Pioltello (MI)
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PARROCCHIA BEATA VERGINE ASSUNTA

PENSIERI E PAROLE


Le lacrime ci rendono così fratelli che, dal punto di vista della loro consistenza, sono uguali, sia quelle della gioia sia quelle del dolore.

Giulio Osto

VANGELO DEL GIORNO

In quel tempo. Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

ALLA LUCE DEL TABOR

terza meditazione

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incontro con il vescovo

testo della relazione

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INSIEME

insieme 330

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PENSIERI E PAROLE

Alla fine della preghiera, alla fine di un tempo in cui stiamo pregando, alla fine della vita: cosa c’è? C’è un Padre che aspetta tutto e aspetta tutti con le braccia spalancate. Guardiamo questo Padre.

Papa Francesco

VANGELO DEL GIORNO

In quel tempo. Il Signore Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

VANGELO DEL GIORNO

In quel tempo. Al mattino presto il Signore Gesù si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

PENSIERI E PAROLE

La saggezza e l'amorevolezza sono i pilastri che si appartengono l'una all'altra; devono essere coltivate in intrinseca armonia.

Raimon Panikkar

VANGELO DEL GIORNO

In quel tempo. A Cafàrnao, il Signore Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che cosa vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.

PENSIERI E PAROLE

È bello pensare che il nostro Dio non ha bisogno di sacrifici per conquistare il suo favore! Non ha bisogno di niente, il nostro Dio: nella preghiera chiede solo che noi teniamo aperto un canale di comunicazione con Lui per scoprirci sempre suoi figli amatissimi. E lui ci ama tanto.

Papa Francesco

festa della famiglia

Istruzioni per costruire la propria famiglia
Carissime famiglie,
desideriamo che la nostra comunità sia sempre di più
“famiglia di famiglie”,
Chiesa radunata intorno al suo Signore.
Siamo convinti che ogni famiglia sia una “Sacra Famiglia”,
nella quale si vive una santità che ha come espressione concreta
i gesti quotidiani dell’amore.
.
Vogliamo esprimere questa certezza attraverso un segno concreto:
a ciascuna famiglia è chiesto di rappresentarsi, attraverso queste semplici sagome, da colorare, vestire… con tutta la fantasia che avete!
Sarà anche una piccola, ma crediamo preziosa, occasione di fare qualcosa insieme ai vostri figli, o comunque come famiglia: non perdetela!

Vi chiediamo di riportare la vostra “famiglia”
il 27 gennaio 2019, alla Messa delle ore 11.00,
in cui celebreremo la Festa della Famiglia di Nazaret.
Proprio intorno ad un’immagine della Sacra Famiglia saranno poste le vostre famiglie, e così sarà ancora più evidente la bellezza della nostra Comunità!
Appuntamento, dunque, al 27 gennaio e…
BUON DIVERTIMENTO!

don Andrea, Elisa, Guglielmina,
con la Comunità educante

festa della famiglia

27 gennaio 2019

VANGELO DEL GIORNO

In quel tempo. Dopo che Giovanni fu arrestato, il Signore Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

PENSIERI E PAROLE

La festa del Battesimo del Signore è una occasione propizia per rinnovare con gratitudine e convinzione le promesse del nostro Battesimo, impegnandoci a vivere quotidianamente in coerenza con esso.

Papa Francesco

PENSIERI E PAROLE

Molti sono talmente impegnati a difendere o a giustificare se stessi che hanno paura se dal loro ascoltare vengono rimessi in discussione o destabilizzati.

Anselm Grün

VANGELO DEL GIORNO

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaia:
Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

VANGELO DEL GIORNO

In quel tempo. Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

PENSIERI E PAROLE

È bello pensare che il nostro Dio non ha bisogno di sacrifici per conquistare il suo favore! Non ha bisogno di niente, il nostro Dio: nella preghiera chiede solo che noi teniamo aperto un canale di comunicazione con Lui per scoprirci sempre suoi figli amatissimi. E lui ci ama tanto.

Papa Francesco

VANGELO DEL GIORNO

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Fu detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

PENSIERI E PAROLE

La preghiera cristiana non ha altro testimone credibile che la propria coscienza, dove si intreccia intensissimo un continuo dialogo con il Padre.

