SALUTO DI DON SIMONE

Cari parrocchiani,
iniziamo un nuovo anno pastorale, per me il primo tra di voi.
Innanzitutto devo ringraziarvi per l’accoglienza che mi avete riservato fin dai primi momenti in cui mi sono trovato tra di voi. Avete dimostrato una grande generosità e anche il desiderio di riprendere il cammino. Sarò parroco in una realtà fatta di persone concrete. Ne conoscerò la storia, i desideri , le sofferenze e li porterò con me nella preghiera. Assicuro sempre a tutti il mio ricordo nella santa Messa.
Come ho scritto per l’apertura dell’anno catechistico, iniziamo un tempo che il Signore ci dona perché possiamo accrescere la nostra amicizia con Lui. Amare qualcuno significa conoscerlo, assimilare il suo stile, condividere la sua mentalità. Come gli apostoli nel Vangelo anche noi chiediamo a Gesù: “Aumenta la nostra fede, facci comprendere qual è il tuo progetto per noi”. Il Signore ci ricorda: basterebbe un attimo di fiducia, basterebbe poca fiducia per lasciarci portare, per raggiungere quel risultato che il Vangelo con immagini paradossali ci suggerisce: i monti che si spostano nel mare, alberi che si sradicano. Ciò che è umanamente impossibile, diventa facile se lasciamo che il Signore operi, agisca Lui nella nostra vita.
E allora ci accorgeremo che Dio esaudirà le nostre preghiere al di là di ogni desiderio e di ogni merito e ben oltre le nostre aspettative.
Possiamo essere una comunità viva, una comunità che fa esperienza della bellezza e della gioia di essere Chiesa.
Abbiamo il nostro oratorio: è la nostra speranza perché il bene, a partire dai più piccoli raggiunga tutti e unisca tutti. Certo richiederà nuove forze, e per questo mi affido alla vostra disponibilità: più siamo, più possiamo fare bene.
Vi chiedo un ricordo per me al Signore, perché possa essere parroco di tutti, con generosità e sapienza evangelica, perché sappia ascoltare tutti e nessuno si senta solo o a disagio, ma tutti abbiano spazio. Il Signore ci aiuti a costruire una comunità secondo il suo disegno e il suo progetto d’amore per noi.
Don Simone