Tivoli (RM) - loc. Villa Adriana
18 Voci
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Parrocchia S. Maria Assunta in cielo

LA BELLEZZA DEL PRESEPE - MOSTRA PRESEPI ED ARTE SACRA-

La Parrocchia S. Maria Assunta in cielo in collaborazione con l’Azione Cattolica Parrocchiale e il Patrocinio del
COMUNE DI TIVOLI
e il
FESTIVAL DELLA BIBBIA -Diocesi di Tivoli
presenta la III edizione della mostra di arte presepiale e arte sacra
“LA BELLEZZA DEL PRESEPE”
-Il messaggio Evangelico attraverso la creatività e l’arte-

La mostra presenterà attraverso il messaggio cristiano del Natale oltre 80 opere di artisti appassionati e collezionisti del territorio Tiburtino e della Valle dell’Aniene.

La Sala espositiva di circa 200 mq sarà organizzata affinché il visitatore possa calarsi nel tema attraverso l’osservazione delle opere e il supporto di mezzi audiovisivi.

L’inaugurazione della mostra è prevista per GIOVEDI’ 8 DICEMBRE 2016 alle ore 16,00.

Sarà visitabile, dall’8 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017 tutti i venerdì dalle 17,00 alle 18,00 e tutti i sabati e le domeniche dalle ore 16,00 alle ore 19,00 e su richiesta per gruppi, scuole e parrocchie anche in giorni infrasettimanali tramite prenotazioni.
Possibilità di partecipare a laboratori didattici per la costruzioni di presepi con materiali di riciclo.

Seguono contatti:

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
- CEL. 334 9938199 (attivo dal lunedì al sabato ore 16,00-20,00)
- E-MAIL: labellezzadelpresepe@gmail.com
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Pagina facebook: La Bellezza del Presepe

Download Loc_La_bellezza_del_presese_2016_A4.pdf

Giornata Parrocchiale dell'Adozione a Distanza 2016

Sabato 5 Domenica 6 novembre 2016, vi aspettiamo tutti nel cortile della chiesa per aiutarci ad aiutare.

ASSEMBLEA PARROCCHIALE DELL'AZIONE CATTOLICA

L'Azione Cattolica, dopo avere avviato tutte le sue attività, è pronta a vivere un altro triennio a servizio della comunità parrocchiale e della Chiesa tiburtina.
E' convocata l'assemblea parrocchiale per eleggere i nuovi responsabili e progettare la formazione, gli incontri e le iniziative da intraprendere per portare a tutti la Gioia del Vangelo

Download loc_assemblea-parrocchiale.pdf

FESTA DELL'ACCOGLIENZA 2016

DOMENICA 9 OTTOBRE 2016, riprenderemo ufficialmente il cammino catechistico e pastorale della nostra parrocchia.

Tutti i bambini (a partire dai 3 anni) e le loro famiglie sono invitati alla FESTA DELL'ACCOGLIENZA E ALLA MESSA DI INIZIO ANNO PASTORALE.

AVVISO CATECHISMO E ACR 2016/17

DOMENICA 9 OTTOBRE 2016, riprenderemo ufficialmente il cammino catechistico e pastorale della nostra parrocchia.

Tutti i bambini (a partire dai 3 anni) e le loro famiglie sono invitati alla FESTA DELL'ACCOGLIENZA E ALLA MESSA DI INIZIO ANNO PASTORALE.

Programma:
Ore 10 arrivi e accoglienza -
ore 11 S. Messa -
ore 13 pranzo al sacco -
ore 14 giochi per bambini -
ore 15,30 Giochi bambini contro genitori -
ore 16,30 Merenda e saluti.
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Durante la mattinata sará possibile iscrivere i bambini al catechismo e all'acr.
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Parteciperanno alla festa tutti i catechisti e gli educatori di Azione Cattolica.
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In caso di maltempo la festa si terrá nel centro pastorale.

18 SETTEMBRE: AMATRICIANA PER AMATRICE

Vi Aspettiamo!

COMUNICATO DEL VESCOVO DI IVOLI

Il Vescovo di Tivoli, S.E. Mons. Mauro Parmeggiani, a nome di tutti i sacerdoti e fedeli della Diocesi, esprime vicinanza e solidarietà ai Vescovi e agli abitanti delle Chiese sorelle colpite dal terribile terremoto di mercoledì 24 agosto 2016.

