Pioltello (MI)
80 Voci
0292162218
PARROCCHIA BEATA VERGINE ASSUNTA

PENSIERI E PAROLE

E' veramente povero solo chi è contento di tutto, non pretende attenzioni, gratificazioni, riconoscimenti, perché in tutto cerca e trova il suo Signore, di cui nulla ha di più caro.

-Anna Maria Cànopi-

PAPA FRANCESCO A MILANO

«La nebbia se n’è andata. Le cattive lingue dicono che verrà la pioggia… Non lo so, io non la vedo ancora...»: nell’introduzione di papa Francesco alla preghiera dell’Angelus, c’è forse una chiave per tutto quello che abbiamo visto e ascoltato ieri a Milano. Papa Francesco ha ripreso l’immagine nell’omelia della Messa, sullo scenario affettuosamente austero di certe Annunciazioni della pittura dell’Umanesimo. Dobbiamo affrontare i tempi – ha scandito – non da spettatori che «aspettano che smetta di piovere».


Le chiavi per superare l’inerzia della rassegnazione le offre proprio l’Angelo dell’Annunciazione. Il luogo dell’Annunciazione è imprevisto, l’annuncio è inatteso, la destinataria è una fanciulla ai margini di tutto. Ogni «nuovo incontro di Dio con il suo popolo», commenta il Papa, avviene dove normalmente non ce lo aspettiamo: «ai margini» non «al centro» delle attese. Dio è sempre l’Inatteso, prende l’iniziativa e scombina il calcolo dei possibili. «Impossibile all’uomo, possibile a Dio». E dove sta la sorpresa? La sorpresa sta nel fatto che noi aspettiamo che si squarcino i cieli, per la venuta di Dio. E invece si apre il grembo materno di una Donna, il Figlio si incontra nelle piazze e nelle case, frequenta i luoghi del lavoro e della festa.


Dobbiamo saper vedere «il vino» che trasforma «l’acqua» delle nozze di Cana, il lievito che fermenta la massa, il sale che insaporisce la vita, aveva detto ai sacerdoti e ai religiosi e religiose riuniti nel Duomo. E soprattutto dobbiamo saper fare la differenza – ha poi spiegato il Papa, rispondendo alle domande – fra ciò che porta gioia nell’evangelizzazione e ciò che la avvilisce nella rassegnazione al mestiere e nell’ossessione della conquista. Quali sono le priorità del ministero? Quelle che portano gioia dell’evangelizzazione: perché questa, a sua volta, porta speranza ai destinatari della buona notizia. Papa Francesco ha citato l’Evangelii Nuntiandi di Paolo VI, che ha definito – sacrosantamente – «il più grande documento pastorale del dopo Concilio, che ancora oggi ha attualità». In quella Esortazione, Paolo VI parlava chiaramente di una comunità a rischio di rassegnazione e senza slancio missionario, a motivo della sua immagine troppo clericale e poco familiare.

Esiste anche un’accidia teologica della fede, ha concluso il Papa, che si maschera nella celebrazione della propria compiutezza e nell’esaltazione della propria perfezione.


La comunità dei credenti si chiede oggi, come Maria, «Come avverrà questo?». Come può nascere Dio, proprio qui? Ma insieme ai credenti, se lo chiedono uomini e donne, sempre più numerosi, che aspettano la visita di Dio anche senza saperlo. Dio non rientra, a quanto pare nei calcoli di questo mondo così ottusamente amministrato dall’economia e dalla tecnica della risorse materiali capaci di produrre denaro.


L’ossessione di lucrare guadagno e benessere – ha ricordato il Papa – specula su tutto: sulla vita, sul lavoro, sulla famiglia; sui poveri e sui migranti, sulla salute e sui giovani. La speculazione si compra e si vende tutto. Anche i bambini. Il dolore bussa alle porte dei popoli, e c’è chi fa affari con la guerra. Eppure, la saggezza umana dei popoli resiste alla compravendita della vita, di generazione in generazione. I nostri padri e le nostre madri resistettero. Se resistiamo alla rassegnazione, se non ci rifugiamo nei chiostri, se usciremo a cercare gli abbandonati e i perduti, avremo in casa la visita di Dio. Ascolteremo la voce dell’Angelo che dice «Rallegrati! Il Signore è con te!». Impediremo alla città dell’uomo di divorare i suoi figli e di eliminare i suoi anziani. Ristabiliremo l’alleanza delle generazioni e i giovani avranno di nuovo sogni veri. E la Chiesa dovrà diventarci familiare come la Donna dell’Annunciazione, che fa nascere il Figlio per noi.