Papa Francesco

INSIEME

insieme 329

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ORATORIO 2020

INDICE DELLE SCHEDE

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ORATORIO 2020

Da oggi iniziamo a costruire l’oratorio del futuro. Lo facciamo creando occasioni di incontro e di confronto, di scambio e di riflessione, con il metodo della comunione fraterna e con la lungimiranza che viene dallo Spirito Santo e dal mettere in comune esperienze e sogni.

Non partiamo da zero! I nostri oratori ci sono, esistono, funzionano!

Nel solco della tradizione, con le mani e i piedi ben ancorati al presente, siamo pronti a costruire l’avvenire, come se dovessimo iniziare un piano di ristrutturazione complessivo, partendo dalle fondamenta e passando ogni ambiente al setaccio di sapienza, passione e ragione.

Insieme sapremo essere meticolosi e attenti e, soprattutto, potremo avviare processi che ci condurranno lontano.

Camminare insieme è lo stile che ci diamo per pensare a quali oratori per fare oratorio.

Nel reciproco ascolto non perderemo di vista l’obiettivo: ridisegnare lo spazio degli oratori perché possano manifestare ancora la passione educativa della Chiesa. Si tratta di trasmettere alle generazioni del prossimo futuro un patrimonio bellissimo, ripensandolo in chiave ancora più missionaria. Si tratta di mettere al centro non solo i luoghi, ma soprattutto le persone, perché ogni progetto possa trovare forma in cuori pulsanti.

Penseremo all’oratorio come ad uno “spazio in movimento” che per questo trova il coraggio di cambiare e rinnovarsi. Non dovremo dimenticare i due poli che formano l’oratorio e quanto essi siano interconnessi: da un lato le “comunità educanti” chiamate a condividere la vita dei più giovani e a dare testimonianza della propria fede; dall’altro i ragazzi, i preadolescenti e gli adolescenti, quelli del prossimo domani, quelli che non smettono di stupirci per come cambiano restando gli stessi. Lavoreremo perché l’oratorio possa ancora aiutare le generazioni del prossimo futuro a scoprire e mettere in gioco i propri talenti, crescendo alla scuola del Vangelo.





CI METTIAMO LA FACCIA E LA TESTA

Gli oratori sapranno mettersi in moto, in movimento appunto, per attivare un “pensare insieme”? Noi crediamo di sì! Gli oratori ambrosiani potranno fare un passo decisivo e decisionale, in un coinvolgimento che ci auguriamo sia il più possibile completo. Se tutti i 1000 oratori ambrosiani ci metteranno testa e cuore fino al 2020 potremo arrivare ad un risultato credibile, utile e quindi praticabile per tutti. La Chiesa diocesana, a partire dal nostro Arcivescovo, guarda a questo percorso ORATORIO 2020 con simpatia e richiama il nostro senso di responsabilità.





LO SLANCIO INIZIALE:
L’INVESTIMENTO DI CIASCUN ORATORIO

Come per ogni cammino, è importante partire bene, con slancio e fiducia, con forza e determinazione. Invitiamo ciascuno dei 1000 oratori ambrosiani a scegliere di vivere questo percorso, investendoci le migliori energie (consiglio dell’oratorio, comunità educanti delle diverse fasce d’età, genitori, allenatori sportivi, volontari, ecc.). L’efficacia di questo itinerario ORATORIO 2020 si gioca nei prossimi due o tre mesi. Per questo chiediamo di organizzare l’agenda dell’oratorio che va da fine novembre 2018 a inizio febbraio 2019 per trovare forme di coinvolgimento e confronto intorno a queste schede.





PARTIAMO DALLE SCHEDE

Queste schede sono uno strumento di attivazione. Determinano singoli obiettivi e, prese integralmente, aiutano ad avere uno sguardo d’insieme sull’oratorio. Abbiamo pensato anche ad una scheda bianca perché crediamo che ciascun oratorio possa sottolineare un altro aspetto fondante che vada rilevato e che non è stato preso in considerazione.