In particolare, in comunione con tutta la Chiesa Italiana, chiede “di raccogliersi in preghiera per i numerosi scomparsi e gli abitanti dei paesi toccati da questo drammatico evento che ci colpisce profondamente per la sua entità, per la vicinanza geografica e poiché tra le vittime si è appreso esserci anche bambini, genitori e congiunti di fedeli della Diocesi tiburtina”.

Mons. Parmeggiani, domenica 28 agosto, alle ore 17,00, celebrerà una S.Messa per tutti coloro che sono stati colpiti da tale tragico evento presso il Santuario della Madonna delle Grazie alla Mentorella.

A tutta la rete diocesana delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali il Vescovo domanda di impegnarsi nell’alleviare le difficili condizioni nelle quali le persone sono ora costrette a vivere.

A tal fine, Mons. Vescovo ricorda a tutti i parroci, sacerdoti, cappellani, superiori di Santuari, istituti religiosi, aggregazioni laicali e uomini e donne di buona volontà, che anche la Chiesa di Tivoli, domenica 18 settembre 2016, aderirà alla colletta nazionale promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana e che si terrà in tutte le chiese d’Italia in concomitanza con il 26° Congresso Eucaristico Nazionale, come frutto della carità che da esso deriva e di partecipazione di tutti ai bisogni concreti delle popolazioni colpite dal terremoto.

Anche la colletta che verrà raccolta giovedì 15 settembre 2016 durante la S.Messa con la quale, a livello diocesano, si aprirà il Congresso Eucaristico Nazionale, e che il Vescovo celebrerà alle ore 20,30 nella chiesa di S.Biagio in Tivoli, sarà destinata alla solidarietà con le vittime del devastante evento sismico.

Tutte le offerte che verranno raccolte o che già si volessero far pervenire saranno da consegnare quanto prima all’Ufficio Economato della Diocesi di Tivoli (Piazza S.Anna, 2 – 00019 Tivoli) o versate:

sul Conto Corrente Postale N° 37463007 intestato a Ufficio Amministrativo Diocesano – Tivoli;

o tramite bonifico bancario sul Conto Corrente aperto presso il Credito Cooperativo di Palestrina

IBAN: IT49N0871639450000007071823

intestato: Diocesi di Tivoli;

specificando la causale: TERREMOTO CENTRO ITALIA

La Caritas diocesana, Piazza S.Anna, 3 – Tivoli (Tel. 345/1470164; caritas.tivoli@gmail.com ) rimane comunque disponibile per informazioni circa eventuali forme di aiuto di generi di prima necessità e soccorso volontario che dovranno essere coordinati con Caritas Italiana e Caritas Lazio.

ORARIO SANTE MESSE -MESE DI SETTEMBRE-

ORARIO SANTE MESSE
-MESE DI SETTEMBRE-

Messa Feriale
Lun-Sab ore 17,00

Messa Festiva
Domenica ore 8,30 - 11,00
------------

ufficio parrocchiale
Domenica dopo la Messa delle ore 11,00

FESTA PATRONALE 2016

AL VIA I FESTEGGIAMENTI....

GREST 2016 E ORATORIO ESTIVO... per un'estate eccezionale!!!

Tutte le informazioni e le proposte per l'estate

GITA AD ASSISI

Comunichiamo che il pullman per la gita organizzata ad Assisi è al COMPLETO!

La gità si terrà il 25 aprile 2016. La partenza è prevista per le ore 7,00 davanti la nostra chiesa; il rientro è previsto per le ore 23,00.

Chiediamo a tutti i prenotati di versare entro e non oltre il 10 aprile 2016 la quota di partecipazione.
(Orari per consegnare la quota Sabato 15,30-17,00 Domenica dopo la messa delle ore 11,00).