L’arcivescovo Scola aveva ragione: il Papa è venuto a Milano per confermare la nostra fede. L’ha fatto. È venuto in letizia e in letizia è stato accolto, come se ci vedessimo spesso e avessimo piacere di ascoltare da lui parole semplici, pulite, forti. Le nebbie, se c’erano, se ne sono andate. E noi non siamo di quelli che aspettano che spiova, per muoverci.

VANGELO DEL GIORNO

Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo

PENSIERI E PAROLE

Il Signore risorto che vive tra noi, che vive con noi è capace di guarire il nostro cuore: lo fa, se noi lo chiediamo. È Lui che ci permette, pur nella nostra piccolezza e povertà, di sperimentare la compassione del Padre e di celebrare le meraviglie del suo amore.

-Papa Francesco-

PAPA FRANCESCO A MILANO

SAN SIRO CRESIMANDI

Download papa-francesco_20170325_milano-ragazzi-cresima.pdf

PAPA FRANCESCO A MILANO

OMELIA SANTA MESSA

Download papa-francesco_20170325_omelia-visitapastorale-milano.pdf

PAPA FRANCESCO A MILANO

INCONTRO IN DUOMO

Download papa-francesco_20170325_milano-sacerdoti.pdf

PAPA FRANCESCO A MILANO

CASE BIANCHE

Download papa-francesco_20170325_milano-case-bianche.pdf

VANGELO DEL GIORNO

In quel tempo. L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

PENSIERI E PAROLE

Se un qualche uso indebito della religione nella storia è incontestabile, non è tuttavia vero che il "no" a Dio ristabilirebbe la pace. Se la luce di Dio si spegne, si spegne anche la dignità divina dell'uomo.

-Benedetto XVI-

PREGHIERA RAGAZZI 4^ DOM

la fede

Download quaresimapreghiera4_17_-_Copia_-_Copia.pdf

MEDITAZIONE VENERDI QUARESIMA

Salmo 105
il coraggio

Download 1050001.pdf

GRUPPO FAMIGLIE

la scheda dell'incontro

Download famiglia_4_-_Copia.pdf

PENSIERI E PAROLE

Il cammino della Via Crucis, è un invito per tutti noi, e specialmente per le famiglie, a contemplare Cristo crocifisso per avere la forza di andare oltre le difficoltà.

-Benedetto XVI-

PENSIERI E PAROLE

La tentazione di credersi migliori degli altri è purtroppo uno stereotipo profondamente radicato nell'uomo di ogni tempo, alla base del perpetuarsi dell'odio.

-Giovanni Cucci-

VANGELO DEL GIORNO

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

VANGELO DEL GIORNO

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».

PENSIERI E PAROLE

Non ci sono più poveri! Ecco una comoda maniera per non scomodarsi la vita. Ma il povero è Cristo! Se non ci sono più poveri, non c’è neanche Gesù Cristo!

- Primo Mazzolari -

VANGELO DEL GIORNO

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

PENSIERI E PAROLE

Lasciarsi prendere: ecco l'attuazione della Quaresima interiore. Per questo dobbiamo distaccarci dalle bassure, abbandonare la pianura ed intraprendere il viaggio dell'ascesa. E' sempre in alto che avvengono le cose. Salire, ma con Lui.

-David Maria Turoldo-

VANGELO DEL GIORNO

In quel tempo. Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

PENSIERI E PAROLE

Ogni bambino che nasce ci reca il sorriso di Dio e ci invita a riconoscere che la vita è dono suo, dono da accogliere con amore e da custodire con cura, sempre e in ogni momento.

-Benedetto XVI-

VANGELO DEL GIORNO

“Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”.

PENSIERI E PAROLE

Com'è pazza la logica dell'amore: Dio si tuffa nella materia, dentro l'universo. E noi paurosi, basta che ci sporgiamo da una ringhiera che ci viene il capogiro. Sempre a metà strada, nella zona di nessuno, nello spazio neutro, bruciati sull'equatore ad uguale distanza tra Dio e Satana.

-David Maria Turoldo-

PREGHIERA RAGAZZI 3^ DOM

coraggio

Download quaresimapreghiera3_17_-_Copia_-_Copia.pdf