Le schede usano la metafora degli ambienti per allargare il discorso a qualcosa che è costitutivo dell’oratorio. Se si parla dell’ingresso dell’oratorio, ad esempio, vogliamo ragionare su quale stile vogliamo dare all’accoglienza per i prossimi anni.

Siamo convinti che se perdiamo alcune di queste attenzioni, sottolineate in senso metaforico ma poi attualizzate nell’obiettivo proposto, rischiamo di perdere qualcosa del significato dell’oratorio. Se invece saremo capaci di ridisegnare l’oratorio, a partire dai suoi ambienti e dalle persone che lo abitano, potremo dare alle generazioni del prossimo futuro una nuova casa in cui abitare.





COME E QUANDO UTILIZZARE LE SCHEDE

Queste schede servono principalmente per preparare i lavori dell’Assemblea degli oratori 2019 che si terrà a Bollate il prossimo sabato 9 febbraio. Sono fondamentali per avviare la riflessione e il rinnovamento ORATORIO 2020. Le schede sono, dunque, una prima tappa essenziale del nostro camminare insieme. Il confronto che avverrà in oratorio si deve completare necessariamente all’Assemblea del 9 febbraio.

In ciascun oratorio si valuterà quanto tempo investire e chi coinvolgere perché ci sia la maggiore corresponsabilità possibile. Quindi si deciderà quante schede prendere in considerazione, leggendole e confrontandosi su di esse. Non occorre “farle” tutte, ma occorre arrivare ad un buon grado di approfondimento di quanto esse esprimono.

Il momento dedicato all’approfondimento delle schede e dei lavori preparatori di questa prima tappa del percorso ORATORIO 2020 è la Settimana dell’educazione 2019. Ciascun oratorio potrà estendere la riflessione quanto riterrà, valutando il suo grado di coinvolgimento che speriamo sia massimo. Per questo il tempo di confronto in oratorio può essere anticipato a dicembre 2018 e a tutto gennaio 2019, prolungandosi fino al 9 febbraio.

Le schede potrebbero essere uno strumento utile anche in seguito, ma hanno lo scopo principale di una riconsegna all’Assemblea degli oratori 2019.





I DELEGATI DELL’ASSEMBLEA 2019

Il lavoro sulle schede abilita i delegati. Ciascun oratorio designerà dei delegati che riportino in Assemblea quanto è emerso dal proprio confronto. Ci aspettiamo che fra i delegati ci sia necessariamente il responsabile dell’oratorio, ma ciascuno potrà decidere quante persone coinvolgere per partecipare alla mattinata di lavori del 9 febbraio che sarà principalmente dedicata all’ascolto e alla “raccolta” delle riflessioni avvenute nei singoli oratori. L’Assemblea degli oratori 2019 sarà organizzata in tavoli che corrisponderanno ai temi trattati in ciascuna scheda, compresa la “scheda bianca”. Si concluderà così la prima tappa.





DOPO L’ASSEMBLEA 2019

Dopo l’Assemblea degli oratori di febbraio, ci prenderemo del tempo per rielaborare la “raccolta” delle riflessioni emerse. Ci impegneremo a non smarrire nulla di quanto avremo ascoltato, prenderemo in considerazione e vaglieremo ogni suggerimento e ogni suggestione. Abbiamo già attivato un gruppo di saggi dell’oratorio, che hanno una esperienza comprovata “sul campo” e che si è già impegnata in questo grande lavoro di rilettura. Ancora ciascun oratorio potrà intervenire mandando ulteriori “affondi” dopo la propria partecipazione all’Assemblea 2019.

Nel mese di luglio 2019 metteremo a disposizione un nuovo strumento per coinvolgere ancora ciascun oratorio in modo esponenziale durante l’anno pastorale 2019-2020.

Si tratterà di definire scelte operative, orientamenti, proposte innovative. Potremo giungere con consapevolezza ad una grande convocazione finale (Assemblea 2020) che stiamo pensando nell’estate/autunno del 2020: daremo così nuovo slancio al cammino degli oratori nel prossimo decennio.

PENSIERI E PAROLE

Vieni di notte, ma nel nostro cuore è sempre notte: e dunque vieni sempre, Signore.

David Maria Turoldo