Quota intera: 22 euro
Quota ridotta: 19 euro (0-5 anni e aderenti all'Ac 2016)

Domenica della Divina Misericordia - Seconda domenica di Pasqua

"Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia. Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia incommensurabile Misericordia! L'Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa." (Gesù a S. Faustina)

E' la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia. Gesù parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a Płock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: "Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia". Negli anni successivi - secondo gli studi di don I. Rozycki - Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.
La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: "Ora vedo che l'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericordia richiesta dal Signore". Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo.
Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l'istituzione della festa: "Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (...). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre".
La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che "elargirà grazie di ogni genere".
Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:
- che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;
- che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia.
"Sì, - ha detto Gesù - la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l'azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all'immagine che è stata dipinta".
La grandezza di questa festa è dimostrata dalle promesse:
- "In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene" - ha detto Gesù. Una particolare grazia è legata alla Comunione ricevuta quel giorno in modo degno: "la remissione totale delle colpe e castighi". Questa grazia - spiega don I. Rozycki - "è qualcosa di decisamente più grande che la indulgenza plenaria. Quest'ultima consiste infatti solo nel rimettere le pene temporali, meritate per i peccati commessi (...). E' essenzialmente più grande anche delle grazie dei sei sacramenti, tranne il sacramento del battesimo, poiché‚ la remissione delle colpe e dei castighi è solo una grazia sacramentale del santo battesimo. Invece nelle promesse riportate Cristo ha legato la remissione dei peccati e dei castighi con la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia, ossia da questo punto di vista l'ha innalzata al rango di "secondo battesimo". E' chiaro che la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia deve essere non solo degna, ma anche adempiere alle fondamentali esigenze della devozione alla Divina Misericordia". La comunione deve essere ricevuta il giorno della festa della Misericordia, invece la confessione - come dice don I. Rozycki - può essere fatta prima (anche qualche giorno). L'importante è non avere alcun peccato.
Gesù non ha limitato la sua generosità solo a questa, anche se eccezionale, grazia. Infatti ha detto che "riverserà tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia", poiché‚ "in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto". Don I. Rozycki scrive che una incomparabile grandezza delle grazie legate a questa festa si manifesta in tre modi:
- tutte le persone, anche quelle che prima non nutrivano devozione alla Divina Misericordia e persino i peccatori che solo quel giorno si convertissero, possono partecipare alle grazie che Gesù ha preparato per la festa;
- Gesù vuole in quel giorno regalare agli uomini non solo le grazie salvificanti, ma anche benefici terreni - sia alle singole persone sia ad intere comunità;
- tutte le grazie e benefici sono in quel giorno accessibili per tutti, a patto che siano chieste con grande fiducia.
Questa grande ricchezza di grazie e benefici non è stata da Cristo legata ad alcuna altra forma di devozione alla Divina Misericordia.
Numerosi sono stati gli sforzi di don M. Sopocko affinché‚ questa festa fosse istituita nella Chiesa. Egli non ne ha vissuto però l'introduzione. Dieci anni dopo la sua morte, il card. Franciszek Macharski con la Lettera Pastorale per la Quaresima (1985) ha introdotto la festa nella diocesi di Cracovia e seguendo il suo esempio, negli anni successivi, lo hanno fatto i vescovi di altre diocesi in Polonia.
Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua nel santuario di Cracovia - Lagiewniki era già presente nel 1944. La partecipazione alle funzioni era così numerosa che la Congregazione ha ottenuto l'indulgenza plenaria, concessa nel 1951 per sette anni dal card. Adam Sapieha. Dalle pagine del Diario sappiamo che suor Faustina fu la prima a celebrare individualmente questa festa, con il permesso del confessore.

Fonte:
www.festadelladivinamisericordia.com

Domenica della Divina Misericordia - Seconda domenica di Pasqua

"Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia. Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia incommensurabile Misericordia! L'Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa." (Gesù a S. Faustina)

