su quel “vedere in futuro faccia a faccia l’Amore”.
Quest’anno vorrei soffermarmi solo un istante su un simbolo che Valentino usava per incoraggiare gli amanti a non fermarsi davanti alle prime difficoltà: un fiore: LA ROSA. Una leggenda, chiamata della Rosa della Riconciliazione, ci dice che un giorno San Valentino, sentendo due fidanzati bisticciare al di là della siepe del suo giardino, andò loro incontro, porgendo ad essi una bellissima rosa rossa, raccomandando ai due di stringere insieme il gambo con cautela per non pungersi. Questa rosa mi ricorda quanto sia difficile e rischioso a volte amarsi, non solo tra innamorati, ma anche tra di noi. Amarsi secondo il Vangelo significa fare le cose insieme, portare pazienza, avere attenzione a non ferire l’altro, la sua sensibilità, i suoi tempi. Arrivare a sopportare anche i difetti altrui. San Valentino per noi è anche PATRONO, che possiamo anche tradurre come PADRE-PROTETTORE, un amico pronto all’ascolto. Oggi vogliamo chiedere anche noi di Bessica una speciale protezione, non solo dai “mali in genere”, ma dal male più pericoloso per un cristiano che è il rancore. Gli chiediamo di insegnarci, come fece con quella coppia di fidanzati, a tenere in mano insieme il fiore della carità. Dobbiamo imparare o re-imparare l’arte della delicatezza dell’amore che ci aiuti a sentire che il Signore continua ancora a servirsi di noi per amare l’umanità, così com’è.