Attendere: infinito del verbo amare
È una geniale affermazione di don Tonino Bello.
Può essere presa come modello, guida – forte e coraggiosa – per questo Tempo di Avvento che oggi inizia..
Esso è premessa e promessa dell'evento di grazia del Natale. Dire «Avvento» è allungare il passo oltre il quotidiano. È pensare al dono dell'Incarnazione di Gesù.
Maria Santissima porta in grembo il Figlio del Dio altissimo e con noi condivide l'avventura della grazia.
È Dio che viene ad abitare presso di noi e in noi, nel nostro duro quotidiano, per dirci che il Padre ci ama.
È la certezza di non essere soli e che siamo chiamati a mete altissime.
Avvento, dunque, è tempo dell'attesa e della speranza, tempo della Chiesa, tempo dei desideri, di silenzio, di raccoglimento, tempo dell'accoglienza…
È un tempo di Dio eppure un tempo tutto nostro. Un tempo in cui siamo chiamati a sognare.
La prima parola di questo tempo che ha per meta l'amore, è VEGLIARE. Veglia chi ama, chi ha in cuore un desiderio e un'attesa e sa che la risposta è farsi trovare pronti, vigili. L'attesa, pur lunga, trova una risposta adeguata, riempie la vita di pienezza. È risposta ad un amore che unico ha in Dio il suo punto massimo di arrivo e di realizzazione. È suo dono. Allora vegliamo! E Dio si farà presente. Buon Avvento!
tratto da: parrocchiasantonio.org/it