E' la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia. Gesù parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a Płock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: "Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia". Negli anni successivi - secondo gli studi di don I. Rozycki - Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.
La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: "Ora vedo che l'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericordia richiesta dal Signore". Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo.
Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l'istituzione della festa: "Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (...). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre".
La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che "elargirà grazie di ogni genere".
Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:
- che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;
- che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia.
"Sì, - ha detto Gesù - la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l'azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all'immagine che è stata dipinta".
La grandezza di questa festa è dimostrata dalle promesse:
- "In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene" - ha detto Gesù. Una particolare grazia è legata alla Comunione ricevuta quel giorno in modo degno: "la remissione totale delle colpe e castighi". Questa grazia - spiega don I. Rozycki - "è qualcosa di decisamente più grande che la indulgenza plenaria. Quest'ultima consiste infatti solo nel rimettere le pene temporali, meritate per i peccati commessi (...). E' essenzialmente più grande anche delle grazie dei sei sacramenti, tranne il sacramento del battesimo, poiché‚ la remissione delle colpe e dei castighi è solo una grazia sacramentale del santo battesimo. Invece nelle promesse riportate Cristo ha legato la remissione dei peccati e dei castighi con la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia, ossia da questo punto di vista l'ha innalzata al rango di "secondo battesimo". E' chiaro che la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia deve essere non solo degna, ma anche adempiere alle fondamentali esigenze della devozione alla Divina Misericordia". La comunione deve essere ricevuta il giorno della festa della Misericordia, invece la confessione - come dice don I. Rozycki - può essere fatta prima (anche qualche giorno). L'importante è non avere alcun peccato.
Gesù non ha limitato la sua generosità solo a questa, anche se eccezionale, grazia. Infatti ha detto che "riverserà tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia", poiché‚ "in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto". Don I. Rozycki scrive che una incomparabile grandezza delle grazie legate a questa festa si manifesta in tre modi:
- tutte le persone, anche quelle che prima non nutrivano devozione alla Divina Misericordia e persino i peccatori che solo quel giorno si convertissero, possono partecipare alle grazie che Gesù ha preparato per la festa;
- Gesù vuole in quel giorno regalare agli uomini non solo le grazie salvificanti, ma anche benefici terreni - sia alle singole persone sia ad intere comunità;
- tutte le grazie e benefici sono in quel giorno accessibili per tutti, a patto che siano chieste con grande fiducia.
Questa grande ricchezza di grazie e benefici non è stata da Cristo legata ad alcuna altra forma di devozione alla Divina Misericordia.
Numerosi sono stati gli sforzi di don M. Sopocko affinché‚ questa festa fosse istituita nella Chiesa. Egli non ne ha vissuto però l'introduzione. Dieci anni dopo la sua morte, il card. Franciszek Macharski con la Lettera Pastorale per la Quaresima (1985) ha introdotto la festa nella diocesi di Cracovia e seguendo il suo esempio, negli anni successivi, lo hanno fatto i vescovi di altre diocesi in Polonia.
Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua nel santuario di Cracovia - Lagiewniki era già presente nel 1944. La partecipazione alle funzioni era così numerosa che la Congregazione ha ottenuto l'indulgenza plenaria, concessa nel 1951 per sette anni dal card. Adam Sapieha. Dalle pagine del Diario sappiamo che suor Faustina fu la prima a celebrare individualmente questa festa, con il permesso del confessore.

Fonte:
www.festadelladivinamisericordia.com

PASQUA DI RESURREZIONE

Auguri!

SABATO SANTO

Il Sabato Santo è il giorno del riposo di Cristo nel sepolcro; segue al Venerdì Santo, giorno della sua morte in croce; sbocca nella Veglia Pasquale, celebrata nella notte tra il sabato e la domenica di Pasqua. È il secondo giorno del Triduo Pasquale.
Per antichissima tradizione la Chiesa non celebra l'Eucaristia in questo giorno. La Comunione ai malati può essere portata solo in forma di viatico.
Nelle chiese è esposta la Croce rimasta dopo la celebrazione del Venerdì Santo.
L'Eucarestia non è conservata né nel Tabernacolo, che dev'essere vuoto e senza conopeo, né in altro luogo della chiesa. Le luci e tutte le candele sono spente. Gli altari sono spogli, senza tovaglia né copritovaglia.
Si può protrarre il digiuno e l'astinenza dalle carni del Venerdì Santo anche in questa giornata, fino alla Veglia Pasquale, ma la Chiesa non ne fa obbligo ai fedeli.

VENERDI' SANTO - Passione del Signore

La più grande lezione che Gesù ci dà nella passione, consiste nell’insegnarci che ci possono essere sofferenze, vissute nell’amore, che glorificano il Padre.
Spesso, è la “tentazione” di fronte alla sofferenza che ci impedisce di fare progressi nella nostra vita cristiana. Tendiamo infatti a credere che la sofferenza è sempre da evitare, che non può esserci una sofferenza “santa”. Questo perché non abbiamo ancora sufficientemente fatto prova dell’amore infinito di Dio, perché lo Spirito Santo non ci ha ancora fatto entrare nel cuore di Gesù. Non possiamo immaginarci, senza lo Spirito Santo, come possa esistere un amore più forte della morte, non un amore che impedisca la morte, ma un amore in grado di santificare la morte, di pervaderla, di fare in modo che esista una morte “santa”: la morte di Gesù e tutte le morti che sono unite alla sua.
Gesù può, a volte, farci conoscere le sofferenze della sua agonia per farci capire che dobbiamo accettarle, non fuggirle. Egli ci chiede di avere il coraggio di rimanere con lui: finché non avremo questo coraggio, non potremo trovare la pace del suo amore.
Nel cuore di Gesù c’è un’unione perfetta fra amore e sofferenza: l’hanno capito i santi che hanno provato gioia nella sofferenza che li avvicinava a Gesù.
Chiediamo umilmente a Gesù di concederci di essere pronti, quando egli lo vorrà, a condividere le sue sofferenze. Non cerchiamo di immaginarle prima, ma, se non ci sentiamo pronti a viverle ora, preghiamo per coloro ai quali Gesù chiede di viverle, coloro che continuano la missione di Maria: sono più deboli e hanno soprattutto bisogno di essere sostenuti.

