Omelia della domenica delle Palme
Abbiamo appena sentito il racconto di una morte e di una sepoltura. Ne leggiamo tante di notizie del genere. Per di più questa è di duemila anni fa: figurarsi se interessa a noi, che buttiamo via il giornale di ieri! Come facciamo dunque ad andare a casa convinti di aver ricevuto anche oggi una buona notizia?! Cosa ci rende interessante il racconto di un fatto come questo?
Noi saremmo disposti a rileggere, a ritagliare, appendere e conservare solo le notizie in cui si parla di noi. È necessario dunque essere noi dentro questo racconto, perché ci interessi.
I padri della Chiesa avevano trovato un modo. Quello di dire: "Siamo come la donna che unge i piedi... Siamo come Pietro... Siamo come il centurione... Siamo come Giuseppe di Arimatea". Ma c'è quel come che poco ci soddisfa e non riesce a renderci interessati a tutto il racconto.
Dovrà essere un altro il modo per cui ritrovarci dentro. Un giorno Gesù, pregando il Padre, aveva detto: "Per loro io consacro me stesso". Ecco come noi in sta vicenda ci siamo dentro! Per me, per te, per ognuno di noi! Ogni virgola di questa pagina parla di una cosa che per te è stata fatta! Ogni istante di questo avvenimento ha un perché e questo perché sei tu!
Viviamo l'epoca dell'autostima. Si dice che ne abbiamo troppo poca. Si fanno cose per averne di più. Perché non pensare la stima di colui che ha dato la vita per me, che mi ha amato e mi ha donato tutto se stesso? Non è una medicina per guarire lo sguardo su se stessi, non banalizzarsi... perché siamo stati salvati a caro prezzo?
Avete presente quando un bambino ci fa un regalo? Una collanina di margherite, un disegno, un lavoretto di scuola... Delle cose inutili, che durano poco e non sono certo arte di livello. Eppure quando il cucciolo arriva e ti dice: "Per te!" non resisti, ti si scioglie il cuore. Non ti importa cosa ti dona ma che la doni proprio a te. Per me, per te, sempre bisognosi di un amore personale, Dio è come un bambino. Ti dona la sua passione e la sua morte. E ti dice: "Per te!".