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La celebrazione si svolge in tre momenti: Liturgia della Parola, Adorazione della Croce, Comunione eucaristica.
In questo giorno la santa comunione ai fedeli viene distribuita soltanto durante la celebrazione della Passione del Signore; ai malati, che non possono prendere parte a questa celebrazione, si può portare la comunione in qualunque ora del giorno.
Il sacerdote e il diacono indossano le vesti di color rosso, come per la Messa.
Si recano poi all’altare e, fatta la debita riverenza, si prostrano a terra o, secondo l’opportunità, s’inginocchiano. Tutti, in silenzio, pregano per breve tempo.

GIOVEDI' SANTO - la messa in Coena Domini e l'Adorazione all'Alare della Riposizione

Gesù trascorre le ultime ore della sua vita terrena in compagnia dei suoi discepoli. Il Maestro manifesta un amore straordinario per gli apostoli, impartendo loro insegnamenti e raccomandazioni. Durante l’ultima Cena, Gesù ha mostrato - con le sue parole - l’amore infinito che aveva per i suoi discepoli e gli ha dato validità eterna istituendo l’Eucaristia, facendo dono di sé: egli ha offerto il suo Corpo e il suo Sangue sotto forma di pane e di vino perché diventassero cibo spirituale per noi e santificassero il nostro corpo e la nostra anima. Egli ha espresso il suo amore nel dolore che provava quando ha annunciato a Giuda Iscariota il suo tradimento ormai prossimo e agli apostoli la loro debolezza. Egli ha fatto percepire il suo amore lavando i piedi agli apostoli e permettendo al suo discepolo prediletto, Giovanni, di appoggiarsi al suo petto. Nella sua vita pubblica, Gesù ha raccomandato più di una volta ai suoi discepoli di non cercare di occupare il primo posto, ma di aspirare piuttosto all’umiltà del cuore. Ha detto e ripetuto che il suo regno, cioè la Chiesa, non deve essere ad immagine dei regni terreni o delle comunità umane in cui ci sono dei primi e degli ultimi, dei governanti e dei governati, dei potenti e degli oppressi. Al contrario, nella sua Chiesa, quelli che sono chiamati a reggere dovranno in realtà essere al servizio degli altri; perché il dovere di ogni credente è di non cercare l’apparenza, ma i valori interiori, di non preoccuparsi del giudizio degli uomini, ma di quello di Dio.
Nonostante l’insegnamento così chiaro di Gesù, gli apostoli continuarono a disputarsi i primi posti nel Regno del Messia.
Durante l’ultima Cena, Gesù non si è accontentato di parole, ma ha dato l’esempio mettendosi a lavare loro i piedi. E, dopo aver finito, ha detto: “Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri” (Gv 13,13-14).
La Cena si ripete nei secoli. Infatti Gesù ha investito gli apostoli e i loro successori del potere e del dovere di ripetere la Cena eucaristica nella santa Messa.
Cristo si sacrifica durante la Messa. Ma, per riprendere le parole di san Paolo, egli resta lo stesso “ieri, oggi e sempre” (Eb 13,8).
I credenti che partecipano al Sacrificio eucaristico cambiano, ma il loro comportamento nei confronti di Cristo è più o meno lo stesso di quello degli apostoli nel momento della Cena. Ci sono stati e ci sono tuttora dei santi e dei peccatori, dei fedeli e dei traditori, dei martiri e dei rinnegatori.
Volgiamo lo sguardo a noi stessi. Chi siamo? Qual è il nostro comportamento nei confronti di Cristo? Dio ci scampi dall’avere qualcosa in comune con Giuda, il traditore. Che Dio ci permetta di seguire san Pietro sulla via del pentimento. Il nostro desiderio più profondo deve però essere quello di avere la sorte di san Giovanni, di poter amare Gesù in modo tale che egli ci permetta di appoggiarci al suo petto e di sentire i battiti del suo cuore pieno d’amore; di giungere al punto che il nostro amore si unisca al suo in modo che possiamo dire con san Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20).

Pasqua 2016

Tutta la Chiesa si prepara a vivere la settimana più intensa di tutto l'anno liturgico.
Mentre le benedizioni delle famiglie proseguono, a ritmo serrato, speriamo di farvi cosa gradita rinnovandovi gli appuntamenti della Pasqua.

GITA PARROCCHIALE 2016

Anche quest'anno con l'approssimarsi del 25 aprile, proponiamo a tutta la comunità un momento di aggregazione, svago, divertimento e visto il particolare anno in cui ci troviamo di forte spiritualità con la gita parrocchiale.
Nella locandina tutte le informazioni.

QUARESIMA 2016: tutti gli appuntamenti della nostra comunità

La Quaresima è il tempo liturgico in cui il cristiano si prepara, attraverso un cammino di penitenza e conversione, a vivere in pienezza il mistero della morte e risurrezione di Cristo, celebrato ogni anno nelle feste pasquali, evento fondante e decisivo per l'esperienza di fede cristiana.

Di seguito trovate tutte le iniziative della nostra comunità

GIORNATA DI SPIRITUALITA' PER LE FAMIGLIE -. QUARESIMA 2016

Anche quest'anno, in questa particolare quaresima giubilare, la nostra parrocchia organizza una giornata da dedicare e riservare al Signore attraverso la preghiera, il silenzio, la condivisione per ri scoprire la Misericordia di Dio..
VI ASPETTIAMO TUTTI DOMENICA 14 FEBBRAIO 2016 dalle ore 9,00.

MERCOLEDÍ DELLE CENERI 2016

In attesa di pubblicare il programma delle attivitå quaresimali e pasquali, vi informiamo che la CELEBRAZIONE DELL'EUCARISTIA CON L'IMPOSIZIONE DELLE CENERI sarà celebrata MERCOLEDÌ 10 FEBBRAIO 2016 ALLE ORE 18, 00.

Domenica 14 febbraio in parrocchia, si terrá la tradizionale GIORNATA DI SPIRITUALITÀ PER BAMBINI, GIOVANI E ADULTI.
La giornata inizierà alle ore 9 e terminerå alle ore 16.
Quest'anno la parrocchia organizzerà anche il pranzo (primo, secondo e contorno).
Quota di partecipazione: 6 euro (da consegnare entro il 10 feb. 2016)

FESTA DELLA PACE 2016

Quest'anno la Festa della Pace organizzata dall'Azione Cattolica diocesana, si terra DOMENICA 31 GENNAIO 2016, presso la nostra Parrocchia e la Parrocchia di Villa Adriana.

Ci teniamo a ricordarvi che l'appuntamento per tutti sarà alle ore 9,00 presso la PIAZZA G. FALCONE (adiacente la Chiesa) per il saluto di S.E. Mons. Mauro Parmeggiani, Vescovo di Tivoli, e la partenza della CAROVANA DELLA PACE che seguirà il seguente percorso: Piazza G. Falcone, Via Coccanari, Via Paterno, Via Lucania (attraversamento Via Tiburtina), Via Lago d'Orta, Via Leonina, Via Puglie, Via Galli, Via Mons. Agostino Panattoni, Via di Villa Adriana, Chiesa SS. Salvatore.

La giornata proseguirà nel seguente modo:

ore 11,30 S. Messa

ore 13,00 Pranzo al sacco per Acr e Giovani
Per gli aduli e per chi lo preferisce Pranzo presso un ristorante
(prenotazioni a Rodolfo o Maria Elena)

ore 14,30 Attività e Laboratori per Acr, Giovani e Adulti

ore 16,00 Preghiera e Saluti

POTETE AVERE TUTTE LE INFORMAZIONI PIU' DETTAGLIATE DAGLI EDUCATORI ACR.

Download loc.festa_pace2016_COLORI.pdf

BENVENUTI!

La nostra comunità, ha deciso di lanciarsi in questa nuova avventura grazie all'aiuto di ICLESIA.
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